Lezione 4 - Storia Della Moda 2 - Istituto Europeo di Design PDF
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IED, Istituto Europeo di Design
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Summary
This document is a lecture note on fashion history, specifically examining the punk movement and its connection to art, architecture, and design. It explores the concept of bricolage and its role in punk fashion, along with the broader theme of counterculture.
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lOMoARcPSD|8362970 Lezione 4 Storia Della Moda 2 (Istituto Europeo di Design) Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. lOMoARcPSD|8362970 LEZIONE 4 Lun, 4/11/2019 Riepilogo:...
lOMoARcPSD|8362970 Lezione 4 Storia Della Moda 2 (Istituto Europeo di Design) Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. lOMoARcPSD|8362970 LEZIONE 4 Lun, 4/11/2019 Riepilogo: Punk, taglia e incolla. Questo testo, introduce il discorso che abbiamo già affrontato della giusta posizione di frammenti. Abbiamo parlato della differenza di dettaglio e frammento, della differenza fra collage, assemblage e bricolage. Soffermandoci su questo testo, di un’intervista di Isozaki, famoso architetto giapponese, si sofferma sull’idea di diversi pezzi di diversa provenienza che creano delle frizioni l’uno contro l’altro, si sofferma sull’idea di punti di sutura fra questi diversi pezzi, che sono un po come le spille da baia di cui abbiamo parlato che non sono il pezzo centrale di tutto il discorso Punk ma comunque un pezzo di iconografia non trascurabile, e poi c’è un punto di speranze che è ancorato a questi punti di sutura, quindi quelle giunture sono generatori di senso e del significato che noi possiamo attribuire a questi pezzi che precedentemente avevano un’altra storia e che ritroviamo nell’oggetto prodotto attraverso questo processo creativo. Abbiamo parlato di bricolage, del rapporto fra arte, architettura e design. Abbiamo parlato ‘’dell’adocismo’’, una corrente sperimentale dell’architettura americana degli anni ’70, che in qualche modo di moderna su forme e pattern e modalità creative molto simili a quelle del bricolage. Abbiamo cercato di mettere a fuoco alcuni dei contenuti che mettono a fuoco il processo punk, poiché ci sono due elementi essenziali che sono fondamentali rispetto all’intero universo Punk. > Il 1° appunto riguarda il bricolage, questa pratica creativa, modalità compositiva. > Il 2° riguarda i contenuti, di base i temi sui quali il Punk si sofferma. Il Punk è ‘’Do it Your self’’, è riciclaggio, prendere pezzi di spazzatura, ma lo fa provocatoriamente ed estremizzando questi punti di ricerca nel momento in cui si appropria di elementi della cultura bassa, ancora più bassa della cultura pop, (abbiamo visto che c’è qualcosa in comune tra il Pop e il Punk, il Pop ha qualcosa di carino e grazioso che non ritroviamo nel Punk). Nel Punk c’è molta arte astratta, si appropria dell’arte di strada, dei graffiti, della cultura pornografica, di immagini oscene. Abbiamo visto quindi che per la prima volta i graffiti diventano oggetto di attenzione artistica, negli anni ’70 considerate forma di pitture attraverso delle pubblicazioni. Il Punk si afferma nel 1977. Er costituito da quella cultura giovanile immersa negli anni ’50, semplificata dai gruppi subculturali dei rocker, dei biker, e da certi film generazionali degli anni ’50 come ‘’gioventù bruciata’’. I documenti di prima mano, come servizi, ci mostrano immediate cose che rendono conto di tutto un discorso che stiamo affrontando, si parla di microstoria, cioè partire da documenti e testimonianze per elaborare delle spiegazioni e formulare anche delle teorie. È interessante osservare come il lettore si soffermi sui dettagli dell’abbigliamento to e sulla giusta contrapposizione di pezzi di diversa provenienza, pezzi di plastica per formare accessori per capi classici come giacche o spille mescolati con capi più sportivi. In particolare c’era tutta una sequenza dedicata alla boutique boy, il marchio ‘’boy london’’, che nasce appunto a Londra fra il ’66 e il ’67, che disponeva di capi vagamente militari, e mescolava elementi di diversa provenienza. Abbiamo parlato di Fiorucci e dell’importa del Jeans e di come diventa un capo d’uso comune negli anni ’70. 1 lOMoARcPSD|8362970 Differenza fra ‘’CONTROCULTURA’’ e ‘’SUBCULTURA’’. In entrambi i casi parliamo du gruppi culturali. —> di nicchia Nel caso della controcultura parliamo di gruppi politicizzati, che hanno un interesse di discutere della società. Sono gruppi di estrazione sociale, di provenienza medioalta, tendenzialmente borghese, con una formazione universitaria e con una prevalenza culturale che consentiva di mettere in piedi un discorso politico. GRUPPI SUBCULTURALI: anni ’50, ribellioni giovanili = già visto nel pop con Fiorucci Denim = manifestazioni stilistiche vestimentarie SOCIOLOGIA Differenza tra CONTROCULTURA e SUBCULTURA: entrambi sono gruppi culturali di nicchia. CONTROCULTURA: - gruppi politicizzati - Messa in discussione la società - Estrazione sociale medio alta borghese con preparazione universitaria che consente loro di appropriare discorsi politici - Rivoluzione del 1968 HIPPIE: - all’origine non politicizzati, ma dopo il ’67, vengono avvicinati a tendenze di sinistra - Sono ecologisti: contro la guerra in Vietnam SUBCULTURA: - assenza discorso politico - Estrazione sociale operaia con meno opportunità sociale poiché periferica e scolastica - Disimpegno (roker, biker, suiters = anni ’40/50) - Cercano identità attraverso il look senza altre spiegazioni - Interessa le zone di aggregazione. - Manifestazione di rifiuto contro la società attraverso i look. (estremizzazione del rifiuto) - Punk: sporchi, cattivi, ingestibili, gruppi giovanili pericolosi. FILOSOFIA: ribellione del ’68 Corrente SITUAZIONISMO, Gievy de Bonr: - Politica di sinistra: cultura Marxista socialista. - ’68: clima politico italiano in subbuglio - Il Punk: si afferma nel ’67 in Italia = disimpegno, meno esistenzialismo nichilista. MUSICA: Tipo di Rock con ascendenze anni ’50, fenomeno musicale underground nato negli USA negli anni ’60, east Coast. Con l’intervento di McLauren (compagno di Vivienne Westwood) quando arriva in UK. Sex Pistols: magliette realizzate dall’illustratore ‘’Thomas Privand’’ in cui vi è l’esibizionismo pornografico gay, con stereotipi biker, che desta stupore. ’76: pubblicazione dell’album Sex Pistols di successo internazionale. 2 lOMoARcPSD|8362970 Il retro della copertina riprende il collage e il bricolage con taglia e incolla di scritte di giornale su fondo rosa. FILM: Jordan: commessa e modella Westwood e attrice ‘’Jubilee’’ (°diretto da un regista sperimentale) Film 1977: storia della macchina del tempo in cui la regina Elisabetta II arriva nel futuro e vede la crisi economica e anarchia Punk. LIBRI: 1979: primo testo sociologico sull’analisi del Punk. - rapido passaggio da un underground a mainstream del fenomeno punk. - ‘’Dianiara’’ la prima vera collezione di moda Punk di ‘’Zandia Rhodes nel ’77. ZANDRA RHODES: primo esponente Punk, anni ’70/’80 1977: concettuale chic: prima collezione Punk in passerella. Elementi distintivi: - Strappi - Spille - Creste - Trucco pesante - Forma superficiale: caratteristiche convenzionali Punk (senza profondità) - Ricezione chic del Punk in versione gentile e infiocchettata su modelle slanciate con l’idea di abito da sera e tacco alto. VIVIENNE WESTWOOD: Porta il Punk in Boutique e il postpunk in passerella. 1971: apertura boutique che varia nome e stile negli anni. (let it rock, sex, seditionary, world’s end, quest’ultimo rimane fino alla rottura con mcLaren (metà anni ’80) McLaren è vissuto negli USA a contatto con cultura, musica, underground, cast Coast, anticipazione punk rock scheletrico, ed è colui che da alla Westwood la possibilità di creare tutto ciò. Produttore musicale dei sex pistola = qualcosa di progettato per veicolare un messaggio. Confezionati da un produttore e studiati con abbinamento vestimentario Punk. 1974: Boutique ‘’Sex’’ 1976: rivista ‘’Forum’’ pubblica boutique Sex con un articolo Westwood. Le riviste accendono i riflettori sul mondo del Punk. 3 lOMoARcPSD|8362970 4 lOMoARcPSD|8362970 DEI CANONI DELLA BELLEZZA FEMMINILE (foto ragazza che cammina - Jordan) Jordan, con questa foto, si rifà a ‘’Nude Look’’ di YSL del 1968 con enormi differenze di eleganza, sobrietà, linee austere degli anni ’30 rese erotiche da trasparenze = dualismo: santa e peccatrice. Rientra in canoni di moda stabiliti e abiti nude indossati solo in passerella da modelle magre e alte. - ridefinizione del corpo della donna (Jordan) - Senza slip e pelo con gonna nude, rappresenta la romantica purezza. Si nota la capacità provocatoria attraverso canoni vestimenti ed estetici dell’epoca. STORICITA’ - particolare sartoriali. - La Westwood è una rara stilista britannica che si affidava comunque ad artigiani italiani. - Capacità di fare moda artistica tramite ricerca storica sofisticata. (ritratto 1614): riprende i tagli (sprezzanti e snob), strappi decorativi sul tessuto, per il gusto per il consumismo. - carattere sprezzante Punk = qualcosa di snob (abito lussuoso tagliato) RAPPORTO MODA-ARTE BINITILESE: -capi primi anni ’60 reinventati superficialmente da pittori e artisti contemporanei: Lucio Fontana, Enrico Baj, Lucio Del Pezzo. JAE JARREL: Artista sudamericana degli anni ’60. Lavora sull’identità culturale e la parità di diritti -Revolutionary Dress : abito esclusivo convenzionale con cartucce applicate (abito bomba) PROVOS: NEW Gruppo olandese giovanile controculturale, con caratteristiche e attributi. Caratteristiche: particolari tartan: scritta politica nella camicia, tema molto ricorrente Attributi: latte, esplosivo. 5 lOMoARcPSD|8362970 WESTWOOD: SESITIONARIES (1976-77/ fase boutique, non sfilate): ‘’camicia anarchy’’ = camicia con pezzi di tessuti diversi (toppe: bricolage) mescolati insieme con diverse varianti: - Tessuto manipolato a mano nel suo laboratorio privato e decorato con stampa artigianale con strisce oblique e verticali. - Rigato: divisa carcerato, lavori forzati. - Popolazione ai margini della società al di fuori delle regole. - Simboli: ‘’Marx’’ (socialismo) e ‘’Aquila’’ (partito razzista). Partiti opposti che si annullano: rifiuto delle ideologie e dell’anarchia. 67 COMPLETO CAMICIA DI FORZA: gente ai margini della società. POSTPUNK 1981: World’s end: è un marchio e sfila per la prima volta a Londra, l’anno successivo a Parigi (mclaren e Westwood). Fase postpunk. Diventa mainstream e accettato dal ’78 = fine del Punk. Contribuisce allo stile new romantic post punk. - riferimenti culturali di diversi anni storici - 600-700 COLLEZIONE ‘’PIRATES’’: sartoria anni storici (manica, taglio, camicia, lino, con l’aggiunta di elementi moderni = interruzioni Scelte tessili di tessuti stampati, operati, che si rifanno a pattern occidentali e africani (interesse della Westwood ai paesi esteri e culture etniche) STUDIO: - anni ’90 del 700: nerveilleus et incrollables Tuniche mussola, punto vita alzato, fine direttorio, trasparenti. Esagerazione misure, rovers campi, cravatta alta, cappelli. Mondo pirati VS indiani d’america. Riferimenti all’Europa mirati ad elementi esotici etnici indiani. -divulgazione mediatica tramite il lancio della band ‘’Bow Wow wow’’, suonano durante la sfilata e indossato look pirati in video e concerti. Altri gruppi pirati: -Adam and the ends -Boy George John gallino fa collezione Yes Incrollables 1984 per laurea tesi. 6 lOMoARcPSD|8362970 COLLEZIONE "SAVAGES": sempre pubblicizzata dalla band. Introduzione della maglieria con spunti e interventi sartoriali extraeuropei. Recupero stracci pavimenti parcati. Si rifà ad arazzi peruviani per pattern. COLLEZIONE "BUFFALO": 1: ’non buttare nulla’, riciclaggio 2: Riferimento Russeau 18° secolo: filosofo svizzero. -nostalgia del fango -Coincide con il lancio dell’album Buffalo Goals -Ispirazione donne senzatetto = concetto di spezzatura -Abiti: cumulo stracci stratificati TEMA ‘’ritorno alla non civiltà’’ -desiderio di recupero dell’autenticità data dal contatto della natura e dalla rinuncia della civiltà industrializzata urbana (anni 1° rivoluzione industriale). - Richiamo alla terra: fango, aristocrazia snobistica, aveva messo in atto una traduzione di temi, tramite delle scelte vestimentarie. es: Maria Antonietta - Spezzatura: essere talmente in alto da voler tornare in basso. - ‘’robe a la polonaise’’: abito Contraddizione Westwood, collezione capi costosi destinati a borghese alternativa a imitazione di chi vive in strada. - da il via ad un gusto per il povero, il basso, cui influirà in linguaggi moda successivi. - gonna con diversi punti vita, intimo sopra camice, scarpe sacchetto , stampe cultura peruviana. - Boutique allestita con facciata simile al pongo a forma di mondo. - Hayzee Fortayzee gruppo musicale veste Buffalo anni ’80. Punk + Couture COLLEZIONE "PUNKATOURE": 1982 - sandali favelas Rio: pezzi di copertoni con stracci annodati. - Punti vita rialzati, gonnelloni, bretelle. - Cardigan con bricolage punk nelle tasche applicate a posteriori. - imbottitura, mappe asole, bottoni incollati da tubetti detergenti. - Cuciture ribaltate (nascosto dentro, riportato fuori), punte maniche hadociste : [ le punte sono date dal fatto che i pezzi di tessuto che aveva a disposizione la Westwood sono stati adattati ad un abito] - all’interno delle stampe vi sono frammenti che si resignificano a vicenda. 7 lOMoARcPSD|8362970 COLLEZIONE "WITCHES": 1984 -forme sportive, compatte, elastiche COLLEZIONE "WORLD’S END" : 1984 1985: "MINICRINI" = fusione crinolina e minigonna (mix donna vittoriana e donna anni ’60) -Tute -- motivi stampa insegna luminose Tokyo (pop) Fase primi anni ’90 fine anni ’80: interesse crinoline, corsetti, ‘700. 1994 "CAFFE SOCIETY": -volto incipriato -Abito tournoure -Fogge poiret esasperate -Lavoro strutturale non superficiale INTERVISTA DOPO PUNKATOURE McLauren si presenta come esponente moda postpunk destinata a fruitore dalla mentalità aperta. 8