Storia delle relazioni internazionali PDF

Summary

Questo documento affronta lo studio delle relazioni internazionali, concentrandosi in particolare sulla storia dei rapporti tra i vari soggetti dell'ordinamento internazionale, evidenziando l'evoluzione da un'analisi circoscritta agli Stati sovrani fino all'inclusione di organizzazioni internazionali e gruppi economici. L'analisi si sofferma sulla Prima Guerra Mondiale, i suoi impatti sociali ed economici, le cause del conflitto e le successive trattative di pace, come il Trattato di Versailles.

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Cosa studiano le relazioni internazionali? Le relazioni internazionali studiano la storia dei rapporti tra i soggetti dell’ordinamento internazionale. Fino alla prima guerra mondiale la storia delle relazioni internazionali si occupava solo delle relazioni tra gli Stati sovrani. Nel m...

Cosa studiano le relazioni internazionali? Le relazioni internazionali studiano la storia dei rapporti tra i soggetti dell’ordinamento internazionale. Fino alla prima guerra mondiale la storia delle relazioni internazionali si occupava solo delle relazioni tra gli Stati sovrani. Nel mondo odierno, invece, vengono studiate anche le organizzazioni internazionali e sovranazionali, come ad esempio la Società delle Nazioni, le Nazioni Unite, l’Unione Europea, la NATO ecc. Non sono Stati sovrani ma hanno una grande in uenza. Sono oggetto di studio anche i gruppi economici e industriali (es. conseguenze internazionali del crollo di Wall Street nel 1929). Prima guerra mondiale Per la prima volta si era trattato di una guerra non solo militare ma anche civile e di massa. In passato gli scontri militari avevano riguardato solo ristrette porzioni di territorio e la popolazione civile era lasciata tendenzialmente ai margini. I fronti di combattimento si allungarono per migliaia di chilometri. I nuovi armamenti provocarono milioni di morti sia tra i soldati che tra i civili. La leva militare obbligò molti uomini ad abbandonare le proprie case per andare a combattere. Al termine della guerra avrebbero dovuto reinserirsi nella società ma in molti casi non fu facile. Si ritrovarono disoccupati e non riuscirono a tornare alle vite da civili. Nacque il mondo del “reducismo”. Si dovette riconvertire l’economia di guerra, cioè di produzione di armamenti, ad una economia civile. I costi della ricostruzione delle città furono ingenti. Per affrontare tali costi venne appesantita la pressione scale e vennero chiesti ingenti prestiti, soprattutto agli USA. Fu anche per questo che i vincitori imposero alla Germania altissime sanzioni, per ripagare i debiti. Scomparirono 4 imperi: Germania, Austria, Russia e Impero Ottomano. Le ragioni dello scoppio della guerra vanno da ricercarsi nelle rivalità tra le potenze europee. La Germania cercava di imporsi come potenza continentale, entrando in con itto con gli altri paesi. La Francia voleva vendicarsi per la guerra franco-prussiana (1870-71). La Germania tentò di diventare una potenza navale, mettendo così in discussione la supremazia marittima del Regno Unito. Russia e Austria volevano espandersi nei Balcani. L’Italia voleva ottenere le terre irridente ancora sotto il controllo austriaco. La Germania si sentì umiliata perché fu costretta ad arrendersi nonostante nessun esercito dell’Intesa entrò in territorio tedesco. Ai tedeschi non venne permesso di partecipare ai trattati di pace. 14 punti di Wilson 1) Fine dei trattati segreti. 2) Assoluta libertà di navigazione per mare. 3) Soppressione delle barriere economiche. 4) Riduzione generale degli armamenti. 5) Liberazione delle colonie. 6) Ritiro delle truppe dagli ex territori russi e riconoscimento dell’URSS. 7) Liberazione e indipendenza del Belgio. 8) Ritorno dell’Alsazia-Lorena alla Francia. 9) Risistemazione delle frontiere italiane in base al princìpio di nazionalità. 10) Indipendenza e autonomia ai popoli dell’Impero austro-ungarico. 11) Ritiro delle truppe da Serbia, Romania e Montenegro. Assicurazione di uno sbocco sul mare per la Serbia. 12) Indipendenza per i popoli dell’Impero Ottomano e libero accesso internazionale agli stretti. 13) Rinascita e indipendenza della Polonia. 14) Nascita della Società delle Nazioni. Società delle Nazioni (SDN) La SDN fu ideata dal presidente Wilson nei sui 14 punti. L’obiettivo della SDN era quello di trovare una soluzione paci ca ai con itti internazionali o di rendere possibile una risposta collettiva tale da scoraggiare gli aggressori o da scon ggerli. Si voleva porre ne alla diplomazia segreta per una diplomazia più trasparente. Gli organi della Società erano l’Assemblea, il Consiglio e il Segretariato. L’Assemblea era formata dai rappresentanti di tutti i paesi membri. Il Consiglio, ossia l’organo di governo, era composto dai rappresentanti delle potenze alleate e da quattro altri membri indicati dall’Assemblea. Il Segretariato si occupava del coordinamento organizzativo. Alla SDN però non aderirono gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Germania e il Giappone. La loro assenza fece sì che a in uenzare fortemente gli indirizzi della SDN fossero Francia e Regno Unito. Le deliberazioni dovevano essere prese all’unanimità e ciò assicurava il diritto di veto a tutti i paesi membri. La SDN istituì i “mandati”. Coi mandati le potenze vincitrici ottennero il controllo amministrativo degli ex territori tedeschi e ottomani no a quando le popolazioni residenti non fossero state in grado di governarsi da sole. Da molti però il sistema dei mandati venne visto come un forma di neocolonialismo. fl fi fl fi fi fl fi fi fl Patto di Londra, 26 aprile 1915 Il patto con l’Intesa garantiva l’intervento italiano (governo Salandra) nel con itto entro 30 giorni in cambio del riconoscimento del diritto di annettere le terre irridente e l’equa spartizione delle colonie tedesche in Africa. Il patto era segreto e tale rimase no al 1917. Il Parlamento non venne consultato. Fu il governo sovietico a rendere pubblici i patti diplomatici rinvenuti negli archivi zaristi. All’Italia sarebbe stato riconosciuto il possesso delle isole del Dodecaneso. Il patto prevedeva inoltre che l’Italia avrebbe ricevuto 30 milioni di sterline. Il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra alla Triplice Alleanza. A ne guerra l’Italia non ottenne tutte le terre promesse nel Patto, come ad esempio Fiume, la Dalmazia e le colonie africane. Per quanto riguardava la de nizione dei con ni orientali l’Italia dovette accordarsi successivamente col Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (Jugoslavia) col trattato di Rapallo del 1920. Accordi Sykes-Picot, 1916 Furono dei trattati segreti tra il Regno Unito e la Francia che de nivano le rispettive sfere di in uenza nel Medio Oriente, più precisamente negli ex territori ottomani, grazie al sistema dei mandati istituito dalla SDN. Sykes era il diplomatico britannico mentre Picot era il diplomatico francese. Il Regno Unito avrebbe controllato la Palestina e la Mesopotamia, corrispondente all’attuale Iraq. Siria e Libano sarebbero state zone di in uenza francese. Non tennero conto delle divisioni religiose, culturali e sociali all'interno delle regioni, ponendo così le basi per i con itti in Medio Oriente per il secolo a venire. Accordi di San Giovanni di Moriana (Francia), 1917 Italia, Francia e Regno Unito si sarebbero spartiti alcuni dei territori dell'Anatolia (attuale Turchia). All'Italia fu inoltre promesso il riconoscimento del possesso delle isole del Dodecaneso. Gli accordi, per essere considerati validi, dovevano essere rati cati anche dalla Russia. I bolscevichi non li rati carono e quindi a ne guerra vennero considerati nulli. L’Italia ottenne quei territori grazie al trattato di Sèvres. Pace di Brest-Litovsk (Bielorussia), 1918 Fu il trattato di pace tra la Russia bolscevica e gli imperi centrali. La Russia perse vasti territori a est, consentendo la nascita di molti paesi tra cui la Polonia. La pace separata con la Germania venne vista come un tradimento dalle forze dell’Intesa. L’uscita dal con itto della Russia permise agli imperi centrali di spostare molti soldati dal fronte orientale al fronte occidentale. Per il popolo russo fu umiliante dover cedere territori ricchi di materie prime e perdere decine di milioni di abitanti. Trattato di Versailles, 1919 Fu un trattato estremamente duro e punitivo, le cui condizioni posero le basi per il risentimento tedesco e l’ascesa del nazismo. Fu un “diktat” imposto con la forza. Il trattato sancì la nascita della SDN. La Germania venne privata di tutte le sue colonie e dovette cedere l’Alsazia-Lorena alla Francia. Alla SDN venne data l’amministrazione della Saar, una regione ricca di materie prime, per 15 anni. L’esercito tedesco dovette essere ridotto ad un massimo di 100.000 soldati, reclutati su base volontaria, di cui 4.000 uf ciali. Venne proibita la leva obbligatoria, la otta venne ridimensionata e l’aviazione smantellata. Venne imposta la smilitarizzazione della riva sinistra del ume Reno e di una fascia di 50 chilometri lungo la riva destra del ume dove segnava il con ne con la Fr. Stati Uniti e Regno Unito avevano rmato un patto di garanzia alla Francia, promettendole che sarebbero intervenuti in suo favore se la Germania non avesse rispettato le condizioni del trattato. Il patto perse valore poiché gli USA non sottoscrissero il trattato di Versailles. Con la rinascita della Polonia alla Germania vennero sottratti dei territori a est tra cui Danzica, diventata una Città Stato sotto la protezione della SDN. Venne vietato l’Anschluss con l’Austria. La Germania dovette riconoscere di essere la responsabile dello scoppio della guerra e fu quindi obbligata a pagare pesanti sanzioni, o tramite denaro o tramite merci. Venne istituita una Commissione con il compito di stabilire l’ammontare delle indennità, le modalità di pagamento e le scadenze. Venne stabilita a garanzia dell’esecuzione del trattato l’occupazione per 15 anni dei territori a sinistra del Reno, comprese le città Colonia, Coblenza e Magonza. Grazie al piano Dawes la Germania ricominciò a pagare le riparazioni di guerra ma la crisi del ‘29 mise nuovamente in dif coltà l’economia tedesca. Grazie al trattato di Losanna del 1932 il debito fu ridotto a 3 miliardi di marchi oro. fi fi fi fi fl fi fi fi fi fl fl fi fl fi fi fi fl fi fi fl Trattato di Saint-Germain-en-Laye, 1919 L’impero austro-ungarico venne dissolto e venne ribadita la proibizione dell’Anschluss. L’Italia ottenne la Venezia-Giulia e il Trentino-Alto Adige, venne creato il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e l’Ungheria ottenne l’indipendenza. La Romania ottenne il Banato orientale e la Bucovina meridionale, la Polonia la Galizia occidentale e l’Ucraina la Galizia orientale e la Bucovina settentrionale. All’Austria vennero imposte delle sanzioni, venne proibita la leva obbligatoria e gli armamenti dovettero essere ridotti. L’esercito austriaco venne ridotto ad un massimo di 30 mila unità. I territori dell’impero erano abitati da popolazioni non omogenee e la sua frammentazione creò numerose divisioni etniche. Trattato di Neuilly, 1919 Fu il trattato di pace tra la Bulgaria e le forze dell’Intesa. La Bulgaria dovette cedere dei territori alla Grecia, alla Romania e al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (Jugoslavia nel 1929). Le vennero imposte delle riparazioni di guerra e la riduzione dell’esercito e degli armamenti. Accordi Tittoni (Italia)-Venizelos (Grecia), 1919. La Grecia riconobbe la presenza italiana in Albania e in Anatolia. L’Italia riconobbe alla Gr parte della Tracia e il possesso di Smirne, al cui porto l’It avrebbe avuto accesso. L’It avrebbe ceduto le isole del Dodecaneso (no Rodi). L’Italia rinunciò al patto nel 1922. Trattato del Trianon, 1920 I territori ungheresi vennero ridimensionati. L’Ungheria cedette alla Romania la Transilvania, la Slovacchia divenne parte della Cecoslovacchia così come la Rutenia subcarpatica, perse l’accesso al mare per consentire la creazione del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni e diede il Burgenland all’Austria. Fu dif cile applicare i princìpi di nazionalità e autodeterminazione dei popoli enunciati nei 14 punti di Wilson perché nei territori sottratti all’Ungheria erano presenti milioni di persone di lingua e cultura ungherese che si ritrovarono improvvisamente in minoranza rispetto alle popolazioni dei nuovi Stati. Trattato di Rapallo (Italia), 1920 Fu un accordo tra l’Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (Jugoslavia nel 1929) per stabilire i con ni tra i due Stati nel rispetto dei princìpi di nazionalità e autodeterminazione dei popoli. All’Italia passarono Gorizia, Trieste e l’Istria. L’Italia non ottenne la Dalmazia, che rimase iugoslava, e Fiume perché Wilson temeva l’eccessivo potere italiano nell’Adriatico, dunque la città rimase indipendente. Dopo la reggenza del Carnaro del 1920 Fiume divenne italiana col Trattato di Roma del 1924. Conferenza di Sanremo, 1920 Vi parteciparono Giappone, Italia, Francia e UK per determinare i mandati che questi paesi avrebbero ottenuto negli ex territori della Germania e dell’Impero Ottomano. Le potenze europee si sarebbero spartite i territori ottomani in Medio Oriente mentre il Giap avrebbe ottenuto i territori tedeschi in Asia. Trattato di Sèvres (Francia), 1920 Vennero applicate le condizioni negoziate alla Conferenza di Sanremo e negli accordi Sykes-Picot. L’Impero Ottomano venne ridotto alla sola penisola anatolica. Gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli rimasero sotto la sovranità ottomana ma furono smilitarizzati e internazionalizzati, ciò signi ca che potevano transitarvi le navi di qualsiasi paese. Grecia e Italia ottennero dei territori in Anatolia. I curdi ottennero autonomia e l’Armenia l’indipendenza. All’Italia fu confermato il controllo delle isole del Dodecaneso. La capitale Istanbul nì sotto il controllo congiunto di Italia, Francia e UK. L’esercito dell’impero vennero ridimensionato, la leva obbligatoria abolita e vennero ripristinate le capitolazioni, ossia trattati ineguali che favorivano giuridicamente ed economicamente i paesi dell’Intesa a scapito dell’impero. Il trattato di Sèvres fu fortemente contestato dai nazionalisti turchi che, guidati da Mustafa Kemal soprannominato Atatürk, si ribellarono al governo imperiale di Istanbul e stabilirono un governo separatista ad Ankara. I nazionalisti vinsero la guerra d’indipendenza turca e proclamarono la Repubblica nel 1922. Atatürk cacciò gli occidentali dall’Anatolia, diventata ora Turchia. Tali eventi portarono all’annullamento del trattato di Sèvres e alla sua sostituzione col trattato di Losanna nel 1923. fi fi fi fi Piccola Intesa, 1921 Fu un’alleanza tra Romania, Cecoslovacchia e Jugoslavia. Volevano mantenere lo status quo impedendo una restaurazione asburgica e contenendo le mire espansionistiche dell’Ungheria, che voleva revisionare il Trattato del Trianon. Il sostegno della Francia era fondamentale ma con la Conferenza di Monaco del ‘38 e l’annessione della Cecoslovacchia alla Germania il patto tra i tre paesi cessò di esistere. Rapallo, 1922. Ger e URSS rinunciarono a tutte le rivendicazioni territoriali e nanziarie l’uno contro l’altro e aprirono amichevoli relazioni diplomatiche. All’epoca erano entrambi politicamente isolati. Trattato di Losanna (Svizzera), 1923 Fu il trattato di pace tra la Repubblica di Turchia e le forze dell’Intesa. Sostituì il trattato di Sèvres. Vennero riviste le frontiere con la Grecia e la Bulgaria. La Turchia rinunciò alle pretese sui territori degli accordi Sykes-Picot. I greci e gli italiani furono costretti ad abbandonare l’Anatolia e l’Italia ottenne il mandato nelle isole del Dodecaneso. Il trattato prevedeva inoltre la protezione delle minoranze greche in Turchia e delle minoranze musulmane in Grecia. Vennero abolite le capitolazioni. Ostilità francese La Francia voleva assicurarsi ad ogni costo che la Germania pagasse i suoi debiti e che rispettasse il trattato di Versailles. La garanzia anglo-statunitense non era entrata in vigore, la SDN era troppo debole e Italia e UK non volevano punire la Germania eccessivamente. Mentre la commissione istituita per determinare l’ammontare delle riparazioni doveva ancora stabilire tale la cifra, venne deciso che la Germania avrebbe dovuto pagare 20 miliardi di marchi oro entro il 1921. La Ger fu in grado di versarne solo 8 miliardi. Data l'inadempienza tedesca Belgio e Francia procedettero nel 1923 con l'occupazione della Ruhr, territorio a ovest del Reno. La Germania rispose con la resistenza passiva, che consisteva nell’incitare gli operai tedeschi a non lavorare, fermando così la produzione industriale della regione, e interrompendo i pagamenti delle riparazioni. I francesi fucilarono molti operai. Il governo tedesco si accollò l’onere di pagare i mancati redditi di coloro che si ri utavano di collaborare con i francesi. I francesi dovettero dunque accollarsi a il costo di sfruttare le risorse della Ruhr. Il cancelliere tedesco Stresemann non voleva che la situazione degenerasse e quindi mise ne alla resistenza passiva. Stresemann voleva che la Germania entrasse nella SDN e che si guadagnasse la ducia internazionale. Piano Dawes, 1924 L’obiettivo del piano Dawes era trovare una soluzione al problema del pagamento delle riparazioni di guerra della Germania imposte col Trattato di Versailles. Il piano Dawes prevedeva la dilatazione dei pagamenti e la possibilità di ricevere prestiti internazionali. Le aziende e le banche statunitensi cominciarono ad investire in Germania e nel resto d’Europa, permettendo così alla Germania di riprendere i pagamenti e a Francia e Regno Unito di ripagare parte dei debiti contratti con gli Stati Uniti. Il piano Dawes prevedeva che per 5 anni i tedeschi versassero un miliardo di marchi oro l’anno, detta “quota indifferibile”, più un’altra quota detta “differibile”, ossia denaro in più se la Germania fosse stata in grado di pagare altro. Nonostante gli investimenti e la dilatazione dei pagamenti, con la crisi del ‘29 dovuta al crollo della Borsa di Wall Street la Germania tornò in crisi e smise di pagare i debiti. Accordi di Locarno (Svizzera), 1925 Era necessario risolvere la questione renana, diventata ormai oggetto di tensioni in Europa, e riavvicinare vincitori e vinti. Francia, Belgio e Germania riconobbero i con ni sanciti dal trattato di Versailles e si impegnarono a non violare le frontiere reciproche. Venne sancita la smilitarizzazione della sponda ovest del Reno, il divieto di ogni aggressione e l'obbligo di ricorrere all'arbitrato paci co in caso di controversie. Italia (Mussolini) e Regno Unito (Chamberlain Esteri), quali garanti del Patto, si impegnarono a difendere quella delle due parti che fosse stata attaccata. La Francia ottenne la sicurezza sul Reno e la Germania entrò nella SDN nel 1926. Cessarono le occupazioni dell’Intesa in Germania. Gli accordi di Locarno garantivano i con ni occidentali ma non quelli orientali. Non venne ribadito il divieto dell’Anschluss con l’Austria, il che preoccupò Mussolini che non voleva la Germania al con ne. fi fi fi fi fi fi fi fi Trattato di Berlino, 1926. Patto di neutralità e non aggressione tra URSS e Ger della durata di 5 anni. Patto Briand-Kellogg (Fr-USA), Parigi, 1928. Col trattato si voleva eliminare la guerra come strumento di politica internazionale. Vi aderirono anche It, UK, Ger e Giap (in tot 57). Il patto non venne rispettato per la mancanza di sanzioni in caso di violazione. I rmatari si riservarono il diritto alla legittima difesa. Patti Lateranensi, 1929 Mussolini sapeva che per ottenere il consenso delle masse era necessario avere buoni rapporti con la Chiesa. Sin dalla breccia di Porta Pia del 1870 tra la Chiesa e il Regno d’Italia non ci furono buoni rapporti. La Santa Sede non riconosceva la legittimità del Regno d’Italia. Nel 1929 vennero rmati i Patti Lateranensi. Sono dei trattati internazionali, ciò signi ca che Vaticano (Papa Pio XI) e Italia si riconoscevano a vicenda come legittimi e sovrani. Il Vaticano ricevette ingenti risarcimenti per la perdita dei territori sottratti dall’Italia. Il cattolicesimo divenne la religione di Stato e venne insegnato obbligatoriamente nelle scuole. I sacerdoti vennero esonerati dalla leva militare, il matrimonio religioso ebbe anche valore civile e venne permesso l’operato delle associazioni cattoliche senza restrizioni. Piano Young, 1929 La scadenza del piano Dawes stava giungendo al termine ed era necessario stabilire in che modo i tedeschi avrebbero continuato a pagare le sanzioni di guerra. Il piano Young stabiliva l’ammontare delle riparazioni tedesche a 109 miliardi di marchi oro da restituire a rate per 60 anni e lo scioglimento della Commissione per le riparazioni. Il piano doveva entrare in vigore all’inizio del 1930 ma la crisi del ‘29 fece sì che le condizioni del piano Young fossero essenzialmente inapplicabili. Crollo della borsa di Wall Street, 1929 Il dollaro divenne la valuta più importante al mondo. La produzione in serie fece aumentare la produttività, facendo sì che l’offerta superasse la domanda e portando ad una saturazione del mercato dei beni di consumo. Per risolvere il problema gli USA esportarono i loro prodotti in Europa. Le azioni erano molto richieste e quindi il loro valore salì rapidamente. Si acquistarono azioni, aspettandosi che il loro valore aumentasse, per poi rivenderle subito, guadagnandoci. In molti si arricchirono in fretta ma l’economia della Borsa non rispecchiava più l’economia reale. Nel 1929 il valore delle azioni cominciò a scendere e furono messe in vendita. Gli investitori cercarono di venderle perché perdevano valore ma, per la stessa ragione, nessuno le comprava e così il loro prezzo precipitò. Gli statunitensi non avevano abbastanza denaro per comprare tutti i prodotti in vendita e non comprandoli causarono una contrazione dei pro tti di imprese e aziende le quali, non potendo più pagare i dipendenti, dovettero licenziare o chiudere. Gli USA smisero di prestare denaro all’Europa. Gli europei non riuscirono più ad acquistare le merci statunitensi e per tutelarsi dalla crisi scelsero la via del protezionismo, frenando le importazioni. Il presidente Hoover propose e ottenne la moratoria internazionale di tutti i debiti per un anno. New Deal, 1932 Il New Deal fu il piano di riforme economiche e sociali promosso da Roosevelt, divenuto presidente nel 1932, con l'obiettivo di far ripartire gli Stati Uniti dopo la Grande Depressione. Il dollaro venne svalutato per rendere più competitive le esportazioni. I sussidi di disoccupazione aumentarono e vennero erogati prestiti per aiutare i cittadini. Fece diminuire la produzione industriale e agricola per arrestare la caduta dei prezzi. Roosevelt aumentò la spesa pubblica, sperando che il de cit sarebbe stato recuperato dalla ripresa economica. Diede anche più potere ai sindacati. Roosevelt si scontrò coi conservatori e i liberali perché non appoggiavano una eccessiva intromissione dello Stato nelle questioni economiche. Trattato di Losanna (Svizzera), 1932 Le pesanti sanzioni di guerra e la crisi del ‘29 avevano messo in ginocchio la Germania, impossibilitata a proseguire nei pagamenti. Regno Unito, Francia e Italia decisero di ridurre il debito tedesco a 3 miliardi di marchi oro, una cifra decisamente inferiore rispetto ai 109 miliardi ancora da pagare. La Germania però non fu mai nelle condizioni di pagare. Hitler denunciò il trattato di Losanna e non pagò. fi fi fi fi fi Peso determinante Dino Grandi, all’inizio degli anni ‘30, teorizzò la politica del “peso determinante”. L’Italia vinse la prima guerra mondiale ma non ottenne tutti i territori promessi dagli alleati, creando così il concetto di “vittoria mutilata”. Da vincitrice l’Italia ebbe delle insoddisfazioni che avrebbero potuto accomunarla ai vinti. Dino Grandi era consapevole del fatto che prima o poi l’Europa sarebbe arrivata alla resa dei conti. Quando la resa dei conti sarebbe arrivata riteneva che l’Italia sarebbe stata in grado di fare da peso determinante tra i paesi contenti e i paesi scontenti dell’esito della prima guerra. Era convinto dunque che l’Italia avrebbe deciso l’esito della guerra in favore di una parte o dell’altra. Tentativo di Anschluss, 1934 Un primo passo verso l’Anschluss fu il tentativo di unione doganale (Zollverein) del 1931, che non avvenne per via della contrarietà di Francia, UK, Italia e della SDN. Nel 1933 Hitler divenne cancelliere e nel ‘34 anche capo di Stato a seguito della morte del Presidente Hindenburg. La Germania uscì dalla SDN nel ‘33. Voleva uni care tutti i popoli di etnia tedesca. Era dunque inevitabile che le sue mire espansionistiche si rivolgessero all’Austria. I servizi segreti della Ger nazista coltivarono tendenze lo- uni cazione in Austria e cercarono di rovesciare il governo austriaco. Nel ‘34 il cancelliere austriaco Dollfuss venne assassinato dai nazisti austriaci in un fallito colpo di Stato. Mussolini era amico del cancelliere e voleva impedire l’Anschluss. Per questi motivi dispiegò le truppe al Brennero, ovvero al con ne con l’Au, per intimorire i nazisti. Hitler capì di non poter annettere l’Au nell’immediato futuro. Appeasement Col termine appeasement si intende la politica di fare concessioni politiche, materiali o territoriali a una potenza aggressiva nell'intento di evitare un con itto. Si riferisce all’atteggiamento adottato dal Regno Unito (Chamberlain) nei confronti della Germania negli anni ‘30. I governi europei capirono che Hitler puntava a far tornare la Germania una potenza economica e militare, scontrandosi inevitabilmente con gli altri paesi. Chamberlain però voleva evitare uno scontro bellico tra potenze e quindi tentò di limitare gli attriti tra la Germania e gli altri paesi. Chamberlain riteneva che col trattato di Versailles la Germania fosse stata eccessivamente punita e che quindi fosse necessario assecondare Hitler nelle sue rivendicazioni più ragionevoli. La Francia vedeva negativamente qualsiasi tentativo della Germania di rafforzarsi ma quello che temeva di più era lo scoppio di una guerra e per questo decise di assecondare la politica di appeasement del Regno Unito. Chamberlain consentì a Hitler di annettere vari territori abitati da popoli di lingua e cultura tedesca, di aumentare il numero di soldati e gli concesse di costruire alcune navi da guerra. Il Regno Unito avviò la politica di appeasement anche con l’Italia. Col Gentlemen’s agreement, un patto informale del ‘37, i due paesi dichiararono che nel Mediterraneo non avevano alcuna con ittualità. Gli accordi di Pasqua del 1938 prevedevano che l’Italia ritirasse i volontari dalla Spagna appena nita la guerra civile, che il Regno Unito riconoscesse l’annessione dell’Etiopia all’Italia e la libera circolazione delle navi italiane nel canale di Suez. Fronte di Stresa (Italia), 1935 Fu un’intesa tra It, Fr e UK per mettere in guardia la Ger per via delle sue reiterate violazioni del trattato di Versailles. I tre paesi si dichiararono pronti ad intervenire se la Ger avesse continuato in tal senso. Hitler all’epoca aveva reintrodotto la leva militare e ricostituito una forza aerea. Il fronte di Stresa fu però un fallimento poiché nessuno dei tre paesi era disposto ad arrivare alla guerra (appeasement). Guerra d’Etiopia (1935-1936) Mussolini voleva conquistare tutto il corno d’Africa in modo che l’Italia potesse essere considerata alla pari delle altre potenze coloniali. Si giusti cò con l’opinione pubblica dicendo di voler portare la civiltà in Etiopia, farvi trasferire molti agricoltori e vendicare la scon tta di Adua del 1896. Il casus belli fu un incidente tra le truppe etiopi e le truppe italiane a Ual Ual nel ‘34. La Francia diede il suo assenso, anche se non uf cialmente, ma poi si pronunciò contraria. L’UK era contrario. Il patto Hoare-Laval consisteva nella cessione di parti dell’Et all’It per accontentarla e assicurare la sopravvivenza dell’Etiopia. Il patto venne scoperto e per lo scalpore suscitato portò alle dimissioni di Hoare e Laval. L’Et faceva parte della fi fi fi fl fi fi fi fl fi fi SDN. Nonostante le pesanti sanzioni imposte dalla SDN l’Italia potè continuare la guerra perché gli USA continuarono a venderle petrolio. Come punizione l’It venne espulsa dalla SDN. L’unico paese che la sostenne fu la Germania, con un conseguente avvicinamento tra i due paesi e un allontanamento da Francia e UK. Nel 1936 It e Ger rmarono un patto di amicizia conosciuto come “Asse Roma-Berlino”. Il Patto Anticomintern fu un trattato di alleanza politica, diretto contro l'URSS, rmato nel 1936 a Berlino da Germania e Giappone a cui si aggiunse successivamente anche l'Italia nel 1937. Anschluss, 1938 Il partito nazista austriaco, appoggiato da quello tedesco, seminò disordini a Vienna con azioni violente e comizi di piazza. Venne invocato l’intervento di Hitler per placare la situazione. Le truppe tedesche quando entrarono in Austria nel 1938 vennero accolte calorosamente e successivamente l’Anschluss venne legittimato da un plebiscito. Il Regno Unito, seguendo la politica dell’appeasement, vide favorevolmente l’Anschluss. Il presidente Roosevelt, al contrario, vide negativamente l’annessione. Mussolini capì che l’unione tra Austria e Germania era ormai inevitabile e quindi non si oppose. Annessione della Cecoslovacchia, 1938-1939 La regione cecoslovacca dei Sudeti aveva una forte presenza etnica tedesca. Hitler voleva annettere la regione con la scusa di soccorrere le minoranze tedesche maltrattate dal governo cecoslovacco. Alla conferenza di Monaco del 1938, che coinvolse Italia, Francia, Germania e Regno Unito, venne deciso che alla Germania sarebbe spettata la regione dei Sudeti. Dopo aver annesso la regione dei Sudeti Hitler decise di annettere anche il resto della Cecoslovacchia nel 1939. Nel ‘35 la Cecoslovacchia aveva rmato due trattati difensivi, uno con la Francia e uno con l’URSS. La Francia sarebbe intervenuta solo qualora fosse intervenuta anche l’Unione Sovietica, in modo che la Germania fosse occupata su due fronti. L’Unione Sovietica non con nava con la Cecoslovacchia e quindi per arrivarci era necessario passare per la Polonia. La Polonia vietò qualsiasi transito di truppe. Il Regno Unito non voleva entrare in con itto con la Germania, l’URSS sarebbe stata impossibilitata ad intervenire e la Francia non voleva entrare in guerra da sola. L’invasione della Cecoslovacchia mise ne alla politica di appeasement. Patto Molotov-Ribbentrop, 1939 Fu un trattato di non aggressione tra la Germania e l’Unione Sovietica. L’ avvicinamento dell’URSS alla Germania fu dovuto al fatto che Francia e Regno Unito erano abbastanza dif denti nei confronti dell’Unione Sovietica. Non erano disposti a concedere all’URSS di esercitare una maggiore in uenza nell’est Europa. In più entrambi i paesi democratici temevano che l’opinione pubblica sarebbe stata contraria ad un accordo con una dittatura. Hitler concesse al ministro degli Esteri Ribbentrop la facoltà di promettere a Stalin qualsiasi cosa pur di ottenere un patto di non aggressione. Hitler voleva attaccare la Polonia ma non voleva che l’URSS si sentisse minacciata. Germania e URSS rmarono il trattato di non aggressione. Alla Germania interessava la Polonia occidentale, in particolar modo Danzica. I sovietici invece volevano riprendersi i territori che erano appartenuti agli zar prima della rivoluzione. Patto d’acciaio, 1939 Fu un’alleanza militare tra l’Italia e la Germania. Era un’alleanza sia difensiva che offensiva. Ciò signi ca che se uno dei due avesse cominciato una guerra l’altro si sarebbe dovuto schierare al suo anco. All’Italia venne promesso il controllo del Mediterraneo e l’inviolabilità dei con ni tra It e Ger. L’It al momento non era pronta a sostenere una guerra e quindi Hitler rassicurò Mussolini, dichiarando di non avere intenzione di cominciare un con itto nell’immediato futuro. Nonostante la promessa l’invasione della Polonia nel 1939 provocò lo scoppio della guerra. L’Italia per un primo periodo si mantenne neutrale ma dopo la rapida scon tta della Francia si schierò a anco della Germania nel 1940. Patto Tripartito (Asse Roma-Berlino-Tokyo), 1940. Fu una alleanza politica e militare che prevedeva aiuto reciproco nel caso in cui uno dei rmatari fosse stato attaccato. It, Ger e Giap volevano instaurare un nuovo ordine mondiale. L’It avrebbe controllato il Mediterraneo, la Ger l’Europa e il Giap l’Asia. fi fi fi fl fi fi fi fi fl fi fi fi fi fi fi fl Cash & carry, 1937 - Legge af tto e prestiti, 1941 La legge Cash & carry era una modi ca alla legge di neutralità. Gli USA potevano vendere prodotti ma non armamenti ai paesi belligeranti purché questi li pagassero all’acquisto e provvedessero al trasporto. Nel ‘41 Roosevelt riuscì a far approvare una legge che gli permetteva di concedere materiale bellico a chiunque ritenesse opportuno senza richiedere l’immediato pagamento (Francia, Regno Unito e URSS). Conferenza di Casablanca (Marocco), gennaio 1943 Vi parteciparono Roosevelt, Churchill e De Gaulle per piani care la strategia europea. Venne deciso lo sbarco delle truppe alleate in Sicilia in modo da mettere in sicurezza le linee di comunicazione del Mediterraneo. Vennero inviati molti rifornimenti all’URSS. In ne venne stabilito che nessuno degli Alleati rmasse paci separate con la Germania in modo da obbligarla a rmare la resa incondizionata. Conferenza di Teheran (Iran), novembre-dicembre 1943 Si riunirono Stalin, Churchill e Roosevelt per decidere una strategia comune. Churchill voleva che il secondo fronte venisse aperto nei Balcani, in modo da controllare poi gli stretti per l’accesso al Mar Nero, però Stalin si oppose perché voleva che fosse l’URSS ad avere in uenza nella regione. Roosevelt assecondò Stalin e quindi venne decisa la liberazione della Francia con lo sbarco in Normandia in modo da obbligare i tedeschi a ridurre la pressione sul fronte orientale con l’URSS. Contemporaneamente l’URSS avrebbe lanciato un’offensiva. Vennero decisi i con ni della Polonia, la divisione della Germania in zone di in uenza e gli aiuti ai partigiani di Tito per liberare la Jugoslavia. Accordo delle percentuali, Mosca, 1944 Fu un accordo informale tra Regno Unito e Unione Sovietica. Churchill e Stalin si spartirono le sfere di in uenza in Europa. I democratici Stati Uniti non potevano assecondare tali colloqui di stampo imperialista e dunque non vi parteciparono. A Mosca però venne inviato Harriman, amico di Roosevelt, che in ogni caso venne escluso dalle trattative. Venne stabilito che il paese che avrebbe liberato un territorio avrebbe controllato per il 95% la commissione d’armistizio di quel territorio. L’UK, infatti, prese il controllo del 95% della Grecia mentre l’URSS il 95% di Bulgaria, Ungheria e Romania. La Jugoslavia di Tito ri utò qualsiasi tipo di controllo poiché gli iugoslavi si liberarono da soli. Conferenza di Jalta (Crimea), 1945 Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrarono per decidere l’avvenire dell’Europa post bellica. Decisero che nell’Europa liberata ci sarebbero state elezioni democratiche, lo smembramento e il disarmo della Germania, le riparazioni di guerra, la dichiarazione di guerra dell’URSS al Giappone e la Carta delle Nazioni Unite, determinando così la nascita dell’ONU. La Fr venne inclusa tra le potenze vincitrici e dunque ebbe diritto a zone di occupazione. Anche Berlino sarebbe stata divisa in 4 zone d’occupazione. Per quanto riguardava la rinascita della Polonia gli USA volevano formare un governo provvisorio composto dai membri del vecchio governo polacco rifugiatisi a Londra, mentre l’URSS voleva che fosse formato da politici nuovi. I candidati proposti avevano studiato a Mosca ed erano lo-sovietici. Conferenza di Potsdam (Germania), 1945 Si tenne poco dopo che la guerra in Europa si concluse. Vi parteciparono Truman, che divenne presidente alla morte di Roosevelt, Stalin e Attlee, che succedette a Churchill. Furono stabiliti i con ni tra Polonia e Germania. Le popolazioni tedesche in Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia vennero deportate in Germania. Austria e Germania vennero divise in quattro zone di in uenza. Ogni potenza alleata avrebbe stabilito autonomamente l’ammontare dei risarcimenti nella propria zona d’occupazione. Vennero de niti i con ni della Polonia e la composizione del governo polacco. Il nuovo governo venne costituito da due componenti del vecchio governo e per la maggior parte da nuovi politici lo-sovietici. Trattato di San Francisco, 1951 Fu il trattato di pace tra il Giappone e gli Alleati. Il Giappone dovette risarcire i paesi danneggiati e perse tutte le sue colonie. L’URSS si riprese i territori persi contro il Giappone nella guerra del 1905. fl fi fi fi fi fl fi fi fi fi fi fi fl fl fi fi fi Sfaldamento dei rapporti USA-URSS I sovietici stimavano molto il presidente Roosevelt. Ritenevano che con lui si potesse dialogare. Alla sua morte gli succedette Truman, un politico fortemente anticomunista i cui consiglieri lo esortavano a prendere le distanze dall’URSS. I valori statunitensi e i valori sovietici erano inconciliabili. Negli USA dominava l’individualismo e lo Stato doveva intromettersi il meno possibile nella vita privata dei cittadini. Nell’URSS invece contava l’affermazione del sistema nel suo insieme e le libertà individuali venivano sacri cate nel nome della collettività. I sovietici non perdonarono mai il tradimento del patto Molotov-Ribbentrop e dif darono sempre della Germania. Nel 1949 nacque l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, ossia un’alleanza militare tra Stati Uniti, Canada e alcuni paesi europei. La NATO nacque come deterrente nei confronti della crescente minaccia sovietica. Quando alla NATO vi aderì anche la Germania ovest nel maggio 1955, nello stesso mese l’URSS istituì il Patto di Varsavia, anch’essa un’alleanza militare. Il Patto di Varsavia dunque non nacque come risposta alla NATO ma come risposta all’entrata della Germania nell’Alleanza Atlantica. L’URSS costituì il Cominform nel ‘47. Long Telegram, 1946 Fu un telegramma inviato dall’ambasciatore statunitense Kennan in rappresentanza a Mosca agli Stati Uniti. Il telegramma conteneva una valutazione della situazione politica in Unione Sovietica, spiegando le premesse alla base della politica estera di Mosca, cercando di immaginare quali azioni Stalin avrebbe intrapreso e suggerendo come Washington avrebbe potuto ef cacemente fronteggiare le iniziative sovietiche. Il telegramma fu fondamentale per la presa di posizione degli USA nei confronti dell’URSS durante la Guerra Fredda. Fu uno dei fattori che portò all’attuazione della dottrina Truman. Dottrina Truman, 1947 Il Regno Unito aveva il controllo di Grecia e Turchia. In Gr scoppiò una guerra civile tra comunisti e anticomunisti, mentre la Turchia cercava di resistere alle pressioni sovietiche. A Stalin non interessava la Grecia, non voleva scontrarsi con l’Occidente. Dunque non sostenne i comunisti greci, sostenuti invece da Tito. L’URSS era invece interessata alla Tur per poter avere il controllo degli stretti. L’UK non era in grado di gestire da solo la situazione e quindi chiese aiuto agli USA. Nel ‘47 Truman tenne un discorso al Congresso in cui chiedeva l’approvazione di una legge che permettesse al Presidente di aiutare illimitatamente i paesi democratici minacciati nella loro democraticità da potenze o ideologie autoritarie a patto di non giungere alla guerra. Fece riferimento alle situazioni di Gr e Tur ma senza menzionare il comunismo. Il ri uto del Congresso avrebbe signi cato che gli USA non avrebbero sostenuto i paesi democratici, impattando negativamente sulla loro credibilità internazionale. Il Congresso si sentì dunque costretto ad approvare la proposta di legge. Truman inviò denaro a Grecia e Turchia. Trattati di Parigi, 1947 Furono i trattati di pace rmati dagli Alleati con le scon tte forze dell’Asse e i loro alleati. La Germania venne esclusa dalle nazioni rmatarie perché non esisteva più come nazione, in quanto il suo territorio venne diviso in quattro zone d’occupazione. La Germania non era più un soggetto del diritto internazionale e pertanto non poteva rmare alcun trattato. Venne deliberata la nascita del Territorio Libero di Trieste (TLT), mai realmente costituitosi, l’Ungheria venne riportata ai con ni del 1938 e la Finlandia dovette cedette dei territori all’Unione Sovietica. A tutti i paesi scon tti venne imposto il pagamento di sanzioni di guerra e di garantire a tutti i cittadini i diritti umani e le libertà fondamentali. Pace con l’Italia (Trattati di Parigi) L’Italia dovette restituire dei territori a Fr, Gre e Jug. L’It non riuscì a ottenere l’amministrazione duciaria delle ex colonie. Tra le clausole era presente la costituzione del TLT. De Gasperi convinse gli Alleati a lasciare all’Italia l’Alto-Adige. Mussolini aveva messo in atto un processo di italianizzazione forzata della popolazione di etnia tedesca. Hitler e Mussolini avevano dato loro la possibilità di scegliere se rimanere in Alto Adige, cioè in It, o se trasferirsi in Germania. Accordi De Gasperi-Gruber (Austria) (entrambi Esteri): autonomia per le popolazioni etnicamente tedesche, uguali diritti civili e politici, uso del tedesco nelle scuole e negli uf ci pubblici e libertà di scambi commerciali tra Alto-Adige e Austria. fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi Territorio Libero di Trieste (TLT), 1947 Nel ‘45 i partigiani di Tito liberarono Trieste dai nazisti, massacrando poi migliaia di civili. Era prevista la divisione del territorio con la “linea Morgan”. La zona A sotto controllo anglo-statunitense, la zona B sotto controllo iugoslavo e il TLT in mezzo, anche se mai realmente costituitosi. Trieste era considerata la porta per i Balcani. Stalin non voleva che la questione di Trieste portasse ad un con itto con l’Occidente e quindi allontanò Tito, avvicinandolo agli USA. Truman non voleva che Tito annettesse Trieste. Nel 1954 l’Italia annesse la zona A e il TLT, mentre la Jugoslavia annesse la zona B. Piano Marshall - European Recovery Program (ERP), 1948 Marshall era il segretario di Stato. L’obiettivo era risollevare economicamente l’Europa postbellica. Furono tre le motivazioni che spinsero gli Stati Uniti a varare quel piano economico: - Una situazione di continua miseria e distruzione avrebbe favorito la diffusione del comunismo in tutta Europa. Un popolo che vive bene non sente la necessità di ricorrere alla rivoluzione. Si voleva quindi combattere il comunismo col miglioramento delle condizioni economiche. Stalin, al contrario, contava sulle condizioni precarie dell’Europa postbellica per espandere l’in uenza comunista. - L’Europa era sempre stata la principale partner commerciale degli Stati Uniti. A ne guerra gli Stati Uniti si ritrovarono con molta merce da esportare ma gli europei non avevano il denaro per acquistarla. L’Europa doveva ancora riconvertire l’industria bellica in un’industria civile. Bisognava quindi far sì che le imprese europee si riprendessero e che tornassero a commerciare con gli USA. - Componente umanitaria. Gli Stati Uniti ritenevano di avere il dovere di “salvare” i popoli e aiutare le democrazie. Il popolo statunitense era strettamente legato agli europei, da cui discendevano. Il 5 giugno 1947 Marshall tenne un discorso all’Università di Harvard sulle dif coltà economiche dell’Europa. Lasciò intendere che se dall’Europa fosse giunta una richiesta di aiuto gli Stati Uniti non si sarebbero tirati indietro. Gli USA volevano aiutare i paesi democratici e non quelli sotto l’in uenza comunista. Si tenne una conferenza a Parigi per l’organizzazione dell’ERP. Tutti i paesi europei furono invitati, URSS compresa. Il piano Marshall non prevedeva solo di dare denaro contante all’Europa ma anche che venissero importate merci che sarebbero poi state vendute, risolvendo così il problema del surplus delle merci statunitensi. Gli USA volevano controllare periodicamente come sarebbero stati usati gli aiuti forniti. L’URSS non voleva che gli statunitensi controllassero quello che avrebbe fatto con gli aiuti e quindi abbandonò la conferenza, costringendo i paesi sotto la sua in uenza a fare lo stesso. La reazione dell’URSS era esattamente ciò che l’amministrazione Truman si aspettava e auspicava. Col piano Marshall l’Europa venne spaccata in due. I sovietici, non avendo i mezzi economici per aiutare i paesi sotto la loro in uenza, ottennero l’obbedienza dell’Europa orientale con la forza. È prematuro parlare di blocchi, cosa invece possibile con la formazione delle due alleanze. Questione di Berlino, 1948-1949 Nel 1948 Francia, UK e USA decisero che avrebbero uni cato le loro zone di occupazione della Germania occidentale. Nel 1949 venne creata la Repubblica Federale di Germania avente come capitale Bonn. Temendo una ripresa economica e militare della Germania ovest i sovietici tentarono di impossessarsi di tutta Berlino. Nel luglio del ‘48 i sovietici bloccarono le vie di accesso a Berlino ovest. Gli Stati Uniti istituirono il “ponte aereo” per rifornire la città. I sovietici non potevano abbattere gli aerei statunitensi, ciò avrebbe signi cato guerra. All’epoca gli Stati Uniti avevano ancora il monopolio atomico. Nell’estate del ‘49 i sovietici decisero di lasciare di nuovo liberi gli accessi a Berlino ovest. Risoluzione Vandenberg (USA), 1948 Storicamente gli Stati Uniti avevano sempre evitato di stringere alleanze militari in modo da non farsi coinvolgere in con itti altrui. Spettava al Congresso decidere se gli USA dovevano entrare in guerra o meno. L’ascesa dell’Unione Sovietica come potenza militare costrinse gli Stati Uniti a prendere delle contromisure per difendere gli alleati europei e garantire la pace. Dopo le elezioni presidenziali del ‘48 vinte da Truman il Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato Vandenberg fece approvare una risoluzione che consentiva al presidente degli Stati Uniti di rmare alleanze militari. fl fl fi fi fi fl fl fi fi fl fl Nascita di Israele e guerra arabo-israeliana, 1948 Le proteste dei palestinesi, sostenute dai sovietici, costrinsero i britannici a chiedere aiuto agli USA. USA e ONU costituirono lo Stato di Israele. I paesi arabi erano ostili a Israele perché lo vedevano come una colonia statunitense. Israele vinse contro Siria, Libano, Iraq, Egitto e Giordania (pace di Rodi). Il Patto di Bruxelles fu un patto di autodifesa rmato da Francia, UK e dai paesi del Benelux nel 1948. Lo scoppio della Guerra di Corea spaventò ulteriormente gli europei, che temevano un attacco sovietico. Ciò portò nel 1950 all’ideazione del Piano Pleven (nome del primo ministro francese), che prevedeva la nascita di un comune esercito europeo. Nel ‘52 venne istituita la CED (Fr, UK, Benelux, It e Ger ovest). La morte di Stalin e il timore del riarmo tedesco portarono la Fr a non rati carla nel ‘54 e quindi fallì. Guerra di Corea, 1950-1953 Nel ‘45 la Corea venne divisa in due al 38^ parallelo. La Corea del Nord (CN) era sostenuta dall’URSS mentre la Corea del Sud (CS) era sostenuta dagli USA. Nel 1950, ottenuta l’approvazione di Stalin, la CN dichiarò guerra alla CS con l’obiettivo di riuni care la penisola. Il presidente Truman seguiva una politica di contenimento del comunismo e quindi si schierò con la CS. L’ONU si schierò con la CS e inviò truppe. L’URSS nel Consiglio di Sicurezza non pose il veto sulla questione perché si stava assentando come forma di protesta nei confronti degli USA che non volevano cedere il seggio spettante alla Cina alla Cina comunista ma riservandolo alla Cina nazionalista. I sovietici aiutarono la CN indirettamente. Non inviarono soldati perché ci sarebbe stato il rischio di provocare uno scontro diretto con gli USA. Stalin chiese alla Cina comunista di intervenire nel con itto promettendo che in un secondo momento sarebbero intervenuti anche i sovietici. La Cina entrò nel con itto ma l’URSS no. Stalin avvertì gli USA che se avessero attaccato direttamente la Cina allora l’URSS sarebbe intervenuta per difenderla. Il generale MacArthur insisteva per attaccare la Cina e utilizzare le armi atomiche. Fu rimosso dall’incarico e gli USA non attaccarono la Cina. Armistizio a Panmunjom, ma non la pace. Crisi iraniana Nel 1941 UK e URSS invasero l’Iran per evitare che si schierasse con l’Asse, con cui aveva buoni rapporti, e per creare una sicura via di rifornimento per inviare aiuti all’URSS. Lo scià, ossia il sovrano, sapeva di non poter vincere e quindi oppose poca resistenza. URSS e UK concordarono che a guerra terminata si sarebbero ritirati. Estrassero il petrolio dalle rispettive zone d’occupazione. L’UK lo fece grazie all’Anglo-Iranian Oil Company. All’Iran veniva data solo una piccola parte dei proventi. Nel ‘46 i sovietici, quando si ritirarono, provarono ad in uenzare la politica interna iraniana favorendo il partito comunista locale ma fallirono. Nel 1951 Mossadeq divenne primo ministro e ridusse poi i poteri dello scià, che si rifugiò a Roma. Smantellò l’Anglo-Iranian Oil Company e nazionalizzò l’estrazione del petrolio, suscitando l’ira dell’UK. Churchill comunicò agli USA che Mossadeq era una minaccia e che intendeva destituirlo. Truman si ri utò. Nel 1953 Eisenhower venne eletto presidente e concordava coi britannici riguardo a Mossadeq. Nel ‘53 i servizi segreti britannici e statunitensi destituirono Mossadeq e restituirono il potere allo scià. Il popolo iraniano lo vide come un burattino occidentale. Non era apprezzato dal popolo perché trasformò l’Iran in una dittatura e instaurò la polizia segreta. Incontrò la resistenza dei religiosi conservatori e della popolazione e venne deposto con la rivoluzione del 1979. Destalinizzazione Stalin morì nel 1953 e, dopo una settimana di governo di Malenkov, Krusciov prese il comando dell’URSS. Mise in atto un processo di destalinizzazione che consisteva nel progressivo distacco dal rigore dittatoriale staliniano, l’abbandono del culto della personalità e la denuncia delle atrocità delle purghe e dei Gulag. Si allontanò da Mao. L’URSS aveva già a disposizione armi atomiche ma Krusciov era convinto che una coesistenza paci ca con gli USA fosse indispensabile per la pace nel mondo. I paesi satelliti dell’Europa orientale mal interpretarono le aperture sovietiche in campo di politica interna pensando che sarebbero state applicate anche alla politica estera. Un esempio fu la rivolta ungherese del 1956. Il popolo ungherese aspirava a ottenere più libertà ma la risposta di Mosca fu la repressione violenta. La stessa sorte subirono le rivolte operaie nella Germania est. Sciolse il Cominform nel 1956. fi fi fi fl fi fi fl fl Crisi di Suez, 1956-1957 L’Egitto era un monarchia sotto il protettorato britannico e il canale di Suez era sotto il controllo anglo- francese. Il popolo vedeva negativamente il sovrano, desiderava la piena indipendenza e voleva che il controllo del canale passasse interamente nelle mani egiziane. Tali motivazioni portarono alla rivolta degli uf ciali del 1952, guidata da Nasser. L’Egitto divenne una repubblica con Nasser come primo ministro. Nel ‘56 divenne presidente. Nasser portò avanti un processo di modernizzazione dell’Egitto e nazionalizzò il canale di Suez, cacciando i britannici e i francesi. Voleva che l’Egitto diventasse il leader del mondo arabo. Chiese agli Stati Uniti di inviargli armi ma si ri utarono perché temevano che le avrebbe usate contro Israele. Nasser si rivolse quindi all’Unione Sovietica che gli concesse delle armi in cambio di alcune basi militari in Egitto. Nasser non era un comunista e non era lo-sovietico ma non era nemmeno lo-occidentale. Francia e Regno Unito, volendo riaffermare il loro controllo sul canale di Suez, strinsero un accordo con Israele. Israele avviò una guerra preventiva contro l’Egitto e Francia e UK intervennero in suo favore, occupando poi il canale. Gli USA (Eisenhower) non intervenirono perché ciò avrebbe comportato una perdita di credibilità nel mondo arabo. Nasser chiuse il canale. Il canale era di fondamentale importanza per il passaggio del petrolio dal Medio Oriente all’Europa. Gli USA e l’ONU riuscirono a convincere UK, Francia e Israele a ritirarsi nel ‘57. Nasser riaprì il canale alla navigazione. L’insuccesso militare di Francia e Regno Unito dimostrò che i due ex imperi coloniali non avevano più il potere e le risorse per agire in autonomia, cioè senza il supporto statunitense. Dottrina Breznev La dottrina Breznev era nota anche come “dottrina della sovranità limitata” e fu la linea di politica estera adottata dall’URSS a partire dal 1968. A nessun paese era consentito lasciare il Patto di Varsavia e non sarebbe stata tollerata nessuna interferenza negli affari dei paesi sotto in uenza sovietica. La dottrina Breznev venne usata come giusti cazione per l’invasione della Cecoslovacchia nel 1968. Cina di Mao Nel 1949 i comunisti di Mao Zedong vinsero la guerra civile contro i nazionalisti di Chiang Kai-shek, rifugiatosi sull’isola di Taiwan. Mao riconosceva pienamente l’autorità di Stalin e dell’URSS. Li prese come esempi da seguire. Nel 1950 Mao si recò a Mosca per rmare un trattato di amicizia, alleanza e mutua assistenza. Le parti si impegnarono a fornirsi assistenza nel caso in cui uno dei due fosse stato attaccato. L’URSS inviò specialisti sovietici in Cina per aiutarla a sviluppare le industrie. L'URSS le prestò 300 milioni di dollari, inviò istruttori militari e le fornì assistenza nello sviluppo del programma nucleare. Nel 1953 Krusciov mise in atto un processo di destalinizzazione che denunciava la durezza del regime e il culto della personalità. Proprio in quel periodo, però, Mao stava affermando la sua autorità centralizzando il potere, sviluppando il culto della personalità ed eliminando tutti gli oppositori politici. Mao riteneva che Krusciov tendesse ad essere troppo compiacente nei confronti degli USA e per questo motivo si allontanò progressivamente dall’URSS. La Cina era un paese prevalentemente agricolo e necessitava di profonde riforme per poter raggiungere le altre potenze come URSS e USA. Mao portò avanti forzatamente una serie di riforme economiche e sociali, conosciute come “grande balzo in avanti”, che provocarono gravi carestie e che fecero decine di milioni di vittime. La Cina, però, divenne una società industrializzata. La Cina si dotò di armi nucleari e missili a medio raggio nel 1964. Francia di De Gaulle (1959-1969) Nel 1966 De Gaulle fece uscire la Francia dal comando militare NATO per poter perseguire un proprio programma di difesa non necessariamente dipendente da altri paesi. Il quartier generale NATO venne spostato da Parigi a Bruxelles. La Fr però non tagliò tutti i ponti con gli USA. Sapeva che in uno scontro con l’URSS non avrebbe mai vinto da sola. Voleva separarsi dalla supremazia statunitense. La Fr si dotò autonomamente di armi nucleari (Force de frappe = deterrenza nucleare). Mise il veto sull’entrata del Regno Unito nella CEE perché troppo vicino agli USA. De Gaulle non appoggiò la PAC anche se era vantaggiosa per i francesi perché non voleva che la sovranità della Fr venisse limitata. Puntava ad una comunità europea, con la Francia come suo epicentro, in cui fosse preservata la sovranità degli Stati. Voleva convincere la Germania ad avvicinarsi di più all’Europa e ad allontanarsi dagli USA. fi fi fi fi fi fl fi Proliferazione nucleare, percezione del pericolo, corsa allo spazio e dottrina Kennedy L’URSS sviluppò autonomamente armi atomiche nel ‘49. Cominciò una corsa tra USA e URSS per raggiungere un equilibrio dal punto di vista della capacità atomica. L’URSS era consapevole di avere una debolezza sostanziale, cioè l’invulnerabilità del territorio statunitense. Gli Stati Uniti sono protetti geogra camente e l’URSS non aveva i mezzi per attaccare direttamente il territorio statunitense. La competizione missilistica venne mascherata da competizione spaziale. Entrambe le potenze cercarono di inviare in orbita i rispettivi satelliti. Vincere la corsa allo spazio era necessario dal punto di vista militare perché inviare un satellite nello spazio signi cava avere a disposizione dei missili in grado di percorrere grandi distanze. Nel ‘57 i sovietici riuscirono nel lancio dello Sputnik. Krusciov dimostrò all’Occidente di avere una notevole capacità missilistica. Il problema era che l’URSS non ne aveva molti a disposizione ed erano in ogni caso troppo imprecisi per poter essere utilizzati in uno scontro. Era quindi una questione di percezioni. Era importante che l’URSS venisse percepito dagli USA come un minaccia. C’era il problema dello spionaggio. USA e URSS volevano essere sicuri delle reali capacità militari l’uno dell’altro. Gli USA costruirono negli anni ‘50 (Eisenhower) gli arei di ricognizione U2, equipaggiati con videocamere e fotocamere. Quegli aerei volavano ad altitudini molto elevate ed era dif cile per i sovietici abbatterli perché non avevano a disposizione una capacità missilistica così avanzata. Inizialmente i sovietici non resero pubblico il fatto che ci fossero degli aerei spia che sorvolavano l’URSS perché sarebbe stato imbarazzante ammettere di non essere in grado di abbatterli. Nel 1960 però un U2 venne abbattuto da un missile sovietico e l’URSS accusò pubblicamente gli USA. Il presidente Kennedy decise che se fosse scoppiata una guerra le armi atomiche sarebbero state usate solo in risposta ad un attacco atomico nemico. Non sarebbero stati gli USA a sganciare la prima bomba. USA e URSS erano consapevoli del fatto che dovesse essere raggiunto un equilibrio tra i due. Nessuno doveva essere superiore o inferiore all’altro. Le armi nucleari avevano la funzione di deterrente. Dottrina Hallstein La dottrina Hallstein fu la dottrina che in uenzò la politica estera della Repubblica Federale di Germania (BRD). Qualunque paese che avesse voluto avere rapporti diplomatici con la BRD non doveva riconoscere la Germania est (DDR). Il riconoscimento della Germania est avrebbe comportato l’immediata interruzione delle relazioni diplomatiche. L’unica eccezione era l’Unione Sovietica. Dottrina Ulbricht La dottrina Ulbricht fu la dottrina che in uenzò la politica estera della Repubblica Democratica di Germania. Si contrapponeva alla dottrina Hallstein. Venne adottata nel 1967 dal Patto di Varsavia. Non era permesso ai paesi del Patto di intraprendere relazioni diplomatiche con la Germania ovest. Crisi di Berlino, 1961 Nel 1957 l’URSS riconobbe la Germania est come pienamente sovrana, pur mantenendovi delle truppe. Ciò signi ca che la Germania est ottenne il pieno controllo di Berlino est. La sovranità della DDR costrinse molti paesi occidentali a riconoscerla e ad avervi rapporti diplomatici, in contrasto quindi con la dottrina Hallstein. Sin dalla divisione della Germania i cittadini della DDR continuarono a fuggire nella BDR attraverso Berlino, divisa in una zona d’occupazione sovietica e una statunitense. Si stima che circa un sesto della popolazione della Germania est si rifugiò a ovest. A fuggire erano principalmente persone laureate e con delle competenze che sarebbero state utili alla Germania est. Il governo della DDR non tollerò più di vedere la propria popolazione fuggire e quindi nel 1961 decise di costruire un muro per rendere più dif cile lo spostamento a Berlino ovest. Crisi di Cuba, 1962 Gli USA hanno sempre considerato il Sudamerica come la loro legittima sfera di in uenza e quindi era inconcepibile che il comunismo giungesse nel continente. Gli USA mantenevano la loro in uenza nel continente sostenendo i dittatori. Nacquero dei movimenti di opposizione ai regimi autoritari e gli USA temevano che fossero di matrice comunista. A Cuba convergevano gli interessi di grandi compagnie agroalimentari statunitensi. Cuba era governata dal dittatore Batista, sostenuto dagli USA, che fi fi fi fi fl fi fl fl fl manteneva i cubani nella miseria. Ci fu una rivoluzione (‘53-‘59) guidata da Castro. Castro era un comunista e decise di nazionalizzare le grandi compagnie. Kennedy fece intervenire gli USA sotto copertura addestrando e armando gli esuli cubani, ossia coloro che erano fuggiti da Cuba durante la rivoluzione, per poi mandarli sull’isola per rovesciare Castro. Gli esuli sbarcarono nella Baia dei Porci (‘61) ma senza il supporto aereo, determinando così il fallimento dell’operazione. Cuba perse il principale partner commerciale e quindi Castro si rivolse all’URSS. I cubani esportarono materie prime verso l’URSS. Gli USA imposero un embargo sulle merci cubane. L’URSS nel ‘62 inviò missili a Cuba con la scusa di garantire l’indipendenza cubana. Avere i missili a Cuba signi cava poter colpire gli USA più facilmente. Gli USA considerarono tutto ciò inaccettabile e quindi imposero un blocco navale intorno all’isola. Qualora i sovietici avessero deciso di violare l’isolamento intorno a Cuba allora avrebbero provocato uno scontro. Krusciov non voleva portare lo scontro a livello diretto. Per evitare che la situazione degenerasse i sovietici garantirono il ritiro dei missili e gli USA garantirono il rispetto dell’indipendenza cubana e che non avrebbero attentato alla vita di Castro. La crisi missilistica di Cuba è stato il momento in cui il mondo si è avvicinato di più ad una guerra mondiale. Test ban treaty, 1963 Venne rmato da USA (Kennedy), Regno Unito e URSS (Krusciov). Prevedeva che non venissero fatti test nucleari nell’atmosfera, in acqua e nello spazio. Era possibile effettuare test nel solo nel sottosuolo. L’obiettivo era diminuire gli effetti degli esperimenti nucleari sulle popolazioni umane e sull'ambiente. Outer space treaty, 1967 Venne rmato da USA (Johnson), URSS (Breznev) e UK. Venne imposto il divieto di collocare armi di distruzione di massa nello spazio e nei corpi celesti. Lo spazio e i corpi celesti possono essere utilizzati solo per scopi paci ci e non militari. Ai paesi rmatari è proibito rivendicare risorse poste nello spazio. Trattato di non proliferazione nucleare, 1968 Fu sottoscritto da USA, URSS e Regno Unito. Prevede che gli Stati in possesso di armamenti nucleari si impegnino a non cedere ad altri suddetta tecnologia. Gli Stati non-nucleari sono tenuti a non sviluppare armi di distruzione di massa e a non procurarsene. Inoltre, il trasferimento di materiale e tecnologie nucleari utilizzabili per scopi paci ci deve avvenire sotto lo stretto controllo dell’AIEA. Trattato anti-ABM (Anti Balistic Missles treaty), 1972 Se USA (Nixon) e URSS (Breznev) fossero stati in grado di difendersi in maniera ef cace da un eventuale attacco allora avrebbero avuto maggiori incentivi ad attaccare per primi. Col trattato si voleva limitare la possibilità di difesa antimissile di entrambi i paesi in modo da frenare la proliferazione delle armi nucleari. Era consentito lo schieramento di solo due sistemi di ABM per parte, aventi un massimo di 100 missili intercettori per sistema, da collocare nella capitale e in un campo di missili ICBM. Era inoltre vietato sviluppare un sistema antimissile in grado di coprire tutto il territorio nazionale. Guerra dei sei giorni, 1967 Dopo la crisi di Suez l’Egitto accettò il dislocamento di soldati dell’ONU nel Sinai. La Siria rmò un accordo di mutua difesa con l’Egitto. Israele ammassò soldati al con ne con la Siria. L’Egitto per difendere l’alleato siriano chiuse lo stretto di Tiran, negando il passaggio delle navi israeliane, e fece ritirare le truppe dell’ONU. Siria e Giordania volevano costruire una diga sul ume Giordano, limitando le risorse idriche di Israele. Sentendosi minacciato Israele avviò una guerra preventiva e attaccò Egitto, Siria e Giordania. Vinse in soli 6 giorni e ottenne enormi ricompense territoriali, tra cui il Sinai. Ambiguità risoluzione 242, 1967 La risoluzione 242 dell’ONU, stilata in inglese e francese, prevedeva il ritiro militare israeliano e il riconoscimento reciproco degli Stati. L’ambiguità consisteva nel fatto che poteva essere tradotta come "ritiro dai territori occupati" (francese) o "ritiro da territori occupati" (inglese). Nel primo caso, "dai" sta a indicare tutti i territori occupati, nel secondo caso "da" sta a indicare solo una parte dei territori. fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi Guerra del Vietnam, 1955-1975 Nel ‘54 la Francia perse la guerra di Indocina contro gli indipendentisti vietnamiti. Il Vietnam venne diviso in due. Il Vietnam del Nord (VN) era guidato da un comunista sostenuto da URSS e Cina mentre il Vietnam del Sud (VS) era guidato da un dittatore sostenuto dagli Stati Uniti. Il VN sostenne dei gruppi di resistenza in VS chiamati Vietcong con l’obiettivo di uni care il paese. Nel ‘55 scoppiò la guerra del Vietnam. Gli Stati Uniti temevano che se il Vietnam fosse diventato un regime comunista altri paesi della regione avrebbero fatto lo stesso. Nel 1964 i Vietcong attaccarono un cacciatorpediniere statunitense nel golfo del Tonchino. Gli USA (Johnson) lo usarono come casus belli per schierarsi militarmente a anco del VS. Nonostante la superiorità tecnologica gli statunitensi non riuscirono a scon ggere i Vietcong. Gli USA si macchiarono di atroci crimini contro i civili. Gli USA bombardarono il Laos e la Cambogia perché il VN usava i loro territori per inviare truppe al sud. URSS e Cina inviarono al VN aiuti militari ed economici ma non fornirono soldati. Gli statunitensi al contrario inviarono centinaia di migliaia di giovani soldati di leva, quindi non professionisti. Gli scarsi risultati e la morte di migliaia di soldati provocarono proteste negli USA. Nel ‘69 Nixon divenne presidente. La exit strategy ideata da Nixon consisteva in un progressivo disimpegno statunitense accompagnato da un potenziamento delle capacità di difesa del VS (vietnamizzazione del con itto). Ciò avrebbe permesso al VS di sopravvivere abbastanza a lungo da evitare una umiliante scon tta politico-militare degli Stati Uniti. Gli USA si ritirarono nel ‘73. Nel ‘74 Nixon fu costretto a dimettersi. Nel 1975 il VN conquistò il VS, uni cando il paese. L’incapacità statunitense di mantenere il confronto contro un paese considerato militarmente più debole mise in discussione l’af dabilità degli Stati Uniti. Gli europei cominciarono a chiedersi in che misura gli Stati Uniti si sarebbero impegnati nella loro difesa contro i sovietici. Ostpolitik Fu la politica di normalizzazione dei rapporti con la Germania est e con gli altri paesi del blocco orientale perseguita dal cancelliere della Germania ovest Brandt. La Germania ovest riconobbe i paesi del Patto di Varsavia, annullando quindi la dottrina Hallstein. Fu una politica di distensione con l’URSS. Sebbene riconobbe la divisione della Germania la sua riuni cazione paci ca fu sempre uno dei suoi obiettivi. La Ger ovest riconobbe la perdita di tutti i territori ceduti alle nazioni con nanti dopo la WW2. Atto nale di Helsinki (Finlandia), 1975 La Conferenza sulla Sicurezza e sulla Cooperazione in Europa (CSCE) nacque come tentativo di ripresa del dialogo tra Est e Ovest. Alla Conferenza presero parte quasi tutti i paesi europei e gli inviati di USA e URSS. Nel 1975 i capi di Stato e di governo dei paesi partecipanti alla Conferenza si riunirono nuovamente per la rma dell'Atto nale del CSCE. Era una dichiarazione di princìpi, quindi non era vincolante. Vennero riconosciute e accettate le frontiere esistenti fra gli stati europei, compresa quella che divideva la Ger. In cambio del riconoscimento del dominio sovietico in Europa orientale l'URSS si impegnò al rispetto dei diritti umani. Prevedeva la cooperazione economica e scienti ca internazionale. Rapporti Cina-USA Dopo la guerra civile cinese gli USA riconobbero la Cina nazionalista di Chiang Kai-shek come l’unica legittima Cina. La Cina nazionalista però comprendeva solo le isole di Taiwan mentre la Cina continentale era in mano ai comunisti di Mao. Gli USA capirono che dovevano avvicinarsi anche alla Cina comunista. Mao bombardò le isole di Taiwan, occupandone alcune. Gli USA diedero delle garanzie di protezione a Taiwan. I cinesi attaccarono le isole di Taiwan senza consultarsi coi sovietici. I cinesi volevano organizzare la loro politica estera nella loro regione di in uenza autonomamente, senza i sovietici. I cinesi però credevano che in ogni caso i sovietici sarebbero intervenuti in loro favore se fosse scoppiato uno scontro con gli Stati Uniti. Tuttavia l’URSS non era intenzionata a sostenere la Cina no a quel punto. L’URSS e gli USA temevano una guerra nucleare. USA e URSS si pongono il problema di dover gestire un grande paese che agisce autonomamente. Per via del processo di destalinizzazione la Cina si allontanò dall’URSS. Gli USA allora ne appro ttarono per stringere rapporti più amichevoli con la Cina, costringendo l’URSS a dialogare. I sovietici temevano che i rapporti di amicizia tra USA e Cina si trasformassero in un’alleanza militare. Nel 1971 la Cina comunista ottenne il seggio all’ONU. fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fl fi fl fi fi fi fi Primavera di Praga , 1968 Fu un tentativo di rinnovamento che partì direttamente dal partito comunista cecoslovacco. Il partito stesso voleva riformarsi. Gli obiettivi erano: una maggiore democraticità dello Stato, allentamento della censura, libertà di movimento, decentramento politico ed economico e rinascita dei sindacati. L’Unione Sovietica, guidata da Breznev, vide con timore le richieste cecoslovacche e decise di applicare la dottrina Breznev. Invase il paese con le forze del Patto di Varsavia e la rivolta venne repressa. Linkage Fu la dottrina, adottata dal Segretario di Stato degli USA Kissinger, secondo la quale tutti gli avvenimenti in politica internazionale erano necessariamente collegati tra loro, anche quando in realtà non lo erano. Il vero problema della politica estera di USA e URSS era la polarizzazione e l’incapacità di delimitare i con itti a livello locale. Tutto veniva tradotto nella logica del bipolarismo est-ovest. SALT I e SALT II (Strategic Arms Limitation Talks) Vennero inventati i missili Polaris e multi-testata. I missili Polaris erano dei vettori che potevano essere posti su basi mobili come i sottomarini. I missili multi-testata erano dei vettori con al loro interno più testate nucleari. Per limitare la costruzione di tali armamenti vennero ideati i trattati SALT. Furono dei negoziati tra USA e URSS sulle armi nucleari strategiche con raggio d’azione intercontinentale. Col trattato SALT I (1972, Nixon-Breznev) i due Paesi si impegnarono a ssare dei limiti alla crescita dei propri arsenali nucleari strategici. Il SALT II del 1979 (Carter-Breznev) prevedeva limiti ulteriormente ridotti ma dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan il Senato USA non rati cò il trattato. Nel 1982 (Reagan) avviò i negoziati per sostituire i trattati SALT coi trattati START (Strategic Arms Reduction Treaty), che prevedeva la riduzione delle armi nucleari strategiche con raggio d’azione intercontinentale. Accordi commerciali USA-URSS Durante le amministrazioni Nixon e Carter vennero stipulati degli accordi commerciali con l’URSS per avviare un processo di distensione dei rapporti. L'Unione Sovietica aveva un forte interesse nel ricevere dagli Stati Uniti alcune merci, come ad esempio il grano, che l'URSS non riusciva a produrre in quantità suf cienti, e altri beni assenti dal mercato sovietico a causa dell’arretratezza tecnologica. Inoltre il governo sovietico, sempre più preoccupato per la grave situazione economica in cui versava il paese, sperava di ricevere dei prestiti in denaro e di accrescere gli scambi commerciali con gli Stati Uniti e l'Europa. Negli Stati Uniti molti esponenti del settore agricolo e industriale erano favorevoli a queste aperture commerciali poiché speravano di conquistare un mercato nuovo, inesplorato e molto ampio. Gli altri accordi riguardavano questioni minori e per lo più d'immagine come la collaborazione in campo spaziale e culturale. L’invasione sovietica dell’Afghanistan nel ‘79 mise ne alla politica di distensione. Guerra civile cilena, 1973 Nel 1970 in Cile venne eletto democraticamente Allende, un comunista. Gli USA (Nixon) non volevano che l’America del Sud diventasse comunista, anche se ciò fosse avvenuto in modo democratico. Scoppiò una guerra civile a opera delle forze armate cilene sostenute dagli Stati Uniti e Allende si suicidò. Pinochet prese il potere e trasformò il Cile in una dittatura, il tutto con il consenso degli Stati Uniti. Guerra dello Yom Kippur, 1973 Siria ed Egitto (Sadat) attaccarono a sorpresa Israele durante il giorno dello Yom Kippur, il giorno del perdono. L’URSS (Breznev) inviò armi e consiglieri militari in Egitto. L’obiettivo di Sadat era riottenere la penisola del Sinai, perduta nella guerra dei 6 giorni. Per la prima volta Israele si trovò militarmente in dif coltà. I paesi dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) per mettere in dif coltà l’Occidente che stava aiutando Israele decisero di ridurre la produzione di petrolio causando un aumento dei prezzi. L’Egitto rmò la pace separata con gli accordi di Camp David nel ‘78 (Carter). Prevedevano la concessione di autonomia ai territori conquistati da Israele e il ritorno del Sinai all’Egitto. La guerra mise ne al mito dell’invincibilità di Israele. Il mondo arabo sapeva di aver perso solo perché Israele era stato aiutato dagli USA ma capì di avere un enorme potere sull’Occidente grazie al petrolio. fi fi fi fl fi fi fi fi fi Sadat Nel 1967 Israele conquistò il Sinai e il canale di Suez, togliendoli all’Egitto. Sadat, che succedette a Nasser alla guida dell’Egitto, riteneva che una guerra contro Israele per riottenere quei territori fosse fondamentale per la tenuta del suo regime. Sadat si alleò con la Siria e attaccò Israele. All’inizio della guerra misero in dif coltà gli israeliani. Israele, però, ricevette aiuti dall’Occidente e riuscì a vincere. Sadat però non voleva che i suoi sforzi fossero vani. Voleva allontanarsi dai sovietici e avvicinarsi agli Stati Uniti. Si rese conto che l’unico modo per ottenere un trattato di pace favorevole era negoziare da solo con Israele e con gli Stati Uniti. Abbandonò quindi i suoi alleati arabi e la causa palestinese. Sadat si recò in visita in Israele per mostrare la sua volontà di volerlo riconoscere come uno Stato legittimo. Sadat avrebbe riconosciuto Israele se gli fossero stati restituiti il Sinai e il canale di Suez. Riuscì a ottenerli grazie alla mediazione del presidente Carter. Il riconoscimento di Israele determinò un suo allontanamento dal mondo arabo, rinunciando ad essere il portavoce delle richieste palestinesi. Emendamento Jackson-Vanik (USA), 1975 Aveva la funzione di ridimensionare le relazioni commerciali coi paesi che limitavano la libertà di emigrazione e altri diritti umani. L’URSS si ri utava di concedere ai suoi cittadini libertà di movimento, come nel caso degli ebrei, che volevano recarsi in Israele, a cui era stata imposta una tassa per lasciare il paese. Era anche noto che non rispettasse i diritti umani. Finché l’URSS non avesse fatto progressi nel campo dei diritti umani allora sarebbero potute esserci delle ripercussioni a livello commerciale. Invasione dell’Afghanistan, 1979-1989 Il governo afgano, sostenuto da Mosca, cercò di centralizzare il controllo dello Stato non tenendo conto delle varie comunità che volevano autonomia. Nel 1979 ciò provocò una rivoluzione con l’obiettivo di rovesciare il regime. Temendo di perdere il controllo della regione ed evitare l’instaurarsi di un governo lo-occidentale l’URSS (Breznev) invase l’Afghanistan. L’amministrazione Carter considerò l’invasione inaccettabile e quindi non rati cò i trattati di riduzione degli armamenti. Gli USA dopo aver perso l’alleato iraniano dovevano in qualche modo riaffermare il loro controllo in Medio Oriente e quindi inviarono aiuti economici e militari ai rivoluzionari. I ribelli misero in seria dif coltà l’esercito sovietico. I costi umani ed economici della guerra furono insostenibili e quindi nel 1989 l’URSS (Gorbachev) fu costretta a ritirarsi. L’invasione dell’Afghanistan mise ne alla distensione USA-URSS. Dottrina Reagan Ripresa della dottrina Truman. Gli Stati Uniti avevano il dovere morale di contrastare il comunismo in ogni parte del mondo anche sostenendo quelle popolazioni che stavano combattendo contro i sovietici. Gli USA dovevano difendere a qualunque costo gli alleati democratici. Riteneva che gli Stati Uniti dovessero sempre trovarsi in una condizione di superiorità tecnologia e militare rispetto ai sovietici. SDI (Strategic Defense Initiative), 1983 Reagan propose un sistema d’arma dotato di laser posto nello spazio per la difesa contro i missili balistici. Il progetto venne criticato perché poteva rappresentare una potenziale minaccia alla stabilità dell’equilibrio fondato sulla Mutua Distruzione Assicurata (MAD). Si temeva dunque un’escalation. Sarebbe stato inoltre un’aperta violazione dell’Outer space treaty e dell’anti-ABM treaty. Crisi degli euromissili e opzione zero L’URSS aveva posizionato dei missili a medio raggio nell’Europa Orientale. I governi dell’Europa occidentale si sentirono minacciati e quindi chiesero agli Stati Uniti di posizionare dei missili in Europa in loro difesa. L’opzione zero proposta da Reagan nel 1981 consisteva nel ritiro dei missili sovietici in Europa in cambio della promessa statunitense di non posizionarne. L’URSS non accettò e quindi nell’83 gli USA procedettero con la disposizione dei missili. Successivamente la proposta venne accettata dal presidente sovietico Gorbachev. Nel 1987 venne rmato l’accordo INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty). Entrambi avrebbero rimosso i loro missili dall’Europa (opzione doppio zero). L’accordo prevedeva anche ispezioni dei rispettivi siti missilistici per veri care l’esecuzione del trattato. fi fi fi fi fi fi fi fi Gorbachev, 1985-1991 Gorbachev avviò l’URSS a un processo di modernizzazione statale e di riorganizzazione economica (perestrojka) per cercare di fare uscire il paese dalla condizione di arretratezza in cui versava. Glasnost = trasparenza. Le riforme cominciarono col rinnovamento delle alte cariche. Avviò massicce campagne contro la corruzione e l’alcolismo. Ridusse progressivamente il controllo statale sulle imprese e favorì la nascita di aziende private. Mise in atto un processo di democratizzazione che permise l'emergere di un'opposizione nella società e nel Parlamento. Svolse una politica estera volta al dialogo con gli Stati Uniti e alla non ingerenza negli affari dei paesi comunisti dell'est Europa. Con gli USA sottoscrisse degli accordi per la riduzione degli armamenti e attuò il ritiro sovietico dall’Afghanistan. Annunciò la ne della dottrina Breznev. La graduale concessione di libertà e autonomia ai paesi dell’Europa dell’est (“dottrina Sinatra”) portò allo scioglimento del Patto di Varsavia e dell’Unione Sovietica (entrambi ‘91). Apertura ungherese e caduta del muro Nell’Europa orientale le riforme di Gorbachev avevano avuto un impatto eclatante, soprattutto in Ungheria. Il primo ministro ungherese Németh avviò un processo di democratizzazione e di aperture politiche. Per garantire la libertà di movimento tra est e ovest decise di aprire il con ne con l’Austria. La decisione fu storica perché no ad allora chi viveva nel blocco sovietico non poteva spostarsi liberamente. L’apertura dei con ni ungheresi signi cava che anche gli altri abitanti del blocco sovietico avrebbero potuto appro ttarne. Circa 150 mila cittadini della DDR si recarono all’ambasciata della BRD a Budapest per chiedere l’asilo politico. La BRD li accolse perché quelli erano comunque cittadini tedeschi e quindi l’acquisizione della cittadinanza fu automatica. Gorbachev aveva abbandonato

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