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Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA...

Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca Lezione 008 01. Quale è il primo compito della scuola? Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente. Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, acquisire un certo grado di responsabilità e autonomia e, infine, formare alla cittadinanza e alla vita democratica. Il suo compito fondamentale è fornire gli strumenti necessari per crescere e acquisire un certo grado di responsabilità e autonomia e, infine, formare alla cittadinanza e alla vita democratica 02. Nello svolgimento della programmazione quando vendono utilizzati metodi e mezzi come il questionario e il test? Nella stesura degli obiettivi Nell'accertamento dei prerequisiti Nella presa d'atto della situazione della classe. Nessuno dei precedenti 03. Come si può definire la scuola? La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza; è luogo in cui nascono e crescono affetti, sentimenti, e si affermano le prime amicizie, che, in molti casi, resteranno per tutta la vita. La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura e apprendimento La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza; è luogo in cui nascono e crescono affetti, sentimenti, e si affermano le prime amicizie, che, in molti casi, resteranno per tutta la vita. La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza 04. Padroneggiare la lingua parlata;partecipare alle discussioni; esporre i risultati di un lavoro; sapere scrivere e ascoltare gli altri;Che tipo di obiettivi sono? Sono obiettivi tecnici e di comportamento. Sono obiettivi metodologici. Sono obiettivi di comportamento. Sono obiettivi tecnici 05. Curiosità e stupore;creatività; pensiero critico e autonomia di giudizio; che tipo di obiettivi sono? Sono obiettivi metodologici. Sono obiettivi tecnici Sono obiettivi di comportamento Sono obiettivi tecnici e di comportamento 06. Organizzare il proprio lavoro;risolvere correttamente un problema;preparare una relazione e costruirsi il proprio metodo di studio; che tipo di obiettivi sono? Sono obiettivi tecnici Sono obiettivi di comportamento Sono obiettivi metodologici Sono obiettivi tecnici e di comportamento 07. Quali sono le fasi della programmazione? Le fasi della programmazione sono : presa d'atto della situazione di partenza, accertamento dei prerequisiti, obiettivi, contenuti, moduli didattici lineari o trasversali, metodi, verifica, attività di recupero,relazione finale e miglioramenti ottenuti ed accertati rispetto alla situazione di partenza. Le fasi della programmazione sono : presa d'atto della situazione di partenza, accertamento dei prerequisiti, obiettivi, contenuti, moduli didattici lineari o trasversali Le fasi della programmazione sono : presa d'atto della situazione di partenza, accertamento dei prerequisiti, obiettivi, contenuti Le fasi della programmazione sono : obiettivi, contenuti, moduli didattici lineari o trasversali, metodi, verifica, attività di recupero,relazione finale e miglioramenti ottenuti ed accertati rispetto alla situazione di partenza © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 3/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 08. In fase di programmazione quali tipi di obiettivi vengono delineati? Gli obiettivi educativi Gli obiettivi formativi 4) Gli obiettivi educativi, trasversali, disciplinari e didattici Gli obiettivi didattici 09. Da cosa sono composti i moduli didattici lineari o trasversali? I moduli didattici lineari o trasversali sono composti da unità didattiche I moduli didattici lineari o trasversali sono composti dagli obiettivi disciplinari. I moduli didattici lineari o trasversali sono composti dalle attività didattiche programmate I moduli didattici lineari o trasversali sono composti dalle attività programmate 10. Nella fase della programmazione, con quali strumenti viene fatto l'accertamento dei prerequisiti? Con l'uso di metodi e mezzi come il questionario, il test, l'osservazione, ecc. Con l'osservazione diretta Nessuno dei precedenti. Con l'osservazione indiretta 11. Presenza di alunni diversamente abili, provenienza geografica, presenza di ripetenti e i nuovi inserimenti; di quale fase della programmazione fanno parte? Delineazione dei contenuti Presa d'atto della situazione di partenza Individuazione degli obiettivi Accertamento dei prerequisiti 12. Nella fase della programmazione, quali sono gli aspetti da tenere in considerazione nella presa d'atto della situazione della classe? Gli aspetti da tenere in considerazione sono: la presenza di alunni diversamente abili, la provenienza geografica, la presenza di ripetenti e i nuovi inserimenti. Gli aspetti da tenere in considerazione sono: la presenza di ripetenti e i nuovi inserimenti Gli aspetti da tenere in considerazione sono: la presenza di alunni diversamente abili, la provenienza geografica Nessuno dei precedenti 13. A cosa concorrono gli obiettivi educativi? Gli obiettivi educativi concorrono alla formazione globale della personalità umana, spaziando dall'aspetto cognitivo a quello relazione e affettivo 4) Gli obiettivi educativi riguardano l'aspetto disciplinare Gli obiettivi educativi concorrono alla formazione della personalità umana Gli obiettivi educativi concorrono alla formazione dell'aspetto cognitivo a quello relazione e affettivo 14. Chi fa una distinzione tra obiettivi educativi e obiettivi didattici? Loris Malaguzzi partendo da una riflessione filosofica sulla programmazione divide gli obiettivi educativi dagli obiettivi didattici. ùPestalozzi partendo da una riflessione filosofica sulla programmazione divide gli obiettivi educativi dagli obiettivi didattici. Ralph Tyler partendo invece da una riflessione filosofica sulla programmazione divide gli obiettivi educativi dagli obiettivi didattici. M. Pellery partendo da una riflessione filosofica sulla programmazione divide gli obiettivi educativi dagli obiettivi didattici. © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 4/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 15. Secondo Taylor, da dove deve partire la programmazione? Per il Tyler la programmazione implica una “scelta” dei contenuti e dei metodi e degli strumenti di verifica e con essi anche un ben preciso sistema di valori etici e politici. Per il Tyler la programmazione deve partire dall'analisi del contesto sociale Per il Tyler la programmazione deve partire dall'analisi del contesto dal patrimonio culturale, perciò implica una “scelta” dei contenuti e dei metodi e degli strumenti di verifica e con essi anche un ben preciso sistema di valori etici e politici. Per il Tyler la programmazione deve partire dall'analisi del contesto sociale, dai bisogni dello studente e dal patrimonio culturale, perciò implica una “scelta” dei contenuti e dei metodi e degli strumenti di verifica e con essi anche un ben preciso sistema di valori etici e politici. 16. Chi per primo sosteneva che “una programmazione didattica debba essere fondata su obiettivi precedentemente tradotti in comportamenti osservabili e misurabili? Maria Montessori Ralph Taylor Loris Malaguzzi Bruner 17. A chi si può attribuire il merito Il merito di aver dato avvio a quel settore di ricerca che va sotto il nome di teoria del curricolo e della programmazione scolastica? Il merito si può attribuire a si può attribuire a Ralph Tyler. Il merito si può attribuire a si può attribuire a Loris Malaguzzi con la sua teoria della pedagogia relazionale. Il merito si può attribuire a si può attribuire a Bruner con la teoria del curriculum aspirale 4) Il merito si può attribuire a si può attribuire a Maria Montessori © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 5/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca Lezione 016 01. Secondo le Indicazioni per il curricolo quando si ha la valorizzazione delle discipline ? Secondo le Indicazioni nazionali la valorizzazione delle discipline si ha quando si evita la frammentazione dei saperi Secondo le Indicazioni nazionali la valorizzazione delle discipline si ha quando si l' impostazione trasmissiva Secondo le Indicazioni nazionali la valorizzazione delle discipline avviene con una buona programmazione Secondo le Indicazioni nazionali la valorizzazione delle discipline si ha quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello della impostazione trasmissiva 02. Quale è un aspetto innovativo delle Indicazioni nazionali rispetto ai Programmi Ministeriali? Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall'impianto curricolare centrato sulla programmazione Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall'impianto curricolare centrato sulle abilità. Per i campi di esperienza della scuola dell'infanzia e per ogni disciplina del primo ciclo sono previsti traguardi di sviluppo delle competenze che sono prescrittivi Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall'impianto curricolare centrato sulle competenze. Per i campi di esperienza della scuola dell'infanzia e per ogni disciplina del primo ciclo sono previsti traguardi di sviluppo delle competenze che sono prescrittivi Un aspetto molto innovativo rispetto ai Programmi del passato è rappresentato dall'impianto curricolare centrato sulle conoscenze. Per i campi di esperienza della scuola dell'infanzia e per ogni disciplina del primo ciclo sono previsti traguardi di sviluppo delle competenze che sono prescrittivi 03. Cosa si intende per verticalità del curricolo? La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi coerenti La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni. La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi di apprendimento progressivi La verticalità del curricolo è un impegno che ciascuna scuola si assume per costruire percorsi di apprendimento progressivi e coerenti, che sappiano ottimizzare i tempi della didattica e stimolare la motivazione degli alunni 04. Quale è la prima caratteristica che deve avere il curricolo? Il Curricolo deve essere circolare Il curricolo deve essere verticale Nessuna delle precedenti Il curricolo deve essere lineare 05. Che cosa possono rappresentare le indicazioni Nazionali? Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del curricolo di scuola. Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del POF Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del PEI Le Indicazioni rappresentano la base di partenza per la costruzione del POTF 06. Quando le Indicazioni Nazionali hanno preso il posto dei Programmi Nazionali? Dopo il riconoscimento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel 1989 Nessuna delle precedenti Dopo il riconoscimento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e della riforma della valutazione Dopo il riconoscimento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche 07. Quale modello di scuola vinene messo in discussione negli anni 60? Negli anni settanta si mette in discussione il modello di scuola quello gentiliano ;in cui erano stabiliti tutti i contenuti in maniera molto standardizzata. Nessuna delle precedenti Negli anni settanta si mette in discussione il modello di scuola quello gentiliano ;in cui erano stabiliti tutti i contenuti in maniera molto sommaria. Negli anni settanta si mette in discussione il modello di scuola quello gentiliano ;in cui erano stabiliti tutti i contenuti in maniera molto rigida, per cui se un docente non svolgeva tutto il programma, non aveva svolto il suo compito © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 6/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 08. Chi si trova al centro dell'azione educativa? Al centro di questa complessità reticolare troviamo gli insegnati Al centro di questa complessità reticolare troviamo l'alunni e insegnati Al centro di questa complessità reticolare troviamo l'alunni, insegnati e famiglie Al centro di questa complessità reticolare troviamo l'alunno 09. Quali metodologie didattiche è necessario utilizzare per un'azione educativa e formativa efficace? Le metodologie basate sull'apprendimento cooperativo La metodologie del peer to peer e del tutoring Le metodologie basate sul cooperative learning L'uso di metodologie didattiche differenziate e personalizzate che contraddistinguano una efficace azione formativa in quanto orientate a sviluppare sistemi di padronanza dei compiti e dei problemi, valorizzando l'apprendimento in contesti applicativi che favoriscano l'esplorazione e la scoperta, il lavoro di interazione e collaborazione tra pari valorizzando l'esperienza e le conoscenze di ciascuno 10. Cosa devono definire gli obiettivi? Gli obiettivi di apprendimento devono definire in modo chiaro e inequivocabile le conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze Nessuna delle precedenti Gli obiettivi di apprendimento devono definire in modo chiaro e inequivocabile le conoscenze al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze Gli obiettivi di apprendimento devono definire in modo chiaro e inequivocabile le abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze 11. Cosa sono indicano i traguardi di sviluppo delle competenze? I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le finalità dell'azione educativa allo sviluppo integrale dell'allievo” I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le piste didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'allievo” I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'allievo” I traguardi di sviluppo delle competenze indicano le piste culturali finalizzate allo sviluppo integrale dell'allievo” 12. Cosa presuppone la centralità dello studente? Presuppone una spiccata attenzione alle caratteristiche personali, agli stili di apprendimento, agli interessi, attitudini, talenti che ciascun ragazzo esprime in forme peculiari Presuppone una spiccata attenzione alle caratteristiche personali. presuppone una spiccata attenzione agli interessi, attitudini, talenti che ciascun ragazzo esprime in forme peculiari. presuppone una spiccata attenzione agli stili di apprendimento 13. A chi spetta predisporre le condizioni cognitive, affettive e relazionali che in un dato contesto consentano allo studente di costruire le proprie conoscenze e abilità al fine di conseguire mete formative importanti per vivere bene nel proprio contesto sociale? Alla funzione strumentale dell'Area inclusione All'insegnate Al collegio docenti Al Dirigente scolastico 14. Quale è l'obiettivo principale della scuola? L'obiettivo principale della scuola è quello di formazione e istruzione. L'obiettivo principale della scuola è quello di realizzare interventi di educazione. L'obiettivo principale della scuola è quello di realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti L'obiettivo principale della scuola è quello di realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona. © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 7/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 15. Quale è il compito principale della scuola? La scuola ha il compito di assicurare ad ogni alunno il successo educativo La scuola ha il compito di assicurare ad ogni alunno il successo formativo La scuola ha il compito di assicurare ad ogni alunno il raggiungimento degli obiettivi scolastici La scuola ha il compito di assicurare ad ogni alunno una buona educazione © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 8/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca Lezione 024 01. Cosa fa parte del curricolo “esplicito”? Fanno parte del curricolo “esplicito”le mete formative Nessuna delle precedenti Fanno parte del curricolo “esplicito”le mete organizzative Fanno parte del curricolo “esplicito”le mete educative 02. Cosa definisce il Ministero della Pubblica Istruzione? Il Ministero della Pubblica Istruzione definisce gli gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni e le discipline costituenti la quota nazionale e il relativi monte ore annuo. Nessuna delle precedenti l Ministero della Pubblica Istruzione definisce gli obiettivi generali dei processi formativi Il Ministero della Pubblica Istruzione definisce gli obiettivi generali dei processi formativi gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni e le discipline costituenti la quota nazionale e il relativi monte ore annuo. 03. Che cosa è il curricolo intangibile? Nessuna delle precedenti Il curricolo intangibile è costituito dal carattere degli alunni. Il curricolo intangibile è costituito dal clima della scuola. Il curricolo intangibile è costituito dal clima della scuola, da quel complesso di pensieri, di modi di essere e di interagire, di affrontare le criticità che gli alunni comunque respirano e che in modo inversamente proporzionale all'età ma comunque rilevante ne influenzano l'atteggiamento verso la scuola, verso gli studi ed il proprio sviluppo personale 04. Che tipo di variabile è utilizzo degli spazi e delle attrezzature? E' una variabile organizzativa del curricolo esplicito. Entrambe le precedenti Nessuna delle precedenti E' una variabile organizzativa del curricolo implicito 05. Che tipo di variabile è l' articolazione del tempo scolastico, annuale e settimanale ? Entrambe le precedenti E' una variabile formativa E' una variabile organizzativa Nessuna delle precedenti 06. Cosa sono costituenti del curricolo “implicito”? Nnessuna delle precedenti Entrambe le precedenti Sono costituenti del curricolo “implicito” Le variabili formative Sono costituenti del curricolo “implicito” Le variabili organizzative. 07. Cosa definisce la singola istituzione scolastica? La singola istituzione scolastica definisce le competenze , le conoscenze, le abilità, le modalità organizzative e gestionali. Inoltre stabilisce i modi e i tempi per la valutazione degli apprendimenti e per la certificazione delle competenze La singola istituzione scolastica definisce le competenze , le conoscenze, le abilità, le modalità organizzative e gestionali La singola istituzione scolastica definisce i modi e i tempi per la valutazione degli apprendimenti e per la certificazione delle competenze. La singola istituzione scolastica definisce gli obiettivi generali dei processi formativi gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni e le discipline costituenti la quota nazionale e il relativi monte ore annuo. © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 9/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 08. Come può essere il curricolo? Esiste solo il curricolo implicito. Esistono tre tipi di curricolo: Implicito, esplicito e intangibile. Esistono due tipi di curricolo :esplicito e intangibile. Esistono due tipi di curricolo: implicito e esplicito 09. Nel progettare una didattica per competenze cosa devono tenere in considerazione gli insegnati? Nessuna delle precedenti. Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione l'importanza dell'individuazione chiara delle conoscenze e abilità fondamentali Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione l'importanza dell'individuazione chiara delle conoscenze e abilità fondamentali e del livello padronanza da raggiungere e dell'importanza di effettuare un bilancio delle conoscenze, delle abilità già acquisite ed evidenziate da parte dello studente. Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione l'importanza dell'individuazione chiara delle conoscenze fondamentali e del livello padronanza da raggiungere e dell'importanza di effettuare un bilancio delle conoscenze, delle abilità già acquisite ed evidenziate da parte dello studente. 10. Nel progettare una didattica per competenze cosa devono tenere in considerazione gli insegnati? Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione il fatto che l'ambiente nel quale si svolgono i percorsi dovrebbe assumere sempre più le caratteristiche di contesti asettici Nessuna delle precedenti Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione il fatto che l'ambiente nel quale si svolgono i percorsi dovrebbe assumere sempre più le caratteristiche di laboratori Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione il fatto che l'ambiente nel quale si svolgono i percorsi dovrebbe assumere sempre più le caratteristiche di contesti di lavoro 11. Nel progettare una didattica per competenze cosa devono tenere in considerazione gli insegnati? Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione il fatto che una competenza si sviluppa in un contesto nel quale lo studente porta a termine compiti. Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione il fatto che una competenza si sviluppa in un contesto nel quale lo studente è coinvolto nell'affrontare situazioni, nel portare a termine compiti. Nel progettare una didattica per competenze gli insegnati devono tenere in considerazione il fatto che una competenza si sviluppa in un contesto nel quale è inserito lo studente è inserito. Nessuna delle precedenti 12. Secondo Castoldi dove si acquisiscono le competenze? Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali (scuola), non formali (famiglia, luogo di lavoro, media, organizzazioni culturali e associative) e informali (vita sociale nel suo complesso Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali e non formali. Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi non formali e informali. Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali. 13. A cosa è finalizzata l'azione formativa? L'azione formativa è finalizzata allo svolgimento del programma L'azione formativa è finalizzata al raggiungimento di obiettivi e traguardi scolastici L'azione formativa è finalizzata al raggiungimento di obiettivi e traguardi formativi L'azione formativa è finalizzata al raggiungimento di obiettivi e traguardi educativi 14. Come si può definire il curricolo? Il curricolo indica i traguardi per lo sviluppo delle competenze Il curricolo indica le attività da svolgere in classe Il curricolo indica i paletti che traccino la strada entro cui i singoli docenti possano esercitare la loro funzione formativa: una sorta di canovaccio che guida l'insegnate nella sua azione educativa-didattica Una sorta di programmazione © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 10/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 15. Riprendendo i contributi delle Indicazioni, come possiamo definire il lavoro di costruzione del curricolo? Riprendendo i contributi delle Indicazioni possiamo definire il lavoro di costruzione del curricolo come “il processo attraverso il quale si sviluppano ed organizzano la ricerca e l'innovazione educativa”. Riprendendo i contributi delle Indicazioni possiamo definire il lavoro di costruzione del curricolo come “il processo attraverso il quale si sviluppano ed organizzano la ricerca –azione Riprendendo i contributi delle Indicazioni possiamo definire il lavoro di costruzione del curricolo come “il processo attraverso il quale si sviluppano ed organizzano la ricerca –azione. Nessuna delle precedenti. © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 11/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca Lezione 032 01. Quali sono le metodologie adottate nelle UDA? L'UdA è un percorso che ha il fine di rendere gli studenti protagonisti del loro apprendimento, per cui necessita dell'adozione di metodologie didattiche cooperative L'UdA è un percorso che ha il fine di rendere gli studenti protagonisti del loro apprendimento, per cui necessita dell'adozione di metodologie didattiche induttive, laboratori ali e cooperative. L'UdA è un percorso che ha il fine di rendere gli studenti protagonisti del loro apprendimento, per cui necessita dell'adozione di metodologie didattiche deduttive Nessuna delle precedenti 02. Cosa si può valutare in un'UDA? In ogni unità di apprendimento si possono valutare le competenze In ogni unità di apprendimento si possono valutare le conoscenze disciplinari In ogni unità di apprendimento si possono valutare le abilità e le conoscenze In ogni unità di apprendimento si possono valutare le competenze culturali promosse nei compiti di realtà proposti, ossia quelle appartenenti agli assi culturali e contenute negli allegati delle Linee guida 03. Come deve essere presentato l'UDA? L'UdA deve essere presentata agli alunni attraverso delle schede L'UdA deve essere presentata agli alunni con un linguaggio semplice e comprensibile. L'UdA deve essere presentata agli alunni con una presentazione ufficiale L'UdA deve essere presentata agli alunni attraverso delle slide 04. Ogni fase dell'UdA è affidata ad un insegnamento che deve proporre un'attività didattica che abbia le seguenti caratteristiche Che promuova una delle competenze obiettivo previste, tramite l'acquisizione e l'utilizzo dei saperi necessari; in cui gli alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento; che adotti strategie didattiche più coinvolgenti e partecipative (apprendimento cooperativo in piccoli gruppi; brainstorming, discussione; problem solving; role play…) , che sia finalizzata alla realizzazione di un prodotto intermedio (da valutare in livelli e in decimi), che sia parte del compito di realtà e che possa valutare le conoscenze, abilità e competenze promosse tramite prove di verifica tradizionali o prove di competenza. Che promuova una delle competenze obiettivo previste, tramite l'acquisizione e l'utilizzo dei saperi necessari; in cui gli alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento; che adotti strategie didattiche più coinvolgenti e partecipative (apprendimento cooperativo in piccoli gruppi; brainstorming, discussione; problem solving; role play. Che promuova una delle competenze obiettivo previste, tramite l'acquisizione e l'utilizzo dei saperi necessari; che adotti strategie didattiche più coinvolgenti e partecipative. Che promuova una delle competenze obiettivo previste, tramite l'acquisizione e l'utilizzo dei saperi necessari; in cui gli alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento. 05. Cosa viene specificato nella parte introduttiva di un'UDA? Nella parte introduttiva di un'UDA vengono esplicitati i risultati attesi Nella parte introduttiva di un'UDA vengono esplicitati la presenta di informazioni generali quali gli assi/insegnamenti coinvolti; i risultati di apprendimento attesi in termini di competenze, abilità e conoscenze; i pre-requisiti indispensabili ad affrontarla; il valore formativo del percorso; e la durata complessiva. Nella parte introduttiva di un'UDA vengono esplicitati gli obiettivi di apprendimento Nella parte introduttiva di un'UDA vengono esplicitati la presenta di informazioni generali quali gli assi/insegnamenti coinvolti e la durata complessiva. 06. Che cosa viene articolato nel piano di lavoro dell'UdA? Nessuna delle precedenti Nel piano di lavoro dell'UdA, il percorso viene articolato in fasi progressive o parallele. Nel piano di lavoro dell'UdA, il percorso viene articolato in fasi progressive o parallele, per ognuna delle quali vengono esplicitati i contenuti da affrontare, le attività e strategie didattiche da utilizzare, i tipi di prova (verifica, prova di competenza o compito di realtà) ed i criteri di di valutazione ed infine la durata Nel piano di lavoro dell'UdA, il percorso viene articolato in fasi progressive o parallele, per ognuna delle quali vengono esplicitati i contenuti da affrontare, le attività e strategie didattiche da utilizzare. © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 12/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 07. Da cosa è composta solitamente un'UDA? Un'UdA, solitamente, è composta da una parte introduttiva, una parte più dettagliata, detta piano di lavoro. Un'UdA, solitamente, è composta da una parte introduttiva, una parte più dettagliata, detta piano di lavoro, una pianificazione temporale dello svolgimento delle fasi, tramite un diagramma di Gantt, delle griglie per l'osservazione sistematica e rubriche di valutazione delle competenze Un'UdA, solitamente, è composta da una parte introduttiva una parte finale e di rendicontazione tramite delle griglie per l'osservazione sistematica e rubriche di valutazione delle competenze. Un'UdA, solitamente, è composta da una parte introduttiva, una parte più dettagliata, detta piano di lavoro, una pianificazione temporale dello svolgimento delle fasi. 08. Tra gli insegnati cosa favorisce l'UDA? Nessuna delle precedenti Tra gli insegnati favorisce la collaborazione e la progettazione condivisa Tra gli insegnati favorisce maggiore collaborazione Tra gli insegnati favorisce la collaborazione e la progettazione condivisa tra docenti e quindi una visione olistica del progetto formativo degli allievi 09. Cosa promuove l'UDA? L 'UDA promuove lo sviluppo, da parte degli allievi, di un pensiero complesso, abituato ai collegamenti interdisciplinari e alla risoluzione di situazioni problematiche. L'UDA promuove lo sviluppo, da parte degli allievi, di una personalità l'UDA promuove lo sviluppo, da parte degli allievi, di maggiore autostima L' UDA promuove lo sviluppo, da parte degli allievi, più fiducia nelle loro capacità. 10. Cosa permettere di fare il compito di realtà? Il compito di realtà permette di trovare più soluzioni (o con una soluzione a cui si può arrivare in diversi modi) ed è attinente alla vita reale. Il compito di realtà permette di mobilitare le conoscenze e le abilità nella risoluzione di una situazione-problema complessa, inedita, aperta a più soluzioni (o con una soluzione a cui si può arrivare in diversi modi) e attinente alla vita reale. Il compito di realtà permette di mobilitare le conoscenze e le abilità. Nessuno dei precedenti 11. Quale è il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un'UdA? Il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un'UdA è l'acquisizione delle abilità. Il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un'UdA è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità. Il prerequisito per lo sviluppo delle competenze in un'UdA è l'acquisizione delle conoscenze Nessuno dei precedenti 12. L'Uda promuove e valuta competenze , in merito a ciò , quale è la definizione di competenza secondo il Consiglio europeo ? Il consiglio europeo definisce la competenza come “la competenza indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia”. Il consiglio europeo definisce la competenza come “la competenza indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità”. Il consiglio europeo definisce la competenza come “la competenza indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità”. Il consiglio europeo definisce la competenza come “la competenza indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche”. 13. A cosa è finalizzato un'unità di apprendimento? Inoltre l'UDA è finalizzata all'acquisizione/mobilitazione delle conoscenze e delle abilità , necessarie a promuovere le competenze culturali e sociali ed utili ad affrontare e risolvere una situazione-problema Inoltre l'UDA alla promozione delle competenze culturali e sociali ed utili ad affrontare e risolvere una situazione-problema. Inoltre l'UDA è finalizzata all'acquisizione/mobilitazione delle conoscenze ) Inoltre l'UDA è finalizzata all'acquisizione/mobilitazione delle abilità , necessarie a promuovere le competenze culturali e sociali ed utili ad affrontare e risolvere una situazione-problema © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 13/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 14. Come si può definire un'unità di apprendimento? L'unità di apprendimento è un percorso formativo L'unità di apprendimento è un percorso educativo RISPOSTA 4L'unità di apprendimento è un percorso educativo interdisciplinare che ingaggia lo studente nel ruolo di protagonista del processo di apprendimento ed è articolato intorno ad un tema ed organizzato in fasi di sviluppo temporale L'unità di apprendimento è un percorso formativo interdisciplinare che ingaggia lo studente nel ruolo di protagonista del processo di apprendimento ed è articolato intorno ad un tema ed organizzato in fasi di sviluppo temporale 15. Che cosa è un'unità di apprendimento? Nessuna delle precedenti L'unità di apprendimento è un percorso formativo L'unità di apprendimento è un percorso formativo interdisciplinare. L'unità di apprendimento è un percorso educativo © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 14/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca Lezione 040 01. Quale legge è detta legge quadro? La legge 517/1977 La legge 104/1999 La legge 107/1977 Nessuna delle precedenti 02. Quando è entrata in vigore la legge 104? La legge 104 entrò in vigore nell'agosto del 1995 La legge 104 entrò in vigore il 18 Febbraio 1992 La legge 104 entrò in vigore il 18 Febbraio del 1999 Nessuna delle precedenti 03. Dove viene inserita l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine? Viene inserita nel progetto di vita Viene inserita nel PEI Viene inserita nel PTOF Viene inserita nella diagnosi funzionale 04. Dove viene inserita la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà che l'alunno dimostra di incontrare in settori di attività? Vien inserita nel PTOF Viene inserita nella diagnosi funzionale Viene inserita nel PEI Viene inserita nel PDP 05. Cosa deve comprendere necessariamente Il profilo dinamico funzionale ? Il profilo dinamico funzionale comprende necessariamente l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine Il profilo dinamico funzionale comprende necessariamente:la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà che l'alunno dimostra di incontrare in settori di attività e l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine Il profilo dinamico funzionale comprende necessariamente:la descrizione funzionale dell'alunno Il profilo dinamico funzionale comprende necessariamente:la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà che l'alunno dimostra 06. La Diagnosi Funzionale è finalizzata al recupero della persona con disabilità. Di quali aspetti deve tenere particolarmente conto ? 4- Deve tenere particolarmente conto delle potenzialità registrabili in ordine ai seguenti aspetti: Cognitivo ;Affettivo;Motorio. Deve tenere particolarmente conto delle potenzialità registrabili in ordine ai seguenti aspetti: Cognitivo ;Affettivo; Sensoriale Deve tenere particolarmente conto delle potenzialità registrabili in ordine ai seguenti aspetti: Cognitivo ;Affettivo; Sensoriale ;Motorio-Prassico;Neuropsicologico ;Autonomia personale e sociale Deve tenere particolarmente conto delle potenzialità registrabili in ordine ai seguenti aspetti: cognitivo e affettivo. 07. La Diagnosi Funzionale a cosa è finalizzata ? 5- Entrambe le precedenti La Diagnosi Funzionale è finalizzata ad una buona programmazione Nessuna delle precedenti La Diagnosi Funzionale è finalizzata al recupero della persona con disabilità © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 15/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 08. Quale è la legge che introduce la figura dell'Insegnante specializzato per le attività di sostegno? Nesuna delle precedenti La legge 104 /1999 La legge 104 /1999 La legge 517 /1977 09. quale legge segna un punto di svolta fondamentale nel percorso verso una scuola inclusiva e ancora oggi rappresenta l'assetto normativo che fa fulcro a tutte le altre normative, circolari ministeriali , decreti legge venuti a seguito? La legge 104/1999 La legge 275/1999 La legge 107 /1999 la legge 517 /1977 10. Quale è la legge che avvia un nuovo modello pedagogico-didattico centrato sulla programmazione scolastica e sulla valutazione? La legge 275 /1999 La legge 517/1977 Nessunan delle precedenti La legge 107/2015 11. Quale è la legge che abolisce le classi differenziali per l'integrazione di tutti gli alunni nelle classi comuni? Nessuna delle precedenti - La legge 104 /1999 La legge 517 /1977 La legge 104 /1977 12. Quale è la prima legge che cita l'educazione nella scuola ordinaria degli alunni con disabilità con riferimento agli invalidi civili? Legge 107/1991 è la prima normativa che cita l'educazione nella scuola ordinaria degli alunni con disabilità con riferimento agli invalidi civili Entrambe le precedenti Legge 118/1971 è la prima normativa che cita l'educazione nella scuola ordinaria degli alunni con disabilità con riferimento agli invalidi civili Nessuna delle precedenti 13. A cosa ci si riferisce con il temine inclusione? Con il termine “inclusione”, ci si riferisce invece a una strategia finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti, con l'obiettivo di valorizzare al meglio il potenziale di apprendimento dell'intero gruppo classe Con il termine “inclusione”, ci si riferisce invece a una strategia finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti Nessuna delle precedenti Con il termine “inclusione”, ci si riferisce invece a una strategia finalizzata alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti, con l'obiettivo di valorizzare al meglio il potenziale di apprendimento dell'intero gruppo classe. 14. Quando nasce il concetto di inclusione scolastica ? Il concetto di inclusione scolastica entra nel dibattito pedagogico italiano alla metà degli anni 2000 Il concetto di inclusione scolastica entra nel dibattito pedagogico italiano negli anni 2000 Il concetto di inclusione scolastica entra nel dibattito pedagogico italiano negli anni '80 Il concetto di inclusione scolastica entra nel dibattito pedagogico italiano negli anni '90 © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 16/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 15. Cosa accade con l'approvazione della legge 517/1977? 5- Nessuno delle precedenti Vengono istituite le classi speciali Viene definito il Pieno Educativo Individualizzato Nasce per la prima volta una prospettiva inclusiva dell'integrazione scolastica ravvisabile nella consapevolezza di dover trasformare i contesti e nel riferimento alle difficoltà educative in senso ampio. © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 17/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca Lezione 048 01. Quali sono le grandi categorie dei BES ? Sono la disabilità, lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale e i disturbi evolutivi specifici Sono disabilità, linguistico, culturale e i disturbi evolutivi specifici. Sono e i disturbi evolutivi specifici Sono la disabilità e lo svantaggio economico 02. Nel caso di DSA che cosa si predispone? Si predispone un piano educativo personalizzato Si predispone il PEI Si predispone il PDP Si predispone un progetto di vita 03. Cosa significa PDP Piano di personalizzazione Piano didattico personalizzato Progetto del plesso Progetto didattico personalizzato 04. Che differenza c'è tra il PEI e il PDP? Non ci sono differenze 4- Nel PEI e Nel PDP cambiano le strategie educative Nel PDP gli obiettivi formativi sono individualizzati , mentre nel PEI dono comuni al resto della classe Nel PEI gli obiettivi formativi sono individualizzati , mentre nel PDP dono comuni al resto della classe 05. Cosa significa PEI ? Progetto e indirizzo Progetto educativo individualizzato Piano educativo individualizzato Piano e indirizzo 06. Cosa significa BES? Nessuna delle precedenti Bisogni e specificità Bisogni educativi specifici Bisogni educativi speciali 07. Quale legge prevede l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività? La legge 107/99 La legge 275/99 La legge 190 del 2001 La legge 170/99 © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 18/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 08. In che consiste l'attività individualizzata? La didattica individualizzata consiste nelle attività sostegno per raggiungere degli obiettivi educativi speciali La didattica individualizzata consiste nelle attività di sostegno La didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l'alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze Nessuna delle precedenti 09. Quale legge l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari? Nessuna delle precedenti La legge 275/99 La legge 170/99 La legge 104/92 10. Quale legge prevede l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo? La legge 275/99 Nessuna delle precedenti La legge 170/99 La legge 104/92 11. Quale legge afferma : “ L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.” ? Entrambe le precedenti La legge dell'autonomia La legge 275/99 Nessuna delle precedenti 12. Quale legge è anche detta legge dell'autonomia? La legge 275/1999 Nessuna delle precedenti La legge 170 /1999 La legge 107/2015 13. Quale è la norma più importante del sistema scolastico? Il legge 104 del 1999 si può considerare la struttura portante di tutto il sistema scolastico, al suo interno vengono normati la maggior parte degli aspetti che riguardano la vita scolastica , sia dal punto di vista organizzativo , sia dal punto di vista contabile e chiaramente anche dal punto di vista didattico Il DPR 275/99 si può considerare la struttura portante di tutto il sistema scolastico, al suo interno vengono normati la maggior parte degli aspetti che riguardano la vita scolastica , sia dal punto di vista organizzativo , sia dal punto di vista contabile e chiaramente anche dal punto di vista didattico. Il DPR 170/99 si può considerare la struttura portante di tutto il sistema scolastico, al suo interno vengono normati la maggior parte degli aspetti che riguardano la vita scolastica , sia dal punto di vista organizzativo , sia dal punto di vista contabile e chiaramente anche dal punto di vista didattico DPR 107/2015 si può considerare la struttura portante di tutto il sistema scolastico, al suo interno vengono normati la maggior parte degli aspetti che riguardano la vita scolastica , sia dal punto di vista organizzativo , sia dal punto di vista contabile e chiaramente anche dal punto di vista didattico 14. Quali sono i riferimenti normativi della didattica inclusiva? La didattica inclusiva trova i suoi riferimenti normativi nel DPR.275/99 La didattica inclusiva trova i suoi riferimenti normativi nel DPR.275/99 nel DPR.170/10 , nelle Linee Guida D.M.12/07/11 e Direttiva Ministeriale 27/12/12 La didattica inclusiva trova i suoi riferimenti normativi nel nelle Linee Guida D.M.12/07/11 e Direttiva Ministeriale 27/12/12 La didattica inclusiva trova i suoi riferimenti normativi nel DPR.170/10 , nelle Linee Guida D.M.12/07/11 e Direttiva Ministeriale 27/12/12 © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 19/20 Set Domande: LA PROGRAMMAZIONE A SCUOLA METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE Docente: Teodori Francesca 15. Nel caso di ADHD che cosa si predispone? Si predispone un piano educativo personalizzato Si predispone il PEI Si predispone un progetto di vita Si predispone il PDP © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/11/2022 18:03:25 - 20/20 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)

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