5 Lezione PDF: Meccanismi di Difesa

Summary

Questa 5a lezione presenta i diversi meccanismi di difesa, suddivisi in livelli di maturità. Le difese sono spiegate in base alla loro funzione difensiva, al livello di maturità, ed alla consapevolezza dell'individuo. Un approfondimento sui 7 diversi livelli di difese nella DMRS, partendo dalle difese di azione fino alle difese altamente adattive, è presentato.

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5 lezione giovedì 14 novembre 2024 14:27 I meccanismi di difesa si differenziano per livello di maturità, definizione e funzione difensiva. Entrano in un linguaggio comune nel momento in cui vengono dimostrate (nel momento in cui vengono misurate fornendo cosi la possibilità di misurare i meccani...

5 lezione giovedì 14 novembre 2024 14:27 I meccanismi di difesa si differenziano per livello di maturità, definizione e funzione difensiva. Entrano in un linguaggio comune nel momento in cui vengono dimostrate (nel momento in cui vengono misurate fornendo cosi la possibilità di misurare i meccanismi di difesa). Questo modello standard per studiare i meccanismi di difesa nel 94 vengono inseriti nel DSM , quando la ricerca scientifica ha cominciato ad attivarsi si inizia ad entrare nel linguaggio comune. Negli anni 2000 questi studi continuando a svilupparsi ed aumentare. Gli studiosi della regolazione emotiva hanno cominciato a pensare che essa non fosse del tutto consapevole, cosi capirono che forse cera una parte della regolazione emotiva implicita (cioè non consapevole e non volontaria), così iniziarono a considerare le difese come una parte della regolazione emotiva. In tutti questi livelli ritroviamo delle strategie di difese che sono o mature (cioè adattive e consapevoli) o immature. I 7 livelli difensivi della DMRS: 1. 1 Difese di azione: le difese che sono molto disadattive sono quelle che non funzionano molto bene e che vengono fuori senza filtri, causano rabbia e comportano delle conseguenze alle azioni che si compiono (impulsività, non ce il controllo, funzionamento difensivo molto basso). Porta ad un momentaneo sollievo dovuto dall'espulsione di emozioni spiacevoli, rappresenta una scarica verso l’esterno di sentimenti e pensieri non tollerabili. 2. 2 Le difese di distorsione maggiore delle immagine: borderline, difese che distorciono moltissimo la percezione di se stessi e degli altri. Prevedono una forte distorsione della realtà, percepisco la realtà un po’ alterata con sentimenti molto forti. 3. 3 Difese di diniego: sono anch’esse immature ma hanno una caratteristica particolare cioè nonostante ci sia la negazione anche qui esse permettono di vivere un pochino meglio (perché negando aspetti della realtà non li affrontano, non percepiscono i loro sintomi, non li razionalizzo bensì li ignoro). Negare da una parte fa stare meglio, ma dal punto di vista clinico no (quando si nega si tende a non dare importanza). 4. 4 Difese di distorsione minore dell’immagine: attribuzione esagerata di caratteristiche positive o negative a s stessi o ad un oggetto con possibilità di integrazione di aspetti opposti. Sono meno intense del livello 2 perché qui ce un riscontro nei confronti dell’ autostima. Esse permettono di distanziarsi emotivamente e attribuire scarsa importanza a qualcosa o qualcuno che genera frustrazione e attacca l’autostima. Anche qui le difese sono viste in maniera immatura ma qui l’impatto non e cosi forte. 5. 5 Difese nevrotiche: da qui non troviamo più le difese immature perché qui si tendono a negare solo alcuni aspetti mentre altri no. Possono essere parzialmente esclusi dalla memoria dell’individuo. Nelle difese immature ce una negazione completa in quelle mature ce una negazione parziale, quindi si vede un margine di miglioramento. La parte che viene esclusa dalla consapevolezza sono i pensieri e le idee mente sono presenti le emozioni che tali pensieri provocano. 6. 6 Difese ossessive: al contrario del livello 5 qui vengono negate le funzioni emotive e resistono invece le funzioni cognitive. 7. 7 Difese altamente adattive (difese mature): si ha sia la funzione cognitiva sia quella emotiva. Permette di elaborare il conflitto e risolverlo (affrontando il problema non tramite l’acting out). Ci consentono di affrontare il conflitto nella sua interezza, senza evitamento o parziale rimozione dei contenuti angoscianti. Essi producono appagamento o conseguenze indirette positive.

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