Riassunto Sociologia della Televisione e dello Spettacolo PDF

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televisione italiana sociologia della televisione storia della televisione media studies

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Questo documento fornisce un riassunto della sociologia della televisione e dello spettacolo, concentrandosi sulla televisione italiana. Il testo descrive i diversi ruoli lavorativi nella televisione, sia tecnica che non tecnica, così come i principali potenziali datori di lavoro nel settore. Inoltre, traccia la nascita e lo sviluppo della televisione in Italia, con particolare attenzione al periodo post-guerra e alla diffusione del mezzo televisivo.

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Sociologia della Televisione e dello Spettacolo LAVORI TECNICI E NON TECNICI NELLA TELEVISIONE Lavori Tecnici - Cameramen - Addetto luci - Addetto audio Questi professionisti devono comunque conoscere i...

Sociologia della Televisione e dello Spettacolo LAVORI TECNICI E NON TECNICI NELLA TELEVISIONE Lavori Tecnici - Cameramen - Addetto luci - Addetto audio Questi professionisti devono comunque conoscere il funzionamento complessivo della televisione e capire il contesto in cui stanno lavorando. Lavori Non Tecnici - Ideatore di programmi - Autore (Responsabile dei contenuti) - Assistente autore - Redattore (La redazione si occupa del contenuto di un programma) - Segretario di redazione - Segretario di produzione - Addetto ai casting - Produttore esecutivo (Comanda i cameramen, il direttore della scenografia e altri addetti, oltre a gestire gli aspetti amministrativi, economici e burocratici delle opere audiovisive) Altri Lavori in TV - Scenografo: Si occupa della scenografia - Sceneggiatore: Scrive le scene, i dialoghi, le storie - Assistente musicale: Collabora con il regista, organizzando l'aspetto musicale del programma televisivo - Costumista - Direttore di studio: Conosce tutta la scaletta del programma e i tempi televisivi, facendo entrare nei tempi giusti i vari ospiti - Trovarobato: Procura oggetti necessari, es. una pecora per un programma - Regista: Ha la responsabilità di far vedere i contenuti del programma ed è considerato il ruolo più importante PRINCIPALI POTENZIALI DATORI DI LAVORO → Società di produzione televisive: Esempi includono Endemol Shine, Magnolia, che producono per le reti televisive → Società di eventi → Reti televisive: Esempi includono RAI, Mediaset, Sky LA TELEVISIONE ITALIANA Nascita e Sviluppo - 3 gennaio 1954: Nasce la televisione italiana con la RAI come unica rete disponibile. - Periodo post Seconda Guerra Mondiale: L'Italia desidera ricostruirsi. La televisione, inizialmente molto costosa, era posseduta da pochi. - Transizione da agricola a industriale: L'arrivo della televisione incentiva ulteriormente la migrazione dalle campagne alle fabbriche. Nel 1961, il 38% degli occupati lavorava nelle industrie, con milioni di persone che si trasferivano dal sud al nord Italia o all'estero (Belgio, Francia, Germania). - Diffusione della televisione: Nel 1965, il 45% degli italiani possedeva una televisione, trasformando il consumo collettivo in consumo privato. La RAI inizia a fare pubblicità (Carosello) e diffonde la lingua italiana, in un paese ancora legato ai dialetti. Evoluzione della RAI - Origini: La televisione nasce in Inghilterra e negli USA. In Italia, il primo esperimento avviene nel 1949 con Corrado (era uno speaker radiofonico, famoso per la frase: “la guerra è finita”) come conduttore. - Primo palinsesto: 3 gennaio 1954, con un insieme di programmi televisivi ordinati cronologicamente. → Tipi di palinsesti: Stagionale, Settimanale, Giornaliero - Espansione dei programmi: Da poche ore al giorno a programmazione continua dalla mattina alla notte. Programmi Iniziali - “Arrivi e Partenze”: Primo programma regolare, condotto da Mike Bongiorno, trasmesso alle 14:30. Era una rubrica settimanale con interviste a personalità note in arrivo e in partenza - Musica in TV: La musica passa dalla radio alla TV, con il Festival di Sanremo come esempio principale. - Unico canale: RAI Nazionale, con un palinsesto composto da un film, un programma culturale e una commedia, con l'obiettivo di educare gli italiani. Educazione e Informazione - Analfabetismo: Nel 1960, circa il 12% degli italiani era analfabeta. La RAI, come servizio pubblico, introduce un abbonamento obbligatorio. - Programma educativo: “Non è mai troppo tardi” con il Maestro Manzi, esportato in oltre 70 paesi. - Programmi politici: “Tribuna Politica” e “Tribuna Elettorale” per educare gli italiani alla politica post-dittatura. Espansione della RAI - 1961: Apertura del secondo canale, RAI 2, con RAI Nazionale che diventa RAI 1. Nel 1969 nasce RAI 3, rendendo la RAI la quinta emittente europea. - Metà anni '80: Inizio delle televisioni private, con Berlusconi che crea concorrenza alla RAI, superandola anche in termini di ascolti. Strategia di Programmazione - Target e linguaggi: I programmi sono adattati in base al target delle diverse fasce orarie, utilizzando un linguaggio più semplice in serata per rilassare gli spettatori. - Scelta dei protagonisti: Basata sulle preferenze degli spettatori. → Personaggio peggiore: Chi lascia indifferenti. → Personaggi migliori: Sia chi piace sia chi non piace, poiché l'importante è generare una reazione (es. Sgarbi, divisorio, o Fiorello, trasversale). → Impatto sul programma: Un personaggio amato all'inizio attira spettatori e li trattiene. - Pubblicità strategica: Inserita in modo da non far cambiare canale, ad esempio con jingle pubblicitari nel mezzo di una scena importante. PROGRAMMI EVENTO I programmi che non hanno una cadenza regolare e vanno in onda occasionalmente. Degli esempi sono il Festival di Sanremo, La TV fa 70 (per i 70 anni della RAI). FARE PROGRAMMI CON GENTE COMUNE Ideato da Angelo Guglielmi perché vi era una mancanza di fondi per invitare personaggi famosi. Questo porta a realizzare programmi con gente comune che richiede un costo minore e non richiede di raggiungere uno share particolarmente alto. Un esempio di questo tipo di programma è “Chi l’ha visto?” MIKE BONGIORNO Nasce negli USA da genitori italo-americani. Dopo la separazione dei genitori, torna in Italia con la madre. Durante la Seconda guerra mondiale, viene imprigionato al carcere di San Vittore e diventa partigiano contro Mussolini. Carriera Post-guerra: Inizia a lavorare nella televisione italiana emergente, e viene apprezzato dagli italiani per le sue caratteristiche: amato perché americano (gli americani avevano aiutato gli italiani in guerra), di bella presenza e conoscitore della TV. “Arrivi e Partenze": Parte del primo palinsesto del 3 gennaio 1954. "Lascia o raddoppia?" : Diventa famoso con questo programma del 1955, ispirato ai quiz americani. Introduce la formula del quiz televisivo e consacra Bongiorno in TV. Coinvolge concorrenti non conosciuti e introduce la figura della valletta. Alcuni concorrenti diventano famosi, spingendo le produzioni a mantenerli nei programmi per alti ascolti, portando a trucchi nei quiz in USA. Passaggio a Mediaset: Nel 1978, Berlusconi lo assume per la sua TV privata, Canale 5, rendendola conosciuta al grande pubblico. In RAI, i salari erano modesti e comparabili a quelli dei normali dipendenti. Bongiorno accetta l'offerta di Berlusconi, che gli offre 60 volte in più il suo stipendio RAI. Collaborazioni: per alcuni anni viene relegato alla pubblicità, dove conosce Fiorello. I due diventano una coppia vincente negli spot pubblicitari. Quando muore nel 2009, ai suoi funerali di Stato, Fiorello tiene un discorso in suo onore davanti al Duomo di Milano in onere del suo amico e collega. SILVIO BERLUSCONI Origini di Canale 5 : Berlusconi, in quanto imprenditore, costruisce un complesso di palazzi a Milano 2, nel quartiere di Segrate. In ogni struttura, installa la televisione via cavo, che diventa TeleMilano 58 e successivamente, grazie alla società Fininvest, evolve in Canale 5 (nata nel 1980). Da Milano 2, la TV è visibile in tutta Milano grazie all’antenna sul grattacielo Pirelli. Pubblicità e Innovazioni: → Innovazione – La Finta diretta: Poiché la legge vietava la trasmissione in diretta in tutta Italia, Berlusconi inventa la finta diretta. Registra un programma con pubblicità alternate e lo distribuisce a circa 150 piccole televisioni acquistate, mandandolo in onda allo stesso orario sotto il marchio Canale 5, coprendo tutto il territorio italiano. → Pubblicità – Costi della pubblicità: Riduce significativamente i costi della pubblicità rispetto a quelli del Carosello. → Pubblicità – Contratti pubblicitar i: Stipula contratti che prevedono percentuali trattenute dalle pubblicità, controllando l’economia italiana e vincolando le piccole-medie aziende a passare attraverso lui per fare pubblicità. Fu il primo in Europa ad attuare questa strategia, espandendosi anche in Spagna con Tele Cinco. Ingresso in Politica: con la fine della Prima Repubblica e lo scandalo Tangentopoli, Berlusconi decide di entrare in politica nel 1994, creando il partito Forza Italia in soli tre mesi. - Discorso Storico: Il discorso "L’Italia è il Paese che amo" è un esempio di come Berlusconi trattasse Forza Italia come un prodotto, utilizzando i suoi mezzi di comunicazione per pubblicizzarlo. - Timing Perfetto: Dopo l'inchiesta Mani Pulite che scoprì la corruzione dei principali partiti, Berlusconi approfittò del crollo della Democrazia Cristiana e del Socialismo per presentarsi come una nuova alternativa, risultando il più grande imprenditore italiano e godendo del fattore novità. STORIA DEGLI SCHERZI DEI MEDIA Orson Welles e l'invasione aliena: il primo scherzo della storia dei media, fatto per radio negli USA dall'attore Orson Welles, simulò un'invasione aliena. Questo scherzo causò un forte panico, e alcune persone si suicidarono. Leggenda di Modigliani : una leggenda narra che nel 1909, il pittore e scultore livornese Modigliani avrebbe gettato tre teste di sue sculture nel fiume Arno. Nel 1985, varie persone si mobilitarono per ritrovare queste fantomatiche opere tramite scavi. Tre universitari di Livorno ricrearono le tre teste in scultura e le gettarono nel fiume Arno come scherzo. Le teste vennero rinvenute e la notizia fece il giro del mondo, ingannando anche figure importanti della scultura. Dopo un mese dal ritrovamento, i tre studenti confessarono la verità, rivelando che tutto il mondo era stato ingannato. Scherzi Televisivi (Esperienza del prof): prima di lavorare come autore di "Scherzi a Parte", il prof realizzò "L'Italia che canta", un programma per lanciare i cantanti italiani in Russia, condotto da Marco Balestri. Lo scherzo: Durante l'esibizione di un cantante, fu inscenata una finta rissa tra Balestri e il prof, con la scenografia che cadeva a pezzi. Quando lo scherzo venne rivelato, si esclamava "sei su scherzi a parte", ma le vittime non sapevano come reagire poiché il programma "Scherzi a Parte" ancora non esisteva, diventando così un prototipo di quello che sarebbe stato il fortunato programma televisivo. TELEGIORNALI E FASCE ORARIE Telegiornali più seguiti: I telegiornali con più ascolti sono quelli delle 20:00: TG1, TG5 e TGLA7 con Enrico Mentana. Mentana fu segnalato dal partito socialista di Bettino Craxi per lavorare in RAI, diventando uno dei migliori giornalisti. È stato direttore del telegiornale di Canale 5 e infine direttore di LA7. Prime Serate Televisive: Alle 20:30 finiscono i telegiornali principali. Una volta, da dopo le 20:30, cominciavano le prime serate televisive con film, programmi ecc. Tuttavia, da quando "Striscia la Notizia" si è allungato fino alle 21:30, la prima serata di Canale 5 è iniziata più tardi. Lo stesso accade per RAI1 con "Affari tuoi" che inizia dopo le 20:30. Andamento dello share: Più si va avanti con la trasmissione, più lo share è alto, poiché la gente è interessata a sapere se il concorrente di "Affari tuoi" ha vinto il montepremi. - Verso la fine della prima serata (1:00, 1:30), lo share aumenta ulteriormente perché gli altri canali secondari non fanno così tanta concorrenza. - Per capire se un programma è veramente forte, bisogna considerare l'orario dalla prima serata fino a mezzanotte. Dopo questo orario, lo share sarà alto per forza, dato che non c'è più concorrenza (questo vale principalmente per le reti ammiraglie). FESTIVAL DI SANREMO Origini e Scopo: Il Festival di Sanremo nacque con l’obiettivo principale di riempire il casinò e la città di Sanremo in un periodo di turismo scarso. Il floricoltore Amilcare Rambaldi propose di aumentare i clienti del casinò, allora gestito da Pierre Bussetti. I due contattarono il giornalista e conduttore radiofonico Angelo Nizza, per diffondere l’evento canoro tramite le radio. Il 29 gennaio 1951, andò in onda la prima edizione del Festival di Sanremo. - Prime edizioni: Alla prima edizione parteciparono 240 canzoni e 20 di queste furono eseguite da tre cantanti in gara: Nilla Pizzi, il duo Fasano e Achille Toiani. Nilla Pizzi vinse il primo e il secondo posto. - Televisione: Dal 1955, il Festival iniziò a essere trasmesso anche in televisione. In quello stesso anno venne ideato l’Eurovision Song Contest dall’Unione Europea, dove l’Italia poteva accedere solo vincendo il Festival di Sanremo. - Impatto nazionale: la settimana del festival, l’Italia intera ne parla e i programmi televisivi non trattano altro. - Eurofestival: È nato seguendo il modello di Sanremo, con l’intento di creare un “Sanremo europeo”. Predecessori: Prima di Sanremo, esisteva il Festival di Piedigrotta a Napoli, un concorso di canzoni inedite che diventavano famose grazie alle stampe di testi e spartiti chiamati “copielle”. Prima Edizione Televisiva: La prima edizione televisiva del Festival di Sanremo fu trasmessa nel 1955 dal casinò di Sanremo (fino al 1973, poi spostato all’Ariston). Il primo conduttore fu Nunzio Filogamo. - Obiettivo post-bellico: Nato subito dopo la Seconda guerra mondiale, il festival aveva l’obiettivo di far sognare gli italiani, stessa cosa vale per il concorso di bellezza Miss Italia. Evoluzione e Crisi: - Evoluzione – Stile delle canzoni: Le canzoni iniziali erano spesso tristi, richiamando malinconia e speranza in un'Italia distrutta dalla guerra. Il rinnovamento arrivò con Domenico Modugno nel 1958 con la canzone allegra "Nel blu dipinto di blu". - Crisi – Anni ‘70: In questo periodo, il festival entrò in crisi a causa di terrorismo, femminismo, manifestazioni e brigate rosse. La RAI iniziò a snobbare il festival, che divenne motivo di vergogna nazionale. Conduttori Importanti - Nunzio Filogamo (1951, 1952, 1953, 1954, 1957): Non dichiarò mai la sua omosessualità, che se scoperta gli avrebbe impedito di lavorare. - Mike Bongiorno (1963-1967, 1972, 1973, 1975, 1977, 1979, 1997) - Pippo Baudo (1968, 1984, 1985, 1987, 1992-1996, 2002, 2003, 2007, 2008): Primo conduttore a occuparsi anche della direzione artistica. - Claudio Cecchetto (1980-1982): DJ e scopritore di talenti, rivoluzionò il linguaggio di Sanremo. 1980: ad affiancare Cecchetto c’erano Roberto Benigni e Olimpia Carlisi che crearono il primo momento di intrattenimento fuori dalla competizione con un bacio appassionato in diretta. - Fabio Fazio (1999, 2000, 2013, 2014) - Amadeus (2020-2024): Divenne conduttore di successo, affiancato da Fiorello. Caso di Luigi Tenco: Partecipò al festival nel 1967 con la sua compagna Dalida. La sua canzone non fu selezionata per la finale, e Tenco fu trovato morto con un colpo di pistola in testa nella sua stanza d’albergo. Lasciò una lettera che criticava la preferenza per canzoni di minor valore artistico. Il festival continuò nonostante il tragico evento. Evoluzione del Festival: Il Festival di Sanremo si è evoluto nel tempo, diventando non solo un evento musicale ma anche uno spettacolo di intrattenimento e un talent show, coinvolgendo il pubblico in ambito canoro e mediatico. LA CENSURA Fake News e Informazione - Social Media: Sui social network si trovano spesso fake news. - Televisione: In televisione è impossibile mandare in onda fake news, poiché le notizie sono controllate prima di essere trasmesse nei vari telegiornali (TG). Tuttavia, le notizie possono essere camuffate: ad esempio, se una notizia ha quattro fatti importanti, ma ne vengono riportati solo due, non si tratta di una fake news, ma di una notizia parziale. Questo tipo di camuffamento enfatizza solo la parte preferita della notizia. → Telegiornali: - Linea editoriale: Tutti i programmi di informazione seguono una linea editoriale, che può essere orientata verso destra, sinistra o il centro. Anche i siti di gossip seguono una linea editoriale. - Linguaggio: Il linguaggio dei telegiornali è semplice e narrativo, concentrandosi sulla notizia per renderla comprensibile al maggior numero di persone possibile. I TALENT Storia dei Talent Show in Italia - Primo Applauso: Il primo talent nella storia della televisione italiana fu "Primo applauso", andato in onda nel 1956. Il pubblico partecipava attivamente tifando per i cantanti. - X-Factor: Nato come programma RAI (RAI 2, dal 2008 al 2010), è passato a SKY dal 2011. Sebbene sia un programma musicale, punta sempre e solo all'ascolto, come qualsiasi altro programma televisivo. Un autore/produttore televisivo cerca di vendere al meglio il prodotto offerto, in questo caso, una serie di aspiranti cantanti sconosciuti. → Presentazione scenica: anche se gli aspiranti cantanti non sono conosciuti, la loro presentazione è molto scenica: un palco importante (tipo Forum di Assago), costumisti esperti, un corpo di ballo che affianca i concorrenti, luci perfette e scenografia di alto livello → Rischio di Illusioni: esiste il rischio di vendere una grande illusione a questi aspiranti cantanti, molti dei quali non rivivranno mai più un’esperienza simile. Chi ha avuto successo è un’eccezione, non la regola. Un esempio: Rita Bellanza si presentò ai BootCamp con il brano "Sally" di Vasco Rossi. Tutti e quattro i giudici piansero durante e dopo l'esibizione perché il difficile passato della ragazza combaciava con il significato della canzone. La reazione dei giudici fu estremamente eccessiva, e Rita si classificò settima, senza più sentir parlare di lei una volta terminato il programma. MALA TV Mercificazione della gente comune: La televisione spesso mercifica i sentimenti della gente comune per fare spettacolo. Esempi: programmi come "C'è posta per te" e "Stranamore" puntano sulle disgrazie delle persone. Programmi come "X Factor", "Amici" o "Grande Fratello" danno false speranze di fama, lasciando poi i partecipanti nel dimenticatoio, spesso con la delusione di non essere riusciti a diventare personaggi importanti nel mondo dello spettacolo. PERIODI TELEVISIVI → Paleotelevisione: Il periodo di "Il Musichiere" è noto come "paleotelevisione" (dagli anni '50 fino agli anni '70, quando nascono le prime televisioni locali). → Neotelevisione: Dagli anni '70, con la nascita delle TV private. → Post-televisione: L'era in cui i social media stanno sovraccaricando i media tradizionali. GAME SHOW “Il Musichiere”: primo game show ad andare in onda in Italia, iniziando le trasmissioni il sabato sera nel 1957 per un totale di 90 puntate. Mario Riva fu il conduttore del programma, che terminò prematuramente a causa della sua tragica morte dovuta a una caduta nella botola del palcoscenico de La Scala di Verona. Creatori del Programma: Pietro Garinei e Sandro Giovannini, noti per aver inventato la commedia italiana, furono chiamati alla RAI per creare "Il Musichiere". Erano autori di grande levatura sia culturale che professionale. Successo: Mario Riva divenne una figura amata, una sorta di “zio buono” per tutti gli italiani e per la sua semplicità nel giocarci, divenne un programma di grande successo. Format del Programma - Controparte di "Lascia o raddoppia": Il successo di "Il Musichiere" era dovuto alla sua semplicità. Invece di richiedere una preparazione culturale, come nei quiz, i concorrenti dovevano riconoscere le canzoni. - Meccanica del gioco : Due concorrenti per ogni manche, seduti su sedie a dondolo, dovevano ascoltare l'inizio di un brano musicale suonato dall'orchestra della trasmissione (che includeva i cantanti Gianni Dorelli e Nuccia Bongiovanni). Per rispondere, dovevano suonare una campanella. Il montepremi si vinceva indovinando il “motivo mascherato”, con gettoni d’oro come premio. Le Innovazioni Televisive: - Vallette: presenza di due vallette, Lorella de Luca e Alessandra Panaro, era una novità. - Ospiti famosi: partecipazione di personaggi famosi che dovevano cimentarsi in attività diverse dalle loro professioni, come cantare. Questo aspetto piaceva al pubblico, poiché vedevano i VIP come "uno di noi". - Programma ibrido: il primo programma tv di genere ibrido, un misto tra game show e varietà. - Monologhi e Sigla: Ogni apertura del programma iniziava con un monologo dei due autori, Garinei e Giovannini. Fu introdotta una sigla finale allo show, "Domenica è sempre domenica", cantata da tutto il cast. - Concorrenti comuni: La partecipazione di persone comuni in televisione rappresentava una rivoluzione per quel periodo televisivo. PIPPO BAUDO Inizi della Carriera - Biografia: è nato negli anni '30 in provincia di Catania, in una famiglia borghese con il padre avvocato. Nonostante si sia laureato in giurisprudenza, Baudo era più interessato al mondo dello spettacolo. - Primo Provino: Dopo la laurea, si recò a Roma per fare un provino presso la sede principale della RAI in via Teulada. Pur avendo ottenuto solo 5.000 lire dal padre per la visita, riuscì a cantare e suonare il pianoforte discretamente durante il provino. La RAI lo giudicò di buona presenza video, ma gli assegnò solo ruoli minori. Primo Successo con "7 voci": Nel 1966, Baudo iniziò a condurre il suo primo programma, "7 voci". Ogni puntata vedeva la partecipazione di 7 cantanti (2 adolescenti, 4 cantanti affermati e un super ospite) e le esibizioni venivano valutate tramite l'applausometro. La puntata pilota di "7 voci" fu giudicata pessima dai dirigenti RAI e Baudo rischiava di terminare la sua carriera. Tuttavia, un imprevisto riempimento di palinsesto portò alla messa in onda della puntata pilota, che ebbe un enorme successo. Questo risultato portò alla realizzazione di 4 edizioni del programma, lanciando la carriera di Baudo. Promozione dei Giovani Talenti: Durante la sua lunga carriera, Baudo ha puntato molto sui giovani, portando al successo figure come Lorella Cuccarini tramite "Fantastico", Heather Parisi, Loretta Goggi, Beppe Grillo, e altri. Tra RAI e Mediaset Il Contrasto con la RAI: Verso la fine degli anni '80, Baudo litigò con i dirigenti della RAI e lasciò l'azienda. Passaggio a Mediaset: Silvio Berlusconi lo volle a Mediaset come direttore artistico della rete, ma la resistenza del personale già presente portò Baudo a tornare alla RAI. Ritorno alla RAI: Tornò con un programma in seconda serata in cui due ospiti si raccontavano. In una puntata parteciparono Adriano Celentano e Jovanotti, dimostrando la capacità di Baudo di dare importanza sia ai veterani che ai giovani talenti, anche se quest'ultimi avevano ancora una carriera in fase di sviluppo. La credibilità di Baudo permise di dare la stessa importanza a Celentano e Jovanotti, nonostante quest'ultimo fosse molto giovane e con una carriera musicale mediocre. La sua sicurezza e la capacità di far diventare un difetto di pronuncia un punto di forza sono esempi del suo acume spettacolare. "Nel più c’è il meno": Una frase tipica di Baudo che era usata nei casi in cui era necessario modificare la scaletta televisiva dei suoi programmi, preferendo togliere contenuti se non c’era abbastanza tempo per farli bene. NINO MANFREDI Nasce nel 1921 in un paesino della provincia di Frosinone, in una famiglia umile. Il padre voleva che si laureasse in giurisprudenza, ma Nino da ragazzino si ammalò di tubercolosi. Malattia e Passione per il Teatro: Durante la sua degenza in ospedale, incontrò una compagnia di attori, la sua prima esperienza con il teatro, che lo appassionò a tal punto da voler diventare attore. Accademia di Recitazione: Anni dopo, accompagnò un amico all'accademia di recitazione a Roma, aumentando il suo desiderio di diventare attore. Si laureò alla stessa accademia, diventando un noto attore. CANZONISSIMA Caratteristiche del Programma: Canzonissima era una gara canora a eliminazione che durava più di 10 settimane, tra la fine di un anno e l'inizio del successivo. Ha fatto la storia del varietà della televisione italiana, simile a "Fantastico". La particolarità del programma era l'abbinamento alla Lotteria di Capodanno, poi diventata Lotteria Italiana. Acquistando un biglietto della lotteria, si riceveva una cartolina per votare uno dei cantanti in gara, una sorta di televoto. Edizione 1959: Fu particolarmente fortunata grazie al trio comico composto da Nino Manfredi, Polo Panelli e Don Lurio. La conduzione era affidata a Delia Scala, showgirl e ballerina molto apprezzata dal pubblico. Truffe delle Auto-votazioni: Alcuni cantanti compravano molti biglietti per auto-votarsi tramite le cartoline, rivendendo poi i biglietti della lotteria. Edizione Flop 1962: Questa edizione fu un flop poiché i futuri conduttori, Dario Fo e Franca Rame, si rifiutarono di presentarsi a mezz'ora dalla messa in onda della trasmissione. Decisero di non partecipare in segno di protesta contro la censura della RAI su un discorso riguardante la sicurezza sul lavoro, considerato di sinistra e contrario al governo democristiano e alla RAI stessa. Vennero banditi per 15 anni dalla televisione. Ritorno e Conduzione: Dal 1963 al 1967, Canzonissima fu abbandonata, ma ritornò nel 1968 con grandi artisti come Mina e Johnny Dorelli. Nel 1970, la conduzione fu affidata a Corrado e Raffaella Carrà, che garantirono il successo del programma. Chiusura del Programma: La trasmissione terminò nel 1975, ancora con la conduzione della Carrà. Nonostante il grande successo, il programma fu chiuso a causa di varie truffe durante le votazioni. Risultavano più cartoline che biglietti della lotteria, cosa impossibile poiché venivano venduti insieme. Questo fenomeno di cartoline false boicottò la gara. MAURIZIO COSTANZO Carriera e Successi - Professionista della Comunicazione: Maurizio Costanzo era un grandissimo professionista, super esperto in comunicazione. Era molto intuitivo e lungimirante, sapendo sempre cosa sarebbe piaciuto alla gente. - Innovazioni nel Talk Show: Le sue interviste furono storiche. Costanzo è il primo in Italia ad aver portato il genere Talk Show, tramite il programma “Bontà loro” (1976). → La "puntata 0" di questo programma servì per testarne il successo, che già dalla seconda puntata raggiunse 13 milioni di telespettatori. → Il programma iniziava con Costanzo che chiudeva una finestra, creando un'atmosfera di intimità tra lui e gli intervistati. → Innovò il format includendo sia persone famose che gente comune tra i suoi ospiti. Metodo di Intervista: Costanzo è considerato il numero uno degli intervistatori. Il suo metodo consisteva nel fare una domanda e prestare estrema attenzione alla risposta, per poter improvvisare domande successive basate su ciò che veniva detto, rendendo l'intervista più avvincente. Maurizio Costanzo Show - Inizio e Importanza: Dal 1982 va in onda con il “Maurizio Costanzo Show”, passato a Mediaset. Partecipare a questo programma era molto importante, anche per chi era sconosciuto, come nel caso di Luciano De Crescenzo, che divenne famoso grazie alla sua partecipazione. - Economico ed Efficace: Il Talk Show è un genere molto economico, richiedendo solo un salotto, un intervistato e un intervistatore carismatico. → Il primo Talk Show della storia fu “The Tonight Show” (1953), mandato in onda dalla NBC e tuttora in onda con Jimmy Fallon. Il conduttore più noto è Jhonny Carson (con 30 edizioni), da cui Costanzo si ispirò per i suoi programmi. Episodi Notabili a Maurizio Costanzo Show: protesta contro la Mafia, durante una puntata del Costanzo Show (1993), Maurizio bruciò una maglietta con su scritto “Mafia made in Italy”, attirandosi le ire di Totò Riina. → Attentato del 1993: Dopo la registrazione del Costanzo Show, Costanzo e Maria De Filippi (allora la sua assistente) salgono insieme in macchina per rincasare, ma uno dei sottoposti di Riina fece esplodere 70kg di tritolo nella strada dove la macchina stava percorrendo la sua tratta. Entrambi si salvarono miracolosamente. Ruoli Successivi: divenne il Direttore di Canale 5. AUDITEL E L'IMPORTANZA DEGLI ASCOLTI Nascita e Funzionamento - Introduzione dell'Auditel: Dal 1987 nasce l’Auditel, che misura i dati d’ascolto. Questa società, creata da Rai, Mediaset e agenzie pubblicitarie, monitora migliaia di apparecchi televisivi (e ora anche computer) per vedere quanti italiani guardano determinati programmi e i dati anagrafici degli spettatori. - Pubblicazione dei Dati: Alle 10 di mattina vengono pubblicate le percentuali di ascolto (share) dei programmi del giorno precedente minuto per minuto. Questo è utile per la pubblicità e per valutare il successo di un programma. → Lo share è la percentuale di telespettatori, mentre il numero di spettatori si chiama “valori assoluti”. → Fare il 25% di share non significa 1 italiano su 4 ha visto il programma, ma che 1 telespettatore su 4 lo ha fatto. Strategie di Programmazione: Alcuni programmi durano fino a tardi pur di mantenere lo share alto, approfittando della minor concorrenza. Prime Time e Access Prime Time: Il Prime Time è la Prima Serata, mentre l’Access Prime Time è il Preserale, con programmi relativamente corti (es. Striscia la notizia, Affari tuoi) che precedono il prime time. Critica sulla Qualità: Fare tanto share non significa necessariamente fare un bel programma. Spesso, pur di fare ascolto, si producono contenuti di bassa qualità o si utilizzano scorrettezze, come accadde durante la festa di Capodanno di Canale 5 del 2016, quando il conto alla rovescia fu fatto pochi minuti prima della mezzanotte per “rubare” telespettatori alla concorrenza, Rai 1. SILVIO BERLUSCONI (Creazione di Mediaset) Impatto sui Media Televisivi e sull'Economia Italiana - Trasformazione della Televisione: Berlusconi ha cambiato il panorama televisivo italiano introducendo una televisione libera con contenuti più leggeri, naif, rivolti alle nuove generazioni e mirati a fare ascolto piuttosto che buona televisione. - Influenza Economica: Grazie a Fininvest, la società che detiene il reparto azionario della famiglia Berlusconi, molte piccole imprese hanno potuto fare pubblicità ai loro prodotti a costi accessibili, cosa che prima era possibile solo per poche grandi aziende che potevano permettersi il Carosello della RAI. Palinsesto e Programmi: Berlusconi e il suo team studiarono attentamente i programmi da inserire per rendere il canale importante, aggiungendo telefilm di stampo più americano. - Marketing e Sponsorizzazioni: Essendo un’emittente privata, Mediaset adottò azioni di marketing non presenti in RAI, come gli intermezzi pubblicitari. - Espansione del Network: Berlusconi acquistò una serie di TV minori per creare una rete nazionale, aggirando la legge che limitava la copertura a 150 km, utilizzando cassette registrate per simulare dirette simultanee. Origini e Sviluppo - Inizio dell'Impresa Televisiva: L'idea di una nuova televisione venne a Berlusconi durante il suo periodo da imprenditore immobiliare con la creazione di Milano 2, dove utilizzò telecamere per permettere alle madri di vedere cosa facevano i propri figli nei luoghi pubblici della cittadina. - Visione di Sviluppo: Intravedendo nella televisione una nuova forma di sviluppo, Berlusconi iniziò la sua avventura televisiva. Cronologia degli Eventi - 1978: Nasce TeleMilano. - 1979: Inventa Publitalia per vendere pubblicità. - 1980: TeleMilano diventa Canale 5. - 1983: Un programma Mediaset (Premiatissima) supera in ascolti un programma RAI (Fantastico). - Acquisizione di VIP: Berlusconi inizia a portare molti VIP della RAI a Mediaset. TELEVISIONE GENERALISTA La televisione generalista è un tipo di televisione che si occupa di varie tematiche, a differenza dei canali specializzati come quelli sportivi o RaiNatura, che si concentrano su un solo argomento. ROSARIO FIORELLO Carriera e Successo - Doti Personali: Fiorello possiede doti personali che lo hanno portato a diventare un noto showman, con un pubblico trasversale, ovvero che piace a varie fasce di età. - Origini Umili: Nato in Sicilia da una famiglia umile, Fiorello inizia a lavorare in un villaggio vacanze vicino a casa sua, affiancando inizialmente un cuoco. Non sapendo cucinare, viene spostato al bar, dove comincia a far emergere la sua simpatia. Il proprietario del villaggio turistico gli propone di diventare animatore, e ben presto si sparge la voce del suo talento. Qui conosce Bernardo Cherubini (fratello di Jovanotti) che lo presenta a Claudio Cecchetto, produttore di Jovanotti. - Cecchetto scopre che Fiorello è bravo a cantare imitando vari cantanti, e gli propone di incidere un disco di falsi musicali, cantando canzoni inedite imitando altri artisti. Cecchetto mette in contatto Fiorello con Marco Baldini, e i due lavorano insieme come DJ per diversi anni, nonostante i problemi di ludopatia di Baldini. Colpo di Fortuna e Ascensione: con il trasferimento a Milano - Nel 1990, Fiorello inizia a lavorare per Radio Dj. - A Italia1, decide di imitare un programma di origine giapponese: un vero e proprio karaoke in giro per l'Italia nei piccoli centri. Fiorello e gli autori scelgono il giorno prima le persone del luogo che desiderano cantare in piazza. → Il programma non è in diretta e registrano più puntate nella stessa giornata per contenere i costi. → Va in onda alle 20:00, in concorrenza con TG1 e TG5. → La forza del programma è che chi guarda la TV da casa può fare il karaoke anche lui. → La prima messa in onda non va bene, e si pensa di chiudere il programma dopo le puntate già registrate. Tuttavia, gli spettatori aumentano di volta in volta, trasformando il programma in un cult di successo. → Fiorello viene richiamato per fare altre puntate, con una scenografia migliorata e un pubblico crescente. → Questo programma lancia ufficialmente Fiorello nel mondo dello spettacolo, rendendolo famoso. Problemi e Riscatto di Carriera - Caduta e Dipendenza: Una volta raggiunta la fama, Fiorello cede al vizio della cocaina, mostrando di non avere la maturità necessaria per affrontare il successo senza perdere la testa. - Fine degli Anni '90: Viene messo a condurre il programma "Superboll", ma il suo personaggio subisce un crollo e nessuno vuole più chiamarlo. - Maurizio Costanzo e Bibi Ballandi lo aiutano a rimettersi in carreggiata: → Costanzo lo inserisce nel programma "Buona Domenica". → Ballandi gli dà carta bianca su cosa fare nel programma "Stasera pago io" (2001), permettendogli di tornare ad essere lo showman che era in passato. ENZO TORTORA Origini e Inizi di Carriera: nasce a Genova nel 1928, con origini napoletane. Si trasferisce a Roma negli anni '50. A 23 anni diventa funzionario della RAI. Nel 1954 conduce un programma radiofonico che consisteva in una gara a squadre tra tutte le regioni d’Italia. Carriera Televisiva Giornalista, partecipa al programma "Primo applauso", uno dei primissimi talent show della TV italiana. Nel 1959 conduce il Festival di Sanremo. Conduce "Domenica Sportiva", il programma più longevo della TV italiana, introducendo elementi di spettacolo oltre a quelli sportivi, rendendolo innovativo. Successo con Portobello: raggiunge il vero successo con il programma "Portobello" (1977), utilizzando le storie di gente comune e introducendo una serie di rubriche, un'idea innovativa per l'epoca. Problemi Giudiziari: nel 1983 viene arrestato per associazione a delinquere (Camorra) e traffico di stupefacenti, risultando però innocente ai fatti. L'arresto avviene lo stesso giorno in cui avrebbe dovuto firmare con la RAI il contratto per la settima edizione di "Portobello". Inizia così un caso giudiziario che dura per 4 anni, durante i quali rimane in carcere per 6 mesi. CAROSELLO Impatto Culturale: Entrato nel costume degli italiani, affascinava i bambini che andavano a dormire dopo la sua visione (iniziava alle 20:50 e terminava alle 21:00). È stata una trasmissione molto importante per l’economia italiana e per la nascita del gruppo Fininvest. La televisione nasce in Italia nel 1954 con un solo canale (RAI Nazionale) e grandi ambizioni pedagogiche, a differenza della televisione americana che era puramente commerciale. Origini e Regole: In Italia, per i primi 4 anni dall’arrivo della televisione, era vietato fare pubblicità, a differenza degli USA. Le pubblicità puntano a invogliare un desiderio, migliorando costantemente i prodotti (es. gli iPhone). Introduzione delle Pubblicità: quando l’Italia decide di introdurre le pubblicità, ci sono regole precise: - Il programma non doveva superare i 10 minuti (4 spot pubblicitari di poco più di 2 minuti ciascuno). - Il primo minuto e 45 secondi era di puro spettacolo, senza riferimento al marchio sponsorizzato, con la partecipazione di persone famose. - Gli ultimi 30 secondi erano dedicati al marchio. - I quattro prodotti sponsorizzati nella stessa puntata dovevano essere di categorie differenti. La prima pubblicità: mandata in onda da Carosello riguardava il marchio automobilistico “Shell” con uno sketch informativo sulla guida sicura. Altre pubblicità di quella puntata includevano “L’Oréal”, “Singer”, e “Cynar”. Produzione e Creatività: Le pubblicità del Carosello erano realizzate da registi televisivi, non pubblicitari. La creatività aumentava per attrarre i bambini, utilizzando personaggi come Calimero e Topo Gigio, coinvolgendo anche i genitori nella visione dei marchi pubblicizzati. FARE TELEVISIONE UTILIZZANDO GENTE COMUNE (TV VERITÀ) Motivazioni: I motivi per utilizzare gente comune in TV sono per il costo minore e perché permettono allo spettatore di identificarsi. Esempi: - Enzo Tortora fu il primo a puntare su questi fattori con le rubriche “Fiori d’arancio” e “Dove sei?” nel programma “Portobello”. - Nel 1978 nasce “Chi l’ha visto?”, un programma in cui le famiglie fanno appelli per ritrovare un loro caro scomparso, con il numero del centralino sempre presente per ricevere informazioni in diretta. Servizio Pubblico: In questo contesto, la televisione si sostituisce allo Stato, fornendo un servizio ai cittadini, configurandosi come TV di servizio. STRANAMORE Origini e Conduzione: nasce nel 1994, puntava sulle emozioni d’amore e su chi soffriva per amore, condotto da Alberto Castagna, un ex giornalista. Il programma, importato dall’Olanda, ebbe un enorme successo. Il titolo venne preso dal film “Il dottor Stranamore”. Formato del Programma: il presentatore introduceva il nome della persona che aveva chiesto aiuto e mostrava un filmato in cui questa spiegava la rottura della propria relazione. Successivamente, un filmato veniva mostrato all’ex partner con la richiesta di ritornare insieme, seguito dalla reazione in studio e una discussione. Prove d’Amore: oltre al meccanismo principale, c’erano anche delle “prove d’amore” dove i partecipanti organizzavano sorprese sceniche per il partner. Questo format è stato fondamentale per la realizzazione di un altro programma simile: “C’è posta per te”. MARIA DE FILIPPI Infanzia e Carriera Iniziale - Passa infanzia e adolescenza a Pavia, e dopo la laurea in giurisprudenza, lavora in un’azienda di comunicazione. - Verso la fine degli anni '80, durante un evento a Venezia (Mostra del Cinema), conosce Maurizio Costanzo solo da un punto di vista professionale. - Costanzo, che a Roma aveva un’agenzia di eventi insieme ad Alberto Silvestri, chiama Maria De Filippi per lavorare con lui, trasferendosi quindi da Pavia a Roma e diventando una sua collaboratrice. - In breve tempo, i due si innamorano, nonostante Costanzo fosse sposato con Marta Flavi, che scopre delle loro chiamate intime. Da questo momento, i due iniziano una vera e propria relazione. Lei non lavora ancora in televisione, ma accompagna sempre Maurizio quando registra il “Maurizio Costanzo Show”. Inizio in Televisione: nel 1992, ideano il programma “Amici di sera”, un talk-show in cui si analizzano i problemi dei ragazzi. Inizialmente era condotto da Lella Costa, ma non era all’altezza del lavoro, allora Maria De Filippi prende il posto di conduttrice su suggerimento di Costanzo, nonostante non avesse esperienze televisive. C’è Posta per Te: verso il 2000, Maria De Filippi concepisce il programma “C’è posta per te”, ispirato a “Stranamore”. Il programma mira a riallacciare i rapporti tra persone. - Le lettere dei papabili partecipanti arrivano alla redazione, che sceglie le storie più avvincenti. La differenza con “Stranamore” è che fino all’ultimo non si sa chi ha contattato il destinatario. - Gli step del programma sono i seguenti: 1. Maria fa entrare la persona che ha deciso di mandare la posta. 2. Maria racconta la storia. 3. Viene mostrato il video del postino che contatta il destinatario della posta. 4. Maria chiede se il destinatario ha accettato l’invito. 5. Maria chiede al destinatario se vuole vedere chi gli ha mandato l’invito; se sì, i due (o più) discutono sulla vicenda. 6. Alla fine, Maria chiede: “Apriamo la busta?” - Il suo modo di fare televisione è unico: è molto brava a narrare sottolineando gli aspetti più importanti e sentimentali della vicenda. Lei ha in mano il copione ma lo legge pochissimo, perché lo ha assimilato. REAL TV E REALITY SHOWS Fare i reality significa fare televisione con la realtà della gente comune. Verso la fine degli anni '90 e inizio 2000, questo format prende una svolta diversa: prendere un gruppo di persone che non si conoscono e "chiuderle" in un luogo preciso, facendoli interagire tra di loro (es. il “Grande Fratello”). GRANDE FRATELLO Origini: era un format che rivoluzionò interamente la televisione. Prodotto da Endemol Shine Italy e basato sul format olandese “Big Brother” ideato da John de Mol. Il titolo si ispira all’omonimo personaggio del romanzo distopico 1984 di George Orwell, dove il "Grande Fratello" osserva costantemente i cittadini. Meccaniche del Programma: - Chiunque può prendere parte a questo reality, senza necessità di talenti specifici in ambito dello spettacolo. - I concorrenti vivono sotto lo stesso tetto per diversi mesi, ripresi costantemente dalle telecamere. - Nominations: i concorrenti votano chi mandare via dal programma, con il pubblico da casa che decide tramite televoto chi verrà eliminato. Impatto ed Evoluzione: - La prima edizione italiana fu un successo assoluto, la finale totalizzò 16 milioni di telespettatori e il 60% di share. Il successo si replicò anche in Spagna, Germania e Regno Unito. - I primi 10 concorrenti divennero celebrità dopo il programma, nonostante fossero persone comuni prima (es. pizzaiolo, bagnina, amministratore di condominio). - Il successo del Grande Fratello portò alla realizzazione di altri reality come: L'Isola dei Famosi, La Talpa, La Fattoria, ecc. - Il programma rivoluzionò non solo la televisione ma anche i costumi quotidiani, come la condivisione della vita sui social media. Nelle edizioni successive: molti concorrenti cercavano di emergere inventando finti flirt o creando personaggi, pur di risultare simpatici al pubblico, fenomeno che rientra nel concetto di “mala tv”. Molti partecipanti vogliono diventare famosi a tutti i costi tramite i reality, anche senza specifici talenti, fenomeno definito “morti di fama”. CORRADO Nascita e Inizi: Nato nel 1924 a Roma, suo fratello Riccardo, regista e autore radiofonico, lo introduce nel mondo dello spettacolo. Nel 1944, Corrado comincia a lavorare come speaker radiofonico e durante la guerra, Corrado pronuncia le parole: “La guerra è finita!”. Televisione e Successi: - Nel 1948, Corrado è tra i primi candidati per diventare conduttore televisivo mentre si sperimentavano nuovi programmi. - Nel 1976, viene scelto per condurre la prima edizione di “Domenica In”, programma ancora in onda oggi. - La maggior parte della sua carriera la passa in RAI, ma negli anni '80 viene contattato da Berlusconi per condurre “Il pranzo è servito” su Mediaset, programma cult della fascia oraria di pranzo con 500 puntate. - Successivamente, conduce il programma di grandissimo successo “La Corrida”, dove dilettanti di tutti i generi mostravano i propri talenti. Il pubblico esprimeva la propria opinione facendo rumore o applaudendo. → “La Corrida” nasce come programma radiofonico nel 1968 e si trasferisce in televisione su Canale 5 nel 1986, con Corrado alla conduzione fino al 1997, anno in cui vince il Telegatto come miglior programma dell’anno. RENZO ARBORE Nascita e Inizi: nasce nel 1937 a Foggia, inizia la sua carriera con programmi radiofonici per poi passare alla RAI. Insieme a Gianni Boncompagni, condivide il titolo di primo disc jockey italiano. Televisione e Successi: - Il suo più grande successo è “Speciale per voi” del 1969, un talk show in cui si prendeva dei personaggi famosi che rispondevano a domande, anche provocatorie, di un gruppo di ragazzi. Questo era molto rivoluzionario e una novità per la televisione - Nel 1976, su RAI2, Arbore inizia a condurre “L’altra Domenica”, una parodia di giochi che diventa alternativa a “Domenica In” di RAI1. Roberto Benigni si fa conoscere grazie a questo programma. - “Quelli della notte” (1985, RAI2) è un altro programma di successo di Arbore (lui ha sempre puntato nel fare programmi parodistici e goliardici), una parodia di un talk show che lancia personaggi come Nino Frassica e Maurizio Ferrini. Era considerato come un’alternativa alla trasmissione RAI1 conosciutissima “L’altra Domenica” - “Indietro tutta” (1987) è un altro programma parodistico di successo, questa volta dei quiz. RAFFAELLA CARRÀ Grandissima innovatrice che ha rinnovato l’immagine della donna in Italia, rendendola tradizionale ma libera. Nonostante la popolarità internazionale, rimane sempre connessa con il popolo. Nasce come ballerina, per poi diventare attrice e infine una celebre conduttrice televisiva. Il suo successo è senza eguali, risultando come la preferita degli italiani in un sondaggio degli anni '80, superando figure come il presidente Pertini e Papa Giovanni Paolo II. DRIVE IN Programma varietà di Canale 5, comico e rivoluzionario, che rappresentava perfettamente l'atmosfera degli anni '80. LA FICTION Origini ed Evoluzione: inizialmente chiamate sceneggiati televisivi, utilizzati per fare cultura attraverso romanzi famosi. - Tra i primi sceneggiati: “Gianburrasca”, “Delitto e castigo”, “Il mulino del Po”. - “I promessi sposi” è uno degli sceneggiati di maggior successo, spingendo molti italiani a comprare il romanzo. Le Sottocategorie: Soap e Telenovele: entrambe con molti episodi, ma le telenovele hanno budget inferiori rispetto alle soap. CANONE RAI Ogni volta che cambia il governo, la RAI subisce cambiamenti. Gli italiani devono provvedere alla sussistenza della RAI tramite il canone, unica voce di servizio pubblico in Italia. Tuttavia, questo può essere visto come moralmente discutibile, in quanto il canone va pagato indipendentemente dal gradimento della RAI. A differenza di altre reti, che forniscono servizi senza obbligo di abbonamento o supplemento (es. Mediaset o LA7), la RAI richiede il pagamento del canone.

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