6° Capitolo - Elaborazione Informazioni PDF

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Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino

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Psicologia Sviluppo cognitivo Elaborazione informazioni Psicologia dello sviluppo

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Il capitolo esplora l'approccio dell'elaborazione delle informazioni nello sviluppo cognitivo, paragonandolo al funzionamento di un computer. Il testo analizza come gli individui manipolano e controllano le informazioni, e le strategie che utilizzano per gestirle. Viene approfondito il ruolo delle risorse cognitive, come la capacità e la velocità di elaborazione, e i meccanismi di cambiamento nello sviluppo cognitivo, come codificazione, automaticità e costruzione di strategie.

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6° CAP - TEORIA DELL'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI → L'APPROCCIO DELL'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Gli psicologi hanno cominciato a chiedersi se le operazioni logiche svolte dai computer possono rilevarci qualcosa a proposito dei meccanismi della mente umana. Hanno stabilito d...

6° CAP - TEORIA DELL'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI → L'APPROCCIO DELL'ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Gli psicologi hanno cominciato a chiedersi se le operazioni logiche svolte dai computer possono rilevarci qualcosa a proposito dei meccanismi della mente umana. Hanno stabilito delle analogie tra l'hardware di un computer e il cervello, e tra il software e i processi cognitivi. L'approccio dell'elaborazione delle informazioni -> una teoria che mette in evidenza come gli individui manipolano le informazioni, le controllino e creino delle strategie sulla base di esse per gestirle. La metafora del computer può illustrare come l'approccio può essere applicato allo sviluppo. L'elaborazione delle informazioni di un computer è limitata dai suoi hardware e software. → I limiti imposti dal hardware determinano la quantità di dati che il computer può elaborare - → I limiti imposti dal software determinano il tipo di dati che il computer può gestire e i modi in cui le informazioni possono essere manipolate. Analogamente l'elaborazione delle informazioni nei bambini può essere limitata dalla capacità, dalla velocità, cosi come dalla loro capacità di manipolare le informazioni, cioè dall'applicazione di strategie appropriate per acquisire e utilizzare la conoscenza. Lo sviluppo cognitivo dei bambini è il risultato della loro capacità di superare le limitazioni d'elaborazione attraverso l'incremento dell'esecuzione delle operazioni di base, esponendo la capacità di elaborare i dati acquisendo nuove conoscenze e strategie. Non descrive lo sviluppo come suddiviso in stadi - ma gli individui sviluppano una crescente abilità nell'elaborazione delle informazioni che consente loro di acquisire conoscenze e capacità sempre più complesse. → RISORSE COGNITIVE I cambiamenti dello sviluppo dell'elaborazione delle informazioni sono influenzati e incrementati dalle risorse cognitive -> dalla capacità e dalla velocità di elaborazione Tali risorse sembrano avere un'importante influenza sulla memoria e sulla risoluzione dei problemi Sviluppi importanti a livello biologico avvengono sia nelle strutture del cervello -> come i cambiamenti dei lobi frontali, sia a livello dei neuroni (come la fioritura e la potatura della connessioni tra i neuroni) - e la mielinizzazione aumenta la velocità degli impulsi elettrici nel cervello, e avviene per tutta l'infanzia e l'adolescenza Un aumento di capacità sottende un miglioramento di elaborazione delle informazioni. La velocità con cui i bambini elaborano le informazioni spesso influenza ciò che riescono a fare di quelle informazioni - la velocità dell'elaborazione nei bambini è legata alla loro competenza nel pensare -> ex: la velocità con cui i bambini riescono ad articolare una serie di parole influisce su quante parole riescono a immagazzinare e ricordare. Un'elaborazione veloce è associata a una buona prestazione in materia cognitiva. I modi per valutare la velocità di elaborazione -> i tempi di reazione -> gli individui devono spingere un bottone appena vedono uno stimolo come la luce. → MECCANISMI DI CAMBIAMENTO Secondo Robert Siegler esistono 3 meccanismi che si mettono in moto nella creazione dei cambiamenti enlle capacità cognitive: La codificazione -> il processo per il quale le informazioni passano nella memoria. I cambiamenti dipendono da un aumento di capacità di codificare informazioni rilevanti e ignorare informazioni irrilevanti. l'automaticità -> la capacità di elaborare informazioni con poco o nessuno sforzo. La pratica permette ai bambini di codificare sempre più informazioni automaticamente. ex: i bambini non pensano più a ciascuna lettera di una parola piuttosto codificano l'intera parola - quando il compito diventa automatico, non richiede più uno sforzo consapevole. La costruzione di una strategia -> la creazione di muove modalità per l'elaborazione delle informazioni. Siegler sostiene che l'elaborazione delle informazioni dei bambini -> è caratterizzata dall'auto-modifica -> i bambini Siegler sostiene che l'elaborazione delle informazioni dei bambini -> è caratterizzata dall'auto-modifica -> i bambini imparano a utilizzare ciò che hanno appreso in circostanze precedenti adattando le loro risposte alla nuova situazione. Parte di questa auto-modifica dipende dalla -> metacognizione -> 'sapere di sapere'-> ex di metacognizione: ciò che i bambini pensano essere i modi migliori per memorizzare ciò che hanno letto. Robert Siegler -> un esperto nel campo dell'elaborazione di informazioni -> sostiene che il pensiero consiste nell'elaborazione di informazioni -> quando le persone percepiscono, codificano, rappresentano e richiamano informazioni --> esse stanno pensando. Un importante aspetto dello sviluppo consiste nell'apprendimento di buone strategie per l'elaborazione delle informazioni. VALUTAZIONI SULLE TEORIE COGNITIVE I contributi positivi: Un'immagine positiva dello sviluppo l'enfasi sulla costruzione attiva della conoscenza da parte dell'individuo Le critiche: Lo scetticismo sulla purezza degli stadi di Piaget Le teorie non riservano sufficiente attenzione alle variazioni individuali nello sviluppo cognitivo 1. L'ATTENZIONE l'attenzione -> la messa a fuoco di risorse mentali. l'attenzione migliora l'elaborazione cognitiva di molti compiti. Ci sono 4 modi attraverso i quali si può distribuire l'attenzione: l'attenzione selettiva -> consiste nel focalizzarsi su un aspetto specifico dell'esperienza considerato rilevante, mentre se ne ignorano altri che sono irrilevanti. l'attenzione divisa -> implica il concentrarsi su più di un'attività contemporaneamente. L'attenzione sostenuta -> consiste nell'abilità di mantenere l'attenzione sullo stimolo selezionato per un prolungato periodo di tempo - chiamata anche attenzione focalizzata e vigilanza l'attenzione esecutiva -> implica l'azione di pianificare, distribuire l'attenzione ai diversi obiettivi, monitorare i progressi sui compiti, trattare circostanze nuove o difficili. → PRIMA INFANZIA I neonati possono identificare il contorno di uno stimolo -> possono prestare attenzione a esso. Infanti di 4 mesi possono prestare attenzione selettivamente a un oggetto. - Processo di orientamento attentivo l'attenzione del 1° anno di vita è dominata da un processo di orientamento attentivo -> implica il dirigere l'attenzione a localizzazioni potenzialmente importanti nell'ambiente (il dove) e il passare in ricognizione gli oggetti e le loro caratteristiche (il cosa) Dai 3 ai 9 mesi i bambini possono dispiegare la loro attenzione più flessibilmente e rapidamente. l'attenzione sostenuta -> riferita a un tipo di attenzione focalizzata - permette ai bambini di apprendere e di ricordare le caratteristiche degli stimoli divenuti familiari. Gli infanti di soli 3 mesi possono impegnarsi in episodi di attenzione sostenuta di 5-10secondi. → Abituazione e disabituazione I processi di abituazione e disabituazione sono legati strettamente all'attenzione. - Abituazione -> la diminuzione di una risposta a uno stimolo dopo che è stato presentato ripetutamente - La disabituazione -> il recupero di una risposta abituata dopo un cambiamento di stimolo l'attenzione degli infanti è governata dalla novità e dall'abituazione, tale per cui quando uno stimolo diventa familiare, l'attenzione diminuisce e i bambini sono più vulnerabili alla distrazione. - Attenzione congiunta l'attenzione congiunta -> gli individui si focalizzano sullo stesso oggetto o evento - richiede: - Un'abilità di identificare la traiettoria del comportamento di un'altra persona - Una persona che dirige l'attenzione di un'altra persona - Un'interazione reciproca Nell'infanzia l'attenzione congiunta richiede la presenza di un caregiver che emette un gesto di puntamento (pointing) o Nell'infanzia l'attenzione congiunta richiede la presenza di un caregiver che emette un gesto di puntamento (pointing) o usa parole - forme emergenti di attenzione congiunta si presentano tra i 7-8 mesi → SECONDA INFANZIA In questo periodo i bambini fanno progressi soprattutto in due aspetti dell'attenzione -> quella esecutiva e sostenuta Con l'età l'esplorazione visiva diventa sempre più dettagliata ed esaustiva e migliora la capacità di focalizzare l'attenzione sui certi aspetti salienti dell'ambiente. In età prescolare gli stimoli esterni determinano il bersaglio dell'attenzione dei bambini. Dopo i 6-7 anni i bambini iniziano a prestare più attenzione agli aspetti rilevanti per svolgere un compito o risolvere un problema. Il passaggio al controllo cognitivo dell'attenzione -> permette ai bambini di agire in modo meno impulsivo e più riflessivo → ADOLESCENZA Generalmente gli adolescenti hanno abilità attentive migliori di quelle dei bambini, sebbene vi siano ampie differenze individuali nei modi coi quali gli adolescenti distribuiscono la loro attenzione. Un incremento nell'attenzione esecutiva supporta il rapido incremento di autocontrollo rispetto allo sforzo. → INVECCHIAMENTO l'età adulta e anziana è caratterizzata dall'invecchiamento fisico che porta a un cambiamento delle diverse funzioni sensomotorie da cui dipende l'attenzione. Dai 45/50 peggiora la capacità di discriminare tra gli oggetti vicini, dopo i 60 anni ha una perdita dell'udito. C'è un rallentamento dei tempi di attenzione e la difficoltà di svolgere contemporaneamente diversi compiti. 3. LA MEMORIA La memoria -> la ritenzione di informazioni nel tempo. → PROCESSI E TIPI DI MEMORIA I tre processi fondamentali necessari alla memoria sono -> codificare - immagazzinare - recuperare Vi possono essere mancanze a ciascuno di questi livelli oppure un evento può essere codificato solo parzialmente o per niente. Tipi di memoria a base della loro permanenza: La memoria a breve termine (MBT) -> un tipo di memoria con una limitata capacità di ritenzione di informazioni intorno ai 15-30sec a meno che non si adottino delle strategie per ritenerle a più lungo. È una memoria di pronto impiego - può contenere solo pochi chunk* (pezzi) alla volta. *chunk -> un'unità, un blocco di informazioni che riescono a essere elaborate insieme. Nella MBT si trovano dai 5 ai 9 elementi (7 ± 2) La memoria a lungo termine (MLT) -> un tipo di memoria permanente e illimitata La working memory -> ''banco di lavoro'' mentale -> dove gli individui manipolano e assemblano le informazioni mentre prendono le decisioni, risolvono problemi e comprendono il linguaggio scritto e orale. Molti psicologi preferiscono utilizzare il termine 'working memory' al posto di memoria a breve termine per meglio descrivere come funziona la memoria. Secondo il modello di Baddeley - la working memory è una sorta di 'banco di lavoro' mentale su cui avviene molta elaborazione delle informazioni. La working memory è formata da 3 elementi fondamentali: ○ Il loop fonologico (o articolatorio) ○ Il taccuino visuo-spaziale ○ Il sistema esecutivo I primi due si comportano da assistenti e aiutano il sistema esecutivo a eseguire il suo compito. Gli input della memoria sensoriale vanno al loop fonologico, dove le informazioni sul discorso sono immagazzinate e avviene la ripetizione e nella working memory visuo-spaziale sono accumulate le informazioni visive e spaziali, tra cui anche le immagini mentali. La working memory è un sistema a capacità limitate e le informazioni vengono depositate per poco tempo. Interagisce con la memoria a lungo termine utilizzando informazioni provenienti da quest'ultima per un Interagisce con la memoria a lungo termine utilizzando informazioni provenienti da quest'ultima per un immagazzinamento più duraturo. → LA COSTRUZIONE DEI RICORDI La memoria non è come un registratore, non accumuliamo e recuperiamo parti di informazioni come fanno i computer. I bambini e gli adulti costituiscono e ricostruiscono continuamente i loro ricordi. ○ LA TEORIA DEGLI SCHEMI La teoria degli schemi -> le persone modellano le memorie in modo che queste calzino con le informazioni che già esistono nelle loro menti - questo processo è guidato dagli schemi -> strutture mentali che organizzano concetti e informazioni. Gli schemi influenzano il modo in cui codifichiamo, facciamo deduzioni e recuperiamo le informazioni. Ricostruiamo il passato, e la mente può distorcere un evento mentre codifica e immagazzina impressioni su di esso. ○ TEORIA DELLA TRACCIA SFOCATA - FUZZY TRACE THEORY La teoria sostiene che quando si codificano le informazioni relative a un evento si creano due tipi di rappresentazioni mnemoniche: ○ Tracce verbatim -> composte da dettagli precisi dell'evento ○ Tracce sfocate -> si riferiscono all'idea centrale dell'evento - chiamate anche gist -> il succo centrale dell'evento Secondo Brainerd e Reyna i bambini in età scolare che utilizzano la memoria gist hanno una memoria miglireo perché i ricordi basati sulle tracce sfocate sono meno facilmente dimenticati rispetto ai ricordi basati sulle tracce verbatim. - CONTENUTO DI CONOSCENZA ED EXPERTISE Il contributo del contenuto di conoscenza è specialmente rilevante nella memoria degli esperti, i quali hanno un numero di caratteristiche che possono spiegare perché riescono a risolvere problemi meglio degli altri. l'expertise -> ha a che fare con la costruzione di una conoscenza particolarmente estesa e approfondita relativamente a uno specifico argomento o dominio. → LA PRIMA INFANZIA La memoria implicita -> priva di ricostruzione consapevole e consiste nel ricordo di capacità e procedimenti routinari che vengono eseguiti autoamticamente - detta anche non-dichiarativa o procedurale La memoria esplicita -> memoria consapevole di fatti o esperienze - si manifesta con ricordi consapevoli che si è in grado di riferire a parole - detta anche dichiarativa I bambini di 2-3 mesi -> memoria implicita La memoria esplicita migliora considerevolmente durante il secondo anno di vita. Dai circa 6-12mesi la maturazione dell'ippocampo e la circostante corteccia cerebrale, specialmente i lobi frontali, rendono chiara la comparsa della memoria esplicita, la quale continua a migliorare nel 2 anno quando queste strutture maturano ulteriormente e aumentano le connessioni tra loro. → AMNESIA INFANTILE Amnesia infantile -> l'incapacità di ricordare gli eventi accaduti durante i primi 3-4 anni di vita La maggior parte dei ricordi consapevoli di bambini piccoli appare sia fragile sia di breve durata, sebbene la loro memoria implicita di azioni percettivo-motorie possa essere sostanziale. Dal fine del 2° anno la memoria a lungo termine è più sostanziale e più affidabile. → MEMORIA EPISODICA E SEMANTICA All'interno della memoria a lungo termine si trovano la memoria episodica e la memoria semantica -> diverse per il tipo di informazioni che contengono e per il modo in cui lo fanno. ○ La memoria episodica -> conserva la storia personale dell'individuo e le memorie riferite al sé - i ricordi sono connessi allo specifico contesto spazio-temporale in cui sono avvenuti gli eventi a cui si riferiscono - e sono conservati secondo un criterio associativo e cronologico È importante per distinguere le memorie personali e autobiografiche -> definite come il riapparire di un evento vissuto, comprensivo dell'immagine mentale e della sensazione di appartenenza al proprio passato, dalla memoria di eventi -> cioè episodi contestualizzati in termini spaziali e temporali e recuperabili senza dalla memoria di eventi -> cioè episodi contestualizzati in termini spaziali e temporali e recuperabili senza partecipazione emotiva e senza necessariamente richiamarne le immagini mentali corrispondenti  La memoria autobiografica -> sottosistema della memoria episodica -> contiene le esperienze personali significative che hanno il focus sul sé, sul soggetto che ricorda questi eventi ○ La memoria semantica -> contiene la rappresentazione dei concetti e delle loro relazioni -> cioè tutte le conoscenze che si formano con l'aiuto dei processi di astrazione. Tutte le conoscenze situate all'interno sono condivise da tutti coloro che parlano la stessa lingua e che appartengono alla stessa cultura e sono organizzate sulla base di relazioni logiche che ne permettono il recupero. È un sistema di conoscenza sulle parole e non solo sulle cose -> contiene sistemi di conoscenze organizzati -> ex: il sistema concettuale e il sistema semantico. → LA SECONDA INFANZIA La memoria di bambini migliora dopo la prima infanzia. I bambini piccoli possono ricordare molte informazioni se vengono dotati di cues (stimoli) Per migliorare la memoria infantile si includono i cambiamenti nel memory span e l'uso delle strategie: ○ Memory span Compito sullo span di memoria -> un metodo per la valutazione della capacità della memoria a breve termine - consiste nell'ascoltare una breve serie di stimoli, solitamente numeri, presentati velocemente e nel ripeterli subito dopo. Lo span di memoria aumenta da circa due numeri in bambini di 2 anni a circa cinque numeri in bambini di 7 anni - tra i 7-13 anni lo span di memoria aumenta in media di solo un numero e mezzo. Lo span di memoria cambia con l'età. ○ Strategie  La reiterazione -> uno delle strategie per migliorare la memoria  l'organizzazione -> raggruppare gli elementi da memorizzare in categorie o insiemi  Elaborazione -> inserire gli item da ricordare in una struttura significativa o nel collegarli con altre conoscenze di cui si è già in possesso, perciò manipolare mentalmente il materiale da ricordare.  Immaginazione -> creare immagini mentali - l'uso delle immagini per ricordare informazioni verbali funziona meglio per i bambini più grandi. → MEMORIA RICOSTRUTTIVA Le memorie dei bambini sono costruttive e ricostruttive. I bambini hanno schemi per tutti i tipi di dati e questi schemi influenzano il modo in cui essi codificano, immagazzinano e recuperano i ricordi. La ricostruzione e la distorsione sono evidenti nei casi di testimonianze discordanti da parte di testimonianze oculari nei processi. Una preoccupazione speciale è la suscettibilità alla suggestione e come questa possa alterare la memoria. La testimonianza resa da un piccolo testimone oculare sia accurata o no, può dipendere da diversi fattori come il tipo, il numero e l'intensità delle tecniche di suggestione di cui il bambino ha fatto esperienza. → ADOLESCENZA E ETA' ADULTA Il memory span aumenta durante l'adolescenza. Man mano che procede l'età adulta si ha un peggioramento della memoria di lavoro, probabilmente x effetto della diminuzione della plasticità sinaptica a carico dell'ippocampo. Il cervello invecchia e i lobi frontali, sede di localizzazione delle funzioni esecutive si attivano in maniera minore. Quella più resistente è la memoria implicita o procedurale, spesso conservata anche nei malati di Alzheimer. Ciò che viene perduto con l'invecchiamento è la memoria episodica e la memoria semantica. 4. IL PENSIERO Pensare -> consiste nella manipolazione e nella trasformazione delle informazioni in memoria, solitamente per ragionare, riflettere, valutare le idee, risolvere problemi e prendere decisioni. → PRIMA INFANZIA l'interesse sul pensiero nella prima infanzia si è concentrato sulla formazione dei concetti e sulla categorizzazione. → CATEGORIE E CONCETTI Le categorie -> raggruppano oggetti, eventi e caratteristiche sulla base di proprietà comuni I concetti -> idee su ciò che le categorie rappresentano - sono rappresentazioni mentali, entità astratte di conoscenza che riassumono tutte le proprietà criteriali che definiscono la categoria. Categorie e concetti ci aiutano a semplificare e riassumere le informazioni I neonati hanno concetti, e li formano molto presto nel loro sviluppo. Neonati di appena 3 mesi cominciano a formare delle categorie basate su caratteristiche percettive e cioè raggruppano insieme oggetti che hanno aspetto simile. Categorizzazioni percettive -> descritte da Jean Mandler -> basate sulle qualità percettive simili degli oggetti (misura, colore, dimensione), cosi come su parti di oggetti (le zampe degli animali ) Dai 7-9 mesi i bambini formano categorie concettuali -> caratterizzate dalla maggiore varietà delle proprietà percettive. Somiglianza di famiglia -> all'interno di ciascuna categoria i diversi membri si somigliano per qualcosa, pur non essendoci una caratteristica che è presente in tutti - si distribuiscono secondo un gradiente di tipicità, in base alla loro distanza dal prototipo Organizzazione gerarchica -> delle categorie si divide in 3 livelli: Di base -> basic -> gli elementi della categoria sono notevolmente simili tra di loro e diversi da elementi di altre categorie di base Superordinato Subordinato -> in questi due si ha un minor numero di attributi comuni e rilevanti Ex: coltello (basic) - posate (categ. Superordinata) - coltello da pesce (categ. Subordinata) Limite -> vincolo di mutua esclusione -> i bambini considerano un oggetto come membro di una categoria soltanto. SCRIPT Script -> un tipo di schema che rappresenta la struttura di un evento. Si riferisce alle azioni ordinate in senso temporale e dirette a uno scopo all'interno di uno specifico contesto spaziale. Pertanto si riferisce a un insieme di conoscenze organizzate in termini spaziali e temporali, nel quale vengono specificati gli attori, le situazioni e gli oggetti probabilmente presenti in una data situazione. È una rappresentazione generale, un'astrazione ricavata dalle esperienze dello stesso tipo che si sono ripetute nella storia dell'individuo. Lo script è composto da caselle o slot -> dei quali alcuni sono fissi (è obbligatorio che avvengono sempre allo stesso modo) e altri possono verificarsi secondo alternative diverse. ex: nello script 'fare merenda' - la casella 'bevande' può essere occupata da latte, succo di frutta o acqua -> esemplari sostituibili detti slot filler La struttura dello script è definita dalla cultura. → SECONDA INFANZIA In età prescolare i bambini sono in grado di costruire script sempre più lunghi, più complessi e più flessibili. Per poter analizzare come si presenta il pensiero si devono esaminare 3 tipi di pensiero -> critico, scientifico e risoluzione dei problemi. FUNZIONI ESECUTIVE Funzioni esecutive (EF) -> le abilità necessarie per programmare, mettere in atto e portare a termine con successo un comportamento finalizzato a uno scopo. Mediante l'acquisizione di queste capacità i bambini imparano a inibire le risposte immediate e pianificare e indirizzare il pensiero. Le EF implicano la gestione dei propri pensieri per impegnarsi in un comportamento diretto agli obiettivi e per esercitare l'autocontrollo. Nella prima infanzia le EF riguardano in particolare -> i progressi nell'inibizione cognitiva, nella flessibilità cognitiva, nella definizione degli obiettivi e nel ritardo della gratificazione Le seguenti dimensioni della EF sono importanti per lo sviluppo cognitivo: Le seguenti dimensioni della EF sono importanti per lo sviluppo cognitivo: Autocontrollo/inibizione Memoria di lavoro Flessibilità → PENSIERO CRITICO Il pensiero critico -> pensare riflessivamente e produttivamente e valutare i fatti. Se si pensa criticamente: Ci si chiederà non solo cosa avviene ma anche perché e come Si esamineranno 'eventi' ipotetici Si discuterà attraverso la ragione e non emotivamente Si riconoscerà che esiste più di una sola buona risposta o spiegazione Si confronteranno diverse risposte e si giudicherà quale sia la migliore Si esaminerà ciò che viene sostenuto da altre persone invece di accettarlo subito come verità Si faranno domande esplorando al di là di ciò che è conosciuto Mindfulness -> l'essere cognitivamente flessibili e consapevoli dei propri pensieri, delle azione e delle motivazioni, mentre si svolgono le attività e i compiti della vita di ogni giorno. Gli individui mindfulness -> creano nuove idee, sono aperti a nuove informazioni e possono agire sulla base di più di una prospettiva. Gli individui mindless -> sono intrappolati nelle loro idee, intraprendono automaticamente i loro comportamenti sempre uguali e agiscono in base di una sola prospettiva. → PENSIERO SCIENTIFICO Come gli scienziati, i bambini pongono domande fondamentali sulla realtà e cercano risposte a problemi che sembrano irrilevanti o irrisolvibili ad altre persone (ex: perché il cielo è blu?) Il pensiero scientifico -> mira a individuare relazioni di tipo causale. I bambini si soffermano molto sui meccanismi di tipo causa-effetto - la loro comprensione delle cause degli eventi si basa molto di più sulle loro personali supposizioni delle cause anche quando la causa si presenta subito dopo l'effetto. Vi sono importanti differenze tra il ragionamento degli scienziati e dei bambini I bambini sono più influenzati da eventi casuali che da un modello generale. Incontrano difficoltà nella progettazione di esperimenti che indagano tra possibili cause alternative. Sebbene vi siano importante analogie tra i bambini e scienziati, nella loro curiosità e nel tipo di domande che si fanno, vi sono anche le differenze. → RISOLUZIONE DEI PROBLEMI La risoluzione dei problemi -> implica la ricerca di un modo appropriato per raggiungere un obiettivo I bambini risolvono i problemi in due modi: Utilizzo di regole -> nella prima infanzia il neonato si trasforma in un bambino capace di risolvere un problema in modo flessibile e mirato, sviluppando la capacità di formare le rappresentazioni della realtà La regole del colore - Utilizzo di analogie -> l'analogia è una corrispondenza di alcuni aspetti di oggetti tra loro diversi. I bambini anche molto piccoli sono in grado di notare ragionevoli analogie in alcune circostanze e utilizzarle per risolvere i problemi. Judy DeLoache esperimento → ADOLESCENZA Due importanti aspetti del pensiero in adolescenza sono: Il pensiero critico -> aumenta con l'età, ma non avviene per tutti gli adolescenti. numerosi cambiamenti avvengono in questa fascia d'età che permettono un maggiore pensiero critico: ○ Aumento della velocità, automaticità e capacità di elaborazione delle informazioni ○ Maggiore conoscenza di argomenti diversi ○ Maggiore abilità di costruire nuove combinazioni di conoscenza La presa di decisioni -> in adolescenza si prendono molte decisioni. I contesti sociali giocano un ruolo importante La presa di decisioni -> in adolescenza si prendono molte decisioni. I contesti sociali giocano un ruolo importante nel decision making degli adolescenti. modello del duplice processo -> dichiara che il decision making è influenzato da 2 sistemi cognitivi -> uno analitico e uno esperienziale -> che sono in competizione tra loro - secondo il dual-process è il sistema esperienziale a cui spetta il monitoraggio e la direzione delle esperienze attuali, ad avere un ruolo di primo piano nel decision making, non il sistema analitico. 5. LA METACOGNIZIONE La metacognizione -> la cognizione della cognizione, il sapere di sapere - aiuta alle persone a seguire compiti cognitivi con più efficacia. Essa può avvenire in molti modi La metamemoria -> la conoscenza individuale rispetto alla memoria - è una forma importante della metacognizione. Comprende la conoscenza generale sulla memoria - ex: sapere che i test a scelta multipla sono più facili di test a domande aperte include la conoscenza rispetto alla propria memoria personale - ex: sapere riconoscere se si ha studiato abbastanza oer sostenere un futuro esame → LA METACOGNIZIONE NEI BAMBINI Entro i 5-6 anni i bambini sanno che concetti familiari sono più facili da apprendere rispetto a concetti non familiari, che elenchi brevi sono più facili di quelli lunghi. La metamemoria dei bambini è limitata. I bambini nell'età prescolare hanno un'opinione esagerata delle loro capacità mnemoniche - hanno poca percezione dell'importanza dei cues d'aiuto per la memoria e iniziano ad apprezzarli sono intorno ai 7-8 anni. l'apprendimento auto-regolato -> l'auto-generazione e l'auto-monitoraggio di pensieri, sentimenti e comportamenti intrapresi per raggiungere l'obiettivo. Gli obiettivi da raggiungere possono essere di tipo accademico o socioemozionale. → LA METACOGNIZIONE IN ADOLESCENTI Gli adolescenti hanno un aumentata capacità di monitoraggio e gestione delle risorse cognitive per andare incontro con efficacia ai compiti di apprendimento. Hanno una migliore comprensione di come impiegare efficacemente la loro attenzione ai diversi aspetti di una questione rispetto ai bambini, e hanno un migliore meta-livello di comprensione delle strategie -> hanno le capacità di riconoscere la migliore strategia da utilizzare e il momento in cui utilizzarla a seconda della situazione di apprendimento. 6. LA TEORIA DELLA MENTE 1978 - Premack e Woodruff -> capacità per cui comprendiamo che gli stati mentali possono essere la causa dei comportamenti altrui e che quindi possono essere usati per spiegarli e prevederli La teoria delle mente -> la consapevolezza dei propri processi mentali e di quelli degli altri - è un insieme complesso di competenze che permette di attribuire stati interi quali credenze, emozioni, desideri, intenzioni a se stessi e gli altri, sulla base dei quali è possibile interpretare e prevedere il comportamento proprio e degli altri La ToM è un'abilità che usiamo quotidianamente quando ci rapportiamo con gli altri -> è la cosiddetta psicologia del senso comune - psicologia intuitiva - viene definita anche 'lettura delle mente' o 'mindreading' → PREREQUISITI/PRECURSORI DELLA TOM Gli elementi che potessero essere considerati degli indicatori precoci della comparsa della teoria della mente sono delle abilità che si possono osservare in contesti di interazione diadica madre-bambino -> processi di: ○ Attenzione condivisa (6-8mesi) -> consente di capire se il bambino e un'altra persona stanno osservando lo stesso soggetto, focalizzando entrambi l'attenzione su di esso - la fase di soggettività primaria -> i primi 2 mesi sono caratterizzati da relazioni esclusivamente diadiche - la fase di soggettività secondaria -> dopo i 6 mesi ci sono relazioni triadiche -> il bambino - madre - oggetto -> il bambino acquisisce la capacità di coordinare l'attenzione rivolta a un oggetto con l'attenzione rivolta verso un partner sociale -> la prima forma è il pointing dichiarativo -> il bambino si serve dell'oggetto per ○ Comunicazione intenzionale -> la prima forma è il pointing dichiarativo -> il bambino si serve dell'oggetto per ottenere l'attenzione dell'adulto e il gesto assume quindi una funziona comunicativa. ○ Imitazione -> i neonati sono capaci di imitare dei movimenti facciali eseguiti dall'adulto i giochi di imitazione dipendendo dal fatto che i bambini percepiscono una somiglianza tra se stessi e altre persone, e per questo tendono a comportarsi in modo simile. ○ Gioco di finzione -> compaiono intorno ai 15-16mesi - mostrano di avere le capacità elementari relative al 'gioco di far finta' Tra i 16-24 mesi ci sono 3 essenziali forme di gioco di finzione: ○ La sostituzione di un soggetto ○ La finta attribuzione di caratteristiche ○ l'immaginare la presenza di qualcosa laddove non c'è niente → STADI DELLA TOM 1. Stadio del desiderio -> 12-24 mesi -> i bambini comprendono che le persone hanno stati interni o emozioni 2. Stadio di credenza-desiderio -> 36 mesi -> il bambino comprende che una persona ha sia desideri che credenze, e talvolta le credenza possono contrapporsi ai desideri 3. Stadio rappresentativo della ToM - 48 mesi -> false credenze → FALSE CREDENZE Falsa credenza -> un paradigma sperimentale usato per verificare le capacità dei bambini di prevedere il comportamento di un'altra persona in base all'attribuzione di stati interni - detto anche 'compito dello spostamento inaspettato' - per la valutazione delle capacità del bambino di 'leggere la mente' COMPITO DI FALSA CREDENZA DI 1° ORDINE -> la capacità di attribuire a un'altra persona uno stato mentale - corrispondono a 3-4 anni ○ Il compito di Maxi e la cioccolata - esperimento di Wimmer e Perner 1983 'Maxi ha un po' di cioccolata, la ripone in un armadietto e esce a giocare. Più tardi la madre di Maxi sposta la cioccolata nel frigorifero. Maxi rientra e vuole la sua cioccolata'. Dove cerca la cioccolata Maxi? ○ Il compito ''Sally-Anne'' - esperimento di Baron-Cohen 1985 Lo sperimentatore, servendosi di due bambole, mima e racconta la seguente scena: "Sally ha un cestino, Anna ha una scatola. Sally ha una biglia e la mette nel suo cestino. Poi esce. Anna tira fuori la biglia di Sally e la mette nella sua scatola mentre Sally è via. Sally torna e vuole giocare con la sua biglia" A questo punto, lo sperimentatore pone al bambino il quesito sulla credenza: "Dove cercherà la biglia Sally?". È chiaro che la risposta corretta sarà "nel cestino", Sally infatti non ha visto che la sua biglia è stata spostata, perciò crede che si trovi esattamente dove lei l'aveva messa, cioè nel cestino. Una risposta corretta a questo quesito implica il fatto che il bambino sia in grado di cogliere la differenza tra la propria credenza e quella di Sally. Cioè il bambino sa che la biglia è stata spostata perché ha visto Anna mentre la prendeva dal cestino e la metteva nella scatola, ma sa anche che Sally al contrario non ha visto lo spostamento e crede dunque che la biglia sia ancora dove lei l'aveva messa. Quindi il bambino, di fronte alla domanda "Dove cercherà la biglia Sally?", sarà in grado di rispondere correttamente. Domande: ○ Dove Sally cercherà la biglia? ○ Dove si trova davvero la biglia? ○ Dove si trovava la biglia all'inizio? ○ Esperimento degli smarties - Perner 1987 La maggior parte di questi studi ha dimostrato che solo i bambini dai 4 anni erano in grado di rispondere correttamente alle domande sulle false credenze. Diversamente da quelli di 3 anni COMPITO DI FALSA CREDENZA DI 2° ORDINE-> richiede la comprensione delle credenze sulle credenze - corrispondono ai 6-7 anni Io penso che tu pensi che lui pensa ○ Perner, Winner - 1985 John e Mary giocano insieme nel parco e li vedono un carretto dei gelati. Mentre Mary va a casa a prendere il denaro per comprare il gelato, John vede il carretto spostarsi verso la Chiesa. Anche Mary, però, viene a conoscenza, all'insaputa di John, che il gelataio si è spostato. 'Dove pensa John che Mary sia andata a comprare il gelato? CRITICHE ○ Modalità in cui sono poste le domande ○ La prestazione nei compiti di falsa credenza potrebbe avere più a che fare con lo sviluppo delle abilità cognitive che con la sua capacità di lettura della mente LA TOM SI SVILUPPA DURANTE TUTTA LA FANCIULLEZZA ○ Compiti di falsa credenza di secondo ordine (6-7anni) ○ Comprendere il sarcasmo -> ''federico ha vinto la lotteria, ha superato tutti gli esami e ricevuto tanti regali. Dice 'ho avuto proprio una brutta giornata oggi' -> un bambino di 6 anni riesce a comprendere che le persone a volte dicono il contrario di ciò che pensano. Anche i bambini più piccoli sono curiosi rispetto alla natura della mente umana. innatismo modulare - Leslie, Baroh-Cohen -> lo sviluppo della teoria della mente sarebbe legato alla maturazione di moduli innati specie-specifici, relativamente indipendenti dalle esperienze, che consentirebbero al bambino di acquisire la capacità metarappresentazionale -> capacità che consente di rappresentare se stessi e gli altri come person in grado di rappresentare gli eventi. Innatismo non modulare -> Karmiloff-Smith -> i meccanismi su base innata responsabili dello sviluppo della capacitò di mentalizzare maturano grazie all'interazione con l'ambiente fisico e sociale Dai 18 mesi ai 3 anni -> i bambini cominciano a comprendere 3 stati mentali: ○ Percezioni -> dai 2anni - i bambini realizzano che le altre persone vedono ciò che gli sta di fronte e non necessariamente le sesse cose che sono di fronte a loro ○ Desideri -> i bambini comprendono che se qualcuno vuole qualcosa, lui o lei proveranno a ottenerlo ○ Emozioni -> bambini riescono a distinguere tra emozioni positive o negative I bambini di 2-3 anni hanno solo una minima percezione di come l'attività mentale può essere legata al comportamento. I bambini di 4-5 anni cominciano a capire che la mente può rappresentare gli oggetti e gli eventi in modo dettagliato e preciso. Nella concezione di Wellman - la teoria della mente viene definita una psicologia del desiderio-credenza -> le azioni delle persone possono essere presagite in base ai desideri e alle credenze che gli vengono attribuiti in una data circostanza. Secondo Wellman i bambini già a 3 anni sono in grado di predire il comportamento di un'altra persona in base ai suoi desideri e alle sue credenze, e di fornire una spiegazione del suo comportamento facendo riferimento a quelli che sono i suoi desideri e credenze. → DIFFERENZE INDIVIDUALI Vi sono differenze individuali nell'età in cui i bambini raggiungono certi traguardi nella loro teoria della mente. ○ l'ambiente familiare La ricerca empirica si è concentrata sul ruolo delle caratteristiche strutturali della famiglia e degli aspetti linguistici. La tipologia del linguaggio utilizzato nell'ambiente familiare è importante, i bambini che parlano frequentemente con i loro genitori di sentimenti e emozioni a 2 anni mostrano performance migliori nei compiti della Tom in età successive. Anche la qualità affettiva delle relazioni all'interno del contesto familiare (soprattutto madre-bambino) ha un ruolo importante - e anche le funzioni esecutive possono essere collegate allo sviluppo della ToM → TOM E SVILUPPO DEL LINGUAGGIO Villiers e Villiers - 2000 -> sostengono che le prestazioni meno buone nei compiti di falsa credenza derivano dal fatto che i bambini non capiscono pienamente che cosa venga loro richiesto Evidenze dicono che l'addestramento linguistico migliora le prestazioni dei bambini in tali compiti I bambini sordi, segnanti nativi -> risolveranno compiti di falsa credenza al pari dei bambini udenti → TOM E AUTISMO ○ I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO I bambini con autismo mostrano un certo numero di comportamenti differenti dai bambini della loro età, soprattutto nella sfera dell'interazione sociale e della comunicazione. ○ l'autismo -> è inserito tra i disturbi del neurosviluppo - definiti Disturbi dello Spettro Autistico -> per indicare una classe di disturbi caratterizzata a livello clinico da anormalità nella reciprocità sociale, nella comunicazione non verbale e da aderenza rigida e inflessibile a comportamenti e modalità in pensiero ripetitive e ristrette. Molto frequenti sono disturbi del linguaggio - i maschi sono colpiti 4x di più delle femmine - un soggetto su 68 presenta la diagnosi Le cause sono sconosciute. In base alle attuali conoscenze l'autismo è una patologia con un elevato tasso di ereditabilità e con una significativa concordanza nei gemelli monozigoti. Uno studio recente ha rilevato che una mutazione del cromosoma 16 può aumentare il rischio di sviluppare i disturbi autistici. Altri hanno rilevato un0alterazione dei meccanismi di simulazione motoria, a supporto dell'ipotesi di una disfunzione del sistema dei neuroni specchio. Deficit nel riconoscimento e nell'imitazione delle espressioni facciali sembrano collegarsi a una mancata attivazione del sistema premotorio nei neuroni specchio e un'ipoattivazione dell'insula e dell'amigdala. ○ LA TEORIA DELLA MENTE E L'AUTISMO I bambini con autismo mostrano un deficit importante a lungo termine nello sviluppo di tutte le abilità sociali, di natura verbale e non verbale, che non si sviluppano tipicamente sino al raggiungimento di un'età tra i 17 e i 30mesi. Tali abilità che si sviluppano spesso in modo atipico sono connesse con la teoria della mente. ex: nei bambini a sviluppo tipico i comportamenti di attenzione congiunta si sviluppano prima rispetto a quelli di indicazione richiestiva, mente nei bambini con autismo il pattern è invertito. I bambini con autismo hanno difficoltà nello sviluppare una teoria della mente, soprattutto nella comprensione delle emozioni e delle credenze altrui. Tendano ad avere un ragionamento povero, deficitario nei compiti di falsa credenza, ma hanno prestazioni migliori in compiti di ragionamento che richiedono una comprensione della causalità fisica. Hanno difficoltà nel capire le emozioni e credenze altrui sia per il deficit nella sfera della teoria della mente sia per altri aspetti di ordine cognitivo come la difficoltà a focalizzare l'attenzione o altre limitazione cognitive. Studi anni '80 - Baron-Cohen I bambini autistici non sono in grado di attribuire stati mentali agli altri. Perché? ○ Mancano di capacità meta-rappresentazionale -> non hanno il gioco di finzione ○ Sono incapaci di comprendere e rispondere alle emozioni degli altri ○ Deficit nell'attenzione condivisa ○ Presente il gesto di indicare richiestivo ma non quello dichiarativo ○ Deficit nelle funzioni esecutive

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