Educazione ai Media Tramite Scuola e Famiglia PDF
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Questo documento esplora il tema dell'educazione ai media, focalizzandosi sul ruolo della scuola e della famiglia nello sviluppo di una conoscenza critica e responsabile dell'utilizzo dei media digitali. Il documento analizza i rischi, le potenzialità e le strategie per facilitare un uso appropriato dei media tra gli adolescenti. Sono evidenziate le preoccupazioni dei genitori relative ai videogiochi e sono presentate le strategie di mediazione.
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Educazione ai media Tramite la scuola e la famiglia COS’E’ LA MEDIA EDUCATION? La Media Education (ME) è un’attività educativa e didattica, che punta a sviluppare nei giovani una conoscenza riguardo la natura dei media, i rischi a cui possono condurre e la loro utilità, fornendo un contributo posi...
Educazione ai media Tramite la scuola e la famiglia COS’E’ LA MEDIA EDUCATION? La Media Education (ME) è un’attività educativa e didattica, che punta a sviluppare nei giovani una conoscenza riguardo la natura dei media, i rischi a cui possono condurre e la loro utilità, fornendo un contributo positivo per lo sviluppo della cultura. IL PROBLEMA DELLE NUOVE GENERAZIONI La “Z Generation” è la prima generazione “mobile first” della storia, sono nati con l’avvento dei social network e sono cresciuti con il tablet o l’iPhone a disposizione. Ciò li porta ad essere interconnessi costantemente tra di loro, a distaccarsi dalla realtà e a trascurare le reali interazioni sociali. Dati alla mano IL 54% DEGLI INSEGNANTI MOTIVA IL 64% DEGLI INSEGNANTI CONSIDERA I SUOI ALLIEVI A UTILIZZARE UNA SFIDA DISPORRE DEL KNOW-HOW MATERIALI DIDATTICI DIGITALI TECNICO NECESSARIO (JAMESFOCUS (JAMESFOCUS 2019). 2019). IL 90% DELLE PROFESSIONI RICHIEDERÀ IN FUTURO COMPETENZE DIGITALI. Benefici dell’apprendimento coi media digitali. Relazioni più positive tra gli studenti: sono Maggiore benessere psicologico: gli studenti coscienti dell’importanza dei lavori di gruppo sviluppano un maggiore senso e sviluppano pertanto il rispetto reciproco e lo di autoefficacia spirito di squadra; e di autostima, sopportando lo stress. Migliori risultati degli studenti: tutti gli studenti Sviluppo delle competenze digitali: gli ragionano più a lungo sul compito, sviluppando alunni apprendono l’utilizzo di Internet maggiori capacità di ragionamento e di pensiero e di piattaforme come Word o Power Point. critico; Cosa può fare la scuola? Insegnanti Gli insegnanti possono procedere a una riflessione sull'uso dei media insieme agli allievi a lezione e promuovere costantemente le loro competenze in questo campo. In questo contesto rientra anche la promozione di un atteggiamento di fondo critico nei confronti dei contenuti mediali. Cosa può fare la scuola? Alunni Nel corso dell'adolescenza i genitori perdono progressivamente la propria influenza sui figli e i coetanei diventano il principale punto di riferimento. L'educazione tra pari, ovvero scambio informale di informazioni e di esperienze tra coetanei, può essere impiegata anche nel contesto scolastico. Cosa può fare la scuola? Direzione Scolastica La direzione scolastica può autorizzare gli insegnanti a inserire l'uso dei media nell'insegnamento in modo professionale e adeguato alla situazione. Molte scuole dispongono di un piano globale per la prevenzione e l'intervento in caso di crisi che si applica anche al contesto dei media digitali. Le nuove prospettive delle scuole Prospettiva della realtà quotidiana: Prospettiva professionale: alla fine della È importante riflettere sull'uso che gli alunni scuola dell'obbligo gli allievi devono essere in ne fanno, aiutandoli a sviluppare la loro grado identità culturale. di usare adeguatamente i media e applicare le conoscenze informatiche acquisite. Prospettiva formativa: gli alunni devono Prospettiva insegnamento-apprendimento: essere capaci di orientarsi tra le informazioni i media digitali vanno sfruttati come proposte dal web, distinguendo i siti affidabili strumento da quelli di insegnamento e apprendimento in modo di dubbia certificazione. adeguato. Patentino digitale Il "patentino digitale" è un progetto finalizzato a trasmettere agli studenti le competenze minime necessarie a navigare in rete e nei social network con consapevolezza e responsabilità. Le scuole ciclicamente organizzano seminari dove sono invitati a partecipare non solo i ragazzi ma anche i genitori, i relatori sono nella maggior parte dei casi uomini e donne che fanno parte della polizia postale e insegnati specializzati in Media Education. Cosa può fare la famiglia "La famiglia ha sicuramente risentito della tecnologia e della presenza dei social network, spiega Federica Pizzoli, secondo la quale l'età più critica è certamente quella preadolescenziale, il compito di un genitore è quello di affiancare i figli e far capire i rischi. Parental Control L'obiettivo è quello di equipaggiare il dispositivo di sistemi capaci di filtrare i contenuti del web bloccando o limitando l'accesso ad alcuni di essi. Funzionamento Il filtro seleziona le pagine internet impedendo l'accesso a quelle i cui contenuti rientrano nei criteri stabiliti dall'amministratore del sistema. Tramite tale strumento in alcuni casi è anche possibile limitare o impedire l’accesso a internet se il genitore lo desidera. Per il sociologo Stefano Laffi l’educatore dovrebbe : Cercare di coinvolgere i ragazzi in Creare attività in grado di dar vita attività che facciano emergere a esperienze significative che dubbi, curiosità, spunti di restino impresse nel vissuto dei riflessione. ragazzi. Partire dal desiderio e non dal Deve cercare di essere un esempio disagio, perché il vero nemico degli per i ragazzi. adolescenti spesso è la noia. “Tutti gli amici lo avevano” Una ricerca dell’Università Bocconi evidenzia come all’interno I 3 punti che di una classe di Partecipare con le Decidere insieme il prevede il prima media può famiglie a momenti di momento progetto “patti educazione digitale succedere che digitali” sono: siano davvero pochi i ragazzini in cui i bambini / Regolare l’utilizzo organizzando incontri ancora senza preadolescenti dello smartphone e di approfondimento e possono fare cellulare. esperienza dei diversi dei dispositivi digitali di scambio di esperienze che mirino tipi di schermi, quali a un uso degli contenuti sono adatti definendo accordi fra strumenti digitali e quali strumenti genitori e figli che creativo, divertente e consegnare insieme si condiviso in famiglia impegneranno a rispettare. In particolare: smartphone trasparente ai genitori luoghi e orari definiti per tutti app, social e giochi nel rispetto Cooperativa EDI Alcuni educatori della cooperativa sociale EDI hanno lavorato nelle classi esplorando il tema delle tecnologie digitali rispetto a consapevolezza dei rischi, potenzialità creative e didattiche, e risvolti etici. Durante le attività di Peer Education è emerso che i più giovani utilizzano i dispositivi in modo simile ai loro coetanei più grandi. Ciò include l’uso di social rischiosi come Telegram, e il coinvolgimento in giochi online. Ricerca di L. Fugali La ricerca della dottoressa del DUSIC di Parma si basa sull'analisi di 22 progetti educativi realizzati negli ultimi dieci anni in diverse scuole italiane, con l'obiettivo di identificare le tendenze e i modelli di analisi più diffusi e, tramite i dati acquisiti, definire dei modelli educativi futuri più efficaci. Rapporto scuola/extrascuola Uno dei punti fondamentali emersi dalla ricerca dimostra come i modelli educativi debbano coinvolgere non solo le scuole, ma anche le famiglie. I social network possono essere intesi come un ponte tra questi due contesti, favorendo una visione integrata dell'educazione all'uso consapevole dei dispositivi digitali. Creare una connessione tra scuola ed extrascuola significa anche promuoverei l'idea che non esista una separazione netta tra di essi: la scuola non deve essere vista come un luogo dove si impara, venendo quindi rappresentato come luogo “giusto”, mentre l'extrascuola viene lasciata allo "sbagliato". Modelli futuri In futuro, i modelli educativi sui social dovranno essere flessibili e adattati ai bisogni specifici degli adolescenti, che cambiano assieme all'evolversi delle piattaforme. L'obiettivo dovrà essere quello di comprendere il punto di vista degli adolescenti, ascoltando i loro pensieri e le loro emozioni legate all'uso dei social, solo partendo dalla loro esperienza sarà possibile guidare gli adolescenti verso un uso consapevole di questi strumenti. Le preoccupazioni verso i videogiochi I genitori hanno forti preoccupazioni per l'uso che i loro figli fanno dei videogiochi, ciò è comprensibile in quanto nella maggior parte dei casi è un media a loro sconosciuto. Tali preoccupazioni derivano principalmente da: Dipendenza dai videogiochi; Mancanza di altre attività importanti, come leggere o fare sport; Riduzione della comunicazione familiare; Le strategie di mediazione Vari studi individuano diverse strategie di mediazione che i genitori possono applicare per avvicinarsi ai figli. Queste strategie possono essere raggruppate in tre categorie: restrittiva, attiva e co-visione/co-playing Restrittiva: si basa sul controllo Attiva: si basa sulla discussione coi figli dell'accesso a giochi, tempo o contenuti degli aspetti positivi e negativi dei inappropriati, tramite un parental control. videogiochi. Co-visione e Co-playing: si basano sulla partecipazione dei genitori, guardando i figli giocare o giocando con loro. Ora facciamo un esercizio Descrivi cosa vedi Descrivi cosa vedi Crediti Domenico Simone; Ediana Scucchia; Francesca Manganaro; Paola Versaci; Giusy Farina.