Disabilità Intellettiva: Interventi Educativi e Riabilitativi PDF

Summary

Questo documento presenta un'analisi degli interventi educativi e riabilitativi per individui con disabilità intellettiva. Esplora differenti approcci, tra cui quelli comportamentali e cognitivi, focalizzandosi sulle abilità sociali e sul miglioramento della qualità della vita. Il testo analizza metodi come l'insegnamento di strategie di autoregolazione e l'approccio metacognitivo per favorire l'inclusione e l'autonomia.

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Questo tipo di fragilità si possono riguardare povertà lessicale, povertà/scorrettezza delle strutture sintattiche, difficoltà a livello pragmatico e articolatorio-fonologiche. Apprendimenti scolastici. E’ stato riscontrato che le persone con disabilità intellettiva hanno la possibilità di appr...

Questo tipo di fragilità si possono riguardare povertà lessicale, povertà/scorrettezza delle strutture sintattiche, difficoltà a livello pragmatico e articolatorio-fonologiche. Apprendimenti scolastici. E’ stato riscontrato che le persone con disabilità intellettiva hanno la possibilità di apprendere al di là delle limitazioni conseguenti ai deficit. INTERVENTO La presa in carico di un soggetto con disabilità intellettiva va rivolta tanto alle sue necessità fisiche quanto a quelle cognitive, sociali e di sviluppo della personalità. Inoltre, il caregiver di queste persone deve comprendere le modalità di compensazione che questi soggetti mettono in atto, in modo tale da incentivarli a superare i limiti delle proprie fragilità in relazione alle loro capacità. Qualunque intervento deve partire da un attenta valutazione tra costi e benefici in relazione al grado di disabilità. L’impegno e gli obiettivi che si richiedono ai bambini con queste caratteristiche devono essere commisurati alle loro possibilità. Infine, deve essere sempre garantita una buona qualità di vita (convenzione Nazioni Unite, 2006). Si punterà a raggiungere il miglior benessere fisico, emotivo, materiale, personale, interpersonale, motivazionale, sociale e dei diritti. Tendenza attuale Di recente si sta affermando una tendenza a concentrare l’attenzione non tanto sui diversi gradi di disabilità, ma sull’individuazione dei livelli di supporto necessari all’inclusione e all’inserimento sociale delle persone con disabilità intellettiva. Tale approccio suggerisce di individuare diversi livelli di supporto (intermittenti, limitati, estesi, generalizzati), intesi come sistema per il rilevamento dei bisogni della singola persona. Definizione delle risorse necessarie, e quindi dell’intervento, con risvolti maggiormente operativi. Intervento Comportamentale Una vasta gamma di interventi per questi soggetti sono rivolti alla riduzione/ eliminazione delle condotte disadattive e all’insegnamento di abilità sociali più funzionali, oltre all’insegnamento di autonomie e abilità di vita quotidiana. I principali metodi comportamentali utilizzati a livello educativo e riabilitativo sono (Cavagnola, 1994): Shaping = attraverso una successione di approssimazioni, vengono rinforzati comportamenti sempre più simili a quello desiderato. Chaining = finalità simili allo Shaping. Consiste nel partire da una dettagliata analisi dei passi necessari all’esecuzione del compito e nel proporre gradualmente delle singole operazioni per giungere al comportamento complesso. Prompting = consiste nel fornire l’aiuto necessario al completamento di una determinata attività (materiale, fisico, verbale). Fading = una volta che il comportamento desiderato si è stabilizzato e generalizzato (applicato spontaneamente in situazioni diverse da quella di apprendimento), il suggerimento dato da chi supporta l’apprendimento può essere abbandonato con gradualità. Altri esempi di terapie comportamentali considerate efficaci per questi soggetti sono (Bouras, 2000): - l’attenuazione dello stimolo; - la token economy; - il rinforzo positivo e differenziale; - l’estinzione. Gli interventi comportamentali sono sempre più integrati con l’insegnamento di strategie di autoregolazione comportamentale (approccio metacognitivo). Intervento Cognitivo-Metacognitivo I processi cognitivi sono fondamentali nella strutturazione delle personalità e nel raggiungimento di una soddisfacente qualità della vita. → accrescere la motivazione, le abilità che non si sono sviluppate e con l’obiettivo di una migliore qualità della vita. La maggior parte degli interventi della riabilitazione cognitiva sono orientati allo sviluppo/potenziamento delle seguenti funzioni: Funzioni della vita di relazione: percezione, motricità e linguaggio; Funzioni del pensiero: precognitive (attenzione, memoria, rappresentazione), cognitive e metacognitive; Nozioni culturali: strumentali (letto-scrittura e calcolo), storiche, letterarie, artistiche, tecnologiche; Insegnamento di abilità che favoriscano l’autonomia e l’integrazione sociale : capacità di muoversi nell’ambiente esterno (es. uso dell’autobus pubblico, etc.), le abilità domestiche e prelavorative o lavorative. In particolare, l’educazione metacognitiva è indirizzata alla formazione di quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei processi cognitivi primari e permettono di divenire consapevoli di ciò che si sta facendo, del perché e del come lo si sta facendo (Castellani et al., 2010). La presenza di un ridotto livello di competenze metacognitive (uso di strategie, difficoltà nel mantenere nel tempo gli apprendimenti e di utilizzare in contesti nuovi)→ effetti negativi anche sull’autostima e la motivazione (Baldi, 2004). Intervenire sull’attività cognitiva e metacognitiva può favorire la capacità di gestire i propri processi mentali ed il proprio comportamento e agire sulle cause dei comportamenti problema. Gli interventi che si basano su un contesto reale e sull’insegnamento di strategie metacognitive appaiono più efficaci di quelli che si poggiano su training abilità- specifici. Intervento Affettivo-Relazionale A causa delle difficoltà comunicative e cognitive, l’area affettiva e relazionale dei bambini con disabilità intellettiva è un’area di fragilità. Pertanto, è necessario affrontare le difficoltà per ridurre l’isolamento sociale e favorire l’acquisizione di abilità sociali più funzionali. A questo scopo sembrano utili gli interventi educativi nell’ambito delle emozioni e delle abilità sociali, riconducibili a un approccio cognitivo comportamentale (come ad esempio l’Educazione Razionale Emotiva) (Social Skills Training). Intervento sulla Famiglia Sono frequenti interventi di parent training o di tipo psico-educazionale per i genitori volti ad aumentare: - la consapevolezza dei limiti e capacità del figlio; - la competenza nel sostenerlo ed aiutarlo; - la capacità di gestire i propri sentimenti di colpa, disperazione, angoscia e rabbia riguardo alla condizione del paziente e alle prospettive future della sua vita. Integrazione dei Modelli Considerata la complessità e molteplicità degli aspetti coinvolti nella disabilità intellettiva risulta sempre maggiore la necessità di integrare il modello medico con quello sociale e i relativi interventi, in quanto l'esperienza suggerisce che i migliori risultati si ottengono quando il programma di trattamento abbraccia varie aree di intervento. In quest’ottica dunque, il trattamento dovrebbe essere rivolto non solo a supportare le fragilità, ma ad aiutare la persona a raggiungere il massimo livello possibile di qualità della vita, e con questo obiettivo, diversi professionisti dovrebbero collaborare (medici, terapisti comportamentali e psicoterapeuti).

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