Appunti di Psicologia delle Emozioni, Motivazioni e Personalità PDF

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Questi appunti riguardano la psicologia delle emozioni, motivazioni e personalità, coprendo argomenti come la definizione di personalità, la prospettiva dell'individuo e dell'osservatore.

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**PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI, DELLE MOTIVAZIONI E DELLE PERSONALITA'** **Corso di Maria Gerbino, S.S.D. M/PSI-01** **INFO SUL CORSO** **ORARIO**: lunedì 8:00-10:00 (teoria), mercoledì 9:00-11:00 (teoria), venerdì 10:00-13:00 (laboratorio) **LIBRI**: La scienza della personalità; Motivare è riusci...

**PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI, DELLE MOTIVAZIONI E DELLE PERSONALITA'** **Corso di Maria Gerbino, S.S.D. M/PSI-01** **INFO SUL CORSO** **ORARIO**: lunedì 8:00-10:00 (teoria), mercoledì 9:00-11:00 (teoria), venerdì 10:00-13:00 (laboratorio) **LIBRI**: La scienza della personalità; Motivare è riuscire **ESONERI**: 1 a metà novembre su metà del programma, a gennaio l'esame è sull'altra metà **EXTRA**: laboratorio da 3 punti in cui si realizza un video su uno dei seguenti temi= - *Emozioni* - *Tratti di personalità* - *Big Five* - *Temperamento* - *Intelligenza* - *Convinzioni di autoefficacia* - *Prospettiva interazionista sullo sviluppo della personalità* 1. **CONTENUTO E ORIGINI DELLA PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA'** 1. **OGGETTO DI STUDIO DELLA PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA' (cap. 1-2 Cervone)** La **personalità** è la complessità dei sistemi psicologici che contribuiscono all'unità e continuità dell'esperienza individuale e della condotta, sia nel modo in cui la personalità viene espressa sia nel modo in cui viene percepita dall'individuo e dagli altri. **Dalla prospettiva dell'individuo** essa è l'insieme delle proprie qualità e inclinazioni (=caratteristiche personali durevoli) che danno all'individuo il senso della propria *identità, integrità e unicità*. **Dalla prospettiva dell'osservatore** essa è intesa come **costruzione sociale** che implica i sistemi di credenze relative alle qualità degli individui. Per Allport ogni persona è: come tutte le altre (=caratteristiche generali), come certe altre persone (=caratteristiche di gruppo), come nessun'altra persona (=la tua unicità). *Le **strutture** sono gli aspetti della personalità stabili e duratori.* I **tratti** sono le propensioni a comportarsi, sentire e pensare in modo coerente in diverse situazioni e nel tempo caratteristiche di un individuo, come sono organizzate nel funzionamento della persona. Insiemi di tratti formano i **tipi**. Il **sistema** è un'organizzazione di parti interconnesse tra loro che contribuiscono al comportamento. Vi sono elementi di ordine più generale rispetto ad altri che influenzano il funzionamento di questi ultimi (*non secondo tutte le teorie*). I **processi** sono reazioni psicologiche con caratteristiche dinamiche che si modificano nel tempo. Una teoria della personalità deve: - Organizzare le conoscenze possedute e aprire la strada a nuove conoscenze - Fornire una spiegazione scientifica dei fenomeni che fanno parte del suo ambito di ricerca In uno studio di personalità è importante svolgere [un'osservazione scientifica] (=*esaminare un gruppo ampio di persone, essere obiettivi e fare uso di strumenti specifici per lo studio*), [organizzare in maniera sistematica la teoria, fare una verifica sperimentale, essere comprensiva e completa dell'argomento, e deve avere un'utilità conoscitiva e pratica.] È importante in uno studio scientifico della personalità usare strumenti **attendibili** (=*grado di precisione di una misura*), **validi** (=*grado di validità dei dati, ovvero quanto una misura rileva realmente l'oggetto di studio*) ed **etici**. Per studiare la personalità si possono usare il metodo: **clinico** (per i singoli individui), **sperimentale** e **correlazionale** (per gruppi ampi). Nella ricerca consideriamo il concetto di **variabile**; essa è una caratteristica del soggetto, misurata nelle sue sfaccettature e varia tra ed entro i partecipanti. Un attributo che non varia viene definito costante. Distinguiamo tra variabile *indipendente*, che causa il punteggio di una seconda variabile detta *dipendente*. L'obiettivo dell'esperimento è il disegno di ricerca classico per stabilire la relazione [causa-effetto] tra le due variabili. Spesso i termini **indipendente** e *dipendente* vengono sostituiti dai termini **predittore** e *outcome*. Nella **ricerca correlazionale** si cerca di studiare la relazione tra le due variabili senza però modificare la VI. Essa è assimilabile a una fotografia che si prova a fare del fenomeno. Storicamente nella psicologia si considerano 4 tipi di dati: - **Dati L**= oggettivi, eventi sulla vita di un soggetto (es. voto di maturità, arresti) - **Dati O**= dati forniti da osservatori esterni come amici e parenti - **Dati T**= dati di performance del soggetto in condizioni sperimentali e/o standardizzate (es. test QI) - **Dati S**= dati che i soggetti danno di loro stessi tramite questionari auto valutati (si crea però un problema di desiderabilità sociale) I dati LOTS vengono integrati anche con dati neuro scientifici ottenuti tramite: - Elettroencefalogramma - Risonanza magnetica funzionale 2. **LE RADICI DELLA PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA'** È grazie all'**Illuminism**o che abbiamo i primi temi che anticipano e preparano i successivi sviluppi della riflessione psicologica sulle relazioni tra: *mente-corpo, ragione-esperienza, individuo-società*. Molto importanti furono anche le *teorie sull'evoluzione della specie*, come quella di **Darwin**, per il quale mutazione e selezione naturale regolano, attraverso la preservazione delle variazioni favorevoli, il graduale sviluppo di specie distinte. Nelle radici della psicologia della personalità distinguiamo due paradigmi teorici e strategie di ricerca: - *Interesse per le differenze individuali (es. Wundt)* - *Interesse per le dinamiche interne di personalità (es. Freud)* **STRUTTURALISMO -- WUNDT** **FUNZIONALISMO - JAMES** ------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------- Studio degli elementi di base della mente Studio dei processi di adattamento all'ambiente *Quali sono gli elementi universali e stabili della personalità?* *A cosa serve e cosa fa la personalità?* 3. **LA PSICOANALISI (cap. 3 Cervone)** **Freud** inizia a lavorare con **Charcot** sulla cura *dell'isteria con la tecnica ipnotica*, poi collabora con **Breuer** approfondendo l'uso dell'ipnosi sull'isteria. Da queste esperienze progressivamente si sviluppa la teoria psicoanalitica, e approfondita con i fisiologi **Brücke** e **Meynert**, sostenendo la necessità di supportare i vari aspetti della teoria psicoanalitica con riscontri di tipo biologico. ***Principio di determinismo psichico**= nulla avviene per caso e ogni evento psichico è determinato dagli eventi che lo hanno preceduto.* **Freud** concepisce l'apparato mentale come un sistema di energia meccanicistico, un sistema tensio-riduttivo che contiene e orienta i contenuti che agiscono in essa. Associa dei principi della fisica al funzionamento della mente e all'energia prodotta da essa. Le idee sono associate ad energie e l'energia in sé non può essere bloccata dato che poi trova altre vie di espressione. **Catarsi**= espressione di emozioni bloccate, la narrazione di un evento traumatico consente di sbloccare le energie Si deduce che c'è una parte del funzionamento mentale inconscio. **CONSCIO** **PRECONSCIO** **INCONSCIO** ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ -------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Contenuti consapevoli, implica *processi di pensiero secondari* basati sulla logica e sull'esame di realtà Contenuti non presenti ma facilmente accessibili Contenuti la cui presenza provoca ansia e angoscia, influenza la vita quotidiana e implica *processi di pensiero primari*, che sono illogici e irrazionali Le **pulsioni** sono uno stato di eccitazione che motiva le azioni; esse sono del tutto inconsce e hanno una fonte, un oggetto e una meta. Esistono la *pulsione di vita* (=libido) che porta alla conservazione e riproduzione, e la *pulsione di morte*, che è la tendenza a ritornare allo stato inorganico (=stato di quiete). Esse vengono studiate tramite le *libere associazioni*. **ES** **IO** **SUPER-IO** --------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------- Il principio del piacere, fonte dell'energia pulsionale, ha lo scopo di ridurre le pulsioni Principio di realtà, cerca di soddisfare le richieste dell'es tenendo conto delle esigenze del Super-io e delle opportunità e dei limiti della realtà Contiene standard etici e ideali a cui si aspira Il conflitto tra istanze psichiche attiva l'angoscia, e qui entrano in gioco i **meccanismi di difesa**, attivati dall'Io e servono a proteggere la persona. **MECCANISMI DI DIFESA** ----------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- **PROIEZIONE** Proiezione all'esterno di ciò che è inaccettabile (es. "i miei amici sono arrabbiati con me" quando sono io che provo rabbia) **ISOLAMENTO DALL'AFFETTO** Non si sperimentano le emozioni associate a certi contenuti **FORMAZIONE REATTIVA** La persona esprime l'opposto dell'impulso angosciante (es. eccessiva affettuosità a seguito di sentimenti di ostilità) **RAZIONALIZZAZIONE** Ricerca di motivazioni diverse ad azioni spinte da impulsi inaccettabili **SUBLIMAZIONE** La gratificazione dell'impulso segue una via alternativa spostandosi verso un oggetto culturale **RIMOZIONE** I contenuti sono rimossi dalla coscienza in quanto troppo dolorosi **NEGAZIONE** Negazione di una realtà dolorosa I **sogni** sono la rappresentazione di quanto accade nella mente a livello inconscio e conscio, includendo quindi un *contenuto manifesto* (=conscio) e *latente* (=inconscio). Consentono di realizzare desideri inconsci senza incorrere nelle complesse dinamiche dei sistemi psichici. La psicoanalisi ha diversi punti di forza, come il fatto di essere molto comprensiva e di avere una forte sistematicità, ma è soggetta anche a critiche, come la difficoltà a verificarne le ipotesi, l'uso delle associazioni libere come unico metodo di indagine sulla personalità e la popolazione clinica limitata nel momento della nascita della teoria (problemi di generalizzabilità). La psicoanalisi ha tutt'oggi applicazioni cliniche e viene considerata come una psicologia generale dello sviluppo. 2. **I TRATTI DI PERSONALITA' (cap. 7-8 Cervone)** La personalità si divide in: - *Dalla prospettiva dell'individuo* (attore), che rappresenta l'insieme delle sue qualità e inclinazioni, che danno all'individuo il senso della propria identità e unicità - *Dalla prospettiva dell'osservatore*, che rappresenta la costruzione sociale che implica i sistemi di credenze relativi alle qualità degli individui Il termine **tratto** indica una tendenza relativamente stabile di comportamenti abituali associati a modi di pensare e sentire che improntano in maniera relativamente uniforme nelle diverse situazioni il rapporto della persona con l'ambiente. I **tratti di base** rispecchiano riserve e repertori di potenzialità che nel corso dello sviluppo si traducono in stabili tendenze affettive-cognitive e comportamentali che assolvono a funzioni essenziali per lo sviluppo e per l'adattamento. 4. **ALLPORT** Allport, professore di Harvard, si concentra principalmente sugli *aspetti sani e organizzati del comportamento umano in contrapposizione a quelli patologici e istintuali della psicoanalisi*. Egli ha una concezione positiva dell'uomo, e ritiene che una parte importante del suo essere sia il suo essere proteso verso il futuro e come questo porta a una maggiore realizzazione delle proprie potenzialità; la sua personalità si caratterizza per il suo divenire. Allport riteneva che i tratti fossero le [unità di base] della personalità; essi sono delle predisposizioni generali della personalità che spiegano la regolarità del funzionamento di una persona in situazioni e periodi temporali differenti. È la loro stabilità a renderli differenti dai comportamenti passeggeri e stati psicologici. Distingue tre tipi di tratti: **TRATTI CARDINALI** **TRATTI CENTRALI** **DISPOSIZIONI SECONDARIE** ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------- Esprimono disposizioni tanto pervasive che permea la quasi totalità delle azioni dell'individuo; in genere le persone hanno pochi o zero tratti di questo tipo (es. machiavellismo) Esprimono disposizioni che interessano una minore gamma di situazioni ma che contraddistinguono l'individuo (es. gentilezza, onestà) Esprimono tendenze meno evidenti e generalizzate e che non contraddistinguono l'individuo Allport si occupa anche di **motivazioni** mettendone in luce l'autonomia funzionale; benché le motivazioni degli adulti possano avere origine nelle motivazioni infantili volte a ridurre la tensione, nella vita adulta le motivazioni diventano indipendenti. Non è più l'infanzia ma la maturità a guidare le scelte. Allport si focalizza sull'unicità dell'individuo utilizzando un approccio particolare, detto appunto **idiografico**. Oltre all'approccio idiografico esiste anche il più utilizzato **approccio nomotetico**, che punta a individuare le caratteristiche comuni a tutti gli individui. ![C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-05 173759.png](media/image2.png) 5. **CATTEL E GLI APPROCCI FATTORIALI** Cattel fu un professore americano particolarmente importante per l'uso dell'analisi fattoriale per identificare gli elementi primari che avrebbero costituito il fondamento della psicologia della personalità. Distinse due tipi di tratti: - **Tratti superficiali**= comportamenti che possono essere osservati - **Tratti originari**= strutture psicologiche che spiegano le correlazioni tra comportamenti ([analisi fattoriale]) I tratti originali vengono a loro volta divisi in tre tipi: - **Tratti di abilità**= funzionamento efficiente (es. intelligenza) - **Tratti dinamici**= funzionamento motivazionale (es. audacia) - **Tratti temperamentali**= vita emotiva e stile del comportamento (es. stabilità emotiva) *16 tratti primari di Cattel* ![](media/image4.png) *Fattori globali di Cattel* Per i suoi studi Cattel usa tre fonti di dati: - **Dati L**= eventi di reale e osservazioni - **Dati Q=** dati di questionario - **Dati OT**= dati provenienti da performance, per esempio dei test [ESEMPIO MULTITRAIT-MULTIMETHOD] Cattel riteneva che il comportamento non fosse predetto solo dai tratti, ma anche da altri due fattori: - **Stato**= reazione psicologica determinata in una data situazione e specifica in un dato momento - **Ruolo**= il comportamento umano è legato anche al ruolo sociale che la persona possiede 6. **GUILFORD E GLI APPROCCI FATTORIALI** ![](media/image6.png) 7. **COMREY E GLI APPROCCI FATTORIALI** 8. **EYSENCK E GLI APPROCCI FATTORIALI**![C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-05 182552.png](media/image8.png)C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-05 183245.png Eysenk identifica 3 supertratti o superfattori **ESTROVERSIONE** Socievoli, impulsivi, alla ricerca di eccitazione ------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------ **NEVROTICISMO** Tesi, ansiosi, depressi, con sensi di colpa e bassa autostima **PSICOTICISMO** Solitari, insensibili, non si curano degli altri, aggressivi, si oppongono alle consuetudini sociali L'obiettivo principale di Eysinck fu di identificare le cause biologiche delle variazioni di personalità; gli organismi mirano a realizzare livelli di eccitazione per i loro ideali, ai quali corrispondono livelli ottimali di stimolazione ambientale. Gli introversi hanno una più alta attivazione corticale e per questo cercano un livello di stimolazione più basso. 9. **GLI APPROCCI FATTORIALI** I diversi approcci fattoriali sono accumunati dall'uso *dell'analisi fattoriale per identificare le dimensioni di personalità, l'impiego del questionario come strumento principale di indagine, l'organizzazione gerarchica delle dimensioni di personalità e l'esistenza di caratteristiche individuali stabili che permettono di prevedere il comportamento individuale*. 1. **ANALISI FATTORIALE** È un modello statistico correlazionale per analizzare le associazioni tra una serie di variabili, e si usa soprattutto per costruire test di personalità o alcune teorie dei tratti. Riassume e semplifica le relazioni tra un insieme di item individuando delle dimensioni latenti sottostanti e riduce gli item stessi in una nuova serie di variabili (=fattori), che hanno il vantaggio di riprodurre la maggior parte dell'informazione contenente negli item considerando un numero ridotto di dimensioni. In psicologia serve ad aiutare il ricercatore a comprendere la dimensione latente dei suoi dati, dato che studia costrutti non direttamente osservabili. ![](media/image10.png) *Irritabilità= tendenza a reagire impulsivamente, in maniera polemica e offensiva alla minima provocazione* *Ruminazione/dissipazione= propensione a superare più o meno rapidamente i sentimenti di rancore e i desideri di ritorsione connessi alle offese subite* C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-05 194832.png 10. **APPROCCIO PSICOLESSICALE** Tutte le lingue del mondo in qualche modo racchiudono nelle loro parole i termini per catturare le differenze tra gli individui. La maggior parte delle differenze individuali rilevanti sono presenti nel linguaggio naturale e sono codificate come parole singole. 11. **BIG FIVE** Il modello dei **big five** rappresenta il punto di incontro tra *approccio psicolessicale e fattoriale*. In seguito a numerosi dati empirici si è dimostrato che 5 fattori fossero grossomodo sufficienti per una tassonomia delle differenze individuali. Questo modello ha avuto grande successo soprattutto grazie a **McCrae e Costa**. **ENERGIA** Energico, dominante, determinata, intraprendente, estroverso ------------------------ -------------------------------------------------------------- **AMICALITA'** Cordiale, generoso, leale, sincero, altruista **COSCIENZIOSITA'** Affidabile, costante, scrupolosa, responsabile, efficiente **STABILITA' EMOTIVA** Equilibrato, paziente, calmo, sereno, rilassato **APERTURA MENTALE** Anticonformista, acuto, moderno, informato, creativo 2. **ENERGIA** La persona energica è fiduciosa e entusiasta nei confronti delle varie circostanze della vita, di cui la maggior parte sono interpersonali. La persona energica è dinamica, loquace, dominante e assertiva. *Sottodimensioni:* +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **DINAMISMO** | - Livello di attività | | | | | | - Facilità di parole | | | | | | - Entusiasmo | | | | | | - Socievolezza | +===================================+===================================+ | **DOMINANZA** | - Capacità di imporsi | | | | | | - Capacità di primeggiare | | | | | | - Capacità di influenzare gli | | | altri | | | | | | - Assertività | +-----------------------------------+-----------------------------------+ **POLO NEGATIVO -** **POLO POSITIVO +** ----------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------ Introversione, timidezza, seriosità, non essere espliciti Entusiasmo, socievolezza, attività, decisione, ottimismo, essere avventuroso 3. **AMICALITA'** La persona amicale è orientata verso gli altri, gentile, cortese, sensibile, di condiscendenza, tiene conto dei bisogni dell'altro. La persona amicale è altruista, cooperativa, cordiale. *Sottodimensioni:* +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **COOPERATIVITA'** | - Saper capire e venire | | | incontro alle necessità e | | | bisogni altrui | | | | | | - Saper cooperare efficacemente | | | con gli altri | +===================================+===================================+ | **CORDIALITA'** | - Affidabilità | | | | | | - Gentilezza | | | | | | - Cortesia | | | | | | - Fiducia | +-----------------------------------+-----------------------------------+ **POLO NEGATIVO -** **POLO POSITIVO +** -------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------ Ostilità, indifferenza verso gli altri, egoismo, spietatezza Altruismo, prendersi cura degli altri, dare supporto emotivo, condiscendenza 4. **COSCIENZIOSITA'** La persona coscienziosa è precisa, accurata, organizzata e ordinata, rispettosa degli impegni e affidabile. La persona coscienziosa è autoregolata, precisa, scrupolosa, perseverante, tenacie. *Sottodimensioni:* +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **SCRUPOLOSITA'** | - Affidabilità | | | | | | - Cura dei particolari | | | | | | - Ordine e organizzazione | | | | | | - Precisione | +===================================+===================================+ | **PERSEVERANZA** | - Persistenza | | | | | | - Volontà | | | | | | - Laboriosità | +-----------------------------------+-----------------------------------+ **POLO NEGATIVO -** **POLO POSITIVO +** ------------------------------------------------------------------------------ -------------------------------------------------------------------------------------- Disordinatezza, demotivazione, trascuratezza, sbadataggine, irresponsabilità Competenza, giustizia, organizzazione, ordine, disciplina, diligenza, responsabilità 5. **STABILITA' EMOTIVA** La persona con alta stabilità emotiva hanno un umore tendenzialmente stabile, senza problemi di tipo emotivo o irritabilità. Ha un forte controllo delle reazioni emotive, assenza di affetti negativi e un forte controllo degli impulsi. *Sottodimensioni:* +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **CONTROLLO DELLE EMOZIONI** | - Stabilità dell'umore | | | | | | - Assenza di depressione | | | | | | - Controllo dell'ansia | | | | | | - Assenza di affetti negativi | +===================================+===================================+ | **CONTROLLO DEGLI IMPULSI** | - Assenza di impulsività | | | | | | - Controllo dell'irritazione | | | | | | - Assenza di eccitabilità | | | | | | - Calma | +-----------------------------------+-----------------------------------+ **POLO NEGATIVO -** **POLO POSITIVO +** ----------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------- Irritabilità, ansia, depressione, rabbia, ostilità, impulsività Umore negativo provato di rado, controllo dei propri istinti 6. **APERTURA MENTALE** La persona con grande apertura mentale è aperta verso nuove idee, verso i valori degli altri, verso i propri sentimenti. È originale, creativa, anticonformista, intelligente, acculturata, analitica, riflessiva. *Sottodimensioni:* +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **APERTURA ALLA CULTURA** | - Interesse a tenersi informati | | | | | | - Interesse per la lettura | | | | | | - Interesse ad acquisire | | | conoscenze | +===================================+===================================+ | **APERTURA ALL'ESPERIENZA** | - Disposizione favorevole alle | | | novità | | | | | | - Originalità e creatività | | | | | | - Disposizione favorevole verso | | | valori, stili di vita e | | | culture diverse | +-----------------------------------+-----------------------------------+ **POLO NEGATIVO -** **POLO POSITIVO +** -------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------- Pragmatismo, consuetudine, attenersi alle regole Immaginazione, estetica, ricchezza emotiva, diversità, creatività 3. **EMOZIONI** Le emozioni sono reazioni ad uno stato interno o esterno ([contenuti cognitivi o cambiamenti fisiologici o fisici]) che hanno una componente motivazionale e determina in parte il comportamento. È una reazione complessa che coinvolge elementi esperienziali, comportamentali e fisiologici mediante i quali un individuo tenta di affrontare una questione o un evento personale significativo. La qualità specifica dell'emozione (es. paura, vergogna) è determinata dal significato specifico dell'evento. Le emozioni sono solitamente intense e di breve durata. Inizialmente le emozioni sono state viste come variabile di disturbo nello studio dei processi cognitivi e decisionali. A partire dagli anni '60 si applica il metodo sperimentale allo studio delle emozioni, e dagli anni '80 nascono le riviste di psicologia [Emotion] e [Cognition and Emotion]. **Altri concetti:** - *Sentimento*= l'emozione differisce dal sentimento nell'avere una relazione con il mondo circostante, infatti i sentimenti sono puramente mentali, una riflessione individuale associata all'emozione - *Stato d'animo/umore*= è un fenomeno di lunga durata ma di intensità più bassa rispetto all'emozione, non riconducibile a un evento specifico - *Disturbi emozionali e tratti affettivi*= sono riconducibili a caratteristiche disposizionali dell'individuo e sono costrutti che studiamo in maniera diversa nel tempo Le emozioni sono composte da *meccanismi fisiologici, propensione all'azione, valutazione cognitiva, espressioni comportamentali e sentimenti soggettivi*. Le emozioni inoltre hanno le seguenti caratteristiche: - *Modificazioni viscerali*= forte relazione con il corpo tramite modificazioni fisiologiche (es. sudorazione, battito cardiaco) - *Valenza*= esperienza soggettiva di piacere o dispiacere - *Preparazione all'azione*= muoversi verso qualcosa di piacevole o allontanarsi da qualcosa di spiacevole Le emozioni sono strettamente legate alle nostre motivazioni, spesso le precedono e ne costituiscono anche la fonte principale. Le emozioni hanno una funzione adattiva (=aspetto motivazionale): - **Paura**= fuga dal pericolo - **Rabbia**= difesa da un pericolo - **Gioia**= trarre vantaggi da un ambiente - **Disgusto**= protezione da malattie, da sostanze pericolose ma anche da comportamenti pericolosi - **Sorpresa**= esaminare il mondo - **Tristezza**= trovare sostegno e conforto Oltre alle **emozioni primarie** esistono anche altre emozioni legate alla nostra moralità, come per esempio *l'empatia e la colpa*; una compromissione nella capacità di provare emozioni morali è tipica di disturbi psicopatologici quali la psicopatia. Emozioni complesse quali la colpa e la vergogna o il compiacimento di sé sono definite **autoreferenziali**, in quanto possono esistere solo se vi è un soggetto che fa riferimento a sé stesso e calibra le proprie azioni in funzione dei propri standard e giudizi morali. Variano nella loro intensità ed espressività a seconda della persona, del contesto e della cultura. Le emozioni autoreferenziali sono: - **Vergogna**= violazione di una norma o di una aspettativa sociale - **Colpa**= violazione di una norma interna, autocondanna, espiazione, riparazione - **Rimorso**= dispiacere per coloro che hanno ricevuto danno dalle proprie azioni - **Imbarazzo**= inadeguatezza alle aspettative di un contesto - **Orgoglio**= riconoscimento del proprio sé e del proprio operato Possiamo distinguere in **emozioni positive** (allargano il capo dell'attenzione, del pensiero, e sono associate a tendenze all'azione piuttosto generali) e **negative** (restringono il campo dell'attenzione perché preparano l'organismo a mettere in alto schemi di comportamenti altamente specifici, come l'attacco o la fuga). Le emozioni positive ampliano l'attenzione, migliorano la creatività e favoriscono le connessioni sociali, portando a un effetto cumulativo che aumenta la salute emotiva complessa. Questa spirale ascendente contribuisce alla resilienza e a migliori strategie di coping durante le sfide. Le emozioni positive sono: - **Gioia**= attivazione generalizzata che favorisce un approccio positivo al mondo - **Interesse**= stimola processi attentivi e l'attività di e di esplorazione dell'ambiente - **Gratitudine**= spinge a ricercare modi diversi di essere gentili e generosi ![](media/image12.png) 12. **EMOZIONI E MEMORIA** **Mood Congruency Effect**= quando a un soggetto viene chiesto di richiamare ricordi autobiografici, la valenza affettiva dei ricordi richiamati è congruente con l'umore del soggetto; **la teoria delle reti associative** postula che le emozioni formino nodi organizzativi in reti di memoria che condividono la stessa valenza; l'effetto può essere spiegato dal **priming associativo** (= la situazione che induce l'umore porta anche contenuti semantici che possono innescare direttamente cognizioni e materiali simili nella memoria) Esempi di metodi di induzione di mood sono: - Uso di foto accompagnate da musica - Uso di liste di parole= rabbia, pianto, paura, odio, solitudine, menzogna Assistere ad un evento come uno scippo o una rapina attiva reazioni emotive negative che possono interferire con i ricordi, contribuire a costruire falsi ricordi; anche situazioni di recupero del ricordo che attivano emozioni negative (es. interrogatorio stressante) possono avere lo stesso effetto. La memoria dipendente dall'umore implica che eventi siano ricordati meglio quando lo stato d'animo all'encoding e al recupero è lo stesso, indipendentemente dal contenuto emotivo. La memoria dipendente dall'umore deriva da un mood collegato a informazioni rilevanti durante l'encoding; quando lo stesso mood viene riattivato, abbassa la soglia di attivazione per il recupero di tali informazioni. I mood possono influenzare la memoria sia durante l'encoding che il recupero, diffondendo l'attivazione verso contenuti emotivi congruenti, come nel caso della memoria congruente con l'umore=\> Teoria dell'attivazione diffusa del processamento semantico. 13. **MODELLI TEORICI DELLE EMOZIONI** James per primo pubblica un articolo in cui sostiene che le modificazioni fisiologiche (=arousal) periferiche (battito cardiaco, sudorazione ecc.) determinano l'esperienza soggettiva (=le emozioni) e non viceversa, quindi alla base delle emozioni vi è la percezione delle modificazioni fisiologiche (es. siamo tristi perché piangiamo). Lange cercò di capire come le emozioni si caratterizzassero in base a specifici pattern di reazioni fisiologiche, e da qui abbiamo la teoria di James-Lange: Questa teoria fu criticata Cannon, infatti per lui: - Vi era una mancanza di prove empiriche di una differenziazione delle modificazioni fisiologiche in funzione dello specifico stato emotivo - Studi su animali hanno dimostrato che con il blocco artificiale delle reazioni viscerali non eliminava la reazione emotiva Da qui si crea la teoria talamica delle emozioni di Cannon-Bard: - I centri di attivazione e di controllo delle emozioni sono localizzabili nella regione ipotalamica e talamica - I segnali provenienti da queste aree regolano contemporaneamente le modificazioni fisiche e l'esperienza soggettiva delle emozioni Abbiamo poi la teoria bi-fattoriale di Schachter e Singer, per cui sono necessari due fattori per suscitare le emozioni: 1. La percezione di un aumento di attivazione somatica (=arousal) 2. Le cognizioni riguardanti l'interpretazione della situazione Quando all'aumento dell'attivazione non corrisponde una cognizione appropriata si attiva un processo di ricerca di informazioni e autoattribuzione. ![](media/image14.png) Per verificare la loro ipotesi i due scienziati fanno un esperimento: ai partecipanti venne detto di star partecipando a un esperimento sulla percezione visiva e che gli avrebbero iniettato una vitamina (inventata) che in realtà era adrenalina, poi vennero divisi in 4 gruppi: - Un gruppo a cui era stato detto che la vitamina poteva causare effetti collaterali, quindi consapevoli di star per sperimentare delle reazioni fisiologiche immotivate - Un gruppo che ha assunto l'adrenalina inconsapevolmente delle reazioni fisiologiche della "vitamina" - Un gruppo inconsapevole di aver assunto un placebo - Un gruppo consapevole di aver assunto placebo Si è visto che: C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-19 135516.png![](media/image16.png) Questo esperimento aveva però dei limiti: - Differenze non significative tra i gruppi - Il gruppo di controllo non ha reagito secondo le ipotesi dei ricercatori - La stessa attivazione fisiologica potrebbe essere diversa in situazioni di rabbia o euforia - L'adrenalina porta a effetti sbilanciati verso la rabbia - Non è detto che proviamo un'emozione perché interpretiamo la nostra attivazione Darwin inoltre, osservandogli animali, ha visto che i comportamenti espressivi dell'uomo sono simili: - A quelli dei primati - A quelli dei neonati - Tra gruppi di umani molto distanti tra di loro - Tra persone nate cieche e vedenti Queste somiglianze vennero considerate come prova dell'universalità delle emozioni (intese come risposte all'ambiente). Tomkins poi crea la Affect Theory, dando alle emozioni una funzione principale di adattamento all'ambiente; si concentra sulle modificazioni fisiologiche periferiche, in particolare le espressioni facciali, che determinano specifiche esperienze emotive (=struttura categoriale delle emozioni). Identificò 9 emozioni innate: sorpresa, interesse, gioia, rabbia, disprezzo, paura, disgusto, vergogna, stress (angoscia). Facial feedback hypothesis= il feedback della risposta facciale genera l'emozione esperita Un allievo di Tomkins, Ekman, ha affrontato il tema dell'universalità delle emozioni, osservando che l'espressione delle emozioni è indipendente dal contesto e che ogni emozione è caratterizzata da specifiche modificazioni fisiologiche. Propose poi la sua teoria neuro-culturale delle emozioni in cui le sei emozioni di base (rabbia, disgusto, paura, tristezza, gioia, sorpresa) sarebbero regolate da programmi neuromotori innati. Vi è coerenza tra la contrazione dei muscoli facciali (espressione spontanea o ridotta) che riproduce un'emozione e l'emozione esperita (link con l'ipotesi del facial feedback). Sebbene l'espressione delle emozioni innate dipenda dai meccanismi neuromotori innati, tale espressione può essere modulata dalle display rules (=regole di esibizione) che sono culturalmente determinate e apprese - Intensificazione: far finta di essere più felici o tristi - Deintensificazione: diminuire i sentimenti di rabbia o tristezza - Mascheramento: di un'emozione con un'altra - Neutralizzazione: non mostrare emozioni (poker face) Russell si è occupato di capire le componenti di base dell'esperienza emotiva e ha sviluppato il modello del Core Affect (modelli dimensionali). Gli eventi o stimoli determinano nell'individuo il core affect (nucleo affettivo) che è caratterizzato da due dimensioni: - Arousal (alta vs bassa attivazione) - Valenza (grado di piacevolezza/spiacevolezza) Il core affect è soggettivo e la sua esperienza viene poi categorizzata in funzione delle informazioni presenti in memoria e nel contesto per permettere all'individuo di attribuire una etichetta verbale alle sue emozioni. Pertanto le emozioni di base non esistono in quanto categorie naturali, sono bensì il risultato di un processo costruttivo. Watson e Tellegen hanno poi proposto due dimensioni della vita emotiva: l'affettività positiva e negativa: - PA (affettività positiva)= grado in cui una persona si sente entusiasta, vigile e attiva - NA (affettività negativa)= grado in cui una persona esperisce vari stati emotivi negativi come rabbia, disgusto, disprezzo ecc. Gli individui si differenziano nel modo in cui provano PA e NA, e queste due disposizioni sono indipendenti tra di loro. 4. **EMOZIONI POSITIVE E REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI** Le emozioni positive sono strumenti in grado di ampliare (=broaden) l'insieme degli schemi di pensiero azione che sono momentaneamente a disposizione dell'individuo. Le emozioni positive hanno in comune delle funzioni con le emozioni negative, ovvero l'essere un dispositivo di adattamento: funzionano come meccanismo di segnalazione della pertinenza e rilevanza degli eventi per il soggetto di riferimento ai propri interessi; le emozioni positive sono prodotte da situazioni che soddisfano scopi, desideri e aspettative. Le emozioni positive però presentano funzioni e peculiarità specifiche che le distinguono in modo chiaro rispetto alle emozioni negative: le emozioni negative restringono il campo dell'attenzione perché preparano l'organismo a mettere in atto schemi di comportamento altamente specifici, mentre le emozioni positive allargano il campo di attenzione, di pensiero, dei repertori comportamentali e sono associate a tendenze all'azione piuttosto generali. - Gioia: attivazione generalizzata che favorisce un approccio positivo al mondo - Interesse: stimola processi attentivi e l'attività di esplorazione dell'ambiente - Gratitudine: spinge a ricercare modi diversi di essere gentili e generosi ![](media/image18.png)C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-29 104730.png Tra i benefici delle emozioni positive abbiamo l'ampliamento cognitivo (=determinano modelli di pensiero inusuali, flessibili, creativi, integrativi, aperti all'informazione ed efficienti) e il rafforzamento relazionale (=la capacità di esprimere emozioni positive facilita l'approccio con l'altro e rafforza rapporti esistenti). Durante le situazioni critiche le emozioni positive facilitano la regolazione delle emozioni negative e dello stress (=undoing effect), riducono il focus dell'attenzione sulle emozioni negative, reintegrano risorse esaurite dallo stress attraverso un ripristino dello stato di base del sistema cardiovascolare. Le emozioni positive inoltre promuovono il coping con prospettive allargate (=capacità di gestire situazioni stressanti attraverso un pensiero flessibile, creativo e aperto). Nelle situazioni in cui proviamo rabbia, tristezza, timore e ansietà le emozioni positive sembrano ingiustificate, persino inadeguate; in realtà le emozioni positive si possono presentare accanto alle emozioni negative in circostanze stressanti, promuovo l'utilizzo del coping allargato e migliorano i modi in cui si affrontano le avversità e quindi anche la probabilità che le persone si sentano bene in futuro. **TEORIA DI LAZARUS E FOLKMAN** Gli stimoli provenienti dall'esterno (mondo fisico e sociale) non sono di per sé positivi o negativi, ma neutri. Le emozioni non sono la mera risposta individuale ad un determinato stimolo, ma, affinché si sviluppi una risposta emotiva, l'individuo deve interpretare gli stimoli e gli eventi. L'interpretazione è soggettiva, ed è influenzata dai valori, dai bisogni e dalle esperienze personali. ![C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-29 112044.png](media/image20.png) ![](media/image22.png) La regolazione emotiva è l'insieme dei processi interni ed esterni coinvolti nella fase iniziale, nel mantenimento e nella modulazione del manifestarsi, dell'intensità e dell'espressione delle emozioni. La regolazione emotiva è attuata dalle persone in funzione di specifiche norme apprese e derivanti dalle rappresentazioni sociali tipiche di ogni cultura. Le norme indicano, in maniera specifica per ogni cultura, quali emozioni sono appropriate per le diverse situazioni, come esprimerle verbalmente e come manifestarle attraverso la comunicazione non verbale. **MODELLO DELLA REGOLAZIONE EMOTIVA DI GROSS** Per Gross gli aspetti che differenziano le persone (=differenze individuali) sono: 1. L'entità delle relazioni emozionali interne (tipo e quando) 2. Il grado in cui viene abitualmente espressa emozionalità positiva 3. Il grado in cui viene abitualmente espressa emozionalità negativa [ESEMPIO] ![](media/image24.png) 5. **TEMPERAMENTO** 14. **DEFINIZIONE** Il temperamento si riferisce agli aspetti formali del comportamento che emergono sin dai primi mesi di vita. Esso consiste nelle differenze individuali a base biologica rilevabili nel comportamento che compaiono molto precocemente che sono relativamente stabili nel corso del tempo e in situazioni diverse. La personalità si modella in base al modo in cui l'ambiente sociale modella i tratti temperamentali. Le differenze di carattere tra i neonati non possono essere ascrivibili alle esperienze sociali, pertanto sono attribuibili al nostro corredo biologico. Le aree del temperamento sono: - Emozioni (positive/negative, intensità) - Attenzione - Attività motoria (vigore, frequenza, autoregolazione) Per Ippocrate il temperamento può essere: - Melanconico= preponderanza bile nera, tristezza e creatività - Collerico= preponderanza bile nera, aggressivo e impulsivo - Sanguigno= preponderanza bile rossa, socievole e affabile - Flemmatico= preponderanza flegma, calmo ed equilibrato 15. **PRINCIPALI AUTORI** 7. **THOMAS E CHESS** Thomas e Chess hanno condotto uno studio longitudinale su 138 bambini, raccogliendo dati tramite genitori, insegnanti e bambini stessi (0approccio multi-informatore). Hanno anche usato tecniche come l'analisi fattoriale che permette di ricavare delle dimensioni latenti a partire da una serie di item. I due identificarono 9 categorie del carattere: 1. Livello di attività= quantità di mobilità, proporzione tra attività e inattività 2. Regolarità= prevedibilità di qualche comportamento, i cicli sonno-veglia 3. Approccio-allontanamento= risposte a un nuovo stimolo 4. Adattabilità= quando il comportamento di un bambino può essere modificato nella direzione desiderata 5. Soglia di sensibilità= livello di intensità di stimolazione per avere una risposta 6. Intensità di reazione= livello di energia nelle risposte 7. Qualità dell'umore= comportamenti piacevoli o spiacevoli 8. Distraibilità= quanto uno stimolo esterno può distrarre da quello che si stia facendo 9. Estensione dell'attenzione= quanto dura Nel loro studio hanno identificato tre categorie di bambini a seconda della loro modalità di interazione con l'ambiente sociale: - Bambini facili (40%)= regolarità nel comportamento, approccio positivo a nuovi stimoli e alta adattabilità, si addormentano facilmente e hanno orari di alimentazione regolari - Bambini difficili (10%)= irregolarità delle funzioni biologiche, difficoltà di adattamento, umore negativo, difficoltà a dormire - Bambini di lenta attivazione (15%)= lenta adattabilità, presentano caratteristiche iniziali di un bambino difficile e poi arrivano ai livelli di un bambino facile Ma non tutti i bambini rientrano in questa classificazione. Thomas e Chess introducono il concetto di goodness of fit (coincidenza tra i tratti del bambino e l'ambiente); lo sviluppo ottimale si ha quando si incontrano le caratteristiche dell'ambiente con quelle del bambino. Nel giusto ambiente di crescita anche il carattere difficile del bambino non darà necessariamente luogo a problemi comportamentali; vi sono inoltre bambini tranquilli con genitori troppo richiestivi. Il concetto evidenzia come il carattere non è significativo se non in rapporto al contesto sociale. Inoltre ha un grande ruolo anche la cultura. 8. **BUSS E PLOMIN** Hanno indagato sulle basi ereditarie del comportamento, nell'ambito di studi longitudinali condotti soprattutto su coppie di gemelli. Assimilano il temperamento a tratti che non si acquisiscono dall'interazione con l'ambiente; la principale fonti di dati sono i resoconti dei genitori. Identificano tre dimensioni temperamentali: - Emozionalità= tendenza a entrare facilmente in agitazione e sperimentare emozioni stressanti, forma il nucleo della personalità (nevroticismo) - Attività= riflette i livelli di stimolazione ottimali dell'individuo (energia e tempo spesi in movimento) - Socievolezza= concerne le tendenze affiliative, come la preferenza a stare con gli altri e a ricercare gratificazioni sociali 9. **KAGAN** Riprende gli studi di Thomas e Chess, che tra i primi hanno definito i tratti/caratteristiche temperamentali di base. Usa misure dirette e oggettive (task in laboratorio) per misurare il comportamento. Osserva due tipi di temperamento: +-----------------------------------+-----------------------------------+ | TEMPERAMENTO INIBITO | TEMPERAMENTO DISINIBITO | +===================================+===================================+ | Bambini timidi, cauti ed | Bambini tendenzialmente | | emotivamente riservati di fronte | socievoli, spontanei e liberi dal | | a novità e persone sconosciute; | punto di vista affettivo, non | | provano ansia e stress di fronte | provano paura di fronte a persone | | a persone e contesti non | e situazioni nuove, hanno un | | familiari. | approccio curioso e coinvolto | | | verso i contesti non familiari. | | Di fronte a stimoli nuovi provano | | | un aumento della frequenza | | | cardiaca, dilatazione delle | | | pupille e tensione | | | muscolo-scheletrica. | | +-----------------------------------+-----------------------------------+ Pur mantenendo un medesimo profilo temperamentale, l'espressione può essere diversa. La reattività viene valutata: - Nei neonati= agitano le gambe, piangono e si stressano di fronte a stimoli nuovi - A 14-21 mesi= risposta di paura di fronte a nuovi stimoli/persone - A 4 anni e mezzo= meno socievoli/timorosi Nonostante una sostanziale stabilità, Kagan notò che alcuni bambini inizialmente molto reattivi non diventavano timorosi, mentre alcuni bambini con bassa reattività erano invece diventati più timorosi, sebbene senza avere dei cambiamenti estremi. L'ambiente familiare aveva un ruolo chiave nello sviluppo della personalità. 10. **ROTHBART** Rothbart identifica due sistemi: 1. Reattività= sistema involontario e molto passivo, include reazioni fisiologiche, espressione delle emozioni e tendenze all'azione, è ben visibile nei primi mesi di vita 2. Autoregolazione/effortful control= include l'insieme dei processi che regolano la reattività come l'attenzione o il controllo inibitorio **REATTIVITA'** 1. Approccio: nei primi mesi di vita i bambini mostrano sorriso e attività motorie verso il primo anno di vita e man mano diviene stabile nel tempo; quando questa tendenza è molto elevata può portare a frustrazione/aggressività 2. Inibizione: in contrasto con la tendenza all'approccio, può portare a paura/inibizione/ansia; non sempre viene visto in maniera negativa perché può aiutare a non mettere in atto comportamenti aggressivi La reattività è la responsività individuale ai cambiamenti nella stimolazione, eccitabilità o attivabilità del sistema di risposta comportamentale ed emotivo; i sistemi interessati alla reattività concernono l'attività motoria, vocale, le espressioni facciali e l'attività emozionale. La reattività racchiude: - Reazioni generali (es. paura, reattività cardiaca) - Tendenze generali (emozionalità negativa) Parametri di misura: latenza, durata, intensità delle reazioni motorie, affettive ed attentive. Le reazioni emotive possono includere anche tendenze all'azione. L'espressione o l'inibizione di queste tendenze comportamentali può a sua volta influenzare le reazioni emotive. **EMOZIONALITA'** È l'espressione o inibizione di tendenze e reazioni emotive e può essere positiva o negativa. Fa parte dell'emozionalità positiva: **SMILING** Responsività individuale in termini di emozioni positive (generali) ------------------ --------------------------------------------------------------------- **SOOTHABILITY** Abilità di calmarsi e riprendersi dal distress emotivo **AFFILIATION** Desiderio di vicinanza ed empatia rispetto agli altri Fa parte invece dell'emozionalità negativa: **FEAR** Connessa all'anticipazione di minacce o pericoli, dolori o danneggiamenti ---------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------- **ANGER/FRUSTATION** Connessa all'interruzione di un compito o all'impedimento nel raggiungimento di un obiettivo **SADNESS** Connessa all'esposizione a sofferenza o delusione, o alla sensazione di perdita di un oggetto **DISCOMFORT** Sentimenti ed emozioni spiacevoli connessi ad intensità o eccessiva complessità degli stimoli **AUTOREGOLAZIONE** Concerne i processi come attenzione, avvicinamento-evitamento, o inibizione, che servono a modulare la reattività. Favorisce la modulazione delle reazioni emotive e in quanto tali diminuiscono il rischio associato alla reattività temperamentale. Vi sono delle differenze individuali nell'attivazione e nell'inibizione comportamentale, nell'attenzione e nella concentrazione, oltre che nella pianificazione. Ha funzioni esecutive deputate alla pianificazione, al controllo e alla coordinazione del sistema cognitivo. Correlate a diverse aree della corteccia prefrontale, ed ai relativi circuiti cortico-sottocorticali. I parametri di misura sono: attivazione fisica, livello e frequenza dei movimenti, capacità di focalizzazione sul compito o sullo stimolo. È l'abilità di regolare i comportamenti, stati emotivi ed attenzione, e i processi che orientano e controllano il funzionamento comportamentale ed emotivo. L'effortful control si sviluppa successivamente, intorno ai due anni, anche senza il supporto genitoriale. Si hanno grandi miglioramenti tra i 3 e i 6 anni. Include ad esempio l'attenzione focalizzata e divisa, il controllo inibitorio e la pianificazione. **ACTIVATION CONTROL** Abilità di attivare efficacemente comportamenti quando appropriati ------------------------ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- **ATTENTION CONTROL** Abilità di mantenere l'attenzione focalizzata, o di spostare l'attenzione da un compito ad un altro in risposta a specifiche richieste ambientali **INHIBITORY CONTROL** La capacità di inibire o sopprimere efficacemente reazioni o comportamenti quando richiesto, o in risposta a situazioni/esperienze nuove o incerte 16. **VALUTARE IL TEMPERAMENTO** Il temperamento si può valutare tramite: - Osservazione diretta= meno soggettiva ma copre solo una limitata estensione del comportamento del bambino e richiede molto tempo - Esperimenti= presentazioni di stimoli in condizioni controllate - Resoconti dei genitori= interviste/questionari ai genitori che hanno la possibilità di osservare il bambino in diversi contesti, ha il problema dell'oggettività (es. CBQ di Rothbart) ![C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-30 183610.png](media/image26.png)![C:\\Users\\Alessia\\AppData\\Local\\Microsoft\\Windows\\INetCache\\Content.Word\\Screenshot 2024-10-30 183625.png](media/image28.png) **MISURE DEL TEMPERAMENTO ATTRAVERSO PROVE** **Mischel's delay of gratification task** Secondo gli autori il test che misura la capacità di dilazionare una gratificazione è una misura di self-control. La prestazione al test nell'infanzia predice nel lungo termine i risultati accademici e la competenza sociale. **Misure 24-36 mesi** **Early childhood inhibitory touchscreen task** Un ipad game in cui i bambini devono premere uno o due bottoni, quello in cui c'è un viso felice (smiley). Lo smiley appare più di una volta nello stesso punto, in misura maggiore di altri, creando una risposta dominante su quella postazione. Quando il bambino preme lo smiley si apre un'immagine animata. Su una porzione più piccola dei trial (25%) il bottone corretto viene spostato di posizione (trial che richiedono capacità inibitorie). Le prestazioni aumentano con l'età e correlano con valutazioni del caregiver sulle capacità di focalizzazione e sullo spostamento dell'attenzione. **Blair** In un compito, ai bambini è stato detto di usare un tassello di legno per picchiettare due volte quando lo sperimentatore picchietta una volta o viceversa. Il compito va nella direzione contraria alla tendenza naturale del bambino di imitare lo sperimentatore. Ci sono fasi iniziali di familiarizzazione con il compito. **Stroop-like day-night measure** Test in cui ai bambini viene mostrata una carta nera con stelle bianche e una luna e viene chiesto di dire "giorno" e una carta bianca con un sole giallo brillante e viene chiesto di dire "notte". Su entrambi i compiti, ai bambini viene chiesto di inibire una risposta prepotente tenendo presente la regola della risposta corretta. I bambini con meno di 5 anni hanno difficoltà a seguire i 16 trial. Sotto i 4 anni la risposta è migliore se hanno un tempo di latenza più lunga. L'accuratezza è correlate negativamente con i problemi comportamentali o emotivo misurati con il Chil BEhavior Checklist a 3 anni e a 4-6 anni e con le valutazioni degli insegnanti dell'iperattività e problemi di condotta. **Eisenberg puzzle box** Valuta una combinazione di persistenza dell'attenzione, controllo inibitorio e impulsività. Ai bambini viene detto di provare a montare un puzzle di legno in una grande scatola senza guardarlo. Un panno copre la parte anteriore; i bambini infilano le braccia attraverso le maniche di una tenda mettendola in una scatola. Il panno può essere sollevato in un modo che un bambino possa "imbrogliare" guardando. Ai bambini viene detto che se finiscono il puzzle in 5 minuti, riceveranno un premio, e di chiamare lo sperimentatore se finiscono in meno di 5 minuti. Lo sperimentatore lascia la stanza e la persistenza dei bambini sul compito e il barare sono cronometrati attraverso una telecamera nascosta. 17. **SDQ** Indaga i punti di forza e di debolezza di bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni considerando 5 sotto-scale. **SINTOMI EMOTIVI** Umore triste, paura, mal di testa o altri sintomi somatici, preoccupazioni ---------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------ **PROBLEMI COMPORTAMENTALI** Aggressività fisica e/o verbale, obbedienza alle regole, capricci **DISATTENZIONE/IPERATTIVITA' (ADHD)** Distrazione o problemi di concentrazione, impulsività, capacità di portare a termine i compiti **PROBLEMI CON I PARI** Preferenza per il gioco in solitaria, amicizie, accettazione tra pari **COMPORTAMENTI PROSOCIALI** Condivisione con gli altri, aiutare gli altri, comprendere gli stati emotivi degli altri - 25 item con formate di risposte da 0 a 2 - Scala di "difficolta totale" (somma delle 4 scale di problemi comportamentali) - Valutate in diverse lingue L'esercizio è composto: 1. Osservazione video 2. Compilazione item 3. Calcolo dimensioni SDQ **CALCOLO DIMENSIONI SDQ** 1. [Problemi emotivi] - 4\. Ha molte preoccupazioni - 7\. Spesso infelice - 9\. È nervoso in situazioni nuove - 12\. Ha molte paure **MOLTO SOTTO LA MEDIA** **SOTTO LA MEDIA** **NELLA MEDIA** **SOPRA LA MEDIA** **MOLTO SOPRA LA MEDIA** -------------------------- -------------------- ----------------- -------------------- -------------------------- 0 0 1-2 3-5 6 2. [Problemi comportamentali] - 2\. Ha crisi di collera - 3\. Generalmente obbediente - 6\. Spesso litiga con gli altri - 10\. Spesso dice bugie **MOLTO SOTTO LA MEDIA** **SOTTO LA MEDIA** **NELLA MEDIA** **SOPRA LA MEDIA** **MOLTO SOPRA LA MEDIA** -------------------------- -------------------- ----------------- -------------------- -------------------------- 0 0 1-2 3-4 5 3. [Iperattività/disattenzione (ADHD)] - 1\. È irrequieto, iperattivo - 5\. È costantemente in movimento - 8\. È incapace di concentrarsi - 11\. Pensa prima di fare qualcosa **MOLTO SOTTO LA MEDIA** **SOTTO LA MEDIA** **NELLA MEDIA** **SOPRA LA MEDIA** **MOLTO SOPRA LA MEDIA** -------------------------- -------------------- ----------------- -------------------- -------------------------- 0 0 1-2 3-5 6 6. **GENETICA E PERSONALITÀ** Natura e cultura coagiscono nel rendere conto della personalità, del suo sviluppo e del suo funzionamento. Comprendere le potenzialità e i vincoli della biologia è importante per scoprire le opportunità che l'ambiente offre alla crescita personale. Lo studio della genetica si divide in genetica molecolare e genetica del comportamento. La genetica molecolare pone attenzione allo studio dei meccanismi genetici in sé. Un singolo gene difficilmente può controllare da solo un fenotipo della personalità. Piuttosto molteplici geni possono contribuire a una tendenza globale a livello affettivo o comportamentale. Il locus quantitativo del tratto è un segmento di DNA che può contenere un gene in grado di influenzare una caratteristica di personalità. Studi di specifici polimorfismi come fattori di rischio: il trasportatore della serotonina rimuove la serotonina dalle sinapsi e la rende disponibile al neurone presinaptico che può degradarla o rimetterlo in circolo; un polimorfismo (5-HTTLPR, associato a maggiore rischio di depressione in presenza di eventi stressanti di vita) nella zona del gene che codifica questi trasportatori è risultato meno efficace nel processo di trascrizione del gene. Il fenotipo si riferisce alle caratteristiche osservabili degli organismi, nelle strutture del corpo e nelle funzioni fisiologiche e psicologiche. Il genotipo corrisponde alla genetica di un organismo, cioè all'insieme dei suoi elementi genetici ereditari. La genetica del comportamento si dedica soprattutto alla stima del grado in cui i fattori genetici e quelli ambientali, e la loro interazione, rendono conto della variabilità delle caratteristiche fenotipiche nella popolazione. Le stime di ereditabilità indicano la proporzione di varianza osservata nei punteggi relativi alle differenze individuali che può essere attribuita ai fattori genetici nella particolare popolazione che viene studiata. Il metodo dello studio dei gemelli: la varianza di una caratteristica nella popolazione ascrivibile all'ereditabilità è ritenuta uguale al doppio della differenza tra le correlazioni MZ e DZ \[H^2^(ereditabilità)= 2( R~mz~-R~dz~)\] La varianza ambientale può essere a sua volta ripartita in due componenti: - Gli effetti ambientali condivisi rendono i gemelli più simili di quanto ci si possa aspettare sulla base della sola genetica - Gli effetti non condivisi sono quelli che rendono differenti gli uni dagli altri anche gemelli cresciuti nella stessa casa. La varianza fenotipica può essere vista come una somma lineare di molteplici elementi: s^2^ fenotipo= s^2^ varianza genetica totale (s^2^ componente additiva + s^2^ componente non additiva) + varianza totale dell'ambiente (s^2^ ambiente condiviso + s^2^ ambiente non condiviso) + s^2^ (genetica\*ambiente) + s^2^ errore i coefficienti di ereditabilità sono relativi a popolazioni e questo non esclude che le varie caratteristiche possano essere determinate principalmente da fattori genetici per alcuni individui e da fattori ambientali per altri individui. Plomin, de Fries e Loehlin individuano tre tipi di correlazione genotipo-ambiente: - Passiva= si ereditano le propensioni genetiche e un ambiente a esse correlate; si identificano confrontando la correlazione tra ambiente e caratteristiche dei bambini in famiglie adottive vs non adottive - Reattiva o evocativa= le esperienze dell'individuo sono determinate dalle reazioni dell'ambiente alle sue propensioni genetiche - Attiva= l'individuo crea o seleziona situazioni ambientali correlate alle sue propensioni genetiche Il messaggio apparentemente paradossale della genetica del comportamento è che parte dell'ambiente in cui ci troviamo deriva dalle nostre predisposizioni genetiche. Potremmo dedurne che intervenire sull'ambiente ha un duplice effetto nel contrastare le tendenze genetiche al rischio: 1. Contrastiamo gli effetti dei geni dell'individuo sull'ambiente in cui vive 2. Contrastiamo gli effetti dei geni sull'individuo stesso, riducendo gli effetti che l'ambiente correlato ai suoi geni ha sull'individuo 7. **STABILITA' DEL CAMBIAMENTO** I Big Five sono stabili nel tempo o cambiano? L'obiettivo di chi si occupa di personality development è quello di identificare possibili traiettorie condivise dalla maggior parte degli individui che dovrebbero corrispondere al "normative development" dall'infanzia sino all'età adulta. Bisogna considerare che non tutti i cambiamenti sono attribuibili a un vero e proprio sviluppo inteso come qualcosa che caratterizza la maggior parte degli individui. L'amicalità, coscienziosità e la stabilità definiscono una maggiore maturità intesa come migliore funzionamento all'interno della società e delle relazioni sociali. Con stabilità assoluta ci si riferisce al mantenimento di una certa quantità di un attributo nel corso del tempo. Con stabilità relativa ci si riferisce invece al mantenimento da parte di un individuo della medesima posizione in relazione a quella degli altri. La continuità si riferisce alla corrispondenza tra tendenze psicologiche osservate in diversi periodi della vita. La difficoltà nello studio della continuità sta nel determinare se certi eventi costituiscono prove a sostegno della continuità o del cambiamento. +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **MECCANISMI DI CONTINUITA'** | | +===================================+===================================+ | **Influenze ambientali** | Le caratteristiche di personalità | | | mostrano continuità perché | | | l'ambiente è stabile nel tempo | +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **Influenze genetiche** | Le stime di ereditabilità | | | indicano la proporzione di | | | varianza osservata nei punteggi | | | relativi alle differenze | | | individuali che può essere | | | attribuita ai fattori genetici | | | nella particolare popolazione che | | | viene studiata | +-----------------------------------+-----------------------------------+ | **Transazioni individuo | - *Evocative*: gli individui | | ambiente** | evocano reazioni distinte da | | | parte degli altri sulla base | | | delle loro caratteristiche di | | | personalità; l'individuo | | | agisce, l'ambiente reagisce, | | | l'individuo reagisce a sua | | | volta | | | | | | - *Reattive*: individui diversi | | | esposti nello stesso ambiente | | | interpretano e reagiscono a | | | quest'ultimo in modo | | | differente, reagiscono | | | all'ambiente in maniera | | | coerente con le proprie | | | caratteristiche confermando | | | gli schemi che hanno di sé e | | | degli altri | | | | | | - *Proattive*: manipolazione | | | degli ambienti da parte degli | | | individui, che selezionano o | | | creano ambienti coerenti con | | | le proprie caratteristiche | | | | | | - *De-selettive*: abbandono | | | degli ambienti che non | | | fittano con le proprie | | | caratteristiche di | | | personalità | +-----------------------------------+-----------------------------------+ La discontinuità si riferisce ai cambiamenti inaspettati nel livello o nella qualità del funzionamento psicologico, soprattutto quando essi modificano il senso del proprio valore o il modo in cui si viene valutati dagli altri. Meccanismi di discontinuità: - Risposte alle contingenze - Guardare sé stessi - Guardare gli altri - Ascoltare gli altri 8. **INTERAZIONISMO** Nel campo degli studi del comportamento, gli psicologi della personalità hanno preferito attribuire un ruolo predominante alle disposizioni individuali come predittore del comportamento umano. Tuttavia, oggigiorno, nemmeno gli psicologi dei tratti credono che il comportamento umano sia ascrivibile unicamente alle disposizioni individuali. Anche le situazioni giocano un ruolo importante nello spiegare il comportamento e gran parte degli psicologi della personalità sono concordi nel ritenere che vi è una interazione tra fattori situazionali e caratteristiche individuali nel predire il comportamento. Gli ambienti sono rilevanti psicologicamente nella misura in cui delimitano la sfera dei modi possibili di essere e di agire individuali secondo criteri di libertà, opportunità, necessità, e tanto più quanto comportano relazioni con altre persone cui si associano valenze, aspettative e obblighi condivisi. Le dimensioni ambientali sono: - Fisico-ecologiche= clima, geografia, architettura - Socio-demografiche= caratteristiche degli abitanti, densità e stratificazione della popolazione - Istituzionali-normative= valori, diritti, doveri, sanzioni - Relazionali= interazioni, obbligazioni reciproche, legami affettivi - Comportamentali= attività e attese reciproche **LA TASSONOMIA DELLE SITUAZIONI DI VAN HECK** Trovare una tassonomia di situazioni generale ed esaustiva che rispecchi la regolarità della conoscenza naturale quotidiana le persone hanno delle situazioni 1. Sostantivi quotidiani usati per descrivere le situazioni 2. Identificazione di caratteristiche o attributi situazionali oggettivi 3. Valutazioni di prototipicità rispetto a: contesto, azioni, oggetti e attrezzature, aspetti temporali, ecc. - Conflitto interpersonale: lite, attacco - Lavoro con altri: scambio di pensieri, idee e conoscenze - Intimità e relazioni interpersonali: matrimonio, corteggiamento - Sport - Svago: festa, concerto - Viaggio: trasporto, passeggiata - Rituale: cerimonia religiosa - Eccesso: oscenità. Orgia - Servizio: assistenza, pulizia domestica - Commercio: mercato, asta All'interno dell'interazionismo possiamo distinguere possiamo distinguere un interazionismo statico e un interazionismo dinamico. All'interno dell'interazionismo statico si cerca di individuare il contributo unico della persona sul comportamento, il contributo unico della situazione sul comportamento, e il contributo aggiuntivo dell'interazione sull'ambiente. Step 1: comportamento= b1 (persona) + b2 (situazione) Step 2: comportamento= b1 (persona) + b2 (situazione) + b3 (persona\*situazione) All'interno dell'interazionismo dinamico il comportamento è funzione di una interazione multidirezionale tra la persona (che ha un ruolo attivo) e la situazione in cui è calata (ambiente): Hettema e Kenrick hanno distinto sei tipi di interazione persona\*situazione nell'influenzare il comportamento: 1. Interazioni da perfetto fit tra persona e ambiente 2. Interazioni in cui è la persona a scegliere l'ambiente 3. Interazioni in cui sono gli ambienti a scegliere le persone 4. Interazioni in cui le persone modificano gli ambienti 5. Interazioni in cui gli ambienti modificano le persone 6. Interazioni reciproche di mutua trasformazione lungo il tempo tra le persone e gli ambienti **IL MODELLO DELL'ADATTAMENTO TRA SISTEMI APERTI DI HETTEMA** Il funzionamento della personalità si realizza a tre livelli: - Cognitivo-simbolico= consente di rappresentare mentalmente le situazioni, gli obiettivi e le strategie per il loro raggiungimento - Sensorio-motorio-operazionale= regola i tentativi degli individui di raggiungere i propri scopi modificando l'ambiente - Di controllo= altera e regola il funzionamento degli altri due Magnusson ha sottolineato l'importanza di considerare le persone e gli ambienti in maniera olistica (globale) immaginando un sistema organismo-ambiente che funziona come un'unità totale. I fattori ambientali e personali non sono dei fattori separati a cui capita di incontrarsi accidentalmente (interazionismo statico) Lo sviluppo dell'individuo è dato dal complesso sistema di interazioni tra fattori biologici, psicologici, sociali, e ambientali che si influenzano lungo il tempo. Una vera ricerca nel campo della personalità non può focalizzarsi solo su uno di questi fattori presi in maniera isolata. Approccio alla persona-\> le persone e i contesti si inseriscono all'interno di un sistema persona ambiente complesso, integrato e dinamico, lo sviluppo è il risultato di queste continue interazioni. La totalità della persona ha proprietà che non possono essere studiate esaminandone delle parti singole e le loro interazioni (proprietà emergenti del sistema). Ogni comportamento è il risultato dell'interazione tra più componenti che funzionano in un "concerto". È possibile organizzare e classificare i pattern di funzionamento individuale in tipi caratteristici di funzionamento. Magnusson condusse uno studio longitudinale in Svezia su 1400 bambini. Osservò che l'aggressività precoce non era sufficiente ed era necessario tenere in considerazione una serie di fattori. Vide che le variabili osservate in infanzia e adolescenza connesse ad attività criminali in età adulta erano: - Aggressività - Iperattività - Scarsa concentrazione - Scarsa motivazione scolastica - Basso rendimento - Scadenti relazioni con i pari In uno studio su un gruppo di 296 ragazzi che la presenza isolata di questi fattori non era sufficiente a predire una futura condotta criminale e che questa avveniva quando nei sottogruppi di ragazzi erano presenti 5-6 fattori. Endler ha soprattutto lavorato nello sviluppo di strumenti di misura che tenessero in conto le situazioni oltre ai tratti. **Per la prospettiva interazionista di Albert Bandura:** La persona è portatrice di un vasto potenziale di affetti, cognizioni, bisogni, inclinazioni e capacità, la cui espressione è largamente influenzata dalle situazioni. L'ambiente/situazioni sono occasioni di vincoli e di opportunità che incidono sul funzionamento e sullo sviluppo delle personalità individuali, in relazione a come vengono percepite e affrontate. Il comportamento agisce trasformativamente sia sulle persone che lo hanno posto in atto sia sulle situazioni che lo hanno reso possibile.

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