Disabilità Visive - Orientamento e Mobilità PDF

Summary

Il documento affronta il tema della disabilità visiva, descrivendo le diverse tipologie di compromissione, le cause principali come cataratta, glaucoma e degenerazione maculare senile, e l'impatto sociale di questa condizione. Vengono inoltre illustrate barriere architettoniche e percettive, strumenti di mobilità come il bastone bianco e tecnologie moderne.

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01 - La disabilità visiva - Orientamento e mobilità Introduzione La disabilità visiva comprende tutte le condizioni che compromettono parzialmente o totalmente la capacità di vedere, coinvolgendo non solo la percezione visiva ma anche la mobilità, l'interazione con l'ambiente e la comunicazione. In...

01 - La disabilità visiva - Orientamento e mobilità Introduzione La disabilità visiva comprende tutte le condizioni che compromettono parzialmente o totalmente la capacità di vedere, coinvolgendo non solo la percezione visiva ma anche la mobilità, l'interazione con l'ambiente e la comunicazione. In Italia, circa 362.000 persone sono completamente cieche e 1,5 milioni soffrono di ipovisione. La maggior parte delle persone con disabilità visiva ha più di 65 anni, mentre nella popolazione giovanile circa 1 su 1.000 bambini è colpito da disabilità visiva. Le principali cause di disabilità visiva includono cataratta, glaucoma e degenerazione maculare senile. Questa condizione ha un impatto significativo sulla vita quotidiana, limitando l'autonomia e influenzando le capacità di relazione e la partecipazione sociale. Distribuzione per Età e Cause Principali La disabilità visiva è maggiormente diffusa tra la popolazione anziana: oltre il 70% delle persone colpite ha più di 65 anni. Tra le principali cause troviamo: Cataratta: responsabile del 40% dei casi di cecità o ipovisione grave. Si tratta di un'opacizzazione del cristallino che porta a una riduzione progressiva della vista. Glaucoma: è responsabile del 20% dei casi e comporta danni al nervo ottico, spesso a causa di un aumento della pressione intraoculare. Degenerazione maculare senile: colpisce oltre il 15% degli anziani, compromettendo la visione centrale necessaria per attività come la lettura e il riconoscimento dei volti. Queste patologie limitano significativamente la qualità della vita, riducendo l'autonomia e la partecipazione alla vita sociale. Impatto Sociale della Disabilità Visiva Nonostante l'elevato numero di persone con disabilità visiva, solo il 35% usufruisce di supporto assistenziale o tecnologie dedicate. Il tasso di occupazione per queste persone è inferiore al 30%, evidenziando le barriere all'integrazione lavorativa. La disabilità visiva è quindi molto più di una limitazione fisica: comporta anche una complessa dimensione di esclusione sociale. Le difficoltà nell'accesso al lavoro e alla formazione contribuiscono a un senso di isolamento che può avere ripercussioni psicologiche, come ansia e depressione. Acutezza Visiva e Campo Visivo Acutezza Visiva: La capacità di distinguere i dettagli fini di un oggetto. Si misura comunemente con la tavola di Snellen. Un'acuità di 10/10 rappresenta una visione normale, mentre valori inferiori indicano una capacità visiva ridotta. Campo Visivo: L'area totale percepibile senza muovere la testa o gli occhi. Comprende la visione centrale, utilizzata per focalizzare gli oggetti, e la visione periferica, che consente di percepire l'ambiente circostante. Test come la perimetria aiutano a valutare le riduzioni del campo visivo che possono influire sulla mobilità e sull'autonomia. Classificazione delle Disabilità Visive La disabilità visiva viene classificata, secondo la legge italiana, in base al livello di compromissione dell'acutezza visiva: Cecità totale: Nessuna percezione della luce. Cecità parziale: Acutezza visiva non superiore a 1/20 con correzione. Ipovisione grave: Acutezza visiva non superiore a 1/10 con correzione. Ipovisione medio-grave: Acutezza visiva tra 1/10 e 2/10. Ipovisione lieve: Acutezza visiva tra 2/10 e 3/10. Questa classificazione è fondamentale per definire i diritti e i supporti disponibili per ciascun individuo, promuovendo interventi mirati. Propriocezione e la sua Importanza La propriocezione è la capacità del corpo di percepire la posizione e il movimento delle proprie parti nello spazio senza l'uso della vista. Per le persone con disabilità visiva, la propriocezione diventa fondamentale per orientarsi nello spazio e mantenere l'equilibrio. Insieme all'udito e al tatto, la propriocezione contribuisce a creare una "mappa mentale" dell'ambiente circostante, che è essenziale per superare gli ostacoli e muoversi in sicurezza. Barriere Architettoniche e Percettive Le persone con disabilità visiva affrontano quotidianamente diverse barriere: Barriere Percettive: Situazioni che rendono difficile l'autonomia per le persone con limitazioni sensoriali, come la mancanza di segnali tattili o sonori adeguati. Barriere Architettoniche: Ostacoli fisici che rendono l'ambiente poco accessibile o pericoloso, come l'assenza di percorsi tattili o segnaletica non adatta. L'ambiente di vita deve essere adattato per rispondere alle esigenze specifiche delle persone non vedenti o ipovedenti, attraverso l'installazione di semafori sonori, percorsi tattili e una progettazione inclusiva. Strumenti per la Mobilità Bastone Bianco: Strumento fondamentale per rilevare ostacoli e migliorare la visibilità delle persone non vedenti. Il bastone può essere lungo (per la mobilità) o più piccolo per gli ipovedenti. Cane Guida: Rappresenta un aiuto essenziale per la mobilità autonoma, richiedendo però l'abilità di interpretare l'ambiente e dare istruzioni precise al cane. Tecnologie Moderne: Dispositivi GPS e app sugli smartphone offrono supporto alla navigazione, fornendo indicazioni precise e in tempo reale sui percorsi da seguire. Percorsi Tattili L.V.E. e Tecniche di Accompagnamento I percorsi tattili L.V.E. (Loges Vet Evolution) sono costituiti da piastrelle con trame specifiche che indicano percorsi, svolte, incroci e pericoli. Sono essenziali per consentire alle persone con disabilità visiva di muoversi in sicurezza in spazi pubblici complessi, come stazioni e incroci stradali. La tecnica del "gomito guida" è un'importante strategia di accompagnamento: l'accompagnatore offre il proprio gomito alla persona non vedente, facilitando il movimento e l'adattamento ai cambiamenti del percorso. Questa tecnica garantisce maggiore controllo e comfort, permettendo alla persona accompagnata di percepire con precisione le variazioni di direzione e velocità. Esigenze di Orientamento e Sicurezza Le esigenze principali delle persone con disabilità visiva riguardano: Orientamento: Conoscere la propria posizione e la direzione da seguire per raggiungere la meta desiderata. Sicurezza: Riconoscere situazioni e luoghi potenzialmente pericolosi. L'assenza di ausili informativi adeguati, come semafori sonori e percorsi tattili, può rappresentare un grave ostacolo per l'autonomia e la sicurezza. Comportamento con i Cani Guida Quando si incontra una persona con un cane guida, è importante: Non distrarre l'animale. Non offrirgli cibo. Non interferire nella guida. Il cane guida è un prezioso supporto per la persona non vedente e deve essere rispettato nel suo ruolo. È fondamentale ricordare che il cane segue le istruzioni della persona cieca, che a sua volta si orienta utilizzando altri sensi e la conoscenza dell'ambiente. Conclusione e Obiettivo L'obiettivo principale per le persone con disabilità visiva deve essere garantire la massima autonomia possibile, favorendo la partecipazione sociale, lavorativa e familiare. Questo significa abbattere barriere, implementare soluzioni tecnologiche accessibili e sviluppare una maggiore consapevolezza nella popolazione. Investire nella formazione degli operatori, promuovere campagne di sensibilizzazione e rendere gli spazi pubblici più accessibili sono azioni fondamentali per una società inclusiva. La disabilità visiva non deve essere considerata solo un limite individuale, ma il risultato di un contesto che può e deve adattarsi per includere tutti i suoi membri. Gli strumenti, le tecniche e la sensibilità sociale sono essenziali per permettere alle persone con disabilità visiva di vivere in modo pieno e soddisfacente, in un contesto che ne rispetti i diritti e le esigenze specifiche. Creare una società veramente inclusiva significa comprendere e abbattere le barriere, siano esse fisiche, percettive o culturali, garantendo a tutti pari opportunità e rispetto della dignità umana.

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