Domande e Risposte sul Rischio Elettrico PDF

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Questo documento contiene domande e risposte su argomenti di sicurezza elettrica, inclusi diversi concetti come il rischio elettrico, l'elettrocuzione, gli impianti elettrici e normative correlate. Le informazioni sono organizzate in diverse video lezioni, fornendo una panoramica completa da studiare.

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DOMANDE E RISPOSTE SUL RISCHIO ELETTRICO Video lezione 1 1. Da cosa deriva il rischio elettrico ? Risposta: Deriva dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva e non protetta di un impianto elettrico (Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro). 2. Da cosa deriva il rischio d’incend...

DOMANDE E RISPOSTE SUL RISCHIO ELETTRICO Video lezione 1 1. Da cosa deriva il rischio elettrico ? Risposta: Deriva dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva e non protetta di un impianto elettrico (Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro). 2. Da cosa deriva il rischio d’incendio o esplosione ? Risposta: Deriva dal pessimo stato di manutenzione o dall’imperizia (Mancanza di abilità e di preparazione specifica) nell’impiego di impianti e strumentazione. 3. Cos’è il rischio elettrico ? Risposta: Per rischio elettrico si intende la probabilità che si verifichi un evento dannoso a causa di contatto fisico con elementi sotto TENSIONE. 4. Com’è fatto il cartello che segnala un pericolo elettrico ? Risposta: Cartello triangolare con bordi neri e sfondo giallo e al centro il simbolo di un fulmine. 5. Quali sono le principali normative sul rischio elettrico e di cosa si occupano ? Fai qualche esempio. Risposta: Le principali normative sul rischio elettrico sono il D. Lgs 81/2008, D.Lgs 37/08, CEI 11-27. Il D.Lgs 81/08 disciplina gli obblighi del datore di lavoro, i requisiti di sicurezza, le verifiche, i controlli e le sanzioni. Il D.lgs 37/08 sancisce i requisiti degli impianti e delle attrezzature, stabilisce la periodicità della manutenzione e delle verifiche da effettuare. La norma CEI 11-27 sancisce le figure responsabili dei lavori elettrici, le istruzioni per le persone comuni che eseguono lavori non elettrici, etc. 6. Cos’è l’infortunio elettrico ? Risposta: l’infortunio elettrico è la lesione alla persona in conseguenza di uno shock elettrico o folgorazione, detta anche elettrocuzione. 7. Il rischio elettrico può dar luogo ad incendio. Per quali motivi può verificarsi un incendio ? Risposta: per un anomalia dell’impianto elettrico, per un sovraccarico, per un corto circuito, per un arco elettrico. Quest’ultimo si manifesta per elevato calore, vaporizzazione dei metalli, esplosione dell’aria riscaldata, etc. Video lezione 2 8. Cos’è un impianto elettrico ? (video lezione 2) Risposta: Un impianto elettrico è l’insieme costituito da tutti i dispositivi e componenti presenti dal contatore al punto di utilizzo. Si tratta quindi del quadro elettrico, dei cavi, delle canaline, degli apparecchi di manovra o protezione, delle prese e spine etc. 9. Cos’è un utilizzatore elettrico ? Risposta: Sono tutte le apparecchiature che funzionano utilizzando energia elettrica. 10. Cos’è e in che modo può avvenire il fenomeno dell’elettrocuzione ? Risposta: L’elettrocuzione, o più comunemente scossa elettrica, è la condizione di contatto tra corpo umano ed elementi in tensione con attraversamento del corpo da parte della corrente. L’elettrocuzione può avvenire per contatto diretto, contatto indiretto o per arco elettrico. 11. Quali sono i principali effetti dell’elettrocuzione, cioè della corrente elettrica sul corpo umano ? Risposta: I principali effetti della elettrocuzione sono: - La tetanizzazione: ossia la contrazione involontaria dei muscoli interessati al passaggio della corrente ed una loro parziale paralisi ; - L’arresto della respirazione; - La fibrillazione ventricolare; - L’arresto cardiaco - Le ustioni. 12. Cos’è la tetanizzazione ? Risposta: per tetanizzazione si intende la contrazione involontaria delle fibre muscolari ed una parziale paralisi nelle parti attraversate da corrente. 13. Cos’è la corrente di rilascio ? Risposta: per corrente di rilascio si intende il valore più elevato per il quale il soggetto riesce ancora a staccarsi dalla parte sotto tensione. Dipende da vari fattori e varia da persona a persona. 14. Cos’è l’arresto respiratorio ? Risposta: l’arresto respiratorio è diretta conseguenza della tetanizzazione dei muscoli preposti alla respirazione o della loro paralisi se i valori di corrente sono elevati. Il decesso avviene per asfissia in 3-4 minuti. 15. Cos’è la fibrillazione ventricolare e con quale strumento è necessario effettuare il soccorso? Risposta: si tratta di una contrazione involontaria dei ventricoli del cuore dovuta all’interferenza della corrente elettrica con la normale attività cardiaca. In caso di fibrillazione ventricolare occorre utilizzare il defibrillatore (entro minuti). 16. Con quali valori di corrente si ha l’arresto cardiaco ? Risposta: Si ha arresto cardiaco quando la persona è attraversata da correnti di valore superiori ai mA. 17. Per quali valori della corrente si manifestano le ustioni e dove sono localizzate? Risposta: per elevati valori della corrente si hanno le ustioni, che sono tipiche lesioni. Queste sono localizzate nei punti di entrata e uscita della corrente. Video lezione 3 18. Elenca alcuni dei fattori di “pericolosità dell’elettrocuzione”, cioè del passaggio della corrente elettrica nel corpo umano. Risposta: tra i vari fattori di pericolosità dell’elettrocuzione i principali sono: il percorso della corrente nel corpo umano, le condizioni fisiche del soggetto, l’intensità della corrente e la durata del contatto, la forma d’onda e frequenza della corrente, la fase del ciclo cardiaco all’inizio della elettrocuzione. 19. Su che tipo di grafico si disegnano le zone di pericolosità della corrente ? Quante zone è possibile individuare ? quanto vale la soglia di percezione ? Quanto vale la soglia di pericolosità ? (Fonte: libro di TPSEE 2 pag. 211) Risposta: Poiché i fattori di maggior incidenza sulla pericolosità della corrente sono la sua intensità e il tempo di percorrenza, il grafico che definisce le zone di pericolosità è un grafico tempo-corrente. In esso è possibile distinguere 4 zone. La soglia di percezione è convenzionalmente fissata in 0,5 mA, mentre la soglia di pericolosità è fissata in 10 mA, cioè con corrente fino a 10 mA non si ha alcun effetto pericoloso qualunque sia la durata del contatto. 20. Da quale curva è delimitata la zona 4 e quali effetti fisiopatologici possono manifestarsi in aggiunta alla fibrillazione ventricolare ? Risposta: La zona 4 è delimitata inferiormente dalla soglia di fibrillazione ventricolare allo 0,5% (curva c1). Oltre alla fibrillazione ventricolare possono manifestarsi altri effetti fisiopatologici gravi come l’arresto cardiaco, l’arresto respiratorio e gravi ustioni. 21. Quali zone separa la soglia di tetanizzazione ? Risposta: la soglia di tetanizzazione separa le zone 2 e 3, cioè la zona di non pericolosità (zona 2) in cui si hanno generalmente effetti fisiopatologici moderati, dalla zona caratterizzata da effetti severi ma reversibili quali la tetanizzazione e la difficoltà respiratoria (zona 3). 22. Come possiamo denominare le 4 zone del diagramma tempo-corrente relative agli effetti sulle persone della corrente alternata ? Risposta: la zona 1 è detta di non percezione, la zona 2 è detta zona di non pericolosità o degli effetti fisiopatologici moderati, la zona 3 degli effetti severi ma reversibili, la zona 4 è la zona di probabile fibrillazione ventricolare. Video lezione 4 (marchio CE, contatto diretto e indiretto, comportamenti in caso di emergenza, protezioni) 23. Dai una definizione di contatto diretto e indiretto Risposta: il contatto di una persona con una parte in tensione è diretto quando il contatto avviene mediante contatto con le parti attive dei componenti, che sono le parti normalmente in tensione per motivi funzionali, come i conduttori delle linee e i morsetti degli apparecchi elettrici; il contatto è detto indiretto quando avviene con le parti conduttrici di componenti elettrici che, pur non essendo normalmente in tensione, possono assumere un potenziale diverso da zero in seguito a un guasto d’isolamento (masse).

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