Metodologia IVANOV® - Guida alla Ricerca Digitale - PDF

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Liceo Ginnasio di Stato "Francesco Scaduto" - Bagheria

2014

Marcello Festeggiante

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metodologia di ricerca ricerca digitale strumenti web educazione

Summary

Questo documento presenta il metodo IVANOV®, una metodologia per condurre ricerche utilizzando gli strumenti della rete. Il testo si concentra sulla necessità di un approccio sistematico ed affidabile alla ricerca online, offrendo un percorso guida in questo panorama complesso.

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Marcello Festeggiante Il metodo IVANOV ® Una metodologia per la conduzione di ricerche utilizzando gli strumenti della rete “IL METODO IVANOV®” di Marcello Festeggiante Illustrazioni Massimo Asaro Coordinamento Editoriale Domenico Aiello Edizione Liceo Classico “F. Scaduto” - Bagheria Re...

Marcello Festeggiante Il metodo IVANOV ® Una metodologia per la conduzione di ricerche utilizzando gli strumenti della rete “IL METODO IVANOV®” di Marcello Festeggiante Illustrazioni Massimo Asaro Coordinamento Editoriale Domenico Aiello Edizione Liceo Classico “F. Scaduto” - Bagheria Rete di Biblioteche Scolastiche L.I.B.R.A.R.S.I. Impaginazione e stampa Tipografia Zangara - Bagheria Finito di stampare Dicembre 2014 A Didaco e Delia Sento di dover porgere un doveroso ringraziamento al Liceo Classico “F. Scaduto”, nella persona del Dirigente Scolastico, ed alla rete LIBRARSI, i cui interventi hanno permesso la pubblicazione di questo lavoro. Un personale ringraziamento al prof. Aiello, la cui perseveranza mi è stata di stimolo continuo nella stesura e nella revisione del testo, ed a Massimo Asaro le cui illustrazioni hanno vivacizzato queste pagine. Ringrazio altresì quanti mi hanno aiutato, spronato, sostenuto in questo progetto; su tutti mia moglie, prima lettrice, il cui giudizio è stato la scintilla che ha reso il tutto possibile. Marcello Festeggiante Il metodo IVANOV ® Una metodologia per la conduzione di ricerche utilizzando gli strumenti della rete L’ENIGMA DELLA SCELTA Se l’ istituzione scolastica ha ben chiaro il PROGETTO, ovvero le finalità istituzionali che deve raggiungere, non può non condividere la progettualità sottesa al lavoro di rete, anzi a partire dai bisogni culturali struttura un progetto specifico per modificare una situazione perché lo stesso possa diventare pro- getto della scuola. E’ ciò che è accaduto al Liceo Ginnasio di stato “F. Scaduto” di Bagheria. All’ interno del Progetto LI.BRA.RSI gli studenti, sotto la guida dei docenti esperti, hanno materialmente “cercato” la via più breve per la ricerca e l’ esito positivo di questo processo - target del progetto - può essere condivisibile ed estensibile. Non voglio di proposito dire perché si è scelto il titolo IVANOV®, sia ovvia- mente per incuriosire il lettore, ma anche e soprattutto per non essere ripetitiva, visto che è spiegato molto bene nelle pagine seguenti e specialmente con la flowchart che denota il percorso scientifico. Nell’ era digitale in cui viviamo, dove il web è molto usato ma non sempre correttamente, dove alcuni pseudo dotti informatici credono che la scuola, i libri, la conoscenza, le informazioni sono cose d’ altri tempi, occorre far chiarezza con strumenti validi. La ricerca che da sempre fa crescere culturalmente l’ uomo, oggi avviene quasi sempre on line, sul web. I giovani, i nostri studenti del liceo lo sanno bene. Spesso, però, se non guidati adeguatamente si corre il rischio di perdersi. C’è una certa differenza, è vero, tra vita reale e vita virtuale, ma in entrambe per non perdersi sono necessari alcuni atteggiamenti fondamentali: buon senso, capacità critica, prudenza, chiarezza di approccio. Ecco, quindi, che il presente volume, per il suo valore pedagogico, può essere visto come una guida pratica per la ricerca informatica, quanto mai necessaria per operare delle scelte oculate, utilizzando al meglio il proprio tempo, quando siamo chiamati a risolvere “l’ enigma della scelta”. Apprezzabile risulta il linguaggio didascalico dei fumetti perché al di là delle linee marcate di un soggetto o di una situazione, il lettore sensibile riesce a percepire la realtà a lui nota. Molto utile l’ Appendice che raccoglie i lavori degli studenti, a cui va il mio 5 vivo ringraziamento per aver dimostrato la valenza culturale dell’ “imparare a valutare le informazioni”. Trattandosi di una proposta di metodo, il presente lavoro non ha la pretesa dell’ “unicità”, ma di certo offre seri spunti di riflessione, e vi posso assicurare che personalmente ho imparato passaggi che ignoravo o che avevo sottovalu- tato. La rete è grande e a disposizione di tutti, come lo è e deve essere la cultura, per dirla con Manuzio. Sta a noi la capacità di conoscerla e farla crescere, con un Know How che dipende da ciò che vogliamo e vogliamo cercare. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppa Muscato 6 PREFAZIONE “Negli anni 1999 e 2000 il Ministero della Pubblica Istruzione promosse un programma per l’istituzione ed il potenziamento delle biblioteche scolastiche nella giusta convinzione che esse possano costituire un nucleo importante per la diffusione della lettura ed più in generale della cultura. Otto istituzioni sco- lastiche della provincia di Palermo ottennero finanziamenti che consentirono a ciascuno di creare ambienti di studio, ricerca e lavoro non soltanto per gli utenti della scuola, ma più in generale per il territorio.(…). Nasce allora l’idea di creare una rete tra le scuole destinatarie del progetto ministeriale per non disperdere l’input iniziale, per scambiare esperienze, per sostenersi reciprocamente, per individuare nuove risorse utili per tutti i partners. Così otto scuole unirono le loro forze : l’I.C. Michelangelo Buonarroti di Palermo, l’ITC Pio La Torre di Palermo, l’ ITIS Vittorio Emanuele III di Palermo, la D.D. Tesauro di Ficarazzi, la S.M.S. Domenico Scinà di Palermo, l’I.T.C.G. Jacopo Del Duca di Cefalù, il Liceo Classico Scaduto di Bagheria, la Scuola media Pirandello di Ficarazzi iniziarono un percorso comune…” dalla Home Page del sito http://www.librarsi.it/web/. Il progetto della Rete di Biblioteche Scolastiche L.I.B.R.A.R.S.I./Lettura- Informatizzazione multimediale-Biblioteca-Ragazzi-Adulti-Risorse in rete- Scuole-Intercultura nasce, nel 2000, grazie all’intuizione del DS Michela Settineri e all’impegno dell’I.C. Michelangelo Buonarroti di Palermo ( prima scuola capofila della Rete) che raccoglie intorno al progetto della Rete un gruppo di scuole e che per diversi anni realizza iniziative importanti:consolida il rapporto con il Provveditorato agli Studi e con l’USR; costituisce una ulte- riore rete interistituzionale detta Bibliopolis ( che associa partner come l’Aib, le scuole aderenti alla rete “L.i.b.r.a.r.s.i.”, la Biblioteca Comunale e il Comune di Palermo, la Soprintendenza regionale ai Beni culturali di Palermo, i com- petenti Assessorati provinciali e regionale, e il Centro Servizi Amministrativi di Palermo); potenzia il patrimonio bibliografico delle scuole aderenti; attiva corsi di formazione tra il 2003 e il 2008 per docenti e studenti (importantissimo il Corso Nazionale/Biblioteche nelle scuole online e in presenza promosso dal MIUR che ha formato decine di docenti-bibliotecari). 7 Prefazione Tra il 2008 e il 2010 conclusosi il processo di formazione degli operatori il Miur invita le Reti scolastiche di collegarsi con le Biblioteche del territorio e la rete Librarsi e altre si orientano per la collaborazione con la Biblioteca Re- gionale. Nel 2010 il Miur propone alle Reti già esistenti e alle scuole interes- sate il progetto Una rete di biblioteche scolastiche per le competenze chiave del XXI secolo che prevede anche occasioni di formazione. Di fatto tutte le scuole possono aderire ad una rete virtuale e le scuole della Rete L.i.b.r.a.r.s.i. iniziano un nuovo percorso con gli operatori della Biblioteca Regionale. Eppure la possibilità di collegarsi in rete sembra avere indebolito le energie che le scuole avevano dedicato alle Reti locali. Anche il nostro istituto ( diventato nel frattempo scuola capofila della Rete ) incappa in una serie di problemi burocratici che rallentano la promozione della Rete. Il Liceo Francesco Scaduto adempie ora al compito assegnato e chie- diamo scusa per il ritardo anche se esso ha consentito di aggiornare i contenuti del manuale IVANOV® che si era pensato di pubblicare. Infatti era nata l’idea di pubblicare un manuale di educazione alla ricerca bi- bliografica e digitale da distribuire nelle ultime classi del ciclo dell’obbligo e nel primo biennio delle scuole superiori. Il prof. Marcello Festeggiante, docente esperto di didattica delle tecnologie educative , insieme al prof. Domenico Aiello, docente bibliotecario del liceo Classico F.Scaduto di Bagheria, coinvolgono anche Massimo Asaro, disegnatore di fumetti, per rendere più accattivante la pubblicazione. Nei vari corsi di formazione gli esperti parlavano di Centro di Risorse Educative Multimediali Scolastiche cioè della biblioteca come: il luogo in cui l’alunno integra la ricerca, la valutazione, l’uso e la produzione dell’informazione, veicolata dalla più ampia varietà di supporti e tipologie del documento, nel processo di apprendimento e di problem solving; sviluppa le abilità e le strategie di uso competente dell’informazione ( tradizionale e tecnologicamente avanzata) come parte delle abilità di studio autonomo, in un’ottica di educazione permanente1. La prof. Donatella Lombello, introducendo il bel volume di Sandra Tassi, docente bibliotecaria al Liceo San Carlo di Modena ,sottolinea come la biblioteca scolastica può diventare un luogo privilegiato per raggiungere” l’obiettivo pedagogico di rendere il lettore critico, e dunque autonomo nelle sue scelte e nei suoi percorsi di lettura (…) ci si riferisce all’attivazione di 8 Prefazione processi di interazione, di condivisione e di co-interpretazione dei significati (il contrario,cioè,del rapporto asimmetrico-direttivo, che propone un sapere predefinito, caratterizzante la lezione frontale), strategie che sono appunto proprie del particolare ambiente formativo rappresentato dalla biblioteca sco- lastica”2. In un certo senso la tecnologia digitale oggi consente di attivare le strategie di interazione, almeno per quanto riguarda la ricerca via Web, e la comunità edu- cante dell’aula diventa la comunità ricercante in uno spazio virtuale. Il ruolo del docente diventa essenziale sia per il rapporto con la ricerca bibliografica tradizionale che per orientare con strumenti appropriati ed efficaci la navi- gazione in rete. Il manuale che avete in mano vuole essere uno strumento utile che eviti gli scogli e guidi la ricerca in porti sicuri. Il manuale IVANOV®,che spero legge- rete ( anche online ) con attenzione , va nella direzione auspicata dalla Rete LIBRARSI cioè di una equilibrata miscela di tecnologia e didattica mirante a far diventare le biblioteche centri di risorse educative e le classi gruppi di ri- cerca collettiva orientate dai docenti in un dialogo che veda sempre al centro la persona e i suoi bisogni di apprendimento. Prof. Domenico Aiello 1) Marisa Trigari, Il modello, in Ripensare la biblioteca scolastica, Giulio Einaudi editore/Einaudi Scuola, Torino 1999, p.125. 2) Donatella Lombello, Premessa, in Sandra Tassi, La lettura promossa. Pedagogia e didattica della lettura e della ricerca in biblioteca, Unicopli, Milano 2000, p.10 9 INT RODUZ IONE Internet costituisce un'ampissima fonte di ricerca, ma proprio per questa sua vastità il rischio che spesso si corre è quello di imbattersi in informazioni ambigue o non corrette. Dunque questo lavoro è stato pensato per rispondere alla necessità di trovare un metodo di ricerca sistematico e quanto più possibile affidabile ed efficace Il fine ultimo non è quello di fornire delle nozioni tecniche, ma di mettere i discenti nelle condizioni di saper utilizzare degli strumenti opportuni per selezionare, nonchè discriminare tutto quello che la rete offre Il presente prodotto non vuole avere valore esaustivo, anzi, ma lascia al lettore il compito di apprendere le nozioni tecniche da altre parti, in primis, ovviamente, cercando in rete. Il lavoro è stato rivolto a studenti di scuola superiore di secondo grado, infatti contiene molte delle esperienze condotte da loro stessi. Tuttavia nulla vieta che esso possa essere sfruttato anche da coloro che, per lavoro o per puro diletto, volessero esplorare la rete in modo proficuo. Una parte importante, inserita anche a carattere esemplificativo, è quella relativa ad alcune esperienze di ricerca effettiuate da alunni del Liceo Classico "Scaduto" di Bagheria durante il corso “Biblioteche Digitali" Abbiamo cercato di elaborare un metodo di ricerca e non tecniche di ricerca. La differenza consiste nel fatto che una tecnica è fortemente legata ad un luogo (i singoli motori di ricerca) e ad un tempo (Google di oggi non è quello di 5 anni fa); una metodologia, invece, secondo noi, è svincolata da tempi e luoghi e rappresenta più una forma mentis che una conoscenza. Insomma non “come cercare” ma “imparare a cercare”. Il metodo che abbiamo elaborato, facendo riferimento sia alle nostre esperienze personali sia alla sperimentazione in vari corsi di formazione, è stato denominato IVANOV ®. 10 Introduzione Non si tratta di una tecnica di ricerca russa né un movimento da ginnastica artistica. IVANOV® è l’acronimo di Interrogarsi, scegliere i Vocaboli, scegliere l’ Ambito di ricerca, scegliere il Nocchiero ovvero il motore di ricerca dare un’ Occhiata ai primi risultati, Valutare i risultati. ® uso dei Robot Di seguito esplicheremo i vari passaggi e faremo sempre riferimento a delle esperienze di ricerca prese direttamente dalla voce di alcuni alunni impegnati in corsi di formazione dedicati alla nostra metodologia. 11 SOMMARIO L’Enigma della Scelta............................. pag. 5 Prefazione.................................... pag. 7 Introduzione................................... pag. 10 Sommario.................................... pag. 12 Fase 1: Interrogarsi............................... pag. 15 Il problema................................. pag. 16 La nostra soluzione............................. pag. 17 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare............... pag. 19 Il problema.................................. pag. 20 La nostra soluzione............................. pag. 21 I vocaboli pertinenti............................ pag. 22 I connettivi di ricerca........................... pag. 22 La fase dell’incrocio............................ pag. 23 Fase 3: scelta dell’Ambito di ricerca.................... pag. 27 Il problema.................................. pag. 28 Web...................................... pag. 29 Directory Web................................ pag. 33 Immagini................................... pag. 33 Video..................................... pag. 33 Mappe..................................... pag. 34 Blog...................................... pag. 34 Notizie.................................... pag. 35 Libri...................................... pag. 36 Google Books................................ pag. 38 Gruppi Usenet................................ pag. 40 12 Sommario Fase 4: scelta del Nocchiero......................... pag. 43 Il problema.................................. pag. 44 Motori di ricerca orizzontali....................... pag. 45 Motori di ricerca verticali......................... pag. 46 Aggregatori e Social Bookmarl..................... pag. 48 Ebook e testi elettronici.......................... pag. 49 Individui................................... pag. 50 Banche dati.................................. pag. 51 I metamotori di ricerca.......................... pag. 53 Fase 5: un’Occhiata ai risultati....................... pag. 57 Il problema.................................. pag. 58 Fase 6: la Valutazione dei risultati..................... pag. 63 Il problema.................................. pag. 64 La nostra soluzione............................. pag. 65 L’attendibilità delle informazioni.................... pag. 65 Fase 7: ® ovvero i robot in rete....................... pag. 69 Il problema.................................. pag. 70 La nostra soluzione............................. pag. 71 Download Website............................. pag. 71 Page Monitoring (CDN).......................... pag. 72 Web Alert................................... pag. 74 Feed RSS................................... pag. 76 APPENDICE.................................. pag. 78 Esempi di “connettivi di ricerca”.................... pag. 78 Esempi di ricerca.............................. pag. 80 13 14 Fase 1: Interrogarsi 15 Fase 1: Interrogarsi Il problema Quante volte ci siamo trovati nella stessa situazione del nostro aspirante fotografo: pensiamo di avere le idee chiare su quanto cercare salvo poi essere sommersi da una mole di informazioni che non ci saremmo aspettati, perderci nei meandri dei siti segnalati, accorgersi di aver dissipato un intero pomeriggio e abbandonare sconfortati. 16 Fase 1: Interrogarsi Un problema tipico delle ricerche in rete è la difficoltà di "centrare" il docu- mento o la risorsa che ci interessa e di essere, quindi, sommersi da un mare di risposte non significative, in mezzo alle quali annega ciò che stiamo cercando. Questo problema si chiama: effetto rumore. Un risultato veramente rumoroso, ovvero quello che in gergo viene definito overload di informazioni ci porta all'equivalenza: troppe informazioni = nessuna informazione. Una ricerca troppo vaga o con termini poco centrati può non dare risultati soddisfacenti, anzi direi proprio che questa mole impressionante di risposte poco significative ha provoca un effetto che potremmo definire: SILENZIO1 La nostra soluzione E’ necessario avere le idee chiare su cosa si sta cercando esattamente. Bisogna farsi delle domande e cercare di intuire come potrebbe essere strutturata, verbalmente, una possibile risposta. E quando si tratta di porre domande come non pensare a Socrate? Il filosofo greco diventa la nostra metafora di questo primo passo della nostra metodo- logia. La maieutica al servizio della ricerca online. L'arte del porre le giuste domande come bussola per la navigazione in rete. Si può passare la vita a cer- care delle risposte, ma se le domande sono sbagliate resterà sempre la sensa- zione di un pezzo mancante, di soluzioni basate su fondamenta poco stabili. Imparare a farsi le domande è senz’altro il primo passo per trovare delle ri- sposte soddisfacenti. Definire il problema con accuratezza è il primo passo per cercare di risolverlo. D'altro canto fare le ricerche su Internet è una forma di problem setting. “Per fare una ricerca bisogna definire perché si fa una ricerca, che cosa si spera di trovare, che cosa cercare, come cercare (scelta di parole chiave e criteri di ri- cerca), dove cercare (data base, motori e metamotori di ricerca). La ricerca vera e propria è problem solving” 2. 1 Pierluigi Tavella, “Motori Di Ricerca,” 13:44:58 UTC, http://www.slideshare.net/holden62/motori-di- ricerca-1244288. 2 Umberto Santucci, Fai luce sulla chiave. Problem setting: l’arte di definire i problemi prima di risolverli (L’Airone Editrice Roma, 2007). 17 Fase 1: Interrogarsi Ad esempio: NON: “cerco qualche programma per pc per bambini” MA piuttosto: “cerco un software, possibilmente open-source, che mi aiuti nel mio lavoro di insegnante di matematica e nella spiegazione della proprietà associativa in una scuola primaria”. In questa fase, meglio verrà definito il problema, più facilmente potremo trovare un numero alto di parole utili alla ricerca. Da questa fase, infatti, verranno estrapolate le parole chiave da inserire nel motore di ricerca. Più è precisa questa fase più agile e veloce diventerà la fase di ricerca vera e propria. In questa fase ci si potrebbe aiutare anche usando una mappa concettuale attraverso il metodo SEWCOM3. Bisogna distinguere, poi, tra informazioni univoche (date di nascita, nomi, etc.) che non necessitano di una lunga ricerca, e informazioni non univoche (guide, pareri, notizie riguardo un argomento, etc.); in questo secondo caso la ricerca, probabilmente, si protrarrà per più giorni abbisognando, l’autore della stessa, di momenti di metabolizzazione delle informazioni reperite. Riportiamo più avanti, a tal proposito (vedi Esempio di ricerca 1: “Il gigante e la bambina” a pag. 78) quanto raccontato da Monica durante la ricerca affidatale. Possiamo notare come l’arte dell’interrogarsi abbia, già in prima battuta, permesso di chiarire le proprie idee in merito al compito di ricerca assegnato. 3 C. Petrucco, “Costruire Mappe per Cercare in Rete: Il Metodo Sewcom,” TD-Tecnologie Didattiche 25, no. 1 (2002). 18 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare 19 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare Il problema Il web è il più grande supermercato dell'informazione mai ideato dall'uomo; fa impallidire la biblioteca di Alessandria, si avvicina per certi aspetti all'utopia della biblioteca di Babele4. 4 “Google, Biblioteca d’Alessandria o di Babele?,” Wired, accessed May 26, 2014, http://www.wired.it/internet/web/2014/01/17/google-biblioteca-di-alessandria-o-di-babele/. 20 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare Navigare in rete senza la lista della spesa (fuor di metafora le nostre parole chiave individuate attraverso la precedente fase dell'Interrogarsi) significa condannarsi ad aggirarsi inutilmente tra gli scaffali. Il “buon padre di famiglia” sa che non bisogna andare al supermercato o, peggio, un grande ipermercato, affamati e senza una precisa lista della spesa. In quel caso ci si ritrova il carrello pieno di “goloserie” inutili ma soprattutto ci si accorge, solo arrivati a casa, di non aver acquistato quanto realmente necessario. Analogamente navigare in rete senza una precisa lista ed un progetto di ricerca ci condanna a vagare di sito in sito lasciando ad un colpo di fortuna l'ipotesi di trovare quanto stiamo cercando. La nostra soluzione Questa fase rappresenta il vero cuore di una ricerca su internet. Quella di saper incrociare i giusti vocaboli pertinenti con i giusti connettivi di ricerca è una vera e propria arte. Non ci sono regole precise; ad ogni ricerca cambia il cosa si ricerca e dove si ricerca. La rete è in costante mutamento e, facendo la stessa identica ricerca a distanza di un mese, potremmo ottenere risultati diversi. A tal proposito abbiamo pensato ad una semplice griglia dove poter annotare tutte le parole secondo noi significative che abbiamo trovato grazie alla prima fase, quella dell'Interrogarsi. Nell'esempio sopra riportato a pag 16 la tabella risultante dalla domanda ben posta 5 potrebbe essere questa: Dati software Open source didattica Proprietà Scuola estrapolati associativa primaria dalle domande posteci programma Gratis insegnante bambini webware free apprendimento Scuola sinonimi elementare spiegazione 7 anni Tabella 1: Esempio di una tabella di ricerca 5 “cerco un software, possibilmente open-source, che mi aiuti nel mio lavoro di insegnante di matema- tica e nella spiegazione della proprietà associativa in una scuola dell'infanzia”. 21 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare I vocaboli pertinenti Intendiamo per vocaboli pertinenti tutti quelli che hanno direttamente a che fare con la nostra ricerca: nomi propri, titoli di canzoni o film, date, nomi di città etc. Nella Figura 2: “la piramide di ricerca” a pagina 23, i vocaboli pertinenti sono: terremoto, sisma, INVG, Osservatorio Sismico etc. In appendice possono essere visionati altri esempi. Nella Tabella 1: “Esempio di una tabella di ricerca” a pag 19 i vocaboli perti- nenti da cui non possiamo prescindere sono sicuramente “software”, “proprietà associativa”; gli altri servono per definire meglio il nostro raggio di azione e li possiamo definire complementari o connettivi. I connettivi di ricerca I connettivi testuali sono paragonabili a ponti che uniscono tra loro frasi, periodi, paragrafi. I connettivi testuali sono avverbi, congiunzioni, locuzioni avverbiali, comple- menti o anche intere frasi che connettono una parte di testo alla successiva (frasi, periodi, paragrafi) mostrando il rapporto logico che esiste tra di loro. Si può definire l'elemento connettivo come una parola o espressione che ha il compito di segnalare una certa relazione tra frasi o tra gruppi di frasi. In una ricerca on-line, l’uso dei connettivi è fondamentale per scremare tra le migliaia di pagine che risulterebbero da una ricerca fatta solo con vocaboli pertinenti. Abbiamo definito connettivi di ricerca tutti quei lemmi che possono aiutare ad individuare informazioni più precise. In ogni caso è bene ricordare che i connettivi di ricerca sono vuoti di contenuti e quindi è sempre necessario che vengano affiancati da vocaboli pertinenti la nostra ricerca. Ad esempio, se volessi conoscere la data di nascita di Napoleone, non mi ba- sterebbe digitare “napoleone” (il vocabolo pertinente) ma dovrei aggiungere il connettivo di ricerca “nascita” oppure “data di nascita”. Una ricerca con la frase: “la data di nascita di Napoleone”, invece, posto che in questo caso po- trebbe essere assolutamente valida, sarebbe sbagliata in quanto include “la” e “di” che non sono lemmi significativi. Abbiamo deciso, per comodità, di distinguere tra varie famiglie di connettivi di ricerca, rifacendoci alle 5 W del giornalista provetto ovvero Who, Where, What, When, Why; a questi abbiamo aggiunto altre famiglie per noi significative. In appendice è possibile trovare un elenco, non esaustivo, diviso per famiglia, di alcuni connettivi di ricerca che possono essere utilizzati all’occorrenza. 22 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare La fase dell’incrocio Incrociare vocaboli pertinenti e connettivi dà origine a una molteplicità di pagine di “risultati della ricerca”. In genere, ad ogni pagina corrispondono 10 link di siti che il motore di ricerca ritiene attinenti le parole chiave inserite. Riprendendo la Tabella 1: “Esempio di una tabella di ricerca” a pag. 19 gli incroci, le combinazioni che possiamo digitare all'interno della barra di ricerca di Google (o Yahoo, Bing etc.) sono tantissime: 1. software didattica “Proprietà associativa” “scuola primaria” “gratis”; 2. software didattica “Proprietà associativa” “scuola primaria” “opensource”; 3. software didattica “Proprietà associativa” “scuola elementare” “free”; 4. software didattica “Proprietà associativa” “bambini”; 5. software insegnamento “Proprietà associativa” “scuola primaria”; 6. software spiegazione “Proprietà associativa” “scuola primaria”; 7. etc. Successivamente, si potrà lanciare una seconda, terza o quarta ricerca, uti- lizzando le informazioni via via acquisite. Un altro esempio: abbiamo chiesto ad un gruppo di alunni di cercare un motore di ricerca specializzato in immagini che fosse alternativo a Google Immagini. Il risultato è quello che riportiamo nella figura sotto6. 6 Lavoro condotto da Giovanni Capizzi nell'ambito del corso “Il web in un click” svolto presso l'Istituto di Istruzione Superiore “N. Palmeri”, Termini Imerese. 23 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare Le uniche informazioni a loro disposizione erano pertanto: “Motore di ricerca” e “immagini”. Tuttavia dopo alcuni incroci hanno acquisito (come in una piramide) gli altri termini che potete leggere. Oltretutto: si è resa necessaria la creazione di una famiglia di dati che non era stata pensata nella fase dell'Interrogarsi, ovvero “free” visto che molti data- base di immagini sono a pagamento; la ricerca è stata condotta successivamente con termini inglesi visto che la natura di ciò che stavano cercando non era linguisticamente orientata. La giusta combinazione che ha portato al risultato migliore è stata: “search photo free. Pertanto il nostro scopo (e così sarà più chiara l'immagine di copertina di questa fase a pag. 17) sarà proprio questo: come il ladro dei fumetti, che cerca di scassinare una cassaforte con i vecchi strumenti del mestiere, dobbiamo trovare la giusta combinazione di termini che ci possa aprire la cassaforte delle informazioni. Noi proponiamo anche un metodo a piramide (vedasi la Figura 2: la piramide di ricerca a pagina 23): partendo dai pochi indizi a disposizione (vocaboli pertinenti) ed incrociando questi con i connettivi di ricerca trovati nella fase dell’interrogazione, si ottengono nuovi elementi utili all’indagine, ovvero nuovi vocaboli pertinenti e nuovi connettivi. Un esempio è dato dalla ricerca n° 2 (vedi, in appendice, l’Esempio di ricerca 2: “I terremoti” a pag. 81) laddove da poche e non chiarissime informazioni pertinenti si arriva ad acquisire ulteriori informazioni utili per rilanciare la ricerca. Ecco uno specchietto riassuntivo dell’esempio in questione: 24 Fase 2: La scelta dei Vocaboli da incrociare Figura 2: La Piramide di Ricerca Come si può facilmente notare, ad ogni incrocio si acquisiscono nuove informazioni che, opportunamente incrociate tra di loro, danno origine ad innumerevoli possibilità di ricerca. Molto meglio lanciare nuove ri- cerche con i nuovi vocaboli acquisiti, piuttosto che scorrere oltre la quarta-quinta pagina dei risultati della ricerca. 25 26 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca 27 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Il problema Spesso, quando cerchiamo online, dimentichiamo che il “web”7, non è il solo “cassetto” che possiamo aprire quando cerchiamo qualcosa on line. Guardiamo le Figure 3 e 4 a pagina 27. 7 Per tutti questi ambiti di ricerca è possibile visitare le guide dei vari motori di ricerca come ad esempio la guida di google all’inidirizzo http://www.google.com/support/?hl=it Vedi anche la pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_servizi_e_degli_strumenti_Google 28 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Sono le pagine principali di due tra i motori di ricerca più utilizzati: Google e Bing. Come si può vedere entrambi i motori permettono di default di cercare informazioni in rete nel “cassetto” denominato web8. In realtà il web non è il solo luogo dove poter reperire informazioni. La rete presenta moltissimi cassetti, repository, depositi di informazioni da poter scan- dagliare. Tutto sta a conoscerli. Dimenticando di “aprire questi cassetti”, recitiamo la parte del classico marito che cerca qualcosa, ostinatamente, nel primo cassetto e, non trovandola, è con- vinto che non ci sia. Per ambito di ricerca intendiamo quindi proprio questo: scegliere il luogo di ricerca tra quelli reperibili in rete. Il cassetto delle “immagini”, quello delle “notizie”, il cassetto dei libri sono solo alcuni esempi di dove possiamo cercare. Analizziamo questi ambiti di ricerca. Web Il Web è l’ambito di ricerca più utilizzato in assoluto, tanto diffuso e cono- sciuto da essere, per molti, sinonimo di internet. Quando si dice “cercalo su internet” sembra che si dica “cercalo sul web”. 8 In realtà Google, ultimamente, cerca di inserire, anche nella ricerca sul web, altre fonti come “immagini”, “notizie”, “video” in una sorta di imitazione di una ricerca semantica. 29 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Le cose non stano affatto così. Il web è solo uno dei tanti cassetti dove è possibile trovare informazioni utilizzando quella grande rete che è internet. In questo paragrafo presenteremo tutti quegli altri cassetti, depositi di in- formazioni importanti che spesso oltre a non essere visitati, non vengono neppure conosciuti a dovere. Vediamo intanto cosa ci dice il sito di Google su quella che è la tipica ricerca: Effettuare una ricerca con Google è facile. Digita sem- « plicemente uno o più termini di ricerca (le parole o la frase che meglio descrivono le informazioni da cercare) nella casella di ricerca, quindi premi "Invio" oppure fai clic sul pulsante "Cerca con Google". Google risponde restituendo una pagina di risultati: un elenco di pagine web correlate ai termini di ricerca, con la pagina dei risultati più pertinenti visualizzata per prima e, di seguito, tutte le altre. Scelta dei termini di ricerca Scegliere i termini di ricerca giusti è fondamentale per riuscire a trovare le informazioni desiderate. Comincia con la soluzione più ovvia: se stai cercando informazioni generali sulle Hawaii, prova con Hawaii. Spesso, tuttavia, è consigliabile utilizzare più termini di ricerca. Se, ad esempio, stai pensando a un viaggio alle Hawaii, otterrai risultati più precisi digitando vacanze Hawaii insieme piuttosto che vacanze o Hawaii separata- mente. Digitando vacanze Hawaii golf, otterrai risultati ancora migliori (o, magari, peggiori, a seconda del tuo punto di vista). Prova a chiederti, inoltre, se i termini di ricerca che hai scelto sono sufficientemente specifici. Ad esempio, cercando hotel lusso Maui, otterrai risultati più precisi che cercando hotel isole tropicali. Tuttavia, fai molta attenzione alla scelta dei termini di ricerca. Google cerca i termini di ricerca da te prescelti. Pertanto, hotel lusso Maui restituirà 30 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca probabilmente risultati migliori rispetto a locali veramente interessanti per uscire la sera a Maui. Lettere maiuscole Le ricerche Google NON fanno distinzione tra lettere maiuscole e minuscole, in quanto considerano tutte le lettere come minuscole, indipendentemente da come vengono digitate nel campo di ricerca. Ad esempio, di- gitando cristoforo colombo, Cristoforo Colombo o cRiStOfOrO CoLoMbo, si ottengono sempre gli stessi risultati. Ricerche con "and" automatico Per impostazione predefinita, Google visualizza sola- mente pagine che contengono tutti i termini ricercati. Pertanto, non è necessario aggiungere l'operatore "and" tra un termine e l'altro. Tieni presente, però, che l'or- dine in cui i termini vengono digitati influenza i risul- tati di ricerca. Per restringere ulteriormente una ricerca, è sufficiente includere più termini. Ad esempio, se pensi a una vacanza alle Hawaii, digita semplicemente vacanze hawaii. Esclusione automatica di parole di uso comune Google ignora parole e caratteri di uso comune quali, ad esempio, "dove" e "come", oltre a determinate cifre e lettere singole, in quanto tendono a rallentare la ri- cerca senza produrre miglioramenti nei risultati. Se una parola comune è essenziale per ottenere i risul- tati desiderati, è possibile includerla inserendo un segno di addizione "+" davanti ad essa. (Assicurati di lasciare uno spazio davanti al segno "+"). Un altro metodo per restringere una ricerca consiste nell'effettuare una ricerca per frase, ossia, in pratica, nell'aggiungere semplicemente virgolette prima e dopo 31 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca due o più parole. Le parole di uso comune che si tro- vano all'interno di una ricerca per frase (ad es. "come e dove") vengono incluse nella ricerca. Talvolta puoi essere interessato a cercare solamente ri- sultati che includono una frase esatta. In questo caso inserisci semplicemente virgolette prima e dopo i ter- mini di ricerca. Le ricerche per frase risultano particolarmente efficaci per la ricerca di nomi propri ("Alberto Moravia"), titoli di canzoni o film ("C'eravamo tanto amati") o altre frasi famose ("Il potere logora chi non ce l'ha"). Parole a corrispondenza inversa Se il termine di ricerca ha più di un significato (ad esempio fronda può significare tanto un ramoscello di foglie quanto un movimento di opposizione interno a un partito), puoi concentrare la ricerca su uno solo dei due significati aggiungendo il segno meno ("-") davanti a parole correlate al significato da escludere. E per finire... "Mi sento fortunato" Una volta inseriti i termini di ricerca, puoi provare a utilizzare il pulsante "Mi sento fortunato", il quale apre direttamente il sito web più pertinente che Google ha trovato per la tua ricerca. La pagina dei risultati di ri- cerca non apparirà del tutto. Se, tuttavia, provi a richia- marla premendo il pulsante di ricerca normale, potrai notare che il sito che si apre premendo il pulsante "Mi sento fortunato" appare in prima posizione nell'elenco dei risultati. Ad esempio, se stai cercando la home page dell'Univer- sità La Sapienza di Roma, digita semplicemente Sa- pienza, quindi fai clic su "Mi sento fortunato" anziché 32 sul pulsante Cerca con Google. Google aprirà diretta- mente la pagina "www.uniroma1.it/". « Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Directory Web La Directory Web, di Google come di altri siti come Yahoo o Altavista, visualizza i contenuti presenti sul Web per canali in modo che l'utente possa semplicemente selezionare le categorie desiderate per trovare le parole chiave da utilizzare per le ricerche. Tuttavia, per trovare una categoria specifica, è possibile anche fare clic su uno dei collegamenti visualizzati. Se la ricerca con la Directory Web non fornisce i risultati desiderati, è possibile comunque ripetere la ricerca su tutto il Web. Immagini L'Utilità di ricerca di immagini di un motore di ricerca (Google o Yahoo per fare un esempio) permette di ricercare e visualizzare miliardi di immagini. Per utilizzare questa funzione bisogna visualizzare la pagina per le ricerche avanzate oppure cliccare sulla pagina apposita (es. http://images.google.it), inserire il termine da ricercare nel campo di ricerca, quindi fare clic sul pulsante Cerca. Nella pagina dei risultati, fare clic sull'anteprima per visua- lizzarla nelle dimensioni originali insieme alla pagina Web che la contiene. Le immagini individuate dal motore di ricerca immagini possono essere pro- tette da copyright. Pertanto, l'utente è autorizzato ad utilizzare il servizio di ricerca al solo di scopo di visualizzare le immagini sul Web. Bisogna ricordare, tuttavia, che il motore di ricerca non “sa” cosa sia un’im- magine ma per stabilire il contenuto dell'immagine, analizza il testo situato vicino all'immagine, la descrizione dell'immagine e decine di altri fattori. Google, ad esempio, utilizza particolari algoritmi per rimuovere i duplicati e presentare per prime le immagini di qualità migliore. Anche in questo ambito di ricerca, tutti i motori di ricerca permettono una ricerca avanzata che permette di cercare un’immagine per dimensioni, colore, formato etc. Video La ricerca tra i video inseriti in rete, è molto simile alla ricerca delle immagini. In realtà, in questi ultimi anni si sono sviluppati una serie di motori di ricerca specializzati (vortali) dedicati ai video. Uno su tutti, esemplare, è YouTube. Questi vortali, in realtà, non puntano su altri siti (come nel caso di ricerche web o tra le immagini) ma sul proprio database di video che vengono inseriti dagli utenti. Con la stessa filosofia funziona, per le immagini, un sito come Flickr. 33 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Mappe Google Maps è un servizio di Google che fornisce una semplice e potente tecnologia di mappatura, insieme a informazioni sugli esercizi commerciali locali, tra cui indirizzi, dati di contatto e indicazioni stradali. Google Maps offre funzioni esclusive, tra cui: Risultati integrati delle ricerche di esercizi commerciali; Mappe trascinabili: è possibile trascinare le mappe per visualizzare istantaneamente le sezioni adiacenti, senza dover attendere il download di nuove aree; Immagini satellitari: potrai visualizzare un'immagine satellitare, oppure un'immagine satellitare con dati sovrapposti della località selezionata; Mappe 3D: potrai visualizzare le caratteristiche fisiche, quali montagne e vegetazione, con ombreggiatura per i rilievi; Visualizzazione delle strade: potrai visualizzare immagini a livello stradale e spostarti tra di esse; Indicazioni dettagliate: immettendo un indirizzo, Google Maps lo indica nella mappa e fornisce le indicazioni stradali per raggiungerlo. Blog Non è questa la sede dove poter spiegare, diffusamente, cosa sono i blog o cos’è il social bookmarking. A noi basta dire che un blog è l'abbreviazione di web log e indica un sito web autogestito dove vengono pubblicate in tempo reale notizie, informazioni, opinioni o storie di ogni genere, visualiz- zate in ordine cronologico inverso. Il blog è uno strumento di libera espres- sione, una via di mezzo tra la homepage personale e il forum di discussione, che tiene traccia (log) degli interventi dei partecipanti. Un blog può essere personale, un diario online costantemente aggiornato che tutti possono leggere, oppure può essere uno spazio sul web attorno al quale si aggregano naviga- tori che condividono interessi comuni9. Vista l’enorme diffusione dei blog e dei blogger sono nati anche dei motori di ricerca specifici10. Quasi tutti i motori di ricerca hanno, però, una sezione, un cassetto entro cui cercare un contenuto tra i blog11. 9 http://www.pc-facile.com/glossario/blog/ vedi anche: http://labstudenti.unicatt.it/studenti/sellitto/scheda_blog_1.html http://it.wikipedia.org/wiki/Blog 10 Vedi più avanti la fase del “Nocchiero” 11 Google permette la ricerca tra i blog all'indirizzo http://www.google.it/blogsearch 34 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Anche Google ha un suo servizio di ricerca tra i blog. Ecco parte della presentazione che Google fa del suo servizio: “Se stai cercando recensioni su Harry Potter, commentari politici, ricette di insalate estive o qualsiasi altra cosa, Google Ricerca Blog ti permette di trovare ciò che altre persone stanno scrivendo sull'argomento di tuo interesse. I tuoi risultati includono tutti i blog, non solo quelli pubblicati su Blogger. Poiché il nostro indice dei blog viene aggiornato costantemente con gli ultimi risultati, otterrai sempre risultati precisi e aggiornati. Inoltre, la ricerca non è limitata ai blog scritti in inglese. Puoi infatti eseguire ricerche in blog scritti in coreano, francese, giapponese, indonesiano, italiano, malese, olandese, polacco, portoghese brasiliano, russo, spagnolo, tagalog, tailandese, tedesco, turco, vietnamita e altre lingue.”12 Notizie Oggi molti motori di ricerca permettono di cercare tra le notizie che ogni giorno i giornali pubblicano su web. Excite13, Libero14, ad esempio offrono servizi di questo tipo. Vediamo come Google presenta il suo servizio: “Google News è un sito di notizie generato automaticamente che raccoglie articoli di notizie da oltre 250 fonti di informazione in lingua italiana pro- venienti da tutto il mondo e che raggruppa articoli dal contenuto simile e li visualizza in base all'interesse personale di ogni lettore. Generalmente, i lettori di news scelgono prima una pubblicazione giornali- stica e poi ricercano al suo interno le notizie di maggiore interesse. Google News agisce in maniera un po' diversa ed ha l'obiettivo di offrire ai lettori un numero maggiore di opzioni personalizzate ed una più ampia varietà di prospettive da cui scegliere. Su Google News offriamo link a diversi articoli che trattano lo stesso argomento. In questo modo sarà il lettore a scegliere da quale fonte di notizie leggere gli argomenti che interessano di più. Fa- cendo clic sul titolo che si preferisce si passa direttamente al sito che ha pub- blicato l'articolo. I nostri articoli vengono selezionati e classificati da computer che valutano, tra le altre cose, la frequenza ed il tipo di siti su cui l’articolo appare in rete. Di conseguenza, gli articoli vengono ordinati senza tener conto di punti di vista politici o ideologici ed in tal modo potrà scegliere da un'ampia varietà 12 http://www.google.it/support/faqs/bin/static.py?page=faq_blog_search.html&hl=it 13 http://www.excite.it/search/news 14 http://arianna.libero.it/news/ 35 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca di prospettive sulla stessa notizia. Il nostro obiettivo è di migliorare Google News aggiungendo nuove fonti di informazione, mettendo a punto la nostra tecnologia ed offrendo questo servizio ai lettori di un numero sempre maggiore di Paesi. Funzioni: - Notizie personalizzate: dal momento che è sempre più difficile riuscire a leggere tutte le notizie pubblicate ogni giorno, perchè non prova ad impo- stare la sua pagina in modo da visualizzare gli argomenti di suo interesse? - Avvisi: può registrarsi per ricevere via email avvisi settimanali, giornalieri o dell’ultima ora sugli argomenti che le interessano maggiormente. - Google News per telefono cellulare: se dispone di un piano telefonico per la trasmissione dati, puo’ accedere ad una versione speciale di Google News direttamente dal suo telefono cellulare. - Feed: questa funzionalità le permette di ricevere sul suo lettore di feed sia gli aggiornamenti dalle varie sezioni di Google News sia i risultati delle ricerche effettuate su Google News”.15 Di questi ultimi servizi parleremo diffusamente piu avanti (vedi Fase 7 da pag. 67). Libri Abbiamo due modi di cercare libri: cercare solo le metainformazioni o cer- care il testo completo. Per metainformazioni (o metadati) si intendono tutte le informazioni che ri- guardano il libro; possiamo distinguere metadati interni (autore, titolo etc) e metadati esterni (condizioni del testo, commenti, etc.). Nel caso cercassimo solo i metadati, possiamo fare riferimento ai vari OPAC ("on line public access catalogue") presenti in rete. Ecco come l’alunna Adriana Verde ci descrive il servizio OPAC SBN italiano. L'OPAC SBN (dove OPAC sta per "on line public access catalo- « gue") consente all'utenza di accedere con modalità di ricerca ami- chevoli al catalogo collettivo delle biblioteche che partecipano al Servizio Bibliotecario Nazionale Italiano. Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete delle biblioteche italiane promossa dal MiBAC, dalle Regioni e dalle Università, e 15 http://news.google.it/intl/it_it/about_google_news.html 36 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca coordinata dall'ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico), finalizzata all'erogazione di servizi agli utenti; vi aderiscono at- tualmente oltre 3200 biblioteche, statali, di enti locali, universi- tarie, di istituzioni pubbliche e private, operanti in diversi settori disciplinari. Il catalogo collettivo SBN (Indice SBN) contiene: a) descrizioni di documenti acquisiti dalle biblioteche SBN a partire dagli anni intorno al 1990 o dall'entrata in SBN delle singole bi- blioteche; b) descrizioni "libro in mano" di documenti dei secoli XVI - XX; c) descrizioni recuperate dai cataloghi cartacei antecedenti al 1990 La base dati dell'OPAC SBN si aggiorna settimanalmente. Tramite l'OPAC SBN è possibile: - identificare i documenti di interesse; - individuare le biblioteche che possiedono tali documenti ed acce- dere alla scheda anagrafica della singola biblioteca; - accedere ai cataloghi locali per informazioni aggiuntive sulla di- sponibilità del documento; - accedere al servizio in linea di prestito da remoto o fornitura di documenti in riproduzione (ILL SBN) se la biblioteca partecipa a tale servizio; - accedere alle "Voci d'autorità", voci controllate finalizzate a ga- rantire l'univocità di alcuni punti di accesso del catalogo; attual- mente sono presenti e ricercabili le schede relative ad una porzione dell'archivio "Autori". Le ricerche sull'intero catalogo SBN sono di tre tipi: 1) Cerca (ricerca libera che recupera le notizie bibliografiche con- tenenti le parole digitate dall'utente in uno dei seguenti campi: au- tori, titoli, soggetti e descrizioni di classificazione); 2) Ricerca base; 3) Ricerca avanzata. Per effettuare una ricerca su tipologie specifiche di documenti è possibile accedere, attraverso maschere che presentano canali di ri- cerca specifici, a sottoinsiemi del catalogo SBN, relativi a: - Libro moderno (pubblicazioni monografiche a partire dal 1831 e pubblicazioni periodiche senza limiti di data); 37 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca - Libro antico (pubblicazioni monografiche dal XV secolo fino al 1830); - Musica (musica manoscritta, musica a stampa, libretti per musica dal XV al XX secolo, registrazioni sonore); - Grafica; - Cartografia. Per tutti i tipi di ricerca, nel caso in cui il risultato ottenuto sia troppo ampio, è possibile raffinarlo aggiungendo ulteriori elementi di selezione. Il modulo "Altri cataloghi" consente di svolgere, con la stessa in- terfaccia, ricerche bibliografiche in altri cataloghi italiani e stranieri, a condizione che siano conformi allo standard internazionale Z39.50 (Z39.50 è un server che viene utilizzato dal Servizio Bi- bliotecario Nazionale, per compiere delle ricerche più approfondite tramite più archivi, uno alla volta o contemporaneamente, attraverso una singola finestra). Il modulo fornisce accesso ad alcuni cataloghi predefiniti ("Cataloghi disponibili"), interrogabili anche contempo- raneamente. Con la funzione "Nuovo catalogo" l'utente può confi- gurare e interrogare altri cataloghi Z39.50 di cui conosca i parametri. Il modulo Servizi consente: - di accedere al servizio ILL SBN di prestito da remoto e fornitura di documenti in riproduzione; - di visualizzare la lista dei Poli e delle biblioteche partecipanti al SBN; - di visualizzare le ricerche effettuate nel corso di una sessione di lavoro. « Nel caso in cui, invece, ci servisse trovare il testo completo, allora dobbiamo fare riferimento ad altre modalità ed ambiti di ricerca. In questo momento le possibilità sono sostanzialmente due: il servizio di Google Books ed il sito del “Progetto Manuzio” di cui parleremo più avanti a pag. 47. Google Books Google Ricerca libri è l'interfaccia in italiano di Google Book Search, lo strumento sviluppato da Google per permettere la ricerca, full text, di libri antichi digitalizzati oppure in commercio. Nel caso in cui il volume digita- 38 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca lizzato non sia protetto da copyright, Google permette di consultarlo inte- gralmente e di scaricarlo in formato PDF. Altrimenti, a seconda dell'accordo stipulato con l'editore che detiene i diritti per lo sfruttamento dell'opera, con- sente di visualizzare piccole porzioni del testo (snippet), intere pagine (co- pertina, indice ecc.) oppure solo di effettuare ricerche nei dati identificativi. È facile trovare i libri con Google Ricerca Libri: basta inserire le parole chiave o la frase che stai cercando nella casella di ricerca di Google Ricerca Libri. Ad esempio, se esegui una ricerca in base alla parola chiave "scalata" o a una frase del tipo "un piccolo passo di Armstrong", troveremo tutti i libri il cui contenuto corrisponde al termine di ricerca. Facendo clic sul titolo di un libro verrà visualizzata la pagina del libro pertinente nonché le informa- zioni sull'editore. A questo punto puoi anche eseguire la ricerca di altri ar- gomenti all'interno del libro utilizzando la funzione "Cerca in questo libro" e fare clic sul link "Compra questo libro" per andare direttamente al sito Web di una libreria online e acquistare il libro. Se la digitalizzazione del libro è stata eseguita da una biblioteca, puoi anche cercare una biblioteca locale, in cui il testo sia disponibile, facendo clic sul link corrispondente a questa fun- zione. Google Ricerca Libri trova praticamente quasi tutti i tipi di libri im- maginabili: libri di narrativa, saggistica, consultazione, libri accademici, scolastici, per bambini, scientifici, di medicina, professionali, didattici e altri ancora. La selezione dei libri è destinata a crescere grazie al continuo inse- rimento di nuovi libri provenienti dalle nostre biblioteche partner. In questo modo sarai in grado di trovare anche libri fuori catalogo, libri rari e i libri di pubblico dominio. Al momento, la maggior parte dei nostri libri proviene dal Programma Partner Google Libri, un programma online che consente alle case editrici di tutte le dimensioni di includere il contenuto dei loro libri nei risultati principali delle ricerche di Google. Gli editori ci inviano i loro libri e noi, gratuitamente, provvediamo a digitalizzarli e ad aggiungerne il contenuto ai risultati delle ricerche. Abbiamo inoltre avviato una collabora- zione con alcune note biblioteche, pertanto, col tempo, i risultati delle ri- cerche di Google inizieranno a restituire un numero sempre più grande di libri provenienti anche da queste raccolte. Per maggiori informazioni su questo progetto, visita la pagina Progetto Biblioteche.16 16 http://books.google.it/intl/it/googlebooks/help.html 39 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca Google Books Library Project, dopo le collaborazioni con le grandi univer- sità americane (Oxford, Harvard, Stanford, Michighan) e con la Public Library di New York, ha iniziato la collaborazione anche con l’Università Cattolica. Inizierà a breve la digitalizzazione dei testi delle biblioteche (oltre 100) dei dieci atenei dell’Università e renderà quindi disponibile on line la consultazione dei libri. Il materiale italiano, che adesso scarseggia, crescerà così notevolmente. Ed inoltre molte opere ad oggi inaccessibili o difficilmente disponibili divente- ranno presto disponibili a tutti.17 Gruppi Usenet USENET (contrazione inglese di "user network", in italiano "rete utente") è una rete mondiale formata da migliaia di server tra loro interconnessi ognuno dei quali raccoglie gli articoli (o news, o messaggi, o post) che le persone aventi accesso a quel certo server si inviano, in un archivio pubblico e con- sultabile da tutti gli abbonati, organizzato in gerarchie tematiche e new- sgroup flussi di articoli sullo stesso tema (topic, o thread). Oggi le funzioni di comunicazione gratuita, libera, pubblica e aperta fornite dalla rete Usenet vengono spesso sostituite dai cosiddetti "forum" delle community nazionali che sono spesso gratuite, libere e pubbliche anche loro, che però sono ambienti chiusi: chiunque sia abbonato ad una certa community (es: libero) può scrivere nei forum di quella certa community, ma i suoi articoli non vengono replicati (copiati) all'interno della gerarchia delle altre community esistenti in Italia o nel Mondo (es: tiscali, msn, o altre). Con Usenet, invece, sì: ogni articolo viene replicato su tutti i server Usenet di tutto il Mondo e la comunicazione fra utenti diventa aperta e mondiale. A seguito dell'esplosione del Web e con l'avvento di nuove tecnologie di comunicazione (come i forum) Usenet ha iniziato ad essere meno utilizzato, pur restando un importante strumento di comunicazione per moltissimi utenti.18 Usenet è un metodo di scambio messaggi " Uno a molti" che è utile quando si vogliono rendere pubblici i dati che vogliamo inserire sul web. Usenet può essere utile poichè permette di fruire di moltissimi gruppi 17 http://www.booksblog.it/post/825/google-books-digitalizzata-anche-la-cattolica 18 http://it.wikipedia.org/wiki/Usenet 40 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca specifici di discussione, ciascuno identificato da un nome che permetta di riconoscere a quale argomento esso sia dedicato: ad esempio, il gruppo di discussione sui Beatles è rec.music.beatles. Usenet è quindi la rete logica che comprende tutti i sistemi che partecipano allo scambio di news e al giorno d'oggi coincide in massima parte con Internet. Usenet e' una miniera di informazioni, e vi permette di discutere su tantissimi argomenti, scambiare opinioni, trovare aiuto per risolvere problemi... Ma va usata con cura. L'utilizzo di Usenet e' sottomesso alla “Netiquette”; essa indica delle norme comportamentali da applicare quando si utilizzano gli strumenti messi a disposizione dalla rete. Accedere a Usenet: ci sono svariati metodi per accedere a questa grandissima risorsa che è Usenet, sia per quello che riguarda l'accesso sporadico [se vi serve al volo un'informazione, sapere se qualcuno abbia avuto un problema che avete voi], sia per quanto riguarda un accesso assiduo. Purtroppo l'accesso via web ha anche dei lati negativi, infatti i messaggi non sono sempre aggiornati, perchè un messaggio compaia infatti sono necessa- rie alcune ore. Il più grosso archivio Usenet esistente è senza dubbio quello fornito dal celeberrimo motore di ricerca Google, e potete accedere alle news via web da questo indirizzo: http://groups.google.com/. Al momento vi sono decine di gerarchie, troppe per poterle elencare tutte, quelle storiche sono però otto (di qui il nome Big8), create verso la metà degli anni ottanta per venire incontro alla proliferazione di nuovi newsgroup e all'espandersi di Usenet, eventi che rendevano difficoltoso categorizzare sotto le uniche tre gerarchie allora esistenti tutti i gruppi di discussione che si andavano creando. Le Big8 sono: * comp.* : Newsgroup dedicati a tematiche informatiche. * humanities.* : Newsgroup dedicati all'arte, alla letteratura, e a tutto ciò che può essere coperto da tale macroargomento. * misc.* : Newsgroup dedicati ad argomenti misti ed eterogenei. * news.* : Newsgroup che trattano della stessa Usenet. 41 Fase 3: Scelta dell’Ambito di ricerca * rec.* : Newsgroup dedicati alle attività ricreative (musica, cinema, giochi, etc.). * sci.* : Newsgroup che trattano di argomenti scientifici. * soc.* : Newsgroup dedicati alle tematiche sociali. * talk.* : Newsgroup dedicati agli argomenti più disparati. A queste si sono aggiunte ormai decine di gerarchie, spesso nazionali, altre volte create invece da istituzioni o società ben precise (come è ad esempio il caso di Microsoft.*). 42 Fase 4: Scelta del Nocchiero 43 Fase 4: Scelta del Nocchiero Il problema La stragrande maggioranza delle persone usa Google per le ricerche di ogni giorno, pensando che un tale strumento possa sostituire ogni altro. Una sorta di passepartout che apre ogni porta, un arnese da usare sempre ed in ogni situazione. 44 Fase 4: Scelta del Nocchiero Se è vero, però, che un coltellino svizzero può risultare utile in molte situa- zioni di emergenza, nessuno di noi, d'altro canto, pensa che sostituisca una cassetta degli attrezzi ben fornita e, spesso, per svolgere un buon lavoro, in tempi brevi, è necessario usare l'attrezzo giusto. Google è un'ottima lente di ingrandimento ma ogni tanto abbiamo bisogno di un telescopio. Col termine “nocchiero” noi intendiamo, in modo più aulico, designare un motore di ricerca. Molti pensano che tutti i motori di ricerca si equivalgano. In realtà non è così, non tanto per le ricerche sul web, quanto per ricerche più specifiche. Usare Google piuttosto che Yahoo o Bing (motori di ricerca orizzontali) comporta alcune differenze. La vera differenza, invece, sta nell’usare motori di ricerca diversi pensati per scopi diversi. Nel capitolo precedente, dedicato alla fase denominata “ambito di ricerca”, abbiamo paragonato un motore di ricerca ad un ipermercato dove possiamo trovare un po' di tutto (vedi immagine a pag. 18); esiste il reparto alimentari, così come quello dell'abbigliamento del giardinaggio o dei videogiochi. Adesso, però, abbiamo capito che un ipermercato potrebbe non soddisfare sempre tutte le nostre necessità. Se volessimo arredare casa dovremmo recarci presso “La casa del mobile”, se volessimo indossare abbigliamento sportivo potremmo non volerci accontentare del reparto abbigliamento del nostro iper- mercato di fiducia ma ci recheremmo presso un negozio specializzato. Allo stesso modo, in molte occasioni, potremmo aver bisogno di un motore di ricerca diverso da quello che utilizziamo abitualmente. Oltre ai classici motori-di-ricerca orizzontali in rete abbiamo a disposizione: vortali, banche dati, metamotori di ricerca, motori di ricerca verticali etc. Motori di ricerca orizzontali Sono tutti quei motori classici che si usano nelle ricerche più semplici: Google, Yahoo, Virgilio, Altavista, Bing, etc. In genere si suole dividerli in “search engine” e “directories”. I primi, della famiglia di Google, per intenderci, cercano sulla base di alcune parole scelte dall'utente, gli altri cercano all'interno di un loro database già strutturato per argomento. Oggi tale distinzione, diventa sempre più spufamata, poiché ogni motore di ricerca orizzontale permette ricerche sia del primo che del secondo tipo19. 19 http://www.motoridiricerca.it/importan.htm 45 Fase 4: Scelta del Nocchiero Motori di ricerca verticali Tra i tanti brutti neologismi partoriti in tempi di ebbrezza da new economy galoppante c'è anche 'vortale' (vortal per gli inglesi). Cos’è? Un portale 'ver- ticale', di nicchia, settoriale. Secondo Webopedia è "un sito web che fornisce informazioni e risorse su uno specifico settore industriale". Di cosa si tratta? Di un sistema di ricerca applicato ad una nicchia, con un focus molto specifico. Può essere relativo al contenuto, alle fonti, persino ad una singola parola (è il caso di servizi come PubSub). Nel mercato na- scente della 'ricerca verticale', infatti, startup e piccole aziende hanno ancora la possibilità di dire la loro. Sui motori 'orizzontali' la partita sembra invece ormai chiusa. Realizzarne uno valido costa tantissimo, e richiede infrastrut- ture tecnologiche e schiere di PHD che solo pochi possono permettersi. I settori in cui già ora si assiste ad un fiorire di iniziative sono quelli del la- voro, degli immobili, dei viaggi, delle automobili, ma anche la prenotazione e vendita di biglietti. Sarebbe improponibile fare un elenco di tutti i motori di ricerca verticali e/o specializzati, poiché innumerevoli sono le branche del sapere umano e troppo veloci i cambiamenti on line. Questi servizi filtrano i risultati a monte, selezionano con cura le fonti, re- stituiscono quindi solo le informazioni veramente rilevanti, quelle che ci ser- vono. Abbiamo trovato illuminante un esempio fatto sul blog da Ravi Dronamraju, che di ricerca si occupa sul campo essendo impiegato a Yahoo!. Dice: "Sto cercando una Honda Civic usata nel raggio di 50km da casa mia. Un annuncio di vendita è per sua natura transitorio, la pagina web su cui si trova esiste per un breve periodo di tempo, poi scompare. Un mecca- nismo come il PageRank di Google o altri simili, non sono l'ideale per soddisfare la mia esigenza e identificare le pagine e le automobili che mi servono in quel momento". Vero. Potrebbe essere ideale, invece, un motore ad hoc che va a prendere i dati solo dai siti con annunci di auto usate e che è in grado di aggiornare i risultati costantemente, con una cadenza misurata magari in ore21. Un Vortale (Portale Verticale) è un sito che permette di accedere ad infor- mazioni relative ad una intero settore20. Ecco come l’alunno Pietro Gaipa presenta i vortali22: 20 http://www.louisedoc.com/DizionarioInformatica001r01/DizionarioInformatica001r01-V.htm 21 http://www.webnews.it/news/leggi/3978/e-la-ricerca-diventa-verticale/ 22 http://www.e-webmarketing.it/6coseunvortale.htm, www.e-webmarketing.it, www.wikipedia.it, www.html:it 46 Fase 4: Scelta del Nocchiero Il vortale è: « a) è il portale verticale, cioè contenitore di siti correlati ad un argo- mento di nicchia, b) è il portale tematico che fornisce rapidamente informazioni co- ordinate riferite allo specifico argomento, c) è un forum (luogo di incontro) per esprimere giudizi su prodotti esposti, per dare suggerimenti, per scambiarsi vicendevolmente dei messaggi, d) è un "borsino" per proposte di affari, domanda-offerta di prodotti e servizi. e) è un ambiente virtuale per farsi conoscere ed apprezzare al fine di: - promuovere prodotti e servizi - creare un rapporto interattivo tra i clienti navigatori e rivendi- tori per incentivare la fidelizzazione del visitatore. Di conseguenza possiamo affermare che un vortale è un portale spe- cializzato in determinate materie o aree settoriali e pertanto rivolto ad una categoria di utenti maggiormente selezionata rispetto al por- tale generico definito in tal caso, per contrapposizione, orizzontale Questi vortali sono concentrati sopra argomenti specifici e presen- tano strumenti quali motori di ricerca, liste di discussione e direttori. Esempi di questo genere sono: - http://searchbug.com o https://pipl.com/- Per la ricerca di persone - http://www.wayin.net - network di portali verticali (tra cui fitness, bricolage, turismo) - http://www.notebook.st - vortale sui notebook - http://www.agriturismo.st - vortale dell'agriturismo - http://www.tuttogratis.it/ - Specializzato in risorse gratuite - http://www.eshops.it/ - Specializzato in negozi on-line - http://www.scuola.com/ - Portale dedicato alla scuola italiana I vortali o anche portali verticali possono essere immaginati come una rivista specializzata che tratta in modo approfondito un deter- minato argomento o settore. Nonostante quanto detto in precedenza, non tutti i siti che si dichia- rano portali verticali lo sono in realtà. Infatti per essere veri e propri portali verticali, un sito deve possedere determinate caratteristiche, tra le quali ricordiamo: 47 Fase 4: Scelta del Nocchiero - deve necessariamente "parlare" di un argomento specifico: più il portale è settorializzato e maggiore saranno i risultati; - il portale deve avere un buon rapporto tra numero di visitatori e pagine viste; - se all'interno del portale c'è un forum aggiornato e con molti utenti iscritti è una buona riprova che il loro progetto stia ri- scuotendo consensi e di conseguenza va avanti con successo. « In appendice, (vedi ricerche 3, 4, 5, e 6) riportiamo alcune esperienza di ricerca dei nostri allievi organizzate come al solito, con il sistema IVANOV ®. Aggregatori e Social Bookmark Il fenomeno dei cosiddetti “preferiti” o “segnalibri” ha fatto sì che na- scessero anche aggregatori di segnalibri o siti di social bookmark, per cercare in questo mondo che spesso NON può essere indicizzato velo- cemente dai classici motori di ricerca web. Tali siti permettono di ag- giungere facilmente i siti che ti piacciono nella tua collezione personale di link. Puoi organizzare i link utilizzando delle parole chiave (dette tag), e condividere la tua collezione non solo tra te ed il tuo browser ma anche con altri utenti. DIGG : è un sito web appartenente alla categoria del social networking che permette, tramite una registrazione gratuita, di segnalare, condi- videre, giudicare e commentare notizie, pagine web e video D EL. ICIO. US : è un software per social bookmark. Ti permette di ag- giungere facilmente i siti che ti piacciono alla tua collezione perso- nale di link. Puoi organizzare i link utilizzando delle parole chiave (dette tag), e condividere la tua collezione non solo tra te ed il tuo browser ma anche con altri utenti. R EDDIT: Uno dei principali concorrenti di Digg, chiaro e semplice da seguire. T ECHNORATI : è un motore di ricerca dedicato al mondo dei blog. Dal dicembre 2005 Technorati indicizza più di 20 milioni di blog. Fondato da Dave Sifry, con sede presso San Francisco, California, USA. Il termine technorati è una crasi, cioè un termine nato dall'unione di due parole: Technological literati (traducibile in italiano come intel- lettuali tecnologici). 48 Fase 4: Scelta del Nocchiero Ebook e testi elettronici Esistono motori di ricerca e repository specializzati solo nella ricerca di ebook e/o testi elettronici. Di seguito alcuni esempi Il progetto Manuzio Il progetto Manuzio trae nome dal noto editore Aldo Manuzio (Bassiano, Latina 1449 - Venezia 1515), considerato il principe dei tipografi del Rinascimento italiano, inventore del carattere corsivo (che per questo motivo è noto all'estero come italico) e capostipite di una illustre casata di stampatori. Il progetto Manuzio ha l'ambizione di concretizzare un nobile ideale: la cultura a disposizione di tutti. Come? Capolavori della letteratura, ma- nuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti in formato elettronico di- sponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero e con accorgimenti tecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti e altri portatori di handicap. Con il progetto Manuzio basta l'impegno di pochi per mettere a dispo- sizione di milioni di persone un capolavoro come la Divina Commedia di Dante Alighieri. Ecco come ne parlano le alunne Marilena Lo Meo e Rossana Verde: Nella lezione svoltasi il 9/5/2008 è stato trattato come argo- « mento il “Progetto Manuzio”. Il progetto si è occupato di digi- talizzare i normali libri che possiamo tranquillamente trovare in una qualsiasi biblioteca cartacea, cioè trasformarli in libri elettronici, e-book. Questo processo può essere effettuato a tutti quei testi in cui sono tra- scorsi settanta anni e più, dalla morte dello scrittore; questo serve per preservare i diritti d’autore. Il sito del progetto Manuzio è il seguente: www.liberliber.it, ed è proprio qui che chiunque può trovare il testo per intero di un qual- siasi libro (libero ovviamente da copyright). La denominazione del sito “liberliber” è stata scelta appositamente perché, oltre ad essere parole derivanti dal latino, possono assu- mere un duplice significato: libro oppure libero. Questo serve per sottolineare il concetto: “libertà sulla conoscenza”, cioè tutti sono e devono essere liberi di ampliare la propria conoscenza. Nel sito www.liberliber.it possiamo trovare tutti questi libri di- 49 Fase 4: Scelta del Nocchiero gitalizzati. I libri possono essere digitalizzati in vari formati (struttura o aspetto di un file con cui è stato memorizzato): - PDF - RTF (rich text format, formato un pò più ricco rispetto al txt ) - TXT: (formato senza formattazione, tipo blocco note) - HTML: (proprio delle pagine internet) - LIT: formato microsoft che permette di sottolineare i testi come se fossero dei veri e propri libri in formato cartaceo. Altri siti simili a quello del progetto Manuzio sono: Il progetto Gutenberg LiberLiber - Progetto Manuzio Progetto LiberGnu LibriLiberi BookCrossing Open Alexandria In collaborazione con WikiMedia LibroParlato Individui « E' possibile che si voglia cercare non un'informazione qualsiasi ma informa- zioni legate ad un individuo. In questo caso il limite tra “ambito di ricerca” e “motore di ricerca” si fa più confuso. Noi abbiamo scelto di inserire la categoria “individui” come ambito di ricerca anche se, lo vedrete, faremo riferimento quasi esclusivamente a mo- tori di ricerca specializzati. Capita altresì di voler affidare alla stessa un compito importante e, volendo essere sicuri di quanto riferito di improvvisarsi detective. Ci si può avvalere, quindi, di alcuni siti specializzati: YONAME: è un genere di motore nuovo, che non cerca in base a termini clas- sici ma, specificamente i social network; in pratica ricerca possibili utenti nei principali social network: Facebook, Friendster, MySpace, Xanga, Match.com, LinkedIn ed il famoso Digg. Se volete sapere se un vostro conoscente o parente si "intrufola" in qualche social network, con yoName potete trovarlo, magari partendo dal nome e cognome fino ai possibili alias che potrebbe aver usato; oppure può potete vedere in quanti altri network partecipa un utente che già conoscete. Il servizio di ricerca, per quanto ristretto e limitato alla sola ricerca di utenti, può tornare comunque utile; vista la continua crescita 50 Fase 4: Scelta del Nocchiero del fenomeno, gli ideatori hanno avuto senza dubbio un’idea alquanto originale, di questi tempi è cosa rara e preziosa. P IPL : se yoName ricerca persone in “solo” sei importanti social net- works attraverso indirizzi email, username e il nome vero Pipl fa molto di più. Basta inserire nome, cognome, città e paese di origine e si otter- ranno tutta una serie di informazioni: profili, contatti e account, pagine web personali, indirizzi email. In sostanza Pipl trova le tracce che una persona lascia in internet e lo fa piuttosto bene. YAHOO P EOPLE S EARCH : è forse uno dei servizi più noti ed utilizzati anche se usa la tecnologia di Intelius; spesso le ricerche si basano sui dati contenuti nei database delle aziende perchè anche per motivi di pri- vacy non esiste un elenco pubblico online. E' possibile anche andare su www.paginebianche.it, inserire cognome nome (e città - facoltativa) e si può trovare l'indirizzo e il numero di te- lefono (se ha un telefono fisso). Banche dati Le banche dati sono dei raccoglitori di informazioni generici. Possono trovarsi su supporti off-line (cd, dvd etc.) oppure on-line. Parleremo di queste ultime. I nostri allievi si sono lanciati nel mondo delle banche dati in relazione ai loro interessi ed ai loro studi. Hanno così scoperto un mondo sotterraneo (deep web) fatto di banche dati (in genere universitarie) di testi greci, latini, letteratura italiana, medica etc. In appendice troverete gli esempi di queste ricerche. Di seguito, invece, riportiamo un'esempio di una banca dati relativa alla medicina. PUBMED PubMed è una banca dati medica accessibile gratuitamente on-line. Avviando una ricerca, viene mostrata una lista con i riferimenti bibliografici. Accanto ad ogni citazione compare un’icona che segnala la presenza o l’assenza degli abstract. In PubMed possiamo fare una ricerca per campi. Basta digitare una frase inserendo i termini della ricerca mettendoli anche tra parentesi per re- stringere il campo, per trovare quello che ci serve. Inoltre ci permette di fare anche un secondo tipo di ricerca: basta inserire il titolo di una rivista, per escludere la ricerca di eventuali equivalenti in altri campi. 51 Fase 4: Scelta del Nocchiero Possiamo inoltre fare anche una ricerca per autore: inserendo il nome dell’au- tore e magari anche l’iniziale del cognome, restringiamo il campo e saremo più sicuri dei risultati della nostra ricerca. Una cosa importante da dire su PubMed è che cerca informazioni relative alla nostra ricerca su un vocabolario chiamato MeSH che ha una struttura gerarchica ad albero. Immettendo un termine nel MeSH è possibile verificarne la correttezza: se non è presente, vengono proposte voci simili, fra le quali è possibile scegliere la più appro- priata. Se la voce è soddisfacente e non si desidera restringere ulteriormente la ricerca, è possibile agire sul menu "display", selezionando la voce "PubMed Links", ottenendo la pagina con i risultati corrispondenti. Sull'importanza di questo fattore (ricerca 'orizzontale' vs. 'verticale') si è sof- fermato di recente Jeff Bezos. All'Etech di San Diego ha presentato il nuovo servizio Open Search collegato al motore A9. Il fondatore di Amazon è partito da un'esempio reale. Se si cerca su Google il termine 'Vioxx', si ottengono per lo più risultati legati a cause legali: il farmaco è stato da poco ritirato dal mer- cato perché dannoso per la salute. Se però si cerca su un database medico- scientifico come PubMed, si otterranno solo risultati legati alla farmacologia, alla letteratura scientifica. Per alcuni saranno rilevanti i primi, per altri i se- condi. La soluzione Open Search tenta di coniugare le esigenze di entrambi i potenziali gruppi utenti. Il motore di Amazon si era già segnalato più che per nuovi algoritmi, per l'interfaccia innovativa e per i servizi accessori. Con OS, una tecnologia basata sul formato RSS, punta a integrare la dimensione di ri- cerca orizzontale con quella verticale. Il sistema consente infatti la creazione di 'canali' di ricerca ad hoc basati su servizi e siti esterni. Sotto al modulo per cercare sul web con Google, si ha la possibilità di fare ricerche su PubMed e di confrontare i risultati sulla stessa pagina. Il servizio è aperto e con un minimo impegno chiunque pubblichi contenuti sul web può inserire la sua colonna su A9/Open Search23. 23 http://www.webnews.it/news/leggi/3978/e-la-ricerca-diventa-verticale/ 52 Fase 4: Scelta del Nocchiero I metamotori di ricerca I Metamotori sono strumenti della Rete che interrogano simultaneamente diversi motori di ricerca più o meno conosciuti e restituiscono una lista di risultati secondo ordine e criterio propri di ogni meta-motore. Non hanno, quindi, spider tutti loro che girano la Rete costruendo una base dati di proprietà, ma utilizzano il lavoro svolto da altri motori di ricerca. Grazie ad accordi stipulati con le risorse che interrogano, possono usufruire di accessi privati ai loro database e ciò consente ai meta-motori di avere tempi di risposta all'interrogazione degli utenti abbastanza rapidi. C'è sempre uno scambio alla base di questi accordi, per cui in qualche modo il motore di ricerca interrogato partecipa ai guadagni del meta-motore grazie ad un accordo di revenue sharing.24 Le alunne Monica Trupia, Marilena Lo Meo, Adriana e Rossana Verde fanno una rapida panoramica dopo aver provato una serie di metamotori. I X Q UICK è un metamotore molto potente, ovvero uno strumento « della rete che svolge la ricerca del navigatore su più motori di ricerca contemporaneamente. Utilizzarlo è molto semplice: nella schermata principale bisogna innanzitutto selezionare la voce riguardante l'in- formazione che ci interessa ricercare. In particolare possiamo effet- tuare la nostra ricerca nel web, nell'elenco telefonico internazionale, nelle immagini o nei video. A differenza di molti altri motori di ri- cerca, IxQuick possiede anche la ricerca avanzata, che ci permette di: trovare informazioni che contengano almeno una o tutte le parole che il navigatore digita, la frase esatta, o che non contengano deter- minate parole. Inoltre, quando ricerchiamo nel web, c'è anche la pos- sibilità di scegliere i vari motori di ricerca da cui vogliamo che le nostre informazioni siano tratte. Cercando recensioni e commenti a riguardo, posso dire di non aver trovato critiche o commenti negativi, ma del resto non l'ho mai utilizzato prima d'ora. CLUSTY è un metamotore che oltre ad effettuare ricerche su differenti motori di ricerca raggruppa i risultati per renderli più facilmente con- sultabili. Il servizio permette di restringere il campo della ricerca su diverse aree tematiche: Web, Notizie, Immagini, Shopping, 24 http://www.motoridiricerca.it/art14-02.htm 53 Fase 4: Scelta del Nocchiero Wikipedia, Gossip e Blog. Inoltre abbiamo anche la possibilità di creare delle specifiche sezioni per effettuare ricerche che interrogano contemporaneamente vari motori di ricerca appartenenti a diverse aree. I motori di ricerca dai quali Clusty prende le informazioni sono: GigaBlast, MSN, Lycos, Looksmart, Wisenut, Open Directory e Ask Jeeves. Mentre per quanto riguarda la ricerca sui blog vengono con- sultati: Feedster, Daypop, Technorati, BlogPulse e Blogdigger. Contrariamente agli altri motori, quindi, Clusty non esplora la totalità del Web ma attinge invece le sue informazioni a partire da fonti dif- ferenti, come gli altri motori di ricerca, le agenzie di stampa o il pro- prio indice di pagine Web, che è detentore Vivisimo. Vivisimo ha poi spinto l'arricchimento dei dati ancora più lontano. Infatti è posibile utilizzare il suo strumento di ricerca soltanto in fun- zione di argomenti attuali. Anche in questo caso, a seconda della ri- cerca effettuata, il motore di ricerca Clusty crea cartelle in relazione alle ultime notizie. DOGPILE è un potente motore di ricerca, molto apprezzato negli Usa, che raccoglie i risultati più rilevanti di Google, Yahoo, Ask e Live Search e li mostra su un unica pagina web. Come simbolo ha una simpatica vignetta con un cagnolino. Dogpile offre il meglio dei ri- sultati degli altri, in maniera organizzata. Viene visualizzato come una torta divisa in tanti spicchi, cercando una qualsiasi parola chiave e mostra come ognuno dei quattro principali motori, citati sopra, offra risultati in parte comuni e in parte esclusivi. Per non perdere proprio nulla del meglio del web, Dogpile è un’ottima destinazione. VIVISSIMO E’ un sito interamente in inglese quindi lo sconsiglio a chi non conosce la lingua. E’ stato fondato nel 2000 da degli scienziati della Carnegie Mellon University che volevano organizzare la visua- lizzazione dei risultati trovati in un modo nuovo e innovativo. Infatti la particolarità che ha reso famoso questo metamotore è stata la ca- pacità di organizzare in cartelle separate i diversi temi che raccolgono i risultati di una ricerca. Quindi permette una visualizzazione migliore e più ordinata dei risultati che vengono trovati consentendo di trovare con molta più facilità quello che si sta cercando. Risulta 54 Fase 4: Scelta del Nocchiero quindi utile se si sta cercando soprattutto qualcosa di specifico. Si può scegliere di cercare in varie categorie quali: web, news, images, wikipedia, blogs, jobs e altro ancora. Ha inoltre una grafica semplice e sobria che permette di muoversi nel sito con molta facilità. Il metamotore "mamma" intanto presenta la scritta mamma in blu con accanto una donna e ha come slogan "the mother of All search Engines" posto sotto l'intestazione. La home page, come Google, pre- senta varie opzioni di ricerca: Web, News, Images, Videos ed oltre a queste (che sono presenti anche su Google) vi sono le Yellow pages, che servono per cercare informazioni su aziende e le White pages , che servono per cercare informazioni su privati. Nella schermata iniziale del metamotore in basso a destra c'è scritto "power search " e se ci si clicca possiamo decidere le impostazioni di ricerca (es: numero risultati per ogni pagina). A lato dei risultati vi sono i "refine tour search "che sarebbero le voci correlate (es: music>radio,singer,CD). Alla fine dei risultati troviamo "e-mailtour results" e con questa opzione si possono inviare i risultati in una propria e-mail « 55 56 Fase 5: Un’Occhiata ai risultati 57 Fase 5: Un’occhiata ai risultati Il problema A quanti di noi non è capitato di lanciare una ricerca e cominciare a analiz- zare, uno ad uno, i siti che venivano segnalati dal nostro motore di ricerca? Grave errore. Navigare on line alla ricerca delle informazioni giuste significa utilizzare bene il proprio tempo. Abbiamo già detto anche (vedi nota 2 a pag. 15) che spesso la sovrabbondante mole di informazioni causa il cosiddetto 58 Fase 5: Un’occhiata ai risultati effetto rumore. Pertanto, è necessario capire, prima ancora di valutare i siti segnalati, se la nostra ricerca sta prendendo la piega giusta. Tale fase sembra ovvia e scontata ma in realtà non è così. Bisogna quindi coltivare una precisa capacità, legata alla lettura, ovvero quella di saper valutare, a primo acchito, se la ricerca appena effettuata ha prodotto ri- sultati apprezzabili che vale la pena approfondire. Come si può facilmente evincere dal diagramma di flusso della nostra me- todologia (vedi più sotto la Figura 5) la fase dell'occhiata rappresenta un crocevia, un primo momento decisionale, che può portarci a rivedere alcune decisioni prese. Dobbiamo domandarci, dando un'occhiata ai primi risultati del nostro incrocio di parole chiave (vedi pag. 21) se la strada intrapresa è quella corretta, se la direzione che stiamo dando alla nostra ricerca è quella che avevamo pro- gettato e desiderato. Capire velocemente tutto ciò significa guadagnare tempo prezioso che può essere impiegato in fasi diverse della nostra ricerca, per esempio, nella fase della valutazione delle fonti. Questa fase rappresenta il primo momento di feedback rispetto alle decisioni prese fino ad adesso: è corretta la scelta della parole chiave? mi servono altre parole a cui non avevo pensato nella prima fase (Interro- garsi)? è corretta la combinazione di parole? dovrei usare un diverso ambito di ricerca, un diverso cassetto (news, blog, libri etc.)? sarebbe forse opportuno valutare l'uso di un diverso motore di ricerca? Dobbiamo imparare a valutare quei piccoli abstract, quelle informazioni basilari, che il motore di ricerca ci mette a disposizione nella pagina dei risultati. Vediamo un esempio: cerchiamo un modo per costruire un nostro blog personale. Se cercassimo semplicemente le parole molto generiche “fare un blog” otterremmo questo risultato: 59 Fase 5: Un’occhiata ai risultati Come possiamo notare, ad un prima “Occhiata”, leggendo gli abstract (in- dicati con le frecce rosse), le parole usate non sono adatte a fornirci i risultati che cercavamo. Tuttavia, ritornando a scegliere meglio le parole ed utilizzando invece “creare blog gratis”, otteniamo un risultato più soddisfacente: Seguendo il flowchart, solo a questo punto, dopo aver rapidamente capito di essere sulla strada giusta (Occhiata) possiamo cominciare ad acquisire e valutare le nuove informazioni e passare quindi alla fase della Valutazione. 60 Fase 5: Un’occhiata ai risultati 61 62 Fase 6: La Valutazione dei risultati 63 Fase 6: La Valutazione dei risultati Il problema Spesso un pizzico di superficialità o, più semplicemente un po' di fretta, ci impediscono di valutare con attenzione le informazioni che leggiamo o che abbiamo trovato in rete. Il pericolo, in questa nostra società in cui la comunicazione è diventata im- mediata (social network, tablet, palmari etc.), è quello di acquisire informa- zioni sbagliate, fraudolente, di parte e di riverberarle in lungo ed in largo. 64 Fase 6: La Valutazione dei risultati La nostra soluzione La nostra è la soluzione più classica, ovvero riportare on line il buon senso e l'esperienza che abbiamo già nella vita quotidiana. In questo è essenziale il ruolo svolto dagli adulti, che hanno l'obbligo, anzi, l'imperativo morale, di affiancare i cosiddetti nativi digitali (che tali non sono25) nella scelta e nella valutazione delle informazioni trovate in rete. L’attendibilità delle informazioni Quando si svolgono delle ricerche bisogna sempre porsi il problema del- l’attendibilità delle fonti. "Attendibile" significa "credibile", "degno di fiducia"; si tratta quindi di chiedersi se un testo, un’immagine, etc. può darci informazioni precise o farci riflettere su un determinato argomento e se il suo contenuto è "veritiero" 26. Durante la lettura di un testo è necessario compiere un’operazione di valutazione, chiedendosi: Ciò che scrive l’autore è credibile? È pertinente (riguarda cioè l’argomento trattato)? L’autore si attiene all’argomento oppure divaga? Che cosa vuole dimostrare l’autore? È convincente? Le argomentazioni ("prove") che porta a sostegno delle sue idee sono valide? È "giusto" ciò che afferma? Sono d’accordo, totalmente o parzialmente, con l’autore? Le informazioni possono essere non attendibili per vari motivi, ad esempio: chi le realizza ha scopi ideologici, politici, vuole cioè convincere qualcuno; chi le realizza non è competente in materia; chi le realizza vuole scherzare o prenderci in giro; chi le realizza è superficiale. Gli atteggiamenti possibili sono di tre tipi: 1. FIDUCIA: è quello che si può in genere adottare quando leggiamo un testo che presenta nozioni o definizioni (enciclopedia, dizionario, elenco telefonico, orario ferroviario, formulario, manuale d’istruzioni): non avrebbe senso, in questo caso, dubitare dell’attendibilità delle informa- zioni, pur non sottovalutando la possibilità della presenza di errori. 25 http://www.agendadigitale.eu/competenze-digitali/550_per-favore-non-chiamateli-nativi-digitali.htm 26 http://spazioinwind.libero.it/liberscuola/lettval.htm di Elsa Cagner 65 Fase 6: La Valutazione dei risultati 2. PRUDENZA: è da praticare quando si ha a che fare con giornali e mezzi d’informazione, dato che questi possono presentare i fatti secondo punti di vista più o meno condivisibili, più o meno "di parte" o in maniera vo- lutamente incompleta. È chiaro però che alcune informazioni presenti, ad esempio, nei quotidiani possono essere lette con atteggiamento di fiducia (quotazioni di borsa, estrazioni del lotto, risultati sportivi ecc.). 3. SFIDUCIA: è un atteggiamento che si può (in certi casi si deve) tenere nei confronti di testi che sono messi in circolazione senza alcun controllo editoriale. Un caso tipico sono le informazioni presenti nel World wide web e nei social network. Grazie ad Internet, la quantità di informazioni alle quali possiamo accedere è enorme, tuttavia è necessario ricordarsi che non sempre queste informa- zioni sono rilevanti, serie, documentate, scritte da persone competenti. Ciò dipende dal fatto che tutti possono realizzare con relativa facilità delle pagine Web. Questo fatto, di per sé, è molto positivo, visto che offre a tutti la pos- sibilità di esprimersi liberamente, senza censure o controlli: persone che non hanno modo di manifestare idee su libri, giornali o televisione possono ora, almeno teoricamente, diffonderle in tutto il mondo. L’assenza di regole nella rete è un fenomeno straordinario, affascinante, democratico; si tratta solo di saperlo "cavalcare", soprattutto durante lo svolgimento di ricerche. Bisogna quindi intendersi: il concetto di "credibilità" non riguarda le opinioni, i pareri personali, ma solo il fatto che questi si basino o meno su una conoscenza approfondita di un determinato argomento o avvenimento; facciamo quindi attenzione a non confondere le "opinioni" con le "informazioni": dire che "I promessi sposi" è un libro noioso è un’opinione; affermare che è stato scritto da Leopardi è un’informazione… sbagliata. Se si cercano informazioni su un’idea politica, è molto probabile che sul sito del partito che ad essa fa riferimento si troveranno solo opinioni positive; sul sito realizzato da un tifoso della Juventus, difficilmente si troveranno giudizi negativi su un giocatore di quella squadra. Tenendo sempre presente che tutti possono realizzare una pagina Web, ci si potrebbe addirittura aspet- tare che ad un ragazzino di dieci anni possa venire in mente di costruire un sito su un complicato argomento filosofico; inoltre bisogna sempre ricordarsi che, come nella vita reale, anche in quella virtuale circolano molti buontem- poni e, a volte, anche dei malintenzionati. Non è facile definire delle regole precise per valutare il grado di attendibilità di un sito, ma alcuni suggerimenti possono senz’altro essere utili. 66 Fase 6: La Valutazione dei risultati 1. GRAFICA DEL SITO: la ricchezza grafica del sito non è legata alla qua- lità dell’informazione: ci sono siti bellissimi dal punto di vista "estetico" che non hanno niente da dire, e siti molto semplici che costituiscono un riferimento importante. Può capitare che pagine Web piene di immagini, di scritte lampeggianti, di effetti speciali, vogliano semplicemente cattu- rare la nostra attenzione, spesso a scopi pubblicitari. 2. SITI CONSIGLIATI: se un sito è "consigliato" da molti altri siti che pos- sono essere considerati attendibili, spesso è attendibile a sua volta. 3. SITI UFFICIALI: su determinati argomenti o personaggi, esistono "siti ufficiali" e siti "non ufficiali"; i primi sono realizzati da esperti dell’ar- gomento, da conoscitori di un personaggio o dal personaggio stesso; i se- condi da appassionati. I primi sono in genere più attendibili, i secondi lo sono meno, anche se, a volte, possono fornire informazioni "particolari", "controcorrente", "non ufficiali". I siti ufficiali, in genere, hanno come indirizzo il nome del personaggio o dell’argomento; ad esempio, per un gruppo musicale, l’indirizzo può essere "www.nomedelgruppo.com"; per un calciatore "www.nomedelcalciatore.com". Per rimanere nell’esempio, sarà difficile che nel sito ufficiale di un calciatore ci siano errori sulla sua data di nascita, sulla sua altezza o sul numero di reti che ha realizzato; è quindi una fonte di informazioni precisa. È probabile però che su questo sito non si troveranno giudizi negativi sul giocatore: tutto dipende ancora una volta da noi e da ciò che vogliamo cercare. 4. I "FINTI ANTICONFORMISTI": non bisogna considerare "false" le in- formazioni che non seguono la corrente, il pensiero diffuso, anzi. Va però ricordato che un "trucco" usato da molti è quello di fingersi anticonfor- misti per catturare l’attenzione, per far sembrare che nel sito si possano trovare informazioni non ufficiali, ma vere: «noi vi diciamo quello che gli altri non vi dicono», «la verità su…»; spesso queste affermazioni vanno considerate con prudenza. 5. PAGINE PERSONALI: grandi aziende come, ad esempio, quelle che of- frono l’accesso gratuito ad Internet, mettono a disposizione degli utenti degli "spazi" per realizzare dei siti; un indirizzo come "www.tin.it/utenti/nomesito", "members.xoom.com/nomesito" fa capire che ci si trova di fronte ad uno "spazio" messo a disposizione gratuita- mente da qualche operatore o gestore nel settore delle comunicazioni; ciò non significa che il sito non sia attendibile (a volte sono fatti benissimo), ma serve a farci capire semplicemente che può essere stato realizzato da chiunque, senza alcun controllo. 67 Fase 6: La Valutazione dei risultati 6. SITI ISTITUZIONALI: siti "istituzionali" (Ministeri, Enti pubblici etc.) danno buone garanzie di attendibilità; è chiaro che in essi si troveranno in

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