Domande Corrette Igiene Generale PDF

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These are general hygiene questions, suitable for an undergraduate-level study or examination. The questions cover topics including disease prevention, screening, and sterilization. The document provides multiple-choice and short-answer questions.

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DOMANDE IGIENE GENERALE Quali tra i seguenti fattori devono essere considerati quando si sta pianificando una campagna di screening: a) Sensibilità del test di screening b) Specificità del test di screening c) Possibilità di in...

DOMANDE IGIENE GENERALE Quali tra i seguenti fattori devono essere considerati quando si sta pianificando una campagna di screening: a) Sensibilità del test di screening b) Specificità del test di screening c) Possibilità di intervenire efficacemente sulla malattia d) Valore predittivo del test (+ e ‐) e) Costo del test La prevenzione primaria delle malattie non infettive ha lo scopo di: a) Difendere i soggetti sani eliminando le cause e fattori di rischio b) Modificare lo stile di vita c) Eseguire interventi di diagnosi precoce d) Ridurre l’inquinamento ambientale e) Nessuno delle precedenti Verso chi o che cosa è diretta la prevenzione primaria (2 risposte) a) verso il soggetto malato b) verso il soggetto sano c) verso il soggetto che presenta sequele di malattie d) verso l’agente patogeno e) nessuna di queste La prevenzione secondaria si occupa: a) diagnosi precoce b) aumentare le difese individuali c) inattivare l’agente causale d) modificare le abitudini di vita e) screening dei soggetti portatori di fattori di rischio La prevenzione terziaria nell’ambito delle malattie infettive comprende: a) la vaccinoprofilassi b) la sieroprofilassi c) il costo‐beneficio d) la riabilitazione e) la sterilizzazione Le prevenzione della febbre tifoidea si può attuare mediante (2 risposte): a) vaccinare gli addetti ai depuratori dei liquami b) vaccinazione del personale medico c) sieroprofilassi d) controllo della quantità delle acque destinate ad uso potabile e) vaccinazione di tutti i nuovi nati La prevenzione del tetano si può attuare mediante (2 risposte): a) colpisce prevalentemente il sesso maschile b) controlli apparecchi di sterilizzazione c) isolamento ospedaliero d) vaccinazione obbligatoria negli adulti per categorie e) isolamento domiciliare L’agente eziologico del tetano è (2 risposte): a) un anaerobio facoltativo b) un anaerobio obbligato c) un clostridio a spore termoresistenti d) patogeno anche per gli animali a sangue freddo e) nessuna risposta di queste Lo studio caso‐controllo: a) Può essere effettuato in tempi brevi b) Permette il calcolo dell’incidenza della malattia considerata c) Permette il calcolo della prevalenza della malattia considerata d) Si usa per stimare il rischio relativo riferito a uno o più fattori di rischio Quale tra i seguenti è il bios più frequentemente riscontrabile in uno studio caso‐controllo: a) Perdita al follow‐up b) Difficoltà della diagnosi della malattia c) Imprecisa classificazione dell’esposizione d) Non rispondenza al questionario e) Nessuno dei precedenti bios 1 Materiali plastici, come siringhe, cateteri ecc. possono essere sterilizzati con (2 risposte): a) Radiazioni ultraviolette b) Aria calda c) Ossido di etilene d) Vapore fluente e) Radiazioni ionizzanti I – esposizione = 40% I – esposti = 40% I – non esposti = 10% I – non esposti 10 % RR= Rischio attribuibile individuale = a) 40 a) 40 b) 10 b) 30 c) 4 c) 10 d) Non si può calcolare d) 4 e) Nessuna e) Nessuna I – esposti = 15% I – esposti = 0,3 I – non esposti = 9% RR = I – non esposti = 0,1 RR= a) 15 a) 2 b) 5 b) 3 c) 3 c) 0,4 d) Non si può calcolare d) 1 e) Nessuna e) Nessuna La sterilizzazione dei materiali di plastica può essere eseguita con (2 risposte): a) raggi γ b) raggi infrarossi c) aria calda d) ossido di etilene (infiammabile, tossico, poco pratico) e) vapore fluente I raggi UV sono utilizzati per la sterilizzazione di: a) vetreria b) ferri chirurgici c) materiali ionizzanti (materiali di plastica) d) alimenti e) nessuna Per quali delle seguenti malattie si richiede l’immediata segnalazione alle autorità (2 risposte): a) Rosolia b) Poliomielite c) Parotite d) Rabbia e) Salmonellosi Le malattie di Prima classe nella denuncia delle malattie sono: (Malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse. (colera, Febbre gialla, ricorrente epidemica, emorragiche Virali: peste, poliomielite, tifo esantematico, botulismo, difterite, influenza virale, rabbia, tetano, trichinosi.) Di seconda classe si segnalano a 48h max (meningite, salmonella, sifilide, epatite....) a) Malattie per le quali (48 ore) si richiedono speciali documentazioni b) Malattie per le quali (12 ore) dopo si verifica un evento epidemico c) Malattie su base veterinaria d) Malattie soggette (12 ore) a segnalazioni immediate/internazionale e) Malattie (48 ore) frequenti o controllabili Tra i disinfettanti indicati quali ha potere sporicida: ? a) Alcali b) Iodofori c) Clorexidina d) Composti anfoterici e) Alcol etilico al 70% L’azione disinfettante della gluteraldeide dipende da: a) l’azione della concentrazione b) l’azione del tempo e della concentrazione c) l’azione del tempo d) l’azione della concentrazione salina e) l’azione del pH 2 I circuiti idrici di un riunito possono essere disinfettati con: a) ipoclorito di sodio b) ammonio quaternario c) ozono d) gluteraldeide e) TAED I requisiti di un buon disinfettante sono: a) azione batteriostatica rapida b) limitato spettro d’azione c) assenza di tossicità per uomini/animali d) assenza di deterioramento su diversi substrati Il controllo del corretto funzionamento dell’autoclave può essere eseguito mediante: a) Controllando la vitalità delle spore saprofite introdotte prima della sterilizzazione? b) Controllando la vitalità delle spore patogene introdotte prima della sterilizzazione c) Medianti indicatori chimici di controllo d) Mediante il controllo di tempi e temperature e) Nessuna delle risposte precedenti Il controllo della vitalità delle spore utilizzate nell’autoclave deve essere eseguito per: a) Per semplice ispezione visive b) Aprendo la fiala contenenti le spore e coltivando su appositi terreni c) Incubando la fiala per 24 ore a ± 45°C prima dell’ispezione visiva d) Incubando la fiala per 3 giorni a ± 45° C prima dell’ispezione visiva e) Valutando la contaminazione residua sui ferri messi a sterilizzare Per quali malattie quarantenarie non può essere richiesta la vaccinazione internazionale: a) Vaiolo b) Peste c) Colera d) Febbre gialla e) Tifo esantematico Il vaccino antipoliomielitico di Salk (due risposte): (Picornavirus RNA+ senza env, icosaedrico.Vaccino inattivato (IPV 98% di protezione) iniezione sottocutaneo, no effetti collaterali, 3 dosi (le prime due a distanza di 6-8 settimane e la terza 8-12 mesi dopo) Si replica nell'orofaringe e viene trasmessa anche ad altre persone, si moltiplica e poi inghiottito, va nei tessuti linfoidi dell'intestino e si moltiplica per poi SNC per via ematica o mediante assoni o guaine perineurali dei n.periferici. (OPV via orale è più rischioso ed inoltre 95% protezione). Periodo incubazione 4-35 di per poi nel 2% paralisi flaccida asimmetrica senza perdita capacità sensoriale. Guarigione 6 mesi se persiste e permanente. a) Interferisce con la circolazione ambientale dei virus selvaggi b) Si somministra per via parenterale c) Ha una scheda vaccinale di 3 dosi d) Determina la produzione di IgA secretorie e) Viene somministrato anche in caso di ipogammaglobulinemia Quali tra i seguenti vaccini sono costituiti da batteri inattivati: a) Antibotulinico b) Antidifterico c) Anticolerico d) Antirabbico e) Antibrucellosi Quali dei seguenti vaccini sono costituiti da anatossine: a) Antibotulinico b) Antipertossico c) Antipestoso d) Antidifterico e) Antimeningococco La febbre sotto i 38° C è un fattore negativo per una possibile vaccinazione: a) Si, in tutti i casi b) No, in nessun caso c) Solo se associata ad un'altra malattia d) Solo se associata a disturbo intestinale e) Nessuna delle risposte precedenti Le reazioni avverse si manifestano più facilmente con i vaccini: a) con vaccini uccisi b) con tossoide c) con subunità polisaccaridici d) con sub‐unità proteiche e) con vaccini viventi 3 Quali tra i seguenti vaccini sono costituiti da batteri viventi attenuati (1 risposta): a) antibrucellosi b) anticolerico c) antirabbico d) antitifico e) antimalarico Quali dei seguenti vaccini sono costituiti da anatossine: a) antidifterico b) antitetanico c) antipertossico d) antimorbillo e) antitubercolare I requisiti di un vaccino sono: a) economico, efficace, innocuo, pratico b) durevole, efficace, innocuo, pratico c) economico, efficace, stabile, pratico d) economico, efficace, innocuo, trasportabile e) economico, orale, innocuo, pratico L’efficacia di un vaccino si misura: a) in soggetti che hanno avuto la malattia ma lieve b) in soggetti protetti della malattia c) in soggetti con alti livelli anticorpali d) in soggetti che hanno avuto la malattia in forma grave e) in soggetti che hanno bassi livelli anticorpali In genere l’immunità di un vaccino è di più lunga durata per: a) vaccini viventi b) vaccini uccisi c) subunità virali d) subunità cellular e) nessuna delle precedenti risposte Una controindicazione al vaccino antinfluenzale: a) soggetto con ritardo mentale b) soggetto nato premature c) soggetto cardiopatico d) soggetto nefropatico e) nessuna di queste Per quali delle seguenti malattie è prevista la vaccinazione obbligatoria per categorie di lavoro (2 risposte): a) febbre tifoidea b) influenza c) tetano d) rosolia e) morbillo Il vaiolo è stato dichiarato eradicato del WHO nel: a) 1980 La piramide dell’età è: a) Una tabella che illustra la distribuzione per sesso ed età e dei nuovi nati b) Una tabella per distribuzione per sesso di una popolazione c) Un grafico che mette in relazione due variabili quantitative d) Un grafico che mette in relazione due variabili qualitative e) Nessuna delle risposte precedenti L’istogramma: a) È un grafico che può essere utilizzato per variabili quantitative b) È un grafico che può essere utilizzato per variabili qualitative c) Solo variabili dicotomiche d) Variabili sia qualitative che quantitative e) Nessuna delle precedenti risposte La clororichiesta di un’acqua: (In genere ipoclorito di sodio, serve per eliminare microrganismi patogeni e parassiti dalle acque contaminate. Potere ossidante nei confronti di sostanze organiche e inorganiche con formazione di clorammine, battericida, ed anche per i virus bloccando la loro attività. Tempo di contatto minimo 30 min. I gas di cloro sono tossici, dosi sbagliate possono danneggiare l'app digerente.) a) È la quantità di cloro richiesto da un’acqua per ossidare tutto l’ossidabile ? b) È la quantità di cloro che viene aggiunta ad un’acqua c) Dipende fortemente dalla presenza di Sali e composti chimici ossidabili d) Dipende dall’influenza delle stagioni: maggior rischio infettivo d’estate e) Nessuna delle risposte precedenti. 4 L’adiuvante nei vaccini ha lo scopo di: a) Ridurre la risposta immunitaria b) Rendere meno tossico il vaccino c) Facilitare la deposizione in loco del vaccino d) È indispensabile solo per alcuni vaccini uccisi e) Aumenta la durata della risposta Che cosa si intende per “herd immunity”: a) Immunità del singolo soggetto b) Immunità più durevole nel tempo c) Immunità della maggior parte dei vaccinati d) Immunità di massa e) Nessuna delle precedenti risposte Il sistema sanitario ideale prevede la globalità: a) Costi ridotti delle prestazioni b) Tutti possono accedere alle cure c) La qualità della prestazione deve essere elevata d) Tutte le prestazioni devono essere offerte e) Il servizio sanitario deve essere coperto dalle compagnie assicuratrici Quali tra i seguenti fattori viene considerato nella valutazione del rischio coronarico (3 risposte) a) Età b) Diabete c) Cromo nella dieta d) Ipercolesterolemia e) Nessuna delle risposte precedenti Sono considerati sorgenti di infezione quegli animali: a) senza i quali non avviene la trasmissione dell’infezione b) che trasportano passivamente materiale contaminato c) che sono malati della malattia e la trasmettono d) che fanno da tramite tra il malato e il soggetto recettivo e) nessuna delle risposte precedenti L’indice fenolico è il rapporto tra: a) il microrganismo ed il fenolo b) un disinfettante qualsiasi e il fenolo c) il tempo di azione del fenolo e quello di un disinfettante qualsiasi d) la concentrazione del fenolo e dell’altro disinfettante e) nessuno di queste risposte L’indice fenolico è influenzato da (2 risposte): a) presenza di Sali b) tipo di microrganismo c) attività metabolica del microrganismo d) pH della soluzione e) tipo di detergente associato al disinfettante I composti tensioattivi sono: a) ottimi disinfettanti b) ottimi battericidi c) ottimi virucidi d) ottimi detergenti e) ottimi sporicidi L’applicazione di un test di screening su una popolazione si può far rientrare tra gli studi: a) caso‐controllo b) longitudinali c) sperimentali d) trasversali e) descrittivi Si parla di epidemia solo se (2 risposte): a) un numero di morti sufficientemente elevato b) la presenza di un nuovo patogeno c) una correlazione di tempo e luogo d) una diffusione ampia della malattia e) un numero di casi statisticamente significativo 5 La clorexidina è caratterizzata da: a) un’attività residua del composto b) è inibita dalle protein c) è inibita dalla presenza di Sali d) aumenta all’aumentare della concentrazione La clorexidina ha (3 risposte): a) un’azione ritardata nel tempo b) si assorbe alle mucose c) può essere utilizzata per la disinfezione delle mani d) Si assorbe nelle mucose e) Può essere utilizzata a Ph elevato L’Italia è stata dichiarata definitivamente polio‐free nel: a) 2001 b) 2002 (in Europa) c) 2003 d) 2004 (in Italia) e) 2005 La sorgente d’infezione del virus dell’epatite A è: a) portatore convalescente b) portatore cronico c) oggetti d’uso comune d) feci e) portatore precoce I tempi di sopravvivenza dei principali patogeni (HBV, HCV, HIV) reperibili in uno studio odontoiatrico sono: a) 1‐2 giorni b) 4‐6 giorni c) 8‐10 giorni d) 12‐14 giorni e) > di 2 settimane La difficoltà nell’uso dell’acido peracetico è legata a: a) Infiammabile b) Esplosivo c) tossico per contatto d) poco stabile nell’ambiente (bisogna titolare ogni volta prima di utilizzare) e) nessuna delle risposte Lo scambio di materiale genetico tra batteri che avviene mediante l’intervento di un fago è detto: a) trasduzione Quali tra le seguenti malattie sono zoonosi (3 risposte): a) Ascaridiasi b) Rabbia c) Carbonchio (antrace) d) Brucellosis e) Malaria Una variabile è quantitativa quando: a) include parametri numerici b) non include parametri numerici c) include solo parametri numerici interi d) include solo parametri numerici decimali e) include qualsiasi parametro numerico o non numerico La dichiarazione di Alma‐Ata del 1978 stabilisce: a) l’assenza di malattia b) diritto acquisibile della salute c) diritto fondamentale d) la salute è un bene di consume e) nessuna delle risposte I determinanti “non modificabili” sono: a) reddito – genetics – sesso b) reddito – fumo – sesso c) istruzione – età – farmaci d) genetica – sesso – età e) fumo – alcol -età 6 I determinanti “prossimali” della salute sono (2 risposte): a) medicina clinica b) fattori di rischio c) medicina di sanità pubblica d) autorità amministrative e) servizi territoriali Per transizione epidemiologica si intende (4 risposte): a) il calare della mortalità e il crescere della speranza di vita b) la mancanza di malattie infettive c) il mutare delle caratteristiche delle malattie d) l’invecchiamento della popolazione e) il modificarsi del sistema sanitario Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) (3 risposte): a) infezioni contratte in ospedale b) infezioni contratte sul posto di lavoro c) le infezioni comunitarie (acquisite in comunità) d) la malattia si manifesta solo in ospedale e) la malattia si manifesta dopo le dimissioni dall’ospedale I micobatteri sono estremamente resistenti ai disinfettanti e agli antibiotici a causa di: a) elevato contenuto di G-C nel DNA b) elevate capacità rigenerativa del batterio c) particolare struttura della parete cellulare d) enzimi termoresistenti e) enzimi ad azione antidisinfettanti Quale tra i disinfettanti elencati causano la coagulazione delle proteine citoplasmatiche (2 risposte): a) alcoli b) fenoli c) ioni di metalli pesante d) gluteraldeide e) acqua ossigenata Il movimento della popolazione viene studiato attraverso la registrazione delle (2 risposte): a) nascite b) morti c) malattie d) ricoveri ospedalieri e) nessuna Per valutare l’andamento di un’epidemia quale dei seguenti parametri prediligeresti: a) La letalità b) La prevalenza c) L’incidenza d) Tutti sono necessari e) Nessuna delle precedenti risposte Una malattia cronica con 500 malati presenti su 10,000 persone e 100 nuovi casi ogni anno su 10,000 persone a rischio: a) Ha un’incidenza annua del 1/1000 b) Ha una prevalenza del 0.5% c) Ha una stima della durata media di 5 anni (si calcola Prevalenza / Incidenza) d) Ha una stima della durata media di 0.25 anni e) Nessuna delle precedenti risposte La prevenzione primaria delle malattie riguarda: a) Gli interventi atti a combattere l’insorgenza delle malattie nei soggetti sani b) Le malattie in cui è possibile la diagnosi precoce c) Le sole malattie infettive più pericolose d) Le malattie ad alta letalità e alta diffusione nella popolazione e) Nessuna delle precedenti risposte In uno studio di coorte si reclutano: a) Malati e relativi controlli b) Esposti e non-esposti c) Sani e malati d) Un campione casuale nella popolazione e) Nessuna delle precedenti risposte La predittività di un test: a) Diminuisce all’aumentare della prevalenza di una malattia nella popolazione b) Aumenta all’aumentare della prevalenza di una malattia nella popolazione c) È indipendente dalla frequenza della malattia nella popolazione d) Nessuna delle precedenti risposte 7 Alla variazione del valore di un punto di cut-off di un test di screening: a) Sensibilità e specificità non aumentano b) Aumentano la specificità aumenta anche la sensibilità c) Aumentando la sensibilità diminuisce la specificità d) Nessuna delle precedenti risposte Un fattore di rischio (FR): a) Determina l’insorgere di una malattia in assenza di fattori protettivi b) Determina univocamente l’insorgere di una malattia c) Contribuisce ad aumentare il rischio di contrarre una malattia d) Contribuisce ad aumentare il rischio di contrarre una malattia se in presenza di altri FR e) Nessuna delle precedenti risposte La prevalenza di una malattia: a) È una misura epidemiologica statica b) È una proporzione c) Può assumere valori da 0 a 1 d) Tutte le precedenti risposte e) Nessuna delle precedenti risposte Il denominatore del tasso di incidenza generale di una malattia comprende – una risposta: a) La popolazione totale b) Solo la popolazione esposta ad uno specifico fattore di rischio c) La popolazione non malata all’inizio dell’osservazione d) Solo la popolazione malata nel periodo di osservazione e) Nessuna delle precedenti risposte Il tasso di incidenza – una risposta: a) Considero il numero di nuovi eventi in un intervallo t b) È una misura epidemiologica istantanea c) Si utilizza solo per malattie croniche degenerative d) Si utilizza solo per malattie infettive e) Nessuna delle precedenti risposte Il tasso di incidenza di una malattia – due risposte: a) Considera sempre un intervallo di tempo t b) Non può mai assumere il valore di 0 c) Non può essere utilizzata per malattie croniche degenerative d) Ha un denominatore che comprende la popolazione a rischio di ammalare e) Nessuna delle precedenti risposte Nel tasso di incidenza di una malattia nella popolazione generale – due risposte: a) Il numeratore è dato dal numero di nuovi casi in un tempo t b) Il denominatore è dato dalla popolazione esposta ad uno specifico fattore di rischio c) Il denominatore è dato dalla popolazione a rischio, ossia tutti meno i malati d) Il risultato è sempre maggiore o uguale ad 1 e) Nessuna delle precedenti risposte Il tasso di incidenza è uguale al rapporto tra: a) N° di casi presenti in una popolazione e popolazione totale b) Popolazione totale e n° di casi presenti in una popolazione c) N° di nuovi eventi in un intervallo t e popolazione a rischio d) Popolazione a rischio e n° di nuovi eventi in un intervallo t e) N° di nuovi eventi in un intervallo t e popolazione totale I periodi di osservazione del tasso di incidenza persona/tempo: a) Devono essere di una settimana ciascuno b) Devono essere di un mese ciascuno c) Devono essere di un anno ciascuno d) Hanno una dimensione variabile in relazione al tipo di evento in studio e) Nessuna delle precedenti risposte La prevalenza di una malattia: a) È una misura epidemiologica statica b) È una proporzione c) È un tasso che prevede necessariamente un intervallo di tempo per essere calcolato d) Può assumere valori da 0 a 1 e) Nessuna delle precedenti risposte 8 La prevalenza puntuale di una malattia: a) È riferita al no di casi presenti ad un dato istante nella popolazione esaminata b) Consente di valutare il no di nuovi casi di malattia in un intervallo di tempo t c) È riferita al no di casi presenti in due momenti successivi nella popolazione esaminata d) È uguale al rapporto tra popolazione e no di casi e) Nessuna delle precedenti risposte La prevalenza puntuale di una malattia: a) È una misura istantanea b) È riferita al no di casi presenti ad un dato istante nella popolazione esaminata c) Consente di valutare il no di nuovi casi di malattia in un periodo di tempo t d) Può assumere valori compresi tra 0% e 100% e) Nessuna delle precedenti risposte La prevalenza puntuale di una malattia: a) Può assumere valori compresi tra 0 e infinito b) È riferita al no di casi presenti in un determinato periodo nella popolazione esaminata c) Non può mai assumere il valore di 0 d) Non può mai assumere valori numerici inferiori a 1 e) Nessuna delle precedenti risposte Il tasso d’attacco si utilizza soprattutto nelle patologie (una sola risposta): a) Tumorali b) Cardiovascolari c) Metaboliche d) Infettive e) Accidentali Il tasso d’attacco: a) Si utilizza soprattutto nelle epidemie riguardanti malattie infettive a breve periodo di incubazione b) È un tasso di incidenza riferito ad un breve periodo di tempo c) È una variante del tasso di incidenza cumulativa d) È una variante del tasso di incidenza persona/tempo e) Nessuna delle precedenti risposte Nel caso di malattie croniche inguaribili la stima della durata media di una malattia (D) corrisponde al rapporto tra: a) Prevalenza ed incidenza b) Incidenza e mortalità c) Mortalità e prevalenza d) Incidenza e prevalenza e) Prevalenza e mortalità La relazione tra prevalenza (P), Incidenza (I) e durata media (D) di una malattia cronica è espressa da: a) P=I/D b) I=P x D c) D=P x I d) D=P/I e) Nessuna delle precedenti risposte Una malattia cronica con 600 malati presenti su 10,000 persone e 200 nuovi casi ogni anno su 10,000 persone a rischio: a) Ha un’incidenza annua del 2% b) Ha una prevalenza del 6% c) Ha una stima della durata media di 3 anni d) Ha una stima della durata media di 0.3 anni e) Ha un’incidenza annua del 20/1000 Una malattia cronica con 300 malati presenti su 1.000 persone, e 1 nuovo caso ogni anno su 10 persone a rischio: a) Ha un’incidenza annua del 10% b) Ha un’incidenza annua del 1% c) Ha una prevalenza del 3% d) Ha una prevalenza dello 0.3% e) Ha una stima della durata media di 30 anni Sono generalmente indicati tra i vantaggi degli studi descrittivi: a) La rapidità dell’esecuzione dello studio b) L’estrema attendibilità del dato c) L’utilizzo di dati già raccolti attraverso altre fonti d) La possibilità di vagliare ipotesi eziologiche specifiche e) Nessuna delle precedenti risposte Sono generalmente indicati tra i vantaggi degli studi descrittivi: a) La possibilità di indagare simultaneamente su diversi fattori di rischio b) L’estrema attendibilità del dato c) La possibilità di ottenere la prevalenza di varie malattie nella popolazione d) La possibilità di vagliare ipotesi eziologiche specifiche e) Nessuna delle precedenti risposte 9 Le analisi per coorte sono studi epidemiologici: a) Valutano la prevalenza di determinate malattie b) Valutano la prevalenza di determinate esposizioni a fattori di rischio c) Valutano l’incidenza della malattia in popolazioni migrate in altre nazioni d) Valutano l’incidenza di una determinata malattia in tutti i nati nello stesso anno e) Nessuna delle precedenti risposte Negli studi epidemiologici descrittivi il metodo delle analisi per coorti può riguardare: a) L’incidenza di una determinata malattia in tutti i nati nello stesso anno b) La mortalità per una determinata causa in tutti i nati nello stesso anno c) L’incidenza della malattia in diverse nazioni d) Il diverso ruolo di fattori di rischio ambientali ed ereditari nell'eziopatogenesi della malattia e) Nessuna delle precedenti risposte Dall’effettuazione di uno studio trasversale si può: a) Ricavare la prevalenza della condizione in studio b) Ricavare l’incidenza della condizione in studio c) Stimare il rischio attribuibile di eventuali esposizioni d) Valutare l’andamento nel tempo della condizione in studio e) Nessuna delle precedenti risposte Quali misure epidemiologiche possono essere generalmente calcolate in uno studio trasversale: a) Odds Ratio b) Rischio attribuibile c) Prevalenza d) Incidenza e) Nessuna delle precedenti risposte Quali misure epidemiologiche possono essere generalmente calcolate in uno studio trasversale: a) Rischio assoluto b) Rischio attribuibile c) Prevalenza d) Incidenza e) Nessuna delle precedenti risposte Lo studio di coorte si può utilizzare per calcolare: a) L’incidenza della malattia negli esposti b) Il rischio relativo della malattia riferita a un fattore di rischio c) Il rischio attribuibile della malattia d) La prevalenza della malattia negli esposti e) Nessuna delle precedenti risposte Lo studio di coorte si può utilizzare per calcolare: a) L’incidenza della malattia negli esposti b) Il rischio relativo della malattia riferita a un fattore di rischio c) Il rischio attribuibile della malattia d) L’incidenza della malattia dei non esposti e) tutte le precedenti risposte Lo studio a coorte: a) Serve per calcolare la prevalenza della malattia considerata b) Serve per calcolare il rischio relativo c) Si usa per valutare l’andamento nel tempo della malattia d) È un tipico esempio di studio epidemiologico sperimentale e) Nessuna delle precedenti risposte Quali delle seguenti misure epidemiologiche NON possono essere generalmente calcolate in uno studio a coorte:? a) Rischio relativo b) Rischio attribuibile individuale c) Prevalenza della malattia d) Incidenza della malattia e) Nessuna delle precedenti risposte Quali delle seguenti misure epidemiologiche possono essere generalmente calcolate in uno studio a coorte: a) Rischio relativo b) Rischio attribuibile c) Rischio assoluto d) Prevalenza e) Incidenza 10 Sono generalmente indicati tra i vantaggi degli studi a coorte: a) I relativi bassi costi b) La possibilità di calcolare la prevalenza della malattia considerata c) La possibilità di calcolare l’incidenza della malattia considerata d) La quantizzazione del rischio e) La rivelazione precisa dell’esposizione ai fattori di rischio ? Sono generalmente indicati tra gli svantaggi degli studi a coorte: a) Impossibilità di calcolare l’incidenza della malattia b) La lunga durata c) L’impossibilità di calcolare la prevalenza della malattia d) La difficoltà di utilizzo per malattie rare e) Le applicazioni limitate nell’uomo per motivi etici Sono generalmente indicati tra i vantaggi degli studi a coorte: a) La relativa breve durata dello studio b) La possibilità di calcolare l’incidenza della malattia nel gruppo degli esposti c) La possibilità di calcolare il rischio attribuibile d) La possibilità di utilizzazione anche per fattori di rischio e) Nessuna delle precedenti risposte Sono generalmente indicati tra i vantaggi degli studi a coorte: f) La relativa breve durata dello studio g) La possibilità di calcolare l’incidenza della malattia nel gruppo degli esposti h) La possibilità di calcolare il rischio attribuibile i) tutte le precedenti risposte j) Nessuna delle precedenti risposte Sono generalmente indicati tra gli svantaggi degli studi a coorte: a) Gli alti costi b) Le applicazioni limitate nell’uomo per motivi etici c) L’impossibilità di calcolare l’incidenza della malattia d) L’impossibilità di vagliare ipotesi etiologiche recentemente emerse e) Nessuna delle precedenti risposte Se il tasso di incidenza di una malattia è 5 volte maggiore negli uomini rispetto alle donne mentre la prevalenza non mostra alcuna differenza per sesso, la spiegazione più plausibile è che (una sola risposta): a) La durata della malattia sia maggiore nelle donne b) La letalità della malattia sia maggiore nelle donne c) La mortalità della malattia sia maggiore nelle donne d) Le donne ricevano cure meno adeguate e) La diagnosi venga spesso non effettuata correttamente nelle donne Se il tasso di incidenza di una malattia è molto simile tra donne e uomini, mentre la prevalenza della malattia nelle donne è 5 volte maggiore rispetto agli uomini, la spiegazione più plausibile è che (una sola risposta): a) La durata della malattia sia maggiore nelle donne b) La letalità della malattia sia maggiore nelle donne c) La mortalità della malattia sia maggiore nelle donne d) Le donne ricevano cure meno adeguate e) La diagnosi venga spesso non effettuata correttamente nelle donne Il tasso di incidenza delle malattie non può essere calcolato nei seguenti studi epidemiologici: (2 risp) a) Studio trasversale b) Studio caso-controllo c) Studio longitudinale (a coorte) d) Studio ecologico e) Nessuna delle precedenti risposte Il tasso di incidenza delle malattie può essere calcolato nei seguenti studi epidemiologici: a) Studio trasversale b) Studio caso-controllo c) Studio longitudinale (a coorte) d) Studio ecologico e) Nessuna delle precedenti risposte Il rischio relativo è il rapporto tra: a) Rischio attribuibile e prevalenza del fattore di rischio nella popolazione b) Incidenza nei non esposti ed incidenza negli esposti c) Rischio assoluto e rischio attribuibile d) Incidenza e durata della malattia e) Nessuna delle precedenti risposte 11 Il rischio relativo: a) È la differenza tra incidenza negli esposti e incidenza nei non esposti b) È calcolabile negli studi a coorte c) È stimabile negli studi di caso-controllo d) È il rapporto tra incidenza negli esposti ed incidenza nei non esposti e) È il prodotto dell’incidenza negli esposti per l’incidenza nei non esposti Il rischio relativo: a) È una misura ottenibile solo negli studi sperimentali b) Serve per valutare il maggior rischio degli esposti rispetto ai non esposti ad un fattore di rischio c) Può servire per valutare il ruolo di diversi fattori di rischio nell’etiopatogenesi di una malattia d) Serve per valutare la prevalenza negli esposti ad un fattore di rischio e) Nessuna delle precedenti risposte Il rischio assoluto corrisponde a: a) Tasso di incidenza nei non esposti ad un fattore di rischio b) Tasso di incidenza negli esposti ad un fattore di rischio c) Prevalenza negli esposti ad un fattore di rischio d) Prevalenza nei non esposti ad un fattore di rischio e) Differenza tra tasso di incidenza negli esposti e tasso di incidenza nei non esposti Per valutare l’influenza di uno o più fattori di rischio nello sviluppo di una malattia occorre considerare (una sola risposta): a) Il rischio assoluto b) L’incidenza negli esposti al fattore di rischio c) Il rischio relativo d) La prevalenza negli esposti al fattore di rischio e) Nessuna delle precedenti risposte Un rischio relativo di 1 indica presumibilmente che il supposto fattore di rischio: a) Ha una debole influenza sullo sviluppo della malattia b) Non ha influenza sullo sviluppo della malattia c) Ha una forte influenza sullo sviluppo della malattia d) È protettivo nei confronti dello sviluppo della malattia e) Nessuna delle precedenti risposte Un rischio relativo superiore a 1 indica presumibilmente che: a) Il supposto fattore di rischio non ha influenza sullo sviluppo della malattia b) L’incidenza negli esposti è inferiore a quella nei non esposti c) Il supposto fattore di rischio è protettivo nei confronti dello sviluppo della malattia considerata d) Il fattore di rischio ha influenza sullo sviluppo della malattia considerata e) Nessuna delle precedenti risposte Un valore del rischio relativo inferiore a 1 indica presumibilmente che il supposto fattore di rischio: a) È protettivo nei confronti della malattia considerata b) Non ha influenza sullo sviluppo della malattia considerata c) Ha una forte influenza sullo sviluppo della malattia considerata d) Ha una debole influenza sullo sviluppo della malattia considerata e) Nessuna delle precedenti risposte Una malattia infettiva: a) È sempre contagiosa b) Ha manifestazioni cliniche dipendenti dalla virulenza del parassita c) Può essere determinata da microorganismi ambientali o commensali opportunisti d) Ha un’incubazione sempre di poche ore e) Riconosce sempre un serbatoio di origine umana Una malattia infettiva: a) Determina sempre una risposta immunitaria b) Ha un’incubazione che varia da poche ore a qualche settimana c) Riconosce sempre un serbatoio di origine animale d) Porta sempre a guarigione e) Nessuna delle precedenti risposte La capacità propria dei microrganismi di causare un danno all’ospite è definita: a) Invasività b) Patogenicità c) Contagiosità d) Infettività e) Nessuna delle precedenti risposte 12 La capacità di un microrganismo patogeno di passare da un soggetto recettivo ad un altro è definita: a) Vitalità b) Virulenza c) Carica infettante d) Infettività e) Contagiosità La capacità di un microrganismo patogeno di penetrare, attecchire e moltiplicarsi nell’ospite è definita: a) Virulenza b) Carica infettante c) Patogenicità d) Contagiosità e) Nessuna delle precedenti risposte La capacità propria dei microrganismi parassiti di invadere l’organismo dell’ospite è definita: a) Patogenicità b) Tossigenicità c) Virulenza d) Infettività e) Nessuna delle precedenti risposte Un soggetto non ammalato che alberga nel suo organismo microorganismi patogeni e li elimina all’esterno è considerato: a) Sorgente d’infezione b) Vettore c) Veicolo d) Portatore e) Nessuna delle precedenti risposte Un uomo non ammalato che alberga nel suo organismo microorganismi patogeni e li elimina all’esterno è considerato: a) Vettore b) Mezzo di trasmissione c) Portatore sano d) Veicolo e) Nessuna delle precedenti risposte Il soggetto malato di una malattia infettiva che elimina l’agente patogeno è considerato: a) Portatore precoce b) Portatore sano c) Portatore convalescente d) Veicolo e) Nessuna delle precedenti risposte La specie animale, vegetale od il substrato inanimato in cui l’agente patogeno trova il suo habitat naturale è considerato: a) Veicolo b) Vettore c) Serbatoio d) Sorgente e) Nessuna delle precedenti risposte Sono considerati veicoli d’infezione: a) Mosche b) Alimenti c) Serbatoi d) Aria e) Nessuna delle precedenti risposte Sono considerati veicoli d’infezione: a) Mosche b) Alimenti c) Serbatoi d) Malato Asintomatico e) Nessuna delle precedenti risposte Sono considerati veicoli d’infezione: a) Artropodi b) Acqua c) Portatori d) Oggetti d’uso e) Insetti 13 Più casi di malattia, aventi la medesima origine, e che si manifestano nella stessa popolazione di un intervallo temporale e spaziale ben definito, si presentano in forma: a) Epidemica b) Pandemica c) Endemica d) Sporadica e) Nessuna delle precedenti risposte Se l’incidenza negli esposti è 0,2 e quella nei non esposti 0.1, il rischio relativo è: a) 2 (R.R = I.e./ I.n.e.) b) 3 c) 1 d) 0.1 e) Nessuna delle precedenti risposte Se l’incidenza negli esposti è 0,3 e quella nei non esposti 0.1, il rischio relativo è: a) 2 b) 3 c) 0.4 d) 1 e) Nessuna delle precedenti risposte Se l’incidenza negli esposti è 0,4 e quella nei non esposti 0.1: a) Il rischio relativo è 4 b) Il rischio relativo è 0,3 c) Il rischio attribuibile è 0,3 d) Il rischio attribuibile è 2 e) Nessuna delle precedenti risposte Se l’incidenza degli esposti è 0,1, e quella nei non esposti 0.05: a) Il rischio relativo è 2 (R.R = I.e./ I.n.e.) b) Il rischio assoluto è 0.1 (R.Assoluto = I.e) c) Il rischio attribuibile è 0,1 d) Il rischio attribuibile è 0.15 e) Nessuna delle precedenti risposte Se l’incidenza negli esposti è 0,3, quella nei non esposti 0,1 e la prevalenza del fattore di rischio nella popolazione del 40% (0.4): a) Il rischio relativo e 0,2 b) Il rischio assoluto e 3 c) Il rischio attribuibile individuale è 0,2 (R.attribuibile= I.e. - I.n.e.) d) Il rischio attribuibile è 0,3 e) Il rischio attribuibile di popolazione (RAP) non si può calcolare Se l’incidenza negli esposti è 0,2, quella nei non esposti 0,1 e la prevalenza del fattore di rischio nella popolazione del 50% (0.5): a) Il rischio relativo è 2 b) Il rischio assoluto è 0,2 c) Il rischio attribuibile individuale è 0,1 d) Il rischio attribuibile è 1 e) Il rischio attribuibile di popolazione (RAP) è 0,05 Quali dei seguenti antigeni sono attualmente presenti nella scheda vaccinale pediatrica albanese: a) Il vaccino contro l’influenza stagionale b) Il vaccino contro la varicella c) Il vaccino ucciso (Salk) contro la poliomielite d) Tutte le precedenti risposte e) Nessuna delle precedenti risposte Nel calendario vaccinale albanese, quali dei seguenti vaccini sono costituiti da virus viventi attenuati: a) Antirosolia b) Antiepatite B c) Antipolio tipo Sabin d) Antidifterite e) Antiparotite Nel calendario vaccinale albanese, quali dei seguenti vaccini sono costituiti da anatossine: a) Antimeningococcico b) Antipertossico c) Antitetano d) Antidifterite e) Nessuna delle precedenti risposte 14 Quale tra i seguenti vaccini se somministrati in una popolazione, sarebbe capace di proteggere anche gli individui non vaccinati, a parte quelli vaccinati (immunità di massa) – (una risposta): a) Il vaccino ucciso contro la Polio (Salk) somministrato via intramuscolare b) Il vaccino attenuato contro la Polio (Sabin) somministrato via orale c) Il vaccino contra influenza stagionale d) Il vaccino contro la Rubeola e) Il vaccino contro l’Epatite Virale B In un paese come l’Albania dove l’incidenza dell’epatite Virale B risulta alta, qual è la miglior strategia per proteggere i neonati (una risposta): a) Vaccinazione per quelli positivi verso l’antigene superficiale Australia b) Vaccinazione se la propria madre risulta positiva verso l’antigene superficiale Australia c) Vaccinazione immediata per tutti i neonati d) Nessuna delle precedenti risposte Trovate l’alternativa corretta (una risposta): Una campagna di vaccinazione, con uno specifico antigene in una popolazione: a) …. È una forma di prevenzione secondaria b).… serve per abbassare la morbosità specifica per una determinata malattia c) …. Crea il tipo di immunità passiva negli organismi dove viene somministrato d) …. Induce sempre una risposta immunitaria specifica nell’organismo dove viene somministrato e) …. Corrisponde a malattie che hanno un alto tasso di mortalità nella popolazione Immunità passiva (tramite la somministrazione degli anticorpi) indotta nei bambini nati da madri positive di Epatite Virale B, è un esempio di (una risposta): a) Prevenzione primaria b) Prevenzione secondaria c) Prevenzione terziaria d) Nessuna delle precedenti risposte Quale dei seguenti indicatori ha come denominatore il numero dei bambini nati vivi in un anno (una risposta): a) Mortalità neonatale b) Mortalità post neonatale c) Mortalità infantile d) Nessuna delle precedenti risposte e) Tutte le precedenti risposte Il livello di protezione dell’organismo in seguito alla somministrazione di un vaccino dipende (una risposta): a) Dallo stato del microrganismo contenuto nel vaccino (i.e. Ucciso, attenuato, etc.) b) Dalla tecnologia della produzione del vaccino (i.e. Ingegneria genetica) c) Dal numero delle dosi somministrate d) Dall’ intervallo di tempo che dovrà intercorre tra consecutive dosi e) Tutte le precedenti risposte La immunoglobulinoprofilassi si attua nel trattamento di emergenza per la prevenzione di (due risposte): a) Poliomielite b) Tetano c) Epatite virale B d) Pertosse e) Morbillo Epidemie di malattie che dilagano attraverso i continenti, si presentano in forma – una risposta: a) Universale b) Pandemica c) Endemica d) Sporadica e) Nessuna delle precedenti risposte Casi di malattia che si manifestano in una popolazione in cui quella malattia è assente da tempo e che non si trasmettono ad altri individui, si presentano in forma – una riposta: a) Epidemia b) Pandemica c) Endemica d) Sporadica e) Nessuna delle precedenti risposte Una campagna di screening – 2 risposte: a) È un intervento di prevenzione primaria b) È un intervento di prevenzione secondaria c) È un intervento di prevenzione terziaria d) Facilita la diagnosi precoce di una malattia e) Si applica soltanto quando la prevalenza della malattia è elevata 15 Quale tra i seguenti fattori, è il più importante per poter intraprendere una campagna di screening – una risposta: a) Sensibilità del test b) Specificità del test c) Possibilità di intervenire efficacemente sulla malattia in fase precoce d) Valore predittivo del test e) Costo del test Quali tra i seguenti fattori devono essere considerati prima di intraprendere una campagna di screening – una risposta: a) Sensibilità del test b) Specificità del test c) Valore predittivo del test d) Costo del test e) Tutte le precedenti risposte Un test di screening può essere considerato di massa quando venne applicato – una risposta: a) Su un’intera popolazione b) Sulle persone appartenenti ad un solo sesso c) Su un determinato gruppo di persone a rischio d) Solo a persone appartenenti ad una fascia d’età e) Nessuna delle precedenti risposte La sensibilità di un test di screening è il rapporto tra – una risposta: a) Malati negativi al test e totale dei malati b) Non malati positivi al test e totale dei non malati c) Non malati negativi al test e totale dei non malati d) Malati positivi al test e totale dei positivi e) Nessuna delle precedenti risposte La sensibilità di un test di screening è il rapporto tra – una risposta: a) Malati positivi al test e totale di malati b) Malati negativi al test e totale di malati c) Non malati positivi al test e totale dei non malati d) Non malati negativi al test e totale dei non malati e) Nessuno delle precedenti risposte La specificità di un test di screening è il rapporto tra – una risposta: a) Malati positivi al test e totale di malati b) Malati negativi al test e totale di malati c) Non malati positivi al test e totale dei non malati d) Malati positivi al test e totale dei positivi e) Non malati negativi al test e totale dei non malati La specificità di un test di screening è il rapporto tra – una risposta: a) Malati negativi al test e totale di malati b) Non malati positivi al test e totale dei non malati c) Non malati negativi al test e totale dei malati d) Malati positivi al test e totale dei positivi e) Nessuna delle precedenti risposte S= Veri positivi / totale malati In un test di screening i falsi positivi risultano essere – due risposte: a) Malati b) Non malati c) Positivi al test d) Negativi al test e) Nessuna delle precedenti risposte In un test di screening i falsi negativi risultano essere – due risposte: a) Malati b) Non malati c) Positivi al test d) Negativi al test e) Nessuna delle precedenti risposte In un test di screening i veri positivi risultano essere – due risposte: a) Malati b) Non malati c) Positivi al test d) Negativi al test e) Nessuna delle precedenti risposte In un test di screening i veri negativi risultano essere – due risposte: a) Malati b) Non malati c) Positivi al test d) Negativi al test e) Nessuna delle precedenti risposte 16 Per il calcolo della sensibilità di un test di screening occorre considerare - due risposte: a) Veri positivi b) Falsi negativi c) Veri negativi d) Falsi positivi e) Valori predittivi del test Per il calcolo della specificità di un test di screening occorre considerare - due risposte: a) Versi positivi b) Falsi negativi c) Veri negativi d) Falsi positivi e) Valori predittivi del test In un test di screening in cui veri positivi e totale dei positivi risultano essere rispettivamente 20 e 50, il valore predittivo positivo è - una risposta: a) 2.5% b) 40% c) 80% d) Non è possibile calcolarlo e) Nessuna delle precedenti risposte In un test di screening in cui veri positivi e falsi positivi risultano essere rispettivamente 20 e 80, il valore predittivo positivo è - una risposta: a) 4% b) 20% c) 25% d) Non è possibile calcolarlo e) Nessuna delle precedenti risposte Se l’intento di un test di screening è quello di identificare tutti i malati – due risposte: a) La specificità deve essere del 100% b) La sensibilità deve essere del 100% c) Non ci devono essere falsi negativi d) Non ci devono essere falsi positivi e) Il valore predittivo del test positivo deve essere del 100% Se l’intento di un test di screening è quello di non avere falsi positivi – due risposte: a) La specificità deve essere del 100% ? b) La sensibilità deve essere del 100% c) Non ci devono essere falsi negativi d) Il valore predittivo negativo del test è sempre del 100% e) Il valore predittivo positivo del test è sempre del 100% Per calcolare il tasso di mortalità infantile si prende in considerazione (una risposta): a) Numero annuo di morti entro il secondo anno di vita b) Numero annuo di morti entro il primo anno di vita c) Numero annuo di morti entro il primo mese di vita d) Il totale dei nati vivi e dei nati morti e) Il totale delle nascite Il numeratore del tasso di mortalità infantile è (una risposta): a) Numero annuale di morti b) Numero annuale di morti entro il 12 anno di vita c) Numero annuale di morti tra il 29 giorno di vita ed un anno d) Numero annuale di morti entro il primo anno di vita e) Nessuna delle precedenti risposte Una distribuzione di frequenza: a) Può essere utilizzata per variabili quantitative; b) Può essere utilizzata per variabili qualitative; c) Riporta gli attributi che le variabili possono assumere; d) Può riportare la frequenza assoluta delle variabili; e) Tutte le altre risposte sono corrette Il tasso di letalità è il rapporto: a) No di morti per anno tra il 29 giorno di vita ed un anno e no di nati vivi in un anno; b) No di morti per una data malattia e no di casi diagnosticati della stessa malattia c) No annuale di morti nei bambini di età inferiore ad un anno e no di nati vivi nello stesso anno d) No di morti per anno nei primi 28 di vita e no di nati vivi in un anno e) Nessuna delle altre risposte. 17 Se la mortalità per tumore negli esposti a un fattore di rischio ambientale è 42 per 100.000 abitanti e quella nei non esposti 21 per 100.000/abitanti il Rischio relative (RR) è: a) 21 b) 2 c) 0.2 d) 1 e) Non si può calcolare. L'incidenza cumulativa è uguale al rapporto tra: a) N° di casi presenti in una popolazione e popolazione totale b) Popolazione totale e n° di casi presenti in una popolazione c) N° di nuovi eventi in un intervallo t e totale popolazione a rischio d) Popolazione a rischio e n° di nuovi eventi in un intervallo t e) N° di nuovi eventi in un intervallo t e popolazione totale La capacità di un microrganismo patogeno di penetrare, attecchire e moltiplicarsi nell'ospite è definita: a) Patogenicità b) Virulenza c) Carica infettante d) Infettività e) Contagiosità La standardizzazione dei tassi serve per: a) Confrontare i tassi di popolazioni non omogenee per determinanti variabili b) Calcolare il rischio relativo c) Stimare la durata media di una malattia d) Vagliare un’associazione causale e) Nessuna delle altre risposte. Quale dei seguenti elementi è prioritario in un intervento di prevenzione terziaria o riabilitazione? a) Allungamento della sopravvivenza b) Miglioramento della qualità della vita c) Diagnosi precoce d) Rimozione di fattori di rischio ereditari e) Rimozione di fattori di rischio individuali Quali tra i seguenti tassi hanno, al denominatore, il solo numero di nati vivi in un anno? a) Mortalità neonatale b) Mortalità neonatale precoce c) Mortalità infantile d) Mortalità post neonatale e) Tutte le altre risposte sono corrette Quale delle seguenti malattie segue la catena epidemiologica fecale-orale? a) Epatite virale A b) Giardiasi c) Salmonellosi d) Colera e) Tutte le altre risposte sono corrette Quali dei seguenti vaccini è costituito da virus viventi attenuati? a) Antinfluenzale b) Antirabbico c) Antipolio tipo Sabin (OPV) d) Antipolio tipo Salk (IPV) e) Tutte le altre risposte sono corrette Gli studi caso-controllo forniscono una stima attendibile del rischio relativo riferito ad uno o più fattori di rischio nel caso in cui: a) Si tratti di malattia rara b) Si tratti di malattia frequente c) Si tratti di fattore di rischio poco diffuso d) Si tratti di fattore di rischio frequente ??? e) Nessuno delle altre risposte Il più adatto studio epidemiologico per valutare i rari fattori di rischio è: a) Studio a corte b) Studio sperimentale c) Studio caso controllo d) Studio ecologico e) Studio trasversale 18 (13 – 14 – 15) In uno studio sull'efficacia del vaccino nel prevenire la pertosse, i seguenti dati sono stati raccolti studiando fratelli/sorelle di bambini che hanno avuto la malattia (pertosse) Stato di immunizzazione di fratelli dei casi Numero di fratelli/ N° di casi tra Sorelle dei casi I fratelli Immunizzato 4000 400 Non-immunizzato 1000 400 13 Qual è stato il tasso di attacco secondario di pertosse in contatti familiari completamente vaccinati, dei casi di pertosse? a) 0% b) 10% c) 25% d) 40% e) 75% 14 Qual è stata l'efficacia protettiva del vaccino contro la pertosse? a) 25% b) 40% c) 75% d) 90% e) 99% 15 Qual è stato il rischio relativo di contrarre pertosse nei bambini non immunizzati rispetto ai bambini vaccinati? a) 0.25 b) 0.5 c) 1.0 d) 2.0 e) 4.0 Veicoli della tossinfezione alimentare sono: a) Vegetali b) Derivati del latte c) Creme d) Animali portatori e) Prodotti carnei Nelle infezioni ospedaliere possono essere sorgenti di infezione: a) Aria b) Stesso malato c) Cateteri d) Vestiario del personale e) Acqua Sorgente di infezione della poliomielite è: a) Acqua b) Animale portatore c) Portatore cronico d) Malato e) Feci Tra i metodi di sterilizzazione quelli riconosciuti dalla Comunità Europea ci sono: a) Gluteraldeide, Calore umido, Raggi UV b) Calore umido, Calore secco, Raggi gamma c) Calore secco, Raggi UV, Acido peracetico d) Calore umido, Raggi gamma, Ossido di etilene e) Nessuna delle combinazioni precedenti La curva di lexis è una rappresentazione grafica utilizzata per valutare: a) L’andamento del fenomeno morte in funzione dell’età b) La distribuzione per sesso ed età dei morti di una popolazione c) La relazione tra due variabili quantitative d) La relazione tra due variabili qualitative e) Nessuna delle precedenti Il movimento della popolazione viene studiato attraverso la registrazione delle: a) Tutti i tipi di immigrati b) Morti c) Malattie d) Ricoveri ospedalieri e) Nessuna delle risposte 19 Perché la vaccinazione anti-influenzale è offerta gratis agli ultra-65: a) Perché sono anziani b) Perché la malattia ha una maggiore letalità a quest’età c) Perché è una malattia prevenibile d) Perché non crea problemi la vaccinazione e) Nessuno dei precedenti Nel calendario vaccinale albanese, quali dei seguenti vaccini sono costituiti da virus attenuati: a) Antirosolia b) Antipolio tipo Sabin c) Antiparotite d) Tutte le precedenti risposte Nel calendario vaccinale Albanese, quali dei seguenti vaccini sono costituiti da anatossine: a) Anti-meningococcico b) Antipertossico c) Anti-tetano d) Anti-morbillo e) Anti-rosolia È sorgente di infezione nella difterite: a) Aria b) Goccioline di flugge c) Portatore precoce d) Nuclei delle goccioline e) Nessuna delle precedenti La prevalenza generale di una malattia (1 risp.) a) è riferita al numero di casi presenti in un determinato periodo nella popolazione esaminata ? Il Bambino non si vaccina mai nei primi mesi: a) anticorpi materni Il vaccino IPV (inattivato di Salk) si fa: a) soprattutto negli immunodepressi la salute: a) diritto di stare bene L’epidemia del colera segna un punto cruciale nell’evoluzione dell'epidemiologia perchè: a) spiegò il meccanismo di trasmissione della malattia La durezza dell’acqua è espressa da: a) Sali di calcio e Magnesio Quale dei fattori seguenti può servire come un’indicazione per interrompere il calendario vaccinale con il vaccino del DTP a) reazioni allergiche gravi nell dosi precedenti del vaccino della DTP Quale tra i seguenti microrganismi non presenta una modalità di trasmissione verticale a) epatite A Un intervento efficace di prevenzione primaria di una determinata malattia ci si aspetta di: a) abbassare l’incidenza della malattia Il vaccino antipoliomielitico di tipo salk a) può essere somministrato nei soggetti con patologie del s.n.c Si dice che il fenomeno dell’immunità di massa (di gregge), che punta come obiettivo di un programma di vaccinazione significa: a) anche i non vaccinati possono essere protetti similmente come i vaccinati, e grazie ai vaccinati contro la malattia in questione Tempi di notifica obbligatoria da parte del medico all’azienda USL per le malattie di prima classe è di quante ore? a) 12 Quale indice epidemiologico potresti misurare durante uno studio trasversale? a) prevalenza Nell’ infezione da vibrio cholerae a) l’uomo malato o portatore è l’unico serbatoio naturale dell’infezione I raggi UV sono utilizzati per la disinfezione alta di: a) materiali di plastica Sono considerati fattori di rischio immodificabili delle malattie cardiovascolari a) età avanzata b) sesso maschile 20 L’ossido di etilene ha azione alla temperatura di: a) 40 - 60 °C Tasso di mortalità infantile: a) è un indice dello stato di salute di una popolazione Il maggior contributo di Ippocrate nel campo di Epidemiologia consiste nel: a) osservava patologie umane correlate a condizioni ambientali ed individuali DOMANDE APERTE che potrebbero uscire nel compito 1. esotossine: chi le produce e meccanismo d’azione 2. Prevenzione Primaria,Secondaria e Terziaria 3. Vaccinazione anti-influenzale over 65 4. Vaccinazione antitifica: verso quali lavoratori, perché è stata abolita? (perché si preferiva fare educazione sanitaria), cosa si consiglia 5. Sieroprofilassi omologa 6. Vaccinazione anti-polio uccisa e vivente vantaggi e svantaggi 7. immunità attiva e passiva 8. adiuvante 9. vantaggi studio caso-controllo e di coorte 10. alterazione indice fenolico 11. curva di lexis 12. che cos’è l’indice fenolico 13. valori Odd Ratio 1 14. che cosa si intende per water-washed disease e quali sono le altre water disease 15. funzione di un vaccino 16. funzione di un vaccino 17. concetto di sanità pubblica (salute) che si è evoluto nel tempo 18. Forno pasteur: perchè è sconsigliato come sterilizzante e per quali oggetti viene utilizzato 21

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