Sicurezza nei luoghi di lavoro

Il trattamento di ogni paziente come potenzialmente infetto, indipendentemente dal suo stato clinico.

La capacità di un composto o molecola chimica di produrre un danno quando raggiunga un sito vulnerabile all'interno o alla superficie del corpo.

L'assorbimento di breve durata di una sostanza chimica, come durante un turno di lavoro.

L'assorbimento di lunga durata di una sostanza chimica che può causare danni nel tempo.

Un danno che si manifesta nella zona di contatto con la sostanza chimica.

Un danno che si diffonde in tutto il corpo dopo l'assorbimento della sostanza chimica.

L'insieme di misure per prevenire l'esposizione a sostanze chimiche pericolose nel posto di lavoro.

Un sistema di codifica per le informazioni di sicurezza delle sostanze chimiche.

L'insieme di attività mediche volte a tutelare la salute dei lavoratori, prevenendo i rischi e le patologie legate al lavoro.

Valutazione specifica che si esegue su un lavoratore per determinare se è idoneo a svolgere una specifica mansione.

Il lavoratore può svolgere tutte le attività previste dalla sua mansione senza limitazioni.

Il lavoratore è idoneo alla mansione solo se vengono rispettate alcune condizioni o prescrizioni mediche.

Il lavoratore non può svolgere alcune attività specifiche della sua mansione, anche se non è completamente inidoneo.

Il lavoratore non è idoneo a svolgere la sua mansione attuale, a causa di uno stato di salute che rende impossibile il suo lavoro.

L'insieme delle attività svolte per valutare i rischi lavorativi, pianificare la sorveglianza sanitaria, e monitorare la salute dei lavoratori.

Le attività che prevedono un rischio elevato per la salute del lavoratore, per cui è necessario un esame specifico per valutare l'idoneità al lavoro.

Un evento che si verifica a causa di una forza esterna, come una caduta o uno schianto, durante lo svolgimento del lavoro e che porta a morte, inabilità permanente al lavoro (totale o parziale) o inabilità temporanea assoluta che supera i 3 giorni.

Il fatto che l'infortunio sia avvenuto in un contesto lavorativo e che il lavoro abbia contribuito al rischio dell'evento.

Il lavoro è visto come il fattore principale che ha causato il rischio di infortunio. L'evento dannoso è una conseguenza diretta dell'attività lavorativa.

Un'azione esterna con una modalità di azione concentrata nel tempo e con un'intensità lesiva sufficiente a causare un infortunio.

Responsabilità del datore di lavoro è quella di tutelare la salute dei lavoratori, fornendo un ambiente di lavoro sicuro e promuovendo la salute. I lavoratori hanno il diritto di lavorare in un ambiente sano e sicuro.

Donne in gravidanza, pazienti sottoposti a terapie e persone con gravi immunodeficienze congenite devono essere protette da esposizioni indesiderate.

La Centrale Unica di Somministrazione di Farmaci Antiblastici (CUSA) è un sistema di sicurezza fondamentale per la gestione dei farmaci antitumorali.

Il rischio ergonomico si riferisce ai possibili danni fisici causati da movimenti ripetitivi o postura scorretta, come dolori alla schiena o alle mani.

Il Metodo di Analisi Posturale (MAPO) è uno strumento per valutare i rischi ergonomici durante la movimentazione di pazienti.

Il lavoro notturno è definito come un periodo di almeno 7 ore consecutive tra mezzanotte e le 5 del mattino.

I turni di reperibilità non sono considerati turni notturni perché non prevedono lavoro effettivo.

Il lavoro a turni si riferisce a qualsiasi schema di lavoro in cui i lavoratori si alternano in diversi orari nello stesso posto di lavoro.

Il periodo notturno è definito come un intervallo di almeno sette ore consecutive che include la mezzanotte, ad esempio dalle 22 alle 5.

Il datore di lavoro ha una responsabilità di primo livello per la sicurezza sul lavoro. Deve valutare i rischi presenti nell'ambiente di lavoro, elaborare il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), organizzare il servizio di prevenzione e protezione, formare e informare i lavoratori, nominare il medico competente, fornire i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) e aggiornare regolarmente le misure di prevenzione.

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) è una figura chiave per la sicurezza sul lavoro. Può essere il datore di lavoro stesso o una persona da lui nominata. Collabora con il datore per la valutazione dei rischi, l'elaborazione del DVR e l'assegnazione dei compiti agli addetti alla prevenzione.

I lavoratori hanno un ruolo fondamentale nella propria sicurezza. Devono frequentare corsi di formazione periodici, comportarsi in modo sicuro, utilizzare le attrezzature correttamente e indossare i DPI quando necessario.

Il medico competente è un professionista che si occupa della salute dei lavoratori. Esegue visite mediche preventive e periodiche per valutare l'idoneità dei lavoratori alle diverse mansioni.

Il DVR, Documento di Valutazione dei Rischi, è un documento fondamentale per la sicurezza sul lavoro. Contiene tutte le misure per ridurre i rischi presenti nell'ambiente di lavoro.

Il tronco deve essere eretto con un angolo tra i 90° e i 110° per evitare stress e compressioni alle aree addominali e pelviche. La parte bassa della schiena dovrebbe essere ben appoggiata a uno schienale.

Le gambe devono essere piegate ad un angolo di circa 90° per ridurre lo sforzo e facilitare la circolazione sanguigna. I piedi dovrebbero essere ben appoggiati a terra o su un poggiapiedi.

I gomiti dovrebbero essere piegati ad un angolo di circa 90° per evitare stress e sforzi alle spalle e al collo. Gli avambracci devono essere appoggiati sul piano di lavoro, con una distanza di 15 cm tra il bordo del tavolo e la tastiera.

La distanza tra gli occhi e il monitor dovrebbe essere tra 50 e 70 cm. Il bordo superiore del monitor dovrebbe essere all'altezza degli occhi.

Il datore di lavoro ha l'obbligo di valutare i rischi legati all'utilizzo dei videoterminali per garantire la sicurezza dei lavoratori. Questa valutazione deve tenere conto dei rischi fisici ed ergonomici associati all'uso prolungato di computer.

Il datore di lavoro deve assicurarsi che le postazioni di lavoro siano ergonomiche per prevenire disagi come affaticamento, dolori muscolari e problemi alla vista. Questa include la regolazione del monitor all'altezza giusta, una sedia regolabile e una posizione della tastiera che permetta una postura corretta.

I lavoratori che utilizzano i videoterminali hanno diritto a pause frequenti per ridurre il rischio di affaticamento e migliorare il benessere fisico. Si consiglia una pausa di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro continuo.

La normativa sull'uso di videoterminali prescrive una pausa di almeno 15 minuti ogni 120 minuti di utilizzo.