Lezione Teoria della Mente 2024 PDF

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University of Sassari

2024

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teoria della mente psicologia dello sviluppo neuropsicologia sviluppo cognitivo

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Presentazione delle diverse teorie sulla teoria della mente (ToM). L'enfasi è sullo sviluppo di questa abilità cognitiva e i correlati neurali.

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Concettualizzazioni teoriche della Teoria della Mente Approccio “Teoria della Teoria” I teorici di quest’approccio suggeriscono che l’attività mentale si fondi su conoscenze paragonabili a quelle contenute in una teoria scientifica (Gopnik & Wellman, 1993). Enfasi sull’esperienza individ...

Concettualizzazioni teoriche della Teoria della Mente Approccio “Teoria della Teoria” I teorici di quest’approccio suggeriscono che l’attività mentale si fondi su conoscenze paragonabili a quelle contenute in una teoria scientifica (Gopnik & Wellman, 1993). Enfasi sull’esperienza individuale (Perner, 1991). Approccio “Teoria Modulare”: Quest’orientamento di tipo innatista si definisce “modulare”. Scholl e Leslie (1999) hanno proposto l’esistenza di un modulo di ToM separato (ToM-Module), con la funzione specifica di processare informazioni relative all’inferenza sociale. Lo sviluppo di questa abilità dipenderebbe dalla maturazione neurologica delle strutture cerebrali coinvolte, mentre l’esperienza ne indurrebbe l’uso. Approccio “Teoria della Simulazione” I sostenitori di quest’approccio ritengono che l’attività mentale sia basata su un’esperienza non teorica e propongono che possedere una ToM sia legato alla capacità di mettersi nei panni dell’altro (Goldman et al., 1992, 1993). Scoperta dei neuroni mirror negli umani e nelle scimmie fornisce importante supporto empirico (Gallese & Goldman, 1998). Basi neurobiologiche Gli studi di comparazione tra neuroanatomia e neurofisiologia hanno dato informazioni riguardo a quali aree cerebrali e a quali funzioni corrispondenti si siano evolute come correlati neurali della ToM. Studi di neuroimaging funzionale e studi di lesioni cerebrali possono aiutare a localizzare i circuiti cerebrali alla base della ToM. La scoperta dei neuroni mirror nell’uomo ha offerto una spiegazione di come l’abilità di imitare le azioni degli altri possa essere evoluta nella capacità di simulare gli stati mentali altrui (Williams et al., 2001). Tuttavia possedere una ToM non significa solo saper rappresentare azioni dirette ad uno scopo, ma anche saper distinguere tra comportamenti generati da sé o dagli altri (Frith & Frith, 1999, 2001). Recenti studi fMRI dimostrano che la ToM può essere dissociata da altre funzioni cognitive e che la performance è collegata ad un network cerebrale socio-cognitivo specializzato, che include la corteccia pre-frontale mediale, la corteccia cingolata e le regioni temporo-parietali bilaterali (Gallagher & Frith, 2003; Saxe, 2006; Walter, 2009). Basi genetiche Lackner et al. (2010) hanno esaminato il ruolo che gioca la dopamina nello sviluppo della ToM. 91 bambini (48-62 mesi) batteria di ToM durante EEG. Numero medio di eyeblinks al minuto correla con ToM anche controllando per funzioni esecutive, linguaggio, genere ed età. Precursori della teoria della mente Prima dei 4 anni non vi è ancora una rappresentazione chiara della mente dell’altro, ma certe capacità dei bambini indicano che vi è una ToM implicita e in divenire. Conferma (o riferimento) sociale Imitazione Intenzione comunicativa dichiarativa Gioco simbolico Attenzione condivisa Gesto dell’indicare ATTENZIONE CONDIVISA Il gesto dell’indicare C h i indica dirige l’attenzione del ricevente verso un certo referente nell’ambiente. C h i indica non sta dirigendo l’attenzione per se stesso, ma per un’altra ragione. C h i indica segnala al ricevente che questo è assolutamente un atto comunicativo, che sta compiendo quest’azione per lui. LA TEORIA DELLA MENTE NEGLI ANNI PRESCOLARI Come si valutano le false credenze? False Belief Task = compito più usato, sviluppato da Wimmer e Perner (1983) e modificato da Baron-Cohen, Leslie e Frith (1985). 2 tipi di base (standard FB o 1st order FB): unexpected transfer (Maxi o Sally & Ann: Wimmer & Perner, 1983) unexpected content (Deceptive Box Test: Perner et al., 1987) UNEXPECTED TRANSFER (Wimmer e Perner, 1983) Sally nasconde la sua biglia nel Sally Anna Anna cesto Sally esce cesto B scatola B Dove Anna sposta la cercherà biglia nella Sally la sua scatola biglia? Sally ritorna B B Contenuto inatteso 1. Lo sperimentatore conduce il bambino ed un amico in una stanza 2. L’amico rimane fuori della stanza con una scusa 3. Al bambino viene mostrata una scatola prototipica 4. Al bambino viene chiesto cosa pensa che ci sia nella scatola 5. Al bambino viene mostrato che dentro la scatola c’è un’altra cosa 6. Al bambino viene chiesto cosa il suo amico pensa che ci sia nella scatola Correlati sociali e cognitivi della ToM in età prescolare Linguaggio S t i l e di attaccamento S t i l e educativo Numero e sensibilità dei fratelli Funzioni esecutive Social competence Social role Pretend play STILI DI ATTACCAMENTO Secure individuals appear to have a greater capacity of theory of mind (Wood & Riggs, 2009). STILI EDUCATIVI Uno stile autorevole favorisce un clima famigliare caratterizzato da conversazioni riguardanti le motivazioni di regole, raccomandazioni, divieti ecc. e predice la ToM (Ruffman, Perner, & Parkin, 1999). Parlare al bambino dei diversi punti di vista potrebbe aiutarlo a capire che le persone hanno credenze sul mondo, che le loro credenze potrebbero essere diverse da quelle degli altri e che le credenze possono cambiare quando una persona acquisisce nuove informazioni. FRATELLI Sibship size and sibling sensitivity jointly predict child theory of mind (Prime et al., 2016). FUNZIONI ESECUTIVE (EF) Le EF sono processi cognitivi superiori che servono principalmente a controllare l’attenzione e a monitorare le risposte. Si tratta di un costrutto multidimensionale (Carlson, Moses, & Claxton, 2004) che comprende: autoregolazione, pianificazione, organizzazione del comportamento, gratificazione ritardata, flessibilità cognitiva, individuazione e correzione dell’errore, inibizione della risposta e resistenza all’interferenza. ToM ed EF risultano fortemente associate in età prescolare. SOCIAL COMPETENCE Bambini con buone prestazioni nei compiti di ToM sono in genere descritti dalle proprie insegnanti come socialmente competenti e prosociali. SOCIAL ROLE Una buona ToM in età prescolare garantisce in genere una certa popolarità nel gruppo dei pari e la relazione tra ToM e popolarità diventa ben presto bidirezionale. Viceversa, una scarsa ToM correla spesso con il rifiuto da parte dei pari. Fattori che promuovono lo sviluppo della ToM Competenze linguistiche Gioco di finzione Rapporto coi fratelli Mind-mindedness materna Stile genitoriale autorevole Conversazioni ricche di lessico mentale col caregiver e coi familiari LA TEORIA DELLA MENTE NEGLI ANNI SCOLARI Il compito della falsa credenza di secondo ordine: look-prediction Strange Stories (Happè, 1994) 24 brevi storie con contenuto mentalistico in cui un personaggio dice qualcosa che in realtà non ritiene vero (12 tipologie: Bugia, Bugia Bianca, Scherzo, Finzione, Realtà/Apparenza, Errore, Persuasione, Figura Retorica, Dimenticanza, Doppio Bluff, Sarcasmo ed Emozioni Opposte). Il sistema di codifica del test si basa sulla distinzione tra risposte di tipo fisico e mentalistico alla domanda di giustificazione. Prova del Completamento di Storie (Lecce et al., 2007) O Luca fa una verifica e dice alla mamma di averla fatta bene. Il giorno dopo va a scuola e la maestra gli dice che la verifica non è sufficiente. O Continua tu: 1) Far finta Catia e Emma stanno giocando a casa loro. Emma prende una banana dal cesto della frutta e la porta vicino all’orecchio. Dice a Catia: “Vedi? Questa banana è un telefono!” C1: E’ vero ciò che dice Emma? D1: Perché Emma dice così? 2) Battuta Oggi Giacomo va a casa di Clara per la prima volta. Va a trovarla per un tè e non vede l’ora di vedere il cane di Clara, di cui lei parla sempre. A Giacomo piacciono molto i cani. Quando arriva a casa di Clara lei corre ad aprirgli e il suo cane salta addosso a Giacomo e gli fa festa. Il cane di Clara è enorme, grande almeno quanto Giacomo! Quando lo vede Giacomo dice: “Clara ma tu non hai un cane: hai un elefante!” C2:E’ vero ciò che Giacomo dice? D2: Perché Giacomo dice così? 3) Bugia Un giorno, mentre sta giocando a casa sua, Anna senza volerlo urta e rompe gli occhiali di sua madre. Accidenti, quando la mamma lo scoprirà si arrabbierà sul serio! Così quando la madre di Anna torna a casa, vede gli occhiali rotti e chiede ad Anna cosa è successo, Anna dice: “E’ stato il cane, non è colpa mia!” C3: E’ vero quello che Anna ha detto a sua madre? D3: Perché Anna le ha detto così? 4 4) Bugia di cortesia Elena desiderava un coniglietto più di ogni altra cosa al mondo e tutti i giorni diceva di volerne uno per regalo. Il giorno di Natale Elena corre a scartare il grande pacco che i suoi genitori le hanno dato, sicura che dentro ci sia il coniglietto. Ma, quando lo apre davanti a tutta la famiglia, scopre che dentro il pacco c’è una vecchia e noiosa enciclopedia, che lei non desiderava per niente! Eppure, quando i suoi genitori le chiedono se le è piaciuto il suo regalo di Natale, Elena risponde: “E’ molto carino, grazie. E’ proprio quello che volevo..” C4: E’ vero quello che Elena dice? D4: Perché dice così ai suoi genitori? 5) Linguaggio figurato Emma ha la tosse. Durante tutto il pranzo tossisce, tossisce e tossisce. Il padre le dice: “Povera Emma, devi avere un rospo in gola!” C5: E’ vero quello che il padre dice ad Emma? D5: Perché dice così 6) Ironia Maria, mentre cammina inciampa e cade in una pozzanghera. Quando arriva a scuola il suo abito è tutto macchiato e strappato. La maestra la guarda male e le dice: “Sei proprio elegante oggi!” C6: E’ vero quello che dice la maestra? D6: Perché la maestra le dice così? 7) Persuasione Giulia voleva comprare un gattino, così va a trovare la signora Rossi, che ha una cucciolata di gattini che non vuole. La signora Rossi si è affezionata molto ai gattini e non vuole fare niente che li possa danneggiare, ma purtroppo non può tenerseli tutti con sé. Quando Giulia le fa visita non è sicura di volerne uno della signora Rossi, perché questi sono tutti maschi, mentre lei voleva una gattina femmina. La signora Rossi allora le dice: “Certo, se nessuno vorrà i gattini mi toccherà affogarli!” C7: E’ vero quello che dice la signora Rossi? D7: Perché la signora Rossi dice così a Giulia? 8) Doppio bluff Durante la guerra l’esercito Rosso cattura un soldato dell’esercito blu. I Rossi vogliono che il soldato Blu riveli dove si trovano i carri armati del suo esercito; loro non sanno se si trovano vicino al mare o sulle montagne. Sanno però che il soldato Blu non vuole dirglielo perché cercherà di salvare i suoi compagni, e così si aspettano di sentirgli dire una bugia. Il prigioniero è in gamba e non lascerà che i nemici trovino i carri armati del suo esercito. Questi si trovano proprio sulle montagne. Quando nell’interrogatorio gli viene chiesto dove stanno i carri, il soldato Blu risponde: “Stanno sulle montagne”. C8: E’ vero quello che dice il soldato Blu? D8: Dove cercheranno i carri armati i soldati dell’esercito Rosso? D9: Perché il prigioniero dice così? TEORIA DELLA MENTE E SENSIBILITÀ ALLE CRITICHE La comprensione della falsa credenza (Cutting & Dunn, 2002; Dunn, 1995) e delle emozioni (Cutting & Dunn, 2002) predice sensibilità alle critiche dell’insegnante nei primi anni delle elementari, persistenza e interpretazione positiva delle critiche dell’insegnante (Mizokawa, 2013). La sensibilità alle critiche dell’insegnante in prima elementare media il rapporto tra ToM alla scuola materna e rendimento scolastico in seconda elementare (Lecce, Caputi, & Hughes, 2011) e in quinta elementare (Lecce, Caputi, & Pagnin, 2014). TOM IN ADOLESCENZA ED ETÀ ADULTA Pochi studi su queste fasce di età, nonostante lo studio della ToM necessiti di prospettiva life span per sapere quando e in che modo si completa lo sviluppo di questa abilità. Sappiamo che la prestazione degli adolescenti è diversa da quella degli adulti in compiti di perspective taking, sia in termini di velocità che di flessibilità. Credenze di ordine superiore Oltre alla falsa credenza di secondo ordine esistono falsa credenza di terzo ordine e altri paradigmi di rilevazione di credenze di ordine superiore. Lo sviluppo della ToM si accompagna in parallelo ad un affinamento delle competenze linguistiche che riguardano il lessico mentale o psicologico. Correlati sociali In adolescenza e in età adulta è interessante indagare le abilità di teoria della mente in relazione a: -giudizio sociale; -contesto lavorativo; -narrazioni autobiografiche. The ‘Reading the Mind in the Eyes’ Test Revised Version: A study with normal adults, and adults with Asperger Syndrome or High-Functioning Autism (Baron-Cohen et al., 2001) In 1997 in this Journal we published the Reading the Mind in the Eyes’ Test, as a measure of adult ‘mentalising’. Whilst that test succeeded in discriminating a group of adults with Asperger Syndrome (AS) or High- Functioning Autism (HFA) from controls, it suffered from several psychometric problems. In this paper these limitations are rectified, by revising the test. The revised Eyes Test was administered to a group of adults with AS or HFA (n = 15) and again discriminated these from a large number of normal controls (n = 239) drawn from different samples. In both the clinical and control groups the Eyes Test was inversely correlated with the Autism Spectrum Quotient (the AQ) a measure of autistic traits in adults of normal intelligence. The Revised Eyes Test has improved the power to detect subtle individual differences in social sensitivity. Reading the Mind in the Eyes Test ISTRUZIONI Per ogni foto degli occhi, scegli quale parola descrive meglio ciò che la persona sta pensando o provando. Potresti avere la sensazione che più di una parola sia applicabile, ma scegli comunque una sola parola, quella che secondo te è la più adatta. Prima di fare la tua scelta, assicurati di aver letto tutte e 4 le parole. Dovresti provare a fare il test il più velocemente possibile, tuttavia il fattore tempo non verrà preso in considerazione. Quale parola descrive meglio ciò che la persona nella foto sta pensando o provando? Odioso Geloso Arrogante Spaventato Quale parola descrive meglio ciò che la persona nella foto sta pensando o provando? Giocoso Confortante Irritato Annoiato Quale parola descrive meglio ciò che la persona nella foto sta pensando o provando? Arrogante Infastidito Turbato Terrorizzato Reading the Mind in the Voice: A Study with Normal Adults and Adults with Asperger Syndrome and High Functioning Autism (Rutherford et al., 2002) Pazienti con HFA o AS hanno deficit di ToM. I compiti tradizionali di ToM non sono abbastanza sensibili per poter misurare deficit di ToM in pazienti adulti. Sono dunque necessari test più appropriati e specifici di ToM. Un test per adulti, il “Reading the Mind in the Eyes test” ha mostrato che individui con AS e HFA hanno deficit misurabili nell’abilità di compiere inferenze di ToM. In questo studio viene presentato un test che amplia tale test spingendosi nel dominio uditivo. Può essere utilizzato con adulti dotati di QI nella norma. LA TOM NELLA TERZA ETÀ L’interesse per le caratteristiche della ToM nell’invecchiamento nasce con la pubblicazione del paper intitolato «The getting of wisdom: Theory of mind in old age» (Happé, Winner, & Brownell, 1998). Prestazione di 19 anziani (età media = 73 anni, range = 61-80 anni) confrontata con prestazione di un gruppo di 52 giovani adulti (età media = 21 anni, range = 16-30 anni) e un gruppo di 15 giovani adulti (età media = 23 anni, range = 21-30 anni). Media di 15 anni di scolarizzazione per tutti i gruppi (range = 12-18 anni). 24 brevi storie seguite da una domanda target; tre tipi di storie: ToM, controllo, confuse. Argomenti storie di ToM: scherzo, finzione, realtà/apparenza, figura retorica, sarcasmo, emozioni opposte, dimenticanza, doppio bluff, errore, persuasione, bugia e bugia bianca. Argomenti storie di controllo: l’azionamento di un impianto d’allarme, pagamento di un’automobile a rate o in blocco, radiografia di una signora dopo una caduta, il sistema di archiviazione di una biblioteca, preparazione di meringhe con albumi avanzati dopo aver fatto maionese, il ruolo delle condizioni meteorologiche nel determinare l’esito di battaglie aeree e terrestri, il posto più facile in cui cercare occhiali da vista smarriti, l’acquisto di confezioni multiple piuttosto che di singoli pacchetti durante la spesa. Ai soggetti veniva detto di leggere attentamente la storia perché in fase di risposta non avrebbero avuto accesso nuovamente alla storia. Somministrazione individuale, prima storie di ToM e controllo (controbilanciate), poi storie confuse. Esempio di ciascun tipo di storia prima della somministrazione vera e propria. Scoring: P e r le storie di ToM e di controllo 0 (risposta errata),1 (parziale o implicita), 2 (risposta completa e corretta); P e r le storie confuse: 0 (risposta errata), 1 (risposta corretta). La ricerca di Happé, Winner e Brownell (1998) evidenzia un miglioramento nelle prestazioni di ToM dei soggetti anziani rispetto a quelli giovani. Come mai? Ma questo risultato non è stato ottenuto nelle ricerche successive (MacPherson et al. 2002; Maylor et al., 2002; Slessor et al., 2007; Sullivan & Ruffman, 2004), in cui si rivela che la ToM si mantiene costante nel tempo. Slessor e colleghi (2007) in particolare hanno somministrato sia le Strange Stories che prove non verbali di ToM (es. Eyes Test), trovando un declino generalizzato nelle prove di ToM e in quelle di controllo. Anche Keightley e colleghi (2006) non hanno riscontrato un declino specifico nella ToM: la prestazione dei soggetti con l’età peggiorava sia nelle prove di ToM che in quelle di controllo. Altri studi mostrano un calo di prestazione specifico per la ToM negli anziani. Es. Saltzman e colleghi (2000): prestazione peggiore anziani rispetto ad adulti in compiti di ToM (storie e vignette animate). Es. Maylor e colleghi (2002) e Sullivan e Ruffman (2004): prestazioni peggiori degli anziani rispetto ai giovani usando le Strange Stories. Ma calo non coinvolge storie fisiche di controllo. risultati parziali e contrastanti Come possiamo spiegare questa contraddizione della letteratura? Strumenti Modalità di risposta Utile considerare abilità di mentalizzazione in senso ampio e completo: tendenza a connotare esperienza con stati mentali e prove di falsa credenza. Manipolazione del grado di complessità modulando la richiesta esecutiva. McKinnon e Moscovitch (2007): nelle prove di falsa credenza di primo ordine la prestazione degli anziani è equiparabile a quella dei giovani, nelle prove di falsa credenza di secondo ordine la prestazione degli anziani è significativamente più bassa. German e Hehman (2006): declino specifico nella ToM solo nelle prove più complesse. Nei compiti più semplici gli anziani evidenziavano un calo sia nelle parti mentalistiche che in quelle di controllo. Nei compiti più complessi emergeva un declino specifico nelle parti mentalistiche. Bailey & Henry (2008): compiti con basse e alte richieste esecutive. Anziani ottenevano prestazioni peggiori rispetto ai giovani solo nelle prove con alte richieste esecutive. Declino nelle abilità cognitive generali che sottendono compiti complessi Quando compare il declino? In genere per evidenziare le differenze di età tra fasce di età si confrontano gruppi di anziani giovani (60-70 anni) e anziani anziani (oltre i 70 anni). Ma non tutte le ricerche si sono uniformate a tale suddivisione.. L’unica ricerca che ha confrontato 4 fasce di età è quella di Pardini e Nichelli (2009): giovani (20-25 anni), adulti (45-55 anni), anziani giovani (55-65 anni), anziani anziani (65-75). In questa ricerca il calo viene riscontrato a partire dai 55 anni (Eyes Test). Riassumendo: emerge una generale tendenza al declino, non confermata in tutti gli studi. Problemi relativi a: Tipologia di prova Tipologia di risposta Richiesta di competenze di ToM diverse Correlati cognitivi Linguaggio. Funzioni esecutive. Due filoni di studio su ToM e FE: 1. invecchiamento normale 2. invecchiamento patologico Obiettivo comune: capire quale ruolo possono rivestire le FE nell’interpretare il decadimento della ToM e nello svolgere tali compiti. Molti studiosi ritengono che il declino della ToM può essere spiegato dal declino delle FE. Es. McKinnon e Moscovitch (2007): somministrazione di prove di doppio compito ad anziani non patologici; la maggior parte degli errori nelle prove di secondo ordine deriva dalla difficoltà di considerare diverse prospettive. Es. German e Hehman (2006): inibizione correla con ToM e predice prestazione di giovani e anziani. Es. Bailey e Henry (2008): somministrazione di due prove di falsa credenza attraverso video (una richiedeva bassi e l’altra alti livelli di inibizione) e misure cognitive (compiti di memoria, flessibilità, velocità e inibizione). Anziani hanno difficoltà selettiva in prove ad alto carico di FE e non in quelle a bassa richiesta inibitoria. Non tutti gli studi riportano legame tra ToM e FE: perché? caratteristiche dei compiti impiegati Un modo di indagare la relazione tra ToM e FE nell’invecchiamento è quello di usare compiti che coinvolgono aree cerebrali distinte. Es. MacPherson e colleghi (2002) hanno somministrato prove che coinvolgevano la corteccia prefrontale ventromediale e la corteccia prefrontale dorsolaterale. Limiti ricerche su ToM nell’invecchiamento: p o c h i studi, studi con pochi soggetti, studi con somministrazione di compiti diversi, studi con pochi item di ToM, studi con compiti complessi di FE. Studi su relazione tra ToM e FE che coinvolgono popolazioni cliniche si sono focalizzati su: pazienti affetti dalla variante frontale della demenza frontotemporale, pazienti affetti dal morbo di Parkinson, pazienti affetti da malattia di Alzheimer. Pazienti affetti dalla variante frontale della demenza frontotemporale e da morbo di Parkinson hanno prestazioni più basse rispetto ai controlli nei compiti di ToM. Nei pazienti affetti dalla variante frontale della demenza frontotemporale però non c’è forte legame tra ToM e FE; nei pazienti affetti da morbo di Parkinson sì. Nei pazienti affetti dalla variante frontale della demenza frontotemporale le FE non spiegano prestazione nella ToM. Pazienti affetti da morbo di Parkinson: forte legame tra ToM e FE, soprattutto nello stadio avanzato. Pazienti affetti da malattia di Alzheimer allo stadio iniziale hanno prestazioni deficitarie nelle prove di falsa credenza di secondo ordine ma non nelle prove di falsa credenza di primo ordine e nel faux pas. In questi pazienti sembra che i deficit di ToM siano imputabili a difficoltà cognitive generali. Correlati sociali Sarebbe lecito ipotizzare legame tra reti sociali e ToM nell’invecchiamento, ma non vi sono studi che avvalorano quest’ipotesi. Aspetti sociali nell’invecchiamento sono cruciali poiché l’anziano tende a ridurre il numero di relazioni sociali a favore di più stretti rapporti coi propri familiari (Carstensen, Fung, & Charles, 2003).

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