Approccio Comportamentista e Sociocognitivo PDF

Summary

Questo capitolo tratta dell'approccio comportamentista e sociocognitivo in psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Si analizzano i concetti chiave dell'apprendimento, del condizionamento classico e operante, e della teoria socio-cognitiva, con particolare attenzione al ruolo dell'ambiente e delle interazioni sociali.

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Natura-cultura Plusdotazione come prodotto dell’eredità o dell’ambiente? Entrambi: il talento spesso emerge prima dell’istruzione formale ma poi si alimenta anche grazie ad anni di formazione. Eccezionalità dominio-specifica Gli individui con plusdotazione spesso non...

Natura-cultura Plusdotazione come prodotto dell’eredità o dell’ambiente? Entrambi: il talento spesso emerge prima dell’istruzione formale ma poi si alimenta anche grazie ad anni di formazione. Eccezionalità dominio-specifica Gli individui con plusdotazione spesso non eccellono in molti domini. Si parla per questo di eccezionalità dominio-specifica. Istruire gli studenti con plusdotazione Alcuni esperti sostengono che gli studenti con plusdotazione necessitino di modalità specifiche di istruzione: altrimenti il rischio è che si comportino male, perdano interesse, diventino passivi verso la scuola. Alcune opzioni (Hertzog, 1998): - Classi speciali: lezioni specifiche anche dopo la scuola - Accelerazione e arricchimento nell’ambiente scolastico normale: ammissione anticipata a scuola, salto di classe, completamento di due classi in una… - Mentore e programmi di apprendistato - Programmi di lavoro/studio e/o di servizio alla comunità: realizzazione di progetti, apprendimento per problemi, portfolio… In Italia i bambini con plusdotazione rientrano nei BES (http://www.leggeplusdotazione.it/). 7 - Approccio comportamentista e sociocognitivo Che cosa è e cosa non è l'apprendimento - Apprendimento: Influenza relativamente permanente sul comportamento, sulle conoscenze e sulle abilità di pensiero che si realizza tramite l’esperienza. Esso riguarda comportamenti che caratterizzano i contesti scolastici, accademici, formativi, ma anche quelli informali - Per me l'apprendimento è un processo caratterizzato da una modifica del SNC in seguito all'esperienza con modificazione delle sinapsi o rafforzamento delle stesse (approccio neuroscientifico). Bandura è uno dei primi che dice che possiamo imparare qualcosa senza mostrarlo nel nostro comportamento (per i comportamentisti invece l'apprendimento era visibile solo nel comportamento, siccome quello non osservabile era una "black box"). Apprendimento per osservazione: i bambini imparano osservando qualcosa (apprendimento vicario) - aggressività (non facendole esclusivamente come dicono i comportamentisti). I bambini si formano una rappresentazione cognitiva a lungo termine dell'azione aggressiva. I bambini che vedono lodato l'adulto che tratta in modo aggressivo la bambola è più probabile che mettano in atto questo comportamento. I bambini che lo vedono essere rimproverato non mettono in atto il comportamento aggressivo anche se lo sanno richiamare a parole e anche se lo mettono in atto se vedono un modello successivo lodato. Quindi avviene apprendimento, un cambiamento nelle conoscenze (e non solo nel comportamento come dicevano i comportamentisti!). I sociocostruttivisti (basati sul pensiero di Vygotskij) sostengono che l'apprendimento avvenga dall'interazione tra più persone nel contesto sociale. Approcci sull'apprendimento - Approccio comportamentista - Comportamentismo: Prospettiva secondo cui il comportamento dovrebbe essere spiegato tramite le esperienze osservabili, non tramite i processi mentali. - Processi mentali: Pensieri, sentimenti e motivi che non possono essere osservati dagli altri. I due meccanismi alla base dell’apprendimento sono il condizionamento classico e quello operante, basati sull’apprendimento associativo. Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 35 quello operante, basati sull’apprendimento associativo. - Apprendimento associativo: Implica imparare che due eventi sono connessi (associati). - Approccio sociocognitivo: enfatizza come i fattori cognitivo-comportamentali, contestuali e personali interagiscono nell’influenzare l’apprendimento (Bandura, vedi esperimento di Bobo Doll) - Approcci dell’elaborazione delle informazioni o cognitivismo: si focalizzano su come gli individui processano le informazioni attraverso l’attenzione, la memoria, il pensiero e altri processi cognitivi - Approcci cognitivo-costruttivisti: enfatizzano la costruzione della conoscenza e della comprensione da parte dell’individuo (Piaget, ruolo attivo del bambino nella costruzione delle conoscenze) - Approcci sociocostruttivisti: si focalizzano su come la collaborazione tra le persone porti alla produzione di conoscenza e comprensione (Vygotskij e Bruner, ruolo delle interazioni sociali) Condizionamento classico - Ivan Pavlov (1927) Condizionamento classico: Forma di apprendimento associativo in cui uno stimolo neutro viene associato a uno stimolo con un significato e acquisisce la capacità di elicitare una risposta simile. - Stimolo incondizionato (SI): S che produce una R automaticamente, senza alcun apprendimento precedente - Risposta incondizionata (RI): R non appresa che è elicitata automaticamente dallo SI - Stimolo condizionato (SC): S precedentemente neutro che elicita una RC dopo essere stato associato allo SI - Risposta condizionata (RC): R appresa che segue la presentazione dello SC dopo l’abbinamento SI-SC Il condizionamento classico può spiegare alcuni apprendimenti che hanno luogo in classe in riferimento a esperienze sia positive (es., SN: canzone) - SC: canzone in classe → RC: emozioni positive sia negative - SN: stare in classe - SI: rimprovero → RC: emozioni negative; - SC: stare in classe → RC: emozioni negative - la presenza di alcuni problemi di salute (il condizionamento spiega apprendimenti con risposte emotive e fisiologiche) - SN: fare i compiti SI: rimprovero dell’insegnante → RC: mal di testa; Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 36 - SI: rimprovero dell’insegnante → RC: mal di testa; - SC: fare i compiti → RC: mal di testa Se vedo la professoressa e mi fa venire ansia perché mi guarda male, posso generalizzare questo apprendimento e l'ansia anche ad altri docenti. Generalizzazione, discriminazione ed estinzione - Generalizzazione: implica la tendenza di uno stimolo nuovo, simile allo stimolo condizionato originale, a elicitare risposte simili. - Discriminazione: quando un organismo risponde a un certo stimolo ma non ad altri. - Estinzione: implica l’indebolimento di una risposta condizionata (RC) in assenza dello stimolo incondizionato (SI). Desensibilizzazione sistematica (favorisce l'estinzione di comportamenti disadattivi appresi) - Desensibilizzazione sistematica: Metodo basato sul condizionamento classico che riduce l’ansia facendo in modo che l’individuo associ uno stato di rilassamento profondo con successive visualizzazioni di situazioni che provocano ansia in maniera crescente. Es., parlare in pubblico: Lo stato rilassante che lo studente immagina (SI) produce uno stato di rilassamento (RI). Lo studente associa i segnali che producono l’ansia (SC) al rilassamento (incompatibile con l’ansia). Associando un segnale che produce bassi livelli di ansia al rilassamento e lavorando gradualmente in modo gerarchico (da due settimane prima fino al momento in cui lo studente deve parlare), i segnali che producono ansia dovrebbero generare rilassamento (RC). Valutare il condizionamento classico - Punti di forza: spiega come gli stimoli neutri sono associati a risposte non apprese e involontarie (particolarmente utile per spiegare l’origine di stati di ansia e paura) - Punti di debolezza: non spiega i meccanismi alla base dei comportamenti volontari (gli apprendimenti del CC sono solo involontari) Condizionamento operante - Skinner - Condizionamento operante: Forma di apprendimento in cui le conseguenze di un comportamento producono cambiamenti nella probabilità che abbia luogo un comportamento. Le conseguenze di un comportamento consistono in rinforzi o punizioni. Rinforzi e punizioni - Rinforzo: Conseguenza che aumenta la probabilità che un comportamento abbia luogo. - Punizione: Conseguenza che fa diminuire la probabilità che un comportamento abbia luogo. - Rinforzo positivo: Rinforzo basato sul principio che la frequenza di una risposta aumenti perché è seguita da uno stimolo gratificante. - Rinforzo negativo: Rinforzo basato sul principio che la frequenza di una risposta aumenti perché è rimosso uno stimolo avverso (spiacevole). Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 37 Generalizzazione, discriminazione ed estinzione - Generalizzazione: implica fornire la stessa risposta a stimoli simili. - Discriminazione: implica differenziare tra stimoli o eventi ambientali. - Estinzione: ha luogo quando una risposta rinforzata precedentemente non è più rinforzata e c’è una diminuzione della risposta stessa. Analisi comportamentale applicata Analisi comportamentale applicata: Applicazione dei principi del condizionamento operante per modificare il comportamento degli individui -> far aumentare i comportamenti desiderati e/o diminuire i comportamenti indesiderati - Rinforzi -> incoraggio comportamenti adattivi - Punizioni -> disincentivo comportamenti disadattivi Critica all'uso di rinforzi negativi e punizioni in ambiente di apprendimento: anche se sono efficaci, sul piano motivazionale ed emotivo è più etica la lode. Rinforzi e punizione poi sono estrinseci, non incoraggiano la motivazione autonoma ed intrinseca. Aspetti positivi e applicazioni del comportamentismo, distinguendo gli esiti sul piano emotivo. Alcune tecniche sono usate con consapevolezza dei punti di forza e dei limiti di rinforzi e punizioni. Problema motivazionale: il comportamento è solo motivato estrinsecamente, non si ha sviluppo di una motivazione intrinseca. Dipendenza dalle modalità di rinforzo e punizione dall'altra persona (es: insegnante, passaggio dalle superiori all'università dove non c'è interazione con il docente). Bisogna imparare ad autoregolare l'apprendimento. Scegliere rinforzi efficaci Gli insegnanti devono cercare di capire quali rinforzi funzionano meglio con quali studenti. Il rinforzo efficace per uno studente può non essere efficace con un altro. - Principio di Premack: Principio secondo cui un’attività che si realizza con maggior frequenza o probabilità può costituire un rinforzo per un’attività che si realizza con minor frequenza o probabilità. "Prima dovere e poi il piacere" Un’attività piacevole può costituire un rinforzo per un’attività meno piacevole. Usare i rinforzi in modo contingente e tempestivo - Contingenza: È importante che il rinforzo sia contingente al comportamento di un individuo: lo studente deve esibire il comportamento per ottenerlo. - Tempestività: I rinforzi sono più efficaci se offerti in modo tempestivo, cioè il prima possibile in seguito all’esibizione del comportamento target. Far aumentare i comportamenti desiderati: selezionare il programma di rinforzo migliore - Programma di rinforzo: calendarizzazione di rinforzi parziali che determina quando una risposta sarà rinforzata Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 38 risposta sarà rinforzata L’apprendimento iniziale è più veloce con il rinforzo continuo rispetto a quello parziale. In altre parole, quando gli studenti apprendono un comportamento per la prima volta, il rinforzo continuo è il più efficace. Il rinforzo parziale implica una maggior persistenza e una maggior resistenza all’estinzione rispetto al rinforzo continuo. Perciò, una volta che uno studente ha imparato una risposta, il rinforzo parziale funziona meglio del rinforzo continuo. Due parametri tempo (rinforzo ogni tot secondi) e risposte (rinforzo ogni tot tempo) Quando si usa un programma fisso, ci sono una minore persistenza e un’estinzione più veloce nell’apprendimento rispetto a quando si usa un programma variabile. La maggior persistenza è associata all’uso di programmi a intervallo variabile (gioco d'azzardo). Due elementi: quanto veloce avviene l'apprendimento e quanto persistente è nel tempo. Contrattare - Contrattare: Specificare le condizioni relative ai rinforzi per iscritto. I contratti contengono affermazioni del tipo «Se… allora…». Usare i rinforzi negativi in modo efficace -> Con l’uso dei rinforzi negativi, la frequenza di risposta aumenta perché la risposta rimuove uno stimolo avverso. Esempio: «Devi stare al tuo posto e finire di scrivere il racconto prima di andare a fare il cartellone con i tuoi compagni». Prompt e modellamento - Prompt: Stimolo o segnale aggiuntivo che viene fornito appena prima di una risposta, che fa aumentare la probabilità che la risposta abbia luogo. Esempio: etichetta «acquerelli» su un gruppo di disegni e «colori a olio» su un altro gruppo per far mettere ai bambini i disegni nel contenitore giusto Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 39 ai bambini i disegni nel contenitore giusto - Modellamento: Insegnare comportamenti nuovi rinforzando le approssimazioni successive di uno specifico comportamento target Far diminuire i comportamenti indesiderati - Rinforzo differenziato: con il rinforzo differenziato l’insegnante rinforza il comportamento che è più appropriato rispetto a quello che è incompatibile con quello che sta facendo lo studente. Esempio: l’insegnante rinforza lo studente che usa il computer per fare i compiti anziché per giocare. - Sospendere il rinforzo (estinzione): significa togliere il rinforzo positivo associato al comportamento inappropriato. Es: l'insegnante smette di dare attenzione ad uno studente che disturba Rimuovere gli stimoli desiderati - Time-out: rimuovere un individuo da una situazione con rinforzi positivi - Costo della risposta: togliere a un individuo un rinforzo positivo. Es: l'insegnante toglie allo studente maleducato i 10 min di ricreazione Punizione Gli stimoli spiacevoli più usati dagli insegnanti sono i rimproveri verbali. (Divieto assoluto di punizioni fisiche!) I rimproveri verbali sono più efficaci quando: - l’insegnante è vicino allo studente - sono abbinati a un rimprovero non verbale (es., contatto visivo) - sono dati immediatamente dopo un comportamento indesiderato - sono brevi e specifici - non sono presentati ad alta voce - sono dati privatamente Problemi delle punizioni: - Forniscono un modello di comportamento con mancata autoregolazione - Provocano paura, rabbia, comportamenti di evitamento - Hanno un impatto negativo su concentrazione - Comunicano cosa non si sa fare e non cosa si sa fare - Possono essere lette come rinforzi per ottenere attenzione - Possono essere un abuso Valutazione del condizionamento operante e dell'analisi comportamentale - Punti di forza: Contributi rilevanti per la pratica professionale dell’insegnante (ruolo di rinforzi e punizioni) - Punti di debolezza: Enfasi eccessiva sul controllo del comportamento dello studente dall’esterno. Mancata attenzione ai processi cognitivi (non sono rinforzo/punizione a far cambiare il comportamento, ma la credenza o l’aspettativa che alcune azioni saranno rinforzate/punite). Problemi etici legati a un uso non appropriato del condizionamento operante. Focus eccessivo sulla condotta e non sull’apprendimento scolastico Teoria sociocognitiva di Bandura - Teoria sociocognitiva: Teoria di Albert Bandura secondo cui i fattori sociali e cognitivi, insieme al comportamento, giocano un ruolo importante per l’apprendimento. Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 40 Modello del determinismo reciproco tra fattori relativi al comportamento, alla persona/cognitivi e all’ambiente. I fattori relativi alla persona sono sia cognitivi (es., aspettative, atteggiamenti, pensiero, intelligenza) sia non cognitivi (es., tratti di personalità, temperamento). Tra i fattori relativi alla persona il più rilevante è l’autoefficacia. Autoefficacia: Convinzione che un individuo riesca a padroneggiare un compito e a ottenere esiti positivi. Apprendimento osservativo - Apprendimento osservativo: apprendimento che implica acquisire abilità, strategie e credenze osservando gli altri. L'apprendimento osservativo non consiste solo nell'imitazione: si apprendono strategie generali che spesso gli osservatori applicano in modi creativi Bandura descrive quattro processi chiave nell'apprendimento osservativo Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 41 Esperimento Bobo Doll Approcci cognitivo-comportamentali - Approcci cognitivo-comportamentali: Mirano a modificare il comportamento portando gli individui a monitorare, gestire e regolare il proprio comportamento piuttosto che lasciare che sia controllato da fattori esterni. - Metodi di autoistruzione: Tecniche di controllo cognitivo-comportamentali che mirano a insegnare agli individui a modificare il comportamento. 1. Parlare a se stessi: strategie per affrontare situazioni stressanti (Meichenbaum et al., Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 42 1. Parlare a se stessi: strategie per affrontare situazioni stressanti (Meichenbaum et al., 1975). - Prepararsi per l’ansia o lo stress. “Che cosa devo fare?”; “Devo fare un piano per affrontare la situazione”; “Non devo preoccuparmi. Preoccuparsi non aiuta”; “Ci sono un sacco di strategie che posso usare”. - Gestire l’ansia o lo stress. “Posso affrontare questa sfida”; “Farò un passo alla volta”; “Posso riuscirci. Devo solo rilassarmi, respirare profondamente e usare una delle strategie che conosco”; “Non devo pensare allo stress. Devo pensare solo a quello che devo fare”. - Affrontare i sentimenti nei momenti critici. “Che cosa devo fare?”; “Lo sapevo che la mia ansia poteva aumentare. Devo solo mantenere l’autocontrollo”; “Quando arriva l’ansia, faccio una pausa e mi concentro su quello che devo fare”. - Usare affermazioni di autorinforzo. “Bene, ce l’ho fatta”; “Ho gestito la cosa e l’ho fatto bene”; “Lo sapevo che potevo farcela”; “Aspetta che racconti agli altri come ci sono riuscito”. 2. Automonitoraggio: gli studenti possono tenere registri sul proprio comportamento Apprendimento autoregolato - Apprendimento autoregolato: Autoregolazione e automonitoraggio di pensieri, sentimenti e comportamenti al fine di raggiungere un obiettivo. Lo sviluppo dell’autoregolazione è influenzato anche dal modellamento (es., l’insegnante può essere un modello di come si applicano le strategie di autoregolazione) e dall’ autoefficacia (es., chi ha elevata autoefficacia lavora, partecipa e persiste di più). Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 43 Valutare gli approcci sociocognitivi - Punti di forza: Focus su comportamento ma anche su fattori sociali e cognitivi (es., influenza dei modelli provenienti anche dai media). Concettualizzazione dell’apprendimento come un processo in cui l’individuo si assume la responsabilità di quanto apprende (non più controllato dagli altri). - Punti di debolezza: Si focalizzano ancora troppo sul comportamento osservabile e sui fattori esterni e non abbastanza su come funzionano i processi cognitivi. Critica evolutiva: non specificano i dettagli relativi a cambiamenti legati all’età. Non pongono abbastanza attenzione all’autostima e alle relazioni con le altre persone. 8 - Approccio dell'elaborazione delle informazioni La natura dell'approccio dell'elaborazione delle informazioni - cognitivismo - Approccio dell'elaborazioni delle informazioni: approccio cognitivo in cui gli individui manipolano le informazioni, le monitorano e le usano strategicamente. Al centro di questo approccio ci sono processi cognitivi come l'attenzione, la memoria e il pensiero - (HIP - Human Information Processing): analogia tra il funzionamento del computer e funzionamento della cognizione umana. I cognitivisti sostengono che il cervello fisico corrisponde all'hardware, i processi cognitivi corrispondono al software. Applicazione -> riprodurre ciò che accade nelle reti neurali con dei software. Input (sensorialità) -> elaborazione delle informazioni (processi cognitivi) -> output (risposta comportamentale) Risorse cognitive: capacità e velocità di elaborazione delle informazioni - Sia lo sviluppo biologico sia l'aumentata esperienza (questione natura/cultura) contribuiscono alla crescita delle risorse cognitive e a un miglioramento delle abilità. Perché? - Man mano che i bambini crescono e maturano, si verificano importanti sviluppi biologici sia nelle strutture cerebrali (es: cambiamento nei lobi frontali) sia a livello neurale (es: accrescimento e specializzazione delle relazioni tra i neuroni), la mielinizzazione Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 44

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