Neuropsicologia: Attenzione e Funzioni Esecutive (PDF)

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These lecture notes cover neuropsychology, focusing on attention and executive functions. They discuss different types of attention, their neural basis, and their importance in daily life. 

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Corso di Laurea in Fisioterapia Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione Facoltà di Medicina e chirurgia Università degli Studi di Sassari Neuropsicologia La attenzione e le Funzioni Esecutive Dott. Giorgio Ga...

Corso di Laurea in Fisioterapia Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione Facoltà di Medicina e chirurgia Università degli Studi di Sassari Neuropsicologia La attenzione e le Funzioni Esecutive Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ATTENZIONE “L’attenzione può essere definita come il sistema funzionale che consente di dirigere e focalizzare l’attività mentale secondo gli scopi prefissi” “Il prender possesso da parte della mente, in chiara e vivida forma, di uno tra tanti oggetti o treni di pensiero possibili” William James 1890 Dott. Giorgio Gaspa [email protected] L’attenzione è una FUNZIONE DI BASE necessaria per l’esecuzione delle diverse attività, è una funzione che non opera singolarmente ma viene attivata contemporaneamente ad altre funzioni cognitive (es. linguaggio, memoria, percezione, movimenti finalizzati all’azione, etc). FUNZIONE TRASVERSALE Dott. Giorgio Gaspa [email protected] “Uno dei più importanti requisiti per la sopravvivenza è la capacità di localizzare gli stimoli presenti nell’ambiente e di organizzare azioni appropriate in risposta ad essi” Rizzolatti e Gallese, 1988 La LOCALIZZAZIONE degli stimoli ambientali e l’organizzazione di azioni appropriate in risposta ad essi sono strettamente legata al funzionamento dei sistemi attenzionali. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Dott. Giorgio Gaspa [email protected] L’ORIENTAMENTO dell’attenzione può essere elicitato passivamente da stimoli periferici, orientamento ESOGENO = ad opera degli stimoli esterni (processo botton-UP) o essere diretto volontariamente dall’individuo nelle diverse localizzazioni spaziali, orientamento ENDOGENO = controllato dal soggetto (processo top-down) Inoltre l’orientamento dell’attenzione può essere IMPLICITO o ESPLICITO. L’orientamento ESPLICITO è caratterizzato dal movimento di occhi e capo, viene attivato in corrispondenza della rilevazione di un oggetto di interesse nella periferia del campo visivo. Viene effettuato per ottenere migliori informazioni allineando la fovea con l’oggetto da esplorare. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] L’orientamento IMPLICITO è caratterizzato da spostamenti dell’attenzione in assenza di movimenti corporei finalizzati all'allineamento dei recettori Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Durante le attività della vita quotidiana tali comportamenti (orientamento esplicito ed implicito) sono altamente integrati e coordinati e consentono il CONTROLLO DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Posner (1990), esistenza di tre differenti sistemi attenzionali, mediati da strutture in parte sovrapponentesi ma indipendenti tra loro Attenzione non come processo unitario, ma come SISTEMA che media aspetti attenzionali diversi ma complementari Dott. Giorgio Gaspa [email protected] SISTEMI ATTENTIVI (Posner & Petersen, 1990) ✓ SISTEMA ATTENZIONALE POSTERIORE (PAS) (collicolo, pulvinar, corteccia parietale posteriore) ✓ SISTEMA ATTENZIONALE ANTERIORE (AAS) corteccia pre-frontale mediale (corteccia cingolata anteriore, area supplementare motoria SMA) ✓SISTEMA DI VIGILANZA input noradrenergico fornito alla corteccia dal locus coeruleus mantenimento della risposta a segnali infrequenti/eventi attesi Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Il substrato anatomico dell’attenzione spaziale: un sistema unico o diviso? Due sistemi (sec. studi PET): 1. Il sistema attenzionale poste- riore (PAS) -selezione della localizzazione spa- ziale degli stimoli riceve afferenze dalla via dorsale (via del where) -comprende la cort. parietale post., il talamo (pulvinar e nucleo reticol.), il collicolo superiore. 2. Il sistema attenzionale anteriore (AAS) selezione degli attributi qualitativi dello stimolo (forma, colore, dimensione) e loro integrazione. riceve afferenze dalla via ventrale (via del what) -comprende aree della corteccia prefrontale mediale (inclusa la corteccia cingolata anteriore), e l’area supplementare motoria (AMS) SISTEMA ATTENZIONALE POSTERIORE (PAS) Orientamento dell’attenzione verso sorgenti di stimolazione appartenenti alle diverse modalità sensoriali. Dirigere l’attenzione su porzioni d’interesse dello spazio circostante. Input visivo proveniente dalla via dorsale (via del dove) Operazioni implicate nei compiti di spostamento dell’attenzione: ✓ DISANCORAGGIO (corteccia parietale) ✓ SPOSTAMENTO DELL’ATTENZIONE (CS) ✓ ANCORAGGIO (pulvinar) Dati sperimentali a favore dell’ipotesi di una selezione precoce: spostare implicitamente o Il paradigma esplicitamente l’attenzione sul punto di Posner dello spazio dove verrà presentato uno stimolo produce un miglioramento dei tempi di risposta, della discrimi- nazione e del riconoscimento degli stimoli (gain control) Studi con ERP: attenzione come regolatrice del guadagno del segnale (su aree visive extrastriate: no suV1 e sottocorticali). Permette di dirigere l’attenzione su porzioni d’interesse dello spazio circostante sia per la ricerca guidata dalla visione di oggetti in diverse collocazioni spaziali che per quanto riguarda la scansione di un oggetto d’interesse Far si che la via ventrale sia attivata dagli oggetti di interesse, per svolgere sugli oggetti localizzati le operazioni di analisi delle caratteristiche formali Dott. Giorgio Gaspa [email protected] SISTEMA ATTENZIONALE ANTERIORE (AAS) Attivo in compiti percettivi e motori, rilevazione dello stimolo appropriato per l’esecuzione di un determinato compito, tenuto in memoria di lavoro e riconosciuto sulla base delle attese del soggetto Input proveniente dalla via ventrale (via del che cosa) Giro del cingolo: attenzione divisa, monitoraggio di diversi attributi dello stimolo Sistema di memoria di lavoro e di controllo esecutivo Dott. Giorgio Gaspa [email protected] SPOSTAMENTO DELL’ATTENZIONE E MOVIMENTI OCULARI ✓ Ipotesi dell’identità: i meccanismi responsabili della genesi dei movimenti oculari sono gli stessi di quelli che producono gli spostamenti attenzionali ✓ Ipotesi dell’indipendenza: i meccanismi che controllano i movimenti oculari sono completamente indipendenti da quelli che controllano gli spostamenti attenzionali ✓ Ipotesi dell’interdipendenza: i due tipi di meccanismo, anche se separati, presentano, in qualche stadio delle fasi di elaborazione, delle risorse comuni, per cui l’attivazione di uno dei due processi potrebbe facilitare o inibire l’altro Dott. Giorgio Gaspa [email protected] AUROSAL: livello di attivazione fisiologica che stimola la vigilanza sensoriale e motoria agli eventi ambientali (influenzata dal livello di attivazione del sistema reticolare attivante). ATTENZIONE AUTOMATICA: funzione attentiva che consente di produrre immediate risposte senza preliminare analisi consapevole delle informazioni che provengono dall’ambiente (reazioni primitive di orientamento e meccanismi di allerta). ATTENZIONE CONTROLLATA o VOLONTARIA: funzione attentiva che consente l’esecuzione di tutti i processi mentali consci. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ATTENZIONE SELETTIVA assetto dell’attenzione che consente ad un soggetto di dedicarsi esclusivamente ad una sola attività o alla selezione di un particolare stimolo. ATTENZIONE DIVISA capacità di rispondere simultaneamente a più richieste ambientali, o monitorare simultaneamente più informazioni, o a predisporre più risposte comportamentali ATTENZIONE SOSTENUTA o concentrazione: capacità di mantenere un adeguato livello attentivo per tutto il tempo necessario a completare un’azione prolungata Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Anatomia dell’attenzione: strutture coinvolte e effetti lesioni cerebrali Strutture sottocorticali: - Collicoli Superiori: coinvolti nello spostamento implicito dell’attenzione e nella produzione dei mov. saccadici: enhancement effect. Lesioni al CS determinano un aumento dei TR nel paradigma di Posner) - Pulvinar: ruolo simile a quello dei CS - Gangli della base: proiettano ai CS e regolano i movimenti saccadici per via inibitoria (lesione può provocare neglect). Strutture corticali: - aree visive occipitali (V1-V4) - aree ‘visive’ temporali e parietali. Lesioni a qs aree possono provocare neglect - aree frontali e prefrontali: in caso di lesione deficit di ancoraggio/ disan- coraggio dell’attenzione, di estrazione dell’aspetto rilevante dello stimolo, neglect (interferenza allo Stroop test (Perret, 1974), > errori di omissione e falsi allarmi in compiti di selezione (Salmaso&Denes, 1982)) Tutte qs aree, ad eccezione di V1, contengono neuroni con CR visivi la cui attività è modulata dall’attenzione Deficit dell’attenzione selettiva: incapacità a controllare le interferenze provenienti dall’ambiente con conseguente distraibilità e prolungati tempi di risposta agli stimoli. Deficit dell’attenzione sostenuta: - precoce affaticabilità - facile distraibilità Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Deficit dell’attenzione divisa: -difficoltà nel controllo contemporaneo di più informazioni; - difficoltà nello stabilire corrette priorità tra le diverse informazioni; - incapacità a rispondere con prontezza e flessibilità ad eventuali cambiamenti nella situazione ambientale ridistribuendo opportunamente le disponibilità attentive. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MODELLI DI ELABORAZIONE SEQUENZIALE DELL’ INFORMAZIONE. Modello di Broadbent (1958): attenzione come FILTRO avente la proprietà di lasciar passare le informazioni rilevanti e di bloccare quelle irrilevanti, tale selezione si realizzerebbe secondo il modello nella fase precoce dell’elaborazione sensoriale. Per Deutsch e Deutsch (1963) la selezione si realizzerebbe a livelli più avanzati di elaborazione, sarebbero le aspettative e le conoscenze del soggetto a determinare la selezione. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Richieste del compito, filtri e decisione Trova il pattern concavo tra i convessi. Che colore? Trova er Cicoria Trova il pattern simmetrico Che orientamento? in curva sud tra quelli asimmetrici FILTRO funzioni STIMOLI esecutive elementare percettiva semantica codifica analisi analisi memoria, consapevolezza RISPOSTA DECISIONE Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MODULARITA’ delle funzioni cognitive (Fodor, 1983) il sistema cognitivo è costituito da sub-unità distinte di elaborazione (MODULI) organizzate IN PARALLELO che agiscono indipendentemente l’una dall’altra, in modo automatico e il cui output viene selezionato e integrato da PROCESSI GENERALI DI CONTROLLO che agiscono in maniera orizzontale su tutte le sub-unità. Ciascuna funzione cognitiva è vista come un sistema costituito da sottosistemi specializzati e relativamente indipendenti. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Dott. Giorgio Gaspa [email protected] 0º Risposta di un D1 r=0º rilevatore di orientamento Dx Max T r=Xº di Variabile decisionale Sx n=setsize D2 r=0º INPUT risposte RISPOSTA D3 r=0º 20.000 iterazioni per inclinazione 1º STADIO 2º STADIO 3º STADIO estrazione delle caratteristiche integrazione delle risposte decisione STRUTTURE PROCESSANTI: sistemi dotati di funzioni specifiche. Veloci ma rigidi e specializzati PROCESSI DI CONTROLLO: controllano la distribuzione delle risorse attentive e l'organizzazione dell'attività mentale intenzionale (volontaria). Flessibili Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Consentono: - la pianificazione e la coordinazione dell'attività mentale in relazione ad uno scopo, - il monitoraggio dell'esecuzione del piano d'azione, - la verifica del risultato, - la correzione degli errori e l’eventuale modifica del piano d'azione per ottenere risultati migliori. I processi di controllo modulano i livelli sottostanti avendo accesso alle rappresentazioni dell’ambiente, alle intenzioni dell’organismo e alle risorse cognitive. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] PROCESSI MENTALI AUTOMATICI ✓ mancanza di intenzionalità ✓ mancanza di consapevolezza ✓ mancanza di interferenza con altri processi simultanei Richiedono meno sforzo attentivo, vengono elaborati più velocemente, sono più difficili da inibire L’automaticità del processo può essere ottenuta anche mediante addestramento Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Vi sono azioni eseguibili in modo automatico e azioni la cui realizzazione richiede un forte dispendio attentivo. I processi di controllo sono indispensabili per il passaggio da un'azione all'altra, consentono la ristrutturazione della risposta in relazione al cambiamento delle richieste. Svolgere un compito significa adottarne lo schema mentale selezionando ed organizzando elementi e processi lungo una catena sequenziale. Passare a un diverso compito significa ri-configurare lo schema mentale, ovvero riorganizzare la sequenza di processi necessari per l'esecuzione del nuovo compito. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MODELLO DI NORMAN E SHALLICE (1986) il comportamento umano è controllato a livelli diversi Ad un primo livello operano i processi di base, gli SCHEMI, sono sistemi di controllo dell’attenzione locale, gestiti da strutture specifiche di elaborazione dell'informazione. Sono programmi di livello inferiore in stretto contatto con sottosistemi specifici. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Al livello successivo operano gli SCHEMI D'AZIONE-PENSIERO, sono programmi d'azione strutturati e organizzati gerarchicamente che vengono attivati in vista del raggiungimento di un dato scopo. Questi schemi sono sequenze ben apprese, di routine, fortemente associate a determinate situazioni o stimoli ambientali. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Sono procedure depositate nel CATALOGO DELLE DECISIONI (CONTENTION SCHEDULING), una sorta di memoria procedurale a lungo termine che seleziona gli schemi. Più schemi possono essere attivati da una medesima situazione. Gli schemi sono tra loro in competizione, è il MECCANISMO DI SELEZIONE COMPETITIVA che sceglie lo schema che presenta il maggior livello di attivazione. Vi sono situazioni in cui non è sufficiente il sistema di selezione competitiva, in quanto le condizioni ambientali sono nuove o poco abituali. Queste situazioni richiedono un controllo a livello superiore: il SISTEMA ATTENZIONALE SUPERVISORE (SAS) che agisce indirettamente sugli schemi in competizione, aumentando o diminuendo il loro livello di attivazione in modo da manipolare la loro probabilità di venire selezionati nel processo di selezione competitiva. Il SAS consente di ri-configurare vecchi schemi rendendoli adatti a fronteggiare nuove situazioni. Il SAS è responsabile del controllo intenzionale della condotta, entra in funzione quando sono richieste risorse attentive. Permette l'organizzazione del comportamento sulla base delle intenzioni indipendentemente dalle stimolazioni esterne, "rompendo" le strette associazioni tra condizione-stimolo e risposta, alla base del comportamento automatico. Il SAS ha capacità limitata. Si attiva in tutte le situazioni in cui è richiesto un comportamento articolato e non rigido, di soluzione di problemi. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Le azioni abituali sono quindi controllate da processi automatici, che non richiedono risorse attentive e sono gestite, in un percorso veloce ed economico dal processo di Selezione Competitiva. Ci sono altre condizioni in cui è necessario un controllo a livello superiore (SAS) che gestisca e organizzi le risorse attentive secondo le intenzioni e le necessità ambientali. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Il modello prevede che per un danno a carico del SAS il comportamento venga diretto dal catalogo delle decisioni sarà fortemente condizionato dalle condizioni ambientali e dagli schemi da queste attivati. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] In seguito a LESIONI DEL LOBO FRONTALE (sede dei processi di attenzione e di controllo, ruolo di regolazione e verifica dell’ attività) si osservano i seguenti deficit: - perdita della capacità di pianificare i comportamenti (prevalenza di comportamenti automatici - facile distraibilità - perseverazione e difficoltà nel controllo dei comportamenti indotti da stimoli salienti (es. comportamento di utilizzo). Le lesioni del lobo frontale sono riconosciute come responsabili di gravi conseguenze sullo stato emotivo-comportamentale e, più in generale, sulle caratteristiche di personalità del soggetto, per il ruolo svolto da tali strutture nelle MODULAZIONE e REGOLAZIONE DEL COMPORTAMENTO E SULLA QUALITÀ DELLE REAZIONI EMOTIVE Dott. Giorgio Gaspa [email protected] LESIONE DELLE STRUTTURE ORBITO- FRONTALI egocentrismo, riduzione delle capacità critiche, impulsività, imprevedibilità comportamentale, incapacità di comprendere le conseguenze e gli effetti dei propri comportamenti Dott. Giorgio Gaspa [email protected] LESIONI IN SEDE FRONTALE MESIALE: originano comportamenti inadeguati in difetto, come inerzia, demotivazione, apatia, appiattimento emotivo. I pazienti appaiono indifferenti a quanto accade nel loro ambiente, presentano rallentamento ideo-motorio e tendono a restare inattivi in assenza di stimolazioni esterne Dott. Giorgio Gaspa [email protected] LESIONI DELLE STRUTTURE DORSO- LATERALI: sintomatologia simile a quella descritta per lesioni orbitali, ma con minor compromissione cognitiva globale. Tali pazienti presentano quella che in letteratura è nota come “SINDROME DISESECUTIVA” Dott. Giorgio Gaspa [email protected] “SINDROME DISESECUTIVA” - incapacità a porre in sequenza e a pianificare le azioni necessarie per la risoluzione di compiti in particolare se comprendono elementi di novità - mancanza di abilità strategico-organizzativa con conseguente perdita di efficienza e tempi di esecuzione protratti anche nello svolgimento di attività routinarie - pensiero improntato alla concretezza, rigidità dei processi di pensiero (scarsa flessibilità) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Nel complesso tali deficit determinano l’attuazione di comportamenti di tipo IMPULSIVO e STEREOTIPATO come conseguenza dell’INCAPACITÀ DI UTILIZZARE I PROCESSI DI CONTROLLO per modulare le risposte secondo schemi comportamentali che tengano conto in modo flessibile delle richieste ambientali e sociali. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Alcune MODALITÀ DI SELEZIONE degli stimoli sono PRE-PROGRAMMATE, esistono degli stimoli particolarmente salienti, alcune configurazioni percettive che attraggono la risposta attentiva (es. figura-sfondo con contorni luminosi o in movimento), ad altri stimoli invece si impara a prestare attenzione in seguito ad APPRENDIMENTO Dott. Giorgio Gaspa [email protected] L’esperienza e l’apprendimento rendono automatici la selezione e la risposta allo stimolo Es. nella LETTURA una volta acquisita l’abilità di lettura diventa difficile inibire il processo di lettura anche nel caso in cui la parola costituisca uno stimolo distraente che si ha la consegna di ignorare come nel paradigma di Stroop Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ROSSO VERDE VIOLA MARRONE VERDE MARRONE ROSSO VIOLA MARRONE VERDE VIOLA ROSSO VERDE ROSSO MARRONE NERO NERO VERDE MARRONE ROSSO MARRONE NERO VERDE ROSSO Nello Stroop test viene presentata una lista di parole costituita da nomi di colori scritti in un colore differente, al soggetto viene richiesto di rispondere a ciascuna parola denominando il colore con cui la parola è scritta ignorando il significato della parola stessa [VERDE, ROSSO, MARRONE]. Per eseguire correttamente il compito il processo di lettura (che nel lettore adulto costituisce un processo automatizzato) deve essere inibito e ciò implica dei costi per il soggetto evidenti in un aumento dei tempi di risposta e nella presenza di un maggior numero di errori Dott. Giorgio Gaspa [email protected] !! COSTITUISCE UN PROCESSO ATTENTIVO ANCHE LA CAPACITÀ DI IGNORARE SELETTIVAMENTE UNO STIMOLO !! Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Lo SVILUPPO dell’attenzione coincide con un AUMENTO DELLE CAPACITÀ DI INIBIRE RISPOSTE PRE-PROGRAMMATE nel caso in cui si dimostrino inadeguate o interferenti. Questo richiede CAPACITÀ DI CONTROLLO, che non sono invece necessarie nel caso in cui la risposta è compatibile con lo stimolo in modo pre- definito. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Lo SVILUPPO consente di ricombinare percezione e risposte esercitando un CONTROLLO SUGLI ASPETTI AUTOMATICI DELL’ATTENZIONE, tali acquisizioni consentono al soggetto di riuscire a MANTENERE LA CONCENTRAZIONE per tempi prolungati o ad IGNORARE UNA FONTE DI DISTRAZIONE. Diventa inoltre possibile DIVIDERE E DISTRIBUIRE L’ATTENZIONE tra differenti informazioni o compiti. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Trattamento modulare delle funzioni in cui può essere scomposta l’attenzione - ATTENZIONE SOSTENUTA (capacità di mantenere un comportamento di risposta consistente durante attività continue) - ATTENZIONE SELETTIVA (capacità di rispondere selettivamente ad uno più tipi di stimolo ignorando le informazioni irrilevanti) - ATTENZIONE ALTERNATA (capacità di ridirezionate in modo flessibile l’attenzione da un compito all’altro o da una modalità di elaborazione all’altra) - ATTENZIONE DIVISA (capacità di portare avanti contemporaneamente più attività) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ATTENZIONE SELETTIVA/ SOSTENUTA MODALITÀ VISIVA Compiti di cancellazione di difficoltà variabile - complessità degli stimoli (es: forma, forma + colore, forma + colore + dimensione) - durata del compito - densità degli stimoli MODALITÀ ACUSTICA - complessità dello stimolo - tempi di presentazione Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ATTENZIONE ALTERNATA -esercizi di cancellazione di forme (es. quadrato/rotondo), numeri (es. pari/dispari) - esercizi tipo Stroop (parola scritta/dimensione caratteri, parola scritta/colore) ATTENZIONE DIVISA - esercizi di doppio compito (ricerca visiva e detezione di target uditivi) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Funzioni esecutive: Test neuropsicologici Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FUNZIONI ESECUTIVE FRONTALI -definizione- Il sistema esecutivo è costituito da un insieme di processi e meccanismi che facilitano l’adattamento alle situazioni nuove/inusuali Secondo la definizione di Luria il sistema esecutivo ha la funzione di programmare regolare e modulare il comportamento Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FUNZIONI ESECUTIVE -definizione- Permettono di prendere decisioni, di selezionare quali processi attivare al fine di mettere in atto comportamenti coerenti diretti verso uno scopo specifico Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FUNZIONI ESECUTIVE -lesioni- I deficit delle funzioni esecutive riguardano, nella maggior parte dei casi, pazienti con danno frontale. Tuttavia può riscontrare una compromissions delle funzioni anche i e secondariamente esecutive ad un danno di altre strutture cerebrali, in particolare lesioni sottocorticali (Ex: malattia di Parkinson) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FUNZIONI ESECUTIVE FRONTALI -anatomia- A livello anatomico la corteccia pre-frontale può essere grossolanamente suddivisa in tre distretti: Corteccia pre-prontale Funzioni dorsolaterale cognitive Corteccia pre-frontale Regolazion orbitale e Emozioni Corteccia pre-frontale mediale Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Abilità cognitive riconducibili alle funzioni esecutive Attenzione Memoria di lavoro Apprendimento/utilizzo di strategie Organizzazione temporale eventi Pianificazione/problem solving Flessibilità cognitiva Pensiero astratto Categorizzazione Giudizio critico Controllo inibitorio Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Test neuropsicologici sulle funzioni esecutive Matrici attentive Trail making A e B Test di Stroop Wisconsin Card Sorting Test (WCST) Weigl Sorting Test Torre di Londra Fluenza fonemica Stime cognitive Frontal Assessment Battery (FAB) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ATTENZIONE Pazienti con lezioni frontali possono presentare: -distraibilità (attenzione selettiva) -impulsività (controllo inibitorio) -difficoltà a mantenere una risposta consistente nel tempo, scarsa concentrazione, affaticabilità (attenzione sostenuta) -difficoltà a prestare attenzione a più compiti/ informazioni simultaneamente (attenzione divisa) -difficoltà ad alternare (ridirezionare in modo flessibile) l’attenzione da un compito a un altro o da una modalità di elaborazione ad un’altra (attenzione alternata) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MATRICI ATTENTIVE (Spinnler & Tognoni) Abilità valutata Attenzione selettiva (ricerca visiva): abilità di selezionare informazioni rilevanti (target) all’interno di un contesto distraente (distrattori) Materiale Tre matrici composte da una serie di numeri all’interno delle quali devono essere rintracciati uno/due/tre numeri specifici Consegna Si mostra al soggetto la matrice dicendo “ora lei dovrà sbarrare con una matita tutti i numeri corrispondenti a quelli indicati in cima alla matrice, il più velocemente possibile” Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MATRICI ATTENTIVE Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MATRICI ATTENTIVE Somministrazione Prima riga (A) serve come esempio, cioè è possibile intervenire per correggere il soggetto Seconda riga (B) ha funzione di run-in (pratica) e non va conteggiata nel punteggio finale A partire dalla riga 1 inizio test vero e proprio Dott. Giorgio Gaspa [email protected] MATRICI ATTENTIVE Registrazione Per ogni singola tavola va annotato il punto in cui il soggetto ha superato il tempo limite (45 sec.), lasciando comunque che il soggetto porti a termine la prova. Va registrato il tempo reale impiegato dal soggetto per terminare la prova. Calcolo punteggio Numero di elementi correttamente sbarrati nelle tre tavole entro 45 secondi, Range (0-60) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE A Abilità valutata Attenzione selettiva (ricerca visiva e spaziale): abilità di selezionare, in una sequenza precisa, informazioni rilevanti (target) all’interno di un contesto distraente (distrattori) Materiale Una matrice (più una preliminare di prova) composta da una serie di numeri posti in ordine sparso su di un foglio Consegna Si mostra al soggetto la matrice dicendo “ora lei dovrà unire con delle linee tracciate a penna i numeri presenti sul foglio in ordine crescente, dal primo numero fino all’ultimo, il più velocemente possibile. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE A Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE A Somministrazione La matrice prova serve come esempio per appurarsi che il soggetto abbia compreso la consegna (possibile dare suggerimenti) Una volta terminata la matrice prova si passa alla matrice vera e propria. Se il soggetto commette un errore deve essere fermato e fatto ripartire dall’ultimo numero corretto che aveva identificato. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE A Registrazione Va annotato il tempo necessario al soggetto per portare a termine la prova ed il numero di errori commessi dal soggetto. Calcolo punteggio Tempo (in secondi) impiegato per terminare la prova Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE B Abilità valutata Attenzione alternata (shifting attenzionale): abilità di direzionare flessibilmente l’attenzione tra tipologie di stimoli diversi. Prova più complessa rispetto al TMA. Materiale Una matrice (più una preliminare di prova) composta da una serie di numeri e di lettere posti in ordine sparso su di un foglio Consegna Si mostra al soggetto la matrice dicendo “ora lei dovrà unire con delle linee tracciate a penna i numeri e le lettere presenti sul foglio in ordine crescente, alternando un numero ad una lettera, il più velocemente possibile. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE B Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE B Somministrazione Somministrare dopo il TMpartA Importante: appurare che il soggetto conosca l’alfabeto La matrice prova serve come esempio: appurare che il soggetto abbia compreso la consegna (possibile dare suggerimenti) Una volta terminata la matrice prova si passa alla matrice vera e propria. Se il soggetto commette un errore deve essere fermato e fatto ripartire dall’ultima lettera o numero corretti che aveva identificato. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TRAIL MAKING TEST, PARTE B Registrazione Va annotato il tempo necessario al soggetto per portare a termine la prova ed il numero di errori commessi dal soggetto. Calcolo punteggio Tempo (in secondi) impiegato per terminare la prova Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TEST DI STROOP (J Stroop, 1935) Abilità valutata Attenzione selettiva: capacità di focalizzare attenzione su uno stimolo o su una categoria di stimoli relativamente “deboli” in presenza di distrattori “forti” (associazione S-R) Capacità di inibire risposte facilitate/automatiche che risultano inappropriate al contesto (controllo inibitorio, resistenza all’interferenza) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Stroop colour-word ROSSO ROSSO VERDE VERDE BLU BLU VERDE VERDE BLU BLU ROSSO ROSSO VERDE VERDE BLU BLU VERDE VERDE BLU BLU BLU BLU VERDE VERDE ROSSO ROSSO VERDE VERDE Item corretti entro i 30 sec TEST DI STROOP Materiale Tre tavole (50 X 70 cm), 100 stimoli per tavola (10 righe per 10 colonne), in ognuna delle quali sono rappresentati rispettivamente: - nomi di colori scritti con colori congruenti (W) - quadrati o altre forme colorate (C) - nomi di colori scritti con colori incongruenti (CW) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TEST DI STROOP Consegna W: leggere le parole scritte sulla tavola il più velocemente ed esattamente possibile, senza omissioni, procedendo dalla prima riga in alto da sinistra a destra C: dire i nomi dei colori con cui sono rappresentati i quadrati il più velocemente ed esattamente possibile, senza omissioni, procedendo dalla prima riga in alto da sinistra a destra CW: in questa tavola sono scritti i nomi dei colori come nella prima ma con inchiostri di colore diverso. Il soggetto deve nominare il nome del colore dell’inchiostro il più velocemente possibile e cercando di non sbagliare. (Razionale: nominare il colore con cui è rappresentato ogni stimolo ignorandone il contenuto: rispondere ad una determinata caratteristica dello stimolo ignorando la caratteristica dominante, leggere il nome) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TEST DI STROOP Somministrazione L’ordine di somministrazione è W – C – CW. Pausa di 30 sec. tra una tavola e l’altra. Calcolo punteggio Diverse versioni del test/metodi di scoring della prova In linea generale vengono considerati i seguenti parametri: -tempo necessario ad ultimare le tre tavole separatamente -numero totale di errori -errori non corretti -errori corretti -omissioni Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TEST DI STROOP Effetto Stroop Quando il colore non corrisponde alla parola i tempi di reazione sono significativamente allungati rispetto alla condizione congruente. La differenze tra la condizione congruente e quella incongruente è indicativa della difficoltà a ignorare uno stimolo “irrilevante” (la parola) quando questo interferisce con il processamento di un altro stimolo (colore) “rilevante” ai fini della risposta. Ipotesi: il nome di un colore non può essere ignorato e viene processato automaticamente anche se non è rilevante per il compito Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TEST DI STROOP Effetto Stroop L’effetto di interferenza della caratteristica irrilevante dello stimolo su quella rilevante ai fini della risposta risulta maggiore in pazienti con lesioni frontali rispetto ai soggetti di controllo Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST “Originariamente sviluppato per valutare la capacità di ragionamento astratto e l’abilità di cambiare strategie cognitive al mutare delle circostanze”(Berg, 1948; Grant e Berg, 1948). Richiede la capacità di sviluppare e mantenere un’appropriata strategia di problem-solving al cambiare delle condizioni di stimolo in prospettiva di uno scopo (Luria, 1973; Shallice,1982). Richiede un piano strategico, una ricerca organizzata, attraverso l’utilizzazione di feedback ambientali per cambiare una meta, per dirigere il comportamento verso il raggiungimento di piani cognitivi per adattare le risposte impulsive (Chelune e Baer, 1986 et al.) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] ✓ Valuta la flessibilità cognitiva, cioè passare da una categoria concettuale ad Shifting un’altra ✓ Valuta la capacità di mantenimento e dell’informazion controllo Updating e ✓ Valuta la capacità di inibire una risposta automatica o dominante quando necessario Inhibition È composto da 2 mazzi identici da 36 carte per un totale di 72 carte Punteggio Categorie max 6 Errori Cut-off < 4.25 perseverativi Cut-off >7.65 Errori non Cut-off > 10.75 perseverativi Wisconsin card sorting test Misura l’abilità di individuare somiglianze tra stimoli (carte) diversi WISCONSIN CARD SORTING TEST Abilità valutata Capacità di sviluppare e modificare in modo flessibile determinate strategie di problem solving al mutare delle circostranze: astrazione flessibilità cognitiva Il WCST viene considerato il test per eccellenza nella valutazione del comportamento perseverativo. Le perseverazioni, definite come comportamenti rigidi e non flessibili, inducono ad insistere nell’utilizzo di strategie inadeguate alle circostanze Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Astrazione Capacità di cogliere negli elementi che compongono la realtà le caratteristiche essenziali che li accomunano tra loro e li differenziano dagli altri. Quando tale abilità è compromessa la persona rimane ancorata alla concretezza e all’immediatezza della situazione (in balia di reazioni automatiche). Flessibilità cognitiva Capacità di mutare comportamento, passare da uno specifico comportamento ad un altro, in relazione alle richieste del contesto. Se tale abilità è compromessa: perseverazioni Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Materiale Il WCST consiste in 4 carte-stimolo e 128 carte-risposta. Le carte-stimolo mostrano un triangolo rosso, due stelle verdi, tre croci gialle e quattro cerchi blu. Tre parametri di stimolo/categorie: colore, forma e numero. Le 128 carte-risposta comprendono due mazzi identici di 64 carte- risposta e mostrano figure di varie forme (croci, cerchi, triangoli o stelle), vari colori (rosso, blu, giallo, verde) e numero di figure contenute (uno, due, tre o quattro). Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Consegna “Questo test è un po’ insolito perchè non posso dirle molto su come farlo. Le verrà chiesto di abbinare ognuna delle carte di questo mazzo [indicare il mazzo delle carte- risposte] ad una di queste quattro carte-chiave [indicare in successione ognuna delle quattro carte-stimolo, cominciando dal triangolo rosso]. Deve sempre prendere la prima carta del mazzo e metterla sotto la carta-chiave con cui lei pensa si abbini. Io non posso dirle come combinare le carte, ma le dirò ogni volta se ha fatto bene o se ha sbagliato. Se ha sbagliato, semplicemente lasci la carta dove l’ha messa e cerchi di abbinare correttamente la carta successiva. Non c’è limite di tempo in questo test. È pronto? Cominciamo.” Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Somministrazione Le carte stimolo vengono poste di fronte al soggetto seguendo un ordine standard da sinistra a destra: il triangolo rosso (sulla sinistra del soggetto), le due stelle verdi, le tre croci gialle, e i quattro cerchi blu. Compito del soggetto è porre le carte del mazzo, una alla volta, sotto la carta stimolo con cui reputa condivida qualche caratteristica. Dopo ogni scelta, l’esaminatore può dire solamente “giusto/corretto”o “sbagliato/non corretto” e si passa, in ogni caso, alla carta successiva del mazzo Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Somministrazione La prima categoria di classificazione è il colore. L’esaminatore risponde “corretto” ogni volta che il soggetto abbina le carte secondo il colore, e “non corretto” ogni volta che l’abbinamento corrisponde ad un parametro che non sia il colore. Questo processo continua fino a quando il soggetto non raggiunge 10 risposte consecutive corrette in base al colore. Dopo di che, senza avvertire il soggetto, si cambia il criterio (soggetto deve capire il cambiamento di criterio attraverso il feedback dell’esaminatore). Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Somministrazione Tale procedimento si ripete per tutti gli altri criteri, forma e numero. Ordine pre-fissato dei criteri: CFN-CFN Il test termina quando il soggetto ha completato con successo le sei categorie o quando sono esaurite le carte-risposta. Tempo medio di somministrazione: 20-30 minuti Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Somministrazione L’esaminatore non deve mai fornire indicazioni sulle categorie di classificazione o sulla natura dei cambi da una categoria all’altra. Può solamente ripetere le istruzioni come ulteriore chiarimento. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Calcolo punteggi Le risposte vengono annotate su un apposito protocollo di registrazione 1) CFNA (abbinamento per colore) (abbinamento per 2) CFNA colore e numero) 3) CFNA (abbinamento secondo nessuno dei tre criteri) Ogni risposta va classificata in base a tre parametri: Corretta- non corretta: le risposte che corrispondono al principio di classificazione in atto vengono contate come corrette, le altre come non corrette. Ambigua-non ambigua: una carta-risposta che si abbina a una carta- stimolo per un solo criterio è detta risposta non ambigua, ogni risposta che si abbina a una carta-stimolo per due o più criteri è detta risposta ambigua. Le risposte “altro” sono sempre ambigue. Perseverative-non perseverative: quando il soggetto insiste nel rispondere ad una caratteristica non corretta dello stimolo, la risposta è detta seguire il principio perseverativo ed è codificata come perseverativa. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WISCONSIN CARD SORTING TEST Calcolo punteggi - indici principali N di prove somministrate/ N totale risposte corrette/ N totale di errori Numero di categorie individuate: sequenze di 10 abbinamenti corretti (0- 6) Prove necessarie a completare la 1°categoria: concettualizzazione iniziale Errori perseverativi /errori non perseverativi Percentuale di errori perseverativi: n° perseverazioni / tot delle prove X 100 Fallimento nel mantenere la serie: dopo una serie di abbinamenti corretti (5 >10) ad ex sul criterio del colore il soggetto passa alla forma Percentuale di risposte di livello concettuale: numero di risposte corrette consecutive che si verificano in serie di tre o più / tot prove X 100 Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WEIGL’S SORTING TEST (1972) Abilità valutata Pensiero categoriale: abilità di cogliere somiglianze sopraordinate tra stimoli diversi. Materiale 12 stimoli in legno classificabili in base a 5 criteri: Forma (4 cerchi/4quadrati/4triangoli) Colore (3verdi/3gialli/3blu/3rossi) Seme (4quadri/4picche/4cuori) Spessore (3 gruppi di spessore crescente) Dimensione (4 gruppi di dimensione crescente) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WEIGL’S SORTING TEST Consegna e somministrazione Indicando i 12 pezzi si fa notare al soggetto che, nonostante siano diversi, possono essere raggruppati in modo che tutti i componenti di un gruppo abbiano una caratteristica in comune e lo si invita a farlo. Tempo max per categoria: 3 min Se il soggetto raggruppa correttamente i pezzi secondo una delle categorie, l’esaminatore li ripropone in ordine casuale invitando a effettuare un altro raggruppamento. Si procede in questo modo finché tutte le categorie non sono state individuate. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WEIGL’S SORTING TEST Consegna e somministrazione Se il soggetto non intuisce alcun raggruppamento o ne individua solo alcuni si procede alla seconda modalità di somministrazione per le categorie non ancora individuate. In questo caso sarà l’esaminatore a formare i raggruppamenti mancanti e il soggetto dovrà individuare quale criterio è stato utilizzto. Tempo max per categoria: 1 min Dott. Giorgio Gaspa [email protected] WEIGL’S SORTING TEST Punteggio 3 punti per ogni categoria individuata nella 1° modalità. 1 punto per ogni categoria individuata nella 2° modalità. Range: 0-15 Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Test della Torre di Londra Shallice, 1982 SCOPO: utilizzato per la valutazione delle capacità di pianificazione. PROCEDURA DI SOMMINISTRAZIONE: spiegare la consegna come indicato: Su questi tre pioli di diversa lunghezza lei dovrà collocare le palline colorate secondo un modello che le presenterò, in un numero prestabilito di mosse. Può muovere solo una pallina per volta. Deve fare attenzione a non tenere in mano la pallina che toglie dai pioli, ma dovrà posizionarla su uno dei bastoncini. Sul piolo più piccolo potrà inserire solo una pallina, sul medio due e sull’ultimo tre. Se sbaglia mi avverta cosicché bloccherò il tempo e riposizionerò le palline e lei potrà tentare un’altra volta. Cerchi di svolgere la prova nel minor tempo possibile. REGOLE PER L’ESAMINATORE: il tempo si calcola da quando al soggetto viene mostrata la configurazione fino all’avvenuta prestazione. Quando il paziente si accorge di aver sbagliato, si blocca il cronometro, si riposizionano le palline in base alla configurazione iniziale e si fa ripartire il tempo dal punto in cui lo si era bloccato. Il tempo massimo per ogni configurazione è di 60”. PUNTEGGIO: 0-15” = 3 16”-30” = 2 31”- 60” = 1 >60” = 0 TARATURA: 20 – 40 anni: media=29 (ds=1.23); 40 anni – oltre: media 27 (3.64) TORRE DI LONDRA Shallice e McCarthy, 1982 Abilità valutata Problem solving, pianificazione, programmazione di strategie, auto-monitoraggio: individuare sottomete necessarie al raggiungimento di un obiettivo finale, seguendo delle regole. Materiale Struttura in legno costituita da tre pioli di h diversa e tre palline forate di colore diverso. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TORRE DI LONDRA Consegna “Qui ci sono 3 pioli di diversa lunghezza e tre palline di colore diverso. Partendo sempre da una stessa posizione iniziale lei dovrà, di volta in volta, raggiungere una configurazione finale che le mostrerò su di un foglio.” Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TORRE DI LONDRA Consegna..nel fare ciò dovrà attenersi a quattro regole: 1)può muovere una sola pallina alla volta 2)le palline possono essere mosse solo da un bastoncino all’altro 3)può collocare 1 sola pallina sul terzo bastoncino, 2 sul secondo e 1 sul primo. 4)Di volta in volta le dirò quanti spostamenti sono necessari per raggiungere la configurazione finale. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TORRE DI LONDRA Somministrazione Il test è composto da 12 sottoprove, ognuna della quali prevede uno specifico numero di mosse per raggiungere la config. finale. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] TORRE DI LONDRA Somministrazione Va registrato il tempo (sec). Se il soggetto sbaglia, si riposizionano le palline nella posizione di partenza e lo si fa ripartire (stoppare il tempo). Calcolo punteggio 0: compito non risolto entro 60 sec. 1: compito risolto in 30-60 sec. 2: compito risolto in 15-30 sec. 3: compito risolto entro 15 sec. Range 0-36 pt Media (SD) soggetti sani: 24.9 (4.5) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FLUENZA FONEMICA Abilità valutata Pianificazione e programmazione di strategie: utilizzo di strategie di ricerca insolite. Consegna “Ora le chiederò di dirmi tutte le parole che le vengono in mente che iniziano con una determinata lettera dell’alfabeto, ad esempio con la lettera C potrebbe dirmi calcio - coltello…, ma dovrebbe evitare di dirmi nomi propri di persona “Claudio”, nomi propri di città “Cagliari”. Inoltre non sono valide parole derivate, come “coltello”- “coltellino”. Cominciamo con la lettera F ha un minuto di tempo per dirmi tutte le parole che le vengono in mente che cominciano con la F. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FLUENZA FONEMICA Somministrazione Le lettere esaminate sono F-P-L o F-A-S a seconda delle versioni del test. L’esaminatore deve annotare tutte le parole prodotte dal soggetto. Se il soggetto si ferma lo si può incoraggiare. Punteggio Somma delle parole correttamente prodotte per le tre lettere. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Stime cognitive Nichelli et al.,2002 ✓ Valuta l’abilità di giudizio e di soluzione di problemi nuovi Stime di numerosità: “Quanti cammelli ci sono in Italia?” Stime di lunghezza: “Quanto è alto un semaforo?” Stime di prezzo: “Quanto costa una colazione al bar?” Stime non quantitative: “Qual’è il pesce più grande del mondo?” Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Giudizi verbali Spinnler e Tognoni, 1987 ✓Misurano le abilità di ragionamento logico deduttivo verbale che dipendono dalle conoscenze antecedenti del soggetto Consta di 20 items raggruppati in 4 sotto prove che riguardano differenze: “Che differenza c’è tra un nano e un bambino?” proverbi: “A caval donato non si guarda in bocca” assurdità: “Il Papa chiese di costruire due chiese dedicate a S.Paolo: una dove è stato ritrovato il cranio di quando era giovane e una dove è stato ritrovato il cranio da vecchio classificazioni: “coltello, forchetta, piatto, fondina” Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Batterie per la valutazione delle funzioni esecutive Frontal assessment Battery (FAB) (Dubois et al., 2000) Valuta alcune abilità controllate dai lobi frontali analogie Fluenza lessicale per categoria fonetica Sequenze motorie (programmazione) Sequenze motorie invertite (sensibilità all’iterferenza) Go-no go (controllo dell’inibizione) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Behevioural Assessment of the Dysexecutive Syndrome (BADS) (Wilson et al., 1996) Valutazione comportamentale della sindrome disesecutiva. Comprende 6 prove Test del cambio di regola delle carte Test di programmazione delle azioni Test della ricerca delle chiavi Test delle stime cognitive Test della mappa dello zoo Test modificato dei sei elementi Dott. Giorgio Gaspa [email protected] Valutazione della cognizione sociale e del comportamento (Prior et al., 2003) Test della Teoria della Mente (Happè et al., 1994) Test di Attribuzione delle Emozioni (Blair 1995) Test delle Situazioni Sociali (Dewey 1991) Test di Distinzione Morale/ Convenzionale (Blair 1995) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] STIME COGNITIVE Abilità valutata Pensiero astratto: problemi/quesiti la cui risoluzione non può basarsi su informazioni già disponibili in memoria ma richiede un approccio nuovo, non convenzionale, inusuale. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] STIME COGNITIVE PROTOCOLLO DI SOMMINISTRAZIONE 1. Qual è l’età dell’uomo più anziano vivente in Italia?……………………………….(anni 100-120) 2. Qual è la lunghezza della colonna vertebrale di un uomo adulto?…………………….(cm 50-100) 3. Quanti centimetri è lunga una scarpa da uomo n° 42?……………………………….....(cm 24-45) 4. Quanto pesa l’elenco del telefono di Novara?………………………………….……(gr 400- -1500) 5. Che velocità può raggiungere un cavallo al galoppo?………………………...……...(km/h 30-100) 6. Quanto è alto, in media, l’uomo italiano adulto?……………………………………...(cm 170-180) 7. Quanto è lungo un campo da tennis?………………………………………………………(m 20-60) 8. Quanto pesa in media un uovo di gallina?…………………………………………...…..(gr 20-100) 9. Quanto è alto un palazzo di quattro piani?………………………………………...……….(m 9-30) 10. Quanto tempo dura in media un film?…………………………………………..……(min 90-130) 11. Qual è la durata di una facciata di un disco a 33 giri?………………………………..(min 15-45) 12. Quanti giorni di lezione sono compresi in un anno scolastico della scuola dell’obbligo?…………………………………………………..…………...(gg 175-250) Dott. Giorgio Gaspa [email protected] STIME COGNITIVE Punteggio Somma delle risposte correttamente prodotte (risposta corretta: pt.1) Somma risposte errate in difetto Somma risposte errate in eccesso Dott. Giorgio Gaspa [email protected] STIME COGNITIVE Mentre i soggetti normali formulano una prima stima approssimativa (sulla base di conoscenze/esperienze passate) per poi eventualmente correggersi sulla base di ulteriori valutazioni (auto-monitoraggio), il paziente frontale non è in grado di fare ciò e fornisce spesso risposte assurde e bizzarre Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) Batteria composta da sei sotto-scale volte ad indagare diversi aspetti connessi alle funzionalità dei lobi frontali Vantaggi: - rapidità di somministrazione - somministrabile al paziente allettato Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 1. SOMIGLIANZE Abilità valutata Capacità di concettualizzazione – ragionamento astratto. Consegna “In che cosa si assomigliano?” 1) Una banana ed un’arancia (se il pz affermasse, con totale insuccesso: “non si assomigliano in niente”; o se affermasse, con parziale insuccesso: “entrambe hanno la buccia”: aiutare il pz dicendo: “sia la banana che l’arancia sono…”. ma il punteggio sarà 0 per questo item. Non aiutare il pz per i 2 item successivi) 2) Un tavolo ed una sedia; 3) Un tulipano, una rosa, una margherita. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 1. SOMIGLIANZE Punteggio 3 risposte corrette: 3 punti 2 risposte corrette: 2 punti 1 risposta corretta: 1 punto 0 risposte corrette: 0 punti Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 1. SOMIGLIANZE Pazienti con lesioni frontali presentano spesso deficit di ragionamento astratto. Tali pazienti possono quindi fallire nel cogliere il legame a livello astratto tra gli item: Aderenza agli aspetti concreti Incapacità di cogliere qualsiasi legame di somiglianza Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 2. SCIOLTEZZA LESSICALE Abilità valutata Flessibilità cognitiva, utilizzo strategie inusuali Consegna “Dica il maggior numero di parole possibile che iniziano con la lettera “S”, esclusi cognomi e nomi propri.” Se il pz non formula una risposta entro 5 secondi, dire: “per esempio: serpente”. Se il pz tace per 10 secondi, stimolarlo dicendo: “qualsiasi parola che inizi con la lettera “S”. Tempo Max: 60 sec. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 2. SCIOLTEZZA LESSICALE Punteggio Più di 9 parole: 3 punti; Da 6 a 9 parole: 2 punti; Da 3 a 5 parole: 1 punto; Meno di 3 parole: 0 punti. Parole ripetute, parole con la stessa radice (es: scarpa, scarpiera), cognomi e nomi propri non sono da considerare risposte corrette. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 3. PROGRAMMAZIONE MOTORIA Abilità valutata Programmazione motoria: organizzazione temporale, mantenimento e ed esecuzione di azioni sequenziali. Consegna “Guardi attentamente cosa faccio io”. L’esaminatore, seduto di fronte al pz, esegue da solo, per tre volte, con la sua mano sinistra la sequenza di Luria: “dorso-bordo-palmo”. “Ora, con la sua mano destra esegua la stessa sequenza, prima con me, poi da solo”. L’esaminatore esegue la sequenza 3 volte con il pz, poi dice: “Ora lo faccia da solo”. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 3. PROGRAMMAZIONE MOTORIA Punteggio Pz esegue da solo la sequenza per 6 volte consecutive: 3 punti Pz esegue da solo la sequenza per max 3 volte consecutive: 2 punti Pz sbaglia da solo, ma esegue correttamente per 3 volte consecutive la sequenza con l’esaminatore: 1 punto Pz non riesce ad eseguire correttamente la sequenza, neanche con l’esaminatore: 0 punti Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 3. PROGRAMMAZIONE MOTORIA Pazienti con lesioni frontali possono presentare i seguenti deficit: incapacità di eseguire la serie nell’ordine corretto incapacità di apprendere la serie semplificazione della serie (2 soli gesti) perseverazioni Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 4. SENSIBILITA’ ALL’INTERFERENZA Abilità valutata Autoregolazione comportamentale in un compito in cui i comandi verbali sono in conflitto con le informazioni sensoriali. Consegna “Batta 2 volte quando io batto una volta” Assicurarsi che il pz abbia capito le istruzioni, eseguendo una serie di 3 colpi: 1- 1-1. “Batta una sola volta quando io batto 2 volte”. Assicurarsi che il pz abbia capito, eseguendo una serie di 3 doppi colpi: 2-2-2. L’esaminatore esegue poi la seguente sequenza: 1-1-2-1-2-2-2-1-1-2. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 4. SENSIBILITA’ ALL’INTERFERENZA Punteggio nessun errore: 3 punti 1 o 2 errori: 2 punti più di 2 errori: 1 punto il pz batte come l’esaminatore per 4 volte consecutive: 0 punti. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 4. SENSIBILITA’ ALL’INTERFERENZA Soggetti normali riescono a eseguire il comando verbale astenendosi dal riprodurre ciò che vedono. Pazienti con lesioni frontali possono fallire nell’obbedire al comando verbale: imitano semplicemente il gesto dell’esaminatore. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 5. CONTROLLO INIBITORIO Abilità valutata Inibizione di risposte inappropriate: impulsività Consegna “Batta una volta quando io batto una volta”. Assicurarsi che il pz abbia capito le istruzioni, eseguendo una serie di 3 colpi:1-1-1. “Non batta quando io batto 2 volte”. Assicurarsi che il pz abbia capito le istruzioni, eseguendo una serie di 3 colpi:2-2-2. L’esaminatore esegue poi la seguente sequenza: 1-1-2-1-2-2-2-1-1-2. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 5. CONTROLLO INIBITORIO Punteggio nessun errore: 3 punti 1 o 2 errori: 2 punti più di 2 errori: 1 punto il pz batte come l’esaminatore per 4 volte consecutive: 0 punti Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 5. CONTROLLO INIBITORIO Pazienti con lesioni frontali possono presentare deficit nella capacità di inibire risposte facilitate ma inappropriate rispetto alla consegna. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 6. AUTONOMIA AMBIENTALE Abilità valutata Inibizione di risposte inappropriate: impulsività. Dipendenza dagli stimoli ambientali. Consegna “Non prenda le mie mani”. L’esaminatore, seduto di fronte al pz, pone le mani del pz sulle sue ginocchia, con il palmo rivolto verso l’alto. Senza dire nulla o guardare il pz, l’esaminatore mette le sue mani chiuse in quelle del pz e toccando il palmo di entrambe le mani del pz, per vedere se il pz spontaneamente le prenderà. Se il pz prende le mani dell’esaminatore, quest’ultimo riproverà a fare la stessa cosa, dopo aver detto al pz: “Questa volta non prenda le mie mani”. Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 6. AUTONOMIA AMBIENTALE Punteggio il pz non prende le mani dell’esaminatore: 3 punti il pz esita e chiede cosa deve fare: 2 punti il pz prende le mani senza esitazione: 1 punto il pz prende le mani dell’esaminatore anche dopo aver ricevuto l’ordine di non farlo: 0 punti Dott. Giorgio Gaspa [email protected] FRONTAL ASSESSMENT BATTERY (FAB) 6. AUTONOMIA AMBIENTALE Pazienti con lesione frontale possono presentare un “comportamento/riflesso di prensione” (parallelo del comportamento d’uso e d’imitazione): La stimolazione sensoriale (mani dell’ esaminatore) attiva automaticamente un pattern di comportamento (prensione). Ciò consegue all’assenza di inibizione normalmente esercitata dalla corteccia prefrontale. Dott. Giorgio Gaspa [email protected]

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