Sicurezza nei luoghi di lavoro PDF
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Università degli Studi di Udine
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Il documento tratta di sicurezza nei luoghi di lavoro, descrivendo le normative, gli obblighi e i ruoli coinvolti. Si analizzano gli aspetti di sicurezza, la salute e le procedure di sicurezza presenti in un ambiente lavorativo.
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Sicurezza nei luoghi di lavoro Stato di salute è il benessere fisico ,mentale,sociale.Stato che permette all'individuo di svolgere il proprio ruolo sociale. La medicina del lavoro studia i rapporti fra l’essere umano che lavora , il lavoro svolto e le condizioni dell’ambiente lavorativo.Promuovere e...
Sicurezza nei luoghi di lavoro Stato di salute è il benessere fisico ,mentale,sociale.Stato che permette all'individuo di svolgere il proprio ruolo sociale. La medicina del lavoro studia i rapporti fra l’essere umano che lavora , il lavoro svolto e le condizioni dell’ambiente lavorativo.Promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratori in tutte le occupazioni. Adoperarsi per prevenire ogni danno causato alla salute da condizioni legate al lavoro e proteggere i lavoratori contro i rischi derivanti dalla presenza di agenti nocivi.Destinare e mantenere i lavoratori in occupazioni consone alle loro attitudini fisiologiche e psicologiche. In sostanza adattare il lavoro all’uomo e sistemare ogni persona al posto giusto.La medicina di lavoro nasce come branca di medicina interna che studia le patologie dovute dal lavoro.Studia i rapporti intercorrenti tra (sia sul piano fisico che psichico) tra uomo e l’ambiente del lavoro. D.Lgs 81/2008→ Testo unico in cui sono normati I rischi nei luoghi di lavoro (chimico,biologico ecc). D.Lgs 101/2020 → Regola I rischi dalle radiazioni ionizzanti. D.Lgs 151/2001→Regola la tutela della maternitá nei luoghi di lavoro. D.Lgs 66/2003→Regola il turno notturno Rischio→ Gestire→ Danno Gli attori: Destinatari della normativa→datori di lavoro , dirigenti / preposti, lavoratori,responsabile SPP ,medico competente ,rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,progettisti ,fornitori ,installatori manutentori. «lavoratore»:persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. «datore di lavoro»:il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito lavorativo. «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa. «preposto»:persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa Obblighi lavorativi: prendersi cura della propria salute e sicurezza ;prendersi cura della sicurezza dei colleghi di lavoro ;osservare le disposizioni aziendali ;usare correttamente le attrezzature e i DPI; segnalare deficienze ; non modificare i dispositivi di sicurezza ; sottoporsi ai controlli sanitari richiesti. Ruolo attivo dei lavoratori nella organizzazione e realizzazione della sicurezza Sufficiente preparazione di base su problemi legati alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro aiutano il lavoratore a raggiungere velocemente quel ruolo attivo e diretto che il decreto vuole realizzare. RLS→Persona o persone elette o designate , in tutte le aziende o unità produttive, per rappresentare i lavoratori relativamente agli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Modalità di elezione e numero n=dipendenti n15:Eletto o designato dai lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali in azienda. Eletto o designato dai lavoratori all’interno, in assenza delle rappresentanze sindacali. D.Lgs 81/2008 → Valutazione dei rischi (dal datore di lavoro attraverso DVR) Documento di valutazione dei rischi (DVR) → Identifica i rischi dentro un’azienda.E uno strumento di lavoro che consente di prendere decisioni in base a priorità ben definite. Si focalizza sia sulla sorveglianza sanitaria sia la gestione dei rischi ma anche dei tutti i piani si sicurezza. Approccio metodologico:Individuare i rischi :; identificare gli esposti; adottare le soluzioni(tecniche,organizzative,procedurali,comportamentali)per eliminare o ridurre i rischi;proteggere i lavoratori;informare e formare i lavoratori;verificare su di essi l'esistenza di danni. Criteri per la riduzione del rischio: Interventi strutturali; Programmazione e verifica; Interventi procedurali e uso di mezzi di prevenzione personale; Predisposizione , formazione , verifica. Funzioni svolte dal medico di lavoro competente : Sorveglianza sanitaria ed epidemiologica;valutazione del rischio; informazione e formazione; primo soccorso ; promozione della salute. Obiettivi:Identificazione il più possibile in fase precoce , delle malattie professionali.L’impostazione di idonei programmi terapeutici e riabilitativi→ La messa in atto dei programmi di prevenzione. Sorveglianza sanitaria(esami, visite)→Accertamenti preventivi , accertamenti preventivi , visite mediche sui rischi, visita in esito a malattia >60 giorni.Importante per individuare le patologie o i rischi che possono determinare l’insorgenza delle patologie. Programma di SS→ ciò che definisce gli esami , gli accertamenti a ciò che è disposto il lavoratore. Finalità della sorveglianza sanitaria: Raccogliere dati clinici per operare confronti tra gruppi di lavoratori nel testo e in contesti lavorativi differenti. Giudizio di idoneità alla mansione specifica Tipo di giudizio Definizione Idoneita Piena idoneita Inidoneita con limitazioni Inidoneita limitata ad alcune delle attivita tra quelle comprese nella mansione (non correggibile con prescrizioni) Inidoneità temporanea Idoneità totale ad una determinata mansione purchè vengano rispettate le prescrizioni. Inidoneità temporanea Se lo stato di inidoneità (parziale o tot) è prevedibilmente limitato nel tempo. Inidoneita totale Riguarda tutte le attività che rientrano nella mansione (o gran parte di esse , in modo tale da rendere incompatibile un proficuo utilizzo del lavoratore in quella specifica mansione) Sorveglianza sanitaria (ciclo) : Valutazione dei rischi → Programma di sorveglianza sanitaria →Visite ed accertamenti preventive e periodici → Valutazione del singolo lavoratore, giudizio di idoneità di gruppo , Statistiche epidemiologiche Sorveglianza sanitaria: Per la questione di alcool , la norma ha definito un elenco di attività lavorative che devono essere sottoposti a un esame. Per quanto riguarda le sos. stupefacenti non è previsto alcun controllo (riguarda le professioni sanitarie) D.P.I→ qualsiasi altrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore per proteggerlomcontro uno o più rischi. Rischi biologici→ dovute da microrganismi , coltura cellulare, endoparassita umano → Possono provocare: infezioni,allergie,intossicazioni.Esposizione potenziale ad agenti biologici e uso deliberato di agenti chimici.Non esistono limiti di esposizione utilizzabili come valori soglia Se è possibile l'esposizione bisogna attivare adeguate misure preventive Coronavirus (Cov) →Ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in rari casi possono evolvere e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Coronavirus umani comuni 1 - 229E (coronavirus alpha) 2 - NL63 (coronavirus alpha) 3 - OC43 (coronavirus beta) 4 - HKU1 (coronavirus beta) 5 - MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la Middle East respiratory syndrome) 6 - SARS-CoV (il coronavirus beta che causa la Severe acute respiratory syndrome) 7 - 2019 Nuovo coronavirus (2019-nCoV) Caratteristiche dei microrganismi: Patogeniocita (Capacità di provocare malattia dopo infezione), trasmissibilità(capacità di passare da soggetto infetto ad un altro ospite.), neutralizzabilità(esistenza di efficace misure preventive o teraupetiche), infettivita(Capacita di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite). Classificazione dei gruppi in rischio Gruppo 1→Agente biologico che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani. Gruppo 2→Agente biologico che può causare malattia in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità. Sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Gruppo 3→Agente biologico che può causare gravi malattie.In soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori;può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Gruppo 4→Agente biologico che può provocare gravi malattie in soggetti umani e rappresenta un serio rischio per i lavoratori; può presentare un elevato rischio di diffusione nella comunità; non sono disponibili,di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. Situazioni di rischi in ambito sanitario Tutte le attività che comportano l'utilizzo di oggetti appuntiti: iniezioni intramuscolari, prelievi, terapie infusionali; Il reincappucciamento dell'ago: sempre e comunque da evitare lo smaltimento di aghi, taglienti, biancheria e rifiuti la detersione e disinfezione di materiale tagliente, la manipolazione e trasporto di materiale biologico (sangue, feci, urine, espettorato ecc.); Le attività chirurgiche, incluse le medicazioni tutte le manovre invasive compiute sul paziente, cioè l'accesso tessuti,cavità ed organi del paziente; Le attività di laboratorio quali pipettamento, striscio su vetrini, utilizzo di apparecchiature diagnostiche potenzialmente contaminate, utilizzo di vetreria. Esposizione a sangue:Taglienti,siringhe abbandonate,schizzi in operatori sanitari Vie di trasmissione: Parenterale(HBV,HCV,HIV); area(5 micron; Meningite meningococcica,influenza,rosolia); percutanea(leptospira,tetano);ingestione(salmonella,HAV,HEV,E.coli); vettori(Coxiella,yersinia). Stima del rischio Monitoraggio degli incidenti occupazionali a potenziale rischio biologico (sorveglianza sanitaria) Stato di immunizzazione degli operatori Disponibilità di dispositivi intrinsecamente sicuri Dispositivi di protezione collettiva e individuale Procedure operative scritte Misure preventive per il rischio biologico Precauzioni universali: trattamento di ogni paziente come potenzialmente infetto Lavaggio e disinfezione delle mani Uso dei DPI: Guanti, Camici, Maschere/Occhiali Corrette procedure di smaltimento di aghi e taglienti aghi sicuri, Contenitori rigidi) Immunizzazione attiva (HBV,influenza...) Isolamento del paziente Rischio da agenti chimici TOSSICITA’: capacità di un composto o molecola chimica di produrre un danno quando raggiunga un sito vulnerabile all’interno o alla superficie del corpo. ACUTA: per assorbimento di breve durata (un turno di lavoro)-IL CRONICA: per assorbimento di lunga durata LOCALE GENERALE (sistemica) Gestire il rischio→ valutare il rischio Etichettatura delle sos chimiche → Ad ogni indicazione/consiglio corrisponde un codice alfanumerico unico. Costituito da una lettera seguita da 3 numeri: Lettera H(indicazioni di pericolo) o P(consigli di prudenza) Il primo numero indica il tipo di pericolo o il consiglio. Due successivi numeri che corrispondono all’ordine sequenziale del pericolo o del consiglio. Indicazioni di pericolo P Consigli di priudenza P H2 →Pericoli chimico-fisici P1→Carattere generale H3→ Pericoli per la salute P2→prevenzione H4→Pericoli per l’ambiente P3→Reazione Frasi R-> H, Le frasi di rischio: descrivono in forma ,sintetica i rischi ,potenziali associati , all’utilizzo della sostanza LE SCHEDE DI SICUREZZA (redatte a cura del produttore, fornite obbligatoriamente dal venditore)→Identificazione del preparato e del produttore, Composizione informazioni sugli ingredienti, Proprietà fisiche e chimiche (stabilità e reattività),Identificazione dei pericoli , Misure antincendio, Misure in caso di fuoriuscita accidentale, Misure di primo soccorso, Controllo dell’esposizione e dispositivi di protezione. Valutazione dell’esposizione: Monitoraggio ambientale: consiste nella misura, usualmente a livello atmosferico, degli agenti presenti nel luogo di lavoro per la valutazione dell’esposizione ambientale e del rischio per la salute in rapporto ad appropriati riferimenti. Monitoraggio biologico: consiste nella misura nei tessuti, nei secreti, nell’aria espirata del soggetto esposto degli agenti Parametri di riferimento ambientale : TVL-TWA ,TLVSTEL ,TLVCEILING TLV-TWA time weighted averaged:Concentrazione media per un giorno lavorativo di 8 ore e per una settimana lavorativa di 40 ore per tutta la vita lavorativa di un soggetto. TLV-STEL short term exposure level: Esposizione media ponderata su un tempo di 15 minuti che non deve essere mai superata. Le esposizioni STEL non devono superare i 15 minuti, non devono essere più di 4 in un turno di lavoro e tra esposizioni successive a valori STEL devono intercorrere almeno 60 minuti. La finalità è quella di proteggere i lavoratori dall’esposizione ad irritanti e narcotici. TLV-skin→ La notazione skin indica le sostanze che possono passare attraverso la cute, per le quali quindi va evitato il contatto cutaneo, in quando può essere una rilevante via di esposizione VALUTAZIONE dei rischi per la salute e la sicurezza ELIMINAZIONE dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è possibile, loro riduzione al minimo RIDUZIONE dei rischi alla fonte SOSTITUZIONE di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso PRIORITÀ delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale LIMITAZIONE al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio UTILIZZO LIMITATO degli agenti chimici sui luoghi di lavoro INFORMAZIONE, FORMAZIONE, consultazione e partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro ISTRUZIONI adeguate ai lavoratori (addestramento) Disinfettanti EFFETTI IRRITANTI Praticamente tutti i disinfettanti / antisettici / sterilizzanti hanno un effetto irritante su cute e mucose.Gli effetti irritanti e la loro gravità dipendenti: quanto maggiori sono le concentrazioni a cui le singole sostanze sono impiegate maggiore è la probabilità che si sviluppino reazioni irritative in seguito a contatto cutaneo o inalazione.Alcune sostanze sono comunque caratterizzate da un maggior effetto irritante rispetto ad altre (es. glutaraldeide, clorexidina,sali , ammonio quaternario) La reazione irritativa coinvolge in genere la maggior parte degli esposti (fenomeno collettivo ) EFFETTI NON IRRITANTI SENSIBILIZZANTI:Molti disinfettanti/antisettici possono esercitare anche un effetto sensibilizzante.Possono perciò indurre reazioni:allergiche,immediate/igE-mediate (orticaria, oculorinite,asma, angioedema es. glutaraldeide, cloramina),allergiche ritardate/cellulo-mediate (dermatiti allergiche da contatto es. benzalconio cloruro, triclosan, clorexidina),l'allergia interessa in genere singoli soggetti "predisposti"(fenomeno individuale) e la probabilità di sviluppare sensibilizzazione sembra essere dose-dipendente, aumenta all'aumentare dell'esposizione lo scatenamento dei sintomi nei soggetti sensibilizzati invece NON è dose-dipendente e può verificarsi anche per esposizione a dosi basse e di breve durata (per prevenire recidive, nei soggetti allergici l'esposizione deve essere eliminata, non ridotta) ALTRO: Sintomi aspecifici (cefalea, nausea ecc.) La formaldeide:materia prima utilizzata in sintesi organiche in molte attività produttive , impieghi disparati: per le proprietà battericide è utilizzata come disinfettante/conservante di materiali biologici, presente come sostanza di degradazione di processi ossidativi Misure preventive → Eliminazione o riduzione dell’utilizzazione di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro in particolare sostituendolo; Ove non sia tecnicamente possibile la sostituzione, porre in essere gli accorgimenti affinché la produzione o l’utilizzazione dell’agente cancerogeno o mutageno avvenga in un sistema chiuso; Ove il ricorso ad un sistema chiuso non sia tecnicamente possibile adottare idonei accorgimenti affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile, con salvaguardia dei valori limite normativamente previsti. Sversamenti Nel caso di sversamenti seguire le seguenti procedure: Allontanare il personale non interessato alla bonifica Indossare i DPI (guanti, semimaschera, occhiali) come da procedure. Assorbire il materiale sversato con assorbente poroso ed inerte o panni assorbenti, in relazione alla quantità d assorbire, (kit di emergenza) Raccogliere il materiale dopo l’assorbimento. Lavare la zona interessata. Raccogliere tutti i prodotti generati (rifiuti) nel contenitore per rifiuti tossico nocivi. Togliere i DPI e smaltirli come da procedure. Antiblastici→ agenti chimici che vanno a colpire Le cellule tumorale. Sono mutageni , cancerogene ma a dose paziente. Hanno effetti irritanti Al livello della cute e Delle mucosa ; Hanno anche effetti tossici locali come le allergie. I rischi per gli operatori → somministrazione dei farmaci antiblastici avviene in sistema chiudo, gli operatori utilizzano delle protezioni , la camicia , le visive ecc. Nella fase di preparazione, persona da non esporre: Donne in gravidanza , soggetti sottoposti a terapie , portatori di gravi immunodeficienze congenite Le norme preventive si fondano sulle procedure di lavoro sicuro che in particolare devono prevedere ( rischio chimico ): CUSA→ centrale Unica della somministrazione dei farmaci antiblastici. L’inquinamento dei gas anestetici Rischio ergonomico → rischio sovraccarico biomeccanico che riguarda Lesioni a livello di schiena e arti superiori. Abbiamo degli strumenti che vanno a identificare il livello del rischio. Rischio determinato dai sovraccarichi per esempio spostare il paziente. I fattori che mi espongono al rischio ergonomico : fattori lavorativo , individuale, psicologico. Disturbo lombare aspecifico , sciatico(Danni a livello nervoso negli arti) Valutazione del rischio→ misure organizzative e procedurali volte Al suo contenimento→ Rischio ergonomico dipende dal tipo di carico. Indice di esposizione MAPO→ Valuta in modo integrato il contributo dei principali fattori di rischio da movimentazione. Rischio allergologico Guanti lattice,nitrile,polietilene,vinile Orticaria Dermatiti prevenzione: Indossare guanti protettivi prima di procedure “umide”. Turno di notturno (Decreto Legislativo n° 66 del 8.4.2003)→periodo di almeno 7 ore consecutive comprendente l'intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino.nessuno non svolge 80 notti. Turno di Reperibilità→ non è un turno notturno. Non è un turno lavorativo.È per coprire delle carenze nell’ambito. Lavoro a turni Qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane Periodo notturno: periodo di almeno sette ore consecutive comprendente l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino :dalle ore 22 alle ore 5, dalle ore 23 alle ore 6, dalle ore 24 alle ore 7. Effetti a breve termine: interferenze sul piano sociale Desincronizzazione temporale sul piano familiare e sociale Si preferisce perdere il sonno piuttosto che perdere le opportunità sociali Alcune attività sono flessibili..altre no (sociali) club, sport di squadra, attività di formazione Tutela di maternity nell’ambito sanitario L’anticipo dell'estinzione obbligatoria , dopo 7 mesi di gravidanza deve stare a casa.La donna fa domanda al datore di lavoro. Queste richieste devono essere comunicate con gli appositi certificati dal ginecologo. D.Lgs. 151/2001 ”Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, a norma dell’art. 15 della L. 53/2000” D.Lgs. 81/2008 “Attuazione dell’art. 1 della L. 123/2007, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” ALLATTAMENTO : se il periodo di allattamento si protrae oltre i 7 mesi dopo il parto, è necessario un certificato del pediatra che lo attesti USO DELIBERATO : si configura un uso deliberato di agenti biologici quando questi ultimi vengono intenzionalmente introdotti nel ciclo lavorativo per sfruttare le proprietà biologiche a qualsiasi titolo (materia prima, substrato, catalizzatore, reagente o prodotto in un processo lavorativo, ancorché parziale) L’esito della valutazione dovrà essere documentato e comunicato al/la Coordinatore/Coordinatrice del Reparto/Servizio interessato, che verificherà il rispetto del divieto di eseguire attività vietate da parte della lavoratrice Lo stress correlato al lavoro Le cause di insorgenza di stress sono da attribuire ad uno squilibrio cognitiva-mente percepito tra gli impegni che l’ambiente fisico e sociale impone di fronteggiare e la propria capacità(percepita) di affrontarli; Cause di stress sui luoghi di lavoro: Premiale (benefits,servizi,salari,contratti precari); Strutturale (agenti nocivi,ambienti inidonei); Relazionale (rapporti in senso verticale o orizzontale); Organizzativa (turni,ritmi, pause,precarietà). Secondo l’Accordo Europeo lo stress lavoro correlato non è una malattia, ma uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche e sociali; Non è attribuibile alle responsabilità dell’individuo ma alle condizioni organizzative; Non tutte le risposte di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato, bisogna tener conto dell’influenza dello stress che ha origine fuori dall’ambito di lavoro perché anch’esso può condurre a cambiamenti nel comportamento e ad una ridotta efficienza sul lavoro; I sintomi/segnali/indicatori della presenza/insorgenza di problemi di stress Insofferenza nell’andare al lavoro:C’è una difficoltà quotidiana a recarsi al lavoro Disinteresse per il lavoro: Scarsa motivazione, che può o meno esprimersi anche con comportamenti di scarso rispetto di regole e procedure, e nella qualità del lavoro Desiderio di cambiare lavoro:Chiaramente collegato all’insoddisfazione per il contesto lavorativo e/o professionale in cui si è inseriti Alto livello di pettegolezzo:Il pettegolezzo raggiunge livelli eccessivi, rendendolo quasi un sostituto dell’attività lavorativa Sentimento di inutilità:La persona percepisce la propria attività come vana, inutile, non valorizzabile Sentimento di irrilevanza:La persona percepisce se stessa come poco rilevante, quindi sostituibile, per la vita dell’organizzazione. Sentimento di disconoscimento:La persona non sente adeguatamente riconosciuti né le proprie capacità né il proprio lavoro Confusione organizzativa in termini di ruoli, compiti: Il dipendente e/o cliente non ha chiaro «chi fa cosa», ma senza desiderio di porvi rimedio Venir meno della propositività a livello cognitivo: Non c’è disponibilità ad assumere iniziative, né desiderio di sviluppo delle proprie conoscenze professionali Distress→ negativo | Eustrisse→ positivo Il ruolo del medico competente Collabora alla valutazione del rischio (misure di contenimento). La sorveglianza sanitaria non è prevista dalla normativa. Tuttavia essa è effettuata qualora il lavoratore ne faccia richiesta ed i disturbi o la patologia sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi. Datore di lavoro→ Valutazione dei rischi, elaborazione di DVR, organizzazione del servizio di prevenzione e protezione, responsabile nel formare e informare tutti i lavoratori, nominare il medico competente, fornire ai lavoratori i DPI, aggiornare periodicamente tutte le misure di prevenzione Dirigente→Attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione RSPP→ può essere lo stesso datore di lavoro o una persona nominata dal datore del lavoro, deve collaborare con il datore del lavoro per la valutazione dei rischi e per l’elaborazione di DVR, assegnare i compiti agli addetti al servizio di prevenzione Il responsabile dei lavoratori per la sicurezza RLS→ é la persona o il gruppo di persone che rappresenta lavoratori per la salute e la sicurezza sul lavoro , collabora per lo svolgimento delle varie funzioni previste dalla normativa I lavoratori →Devono frequentare corsi di formazione periodica, tenere comportamenti idonei alla salute e alla sicurezza, usare le attrezzature secondo le norme previste (usare DPI) Il medico competente→ svolge una serie di funzioni per esempio: compie visite preventive e periodiche , prende decisioni sulla idoneità o meno dei lavoratori alla varie mansioni. Il servizio di protezione e prevenzione dai rischi é un insieme di misure , di sistemi nell’azienda che hanno che hanno come finalità dell'attività di protezione e prevenzione Sorveglianza sanitaria é un insieme di atti medici esempio le visite mediche. Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. DVR→ Tutte le misure per ridurre i rischi. I fattori di rischio dell’uso di VDT L’affaticamento visivo è dato sia dallo schermo (posizione rispetto alla fonte di luce, inclinazione, luminosità, presenza di filtri luce blu,..) e condizioni microclimatiche - un altro fattore di rischio sono le posture incongrue sulla sedia da lavoro, da quando viene tenuta e dalla durata generale del lavoro - Il disagio psichico dato dal lavoro ripetitivo alienante e la mancanza di motivazione Inoltre sono presenti dei sintomi oculo-visivi, che non sono per se delle patologie dell’apparato, ma astenopie (situazioni legate a del sconforto, non una patologia) legati a:sensazione di bruciore,Ammiccamento frequente, Lacrimazione, Secchezza, Stanchezza durante la lettura, Visione annebbiata, sdoppiata, Fotofobia, Cefalee Nel caso di astenopie è consigliato l’uso di occhiali da vista e non di lenti a contatto che peggiorano la secchezza oculare, inibendo la umettamento della cornea ACCOMODAZIONE> capacità di mettere a fuoco CONVERGENZA> movimento coordinato degli occhi durante la fissazione di un punto vicino (muscoli estrinseci degli occhi) I fattori principali dei disagi oculari da VDT sono dovuti al sovraccarico di accomodazione e convergenza, della motilità pupillare e adattamento retinico dovuto alle condizioni illuminotecniche della postazione di lavoro; ALCUNE ALTERAZIONI FUNZIONI VISIVE MA NON CORRELATE A VDT -Cataratta: opacizzazione del cristallino. -Glaucoma: danno al nervo ottico dovuto a pressione oculare elevata. -Miopia: difficoltà a vedere oggetti lontani. -Presbiopia: difficoltà a vedere oggetti vicini a causa della perdita di elasticità del cristallino con l'età , cioè difficoltà nel mettere a fuoco le immagini vicine. Astigmatismo:Incapacità a mettere a fuoco in modo regolare un oggetto. Nelle normali attività di lavoro al videoterminale , il contrasto e l'illuminazione sono 2 parametri fondamentali da considerare per una corretta visualizzazione dell’immagine a video. Un altro fattore è la direzione della luce, la luce diretta può generare fenomeni di abbagliamento , la luce troppo accentuata può causare affaticamento , la luce diffusa può apparire gradevole ma riduce i contrasti. Il monitor deve essere:orientabile e inclinabile, con superficie antiriflettente ,con luminosità e contrasto regolabili,con immagine stabile senza “sfarfallamenti”,con caratteri leggibili e definiti,pulito , la parte retrostante lontana da pareti. Posizione corretta ergonomica: Tronco:posizione eretta, fra 90 e 110° per evitare dannose compressioni pelvico-addominali, appoggio del tratto lombare Gambe: a circa 90°per ridurre l’affaticamento e facilitare la circolazione. Piedi ben poggiati a terra o sul poggia-piedi Braccia:piegate a circa 90°. Avambracci appoggiati nello spazio fra bordo tavolo e tastiera (15 cm). Occhi:distanza occhi monitor tra i 50 e i 70 cm. Il bordo superiore del monitor deve essere posto all’altezza degli occhi. Il monitor :il bordo superiore dello schermo deve trovarsi 5-10 cm al di sotto dell'altezza degli occhi. Gli schermi grandi si devono poter abbassare in maniera Suficiente. Il piano di lavoro deve essere: con bordi arrotondati; di colore neutro e superficie opaca ; regolabile in altezza (67-77 cm.) o ad altezza fissa (72 cm.); profondo 70-80-90 cm; largo 90-120-160 cm; comunque di dimensioni sufficienti per permettere una disposizione delle attrezzature flessibile PAUSE: normativa sull’uso di VDT prescrive una pausa di almeno 15 m ogni 120m di utilizzo In particolare, l'articolo 14 del Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce le misure da adottare per la protezione dei lavoratori che utilizzano videoterminali (ossia computer, terminali, monitor, ecc.) durante il loro lavoro, in relazione ai rischi legati all'uso prolungato di tali strumenti. Valutazione dei rischi: Il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dei rischi legati all'uso dei videoterminali, per garantire che i lavoratori siano protetti da possibili danni alla salute. In particolare, occorre considerare i rischi fisici e ergonomici derivanti da una postura scorretta, da un uso eccessivo e da altre condizioni legate all'ambiente di lavoro. Postazioni di lavoro: È obbligo del datore di lavoro assicurarsi che le postazioni di lavoro siano progettate in modo ergonomico, per prevenire problematiche come affaticamento, dolore muscolare, danni agli occhi, ecc. Ciò include la regolazione del monitor a un'altezza adeguata, una seduta regolabile, e una posizione della tastiera che permetta al lavoratore di mantenere una postura corretta. Pause e riposi: L'articolo prevede che i lavoratori che utilizzano i videoterminali abbiano diritto a pause periodiche per ridurre il rischio di affaticamento e migliorare il benessere fisico. In genere, si raccomanda una pausa di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro continuato con il videoterminale. Formazione e informazioni: Il datore di lavoro è tenuto a fornire formazione ai lavoratori sui rischi associati all'uso dei videoterminali e sulle corrette modalità di utilizzo degli stessi. Inoltre, è necessario fornire informazioni sulle pause e sugli esercizi da fare per prevenire i disturbi muscoloscheletrici. Sorveglianza sanitaria: I lavoratori che usano videoterminali devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria periodica, che può comprendere la verifica della salute visiva, per prevenire o rilevare eventuali danni causati dall'uso prolungato dei dispositivi. Microclima: E preferibile che le condizioni microclimatiche siano controllate tramite un impianto di condizionamento che assicuri situazioni di comfort sia nella stagione estiva che invernale: - la temperatura, nella stagione calda, non dovrebbe essere inferiore a quella esterna di oltre 7°C; nelle altre stagioni, dovrebbe essere compresa tra 18 e 20 °C; l'umidità va mantenuta fra 1l 40 e 1 60% nella stagione calda e fra 1 40 e 1l 50% nelle altre stagioni; va evitata l'eccessiva secchezza dell'aria che favorisce l'irritazione delle mucose congiuntivali e dell'apparato respiratorio; - la velocità dell'aria deve essere inferiore a 0,15 m/sec; - il ricambio dell'aria deve garantire almeno 32 mc per persona e per ora STRESS: risposta normale di adattamento generale all'ambiente STRESSORS: qualsiasi evento o domanda in grado di attivare una risposta di stress (stress come stimolo): STRAIN: connotazione: di natura negativa di una situazione di stress. Indica lo sforzo psicologico e psicofisiologico di un individuo a fronte di un'alta domanda ambientale o a fronte di difficoltà adattativa EUSTRESS: lo sforzo psicologico e psico fisiologico di un individuo orientato al raggiungimento di risultati positivi e appaganti MASTERING: situazione di padronanza, di potere e di controllo dell'individuo sulla situazione. BURN OUT :"E' una sindrome di esaurimento emotivo, spersonalizzazione e riduzione delle capacità personali che può presentarsi in soggetti che per professione si occupano della gente""E' una reazione alla tensione emotiva cronica creata dal contatto continuo con altri esseri umani, in particolare quando si hanno problemi e motivi di sofferenza". INAIL quando tutela? In caso di infortunio: art. 2 del T.U. 1124/65 “tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero una inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di 3 giorni” - Causa violenta: è esterna, agisce sull’organismo umano con modalità di azione concentrata nel tempo (turno lavorativo), con intensità lesiva adeguata. - Occasione di lavoro: ogni volta che sia il lavoro a determinare il rischio di cui è conseguenza l’infortunio stesso; la finalità è il lavoro. - Danno alla persona: con le conseguenze protette. LA SORVEGLIANZA SANITARIA E’ ESEGUITA DAL MEDICO COMPETENTE NEI CASI PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE SULLA BASE DEL PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI È UN DOVERE DEL DATORE DI LAVORO ed UN DIRITTO DEL LAVORATORE vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità