Adolescenza: caratteristiche (Slides PDF)

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Le slides presentano una panoramica sullo sviluppo adolescenziale, con un'analisi dei compiti di sviluppo e dei fattori che influenzano il processo di crescita.

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Adolescenza: caratteristiche generali e ambiti di studio Concetto di transizione Inquadramento storico Compiti di sviluppo Paradossi dell’adolescenza Da Berti e Bombi (2018, pag. 405) L’adolescenza è un periodo di sviluppo che segna la transizione dalla fanciullezza...

Adolescenza: caratteristiche generali e ambiti di studio Concetto di transizione Inquadramento storico Compiti di sviluppo Paradossi dell’adolescenza Da Berti e Bombi (2018, pag. 405) L’adolescenza è un periodo di sviluppo che segna la transizione dalla fanciullezza all’età adulta Si tratta di un periodo di cui non sono facili da definire i limiti cronologici La natura stessa dell’adolescenza non è facile da definire Concetti implicati nell’idea di transizione Cambiamenti in ambito: Tuttavia, nell’influenzare gli Cognitivo esiti del periodo adolescenziale in termini Biologico relazionali, di costruzione Fisico dell’identità, di benessere Emotivo emotivo, di competenze e di Delle esperienze comportamenti, intervengono non solo i fattori di Delle relazioni cambiamento, ma anche quelli di continuità e di contesto. Cambiamenti e contesti Modello dello sviluppo adolescenziale di Grotevant adattato da Berti e Bombi (2018), pag. 409 Contesti di sviluppo Caratteristiche personali Contesti relazionali e di Macrosistemi azione Elementi di continuità: percezione di sé, Cambiamenti primari: maturazione, competenze acquisite, valori, modelli condizione legale di maggiorenne, operativi interni sviluppo cognitivo Risultati evolutivi Cambiamenti Sviluppo Situazione emotiva Comportamento relazionali dell’identità Quale natura? Cambiamenti storici nell’interpretazione di questa fase Come fase della vita umana viene considerata per la propria specificità a partire dalla fine del 1800, inizi del 1900. Stanley Hall considera l’adolescenza un periodo di turbamento e contraddizioni in cui si esce dallo stato “selvaggio” che contraddistingue le fasi precedenti Caprara e Fonzi (2000) parlano di questo periodo come di “età sospesa” Negli anni più recenti la concezione di una crescita tumultuosa è stata sostituita dall’idea che la maggior parte degli adolescenti sperimenti una crescita continuativa o intermittente Attualmente l’interesse di molti studiosi è centrato sui cambiamenti cerebrali che sottostanno ai comportamenti adolescenziali Concetti importanti da considerare nello studio dell’adolescenza Interrelazione tra sviluppo puberale, sviluppo intellettuale, fattori ambientali Molteplicità degli eventi critici Collegamento tra adolescenza e altre fasi dello sviluppo: fattori di continuità, di cambiamento e di contesto Compiti di sviluppo “Compito che emerge in un certo momento della vita di un individuo e il cui esito positivo gratifica e consente di affrontare i problemi successivi, mentre il fallimento porta all'infelicità, alla disapprovazione da parte della società e a difficoltà di fronte ai compiti che si presentano in seguito” (Havighurst, 1953) Hanno una funzione normativa e costituiscono ”una sorta di sistema di guida specifico di una data cultura”. Caratterizzati dal concorso di maturazione biologica, pressione culturale e aspirazioni e valori individuali. Compiti di sviluppo Nell’adolescenza Havighurst (1952) individua dieci compiti di sviluppo, di origine interna o esterna alla persona, tutti connotati dalla ricerca dell’indipendenza. Proprio il fatto che si tratti di compiti differenziati, che si possono presentare anche distintamente e separatamente, rende possibile all’adolescente affrontare in modo graduale le ristrutturazioni psicologiche ed emotive, con esiti anche diversi (Berti e Bombi, 2018, pag. 408). Compiti di sviluppo adolescenziali nella letteratura più recente (Palmonari, 2011) I compiti di sviluppo di Havighurst vengono raggruppati in tre categorie relative a: 1. Compiti legati allo sviluppo fisico e sessuale 2. Riorganizzazione del Sé e formazione dell’identità 3. Allargamento degli interessi a livello personale e sociale legati ai cambiamenti sostanziali nella cognizione Fattori che influenzano l’esito dei compiti evolutivi (Confalonieri e Grazzani, 2021) Storia personale dell’individuo, con le risorse di cui dispone al momento dell’ingresso in adolescenza Le richieste provenienti dall’ambiente e la cultura in cui è cresciuto Le reazioni del contesto (famiglia, scuola, coetanei …) ai tentativi di «traghettare» verso la vita adulta. Non vanno trascurati, in linea con la psicologia culturale Le differenze in relazione alla sessualità e alle caratteristiche fisiche maggiormente valorizzate nelle diverse culture Le differenze culturali connesse al fenomeno dell’emerging adulthood Le trasformazioni tecnologiche e i relativi cambiamenti nelle abitudini di vita La narrazione come strumento privilegiato di formazione dell’identità: con il resoconto autobiografico si attribuisce un senso alla propria storia, più o meno in linea con i canoni della cultura di appartenenza I paradossi dell’adolescenza Significativo sviluppo delle funzioni Aumenta il ricorso a comportamenti esecutive e della capacità di controllo spericolati e l’assunzione di rischio; di pensieri e azioni In adolescenza maggiore sensibilità alle Adolescenti diventano sempre più opinioni e valutazioni altrui; vissuti di consapevoli di sé incertezza e identità in via di definizione Fenomeno dell’anticipazione della Ritardo nell’emancipazione dalla pubertà famiglia e della maturità psicosociale L’adolescenza è uno dei periodi della Il tasso di mortalità e morbilità cresce vita di massima salute fisica notevolmente in questa fase (health paradox). Dal punto di vista psicologico periodo di potenziale fragilità. La pubertà Definizione e caratteristiche Le differenze individuali e di genere L’impatto e i fattori di rischio Indici della pubertà nelle femmine e nei maschi (adattato da Berti e Bombi, pag. 411) Maschi Anni Femmine Anni Testicoli iniziano a ingrossarsi 9,5-14 Capezzoli iniziano ad 8-13 affiorare Comparsa peli pubici 10-15 Inizia lo scatto di crescita 8-13 Il pene inizia a ingrandirsi 10,5-14,5 Compaiono i peli pubici 8-14 Inizia lo scatto di crescita 10,5-16 Scatto di crescita è massimo 9,5-14 Prima eiaculazione 12-16 Prima mestruazione 10,5-15,5 Scatto di crescita è massimo 12,5-15,5 Statura definitiva 10-16 Compare peluria su viso e 12,5-15,5 Compaiono peli sotto le 10-16 corpo ascelle Voce inizia a cambiare 12,5-15,5 Crescita del seno completata 10-16 Crescita del pene completata 12,5-16 Statura definitiva 13,5-17,5 Lo sviluppo puberale Cambiamento fisico che consiste nella maturazione dell’apparato riproduttivo (caratteri sessuali primari) e nella comparsa dei caratteri sessuali secondari. Esistono importanti differenze interindividuali in tale sviluppo. Fattori alla base delle differenze individuali Componenti ereditarie: similarità delle tempistiche nelle gemelle identiche Fattori nutrizionali e fattori igienico sanitari: raggiungimento di sufficiente massa corporea in epoca più precoce (ruolo di ormoni come kisspeptina, la leptina, la melanina, legati al peso e all’esposizione alla luce) Altri fattori: nascita sottopeso, situazioni di stress … Pubertà precoce o ritardata Precocità (anticipo pari a 2,5 DS: 8 anni femmine, 9 anni maschi). Effetto di situazioni patologiche a carico del SNC o di organi quali tiroide, surreni ecc., all’assunzione eccessiva di estroprogestinici o steroidi o a situazioni idiopatiche. Ritardo può essere legato a carenze di adeguati apporti nutrizionali. Fattori di rischio collegati a pubertà precoce Mancato raggiungimento della statura bersaglio Precoce inizio vita sessuale legato a sviluppo puberale precoce Ricerca precoce di indipendenza Rischio di essere considerati più adulti rispetto alla propria età La pubertà non è un fenomeno unitario: componenti dei cambiamenti puberali (Dahl, 2004) L’accrescimento rapido e l’aumento dell’altezza sono legati all’ormone della crescita (la secrezione di GH, ormone della crescita, aumenta nella media pubertà) Nelle prime fasi della pubertà avvento del gonadarca in risposta all’aumento delle gonadotropine ipofisarie, con crescita del seno nelle femmine e di testicoli e pene nei maschi, oltre che aumento della massa muscolare e cambiamento della voce nei maschi Ulteriore fenomeno il cosiddetto adrenarca: comparsa dei peli pubici e ascellari sotto lo stimolo degli ormoni androgenici prodotti dalle ghiandole surrenali e da quelle sessuali, sia maschili che femminili. Impatto della pubertà sui comportamenti : (Forbes e Dahl, 2010) È importante distinguere tra i cambiamenti legati alla pubertà (per esempio alcuni cambiamenti nelle funzioni cerebrali rilevanti per i cambiamenti nell’orientamento sociale) e cambiamenti legati all’età (per esempio alcuni aspetti dello sviluppo cognitivo). Inoltre è difficile distinguere ciò che è dovuto allo sviluppo puberale dai cambiamenti legati alle esperienze sociali dell’adolescente. Gli ormoni stessi possono avere influenze diverse sul comportamento in relazione al contesto sociale e all’ambiente di sviluppo dell’adolescente. Impatto della pubertà sui comportamenti: ambiti di studio (Forbes e Dahl, 2010) Influenza della maturazione puberale su sensation seeking e su ri-orientamento sociale Relazioni tra sviluppo puberale e funzioni cerebrali legate alla ricompensa e alla minaccia, al controllo inibitorio, al monitoraggio dell'azione e alla regolazione degli affetti Complessivamente, i risultati indicano che la pubertà influenza lo sviluppo dei sistemi cerebrali che giocano un ruolo nell’elaborazione degli stimoli affettivi e sociali. Elementi chiave da considerare Lo sviluppo puberale non è un fenomeno repentino, ma richiede un ampio arco temporale (2-3 anni per le femmine; 4-5 per i maschi). C’è asincronia tra i sessi nell’inizio e nel compimento dello sviluppo puberale. Esistono marcate differenze individuali nell’età in cui insorgono i cambiamenti puberali. Ripercussioni psicologiche dei cambiamenti fisici e della maturazione sessuale Fattori intrapersonali (es. disarmonie transitorie possono generare dismorfofobia; fenomeno del pubblico immaginario) Effetti delle differenze interindividuali: l’essere o percepirsi «fuori tempo» sia per anticipazione sia per ritardo può essere elemento di vulnerabilità, in associazione a fragilità esperite nel periodo precedente e contesti di vita (famiglia, scuola, coetanei) Fattori culturali: significati che le diverse culture attribuiscono ai cambiamenti puberali e alla corporeità in genere Lo sviluppo del Sé Definizioni e prospettiva multidimensionale Linee di sviluppo in adolescenza Adolescenti e prospettiva temporale Come definire il Sé? In base alle funzioni, il Sé è l’istanza psicologica che consente a ciascuno l’integrazione delle proprie esperienze, sia tracciando un confine tra ciò che pertiene all’individuo e ciò che pertiene al resto del mondo, sia assicurando la continuità tra esperienze che avvengono in momenti diversi. In questo modo il Sé individua o impone ordine alla nostra esperienza del mondo, da un unico, coerente punto di osservazione e definisce il mondo da quel punto di osservazione. Forme di conoscenza di Sé: prospettiva multidimensionale (Harter, 1998) Concetto di Sé: insieme di concetti che l’individuo ha di se stesso e di cui è cosciente. Una sorta di “teoria” su di Sé, con dimensioni centrali e periferiche. Il concetto di Sé non è statico. Stima di Sé: aspetto valutativo del Sé, che si riferisce al valore e alla competenza che l’individuo percepisce in relazione a Sé Concetti operativi di Sé: schemi del Sé salienti in determinati contesti, con funzione orientativa per il comportamento Forme di conoscenza di Sé: prospettiva multidimensionale (Harter, 1998) Auto-efficacia percepita (self-efficacy): convinzioni relative alla propria capacità di essere all’altezza in varie situazioni, fondamento dell’agentività Presentazioni di Sé (Sé multipli): modi in cui l’individuo mostra (o tenta di mostrare) agli altri aspetti significativi del proprio Sé, fortemente ancorati ai contesti. Sé ideale: caratteristiche del Sé ritenute ottimali. Il livello di discrepanza tra Sé reale e Sé ideale è alla base dell’autostima. Sviluppo del Sé Il Sé si forma durante l’infanzia e potenzialmente si rafforza, si consolida e si differenzia durante l’adolescenza. In adolescenza il cambiamento riguarda soprattutto tratti astratti (Harter, 1999); inoltre si verifica una differenziazione tra Sé attuali e Sé possibili. Cambiamenti evolutivi nella rappresentazione di Sé durante l’adolescenza (Susan Harter,1998) Organizzazione Contenuti salienti Valenza Prima Incapacità di Abilità riferite al Alternanza tra adolescenza integrare aspetti successo nelle valutazioni di Sé contraddittori di relazioni del tutto positive o Sé; pensiero tutto interpersonali del tutto negative o nulla Media Fattori contestuali Differenziazione di Instabilità; adolescenza contribuiscono attributi associati a riconoscimento all’emergere di differenti ruoli e simultaneo di conflitti tra diversi contesti attributi positivi e “Me” negativi Tarda Rappresentazioni Attributi che Visione più adolescenza super-ordinate, riflettono credenze, bilanciata, stabile che integrano le valori, standard e accurata delle precedenti e morali personali proprie attenuano i conflitti caratteristiche. Adolescenti di fronte al futuro Immagine del proprio futuro connessa allo sviluppo dell’identità → capacità di formulare progetti a lungo termine e confrontarsi in modo realistico con il futuro Prospettiva temporale → include anche il modo di vivere il presente e rapportarsi al passato Relazione tra identità e prospettiva temporale attraverso lo Zimbardo Time Perspective inventory: https://www.thetimeparadox.com/zimbardo-time- perspective-inventory/ Adolescenti di fronte al futuro Interrelazione tra processo identitario e prospettiva temporale Conquista dell’identità → orientamento al futuro con visione positiva del passato Definizione prematura → orientamento al futuro e visione meno positiva del passato Confusione → percezione negativa del passato, fatalismo verso il presente, scarso orientamento al futuro Moratoria → posizione intermedia in tutte le componenti della prospettiva temporale Gli adolescenti di fronte al futuro 2 (Berti e Bombi, 2018, pag. 479) 9 Identità in adolescenza Definizione e sviluppo dell’identità Modelli classici Modelli più recenti Identità e omosessualità Identità In letteratura, l’identità si fonda su sameness e senso di continuità nel funzionamento psicologico individuale, nel comportamento interpersonale e nell’impegno, nei ruoli, valori e credenze (Erik Erikson, 1959;1968 ). Gli studi sul Sé e sull’Identità si rifanno a costrutti in parte sovrapponibili, ma studiati separatamente da diverse tradizioni di ricerca. Identità adolescenziale Il sentimento di avere un’identità personale è basato su due osservazioni simultanee La percezione di essere La percezione che gli altri sé stessi e della propria riconoscano il nostro identità nel tempo e nello essere noi stessi e la spazio nostra continuità La formazione dell’identità nell’adolescenza (Erik H. Erikson, 1966, 1974) Secondo Erikson “Le concomitanti ovvie di un’identità ottimale sono la sensazione di essere a casa nel proprio corpo, la sensazione di sapere dove sto andando e la profonda sicurezza di un riconoscimento positivo da parte di quelli che contano per noi” (Erikson, 1968, p.165). In sintesi secondo Erikson Senso di continuità e coerenza Reciprocità: corrispondenza propria immagine di Sè e immagine che altri mi rimandano Accettazione propri limiti e percezione di libertà di scelta Percezione di avere una destinazione, un progetto di vita Stadi di Erikson FIDUCIA/ SFIDUCIA (0-1): imparare a fidarsi delle persone AUTONOMIA/ VERGOGNA E DUBBIO (1-2 ): iniziale coscienza di sé; capacità di aderire a regole di convivenza INIZIATIVA/ SENSO DI COLPA (3-6): intraprendere nuove attività, anche trasgredendo le norme stabilite dagli adulti INDUSTRIOSITA’/ INFERIORITA’ (7-11): responsabilità legate all'ingresso a scuola IDENTITA’/ CONFUSIONE DI RUOLI (12-18): integrare le conquiste degli stadi precedenti in una identità personale INTIMITA’/ ISOLAMENTO (età giovanile): costruire relazioni durature nell'amicizia, nel lavoro e soprattutto nell'amore GENERATIVITA’/ STAGNAZIONE (età matura): capacità di guardare al futuro, attraverso i figli, il lavoro o l’arte INTEGRITA’/ DISPERAZIONE (vecchiaia): accettare il proprio destino, inclusa la coscienza di dover morire La formazione dell’identità nell’adolescenza (Erik H. Erikson, 1966, 1974) La dialettica tra “Essere / non essere se stesso” è la crisi psico-sociale che connota l’adolescenza, in cui le relazioni e i ruoli si giocano prevalentemente all’interno del gruppo dei pari. Esito : Acquisizione dell’ Identità vs. confusione dei ruoli. Erikson sottolinea l’importanza del moratorium, come periodo in cui la crisi può essere risolta in modo compatibile con i bisogni esperienziali della persona. Lo sviluppo dell’identità in adolescenza (rispondere alla domanda “chi sono io?”) trovare una nuova unità tra passato e futuro, un senso di continuità e uguaglianza con se stessi valutare realisticamente se stessi e il proprio passato, entro una visione critica della cultura di appartenenza integrarsi nella società con un impegno flessibile ma duraturo su alcuni temi fondamentali (lavoro, sessualità, religione, politica) conquistare un senso basilare di lealtà e fiducia e sentimenti profondi e di radicamento, benessere, autostima; avere la coscienza di essere guidati da uno scopo. [Blasi e Glodis 1995, 405-406] Studio empirico dell’identità nell’adolescenza James E. Marcia (1966; 1992) Cambiamenti biologici, cognitivi, culturali e socio-psicologici caratterizzanti l’inizio dell’adolescenza costituiscono l’evento critico che obbliga all’abbandono degli equilibri infantili. L’autore utilizza interviste semi-strutturate, che esplorano diverse aree: scelte professionali, politiche, religiose, sessuali. La formazione dell’identità nell’adolescente avviene grazie alla combinazione di due processi: esplorazione e impegno. Gli status di identità secondo James Marcia (1980) Esplorazione Impegno assente presente Assente Confusione Moratoria Presente Definizione prematura Conquista dell’identità 10 Gli stili di identità (Berzonsky, 2003) Consentono di far fronte a situazioni stressanti, problematiche e alle richieste dell’ambiente Stile informativo: riflessione su di sé, capacità di mettersi in gioco, integrazione vari aspetti del Sé e benessere psicologico. Stile normativo: tendenza a conformarsi alle attese e ai valori degli altri. Teoria del Sé resistente al cambiamento. Stile diffuso/evitante: tendenza a rimandare scelte e a evitare il confronto. Teoria del Sé frammentaria e inconsistente. Forte influenza ambientale. (Laghi et al., 2013) Stati di identità tra 17 e 18 Domini identitari anni 1. Amicizia Moratoria (52%) 2. Relazioni sentimentali Identità raggiunta (19%) 3. Ruoli di genere Definizione anticipata (15%) 4. Divertimenti Identità confusa (14%) 5. Politica 6. Religione 7. Lavoro 8. Stile di vita Modello di Crocetti e Meeus (2014) Modello dinamico a 3 fattori: Impegno Esplorazione in profondità Riconsiderazione dell’impegno Stati di identità Acquisizione: alti livelli di impegno e di esplorazione in profondità e bassa riconsiderazione degli impegni (non avvertono necessità di mettere in discussione gli impegni presi). Early closure: livelli di impegno moderati e bassi livelli in esplorazione e riconsiderazione (riflettono poco sull’impegno preso e non valutano alternative). Moratorium: bassi livelli di impegno e di esplorazione in profondità e alti di riconsiderazione (non presentano impegni solidi ma li ricercano). Searching moratorium: alti livelli in tutti e tre i processi (hanno impegni solidi, ma li riconsiderano) Diffusione: bassi livelli in tutti e tre i processi e non si curano della mancanza di impegni. Crocetti (2014) Trovare la corrispondenza con lo stato di identità (Slide elaborata insieme) A scuola: quando un adolescente mostra: Impegno scolastico moderato, riflette Early closure poco su quanto studia e non considera la possibilità di cambiare Forte insoddisfazione verso l’impegno Moratorium scolastico assunto e mira a modificarlo Impegno scolastico forte, frutto di Acqusizione riflessione, senza bisogno di metterlo in discussione Impegno scolastico molto basso su cui Diffusione riflette poco e senza esigenza di cambiare Impegno scolastico forte, frutto di Searching moratorium riflessione, ma esigenza di metterlo in discussione È importante ricordare che lo status di identità non dipende solo dalle caratteristiche personali, ma dalle opportunità che offre l’ambiente Identità e omosessualità Orientamento sessuale = come e con chi un individuo mette in atto i propri desideri erotici, intimi e affettivi La ricerca attuale mostra che la differenza tra i sessi è un continuum con molte posizioni intermedie tra i poli maschile-femminile possono, indipendentemente Genere (ruoli, preferenze) l’uno dall’altro, non coincidere Orientamento sessuale con il polo maschile o femminile definiti dal sesso anagrafico Identità e omosessualità L’omosessualità è accettata in alcune culture ma non in altre nonostante: - non sia un scelta morale “correggibile” - non sia una disposizione modificabile - abbia radici biologiche ma non è una malattia I motivi di sofferenza nascono da: - omofobia - omofobia interiorizzata Adolescenza: sviluppo cognitivo Seriazione verbale Marta è più alta di Maria, Giulia è più bassa di Marta, Giulia è più alta di Maria. Domande: «Mettere in ordine crescente» oppure: «chi è la più alta», «chi è la più bassa» … Pensiero interproposizionale Ragionare su proposizioni complesse collegate mediante vari connettivi logici e giudicare se sono vere o false Esempi dal compito di Osherson e Markman (1975): Il gettone che ho in mano è verde e non verde Il gettone che ho in mano è verde o non verde Il gettone che ho in mano è verde o non è giallo Collegamenti attraverso proporzioni e analogie Operare con proporzioni matematiche Es: 6:3=4:2 Cogliere l’uguaglianza tra coppie di relazioni Es: regista-film; scrittore-libro Pensiero ipotetico deduttivo: il problema del pendolo (Vianello, Gini e Lanfranchi, 2019, pag. 336) Pensiero ipotetico deduttivo e integrazione di due diversi tipi di reversibilità: il problema della bilancia (Vianello, Gini e Lanfranchi, 2019, pag. 337) Compito delle carte (Wason e Johnson-Laird, 1972) A 3 D 4 Ogni carta ha una lettera su un lato e un numero sull’altro Quali carte occorre girare per decidere se è falsa la regola “Se c’è una vocale su un lato, c’ è un numero pari sull’altro”? Operazioni di combinazione (Vianello, Gini e Lanfranchi, 2019, pag. 336) Due persone giocano ai dadi, per centinaia di volte. Il primo punta sempre sul 2, l’altro sul 7. Vinceranno un numero di volte all’incirca uguali o uno dei due vincerà di più? In altre parole nel gioco dei dadi il 2 e il 7 hanno probabilità di uscita uguali o diverse? Come risponderanno gli adolescenti? Come rispondono invece bambini di età prescolare e scolare? Operazioni di combinazione (Vianello, Gini e Lanfranchi, 2019, pag. 336) Operazioni di combinazione Dato un insieme, composto da un certo numero di lettere (ad esempio A, B, C), quante combinazioni possiamo realizzare? INSIEME VUOTO, A, B, C, AB, AC, BC, ABC. E se fossero 4 elementi (A, B, C, D)? Integrazione di due diversi tipi di reversibilità Gruppo INRC I operazione diretta N operazione inversa R operazione reciproca C operazione correlativa Perché molte ricerche non confermano l’acquisizione di un livello operatorio-formale in adolescenti o adulti? Il pensiero formale non è slegato dai contenuti su cui si applica o dall’esperienza che deriva dal contesto di riferimento INFATTI differenze nella velocità di acquisizione per quantità e frequenza di stimolazioni intellettuali diversificazione delle attitudini con l’età (scienze vs. arte) influenza delle variabili contestuali (conoscenze pregresse, modalità di presentazione del compito, aspettative) influenza del confronto e della discussione nello svolgimento di compiti logici (confitto socio-cognitivo) utilizzo di schemi inferenziali diversi da quelli logici Le ricerche più recenti In accordo con Piaget: la capacità di effettuare operazioni di combinazione per generare ipotesi da mettere alla prova è assente nel primo decennio di vita; la capacità di riflettere sul proprio pensiero (oggi si parla di metacognizione) incrementa notevolmente tra la fine della fanciullezza e l’inizio dell’adolescenza. Le ricerche più recenti In disaccordo rispetto a Piaget: le operazioni formali non costituiscono una struttura unitaria e possono essere applicate con successo a età diverse; Esiste un notevole variabilità interindividuale e non è chiaro se tutte le persone raggiungano il pensiero formale; i compiti proposti sono troppo lontani dalla vita di tutti i giorni e non danno un quadro completo delle capacità di ragionamento e del loro sviluppo. Altre prospettive teoriche Studi neo-piagetiani (Case, 1992): secondo l’autore «da un lato si sviluppano strutture proprie dei vari domini di conoscenza (…), dall’altro la velocità di sviluppo, anche in adolescenza, è controllata dalla memoria di lavoro che aumenta in relazione alla pratica e rende conto di asimmetrie o décalage nello sviluppo di domini specifici» (Conflonieri e Grazzani, 2021, pag 76). Teorie del conflitto socio-cognitivo. Da alcune ricerche risulta che, come nei periodi precedenti, anche in adolescenza nelle situazioni di problem solving il confronto fra pari, attraverso lo scambio di opinioni in conflitto tra loro e la necessità di argomentare le proprie posizioni, porta a trovare un accordo e a risolvere più efficacemente il problema. Conseguenze del pensiero operatorio formale Costruzione di teorie, adesione a visioni del mondo Sensibilità all’incoerenza Indecisione Egocentrismo adolescenziale e fiaba/mito personale Pubblico immaginario Cambiamenti nell’immagine di sé Altre modalità di utilizzare il pensiero Ricorso al ragionamento informale: è rivolto alla soluzione di problemi mal strutturati, che richiedono, oltre all’applicazione di operazioni logiche, anche il riferimento a principi o conoscenze che si ritengono utili per la soluzione. Inoltre si usa quando la situazione è nota e possiamo ricorrere a euristiche, basandoci sull’esperienza. Altre modalità di utilizzare il pensiero Ricorso alle credenze epistemologiche, ossia alle idee che gli individui hanno rispetto alla conoscenza, alla sua natura, alle fonti, al grado di certezza. Differenze individuali e diversi livelli: Assolutista Molteplicista Valutativo Utilizzo del pensiero narrativo Due modi di pensare (Bruner J., 1986, 2003) Il pensiero logico-scientifico o paradigmatico persegue l’ideale di un sistema descrittivo formale e matematico. Partendo da asserzioni collocate in un particolare contesto si propone di formulare proposizioni di carattere generale (centralità di categorizzazione e concettualizzazione) Il pensiero narrativo si occupa delle intenzioni e delle azioni dell’uomo, delle vicissitudini che ne contrassegnano il corso e dei risultati che ne derivano. È “l’epifania dell’ordinario” e non si propone di trascendere il particolare Ingredienti della narrazione Creazione di significati impliciti, anziché espliciti, che consentano di fare delle presupposizioni Rappresentazione della realtà non così com’è, ma attraverso il filtro dei personaggi (soggettivizzazione) Presenza di una pluralità di prospettive Nel loro insieme tali caratteristiche consentono “quella coniugazione della realtà al congiuntivo” che è tipica della narrazione Sviluppo sociale in adolescenza Tematiche emergenti Cambiamenti generali e discontinuità nei Rapporto con comportamenti i genitori MA Continuità nei valori e nella qualità della Opinione comune: il comunicazione rapporto con i genitori diventa Bisogno di autonomia, separazione e deidealizzazione difficile, conflittuale MA NON in adolescenza. Distacco Questa opinione è Autoregolazione e ampliamento dei confini fondata? Su che della sfera personale e relativi conflitti cosa si basa? MA Riconoscimento dell’autorità in campo morale e soddisfazione nel rapporto con i genitori Funzione protettiva dei genitori SLIDE ELABORATA IN PARTE INSIEME I genitori svolgono un ruolo protettivo nei confronti dei figli adolescenti, riducendo l’effetto negativo di eventi di vita delicati o difficili e configurandosi come un fattore decisivo nello sviluppo nella capacità di far fronte agli eventi stressanti Tale funzione protettiva si esprime attraverso: il potenziamento dell’autostima soprattutto nelle condizioni in cui il figlio deve far fronte ad un fallimento l’appoggio diretto e la vicinanza in situazioni stressanti la stabilità del rapporto affettivo al variare delle circostanze Mantenersi aperti e disponibili all’ascolto Aiutare a dare un significato alle emozioni, anche intense e saper gestire le proprie emozioni Azione informativa aperta su temi delicati e cruciali nello sviluppo adolescenziale Tener salde alcune regole fondamentali Mostrare partecipazione e interesse alla vita dell’adolescente Rapporto con Cambiamenti cerebrali i coetanei Ricadute dello sviluppo Quali motivazioni cognitivo su pensiero critico alla base e capacità argomentativa dell’accresciuta importanza del Cambiamenti fisici e rapporto tra pari? interessi sessuali Bisogno di sostegno dei pari: – Gruppo allargato – Piccolo gruppo – Diade Le aggregazioni in adolescenza Gruppi allargati o subcultura (es. movimenti giovanili): corrispondenza a tipologie che condividono atteggiamenti o preferenze e che implicano una reputazione sociale Piccoli gruppi: condivisione di attività e interessi Diadi: amicali o sentimentali 5 I gruppi adolescenziali Gruppi formali: promossi da adulti, basati su regole esplicite (classe scolastica, associazioni sportive, religiose, politiche). Gruppi informali: aggregazioni spontanee di ragazzi/e che condividono interessi e spendono insieme il tempo libero. 6 I gruppi adolescenziali Fasi di evoluzione dei gruppi informali 1. Gruppetti omogenei per sesso, isolati gli uni dagli altri (preadolescenza) 2. I gruppetti iniziano a interagire 3. Formazione di compagnie: alcuni membri dei sottogruppi omogenei entrano a far parte anche di un gruppo misto 4. Compagnia in fase matura: nuovi sottogruppi misti interagiscono tra loro 5. Tramonto della compagnia: interazioni C C tra coppie maschio-femmina 7 C Norme di gruppo e scelte personali (1) Il gruppo rappresenta una forte attrattiva, ma non è facile entrarci. Appartenere a un gruppo implica condividerne le norme, in particolare quelle di lealtà interpersonale (rispettare gli impegni, non tradire la fiducia, non giudicare). Vestirsi o atteggiarsi in Conformismo modo simile agli altri membri del gruppo Il grado di conformismo può cambiare in base alla tipologia di gruppo. Norme di gruppo e scelte personali (2) Il conformismo è una manifestazione di adesione al gruppo che accentua l’identità collettiva; esso non implica accettazione di qualunque cosa e il grado di conformismo varia in relazione a diversi fattori. Solitamente: – trasgressioni “leggere” sono condivise – trasgressioni gravi sono rifiutate Favoritismo: il proprio gruppo è considerato il migliore, con conseguente svalutazione di chi non vi appartiene. Fenomeno che tende a calare nella tarda adolescenza. Le relazioni amicali in adolescenza La capacità di instaurare relazioni di amicizia è generalmente: indice del benessere psicologico indice della capacità di cooperare e di negoziare fattore protettivo del rischio di disagio sociale L’amicizia ha un diverso valore per: ADOLESCENTI PREADOLESCENTI riconoscimento delle piacere di stare insieme caratteristiche personali condivisione del tempo e mutuo rispetto e accettazione delle attività dell’altro creazione di rapporti di relazione da cui esigere cooperazione e di reciprocità maggiore vicinanza e intimità (importanza delle confidenze) Differenze di genere nel favorire i rapporti di amicizia (Tani, 2000) Ragazzi: stabilità emotiva, intraprendenza, spontaneità, bassa irritabilità -> relazione “fianco a fianco”, caratterizzata da condivisione di attività Ragazze: espansività, sicurezza di sé, bassa tendenza a dominare gli altri, interiorizzazione delle regole morali -> relazione “faccia a faccia” basata sulla conversazione e sullo scambio di confidenze NB: tuttavia la portata di queste differenze è minore di quanto ritenuto anche dal senso comune, se si considera l’evoluzione dell’amicizia nel corso di vita Rapporti sentimentali Iniziazione (11-13 anni) Esplorazione romantica (14-16 anni): si forma competenza romantica (maturano competenze di mutualità, di riflessione sulle relazioni, di regolazione emotiva) Impegno nelle relazioni (16-19 anni) (mutualità, insight, regolazione emotiva) Influenza positiva delle esperienze sessuali vissute all’interno di una relazione calda e supportiva per il benessere psicologico

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