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Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Tecnica e tecnologia della stampa digitale...

Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Tecnica e tecnologia della stampa digitale 06 20 novembre 2019 A.A.23/24 A.A. 19/20 Tecniche e Tecnologie della stampa digitale Indice Introduzione Parte I Parte VI - La stampa digitale è ovunque - Piccolo o grande formato Parte II Parte VII - Diamo una definizione di stampa digitale - Le tipologie dell’immagine Parte III Parte VIII - Diamo altre definizioni - Come funzionano le stampanti Parte IV Parte IX - Gli elementi e le loro funzioni - Inchiostri Parte V Parte X - Come distinguere le stampanti - Supporti Tecniche TecnicheeeTecnologie Tecnologiedella dellastampa stampadigitale digitale/ Parte ParteVIIX- Piccolo - Inchiostri e grande formato Che colori usi? tutto. L’inchiostro è inchiostro, ci deve essere e c’è, ma In tempi non proprio recenti, l’uomo iniziò a non si tocca. E un componente del processo di stampa impiastrare di colore le pareti delle caverne. Sviluppò che nasce chiuso nel suo serbatoio e ci si manifesta solo col tempo diversi stili di raffigurazione, e diverse a stampa avvenuta, nascosto dietro l’impatto simbolico, tecniche per tramandare il proprio ricordo ai posteri. concettuale ed emotivo dell’immagine. Rimane Miscelò ingredienti di varia provenienza per creare misterioso nella sua natura e, per questo, si crede di tanti tipi diversi di colore, non solo per ottenere tinte non poter intervenire su di esso durante il processo. In differenti ma anche per poterli stendere meglio, per parte è cosi: gli inchiostri per la stampa digitale devono avere una buona risposta visiva e per migliorare la loro essere usati puri e integri come mamma li ha fatti. Non tenuta sulla superficie che andava a decorare. Questa possiamo diluirli o miscelarli tra loro come faremmo, tradizione di ricerca prosegue anche con la stampa ad esempio, con la stampa tipografica o con la digitale, in un costante sviluppo di inchiostri adatti ad serigrafia. Le caratteristiche fisiche e chimiche devono ogni esigenza di rappresentazione e necessità di utilizzo. assolutamente rimanere inalte- Il terzo Elemento della stampa digitale contemplato rate affinché gli inchiostri nella nostra analisi è l’Inchiostro, sostanza possano essere gestiti con la quasi impalpabile che costituisce fisicamente e massima precisione dal siste- percettibilmente l’immagine stampata. ma di stampa e, di Come Elemento, l’Inchiostro viene spesso generalizzato conseguenza, possano ga- e considerato come un parametro fisso, uguale per rantire i risultati desiderati. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Gli Inchiostri e gli altri elementi del colore sullo stampato, senza influire su cromia e definizione. Nelle prossime pagine scopriremo che esistono numerose varianti di inchiostri, ognuna destinata a un particolare scopo e caratterizzata da doti fisiche più o meno indicate alla realizzazione di determinati prodotti. Ci sono inchiostri dedicati all’immagine fotografica La relazione tra l’Inchiostro e l’immagine è (più fini e brillanti) ed altri al testo in bianco e nero essenzialmente legata alla migliore resa visiva, intesa sia (opachi e coprenti); ci sono quelli per tecnologie inkjet per la qualità di riproduzione che per la destinazione e altri per le elettrofotografiche; quelli per la carta e d’uso dell’oggetto stampato. quelli per i supporti sintetici; quelli resistenti e quelli Con la Tecnologia passiamo a caratteristiche più che necessitano protezione. meccaniche, dettate dal metodo di stesura e Solo per fare qualche esempio. dall’essiccazione. Una prima, importante distinzione che dobbiamo fare La compatibilità con il Supporto è data dal giusto per affrontare con ordine l’argomento riguarda la natura coefficiente di aggrappaggio alla superficie, che fisica degli inchiostri, che determina il tipo di esclude sia un eccessivo assorbimento che il distacco, tecnologia che li gestisce. Con questo presupposto La Finitura deve incrementare la vita e la funzione ci troviamo di fronte a tre categorie distinte: in Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri polvere, su nastro e liquidi. L’inchiostro in polvere più utilizzato è sicuramente il toner, legato alla stampa elettrofotografica (cioè laser/LED). Gli inchiostri su nastro sono utilizzati con la tecnologia a trasferimento termico, dove il calore li distacca per farli aderire al supporto, oppure nelle stampanti a impatto, in cui il trasferimento avviene a pressione un po’ come nelle tradizionali macchine da scrivere. Infine, gli inchiostri liquidi sono appannaggio quasi esclusivo della tecnologia a getto d’inchiostro. Quest’ultima famiglia comprende diversi protagonisti, molto diversi tra loro sia per l’utilizzo che se ne può fare che per l’impatto visivo che daranno alla nostra stampa. Queste tre categorie ci aiutano a comprendere come vengono trattati i diversi tipi di Inchiostro e, in parte, per quali utilizzi sono più indicati. Ora iniziamo a esplorarli uno a uno, iniziando a identificare le caratteristiche dell’inchiostro in polvere per eccellenza, il toner. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Inchiostri in polvere: il toner e getta da inserire nella stampante. TAGS: Polvere Quadricromia Elettrostatico Fissaggio Le cartucce includono il toner, i meccanismi per la termico sua distribuzione e, per alcuni modelli, il tamburo Il toner è una polvere finissima usata nei sistemi di fotosensibile. Una volta esaurite le cartucce devono stampa laser/LED e nelle fotocopiatrici, che utilizzano essere smaltite come rifiuto differenziato, oppure grossomodo la medesima tecnologia di impressione. possono essere rigenerate da aziende specializzate che Questa polvere è in realtà una miscela contenente ne ripristinano il contenuto e verificano l’integrità degli particelle di carbone (per il nero) o pigmenti (per gli altri componenti. altri colori) mescolate a polimeri che ne favoriscono la Da questi serbatoi, il toner viene fatto cadere sui distribuzione e il fissaggio, e a ossidi di ferro che ne au- tamburi fotosensibili, su cui attacca solo nei punti mentano la reazione elettromagnetica. designati andando a costituire il testo e le immagini, La polvere è talmente fine (inferiore ai 10 micron che e viene quindi depositato sul foglio. Successivamente viene fornita in appositi serbatoi come se fosse un il foglio passa attraverso un riscaldatore, che fissa liquido; agitando le taniche di maggiori dimensioni si definitivamente la stampa fondendo il toner sulla carta. può sentire il rumore del mare, come con le conchiglie. Il toner classico è di colore nero, ma naturalmente Per rifornire i primi modelli di stampanti, il toner per le stampanti a colori esistono toner nei colori veniva versato da una bottiglia in un’apposita apertura, fondamentali giallo, magenta e ciano. operazione non sempre “pulita” per abiti e polmoni. Il Per alcuni modelli da produzione abbiamo anche toner sistema attuale consiste invece in apposite cartucce usa di altri colori, utili al raggiungimento di particolari Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri tonalità fuori scala come gli incarnati, i verdi saturi o toner contenente anche gli i blu accesi. Un’alternativa presentata da Xeikon, ad altri componenti (tamburo esempio, sostituisce il classico CMYK con un set fotosensibile e meccanismi composto da rosso, verde, blu, arancio e una particolare di distribuzione). Nella tonalità di magenta. foto sotto, l’ultima novità Abbiamo inoltre, sempre nel settore di fascia alta, toner di Oki, una stampante bianchi e metallizzati, colori fluorescenti, inchiostri elettrofotografica LED con visibili solo ai raggi UV e, infine, diversi tipi di resine toner bianco. I modelli C711WI’ (A4) e C920A’VI’ (A3, trasparenti. Queste ultime servono sia da film protettivo nella foto) sono dotati di toner CMYW, utili alla stampa che per creare effetti visivi o addirittura tattili sullo su carta colorata ma soprattutto all’uso di pellicole stampato. transfer per la personalizzazione di abbigliamento e A detta di molti, gli inchiostri trasparenti non si oggettistica su materiali di ogni colore. Il nero viene possono definire propriamente “toner”, ma ne parliamo generato comunque in tricromia. in questa sede in quanto subiscono il medesimo processo di lavorazione. Nel frattempo a fianco una cartuccia di toner semplice, e nella colonna di destra una cartuccia di Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Un caso ancora più particolare è rappresentato dalla tecnologia HP Indigo che, sebbene appartenga alla famiglia delle elettrofotografiche, utilizza particolari inchiostri liquidi. Gli Electroink, questo è il loro nome di battesimo, possono essere prodotti su ordinazione anche in tinte Pantone e utilizzati come colori spot a tutti gli effetti. I toner liquidi Electroink per HP Indigo possono essere acquistati in centinaia di tinte differenti, Pantone inclusi. In realtà, molti kit di toner CMYK sono in Il Kodak Dryink Raised Clear, vernice trasparente per grado di riprodurre la maggior parte dei colori Pantone le stampanti Nexpress, è disponibile in versione lucida, (o altre tinte spot) con buona approssimazione. In opaca o materica. questi casi i produttori forniscono apposite tabelle che Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri indicano questi colori con i valori di corrispondenza su L’uso combinato di CMYK e colori spot avviene diversi supporti (solitamente carta naturale o patinata), esattamente come in stampa offset, con l’aggiunta di unitamente a una certificazione siglata dalla stessa nuovi canali colore. Nel disegno vediamo i CMYK più Pantone. viola, bianco e rosso. Poter godere della tinta piatta precisa è sicuramente un vantaggio maggiore, anche se i costi di produzione in questo caso possono lievitare notevolmente. L’inchiostro speciale è considerato una servizio extra: viene ordinato a parte e deve essere installato occupando uno dei pochi slot disponibili, monopolizzando il tipo di produzione. A questo procedimento seguirà una configurazione del cana- le colore, così che l’inchiostro spot venga abbinato alla tinta speciale utilizzata nel file del progetto grafico. Alcuni stampatori scelgono di tenere sempre installato uno o più inchiostri speciali, come oro o argento, proponendo ai propri clienti queste lavorazioni come valore aggiunto. La corrispondenza in quadricromia dei colori spot non Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri accentua ulteriormente la definizione del punto di inchiostrazione rispetto al supporto. Queste due pecu- liarità lo rendono particolarmente indicato per la stampa di testi e grafica a tinte piatte, applicazioni in cui il colpo d’occhio e il senso pratico hanno un valore più richiesto. Un altro motivo che rende il toner idoneo alla produzione di documenti è la sua tenacia: ricopre è sempre assoluta, e può cambiare anche in relazione il foglio quasi fosse una sottile pellicola che, grazie alla al supporto utilizzato. In alcuni casi è consigliabile polimerizzazione subita, è estremamente resistente allo utilizzare le funzioni di fine-tuning del software di sfregamento e all’umidità. rippaggio, cioè una correzione manuale delle singole Alla risoluzione standard di 600 dpi, tipica delle tinte speciali. macchine per ufficio, è nettamente visibile il retino di Il toner è tendenzialmente un inchiostro piuttosto stampa, ovvero l’alternarsi dei punti di inchiostro sia lucido, una caratteristica maggiormente visibile in nelle sfumature di nero che nella sovrapposizione di più alcune marche e che può aumentare in relazione al ri- colori. scaldamento subito durante la fusione. La stampa di immagini fotografiche o artistiche, riferita Come abbiamo già accennato nel capitolo relativo per lo più a prodotti come cataloghi e fotoalbum, è una alle stampanti, il toner non penetra nella carta ma conquista dovuta alle alte risoluzioni che le più recenti vi si aggrappa in superficie, un comportamento che macchine sono in grado di restituirci, fino a 2400 dpi. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri La lucentezza implicita di alcune tipologie di toner gommosa. Su piccole porzioni di stampa, come con un o, in alternativa, una verniciatura trasparente finale, testo o con una texture, questo effetto si trasforma in combinate a un buon supporto patinato, possono dare una leggera vibrazione che può accrescere il valore vita a stampe dal classico effetto “fotografico”. comunicativo dello stampato. Sotto una stampa laser e una inkjet a base acqua viste Anche la quantità di colore ha la sua importanza: più al microscopio. Le singole particelle di toner restano inchiostro usiamo, maggiore sarà il dislivello tra la visibili, mentre molti inchiostri liquidi tendono ad parte inchiostrata e il nudo supporto. Ad esempio, amalgamarsi. un blu scuro composto da 100 di ciano, 90 di magenta e 20 di nero sarà più spesso di un semplice ciano, ma anche di un nero dato dal solo inchiostro nero. Questo spessore può anche causare effetti negativi, riscontrabili in fase di finitura. Un’inchiostrazione eccessiva nei punti in cui il foglio verrà piegato, come su un volantino a tre ante, potrà causare una vera e propria rottura della superficie dovuta alla rigidità del toner e al La copertura data dal toner in un’immagine piena, ad suo legame con il foglio. Analogamente, anche esempio una fotografia, si nota non solo dal differente il taglio o il rifilo di una zona molto inchiostrata grado di lucentezza rispetto al supporto ma anche può dare luogo a screpolature e polverizzazione da una sensazione al tatto particolare, liscia e quasi dell’inchiostro, con effetti poco piacevoli alla vista. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Il forte legame tra il toner e il supporto può creare dei Il toner e gli altri elementi problemi nella piegatura del foglio. Il toner è particolarmente predisposto a restituire immagini molto nitide e dai forti contrasti. La sua natura “rigida”, unita alle retinature utilizzate dalle tecnologie laser e I ED e al fatto che resti appoggiato sopra la superficie del supporto, tende a mantenere evidente il punto di stampa, non sempre omogeneo sulle sfumature e sulle tonalità più leggere. Queste stesse caratteristiche si notano al tatto, come se ci fosse una sottile pellicola che riveste il foglio. Alcuni processi di finitura come il taglio o la piega possono risentire di questa matericità, con problemi di distacco, Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri crepatura e polverizzazione della parte inchiostrata. Inchiostri su nastro TAGS: Polvere, Quadricromia, Elettrostatico, Fissaggio In stampa digitale l’inchiostro può essere fornito su termico nastro, invece che in cartuccia, in due modi molto diversi. Il primo caso riguarda le stampanti a impatto, che sfruttano nastri telati impregnati di colore, mentre con le stampanti a sublimazione termica 1’inchiostro si presenta come una pellicola sintetica rivestita di colore. L’utilizzo di un nastro come vettore per gli inchiostri è un sistema che abbiamo ereditato dalle macchine da scrivere, come si può dedurre facilmente osservando la cartuccia di una stampante ad aghi. In questo caso il sistema è pressoché identico, in quanto l’inchiostro passa dal nastro al foglio grazie alla pressione di Il nastro di una stampante ad aghi e molto simile a quelli utilizzati nelle macchine da scrivere. Nelle macchine da scrivere c’è un martelletto per ogni singola lettera dell’alfabeto, mentre nelle stampanti ad aghi, dette anche “a impatto”, le lettere (o le immagini, per chi volesse cimentarvisi) sono composte dal Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri La caratteristica scrittura a punti delle stampanti a impatto si presta a un numero limitato di applicazioni, più didascaliche che figurative. La semplicità meccanica della tecnologia utilizzata rende questo sistema affidabile e duraturo. I supporti consistono in moduli susseguirsi di punti imposti continui a foglio singolo o multicopia oppure in nastri da minuscoli chiodini. di etichette prefustellate, già predisposti alla finitura. Il semplice contatto con la Un caso leggermente differente è rappresentato dagli carta, dovuto alla pressione, inchiostri per la stampa a trasferimento termico fa si che l’inchiostro aderisca (chiamata anche “a sublimazione termica”), in cui il al supporto. colore è steso su un film plastico. Un po’ come accade in stampa laser, l’immagine da I nastri a impatto e gli altri elementi stampare viene memorizzata specularmente solo che, invece di attirare il colore su una matrice come accade col toner, qui abbiamo un fusore che lo scalda nei punti destinati all’inchiostrazione. La pellicola da inchiostrare passa tra il fusore e il supporto (carta o pellicole sintetiche) facendo in modo che l’inchiostro fonda, si stacchi dal film e aderisca alla superficie. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Sotto le pellicole colore per una stampante a I nastri per sublimazione e gli altri elementi sublimazione termica. L’utilizzo di questa tecnologia va dalle semplici etichette monocromatiche ai più elaborati prodotti di grafica con colori speciali. Alcuni produttori, come ad esempio L’alta definizione ottenibile con gli inchiostri a sublimazione si presta ad immagini fotografiche, e la disponibilità di colori spot alla realizzazione di loghi e insegne. Il calore sviluppato consente l’uso su materiali Gerber, propongono un carnet di colori veramente specifici in carta o sintetici, Per quanto resistenti, è ampio, con varianti opache e traslucide, metallizzate e meglio proteggere le stampe destinate a una fluorescenti. manipolazione frequente o all’uso in esterni. Un po’ come accade in serigrafia, per una stessa immagine è possibile effettuare anche più passaggi di stampa ottenendo cosi un numero virtualmente infinito di tonalità. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Inchiostri liquidi espellere gocce di un solo picolitro o due, mentre nel L’inchiostro utilizzato con le tecnologie a getto è un grande formato una buona qualità si aggira tra gli 8 e i fluido complesso, costituito principalmente da due 12 picolitri. ingredienti: il colorante e il vettore: il primo crea l’effetto Il colorante consiste in particelle infinitamente piccole, visivo con la sua componente cromatica e il secondo nere o di altre tonalità come il ciano, il magenta e il rende l’inchiostro utilizzabile aggiungendo massa e giallo, che donano la caratteristica cromatica all’in- permettendo la stesura, la tenuta e l’essiccazione. chiostro, e di conseguenza alla stampa. Questa composizione è analoga a quella di ogni vernice, Quello che noi vediamo sul prodotto finito è dato da smalto o pittura, quelle sostanze che ne consentono uno strato infinitesimale di questo componente, il quale l’uso in determinate condizioni o su particolari ma- però, da solo, non riuscirebbe a essere direzionato teriali. sul supporto nella giusta quantità o ad aderire ad esso In stampa digitale usiamo una quantità veramente in maniera ottimale. Abbiamo quindi bisogno del minima di inchiostro, tanto che ogni singola goccia vettore (che possiamo chiamare anche medium, come viene misurata in picolitri, cioè in miliardesimi di litro. si usa nelle arti pittoriche e in alchimia), ovvero di un Il Picolitro. impasto che ne consenta l’utilizzo desiderato. Tornando Gli inchiostri a parlare di automobili, è un po’ come se il colorante liquidi si fosse il motore, quello che effettivamente serve a dare misurano in picolitri, ovvero in miliardesimi di litro. movimento e che possiamo avere in differenti modelli Le stampanti fotografiche più performanti arrivano ad e potenze, ma che senza il telaio, le ruote, il volante e Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri tutto il resto non ci porterebbe da nessuna parte. Il vettore è un ingrediente difficile da percepire, in quanto si tratta di un liquido neutro, o meglio, trasparente; è un composto chimico che determina l’omogeneità nella distribuzione e il processo di fissaggio del colore durante la stampa. Alcuni degli additivi che contiene si occupano di stabilizzare e regolare la densità, altri garantiscono la giusta tensione superficiale delle gocce, altri ancora de- terminano le condizioni di essiccazione e la protezione dagli agenti esterni, senza contare quelli fondamentalmente due sole tipologie di colorante: utili a ottimizzare la percezione visiva dello stampato solubile o in sospensione. intervenendo sulla riflessione della luce. Nel primo caso avremo inchiostri dye (che in inglese Una goccia d’inchiostro è composta principalmente significa “colorante solubile”), nel secondo inchiostri dal vettore (acqua, solvente o altro), un contenitore che chiamati a pigmento o dispersi. Il vettore possiede rende utilizzabile il colorante insieme agli altri additivi invece una natura molto più varia, e viene solitamente che ne ottimizzano l’uso. In stampa digitale possiamo classificato secondo la sua componente principale come parlare di inchiostri inkjet sia riferendoci al tipo di l’acqua, il solvente, l’olio o altro. colorante che alla composizione del vettore. Esistono In questo vettore sono integrati numerosi altri additivi Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri allo scopo di migliorare la struttura, la distribuzione Coloranti dye e pigmenti e la percezione dell’inchiostro; un esempio efficace è La classificazione per tipo di colorante considera due rappresentato dagli inchiostri UV, la cui composizione sole possibilità. Il colorante può essere di tipo dye li rende reattivi ai raggi ultravioletti per un’essiccazione (letteralmente “colorante solubile”), ovvero con mole- definitiva. cole di colore completamente diluite nel vettore, oppure La classificazione degli inchiostri, o meglio, le a pigmento, in cui le particelle di colore rimangono definizioni di uso comune, si possono riferire solide e si distribuiscono uniformemente nel vettore. sia al tipo di colorante, a sinistra, che al vettore, a Possiamo riscontrare la differenza principale tra le due destra. opzioni nell’interazione tra l’inchiostro e il supporto: nel primo caso il colore, perfettamente diluito, penetra più facilmente nelle superfici porose come la carta o il tessuto, mentre nel secondo caso vi si poggia sopra creando una sorta di patina. Da dove viene il colore 1: i coloranti Il colorante (chiamato anche disperso o dye) è per definizione una sostanza solubile diluita nel Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri vettore principale (acqua o altri solventi) a livello molecole di colorante vengono disciolte assieme a infinitesimale. Questo permette di ottenere fluidi particolari additivi che permettono di migliorarne la finissimi, privi di depositi e con un elevato coefficiente fluidità e la tenuta. di penetrazione. Grazie a questa fluidità l’inchiostro penetra L’apparenza è brillante e traslucida, cioè favorisce una capillarmente lungo la fibra della carta o dei tessuti, maggiore trasmissione della luce sul supporto, il quale espandendosi insieme a essa. La dispersione del liquido la rifletterà oppure la lascerà passare a seconda della sua permette quindi l’essiccazione e l’ancoraggio al supporto opacità. anche se, per migliorare la tenuta, sono necessari alcuni Le caratteristiche dimensionali e i legami chimici con il accorgimenti come verniciature protettive o additivi vettore rendono molti inchiostri estremamente delicati, fissanti. ragion per cui si rendono necessarie diverse procedure L’inchiostro dye viene utilizzato soprattutto per stampe protettive come il fissaggio termico, la verniciatura o la fotografiche, artistiche o comunque ad altissima plastificazione. definizione per uso interno. La sua composizione infini- TAGS: Solubile, Ultrafine, Traslucido, Penetrante, tesimale permette di ottenere punti di stampa Deperibile estremamente piccoli, favorendo la stampa di sfumature continue e un’elevatissima gamma di colori, anche L’inchiostro dye a base acqua è stato il primo ad essere molto chiari. utilizzato in stampa inkjet. Consiste in un liquido Ma proprio per questa forte duttilità del colorante, composto prevalentemente da acqua in cui le singole utile alla creazione di inchiostri ultrafini e brillanti, Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri gli inchiostri dye sono particolarmente vulnerabili all’umidità e ai raggi UV. Gli ultravioletti, sia quelli naturali provenienti dal sole che quelli artificiali generati da alcuni tipi di lampade, riescono a spezzare i legami chimici che si creano tra inchiostro e supporto e, deperimento e/o la caduta. Nella foto, la parte destra è talvolta, anche tra le stesse molecole di colorante. I stata esposta alla luce solare e il magenta si è disperso sintomi di questo deperimento si notano in periodi che lasciando una dominante verde. vanno da pochi giorni ad alcuni mesi, e si manifestano In campo fotografico-artistico l’inchiostro dye ha la con un degrado del colore o addirittura con il suo necessità di utilizzare carte appositamente spalmate con distacco dal supporto. soluzioni che ne migliorino la tenuta e la resistenza. A seconda dei coloranti utilizzati, della composizione Se utilizzassimo una carta non preparata le gocce del vettore, delle caratteristiche del supporto e tenderebbero a espandersi, generando bordi molto dell’ambiente di esposizione della stampa, un colore frastagliati. Questo perché le fibre della carta, per capil- primario (solitamente il magenta o il giallo) può larità, assorbono in maniera molto veloce l’inchiostro, degenerare più velocemente degli altri, dando che si espande sia in larghezza che in profondità prima all’immagine una dominante indesiderata. di essiccare. Le stampe su carta comune possono Le condizioni atmosferiche, in particolare i raggi UV, risultare “bagnate”, ovvero sfocate o con sedimentazioni possono destabilizzare gli inchiostri provocandone il di inchiostro in alcune parti del foglio. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Gli inchiostri dye per il settore tessile presentano più miscela deve contenere additivi chimici complessi che o meno le stesse caratteristiche: i tessuti devono essere garantiscano un’adesione uniforme e resistente. preparati con un agente fissante che trattenga il colore nel punto desiderato e, dopo la stampa, si Da dove viene il colore 2: procede con un ulteriore fissaggio di tipo termico. i pigmenti L’uso di supporti appositamente preparati e di fissaggi Il pigmento è una sostanza secondari sono fattori piuttosto onerosi, sia in termini solida, una polvere di denaro che di tempo operativo, ma non sono microscopica che l’unico problema. In particolare, abbiamo visto che viene miscelata nel vettore l’inchiostro dye si distribuisce nelle fibre del supporto; insieme alle altre sostanze. ma con materiali non fibrosi, come ad esempio le Le particelle possono avere una forma Irregolare, come infinite tipologie di plastica, come si può fare? di un grumo con piccoli sbalzi e asperità più che una Per sopperire a queste e altre caratteristiche degli sfera. Questi pianetini mantengono intatta la loro forma inchiostri dye sono stati sviluppati anche gli inchiostri a e si appoggiano sul supporto piuttosto che penetrarvi. pigmento. L’inchiostro pigmentato è composto da La superficie inchiostrata può una sostanza liquida come l’acqua, il solvente o altro e quindi presentare uno strato solido di colore, talvolta da una sostanza solida, cioè il pigmento vero e proprio. rigido e leggermente più opaco rispetto a quanto In questo caso le molecole di colorante non formano ottenibile con i coloranti solubili. direttamente legami chimici con il supporto, ma la La densità delle particelle; unita agli altri componenti Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri del vettore, conferisce alla stampa un’elevata resistenza ultimi sono di dimensioni molto maggiori rispetto alle agli agenti esterni. molecole tradizionali di colore, pertanto non vengono TAGS: Particelle solide, Irregolare, Opaco, Rigido, assorbiti dalla fibra della carta ma si “appoggiano” Resistente sulla superficie del foglio. Gli agenti leganti contenuti nell’inchiostro e l’eventuale spalmatura del supporto Tra gli ingredienti che aumentano l’affidabilità degli consentono ai pigmenti di aggrapparsi comunque alla carta. inchiostri a pigmento segnaliamo i più rilevanti: Un altro vantaggio importante dei pigmenti consiste Gli agenti leganti garantiscono un buon grip da parte nella maggiore resistenza alla luce, almeno per quanto della carta, fissando la goccia di inchiostro. riguarda la tenuta sul supporto. Ciononostante non I conservanti prevengono l’azione di germi e i batteri si tratta di una vera e propria invulnerabilità in quanto, che potrebbero svilupparsi nel liquido. dopo un certo lasso di tempo, possiamo ancora Gli agenti di dispersione assicurano la distribuzione incappare in una degenerazione dei colori con un virag- uniforme del pigmento nella soluzione liquida. gio verso toni più caldi e più scuri. I solventi aumentano la fluidità del composto, per Uno svantaggio degli inchiostri a pigmento è invece una distribuzione più rapida e costante. quello del metamerismo: Altri additivi mantengono neutro il pH, controllano quando la riflessione della luce cambia in base all’angolo la tensione superficiale e proteggono gli ugelli delle di visuale e al colore, si può notare una vibrazione testine dall’otturazione. bronzea su alcune tonalità. Questo fenomeno è dovu- La differenza principale tra dye e pigmenti è che questi to alla superficie ruvida dei pigmenti che, riflettendo Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri la luce in maniera non omogenea, causano questa resina trasparente che omogeneizza la superficie discontinuità. Nelle più recenti formulazioni di stampata. Resine e vernici hanno anche un’altra inchiostri questo effetto viene ammortizzato con funzione, quella di ravvivare il colore. I pigmenti sono particolari resine. Alcuni tipi di resina avvolgono le infatti leggermente più opachi dei coloranti, che sono singole particelle di pigmento e, a stampa effettuata, addirittura traslucidi e godono maggiormente della formano una copertura omogenea dell’inchiostro. riflettività della luce e del bianco del supporto. Con In altri casi viene utilizzata una vernice finale questi escamotage è più facile ottenere, nelle stampe trasparente che, rivestendo l’inchiostrazione, consente di tipo fotografico, un effetto che ricordi la lucentezza di ottenere il medesimo risultato. della stampa chimica e, in generale, colori più vivaci e La forma irregolare dei pigmenti può provocare una brillanti. Sotto, alcuni parametri di riferimento tra i due riflessione irregolare della luce (sotto a sinistra), che tipi di inchiostro e gli altri elementi. causa il fenomeno percettivo detto metamerismo, un viraggio del colore con riflessi bronzei. Per appianare questo disturbo, agli inchiostri viene aggiunta una Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri I nomi comuni degli inchiostri Inchiostri a base acqua (dye e a pigmento) Quanto abbiamo detto finora è utile a comprendere Il primo vettore ad essere utilizzato in stampa come funzionano gli inchiostri: ora sappiamo a cosa è digitale inkjet è stato l’acqua, grazie alla sua elevata dovuto il loro potere di colorare e che ci sono nume- compatibilità con i coloranti, alla neutralità cromatica e rose altre sostanze che determinano la buona riuscita di all’assenza di sostanze nocive. Come si può facilmente una stampa. immaginare, l’acqua da sola non è un elemento in grado Alcuni di questi componenti, cosi come anche di stabilizzare il colore che contiene. Negli inchiostri alcuni dei vettori più noti, diventano protagonisti a base d’acqua (water-based, in inglese) vengono nel momento in cui affrontiamo la stampa digitale inclusi altri ingredienti utili a gestire l’accoppiamento da un lato più pratico, dando il nome agli inchiostri del colore col supporto, la sua essiccazione e il suo stessi. Queste definizioni, ormai entrate nel linguaggio mantenimento, ma anche con l’uso di questi integratori comune, ci tornano molto utili perché dal nome di un la resistenza delle stampe rimane limitata. inchiostro possiamo dedurne l’utilizzo principale, le Per diversi anni, con inchiostri a base d’acqua ci si è caratteristiche di tenuta, le tecnologie necessarie alla sua riferiti automaticamente agli inchiostri dye, ovvero con lavorazione e altri dettagli finalizzati ai nostri progetti. coloranti solubili. Questi inchiostri sono stati utilizzati nel periodo ‘80/’90 in ogni stampante inkjet di piccolo formato e anche in alcuni modelli di grande formato; attualmente sono stati rimpiazzati dagli inchiostri a pigmento per via della loro maggiore stabilità su carte Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri non preparate. Inoltre, a una successiva esposizione all’umidità, i Gli inchiostri dye (a sinistra) penetrano nelle fibre ma coloranti dye tendono a diluirsi nuovamente, rendendo sono intaccabili da acqua e solventi. la stampa molto delicata e utilizzabile solo in interni, I pigmenti (a destra) si appoggiano sulla superficie meglio ancora se protetta da plastificazione o vetro. formando una massa più compatta e resistente. D’altra parte, gli inchiostri a base d’acqua posseggono Una volta stesi, gli inchiostri dye possono nuovamente un’elevatissima lucentezza e trasparenza, consentendo dissolversi se inumiditi, mentre i pigmenti restano più un ampia gamma di colori anche nelle sfumature più stabili. delicate. Sono stati i primi a essere forniti in tinte leggere (light cyan e light magenta) e, anche per questo motivo, sono ancora utilizzati nella stampa artistica. Vengono ancora utilizzati anche per l’affissione in interni per la loro atossicità, col severo avvertimento da parte dei produttori e stampatori di mantenere le Senza un particolare trattamento del foglio, detto stampe protette e in luogo spalmatura, la carta assorbe in maniera eccessiva asciutto. Se esposti all’acqua, gli inchiostri dye, e la lenta essiccazione dell’acqua gli inchiostri dye tornano favorisce questa dispersione. solubili. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Come abbiamo appena accennato, con inchiostri opacità iniziale dei pigmenti si è rimediato grazie a pigmento vengono comunemente identificati gli a particolari additivi che avvolgono le particelle inchiostri a base acqua per stampe di alta qualità. Non coloranti aumentandone la luminosità, e a speciali carte sempre si tratta di sola acqua, possono esserci anche appositamente preparate che li inglobano nella loro additivi alcolici o altri solventi, ma in percentuale cosi spalmatura ravvivandoli. bassa da risultare irrilevanti sia per le emissioni in A destra una speciale carta fase di lavorazione che per le evaporazioni e gli effluvi spalmata stampabile, offre durante l’esposizione della stampa. diversi vantaggi come una Si prestano quindi a diversi usi sia nel piccolo che nel rapida essiccazione, una grande formato, spaziando dai documenti personali al porosita controllata e una transpromo, dall’arte alla comunicazione indoor. finitura lucida. In origine, una decina di anni fa, gli inchiostri a pigmento Inoltre, come per i si presentavano piuttosto opachi e granulosi, ma in tempi dye, sono disponibili più recenti le tecnologie di preparazione hanno colmato in un’ampia gamma di in gran parte il divario con gli inchiostri dye. colori, oltre la solita La dimensione delle particelle di colore, anche se quadricromia. Nelle ancora notevolmente superiore alle molecole dye, tecnologie di stampa con più di quattro colori troviamo è notevolmente diminuita e permette di ottenere tinte leggere come light ciano e light magenta, ma anche risoluzioni di stampa molto elevate. Alla caratteristica toni supplementari come il rosso, il blu, l’arancione o il Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri verde, e diverse gradazioni di nero. Gli inchiostri a solvente Le denominazioni inchiostro dye e inchiostro a “Solvente” è un termine generico che, a voler essere pigmento sono utilizzate prevalentemente per la stampa pignoli, può essere applicato a qualunque medium. fotografica e artistica. Nelle prossime pagine vedremo Anche l’acqua è un solvente, almeno per alcune altri tipi di inchiostri, destinati al grande formato. La sostanze come lo zucchero o i coloranti dye. Ma loro componente cromatica è sempre data da coloranti parlando di inchiostri a solvente ci riferiamo a una dye o, più spesso, da pigmenti. Nonostante questo, le particolare miscela etilica nella quale sono distribuiti i loro identità e i metodi di utilizzo sono dati da altre pigmenti”. caratteristiche della loro composizione generale e La sua funzione, oltre alla diluizione del colore, è quella assumono nomi particolari senza più considerare il tipo di “ammorbidire” il supporto di stampa, quasi sempre di colorante. in materiale plastico, in modo che l’inchiostro possa penetrare meglio. Una volta distribuito l’inchiostro sulla superficie, il solvente evapora riportando la superficie allo stato naturale, e l’inchiostro viene trattenuto. Gli inchiostri a solvente si sono molto diffusi per la loro versatilità nel campo dell’affissione per esterni, e fino a pochi anni fa erano l’unica alternativa per la stampa in grande e grandissimo formato. La composizione chimica, unitamente alla tecnologia di Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri stampa, consente infatti agli inchiostri di penetrare nei A queste dimensioni e in relazione alla distanza di supporti sintetici ancorandosi perfettamente. Le stampe visione, i pigmenti utilizzati sono sufficientemente sono resistenti alla luce e all’acqua, anche usando fini da permettere diverse applicazioni per la materiali a basso costo e non patinati come il vinile comunicazione visiva con buoni risultati. autoadesivo, il PVC per striscioni e i tessuti sintetici. L’elevata elasticità dei supporti sintetici polimerici o cast stampati a solvente li rende ideali per la realizzazione di adesivi da rivestimento, solitamente usati per la decorazione di automezzi. Inoltre, la leggera trasparenza su supporti traslucidi si presta ottimamente alle applicazioni di vetrofania e backlight. Nonostante questo, la stampa a solvente ha non pochi detrattori a causa del suo elevato impatto ambientale. In fase di stesura, reagendo con la plastica del supporto, e anche successivamente, durante l’essiccazione, gli inchiostri rilasciano gas nocivi per gli operatori, ed è Sopra alcuni dei numerosissimi supporti per stampa a quindi opportuno abbinare il sistema di stampa a un solvente. buon impianto di aerazione. Il solvente è utilizzato esclusivamente nel grande La nocività di queste emissioni è relativa alle diverse formato, ovvero per stampe dai 70 centimetri in su. quantità di solvente presenti nell’inchiostro, che Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri incidono anche sul coefficiente di penetrazione verso i do di tempo, che può durare anche diverse ore, vengono supporti sintetici. ancora rilasciate sostanze volatili che, interagendo con Con varie denominazioni generiche possiamo trovare collanti e altri meteriali a contatto, possono influenzare diversi livelli di inchiostri a solvente: hard-solvent (ad negativamente la plastificazione delle stampe. alto contenuto di solvente, per stampa su materiali Il problema di compatibilità ecologica è dovuto anche pesanti che necessitano di una maggiore tenuta), dai supporti sintetici utilizzati, sia in fase di stampa, eco-solvent (a basso impatto ambientale, utilizzabili durante la quale vengono surriscaldati per facilitare anche senza aerazione forzata), e poi mild-solvent, la penetrazione dell’inchiostro, sia al termine del loro bio-solvent e altre definizioni arbitrarie specificate di utilizzo, per i consueti problemi di smaltimento. caso in caso dal produttore. In sostanza, si tratta più di Per questi motivi, la stampa di grande formato si sta marketing che di tassonomia. spostando sempre più verso la tecnologia UV e, più Le stampe a solvente hanno un tempo di essiccazione recentemente, verso gli inchiostri latex. relativamente lungo. Su molti materiali è necessario agire con potenti Gli inchiostri a solvente e gli altri elementi essiccatori ad aria calda per asciugare l’inchiostro prima del riavvolgimento o delle lavorazioni di finitura. Anche i supporti, che sono stati riscaldati per accogliere meglio l’inchiostro, possono impiegare diverse ore prima di una stabilizzazione totale. In questo perio- Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Gli Inchiostri a solvente sono molto fini, presentano Gli inchiostri UV colori brillanti e lucidi adatti sia alla fotografia che alla I raggi UV (Ultra Violetti) sono radiazioni grafica di comunicazione. Necessitano di un sistema elettromagnetiche con una lunghezza d’onda inferiore di essiccazione forzata, integrato nelle stampanti, che alla luce visibile, emanate dal sole e riproducibili grazie permette al solvente di evaporare; per questo è ad apposite lampade alogene o a LED. opportuno aerare il locale di stampa. Gli inchiostri UV (detti anche UV-curable, nel Si prestano particolarmente all’uso con Supporti in base senso che vengono “guariti” dall’instabilità) sono vinilica (PVC), con i quali hanno un ottimo grip. Una fondamentalmente inchiostri a pigmento dispersi in volta fissata, la stampa offre una buona resistenza anche un medium arricchito di fotoiniziatori, cioè sostanze in esterni. in grado di polimerizzare istantaneamente una volta esposte a una dose calibrata di raggi ultravioletti. Il colore passa cosi dallo stato liquido a quello solido e si fissa definitivamente al supporto formando una pellicola sottile e resistente. Le caratteristiche di viscosità, elasticità e durezza del film di inchiostro depositato sul supporto sono date da altri componenti, detti oligomeri, che determinano la resistenza in esterno del prodotto stampato. Oltre a questi, vengono utilizzati diversi additivi per Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri migliorare la resa finale: fluidificanti, antiossidanti, Gli inchiostri UV e gli altri elementi stabilizzatori e altri componenti che riducono la dispersione dell’inchiostro quando la goccia viene espulsa dalla testa di stampa e quando incontra la superficie del supporto. Sotto una testa di stampa per inchiostri UV, caratterizzata dal LED per polimerizzazione. In stampa digitale, gli inchiostri UV vengono utilizzati prevalentemente per il grande formato, con piccole incursioni nella prototipazione, nel packaging e nei gadget. Inchiostri speciali come il bianco e le vernici spessorabili consentono diversi tipi di nobilitazione. Le stampanti sono dotate di lampade UV alogene o a LED per il fissaggio immediato del colore, che aderisce a un vasto numero di materiali ed è resistente in esterni. La possibilità di stampare direttamente su lastra riduce al minimo le lavorazioni di finitura per l’installazione in diversi settori indoor e outdoor. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri La chimica degli UV è in continua evoluzione e sempre trasformando la lastra in una sorta di opalino, oppure più performante: le prime versioni di inchiostri UV creando delle zone completamente opache per avere erano infatti troppo rigide e poco avvezze a fissarsi una stampa speculare godibile su entrambi i lati. In ai supporti più lisci; in pratica, si potevano usare solo su ogni caso, il bianco può essere utilizzato anche come determinati supporti in lastra appositamente studiati e “colore bianco”, sovrapposto opportunamente alle zone preparati per recepire l’inchiostro, come il PVC. più luminose di un’immagine per rafforzarne le luci. Oggi disponiamo di prodotti molto più versatili e adatti Diversi sistemi dispongono inoltre di vernici UV a qualunque materiale, arrivando anche ad un’elasticità trasparenti lucide e opache. In aggiunta al fattore sufficiente all’uso con materiali flessibili come banner, protettivo, si possono ottenere svariati effetti di pellicole adesive, tessuti e reti mesh, che in precedenza nobilitazione come la lucidatura di alcune parti erano appannaggio esclusivo dei solventi. dell’immagine o, in alcuni casi, la spessorazione con I set di inchiostri UV includono spesso il colore bianco, effetti tattili. relativamente coprente e destinato a diversi utilizzi. Ad Nella pagina successiva una stampa su alluminio con esempio, stampando su pannelli colorati o texturizzati aggiunta di bianco. Stampando il vestito in bianco si può usare per creare un fondo omogeneo sotto sotto al resto dell’immagine si ottiene una maggiore alla stampa vera e propria, preservando i colori dalle luminosità e il mantenimento delle sfumature più influenze del supporto. chiare anche in backlight. Con materiali trasparenti come vetro e plexiglass il bianco si può utilizzare per opacizzare la superficie, Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Gli inchiostri latex In aggiunta alle ormai consolidate tipologie di inchiostro fin qui citate, un nuovo protagonista si sta facendo strada, e si prevede che andrà a sostituire in parte gli inchiostri a solvente. Si tratta degli inchiostri a base di lattice, un materiale già sperimentato diversi anni fa ma che sta vivendo in quest’ultimo periodo una nuova primavera. Gli inchiostri latex sono considerati a basso impatto ambientale, essendo principalmente a base d’acqua e con bassissime percentuali di componenti chimici che, durante l’evaporazione, potrebbero rilasciare emanazioni dannose per l’ambiente e per le persone. Questo significa che non richiedono una ventilazione forzata durante la lavorazione e, a detta dei produttori, le stampe possono essere utilizzate in ogni ambiente senza pericoli per la salute. Di seguito la stesura degli inchiostri latex secondo la tecnologia HP. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri fonde sul supporto formando una patina polimerica che, essiccando, diviene particolarmente lucida e resistente ai graffi e agli agenti atmosferici. La densità di questo inchiostro è molto elevata e le particelle spruzzate sono visibili a breve distanza. Tutte queste caratteristiche ne decretano l’uso nella comunicazione di grande formato indoor e, con qualche accorgimento di protezione, anche per alcune applicazioni outdoor. Poiché il latex, a differenza degli inchiostri a solvente, asciuga immediatamente dopo la stampa (un forno radiante sopra le testine prepara il supporto e un essiccatore a ventole in uscita lo asciuga), non sono necessari periodi di “riposo” per passare allo stoccag- gio o all’applicazione delle stampe. Inoltre, a differenza degli inchiostri a solvente e UV, Negli inchiostri latex i pigmenti sono dispersi in il latex non emana odori, e l’assenza di solventi e di un polimero sintetico (il lattice, appunto) che viene esalazioni agevola l’utilizzo delle stampe latex anche in scaldato dalle testine prima dello spruzzo. Il colore si presenza di cibo. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri I supporti utilizzati sono analoghi a quelli adoperati per Il bassissimo contenuto di solventi e l’essiccazione il solvente, come tele e pellicole sintetiche, adesivi da forzata rendono le stampe subito pronte all’uso, rivestimento e carte da affissione, ma la straordinaria anche in ambienti chiusi e in presenza di alimenti. aderenza dell’inchiostro consente l’abbinamento anche L’esposizione in esterni è consigliata per periodi che con altri materiali purchè porosi. variano a seconda del produttore. Un esauriente panoramica sugli utilizzi della stampa Gli inchiostri latex e gli altri elementi latex sono illustrati nel video promozionale per le stampanti Ricoh PRO L Il latex è un veicolo che appare molto simile alla cera, con colori brillanti e un effetto patinato. Attualmente è disponibile solo per supporti in bobina, per lo più sintetici, con un campionario che copre ogni esigenza della comunicazione visiva. https://www.youtube.com/watch?v=sUa99UTdWiA Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri I solid inks processo di fissaggio l’inchiostro forma una patina Degli inchiostri solidi ne abbiamo già parlato in lucida, anche più del toner, che rende i colori abbondanza nel capitolo relativo alle stampanti, particolarmente brillanti. descrivendo la tecnologia inkjet che ne permette l’uso. Il grafico precedente mostra il percorso di vita degli Il termine solid è attribuibile a questo particolare tipo di inchiostri solidi Ocè. inchiostro solo prima e dopo la stampa, mentre durante In origine si tratta di palline del diametro di un il processo di stesura viene reso liquido, fuso per la centimetro circa, che vengono fuse e iniettate nel precisione, per essere spruzzato sul foglio. L’esposizione circuito inkjet. Raggiungendo il foglio si raffreddano, al calore, necessaria alla liquefazione, induce anche formando una patina resistente, l’uso del termine toner l’evaporazione di alcune sostanze cosicché, si riferisce all’effetto finale, simile per aspetto e tenuta a appoggiandosi al foglio e raffreddandosi, la stampa quello ottenibile con la stampa laser. divenga ancora più resistente. Durante questo A temperatura ambiente, la consistenza cerosa di questo inchiostro fa sì che non ci sia bisogno delle tradizionali cartucce. L’inchiostro solido può essere manipolato direttamente, come nel caso delle “saponette” Xerox, o gestito in semplici scatole, come nel caso dei prodotti Ocè. Senza parti elettroniche o comunque delicate da proteggere, anche il packaging diviene meno sofisticato, Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri abbassando notevolmente l’impatto ambientale. I solid inks e gli altri elementi Sotto, le saponette Xerox e le palline di Ocè, due diverse Le Immagini stampate con inchiostri solidi si forme di inchiostro solido. presentano molto vivaci e lucide, una caratteristica adatta a grafica e documenti ma che può “riempire” un po’ troppo le fotografie tagliando alcuni mezzitoni. La Tecnologia a getto d’inchiostro è strutturata per fondere il materiale, che ritorna solido a temperatura ambiente dopo la stesura. Il grip è garantito solo su carta, meglio se leggermente porosa, mentre altri tipi di Supporto sono sconsigliati a causa dell’elevata temperatura. I solid ink sono impermeabili e relativamente resistenti all’attrito, consentendo l’uso in diversi ambiti senza Finitura di protezione. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Nanocoloranti, solgel e altri misteri in realtà (ma non ci sono prove scientifiche di pubblico Le definizioni date finora agli Inchiostri cercano, dominio) le particelle non siano poi tanto più piccole nel linguaggio dei pdf , di chiarirne caratteristiche e rispetto ai classici inchiostri a solvente, ma che applicazioni. Nel mondo reale ci sono però alcune l’inchiostro contenga invece particolari additivi per denominazioni poco chiare, un po’ per scelta di mar- garantirne la penetrazione e la tenuta. keting e un po’ per cercare di proteggere la “formula In più di un’occasione ho sentito parlare anche di solgel, segreta”. vale a dire inchiostri a solvente mescolati a un gel Prendiamo ad esempio i nanocoloranti. Il termine fluidificante a forte coefficiente di ancoraggio, una generico e anche un po’ forzato è usato da alcuni sorta di finissima resina che permette tanto l’adesione produttori per definire una tipologia di inchiostri che la protezione finale. Quale che sia l’etichetta altamente fluidi, composti da molecole tanto sottili da affibbiata, nanocoloranti e solgel si assomigliano molto. ancorarsi anche a materiali molto lisci e compatti Utilizzati nel grande formato, consentono di ottenere come il vetro e la altissime definizioni: fino a 1440 dpi con gocce da soli 6 ceramica, mantenendo un picolitri. elevatissimo grip. Ci sono nanoinchiostri a base solvente e altri privi di A destra una stampa su solventi e quindi pienamente eco-compatibili, alcuni vetro con nanoinchiostri. addirittura per uso alimentare. I nanoinchiostri per Il colore viene fissato con vetro sono più traslucidi degli altri per rispecchiare raggi infrarossi. Pare che l’effetto della vetrofania classica; si prestano anche alla Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri decorazione di materiali dei quali si desideri conservare La finezza dei nanocoloranti consente di ottenere le caratteristiche estetiche, come le venature di una Immagini ad alta risoluzione, fondendosi letteralmente tavola in legno, la texture di una lastra in pietra o di una con alcuni Supporti e acquisendone alcune pelle naturale. caratteristiche percettive. Le Tecnologie inkjet adottano La stampa richiede una classica tecnologia inkjet con testine particolari e altri accessori a seconda della testine specifiche e alcuni accessori: possono esserci destinazione d’uso finale. pre-riscaldatori per portare il materiale in temperatura Con alcuni Supporti può essere consigliabile una ed essiccatori a ventola o a raggi infrarossi per verniciatura protettiva, mentre in molti altri casi la l’asciugatura. stampa è sufficientemente resistente e pronta per l’uso. Considerando le varie peculiarità di questi inchiostri, risulta difficile inserirli nelle categorie finora presentate. I nanocoloranti e gli altri elementi Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Gli inchiostri tessili La preparazione è essenziale perché gli inchiostri Quando si parla di stampa tessile bisogna stare molto digitali sono molto più fluidi di quelli serigrafici, e attenti a quale tessuto stiamo per utilizzare: ogni tipo quindi maggiormente volatili, una modifica che evita di fibra richiede una lavorazione differente, dovuta l’intasamento dei circuiti di distribuzione e delle testine. principalmente ai diversi inchiostri utilizzati. Queste lavorazioni Per i tessuti naturali abbiamo a disposizione quattro accessorie non sono coloranti principali, definiti reattivi, acidi, dispersi e a particolarmente complesse pigmenti. Gli inchiostri tessili digitali sono varianti ma possono rallentare molto fedeli di quelli utilizzati in serigrafia, la principale il flusso di lavoro, tecnica di stampa tessile tradizionale, e ne mantengono diventando convenienti le caratteristiche di applicazione e di resistenza. Però, solo con tirature di una perché questo avvenga, devono essere adottati anche gli certa entità. A destra una stessi accorgimenti: pretrattamento e fissaggio. stampante tessile ATPL. Prima della stampa il tessuto viene trattato con un Ogni tipo di tessuto substrato ricettivo che migliora l’adesione del colore; viene stampato solo con uno o due tipi di inchiostro. dopo la stampa si procede al fissaggio, che avviene L’operazione richiede diverse procedure di sempre tramite calore utilizzando a seconda dei casi il predisposizione del tessuto e di fissaggio del colore. vapore, il termofissaggio a induzione o la calandratura a In arancione sono indicati i tessuti naturali in giallo pressione. quelli sintetici. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri dell’intera testa di stampa. Le stampanti utilizzano da quattro a sedici colori, raggiungendo un gamut pressoché illimitato. Per ottenere la massima fedeltà cromatica, i produttori di inchiostri forniscono diversi kit colore, gestibili dagli appositi software. Per quanto riguarda i tessuti sintetici, il discorso può cambiare sostanzialmente. Il metodo più utilizzato per la stampa di Lycra o poliestere è la tecnologia a sublimazione diretta, che sfrutta gli inchiostri sublimatici pigmentati. La stampa avviene direttamente sul tessuto senza bisogno di una preparazione, ma i colori rimangono Le Tecnologie inkjet utilizzate possono essere dotate di instabili e sbiaditi fino al fissaggio, che avviene in linea essiccatori o di calandre di fissaggio. Alcuni modelli di con una calandra posta tra il piano di stampa e il stampante sono compatibili con più tipi di inchiostri, riavvolgitore. la cui sostituzione comporta semplicemente il lavaggio Estremamente convenienti in termini di tempi e del circuito di distribuzione e delle testine. Altri modelli passaggi di lavorazione (uno solo, se escludiamo consentono una maggiore versatilità grazie a modifiche il taglio), queste soluzioni necessitano solitamente modulari, come la sostituzione in blocco delle testine o di un sistema di aspirazione o ventilazione per lo Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri smaltimento dei vapori. Il gruppo di stampa 1 decora il tessuto 2, che però risulta sbiadito fino al fissaggio nella calandra termica 3. In pochi secondi l’inchiostro viene stabilizzato definitivamente, recuperando i colori desiderati 4. Per il piccolo formato, come ad esempio la stampa di magliette, si può utilizzare sia la stampa tradizionale che il trasferimento termico. Con questo metodo sii ef- fettuano stampe speculari su fogli appositamente trattati (pellicole transfer) che vengono poi riversate sul tessuto grazie a presse termoriscaldate. I supporti transfer sono disponibili in formati UNI per stampanti sia inkjet che laser, con trattamenti specifici per inchiostri a pigmento o toner, oppure in bobi- na per plotter alimentati con inchiostri dye, pigmentati o a eco-solvente. La preparazione chimica che permette il trasferimento dal foglio al tessuto formerà anche una patina protettiva. Stampa a sublimazione diretta con una d.gen Teleios. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri La disponibilità cromatica per il settore tessile è molto ampia, con sistemi che gestiscono anche otto o più colori diversi per raggiungere il massimo numero di tinte. Gli inchiostri differenti per l’uso con tessuti naturali o sintetici, sono molto fini per legare meglio con le fibre. Le stampanti sono dotate di particolari sistemi di trascinamento per evitare pieghe o A sinistra una Epson SureColor F2000 per la stampa stiramenti. diretta su magliette. Con alcuni tipi di Supporti è necessaria una A destra una confezione di pellicole transfer per stampa preparazione con primer e, al termine, il colore viene laser. In entrambi i casi è necessario un fissaggio sempre fissato termicamente. I tessuti vengono infine termico finale. lavorati come ogni altro prodotto di sartoria. Gli inchiostri tessili e gli altri elementi Come ci viene presentato l’inchiostro Finora abbiamo parlato degli inchiostri in base alle loro caratteristiche fisiche, estetiche e operative a livello generale. Ogni marca, ogni singolo tipo di inchiostro possiede però molte più specifiche di quanto sia possibile trattare in questo libro. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Per uscire dal contesto accademico e cercare dei la durata nel tempo (indoor e outdoor, con o senza riferimenti utili nel mondo reale possiamo affidarci alle protezione...) e altro ancora. specifiche dichiarate dal produttore o, più corretta- Nel box della pagina successiva sono elencate le mente, alle descrizioni che vengono fornite per ogni definizioni più ricorrenti, considerando sempre che tipo di inchiostro. Queste informazioni si possono ogni marca potrebbe variare leggermente il linguaggio trovare sulla confezione, esattamente come le troviamo utilizzato per le descrizioni e i parametri operativi. sui cibi in scatola, oppure sui campionari, sulle Non è sempre facile interpretare le indicazioni dei brochure informative o su altra documentazione spesso produttori. reperibile anche online. Già da queste informazioni possiamo renderci conto del modo in cui gli Inchiostri si relazionano agli altri Elementi, creando una sinergia funzionale e produt- tiva solo se utilizzati nella giusta combinazione. Oltre alla compatibilità con uno o più modelli di stampante o parti di esse, che è il requisito principale per il nostro processo produttivo, è essenziale verificare la predisposizione all’uso di determinati supporti, le condizioni ambientali di utilizzo, il tempo di essiccazione, la resistenza all’uso e agli agenti esterni, Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri In questa confezione Le caratteristiche degli inchiostri riconosciamo Gli inchiostri, come ogni altro prodotto, vengono facilmente la tipologia presentati dai fabbricanti con descrizioni più o meno (inkjet, per via delle gocce approfondite delle loro caratteristiche. in alto a sinistra), la Tralasciando in questa sede i componenti chimici compatibilità con i e le avvertenze preventive, concentriamoci sulle modelli di stampanti informazioni essenziali per il funzionamento, (quasi tutte quelle di come la compatibilità con le stampanti o i supporti. questa marca!) e la Le altre diciture che ci possono interessare descrivono, temperatura di utilizzo anche in modo più suggestivo e invitante, i vantaggi del (nella terza icona prodotto rispetto ai diretti concorrenti, e hanno una circolare, sopra il codice a finalità promozionale più che pragmatica. Vediamo un barre). breve elenco delle virtù più comunemente segnalate. Le altre tre icone sono meno chiare, ma dovrebbero significare 1) che macchia Compatibilità con le stampanti la camicia, 2) che i bambini non dovrebbero mangiarlo Indica il modello (o i modelli) di e 4) che è sensibile alla luce. Oppure no? stampanti a cui l’inchiostro è destinato, citando sia il nome completo che, in alcuni casi, l’anno di produzione. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Uno stesso tipo di inchiostro può essere Tempo di asciugatura utilizzato anche su macchine diverse, ma Questo dato è influenzato dal tipo di nella maggior parte dei casi può cambiare supporto, dalle impostazioni di stampa, la forma e la dimensione della cartuccia. dalla sede operativa e dalle condizioni atmosferiche. In alcuni casi troviamo Compatibilità con i supporti informazioni precise e impostazioni dei In genere si tratta di un elenco più sistemi di essiccazione, in altri soltanto o meno completo dei supporti con brevi cenni generici. cui si garantisce aderenza, resistenza e mantenimento degli standard di Gamma cromatica lavorazione. Ogni set di inchiostri per stampa digitale può generare moltissime tonalità. La Resistenza ai graffi e all’abrasione maggior parte corrisponde o supera Questo dato si riferisce alla stampa lo standard CMYK, ma se si utilizzano asciutta e priva di ulteriori protezioni. sei o più tonalità l’estensione aumenta Utile nel caso che la stampa venga notevolmente. Questa indicazione è maneggiata, arrotolata e srotolata più spesso accompagnata da un grafico. volte o posizionata in zone di forte passaggio. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Caratteristiche visive o percettive Resistenza agli agenti atmosferici In questa sezione le definizioni come (outdoor) “colori brillanti” o “saturi” si affiancano Oltre ai graffi veri e propri, altri elementi ad altre più suggestive. Sono più come la luce, l’acqua (o l’umidità), il ricorrenti per prodotti destinati ad arti vento e lo smog possono rovinare la grafiche di alta qualità come la fotografia stampa. Qui viene segnalata una durata o l’editoria. garantita e i possibili effetti nel tempo a determinate condizioni. Emissione di odori e/o vapori Gli inchiostri, evaporando, rilasciano Durata nel tempo (resistenza alla luce) sostanze chimiche di vario genere. La luce è il nemico più temibile per gli Alcune, come i solventi, sono nocive, inchiostri di qualunque tipo. Scalda e ed è opportuno dotarsi di un impianto sbiadisce i toni, cambia la chimica tanto di aspirazione nella sede di lavoro. Altre, da provocare crepe e distaccamenti. senza essere pericolose, possono essere fastidiose all’olfatto anche dopo diversi Costi e consumi giorni e, pertanto, sconsigliate per La coprenza dell’inchiostro influisce sulla l’affissione in interni. quantità necessaria a riprodurre i diversi colori: più è denso, meno ne serve. Una Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri maggiore dimensione delle cartucce può di marca X. Rivolgersi interamente a uno stesso brand essere più conveniente oltre che pratica. significa confidare in una rigorosa selezione di materiali e componenti che, per reciproco interesse, dovrebbe Elasticità (o conformabilità) essere votata a una produzione affidabile e priva di Una caratteristica molto richiesta per intoppi. la piegatura dei fogli o la stampa di In molti casi le stampanti, gli inchiostri e i supporti di adesivi da rivestimento. Anche asciutto stampa vengono sviluppati in piena sinergia, con un l’inchiostro, ormai legato al supporto, deve colpo alla botte e uno al cerchio che permettano di consentire manipolazioni e lavorazioni. garantire con una certificazione ufficiale la qualità, la durata e la stabilità degli stampati. A livello pratico, queste certificazioni sono molto utili: Riesaminando le connessioni con gli altri Elementi significa che sono stati eseguiti appositi test, evitandoci vediamo che la scelta di un inchiostro può dipendere di ripetere la sperimentazione e sollevandoci dalle principalmente da fattori “tecnici” (anche se non dob- responsabilità in caso di problemi. Attenzione però, biamo dimenticare le caratteristiche percettive, di cui perché la compatibilità o i parametri di utilizzo possono parleremo tra poco). Per evitare rischi e complicazioni, essere vincolati a determinate condizioni secondarie, la procedura più consueta è quella di affidarsi al come ad esempio la velocità di stampa o le opzioni “pacchetto completo” per l’intero processo, ovvero: se la di finitura, limitando in alcuni casi una piena libertà stampante è di marca X utilizzeremo anche inchiostri operativa. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Gli inchiostri vengono forniti in diversi tipi di confezioni. 2 Le cartucce delle piccole stampanti 1 sono in plastica, 1 facilmente maneggiabili e spesso corredate della testina di stampa, che in questo modo viene sostituita ad ogni ciclo. 3 4 Nei modelli di grande formato le cartucce 2 si innestano a monte di un sistema idraulico di distribuzione, per permettere la sostituzione anche durante il lavoro. Per stampanti ad alta produttività stanno prendendo piede i contenitori in tetrapak 3, meno onerosi e più 5 facilmente riciclabili. Tutti questi contenitori sono spesso caratterizzati da una forma particolare, almeno 5 nel punto di innesto, cosi da evitare l’inserimento in maniera errata nella stampante, soprattutto invertendo i colori. Un’altra caratteristica comune è data dai chip di controllo, che monitorizzano la quantità di inchiostro presente e intervengono segnalando l’imminente esaurimento. Questi chip hanno anche il compito di Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri prevenire la ricarica delle cartucce con inchiostri non originali, un sotterfugio molto sgradito a diversi utenti. 2 Non tutti però SI pongono questo problema, ed 1 esistono stampanti (grande e grandissimo formato, alta velocità e qualità medio/alta) che possono essere rifornite direttamente da taniche in plastica come quelle 3 4 dei detersivi 4. Tutti questi problemi non si pongono quando l’utilizzo dell’inchiostro è evidente e irreversibile, come nel caso degli inchiostri su nastro. Le stampanti a sublimazione termica 5 sono equipaggiate con grosse bobine che, una 5 volta giunte al termine, vanno sostituite. Ancora più semplice è il caso dei solid ink 6, che 5 essendo privi di una confezione vera e propria, sono considerati tra i più ecocompatibili. A questo proposito è bene ricordare che le cartucce di inchiostro contengono elementi chimici nocivi e devono essere smaltite secondo le norme. Solitamente è il produttore o il rivenditore a fornire le indicazioni per Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri il ritiro dei contenitori usati e a occuparsi dell’eventuale Compatibili, ricaricabili e rigenerate riciclaggio. Gli inchiostri originali, ovvero quelli siglati dallo stesso produttore della stampante, sono la scelta più diretta in un processo di stampa e, molto spesso, quella che fornisce maggiori garanzie. Purtroppo però gli inchiostri hanno un costo non trascurabile e si può essere tentati di risparmiare qualcosina rivolgendosi a quello che è a tutti gli effetti un mercato parallelo. L’alternativa agli inchiostri originali più gettonata è rappresentata dagli inchiostri compatibili. Si tratta per lo più di prodotti analoghi a quelli ufficiali, che però non sentono il peso della promozione e delle strategie di vendita dei grossi brand, e per questo sono più economici. Talvolta la mancanza di una certificazione ufficiale si risolve in prodotti di qualità inferiore, ma non è una legge assoluta. In campo professionale esistono diverse aziende “serie” che propongono i propri inchiostri come una valida opzione, con tanto di garanzie e test documentati. Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri Alcuni produttori di stampanti - ma non di inchiostri Originali o compatibili? - creano addirittura delle partnership con altri Sin dalle origini della stampa digitale furoreggia un fabbricanti, arrivando a consigliare questa o quell’altra acceso dibattito tra gli inchiostri originali e quelli marca ai propri clienti. compatibili. Vediamo di chiarire l’argomento. Per chi produce solo inchiostri, la confezione appare Gli inchiostri originali sono quelli forniti dai medesimi spesso un costo inutile. Nascono cosi le cartucce produttori della stampante a cui sono destinati. Ad ricaricabili, ovvero serbatoi inkjet dalla forma analoga a esempio, una stampante Epson è dotata di inchiostri quella originale, ma senza chip di controllo e che Epson. possono essere riempiti più volte con inchiostri forniti Gli inchiostri compatibili sono commercializzati da in bottiglia o in taniche. produttori indipendenti, che ne garantiscono l’utilizzo Un altro modo di rifornire la nostra stampante è di con determinate stampanti, come nella foto in basso. acquistare cartucce rigenerate, un prodotto più in voga Da un lato abbiamo un brand che si espone in prima nel campo del toner che per il getto d’inchiostro. I persona dl 100%, dichiarando uno sviluppo parallelo complessi contenitori originali vengono ritirati da di tecnologie di stampa, di inchiostri e, in alcuni casi, aziende specializzate che li ripuliscono, ne controllano anche di supporti. l’efficienza e li riempiono nuovamente con inchiostro Grazie a una serie di test approfonditi per la reciproca compatibile. Un po’ come comprare un’auto usata. compatibilità e funzionalità, viene certificato l’intero processo produttivo. Questa ricerca ovviamente ha un costo, a cui dobbiamo aggiungere ovviamente anche il Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri prezzo di pubblicità e marketing. Per questo gli studio e/o la produzione dei loro inchiostri “a marchio”, inchiostri originali costano di più rispetto a quelli il know-how per la loro realizzazione può dare il via compatibili, ma c’è anche un altro aspetto poco anche ad altri prodotti. noto: le stampanti vengono vendute a prezzi molto Ci sono anche le “serie B”, quegli inchiostri giudicati concorrenziali, talvolta anche sottocosto, perché il non ottimali ma comunque soddisfacenti per vero guadagno verrà realizzato in seguito grazie ai determinati usi; oppure i fine serie, litri e litri di consumabili: inchiostri, supporti e parti di ricambio. inchiostro di cui si è trovata una versione migliore Sull’altro lato troviamo marchi meno noti, poco avvezzi ma che possono ancora essere utilizzati. E poi alla pubblicità in grande stile dei grossi produttori, che consideriamo anche alcuni accordi speciali in cui i si affidano a circuiti di vendita alternativi, E questo è un produttori di stampanti selezionano e propongono risparmio. Ma gli inchiostri compatibili costano meno uno o più inchiostri di terze parti, lasciando degli originali anche per altri motivi. Alcuni (non tutti, comunque la scelta finale al cliente. mi raccomando) sono effettivamente di qualità inferiore Dal punto di vista pratico, l’utilizzo di un inchiostro rispetto agli originali. Altri sono più o meno gli stessi di qualità non eccelsa può essere giustificato dal tipo inchiostri forniti ufficialmente; ma con un’etichetta di prodotto, come la stampa di bozze o di documenti diversa. temporanei, oppure affissioni di breve durata senza Questo accade perchè al mondo esistono effettivamente particolari pretese di cromia. Resta il fatto che un pochissimi laboratori di sviluppo e produzione degli inchiostro di bassa qualità può interferire con il inchiostri; se i grossi brand si rivolgono a loro per lo normale funzionamento della stampante, logorando Tecniche e Tecnologie della stampa digitale / Parte IX - Inchiostri le parti meccaniche o Come noi vediamo l’inchiostro otturando il circuito di Abbiamo detto che ogni set di inchiostri per stampe distribuzione. a colori è in grado di visualizzare l’intera gamma Non esiste quindi una cromatica CMYK, e alcuni anche di più. La prima cosa regola fissa per giudicare che possiamo fare per capire le differenze tra gli gli inchiostri compatibili. inchiostri, e forse la più spontanea, è di osservare la loro In campo professionale, resa dopo la stampa. soprattutto per il grande Questa operazione p

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