Sicurezza sul Lavoro PDF

Perché parlare di sicurezza? 1 Il tema della sicurezza sul lavoro è da anni all’attenzione di legislatori, aziende e lavoratori, ma gli infortuni sul lavoro sono ancora molto numerosi in tutti i settori, e in particolar modo in quello delle costruzioni. Sul lavoro si possono subire infortuni o co...

Perché parlare di sicurezza? 1 Il tema della sicurezza sul lavoro è da anni all’attenzione di legislatori, aziende e lavoratori, ma gli infortuni sul lavoro sono ancora molto numerosi in tutti i settori, e in particolar modo in quello delle costruzioni. Sul lavoro si possono subire infortuni o contrarre malattie. Gli incidenti avvengono in tutti i luoghi di lavoro, comprese le abitazioni e le scuole. 2 La sicurezza nelle abitazioni e a scuola D.LGS. 81/2008 La casa è considerata un luogo sicuro e confortevole, ma anche fra le mura domestiche la sicurezza non può essere sottovalutata. Secondo l’ISTAT un incidente domestico è un evento che: procura ferite, fratture, contusioni, lussazioni, ustioni o altre lesioni; è accidentale, cioè non dipende dalla volontà di nessuno; si verifica all’interno, o in una zona adiacente a un’abitazione (balcone, garage, giardino ecc.). La scuola è a tutti gli effetti un ambiente di lavoro e ai fini della sicurezza gli studenti sono considerati lavoratori. 3 La sicurezza negli uffici Gli uffici sono luoghi di lavoro e chi lavora in ufficio non è immune da incidenti e da possibili infortuni, che spesso sono meno gravi di quelli che possono accadere nelle fabbriche, nei cantieri ecc. Frequenza degli infortuni nel settore terziario in base alle cause (fonte: SUVA, statistica infortuni LAINF 2009, cause degli infortuni) 4 Infortuni sul lavoro e malattie professionali L’infortunio avviene in modo istantaneo per una causa violenta, che si verifica sul luogo di lavoro. Si parla di infortunio in itinere, se invece avviene durante il tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, o durante il normale percorso da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di più rapporti di lavoro, o durante il tragitto abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale. L’infortunio può determinare un’inabilità temporanea o permanente all’attività lavorativa, oppure la morte del lavoratore. 5 Le malattie professionali sono patologie che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa a causa delle lavorazioni o della presenza di fattori presenti nell’ambiente in cui presta servizio. Ci sono alcune differenze fra la malattia professionale e l’infortunio sul lavoro: l’infortunio è caratterizzato dall’immediato verificarsi del danno, mentre la malattia professionale si sviluppa e si riscontra nel lungo periodo, per l’esposizione a un fattore di rischio; per le malattie professionali non basta l’occasione di lavoro, ma deve esistere un rapporto causale, o concausale, diretto tra il rischio professionale e la malattia; per le malattie professionali il rischio può essere provocato dalla lavorazione, oppure dall’ambiente in cui la lavorazione stessa si svolge, e da cui può dipendere un “rischio ambientale”. 6 La situazione in Italia INAIL: relazioni annuali I lavoratori vittime di infortunio e malattie professionali sono tutelati dall’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), attraverso una specifica assicurazione obbligatoria, che consente di beneficiare di prestazioni sanitarie specifiche e di ottenere un indennizzo. In Italia, l’INAIL fornisce annualmente i dati sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali. Monitorare l’andamento infortunistico nell’ambiente di lavoro è importante per ogni azienda, per ridurre infortuni e malattie, rafforzando la sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti. Denunce di infortunio nell’anno 2019 Denunce di malattie professionali nell’anno 2019 7 La situazione nei cantieri Il settore delle costruzioni è uno dei più rischiosi per il tipo di lavorazioni svolte, che sono manuali, faticose e, soprattutto, eseguite in ambienti e condizioni poco agevoli. Nell’Unione Europea il settore edile è quello a maggior rischio di infortuni, con più di 1300 morti all’anno a causa di incidenti nei cantieri. In tutto il mondo il numero dei lavoratori edili che restano vittime di infortuni è triplo rispetto ai lavoratori di altri settori e il numero degli infortuni è doppio. Gli infortuni più frequenti sono contusioni, lussazioni, fratture, ferite, ustioni, morte. 8 Negli ultimi 10 anni, si osserva un aumento continuo e sensibile aumento delle denunce delle malattie professionali, che riguardano soprattutto il sistema osteo-muscolare e i tessuti connettivi. 9 Il costo degli infortuni sul lavoro Le malattie e gli infortuni sul lavoro comportano costi umani e sociali, che coinvolgono i lavoratori, le aziende, le compagnie di assicurazione, il sistema sanitario e previdenziale ecc. I costi umani sono rappresentati dalla perdita di vite umane, dalle sofferenze fisiche e dal dolore. I costi sociali sono rappresentati dai costi strettamente collegati all’infortunio (costi diretti e indiretti) e dai costi intangibili associati a invalidità, isolamento sociale, cambiamenti delle funzioni sociali e delle attività quotidiane dell’infortunato. Il danno economico conseguente a decessi, infortuni e malattie professionali in Italia è superiore al 3% del PIL. Di questo costo complessivo, il 60% è sostenuto dalle imprese, mentre il 40% è a carico dello Stato. Si stima che circa il 40% degli infortuni potrebbe essere evitato, adottando una corretta e razionale organizzazione del lavoro. Migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro porta benefici dal punto di vista sia umano, sia economico. 10