Le Grandi Trasformazioni di Fine Ottocento (PDF)
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Il documento analizza i problemi dell'Italia unita a fine Ottocento, concentrandosi sulle trasformazioni economiche e sociali. Si parla della seconda rivoluzione industriale, delle riforme, delle migrazioni e della nascita della società di massa. Esplorando questi temi, il testo fornisce delle informazioni generali sul periodo storico.
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I PROBLEMI DELL’ITALIA UNITA Problemi risolti entro breve tempo Compimento dell’unificazione — governo di destra storica 3ª guerra d’indipendenza - 1866 —> recupero del Veneto Presa di Roma - Breccia di Porta Pia 20.09.1870 —> la chiesa non ha più un potere temporale 1870 - completa un...
I PROBLEMI DELL’ITALIA UNITA Problemi risolti entro breve tempo Compimento dell’unificazione — governo di destra storica 3ª guerra d’indipendenza - 1866 —> recupero del Veneto Presa di Roma - Breccia di Porta Pia 20.09.1870 —> la chiesa non ha più un potere temporale 1870 - completa unificazione d’Italia1 Problemi risolti in molto più tempo Squilibri all’interno della società Analfabetismo diffuso —> si arriva anche a un 90% della popolazione Ci sono negli anni delle riforme graduali riguardo l’ordinamento scolastico La prima è del 1859, nata nel Piemonte —> è la legge Casati, estesa nel 1861 a tutta l’Italia2 —> 2 anni obbligatori di scuola elementare La più nota è quella del regime fascista del 1923 —> la riforma Gentile —> ristruttura gli ordini di scuola e verrà mantenuta fino agli anni ’80-’90 del ‘900 Visione elitaria della politica Coloro che possono esprimere parere nello stato sono pochissimi Votavano solo coloro che avevano almeno 25 anni, sapevano leggere e scrivere e potevano pagare almeno 40 lire di imposte all’anno, ovviamente uomini Problemi del pareggio di bilancio L’Italia nel 1861 ha un reddito pro capite pari a metà di quello inglese e ⅔ di quello francese È una società ancora principalmente dedita all’agricoltura Le industrie sono localizzate solo in alcune aree del Nord La fascia dell’Italia centrale ha un’agricoltura impostata secondo la logica della mezzadria È un problema principale per la Destra Storica3 —> nel 1876, raggiunto questo obbiettivo, conclude il suo mandato Questione meridionale I problemi sono nel Meridione —> ci sono pochi proprietari terrieri, molti grandi latifondisti che si servono di persone, sfruttate, maltrattate e sottopagate, che lavorano a giornata Questa situazione meridionale genera malcontenti e la gente, le masse di disperati, iniziano a pensare che si stesse meglio con il governo dei Borbone Il problema scaturisce da una mancanza di risorse che il governo centrale non impiega in queste aree e si preoccupa solo di far funzionare il Nord Il loro malcontento sfocia in ribellioni che vengono represse dal governo con delle leggi, ma anche con la forza 1Trento e Trieste però appartengono ancora all’Austria —> ci saranno diversi che riterranno il processo di unificazione incompiuto —> nascerà all’inizio del ‘900 il movimento dell’irredentismo, uno di quelli a favore della prima guerra mondiale, vista da loro come compimento dell’unificazione 2Con l’unità c’è infatti il processo che estende tutte le leggi del Piemonte all’intera Italia —> detto “Piemontesizzazione” 3 Risolve il problema di bilancio imponendo delle tasse —> la più famosa è quella sul macinato LA DESTRA E LA SINISTRA Non si intendono a quel tempo con l’accezione di oggi La Destra vede uno schieramento liberal-moderato La Sinistra vede uno schieramento riformatore L’ETA’ DELLA DESTRA - 1861-1876 Ideale di sostegno alla monarchia Cattolici favorevoli ad accordi con la chiesa di Roma —> per risolvere i problemi nati dopo la Presa di Porta Pia Economia —> tendenzialmente liberista Obiettivo importante è il pareggio di bilancio —> realizzato nel 1876 1861 —> impone la leva obbligatoria —> per i poveri vuol dire che non possono lavorare e guadagnarsi giornalmente il denaro per vivere La sinistra Economia —> protezionista Interviene sul problema del voto Interviene sul piano dell’analfabetismo con diverse riforme Interviene per risolvere problemi riguardo la salute pubblica —> bonifica di aree malsane, assistenzialismo stastsle su problemi di salute pubblica Politica —> stringe un’alleanza nel 1882 con Germania e Austria che tolgono l’Italia dall’isolamento internazionale —> è la Triplice Alleanza a cui l’Italia rimarrà legata fino al 1915 La questione meridionale Il popolo contadino del meridione è disperato —> iniziano delle insurrezioni —> vengono definiti dai Piemontesi “briganti” in senso dispregiativo Spesso sono sostenuti anche dai clericali Nel 1862 il Parlamento Italiano invia 150/160 mila militari a reprimere le insurrezioni 1863 - Legge Pica —> affida ai tribunali militari il potere di giudicare i briganti prevedendo fucilazioni e lavori forzati in caso di resistenze a forze pubbliche Nel 1865 il problema dei briganti verrà risolto con la forza portandosi dietro moltissime morti LA FINE DELL’OTTOCENTO - LE GRANDI TRASFORMAZIONI Non si può parlare mai di una trasformazione economica che non influisce sul piano sociale, culturale… C’è una spinta verso il progresso —> nasce una società che ha una cieca fiducia nel progresso —> c’è una filosofia che si chiama Positivismo, all’insegna di questa fiducia Si trasforma la società, la vita, la quotidianità Le grandi trasformazioni sono: La produttività —> 2ª rivoluzione industriale —> cambiano le logiche, cambiano i prodotti, cambiano le materie prime… Innovazione trasporti e comunicazioni Nascita della società di massa —> il Novecento è il “secolo delle masse” Sviluppo di nuove forme di partecipazione politica —> partiti, diritto di voto, sindacati… La 2ª rivoluzione industriale Le innovazioni: L’introduzione di nuovi settori —> chimico, elettrico, siderurgico, meccanico, telecomunicazioni, trasporti… L’utilizzo del petrolio4 —> l’energia per millenni era derivata dall’uomo, con questa rivoluzione nascono le centrali che producono energia da varie risorse naturali e non Motore a scoppio ed energia elettrica Contesti e protagonisti: 1ª rivoluzione —> Inghilterra del ‘700, imprenditori 2ª rivoluzione —>Europa di fine ‘800, imprenditori con gli scienziati, Positivismo La 2ª rivoluzione sposta poi la scena sugli Stati Uniti che diventeranno sempre più una massima potenza Le innovazioni 4 Nella 1ª rivoluzione industriale l’elemento di svolta erano stati la macchina a vapore e il carbone L’economia: Capitalismo in economia Un proletariato che per sopravvivere si fa sfruttare dalla borghesia La politica economica capitalistica si rafforza e rimane presente fino ai nostri giorni Si passa da un capitalismo concorrenziale a uno monopolistico I capitali vanno nelle mani di pochi imprenditori e controllati da pochi istituti bancari È un processo di concentrazione industriale che, a fine ‘800, interessa diversi settori e prende la forma del trust5 o del cartello6 Grazie a queste dinamiche la grande industria diventa protagonista dell’economia in questo periodo e rimarrà tale per tutto il Novecento L’economia così trasformata sarà inoltre uno dei fattori che favorirà l’Imperialismo Più l’economia produce più i prezzi si abbassano (aumento offerta, calo prezzo), i profitti diminuiscono, i salari anche, diminuisce la possibilità di acquistare e quindi la domanda —> per evitare questo meccanismo le potenze spingono verso altri mercati —> Imperialismo La rivoluzione dei trasporti: Espansione ferrovie, invenzioni nella navigazione a vapore… Il fatto che si rivoluzionino i trasporti e tutti gli strumenti che favoriscono la comunicazione (telegrafo, telefono) favorisce quella che viene conosciuta come “prima Globalizzazione” Si riducono i tempi di trasferimenti di merci e persone I mercati nazionali e internazionali si ampliano Inizia lo scambio su scala globale di merci, capitali, persone e informazioni Questo fenomeno è strettamente legato alla necessita delle popolazioni europee di spostarsi —> vengono quindi così favorite le grandi migrazioni di fine ‘800 e inizi ‘900 Le migrazioni: Sono favorite da diversi fattori: Rivoluzione di trasporti e comunicazioni Gente che cerca lavoro e si sposta —> più aumentano le macchine meno forza lavoro serve Cambio della demografia —> si passa dal ciclo tradizionale (alta mortalità e natalità), ad uno moderno (bassa mortalità e natalità), grazie al miglioramento delle condizioni igienico- sanitarie, alla maggiore disponibilità di cibo, alla migliore alimentazione, alle nuove scoperte in campo medico… —> stili di vita di una società urbana Sono distinte in 3 tipologie: A breve raggio —> contadini dalle campagne alle città —> urbanizzazione —> cambio stile di vita A medio raggio —> all’interno dei confini europei A grande raggio —> quelle trans-oceaniche —> spostano gli europei verso le Americhe, verso l’Africa… Gli Stati Uniti iniziano ad avere una “melting pot”, una popolazione mista di tante etnie e provenienze C’è tanto spirito di accoglienza —> anche perchè ci sono tanti spazi da gestire e carenza di manodopera Con il tempo questo atteggiamento cambia, soprattutto quando a trasferirsi iniziano ad essere non solo i Nord europei, ma anche popolazioni del Sud Europa Iniziano ad essere sfruttati e trattati in modo non dignitoso Chi lavora all’estero sono i padri di famiglia che mandano poi il denaro guadagnato alle loro famiglie —> c’è un impulso all’economia favorita dalla rimessa del denaro nei paesi di origine degli emigrati 5Coalizione di aziende che si affidano ad un unico consiglio direttivo che mira all’abbattimento della concorrenza. Molto diffuso in area statunitense 6Accordo tra industrie che restano indipendenti, che però si danno regole comuni. L’accordo può essere a concentrazione orizzontale, tra imprese parte dello stesso settore, oppure verticale, tra imprese della stessa filiera. (Es. tutte le imprese che estraggono carbone - orizzontale, dalle imprese che estraggono a quelle che mandano sul mercato il carbone - verticale) LA SOCIETÀ DI MASSA Il Novecento è il “secolo delle masse” Metti citazione La massa viene definita informe, malleabile, anonima, con vicinanza eccessiva tra i soggetti, ma soprattutto irrazionale La società di massa è una società in cui la collettività degli individui acquista improvvisamente peso, visibilità e protagonismo, diventando il motore e l’oggetto di attenzione di economia, politica e cultura L’appartenere alla massa annulla gli individui e lascia spazio agli elementi inconsci e irrazionali —> le masse non ragionano, sono sottomesse, intolleranti La massa, come entità compatta, è facile ad essere condizionata e manipolata dai poteri forti e totalitari che saranno protagonisti del Novecento La caratteristica è l’uniformità dei consumi e degli stili di vita La cause sono: La serie di trasformazioni politiche, economiche, culturali, sociali (urbanizzazione) della 2ª rivoluzione industriale Prima di quest’epoca non si parla di masse perchè mancava l’omologazione dei consumi, l’omologazione dei desideri, degli stili di vita, mancava la trasformazione economica di fine Ottocento Il potere e la consapevolezza sempre maggiori delle classi lavoratrici e dei ceti medi L’innovazione dei metodi di produzione —> si inizia a standardizzare la produzione, producendo tanti pezzi di uno stesso prodotto —> sono sempre più importanti le macchine, il lavoro di fabbrica viene diviso in tante fasi, nasce la catena di montaggio —> si parlerà con Marx di feticismo delle merci e di reificazione dell’umano Le conseguenze sono in positivo una diffusione di democrazia e benessere, in negativo una limitazione della libertà La logica della massa ricorda un po’ quella del gruppo in cui si compiono azioni anche irrazionali che singolarmente non si farebbero perchè si perdono le singole responsabilità L’espansione del terziario Il settore che non riguarda l’agricolo (primario), ne l’industriale (secondario), ma quello dell’economia dei servizi (commercio, scuole, banche, ospedali, turismo…) Nella società di massa si sviluppa sempre di più I lavoratori di questo settore sono parte della classe media I prezzi calano e i salari sono stabili —> poi i prezzi crescono, ma anche i salari —> i lavoratori, con salari dignitosi, destinano il loro denaro all’acquisto di beni non di prima necessità e quindi si sviluppa questo 3° settore Il ceto medio quindi si amplia grazie a questo tipo di acquisti e si iniziano a confondere ed omologare le classi sociali —> es. lo stesso cappellino lo porta la signorina nobile, ma anche quella borghese Il mercato di massa e i grandi magazzini L’espressione si riferisce al fatto che i nuovi compratori sono molto più numerosi delle tradizionali élite che già da secoli compravano beni non necessari, sono “masse” Gli imprenditori più astuti prendono questa occasione e inventano i grandi magazzini I grandi magazzini hanno tutto, riducono i prezzi e attirano sempre più clienti Elemento essenziale è il prezzo fisso che le commesse non possono trattare e nascono qui i prezzi sui cartellini che abbiamo noi oggi È la prima volta che i prodotti vengono esposti ed invitano all’acquisto, Emile Zola descrive tutto come un’esposizione Nasce qui anche la possibilità di poter solo guardare le merci, l’importanza delle vetrine e delle pubblicità sui giornali, sui manifesti La catena di montaggio Nuova divisione del lavoro Si inizia a studiare metodi che permettano di avere una produzione sempre più abbondante sfruttando al meglio la manodopera Nasce il Taylorismo —> frammentazione delle fasi del lavoro che deve ottimizzare tempi e produttività Diventa modello per tutto il novecento Le trasformazioni della vita quotidiana La rivoluzione nel lavoro e la nascita della società di massa porta a delle radicali trasformazioni su diversi aspetti della vita quotidiana delle persone Diffusione su larga scala dei beni di consumo Rivoluzione della comunicazione —> nascono i mass media Consolidamento dell’opinione pubblica Diminuzione progressiva dell’analfabetismo Diminuzione tempo lavorativo —> si inizia a parlare di tempo libero —> viaggi, socializzazione, sport Diffusione e valorizzazione dello sport e della ginnastica —> occasioni educative molto importanti —> 1896 grazie a Pierre de Coubertin prime Olimpiadi Moderne Consolidamento dell’opinione pubblica Si investe nell’istruzione —> obbligatoria e gratuita —> minor analfabetismo Sviluppo dell’editoria —> nasce il quotidiano L’opinione di tutti, della popolazione, quindi l’opinione pubblica, inizia ad influenzare decisioni politiche ed economiche —> lo stato controlla le masse, ma queste possono esternare le loro esigenze ed essere ascoltate —> aver voce nelle questioni dello stato, che significa votare7 La scuola si fa strumento per diffondere degli ideali tipici di quello specifico stato: dei valori, delle convinzioni, dei modelli di comportamento, la storia comune —> nazionalizzazione delle masse La nazionalizzazione delle masse va compensata attraverso la rappresentanza delle masse stesse Partiti di massa e sindacati Nascono alla fine dell’Ottocento proprio organizzazioni di rappresentanza politica delle masse Si affermano i partiti politici di massa e le organizzazioni sindacali Sindacato —> è un’organizzazione che unisce e tutela una categoria di lavoratori. Sono distinti dalle precedenti associazioni di mestiere Partito politico —> è un gruppo di persone, una parte della società che sono accomunati da ideali Fin ora i partiti erano caratterizzati dalla classe dirigente, un’élite —> ora divengono partiti di massa caratterizzati da ampia base sociale I loro caratteri sono: Ampia base sociale —> numero consistente di iscritti provenienti dalle classi meno abbienti Organizzazione capillare —> sono diffusi con delle sezioni locali su tutto il territorio Ideologia chiara e forte —> permette la loro nascita ed esplicita la loro azione Educazione politica e mobilitazione —> gli iscritti al partito vengono educati attraverso la stampa, i giornali, riunioni, incontri Partecipazione attiva degli iscritti —> i cosiddetti militanti, sono attivi, operano, guidano assemblee e comizi Obiettivo di controllo delle istituzioni —> non si limitano alla rappresentanza parlamentare, ma contestano, scendono in piazza Collegamento con i movimenti sociali —> spesso sono molto legati anche ai sindacati che li supportano, ma anche alle testate giornalistiche, alla comunicazione Le organizzazioni sindacali: Le prime prendono forma in Inghilterra nel 1868 - le Trade Unions Vd slide p.p. Queste organizzazioni ottengono risultati importanti come la riduzione delle ore di lavoro, il diritto di sciopero… 7La società di massa sarà quella che si batterà anche per quei diritti che si dicono oggi “diritti politici”, quelli che permettono di partecipare alla vita politica, distinti da quelli civili, riguardanti il cittadino e le sue libertà nei confronti dello stato (parola, pensiero, espressione…) Marxismo Socialismo Sindacalismo Anarchismo Cattolicesimo ortodosso riformista rivoluzionario sociale Kautsky Bernstein Sorel Bakunin Leone XIII —> rerum novarum Va preparata la Opera: “I Movimento di Solo la rivoluzione rivoluzione presupposti del matrice sindacale, può creare una proletaria che socialismo e i ma con obiettivi società libera ed cancellerà la compiti della politici egualitaria proprietà privata e socialdemocrazia”, abbatterà le critica la teoria di strutture dello stato Marx borghese I socialisti non La società non si La classe operaia Principale esigenza possono far parte di polarizza, ma deve rifiutare le dell’uomo = libertà, coalizioni borghesi diviene più regole del gioco come assenza di per non esporsi complessa e parlamentare e la ogni costrizione troppo e perdere di articolata guida dei partiti esterna vista l’obiettivo socialisti Minacciata da: finale del - Religione socialismo - Chiesa - Stato - Sfruttamento - Proprietà privata Libera è la società che elimina lo stato in ogni sua forma Il capitalismo non Va opposta alla Protagonisti sono crolla, ma mostra violenza dello stato gli esponenti della grande quella del classe adattamento ed proletariato che ha: sottoproletaria —> evoluzione - Protagonisti i poveri contadini, sindacati braccianti, - Arma lo sciopero vagabondi, generale, visto disoccupati… come mito Movimento che si sviluppa molto nei paesi meno sviluppati: Sud Italia, Spagna e Russia La democrazia si Parecchi esponenti, allarga, anche essendo a favore grazier alle lotte dei “miti”, sindacali parteciperanno alla fondazione alla vita del fascismo