Umberto Eco: I Lavori Presemiotici PDF
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Universitas Mercatorum
Serena Gennaro
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Questo documento analizza i lavori presemiotici di Umberto Eco. L'autore, Serena Gennaro, esamina le opere e la vita di Umberto Eco, fornendo un riassunto completo sulle principali tematiche e concetti trattati.
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Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04....
Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici Indice 1 LE ORIGINI E I PRIMI STUDI................................................................................................................................ 3 2 I LAVORI PRESEMIOTICI..................................................................................................................................... 5 3 APOCALITTICI E INTEGRATI................................................................................................................................ 7 BIBLIOGRAFIA............................................................................................................................................................. 9 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici 1 Le origini e i primi studi Umberto Eco nasce ad Alessandria nel 1932 e si laurea nel 1954 a Torino in estetica, con una tesi sull’estetica di Tommaso D’Aquino, pubblicata nel 1956 come Il problema estetico in San Tommaso. Nel 1962 pubblica Opera aperta, nel quale Eco inizia a riflettere sul rapporto collaborativo tra testo e interprete. Studia le comunicazioni di massa, e nel 1964 pubblica Apocalittici e integrati nel quale analizza la cultura di massa e riporta due opposti atteggiamenti che erano nati in relazione a questa: uno intellettualistico degli “apocalittici” e l’altro più mite dei cosiddetti “integrati”. Eco propone una sorta di terza via, improntata all’analisi scientifica della cultura di massa e dei suoi mezzi di comunicazione. Nel 1968 Umberto Eco pubblica La struttura assente, testo nel quale riflette sull’origine epistemologica della semiotica. Nel 1975 con il Trattato di semiotica generale cerca tracciare il campo e i metodi della semiotica. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici L’autore riassume così lo scopo del manuale: Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici 2 I lavori presemiotici Come ricordato da Traini (p.183): «Opera aperta può essere definito un libro di storia della cultura: l’autore rileva una certa tendenza nelle poetiche di quel periodo e nota come alcune opere d’arte abbiano come caratteristica comune l’ambiguità, la pluralità di significati, la molteplicità di letture, insomma l’apertura». Secondo Eco l’opera d’arte contemporanea può essere interpretata in molti modi diversi e ciascun lettore può produrre una propria lettura dell’opera. Dall’introduzione, nel 1979, di Lector in fabula, emerge quello che era l’intento dell’autore in Opera aperta: Viene considerato il rapporto tra l’opera d’arte – che può essere un testo, un quadro, una rappresentazione – e il suo lettore o fruitore o spettatore che di volta in volta si approccia all’opera d’arte per leggerla e interpretarla. Eco sottolinea come le interpretazioni della stessa opera possano essere molteplici da parte di coloro che ne fruiscono. L’opera nella sua complessità e interezza pone naturalmente dei limiti alle interpretazioni possibili. Così Eco spiega il rapporto tra l’opera e il lettore (1997, p. 34): Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici E definisce così il concetto di opera chiusa e allo stesso tempo aperta alle interpretazioni e alle diverse letture (1997, p. 34): Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici 3 Apocalittici e integrati In Apocalittici e integrati Eco prende in analisi la cultura di massa e gli opposti atteggiamenti con i quali gli individui guardano ai prodotti culturali. Per coloro che guardano alla cultura come “gelosa coltivazione, assidua e solitaria, di una interiorità che si affina e si oppone alla volgarità della folla” (Eco 1964, p. 3), la cultura di massa è una cultura di basso livello. Per gli apocalittici i mass media tenderebbero ad un livellamento verso il basso della cultura, dovendosi rivolgere a masse enormi ed eterogenee di spettatori che verrebbero così orientati al conformismo delle scelte di consumo e dei valori. Come suggerito da Traini (p.185), per gli apocalittici “i mass media incoraggiano una visione passiva e acritica del mondo, e scoraggiano lo sforzo personale verso esperienze originali; i mass media sono sottomessi a un circuito commerciale e quindi devono rispondere a criteri economici.” Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici Per gli integrati invece i mass media contribuirebbero alla diffusione della cultura, mettendo a disposizione dei prodotti culturali ai quali le masse stesse non avrebbero avuto accesso. Se gli apocalittici trovano la loro base culturale e teorica nella Scuola di Francoforte e in autori come Horkheimer, Adorno, Marcuse e Habermas, che sottolineano il ruolo passivo dell’uomo nella società di massa, gli integrati trovano il loro riferiemnto teorico nei lavori di Marshall McLuhan. Eco chiarisce così i limiti dei due approcci interpretativi: «L’errore degli apologeti è di ritenere che la moltiplicazione dei prodotti dell’industria sia di per sé buona, secondo una ideale omeostasi del libero mercato, e non debba essere sottoposta a una critica e a nuovi orientamenti. L’errore degli apocalittici-aristocratici è di pensare che la cultura di massa sia radicalmente cattiva proprio perché è un fatto industriale, e che oggi si possa dare cultura che si sottragga al condizionamento industriale». Eco sostiene la necessità di studiare la civiltà di massa al fine di comprenderne le trasformazioni e i mutamenti in atto. Secondo l’autore (p. 22) nella civiltà di massa: “tutti gli appartenenti alla comunità diventano, in misure diverse, consumatori di una produzione intensiva di messaggi a getto continuo, elaborati industrialmente in serie e trasmessi secondo i canali commerciali di un consumo retto dalle leggi della domanda e dell’offerta”. Secondo Eco è necessario accettare la civiltà di massa e svolgere una “analisi strutturale che non deve solo soffermarsi sulla forma del messaggio, ma definire anche in che misura la forma è determinata dalle condizioni oggettive dell’emissione”, oltre a “stabilire per via empirica le differenti modalità di ricezione a seconda della circostanza storica o sociologica, e delle differenziazioni del pubblico”. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 9 Serena Gennaro - Umberto Eco: i lavori presemiotici Bibliografia U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962 U. Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani, Milano, 1964 S. Traini, Le basi della semiotica, Bompiani, Milano, 2013 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 9 di 9