Psicologia della Personalità - PDF
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This document provides an overview of personality psychology. It explores definitions of personality, examining different perspectives and approaches. It also discusses the concept of temperament and various methods of studying personality.
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PSICOLOGIA DELLA PERSONALITÀ La psicologia della personalità studia le persone nella loro interezza e complessità come insieme di organizzazioni di processi psicologici e il modo in cui ,questi ultimi, interagiscono determinando l’unicità dell’individuo ; fa questo cercando di dare risposte scien...
PSICOLOGIA DELLA PERSONALITÀ La psicologia della personalità studia le persone nella loro interezza e complessità come insieme di organizzazioni di processi psicologici e il modo in cui ,questi ultimi, interagiscono determinando l’unicità dell’individuo ; fa questo cercando di dare risposte scientifiche a domande comuni della vita. La complessità del tema della personalità è data da 3 campi di indagine : L’ universalità umana —> Allport, aspetti che accomunano ogni uomo in virtù della natura umana ( linguaggio, relazione, bisogno di amore ) Le differenze individuali —> gruppi che presentano differenze con altri soggetti appartenenti ad altri gruppi, quindi una somiglianza ristretta, che distinguono l’uno dall’altro ( interessi ecc) Unicità degli individui —> unicità della persona stessa rispetto a tutti gli altri esseri umani Definizioni Definizione di personalità di Allport —> “La personalità è l’organizzazione dinamica in seno all’individuo di quei sistemi psicofisici che determinano il comportamento e il pensiero che gli sono caratteristici” Altri autori, quali Cervone , Pervin ritengono che la personalità faccia riferimento a qualità psicologiche che contribuiscono a creare le strutture persistenti e caratterizzanti del singolo come pensare, sentire, comportarsi. La persistenza e la consistenza sono aspetti tipici della personalità, caratteristiche che rimangono stabili nel tempo e nello spazio. Galimberti invece introduce una ulteriore definizione : “ insieme di caratteristiche psichiche e modalità di comportamento che, nella loro integrazione, costituiscono il nucleo irriducibile dell’individuo che rimane tale nella molteplicità e diversità delle situazioni ambientali in cui si esprime e si trova ad operare. La personalità è ciò che si è, non ciò che si ha, fa riferimento a qualità psicologiche che contribuiscono a creare strutture persistenti e caratterizzanti del singolo come sentire, pensare e comportarsi. Tali caratteristiche vengono i indagate con le ricerche scientifiche, che attraverso sforzi sistematici, tentano di scoprire e spiegare le regolarità nei pensieri, sentimenti e comportamenti espliciti. Essa è molto più di ciò che noi possiamo vedere esaminando il comportamento. La personalità è come un’insieme di pattern relativamente stabili di pensare, sentire, comportarsi e mettersi in relazione con gli altri. Etimologia del termine personalità Il termine persona deriva dal greco, prosopon = maschera, termine entrato in Italia tramite il termine etrusco, Phersu. Il termine phersu si trovava intorno ai 2500 ani fa all’ingresso della tomba degli auguri presso la necropoli a Tarquinia, si crea quindi un’affinità del termine latino per-sona con il morfema etrusco phersu, prende il significato di ciò che appare di noi, la nostra maschera, un effetto esterno. Per comprendere al meglio la personalità e tutte le sue sfaccettature dobbiamo anche introdurre il termine carattere. Il termine carattere è un termine che risale ai primi secoli A.C della filosofia greca, mentre la personalità è un termine molto più giovane; parlando di carattere Teofrasto di Lesbo( 372-284 a.c.) ci lascia un poemetto “I caratteri”, un prima descrizione del carattere umano, basata su un osservazione sistematica di alcune caratteristiche di figure relative al carattere dell’essere umano. Fa delle descrizioni di differenti tipi di aspetti e comportamenti che vanno poi a descrivere il carattere ( es: la superbia, essere bugiardi, diffidenza ecc). Etimologicamente carattere dal greco indica incisione, è il marchio di un uomo, l’insieme delle sue caratteristiche, il carattere come termine ha assunto un riferimento alle qualità morali, riferendosi alla valutazione della personalità. Gli psicologi europei preferiscono l’utilizzo del termine carattere , mentre gli americani il termine personalità. Temperamento —> il temperamento si riferisce ai fenomeni caratteristici della natura emotiva di un individuo, compresa la suscettibilità allo stimolo emotivo, la sua forza abituale, la rapidità di risposta, il suo stato d’animo prevalente e ogni peculiarità della fluttuazione e intensità dello stato d’animo, essendo tali fenomeni dipendenti da una componente costituzionale e quindi di origine ereditaria. Il primo tentativo di classificare il temperamento lo ritroviamo in Ippocrate di Kos (460-377 a.c.) in base alla diversa proporzione degli umori presenti nell’individuo e di farli risalire ad una causa o ad un complesso di cause per lo più organiche. Distingue 4 umori : 1. Sanguigno—> sangue 2. Melanconico —> bile nera 3. Collerico —> bile gialla 4. Flemmatico —> flemma Wundt riprenderà la distinzione di Ippocrate in base alla rapidità e alla intensità nell’eccitabilità emotiva. Anche Eysenck riprende i 4 umori di Ippocrate nella descrizione dell’emotività stabile o instabile e nell’introversione ed estroversione. Per sviluppare una teoria formale della personalità, i teorici hanno il computo di studiare gli individui scientificamente perseguendo 5 obbiettivi: 1. Osservazione scientifica—> esaminare i gruppi, garantendo l’obbiettivita e l’integrazione delle osservazioni delle persone con misure scientifiche specifiche 2. Teoria sistematica—> correlare le proprie idee in maniera logica e coerente, creando una teoria sistematica 3. Teoria verificabile sperimentalmente—> verificare la propria teoria sperimentalmente 4. Teoria comprensiva—> teoria che deve comprendere tutti gli aspetti psicologicamente significativi delle persone 5. Applicazioni pratiche della teoria—> rendere utile la propria teoria per le persone Studiare la personalità aiuta a rispondere a dei quesiti che ci riguardano: Chi sono io ? Come mai sono diventato cosi? Perché mi comporto in un determinato modo ? A queste domande si risponde grazie alla distinzione di 5 macroaree. 1. Struttura della personalità = aspetti stabili e durevoli della personalità, stabilita della condotta rende possibile la previsione, le unita di analisi sono il tratto, il sistema , il tipo ecc., le strutture sono organizzate in maniera gerarchica o sistemi i cui elementi si influenzano vicendevolmente. 2. Processo di personalità = l’aspetto dinamico-motivazionale utilizzato pere spiegare il comportamento il funzionamento della personalità , ci si chiede cosa sono le motivazioni spiegandole anche attraverso le varie teorie motivazionali che si sono susseguite ( teorie motivazionali i tipo edonistico es: Freud , teorie motivazionali legate all’auto realizzazione es: Allport, teoria in una prospettiva di stampo cognitivista es: Bandura ). 3. Crescita e sviluppo della personalità = quanto ciò che abbiamo vissuto può aver effetto sulla formazione della nostra personalità , quanto e come la natura e la cultura hanno effetto sulla crescita e sviluppo della personalità. I fattori genetici contribuiscono alla costruzione della personalità e a tracciare le nostre differenze individuali, le caratteristiche più studiate sono i vari aspetti del temperamento, in particolare la paura. Si è visto che le persone si differenziano per il funzionamento della corteccia celebrale e del sistema limbico, cosi come dai geni e dai sistemi di neurotrasmettitori,questo porta a differenze psicologiche individuali nella manifestazione di un comportamento pauroso e nell’umore. Le basi genetiche della personalità sono studiate anche dagli psicologi evoluzionisti che ritengono ci sia una base genica comune e uguale a tutti. I fattori ambientali giovano un ruolo importantissimo nello sviluppo della personalità, i determinanti individuali sono : cultura, classe sociale, famiglia e pari. 4. Psicopatologia = quando una persona viene definita sana o disturbata, quali sono le cause del disturbo e la natura del funzionamento disturbato della personalità 5. Cambiamento della personalità = in che modo le persone cambiano, in che modo il cambiamento avviene e la motivazione per la quale in alcuni casi resistono al cambiamento. Ci sono diverse concezioni filosofiche della persona, nelle varie teorie della personalità: concezione razionale = individui visti come attori razionali che ragionano sul mondo, le differenze individuali rispecchiano proprio le differenze nei processi di pensiero Concezione animale = organismo umano governato da impulsi Concezione meccanicistica = esseri umani come sistemi fisiologici dinamici, il cui funzionamento è in sintonia con i principi fisici e chimici Concezione computazionale = persone come processi informatici che immagazzinando e manipolano informazioni Tutte le teorie della personalità riconoscono che sia i fattori interni dell’organismo, che quelli esterni sono importanti per determinare il comportamento , vi sono delle posizioni estreme ( Freud: siamo controllati solo da forze interne, inconscio, e Skinner: le forze ambientali ci controllano) e teorie contemporanee ( teoria dei tratti: unita di analisi sono ereditarie, teoria cognitivo-sociale : le unita di analisi sono le strutture cognitive che subiscono l’influenza ambientale). Come mettere a punto un progetto di ricerca nell’ambito della psicologia della personalità: ▪ Obiettivi della ricerca ▪ Strategie della ricerca ▪ Informazioni usate nella ricerca Le 3 funzioni della teoria della personalità sono : 1. Organizzare in maniera sistematica e logica le informazioni esistenti 2. Generale nuove conoscenze su temi rilevanti già esistenti 3. Identificare i tempi completamente nuovi che meritano di esser approfonditi Per raccogliere informazioni, il più possibile oggettive , scientifiche e accurate gli scienziati: seguono procedure stabilite Verificano le procedure Pubblicano le procedure I DATI DELLA PSICOLOGIA DELLA PERSONALITà -> LOTS che ci permettono di raccogliere informazioni scientifiche o dati sulle persone: EVENTI DI VITA O DATI L Life record data raccolta “anamnestica” degli eventi di vita (resoconto verbale della vita), dati di realtà—> vantaggi: misure oggettive, svantaggi: non disponibili per molte caratteristiche di personalità DATI OSSERVATIVI O DATI O observer data osservazioni di soggetti “altri” rispetto a quelli studiati —> vantaggi: informazioni sulla persona da amici o parenti, svantaggi: diversi informatori forniscono informazioni discordanti DATI SPERIMENTALI O DATI T test data evidenze che provengono da esperimenti di laboratorio o comunque da procedure standardizzate—> vantaggi: misure oggettive e affidabili, svantaggi: aspetti dell’esperienza personale non si manifestano AUTODESCRIZIONI O DATI S self data informazioni fornite dagli stessi soggetti studiati—> vantaggi: informazioni semplici da ottenere, svantaggi: le risposte dei soggetti possono essere influenzate dalla formulazione degli item o ordine di questi Esempio: -Gli amici di un giovane lo indicano come una persona piuttosto chiusa e riservata -> DATO O -egli si descrive sostanzialmente come estroverso -> DATO S -nel corso della sua infanzia ha abbandonato molte esperienze gruppali -> DATO L -tuttavia l’analisi standardizzata del comportamento all’interno di dinamiche di gruppo evidenzia buone capacità di interazione con gli altri -> DATO T Gli psicologi della personalità esprimono pareri differenti nella valutazione dei diversi tipi di dati : i dati S tendono a implicare giudizi allargati rispetto ad un’ampia gamma di situazioni, i dati T misurano caratteristiche più specifiche in un contesto molto specifico. Alcuni Autori sostengono vi sia una buona concordanza fra dati O e dati S, altri ritengono invece che questi ultimi risentono di distorsioni dovute all’auto-percezione. Alcuni dati non rientrano nella categoria LOTS ma vengono impiegate altre misure: alcuni ricercatori impiegano misure implicite delle differenze individuali ( ideate per far emergere autovalutazioni ) quali: metodologia del tempo di reazione = valutano il tempo che una persona impiega a rispondere ad una domanda Test implicito della personalità = valutano il tempo dei soggetti per reagire a stimoli riguardanti il se Altri ricercatori impiegano la compilazione di una sorta di diario. Le misurazioni dei dati di personalità possono essere fisse o flessibili: -> Concezioni/ misurazioni fisse o nomotetiche : tassonomie dei tratti, il livello di universalità è tale per cui esistono delle caratteristiche comuni a tutti gli individui, questi autori ritengono che esistano delle disposizioni endogene che provengono da dentro di noi e si focalizzano sul criterio della comunanza, disposizioni ad agire e pensare comuni a vari individui. Questo ci permette di prevedere un comportamento, ci permette di autodescriverci o farci descrivere dagli altri attraverso degli aggettivi o caratteristiche comuni con tratti ben definiti. Sono somministrate le stesse misure fisse a tuti i soggetti e i punteggi sono calcolati allo stesso modo, sono una procedura di valutazione semplice ed oggettiva che però non tiene conto della differenza tra i soggetti -> Concezioni/ misurazioni flessibili o ideografiche : ( idios = individuo nella sua peculiarità ) , secondo questa concezione i tratti di personalità , anche se comuni , si esprime in ognuno di noi in modalità differente, il centro è proprio l’unicità della persona , criterio di singolarità. Sono misurazioni ritagliate sui singoli soggetti e hanno l’obiettivo di ricavare un ritratto unico dell’individuo. OBIETTIVI COMUNI DELLA RICERCA: Attendibilità —> ossia l’affidabilità dovuta al grado di stabilità, certezza e replicabilità dei nostri dati. Si riferisce alla coerenza delle misurazioni, la misurazione è attendibile se il risultato di una misurazione, compiuta più volte a distanza di poco tempo e sugli stesi soggetto è uguale. Essa viene misurata in 2 modi: 1) coerenza interna, 2) attendibilità test-reset Validità—> si riferisce a quanto le nostre osservazioni riflettono realmente i fenomeni ossia il grado in cui una procedura di valutazione misura effettivamente ciò che intende misurare Eticità —> il consenso informato e libertà della persona di ritirarsi dalla ricerca, l’uso dell’inganno nella ricerca, il rischio di danni permanenti o temporanei a chi partecipa alla ricerca, la riservatezza, la protezione nei confronti di coloro che partecipano alla ricerca Il progetto di ricerca e l’interpretazione dei dati riflettono assunti teorici a priori, paradigmi, ovvero le convinzioni teoriche dei ricercatori che vanno ad influenzare la ricerca. Strategie privilegiate di ricerca : RICERCA CLINICA : e studio dei casi RICERCA SPERIMENTALE: mediante studi di laboratorio RICERCA CORRELAZIONALE: mediante questionari di personalità STUDI DI CASI E RICERCA CLINICA —> Klìne = letto, giaciglio Raccolta sistematica di informazioni rivolta al paziente (anamnesi):Famiglia attuale e di origine, Eventi significativi, Vita affettiva, Relazioni sociali, Vita professionale, Tempo libero, situazione economica, o eventuali tentativi terapeutici Metodo privilegiato: resoconti verbali/osservazione Dati S + O Obiettivo: esaminare in dettaglio il caso per descrivere fenomeni patologici Orientamento psicoanalitico e fenomenologico - esistenziale Il limite di questo metodo è l’ attendibilità e validità, dovuta da osservazioni non sistematiche e dalla debolezza dei resoconti verbali, e l’incapacità di estendere i risultati ad altre persone. STUDI DI LABORATORIO E RICERCA SPERIMENTALE Obiettivo: fornire relazione causale (le variazioni in A provocano variazioni in B). L’esperimento è lo strumento più potente per identificare relazioni causali tra eventi Setting : il laboratorio Variabile = proprietà di un evento che può essere misurata, ciò garantisce l’oggettività (e quindi la scientificità) delle osservazioni-dati Una variabile (variabile indipendente) viene controllata o manipolata dallo sperimentatore Dalla prestazione misurata o risposta del soggetto si ottiene la variabile dipendente In un esperimento si assume che la variabile indipendente produca un effetto causale sulla variazione della variabile dipendente. Il limite di questo metodo è la ricerca artificiosa limitata ad alcuni fenomeni e non sempre generalizzabile. RICERCA CORRELAZIONALE E QUESTIONARI SULLA PERSONALITA’ Obiettivo: scoprire in che misura le variazioni in un certo comportamento (una certa variabile) sono sistematicamente collegate alle variazioni di altre variabili. Il concetto di correlazione indica che al crescere di una variabile si modifica anche il valore dell’altra. Se al crescere di una variabile cresce anche l’altra si ha una correlazione positiva. Se al crescere di una, l’altra diminuisce si ha una correlazione negativa. Esaminare la co-variazione tra eventi implica la misura sistematica di due o più variabili e la verifica della loro relazione, le variabili non sono manipolate direttamente dal ricercatore, ed il limite è che non si può inferire un nesso di causalità. Il limite di questo metodo è lo stabilire associazioni e non rapporti causa-effetto, con seguenti problemi di attendibilità e validità dei questionari. La dimensione del controllo è massima nel metodo sperimentale, minimo nel metodo clinico e nel mezzo nel metodo correlazionale. Tutte le 3 forme di ricerca fanno uso dei report verbali, ovvero delle descrizioni che i soggetti forniscono dei propri stati psicologici, sul loro utilizzo si chiedano due posizioni: -> contro: psicoanalisti, psicologi dinamici e sperimentali -> pro Una teoria fenomenologica della personalità La teoria fenomenologica rappresenta una grande rivoluzione per quanto riguarda la visione antropologica , ma anche la metodologia. Rogers e i suoi seguaci non trovavano nelle teorie e metodologie presenti all’epoca un pensiero che li rispecchiasse Psicologia umanista —> confluiscono in essa numerosi autori ( Erik Bourn, Frankl) , condividono un’opposizione al riduzionismo , l’idea secondo il quale l’uomo poteva essere ridotto a ciò che è osservabile per il comportamentismo, un riduzionismo meccanicistico presente anche nel pensiero di Freud dove l’io deve servire es e super io. Questi autori quindi ritengono che sia necessario riportare come punto di riferimento la persona nella sua soggettività, riportare la persona al centro dell’indagine. Si parla di un’approccio ideografico, l’esperienza della persona diviene l’oggetto di studio, con una visione di unicità della persona , l’interesse volge anche a delle peculiarità umane quali : la scelta, la creatività e l’autorealizzazione , da un punto di vista metodologico il metodo varia da persona a persona. All’interno della psicologia umanistica viene valorizzata la dignità della persona , la responsabilità della persona ( fiducia nella natura umana ), sviluppo de potenziale umano. Teoria fenomenologica —> fenomeno inteso come ciò che appare, ciò che esiste è solo la mia realtà e la mia percezione di essa come appare a me , per questo non è possibile l’utilizzo di teorie preconfezionate , perché dobbiamo entrare nella percezione dell’altro. Sotto diversi aspetti Rogers ha espresso posizioni esistenzialiste, i quali punti di interesse sono: esistenza Attenzione la persona Attenzione alla condizione umana Individuo come persone unica e insostituibile Carl Rogers Grande rivoluzionario all’interno del panorama psicologico ma non solo , porta il suo approccio centrato sulla persona/cliente in vari ambiti della vita sociale , come quello politico, ottenendo anche il premio nobel per la pace nel 1987. La teoria di Rogers pone come elementi chiave : la natura del sè e la tensione tra essere se stessi e il desiderio di piacere, una teoria fenomenologica e umanistica. Rogers aveva l’obbiettivo come : terapeuta —> di comprendere l’esperienza fenomenologica che il paziente fa del proprio se e del mondo per accompagnarlo nella crescita personale Teorico—> sviluppare una struttura in grado di spiegare la natura e lo sviluppo del se. Mette in atto nel corso della sua carriera una ricerca clinica in psicoterapia , registrando per la prima volta ciò che nel colloquio accadeva ,in modo tale da trascrivere e studiare ciò che è avvenuto , formula ipotesi che verificava empiricamente. Va a stilare le 3 condizioni necessarie per il cambiamento : 1. Accettazione incondizionata del terapista verso il cliente 2. Comprensione empatica 3. Congruenza del terapeuta Rogers va a definire la struttura della personalità , sottolineando il termine organismo , ognuno di noi vive nel campo fenomenico il quale altro non è che l’insieme delle mie esperienze, che includono il mondo esterno della realtà e il mondo inteso dei bisogni, obbiettivi e credenze personali, che potrebbero essere potenzialmente oggetto di consapevolezza. Parliamo di potenzialità perché alcune esperienze sono simbolizzate , quindi coscienti , ma vi sono anche esperienze non simbolizzate quindi non percepite ( inconsce ) e le esperienze subcepite ( = un’esperienza che il mio corpo fa ma che in quel momento non viene consapevolizzata ). La concezione di base della persona , nella teoria di Rogers è definita da due aspetti della soggettività: i sentimenti di autenticità: gli individui sono soggetti ad una forma di malessere psicologico, che è l’alienazione o separazione, una sensazione che porta a sentire che le propri esperienze non abbiano origine dal se autentico, questi sentimenti emergono a causa del nostro bisogno di approvazione dagli altri La positività della motivazione umana: il nucleo della natura umana, per Rogers, è positivo e la motivazione più profonda è orientata verso una crescita positiva Per Rogers la psicologia della personalità dovrebbe occuparsi delle esperienze interiori soggettive, il lavoro di Rogers, infatti, è quello di unire il mondo della scienza tradizionale a quello della comprensione clinica e dell’esperienza soggettiva; nella terapia l’obiettivo è quello di comprendere il modo in cui i pazienti sperimentano il mondo. Una parte del campo fenomenico è il sè , esso ha 3 caratteristiche stabili: strutturato Integrato Organizzato Il se, è una struttura della personalità poiché dura nel tempo e caratterizza l’individuo, esso rappresenta un insieme organizzato di percezioni che l’individuo possiede, la struttura psicologica attraverso la quale le presone interpretano il mondo. Rogers sente il bisogno di introdurre una definizione del sè , questo lo fa attraverso una tecnica chiamata Q-sort ( somministrate 100 carte con affermazioni riguardanti varie caratteristiche della personalità, andando a richiedere al cliente di mettere in ordine le carte in base a quelle che più lo descrivevano). Rogers dava modo al cliente di descriverti in maniera personale e autonoma , la tecnica Q-sort viene usata da Rogers sia all’inizio della terapia , nel primo colloquio, ma anche alla fine della terapia per correlare i due dati , cogliendo le differenza del sè percepito prima e dopo al terapia, e la correlazione tra il sè ideale e il sè percepito. Questo test presenta una misurazione fissa con presenza di flessibilità limitata poiché le persone devono utilizzare affermazioni fornite dallo sperimentatore. Un’altra test che utilizzava è l’ Adjective Check-list ( ACL ) ovvero un’auto descrizione della personalità data dalla presenza di 300 aggettivi che più ritrova affini alla sua personalità. Tutte queste modalità utilizzate da Rogers portano alla scoperta e descrizione del sè = configurazione concettuale organizzata, fluida ma coerente di percezione, di caratteristiche e relazioni dell’io insieme con i valori attribuiti a questi concetti. Il sè si sviluppa per mezzo delle interazioni ambientali, è l’effetto dell’interazione valutativa con gli altri , può però mutare in congruenza al processo di maturazione e apprendimento. Processo di personalità —> ciò che dirige il comportamento è la tendenza attualizzante , per sua natura quindi l’uomo è teso al progresso e all’autorealizzazione, ogni organismo ha una tendenza intrinseca che lo porta a sviluppare le sue potenzialità —> visione ottimistica di Rogers. Rogers non condivide , quindi , il pessimismo freudiano secondo il quale l’uomo è un essere irrazionale i cui impulsi, se non controllati, condurrebbero alla distruzione; egli al contrario ritine che il comportamento dell’uomo è invece squisitamente razionale e si orienta, con una complessità sottile e ordinata, verso le mete che l’organismo gli pone —> Tendenza attualizzante. Ogni individuo quindi ha la capacità e le condizioni potenziali di crescita sana e creatività, se questo non accade la causa è legata ad influenze limitanti e devianti dell’educazione o dalla formazione scolastica o fattori di pressione sociale. L’individuo è adattato , maturo e funzionante ,se le esperienze simbolizzate che costituiscono il se , rispecchiano l’esperienza dell’organismo, l’organismo ha bisogno di una congruenza tra il sè e l’esperienza organismica. La discrepanza tra il sè percepito( mente cosciente ) e un’esperienza reale( direzione organismica ) costituisce un’incongurenza. Quando questo accade il soggetto mette in atto dei processi difensivi: subcezione = attraverso questo processo l’esperienza non arriva a livello conscio Negazione dell’esistenza dell’esperienza Distorsione del significato dell’esperienza Le esperienze che accadono nella vita di un individuo vengono : Simbolizzate -> percepite ed organizzate in relazione al sè Ingnorate -> non intercettate dalla coscienza , in quanto non se ne percepisce alcuna relazione con la struttura del sè Subcepite/ distorte -> percepite in maniera selettiva o deformate, perché l’esperienza non è congruente con il sè L’incongreunza tra il sè come viene percepito e l’esperienza reale, sfocia in malessere psichico. Secondo Rogers vi è una tendenza intrinseca a progredire, una spinta dell’organismo ad attivare le proprie potenzialità, questo attraverso relazioni umane positive, utili alla conservazione e rivalutazione dell’io. lo sviluppo non è quindi limitato ai primi anni di vita. Rogers sostiene che abbiamo 2 grandi bisogni : 1. Bisogno di essere considerati positivamente, incondizionatamente, un bisogno costante e universale; cura, calore, rispetto sono tutti aspetti che le persone significative nella nostra vita devono avere per far si che avvenga in noi uno sviluppo sano. Questo comporta alla creazione di un buon concettò di sè , che a sua volta permette una minore vulnerabilità all’incongruenza de sè e riduce la distorsione e la negazione delle esperienze, d’altro canto però questo bisogno può portare il soggetto a sintonizzarsi più con la considerazione positiva altrui che con le esperienze che potrebbero essere valide e positive per l’autorealizzazione 2. Necessità di auto Considerazione , in virtù della considerazione positiva ricevuta dagli altri Il bisogno di considerazione positiva da parte di persone significative che ci porta , secondo Rogers, ad estraniarci dal proprio processo di valutazione. Il concetto di psicopatologia secondo Rogers si esprime nel momento in cui una persona si sente estraniata dall’esperienza organismica, si attua una divisione all’interno de sè , come può essere che una persona lotti consapevolmente per uno scopo, mentre tutta la sua direzione organistica è in contrasto con questo? La tendenza attualizzante può essere ostacolata, ma non completamente eliminata, a meno che non si distrugga l’organismo stesso. All’interno del rapporto genitoriale è presente molto spesso la presenza di condizioni di valore ( es: “non essere spaventato”, “non piangere” ) che sono una perversione delle direzioni naturali della tendenza attualizzante che portano il soggetto a divenire alienato comportandosi in termini di costrutti introiettati e rigidi che definiscono così il proprio sè. Subcezione = sento che c’è qualcosa che non va ma non so cosa La psicoterapia per Rogers ha quindi la funzione di far si che l’uomo diventi il proprio organismo , senza distorsioni o inganno. La terapia La terapia di Rogers è centrato sulla persona , un’approccio in cui si ritiene che gli individui abbiano in se stessi le risorse per modificare il loro modo di essere. È una terapia non direttiva in cui si enfatizza la capacità del cliente di aver è un ruolo attivo nella soluzione dei suoi problemi, non andando quindi ad indirizzare il cliente verso un percorso , ma lasciando che sia libero di delineare il suo cambiamento. Terapia centrata sul cliente , in cui assumo importanza le disposizioni del terapeuta a determinare un clima favorevole affinché il cliente riesca ad attuare una modificazione costruttiva della personalità. Rogers ritiene necessarie una serie di condizioni per effettuare una modificazione costruttiva , trasversale ad ogni tipologia di terapeuta appartenente ad orientamenti di pensiero diversi tra loro , queste condizioni sono : Due persone sono in contatto psicologico Il cliente si trova in uno stato di incongruenza , vulnerabilità e ansia Il terapeuta è in uno stato di congruenza , è quindi nella relazione liberamente e profondamente se stesso, l’autenticità , la genuinità , spontaneità sono fondamentali per esprimere se stesso al meglio con il cliente , il terapeuta deve essere in contatto i propri sentimenti, e pronto ad esprimere ogni emozione persistente in quel rapporto Il terapeuta prova dei sentimenti di considerazione positiva incondizionata nei confronti del cliente Il terapeuta prova una comprensione empatica e si sforza di comunicare al cliente questa esperienza empatia significa vivere temporaneamente nella vita di un altro senza emettere giudizi , mettersi da parte per entrare nel mondo dell’altro , questa azione può essere messa in atto solo da coloro che hanno una tale sicurezza del proprio sè riuscendo quindi anche a distinguere il sè dall’altro non dimenticare il “come se” Si verifica una comunicazione , della comprensione empatica e della considerazione positiva incondizionata del terapeuta per il cliente Quando certe condizioni, quali: autenticità, empatia, riconoscimento positivo incondizionato, sono presenti, le forze attualizzanti prendono il sopravvento, la negazione e le distorsioni dell’esperienza diminuiscono e la persona arriva ad essere nella consapevolezza quello che è nell’esperienza, più precisamente un organismo umano pienamente funzionante. L’AUTENTICITÀ è per Rogers una condizione di estremo valore nella terapia, la condizione di chi riesce ad essere se stesso con gli altri; per autenticità non intende che il terapeuta debba comunicare al cliente tutti i suoi sentimenti o problemi, ma che invece sia in contatto con i propri sentimenti e pronto ad esprimere ogni emozione all’interno del rapporto, evitare di nascondersi dietro l maschera della professionalità. ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA viene attualizzata quando il terapeuta sperimenta un atteggiamento positivo ed accettante verso qualunque cosa il cliente è in quel momento, una condizione che valorizza il cliente come persona quasi nello steso modo in un genitore da valore al suo bambino , considerandolo come una persona , senza tener conto del suo comportamento in quel momento. COMPRENSIONE EMPATICA si esprime quando il terapeuta sente il mondo del cliente “come se” fosse suo, senza perdere il come se , questo permette al terapeuta di muoversi liberamente con il cliente all’interno del suo mondo dando significato a situazioni o aspetti dell’esperienza del cliente in di cui egli stesso è scarsamente conscio. La psicoterapia consiste quindi nella semplice liberazione di capacità già presenti allo stato latente, implica che il cliente possegga potenzialmente la competenza necessaria alla soluzione dei suoi problemi; ci si discosta dall’idea della terapia come manipolazione. Il punto focale della terapia è l’individuo, non il problema, lo scopo è aiutare l’individuo a crescere perché possa sia nel presente che nel futuro affrontare le sue problematiche. Le principali modificazioni della personalità durante la terapia verificate sono : il concetto di se diviene più congruente con il se ideale, il comportamento diventa più maturo, socializzato e il cliente accetta in maggior misura se stesso, ciò è dato da un aumento di accettazione degli altri. L’utilizzo del Relationship Inventory compilato dal cliente , ma anche la registrazione delle seduta e la tecnica del Q-sort, permette di dimostrare quanto il terapeuta sia stato capace nelle sue mansioni di autenticità, empatia e accettazione, questo serve perché il terapeuta è il fattore significativo nella formazione del clima del rapporto e quindi anche nel risultato del processo terapeutico. Secondo l’osservazione scientifica, la teoria di Rogers presentava 2 limiti, l’utilizzo di misure esplicite nei metodi di valutazione della personalità, i quali non permettono la completa espressione del soggetto, e la mancanza di diversità culturale. La teoria è stata definita poco comprensiva e sistematica, con una capacità di verifica sperimentale al 50%, ma da un punto di vista ideologico e non solo, è stata un vero punto di svolta nell’acquisizione dell’importanza del se e della nuova concezione terapeutica. Una teoria cognitiva di personalità : la psicologia dei costrutti personali di George A. Kelly George A.Kelly nasce in Kansas nel 1905, nel 1926 o segue un baccalaureato in fisica e matematica, ed inizia a insegnare psicologia e tecniche teatrali nel 1927, organizza un programma di cliniche vaganti e nel 1965 ottiene la cattedra di psicologia teoretica nell’Università di Boston. È una teoria cognitiva ma non si dichiara congnitivista. Essa è caratterizzata da caratteri di correnti: Costruttivista —> interpretazione Fenomenologica —> soggettività Esistenziale —> scelta Umanistica —> ruolo attivo Dinamica —> divenire Comportamentale —> azione La teoria dei costrutti di Kelly è incentrata sull’unicità con cui il singolo individuo interpreta, percepisce e concettualizza il mondo. Kelly aspira a comprendere l’individuo nella sua interezza, mentre Freud sottolinea le forze istintive dell’ inconscio, Kelly mette in evidenza la capacita di riflettere su se stessi. L’approccio di Kelly viene definito cognitivo poiché va a porre al centro dello studio della personalità i processi di pensiero dell’uomo. Kelly ha una visione ben precisa della scienza della personalità, o meglio delle sue varie teorie, esso ritien che ciò che è fondamentale di una teoria è quanto essa sia utile, e ritiene che poi una di esse possa essere utile, seppur dimostrando o focalizzandosi su aspetti differenti—> ALTERNATIVISMO COSTRUTTIVO= costrutti scientifici alternativi che forniscono un’utile concezione del mondo. Una teoria ha un : ambito di partenza ( confini entro cui la teoria può agire) Fuoco di partenza ( punti all’interno dei confini, nei quali la teoria funziona meglio) Secondo Kelly ogni persona si comportata come fosse uno scienziato in erba, continuamente impegnato nel tentativo di: dare un senso al mondo che sperimenta Anticipare gli eventi in cui è coinvolto Elaborare teorie Sperimentare le proprie ipotesi Valutare i propri lati pratici, la bontà delle sue previsioni ecc.. Esattamente come uno scienziato ci creiamo una teoria ( la personale visione di ogni uno di noi del mondo), un’ipotesi (le aspettative rispetto a ciò che accadrà in determinate situazioni) e il comportamento ( la verifica sperimentale dell’efficacia delle nostre ipotesi). CICLO DELL’ESPERIENZA—> anticipazione di un evento—> esperienza diretta—> conferma/ disconferma—> revisione costruttiva. L’uomo, grazie ai costrutti conoscitivi di assegnazione di significato personale, è in grado di rappresentarsi l’ambiente. COSTRUTTI—> sono le chiavi di lettura che rendono il mondo intelligibile, ciò che premente di dare un significati al fluire degli eventi, non è nè un pensiero ne una sensazione: è un atto di conoscenza. È un modo, a fronte del quale, alcune cose sono simili e altre diverse. Sono necessari 3 elementi per formare un costrutto: due di essi devono essere percepiti come simili tra loro—> POLO DI SOMIGLIANZA Il terzo deve essere percepito come elemento diverso dai primi due—> POLO DI CONTRASTO Può succedere che uno de due poli del costrutto bipolare non sia accessibile alla verbalizzazione, viene definito SOMMERSO. I costrutti inoltre possono essere verbali o pre verbali(= utilizzato anche quando la persona non riesce ad esprimersi a parole), secondo Kelly questa distinzione può avvicinarsi al concetto di conscio e inconscio di Freud. I costrutti che le persone utilizzano sono organizzati in sistemi, ogni costrutto all’interno del sistema ha un ambito di pertinenza e un fuoco di pertinenza, alcuni costrutti sono più importanti di altri nel sistema dei costrutti della persona: costrutti nucleari Costrutti periferici Il sistema di costrutti di una persona è organizzarsi gerarchicamente, secondo la loro ampiezza e inclusivita: costrutti super ordinati Costruiti subordinati Il comportamento di una persona esprime il sistema di costrutti e un cambiamento in un aspetto di costrutti generalmente determina cambiamenti anche nelle altre parti del sistema, questi perché i costrutti sono INTERRELATI. Ma come comprendere invece gli altri? Comprendere i costrutti dell’altro significa riuscire a costruire i suoi costrutti, non si tratta di mettersi solo nei suoi panni, ma di entrare nella sua struttura di significato ( approccio fenomenologico e cognitivo). L’obiettivo, quindi, della psicologia della personalità è comprendere la diversità tra i vari individui, risalendo alle diversità dei loro punti di vista, delle loro rapprentazioni degli eventi, ipotesi e previsioni. La teoria dei costrutti personali è perciò una teoria dei modi in cui una persona perviene a rappresentarsi, a interpretare, a prevedere i vari eventi, fondando su di essi la propria condotta e il proprio rapporto con il mondo. La teroria dei costrutti personali si è radialmente allontanata dalle teorie della motivazione, perché Kelly ritiene che le persone siano fondamentalmente attive, e prende posizione contro le altre teorie sostenendo che si dividono in: teorie push ( basate su concetti motivazionali e pulsionali) e teorie pull( mettono in risalto gli copi che attirano l’organismo). ALTERNATIVISMO COSTRUTTIVO—> esistono molteplici modalità alternative ugualmente valide per interpretare la realtà, il sistema dei costrutti personali permette la libertà di affrontare il significati degli eventi e il limite di non poter far scelte al di fuori del mondo di alternative costruite per noi. Un metodo per interpretare la realtà è il METODO GEOMETRICO: postulato fondamentale —> i processi di una persona sono psicologicamente canalizzati in funzione dei modi attraverso i quali essa anticipa gli eventi 11 corollari —> 1 corollario della costruzione( una persona anticipa gli eventi costruendo le repliche), 2 corollario dell’’individualità( le persone differiscono fra loro nel modo in cui costruiscono gli eventi), 3 corollario dell’organizzazione( per anticipare gli eventi ciascuno sviluppa, a modo proprio, un sistema costruttivo che comporta relazioni ordinali fra costrutti), 4 corollario della dicotomia, 5 corollario della scelta, 6 corollario dell’esperienza, 7 corollario della modulazione , 8 corollario della comunità ( i processi psicologici di una persona sono simili a quelli di un’altra persona nella misura in cui la loro esperienza è stata costruita in modo simile). REP, Role Construct Repertory Test—> tecnica delle griglie sul repertorio di ruoli, è uno strumento di elicitazione dei costrutti personali, si focalizza sui costrutti di ruolo. Procedura per identificare le figure rilevanti Procedura di combinazione per individuare i costrutti che il soggetto usa per interpretare la realtà, in base a come la persona individua, fra tre elementi, tratti di somiglianza o differenza Somministrazione individuale io gruppale Metodo di analisi dei protocolli I costrutti hanno delle precise caratteristiche, devono essere bipolari e verbalizzanti, non eccessivamente permeabili, superficiali o situazionali Kelly descrive le persone in base al contenuto dei loro costrutti , Bieri invece esamina le differenze individuali nella complessità dei costrutti personali. un sistema cognitivo complesso contiene molti costrutti fornendo ampie possibilità di differenziazione nella percezione dei fenomeni Un sistema cognitivamente semplice contiene pochi costrutti e permette una limitata differenziazione nella percezione dei fenomeni I costrutti sono presenti sin dalla prima infanzia, costrutti pre verbali, con un bassissimo livello di consapevolezza o addirittura impliciti e quindi inconsci, con l’avanzare dell’età e delle esperienze la persona sviluppa costrutti sempre più articolati e precisi che gli consentono di fare previsioni pi accurate e quindi di muoversi con maggior facilità nel mondo; Kelly però non ha mai dato una vera e propria spiegazione dell’origine dei sistemi dei costrutti. Sono presenti anche i costrutti culturali, che esprimono la condivisione di costruzioni e aspettative. Gli stati di cambiamento dei costrutti sono: Ansia Ostilità Minaccia Paura La sofferenza psicologica è un blocco del sistema che provoca un funzionamento disturbato del sistema di costrutti, presenta quindi un utilizzo stereotipato di modalità ripetitive, con l’utilizzo degli stessi costrutti malgrado la loro invalidazione. Le persone si proteggono con 2 modalità dall’ansia: Ampliano un scritto per renderlo applicabile a più eventi Restringono i costrutti Il cambiamento è ritenuto come un processo di ricostruzione del sistema dei costrutti, il paziente elabora attivamente il proprio sistema di costrutti divenuto disfunzionale, sperimentando costruzioni alternative a quella che ha creato il disturbo. Al paziente viene fatta una diagnosi transivita , finalizzata ad indicargli nuove strade da percorrere e nuovi modi di interpretare la realtà, per fare questi però devono essere presenti 3 aspetti: 1. presenza di un’atmosfera di sperimentazione 2. Capacità di offrire nuovi elementi 3. Rendere disponibili dei dati di convalida Lo psicologo dei costrutti personali ritiene che una persona è ciò che fa , attraverso la terapia del ruolo stabilito o altre procedure, sollecita il paziente ad assumersi questo punto di vista. TERAPIA DEL RUOLO STABILITO—> il cliente è incoraggiato a rappresentare se stesso in modi nuovi, a comportarti in modi nuovi e a costruirsi in modi nuovi, a diventare una resina nuova. Si cerca di dare, quindi, un nuovo nome alla persona, formulando un copione di un nuovo personaggio, dissonante ma plausibile agli occhi del cliente. L’attribuzione di un nuovo nome dischiude nuove possibilità di azione e percezione di sè, è consigliabile recitare il ruolo per due settimane, leggendolo 3 volte al giorno per far si che il paziente riesca a sperimentare costrutti personali differenti dai suoi e conseguentemente le reazioni che i suoi nuovi comportamenti ottengono dalle persone con le quali è in relazione. La teoria di Kelly segue il criterio dell’osservazione scientifica, è altamente sistematica, con scarse evidenze empiriche, è comprensiva per quanto riguarda il suo postulato fondamentale, ma tralascia vari aspetti quali: crescita e sviluppo, emozioni. Punti di forza: teoria che ribalta lo studio della personalità con l’importanza dei costrutti e dei sistemi Approccio che cerca di cogliere unicità e originalità dell’individuo REP test Punti di debolezza: Non ha portato a risultati che hanno ampliato la ricerca Trascura alcuni ambiti importanti( es: sviluppo) Approccio cognitivistico allo studio della personalità La rivoluzione tecnologica negli anni 60 è dominata dai computer, un modello utile per concettualizzare le modalità di pensiero e i problemi su cui indagare, con questo clima va a crearsi l’approccio cognitivistico. Al centro della personalità si ritrovano i processi conoscitivi e interpretativi quali: acquisizione Processing Immagazzinamento Recupero Siamo esposti ad una quantità enorme di informazioni provenienti da stimoli esterni e pensieri interni che vanno a semplificare e velocizzare i processi. È necessario semplificare e risolvere le ambiguità degli stimoli attraverso l’uso di categorie che raggruppano cose simili o dell’attenzione selettiva , non andando invece sempre oltre l’informazione. Le persone osservano i comportamenti altrui e attivano categorie, schemi, sistemi di credenza e script più o meno consci e accurati, i quali vanno a guidare la nostra attività conoscitiva, e la nostra elaborazione del mondo esterno. Le differenze di reazione emotiva e comportamentale in risposta allo stesso evento sono determinate dall’ interpretazione che ogni soggetto da all’evento stesso. Il se è una categoria al pari delle altre e presenta degli schemi. Gli schemi sono strutture cognitive attraverso le quali categorizziamo la realtà attribuendo un certo significato agli eventi, generano aspettative e rendono le persone in grado di rispondere alle richieste ambientali; alcuni sono universali , ma la maggior parte è soggettiva. Gli schemi presentano delle caratteristiche ben precise: Limitano la conoscenza, conosciamo solo gli oggetti per il usale possediamo già delle rappresentazioni Sono troppo ricchi e complessi Si costruiscono gradualmente in relazione a come sperimentiamo il mondo e la riflessione che facciamo su di esso. Le tecniche terapeutiche sono destinate ad ndividuare e correggere le concettualizzazione distorte e le convinzioni disfunzionali, è percò molto importante identificare i pensieri involontari-automatici disfunzionali e sottoporli ad analisi e verifiche empiriche per sostituirli con cognizioni adatte. Due modelli cognitivi nell’applicazione clinica sono : Terapia razionale emotiva di Albert Ellis —> secondo Ellis le persone tendono a risponde ad un evento scatenante in due modalità: 1 attraverso i pensieri razionali che portano a reazioni emotive e comportamentali adeguate, 2 attraverso pensieri irrazionali ce causano reazioni emotive e comportamentali distruttive. I meccanismi cognitivi che influenzano l’insorgere di stati emotivi disfunzionali sono: A ) processi cognitivi di tipo descrittivo B ) processi cognitivi di tipo inferenziale ( interpretativo) C ) processi cognitivi di tipo valutativo L ristrutturazione cognitiva comporta la confutazione di una data convinzione, attraverso modalità di argomentazione : empirica, logica e funzionale , ma sopratutto attraverso un terapeuta dinamico e direttivo. Terapia cognitiva di Aaron T. Beck —> gli effetti e il comportamento di un individuo sono determinati dal suo modo di strutturare il mondo. Beck analizza la depressione come disturbo del pensiero, individuando la triade cognitiva che la compone: visione negativa che il paziente ha di se stesso Visione negativa del mondo Visione negativa del futuro I principali errori cognitivi sono : inferenza arbitraria Astrazione selettiva Generalizzazione eccessiva Ingigantire e minimizzare Personalizzazione Pensiero assolutistico e dicotomico Le fasi processuali consistono nel riconoscere i propri pensieri che accompagnano il manifestarsi du uno stato d’animo, individuazione di pensieri nocivi e irrazionali,trasformazione di tali pensieri attraverso il ragionamento e il ricorso a nuovi modi di pensare, più adeguati al fine di sperimentare relazioni emotive e comportamenti funzionali. Il nostro stato emotivo e il nostro comportamento, riflettono ciò che pensiero , ed un modo di pensare inadeguati porta a problemi in questi due ambiti , che però possono essere superati imparando a sostituire pensieri irrazionali con pensieri razionali. TEORIA COGNITIVO-SOCIALE ( Albert Bandura 1925-2021, Walter Mischel 1939-2018 ) Il concetto chiave di questa teoria è l’interazione tra ambiente e persona, essa affonda le radici ella teoria comportamentista , quando, intorno agli anni 50, alcuni teorici hanno spostato il focus ella teoria dell’apprendimento dagli animali all’apprendimento sociale. La teoria cognitivo-sociale critica: 1. La teoria dei tratti —> la variabilità è un aspetto indicativo della struttura della personalità e non si può comprendere la personalità in base a delle tendenze generali 2. Psicologia evoluzionistica—> non riesce a spiegare i cambiamenti nella vita sociale umana nel corso del tempo 3. Principio comportamentista—> non sono gli stimoli ambientali a controllare il comportamento, bensì le capacità cognitive I teorici cognitivo-sociali hanno come obbiettivo integrare le conoscenze provenienti da diversi ambiti, ponendo l’enfasi sull’unicità dell’individuo con l’utilizzo di metodi idiografici. Le strutture della personalità messe in risalto dalla teoria cognitivo-sociale comprendono i processi cognitivi, che comprendono: Competenze e abilità : le differenze che osserviamo tra le persone riflettono le diverse abilita degli individui, di particolare interesse per i teorici sono le competenze e abilita cognitive, nella soluzione di problemi e sfide. Le competenze comprendono i modi di pensare e le abilità comportamentali , le quali implicano la conoscenza dichiarativa e la conoscenza procedurale. L’attenzione per le competenze presenta due implicazioni: specificità del contesto ( diversi contesti presentano sfide diverse che richiedono competenze diverse) e cambiamento psicologico ( competenze vengono acquisite attraverso l’interazione sociale e l’osservazione del mondo sociale Convinzioni e aspettative : la teoria cognitiva-sociale asserisce che le aspettative circa il nostro futuro sono una determinate forma mentale delle nostre azioni e emozioni, come nel caso delle abilita e competenze, le aspettative di una persona possono variare nelle diverse situazioni, ma tendono a rimanere alla base della spiegazione dei nostri comportamenti Obbiettivi : un obbiettivo è una rappresentazione mentale dell’intento di una azione, la capacita di prevedere il futuro consente di stabilire obiettivi specifici di azione. Gli obbiettivi di una persona sono organizzati in un sistema in cui alcuni sono più importanti di altri, sono strutturati gerarchicamente, inoltre non sono rigidi o fissi e sono collegati alle aspettative che vanno ad influenzare il processo di definizione degli obbiettivi Standard di valutazione : un criterio per valutare la bontà o valore di una persona/oggetto/evento, lo studio degli standard di valutazione riguarda i modi in cui le persone acquisiscono i criteri di valutazione e il modo in cui questi giudizi influenzano le loro emozioni e azioni. Gli standard di valutazione spesso stimolano le risposte emotive , Bandura si riferisce a queste emozioni con l’espressione REAZIONI DI AUTOVALUTAZIONE , costituiscono degli autoriforzi. Gli standard personali sono quelli che riguardano il sè, fondamentali per la motivazione e la prestazione. La teoria pone l’enfasi su vari aspetti: le persone come agenti attive L’origine sociale del comportamento Il suolo de processi cognitivi Il comportamento come specifico alla situazione L’apprendimento di modelli complessi di comportamento in assenza di rinforzi Ricerche sperimentali e osservazioni sistematiche Dibattito tra prospettiva situazionale e disposizionale, persona o situazione? La prospettiva disposizionale concepisce la personalità come un insieme di tratti di origine biologica che spiega causalmente le regolarità comportamentali. La prospettiva situazionale ritiene che l’ambiente rappresenti una variabile esplicativa che ha un ruolo causale rispetto alla personalità. Caratterizzare gli individui secondo dimensioni di tratti comuni ha permesso utili sintesi complessive di livelli medi di comportamento, allo stesso tempo però non ha permesso di cogliere comportamenti diversi che ogni uno di noi attua in situazioni differenti. DETERMINISMO RECIPROCO TRIADICO ( BANDURA ) —> secondo questo modello vi è una bi- direzionalità tra comportamento—> personalità—> ambiente , a differenza del modello comportamentista, un modello unidirezionale dove personalità e ambiente interagiscono con il comportamento. Un’altra principio teorico generale, oltre al determinismo reciproco è il CAPS = struttura di pensiero riguardante i processi interni della personalità La teoria cognitivo-sociale studia i processi cognitivi come determinanti personali del funzionamento di personalità, si focalizza sulle proprietà distintive che permettono alle perone di acquisire modelli di comportamento, di adattarsi all’ambiente, di elaborare e attuare progetti concreti. I processi cognitivi si sviluppano in contesti sociali e sono attivati da elementi provenienti dall’ambiente sociale. Le metodologie di ricerca utilizzate sono: metodi sperimentali e correlazionali Auto descrizioni/ eterosservazioni Ricerca micro analitica La persona è un essere umano attivo, consapevole risolutore di problemi, capace di trarre vantaggio da un enorme gamma di esperienze e di capacita cognitive che possiede un potenziale positivo o negativo. Capace di costruire attivamente il suo mondo psicologico che viene influenzato e influenza l’ambiente. Bandura descrive agentività, come la capacita della persona di operare nel mondo consapevole di se e in accordo con il raggiungimento dei suoi obbiettivi, una persona è agente sia quando riflette sulla propria esperienza ed esercita influenza su di sè, sia quando agisce sull’ambiente. La mente umana è composta da : Mondo esterno ( mente generativa, creativa, pro attiva) Mondo interno ( autoriflessiva, auto regolativa ) Tra le capacità cognitive tipicamente umane ritroviamo: 1. Simbolizzazione —> capacita di rappresentare per simboli la conoscenza, per modelli interni che guidano giudizio e azione 2. Autoregolazione —> capacita di stabilire obbiettivi e di valutare le proprie azioni in accordo con gli standard di prestazione 3. Autoriflessione —> capacità di riflettere su se stessi 4. Previsione —> capacità di anticipare eventi, emozioni… 5. Vicaria —> capacità di acquisire conoscenze, abilita , attraverso l’osservazione altrui L’ APPRENDIMENTO PER OSSERVAZIONE ( o apprendimento vicario) —> è una forma di apprendimento, molto efficace che si basa sul modellamento = identifica un processo di apprendimento che si attiva quando il comportamenti di un individuo che osserva si modifica in funzione del comportamento di un altro individuo che funge, quindi, da modello. Le persone imparano tramite l’osservazione del comportamento altrui, e l’osservazione delle conseguenze altrui. Secondo Bandura le persone formano una rappresentazione mentale interna del comportamento che hanno osservato e successivamente fanno riferimento a questa rappresentazione interna, apprendendo quindi regole generali di comportamento. Un modello nuovo di comportamento può essere appreso indipendentemente dai rinforzi, ma il fatto che il comportamento venga attuato dipenderà dalle ricompense e dalle punizioni. CONDIZIONAMENTO VICARIO—> processo di apprendimento di reazioni emotive mediante l’osservazione degli altri. Esperimento di Bandura, Ross e Ross (1961)—> transmission of aggression through imitation of aggressive models. Marshmallow test di Walter Mischel (1960-1990) , in una scuola materna del campus di Stanford viene detto ai bambini che potevano mangiare subito un marshmallow, oppure che se avessero aspettato ne avrebbero potuti mangiare due. Si è visto attraverso studi longitudinali compiuti 10 anni dopo, come i soggetti che erano riusciti a differire la gratificazione dimostrassero efficacia e sicurezza di sè, capacità di sopportare le frustrazioni e di perseguire i propri obbiettivi , con successo a livello personale e accademico. AUTOEFFICACIA PERCEPITA—> riveste un ruolo fondamentale nel funzionamento della personalità e del sistema del sè, consiste nella convinzione di possedere capacità che consentono di esercitare controllo sull’ambiente e sulla propria vita, ritenere di essere in grado di incidere sul corso degli eventi. La convinzione di efficacia personale, oltre a regolare il funzionamento del sè, influenza il comportamento attraverso processi cognitivi, decisionali, motivazionali e affettivi: la valutazione delle proprie capacità in relazione all’assegnazione di obbiettivi personali La scelta degli ambienti e le persone di cui ci circondiamo La capacita di prefigurarsi scenari anticipatori, e quindi le strategie che il soggetto deciderà di metter in atto. Le persone con alta autoefficacia: tendono a scegliere attività e compiti impegnativi per crescere Hanno livelli di aspirazione ambiziosi Si impegnano a fondo nei propri obiettivi Reagiscono positivamente ai fallimenti Non si fanno sopraffare dall’ansia di fronte alle difficolta Le persone con bassa autoefficacia: tendono a fuggire da compiti impegnativi Bassi livelli di aspirazione Scarso impegno e rinuncia Vulnerabili a stress e frustrazione La convinzione di efficacia si differisce dall’autostima, la prima è legata a degli specifici ambiti di attività e ad una dimensione cognitiva, mentre l’autostima è legata ad un giudizio generico di valore che le persone hanno di se, un valutazione globale di una dimensione affettiva. Bandura distingue le: aspettative di autoefficacia—> convinzioni riguardanti il fatto di essere capaci ad adottare un certo comportamento Aspettative di risultato—> convinzioni riguardanti le ricompense e le punizioni Esistono delle scale di autoefficacia percepita che permettono di comprendere come la persona valuta se stessa in particolari situazioni. Bandura e Cervone hanno studiato come gli obbiettivi abbiano un forte potenziale motivazionale, e quanto l’interesse intrinseco faciliti l’impegno a lungo termine in assenza di ricompense esterne. DIFFERIMENTO DI GRATIFICAZIONE e AUTOCONTROLLO—> quando è necessario smettere di fare qualcosa ( es: fumare) , occorre ridurre il comportamento intrinsecamente piacevole, utilizzare l’autocontrollo per differire da qualcosa di buono nel presente al fine di ottenere qualcosa di migliore nel futuro. La ricerca nel campo della teoria cognitivo-sociale suggeriscono che la capacita delle persone di differire la gratificazione hanno una base sociale, modellamento e apprendimento sono importanti per lo sviluppo di standard di prestazione. Il fattore fondamentale nel differimento della gratificazione è rappresentato dalle strategie cognitive(se immagino una rappresentazione mentale degli oggetti, sono in grado di attendere per ottenerli) , le differenze individuali nell’abilita di differimento della gratificazione e di controllo degli impulsi rimangono tali nel corso della vita. Nella teoria cognitivo-sociale ci si focalizza anche nelle convinzioni relative al sè e gli schemi del se, gli schemi sono strutture della mente di cui ci serviamo per dare un senso al mondo intorno a noi, strutture conoscitive. Markus ha suggerito come il sè sia una categoria come un’altra e che le persone costruiscano categorizzazioni inerenti al sè, esattamente come lo fanno per le altre cose, sviluppando degli schemi di se, anche grazie alle interazioni con il mondo sociale. Markus ha proposto, come modello di misurazione degli schemi del se, le misurazioni dei tempi di reazione, giungendo alla conclusione che una volta sviluppate le modalità di pensiero relative a noi stessi, esiste una forte tendenza a conservarle. Sembra esista una tendenza sistematica a prestare attenzione, ricordare e valutare le informazioni come veritiere. Gli schemi guidano l’elaborazione delle informazioni e nel fare ciò generale la tendenza sistematica alla conferma del se; le persone possiedono più schemi del se ( famiglia di se ) , i quali vengono alla mente in contesti diversi. I processi motivazionali sono spesso basati sul se, sono presenti due motivazioni relative al se: 1. Valorizzazione del se—> persone tendono a sovrastimare l’immagine positiva del se 2. Conferma del se ( Swann )—> persone possono essere motivate a fare esperienza di se come persone coerenti e prevedibili Patologia —> La dimensione patologica è legata ad un esposizione a modelli inadeguati, ad un apprendimento disfunzionale l’apprendimento osservativo è una delle maggiori cause di insorgenza di fobie. La teoria cognitiva-sociale ha enfatizzato il ruolo delle aspettative disfunzionali e dei concetti di se come cause della psicopatologia. Il ruolo delle cognizioni, delle aspettative e valutazioni personali interviene nel disagio, sopratutto per quanto riguarda una l’autoefficacia percepita e le aspettative disfunzionali. L’inefficacia percepita rispetto ad eventi minacciosi potenziali provoca attacchi di ansia, dovuti al più che all’evento minaccioso, all’inefficacia nel far fronte a quell’evento ;mentre rispetto ad esiti appaganti porta alla depressione, gli individui che tendon o alla depressione si prefiggono obbiettivi e standard troppo elevati. Bandura ha ipotizzato che le discrepanze tra standard e prestazione possono condurre a: aumento di impegno Apatia = le persone presentano la convinzione che gli obbiettivi vadano oltre le loro capacità Depressione= persone si sentono inefficaci ripestto all’obbiettivo Una delle aree più attive nella ricerca cognitivo-sociale è lo studio della correlazione tra la convinzione di autoefficacia e la salute, le condizioni di efficacia forti e positive sono favorevoli alla salute, al contrario quelle deboli e negative sono sfavorevoli, hanno effetti sia sui comportamenti connessi con la saluta che sul funzionamento fisiologico. Per mettere in atto un cambiamento bisogna creare nuove esperienze di padronanza, migliorando la percezione di autoefficacia e apprendendo nuove competenze cognitive, comportamentali, nuove strategie per affrontare le situazioni. 1. Il terapeuta funge da modello e il soggetto graduata mente riproduce il comportamento esibito dal modello —> MODELLO TERAPEUTICO PARTECIPATIVO ED ESPERIENZE DI PADRONANZA GUIDATA. 2. Il soggetto osserva il terapeuta nello svolgimento delle attività ritenute minacciose —> MODELLAMENTO 3. Gruppo di controllo L’approccio cognitivo-sociale sostiene che le esperienze di padronanza migliorano il funzionamento umano in maniera più radicale di quanto facciano i discorsi, si utilizza quindi un trattamento basato sull’acquisizione della padronanza guidata, la quale porta a cambiamenti comportamentali ( elimina comportamenti fobici e reazioni allo stress, favorendo un atteggiamento positivo verso le minacce) e cambiamenti nella percezione dell’autefficacia. Le tecniche di modellamento dal vivo con partecipazione e esperienze di padroneggiamento, vengono utilizzate anche in vari ambiti educativi. STRESS—> secondo Lazarus lo stress psicologico deriva da condizioni relative alla persona e all’ambiente, condizioni troppo pesanti rispetto alle sue risorse, individua 2 tipologie di coping per affrontare le differenti situazioni stressanti: 1. Coping focalizzato sul problema= affrontare le situazioni alterandone le caratteristiche stressanti 2. Coping focalizzato sulle emozioni= soggetto aspira a migliorare lo stato emotivo interno ( Terapia razionale emotiva di Ellis, sistema terapeutico di cambiamento della personalità, basato su due tesi: le persone non reagiscono emotivamente agli eventi del mondo, ma alle credenze relative a questi eventi, le convinzioni che causano stress psicologico sono irrazionali ) TERAPIA COGNITIVA DI BECK—> secondo Beck le difficolta psicologiche sono dovute a : pensieri automatici, assunti disfunzionali e affermazioni negative riguardanti il se; mette in luce che una persona depressa presenta una triade cognitiva che include immagini negative: Del se Del mondo Del futuro Alcune prove testimoniano che le cognizioni errate che rendono le persone vulnerabili alla depressione sono latenti e si manifestano in condizioni di stress, l’obiettivo della terapia è produrre un cambiamento fondamentale sulle cognizioni centrali e aiutare la persona ad individuare le condizioni in cui tali cognizioni diventano operative. La terapia cognitiva di Beck consiste in un numero variabile di sedute, a cadenza settimanale e implica esperienze di apprendimento altamente specifiche, utilizzando compiti di natura comportamentale, al fine di mettere in discussione le cognizioni e gli assunti disadattivi. LE TERORIE DEI TRATTI DI PERSONALITÀ ( Allport 1897-1967, Cattell 1905-1998, Eysenck 1916-1997) I tratti sono disposizioni psicologiche che determinano forme coerenti ( relativamente stabili nel tempo e nelle situazioni) nel modo di comportarsi, di sentire e di pensare. I tratti sono visti come unita fondamentali di personalità, sono ad esempio: gentile, prepotenze, fiducioso; sono molto simili all’atteggiamento ma , mentre l’atteggiamento esprime un orientamento favorevole o sfavorevole verso un oggetto , il tratto è più generico. Il tratto, quindi, indica un modo in cui l’individuo tende a comportarsi nel tempo, questa concezione implica l’idea di una sostanziale coerenza nella vita degli individui —> personalità coerente. I termini che indicano i tratti hanno due connotazioni: coerenza Peculiarità Uno dei principali interessi dei teorici dei tratti è la misurazione, la misurazione scientifica dovr4nne misurare la teorizzazione, essi utilizzano tali costrutti per 3 funzioni scientifiche: Descrizione—> la maggior parte dei teorici cerca di descrivere le persone in quanto individui e di far pervernire uno schema descrittivo generale, cercando di stabilire una tassonomia della personalità Previsione Spiegazione—> alcuni teorici dei tratti hanno suggerito che i costrutti dei tratti possono essere utilizzati per spiegare il comportamento, cercando i fattori biologici soggiacenti ad un dato tratto La validità empirica dei tratti è data da 3 fattori: 1. Consistenza cross-situazionale—> lo stesso comportamento si presenta in situazioni diverse 2. Concordanza auto.etero valutazione—> perone diverse esprimono lo stesso accordo nei giudizi dati su un individuo 3. Stabilità temporale—> I giudizi rimangono uguali nel tempo Il tratto ha funzione descrittiva, esplicativa e predittiva. La struttura della personalità è determinata da come i tratti sono correlati l’un l’altro. I teorici dei tratti sono molti, e con teorie e approcci diversi l’uno dall’altro, ma condividono una serie di affermazioni: 1. Le persone possiedono generiche disposizioni ( tratti) a reagire in determinati modi 2. Le persone con forte tendenza a comportarsi in un determinato modo sono descritte come soggetti con punteggio alto, al contrario coloro che hanno tendenza meno marcata verso quel comportamento sono detti soggetti con punteggio basso 3. I tratti sono gli elementi fondamentali della personalità 4. Vi è diretta corrispondenza tra le azioni di una persona e il tratto 5. Comportamento e personalità hanno un organizzazione gerarchica Organizzazione gerarchica della personalità —> personalità è organizzata in maniera gerarchica con tratti ampi e sovraordinati ,che organizzano le tendenze abituali ( livello del tratto), che a loro volta organizzano le abitudini comportamentali ( livello delle reazioni) , che si collocano a livello più basso e si manifestano nelle reazioni specifiche ( variabilità di espressione e dei vari contesti ). Ci sono due approcci che si applicano alla teoria dei tratti: APPROCCIO IDIOGRAFICO—> centrato sull’unicità dell’individuo, analizza le dinamiche interiori ma anche quelle tra persona e ambiente, ha come scopo la comprensione dell’individuo, utilizza strumenti che elicitano il narrato ( es: colloquio clinico ), il singolo individuo è l’unità di indagine, un siete unico di tratti. Un tratto può essere comune a più persone, ma le sue connotazioni differiscono da un a persona ad un altra. Teoria della personalità basata sui tratti di Allport APPROCCIO NOMOTETICO—> individua leggi generali del comportamento, definisce tratti utili per descrivere ogni individuo, una metodi scientifici rigorosi d’indagine ovvero la psicometria e strumenti quantitativi, la popolazione è l’unità d’indagine. Le differenze individuali sono di tipo quantitativo, non qualitativo, tutti possiedono in una certa misura quel tratto. Modello dei 5 fattori di Cattel e Eysenck I tratti possono essere identificati dal lessico naturale ( parole descrittive che le persone usano per parlare di loro stessi o degli altri) e dai questionari ( affermazioni relative a comportamenti rispetto alle quali esprimere gradi di accordo). [ Il metodo dell’analisi fattoriale è una tecnica statistica di ricerca che riduce le interrelazioni tra variabili osservate ad un munero ridotto di costrutti ipotetici latenti; motivo, la natura esatta; permette di identificare una serie di tratti universali, ossia tratti che tuti possiedono. Il numero dei fattori dipendono dalle decisioni soggettive dei ricercatori ] TEORIA DEI TRATTI DI ALLPORT—> Allport credeva che i tratti fossero le unita di base della personalità e si basassero sul sistema nervoso. Definisce i tratti come tendenze determinanti e personalizzate, modi stabili e coerenti con cui l’individuo si adatta all’ambiente. Allport attua una distinzione, a seconda dei livelli di significatività e generalizzabilità tra: Tratti cardinali Tratti centrali Disposizioni secondarie Il tratto esprime il modo in cui , generalmente, una persona si comporta, non esprime il suo costante atteggiamento, per comprendere il comportamento sono necessari: concetto di situazione e concetto di tratto. Secondo il concetto dell’autonomia funzionale della motivazione umana, l’adulto supera le motivazioni originarie , facendo si che diventino indipendenti dagli impulsi. Allport pone l’accento sull’unicità, utilizzando un approccio idiografico, con studi approfonditi sulle singole persone, sottolineando la configurazione e organizzazione dei tratti nel soggetto. Il contributi empirici di Allport sono statui limitati, non ha fornito dei modelli a spiegazione dei processi da lui espressi ed inoltre è l’unico teorico dei tratti ad aver utilizzato un approccio idiografico. L’APPROCCIO AI TRATTI DI R. B. CATTELL—> Cattell è uno dei più grandi sostenitori della natura fattoriale della personalità, il suo approccio è nomotetico, le fonti dei dati derivano da : dati L- life record data ( eventi di vita reale e valutazione di osservatori , 12 tratti originali ) Dati Q- questionnaire data ( fondati su autobiografie che si combinano con dati l, 12+4 ) Dati OT- objective test data ( test, 21 tratti ) Si distinguono vari tratti : Tratti superficiali—> comportamenti osservabili, apparentemente collegati, che non sono necessariamente sottesi da una causa comune Tratti originali—> sottostanno alle tendenze comportamentali, identificabili solo attraverso tecniche di comparazione e analisi fattoriale, fondamenta della personalità Tratti di abilita—> attività mentale Tratti temperamentali—> vita affettiva-emotiva e stile di comportamento Tratti dinamici—> vita motivazionale e obbiettivi I tratti primari costitutivi della personalità per Cattell sono 16, misurati dal questionario Test 16PF. Test 16PF—> un test di personalità usato negli Stati Uniti nel settore della psicologia del lavoro, misura 16 dimensioni ( 12 tratti e 4 dimensioni o fattori bipolari ), ciascuna dimensione è un continuum bipolare lungo il quale si colloca il soggetto, esistono diverse forme standardizzate sulla popolazione Italiana. L’azione sociale, secondo Cattell, dipende da: -tratti -stati—> emozione e stato d’animo in un particolare momento determinato dalla situazione in cui una persona si trova -ruoli—> certi comportamenti sono più legati al ruolo sociale che una persona deve sostenere più che hai tratti di personalità che possiede LA TEORIA TRIFATTORALE DI H. J. EYSENCK—> è una teoria causale e per questo richiedere di costruire misure dei tratti più precisi e affidabili, formulare una teoria verificabile e definire a livello teorico le basi biologiche di ogni tratto. MODELLO PEN, inizialmente ottiene dall’analisi fattoriale secondaria, due superfattori : estroversione- introversione, nevroticismo, ai quali va ad aggiungere poi lo psicoticismo. L’organizzazione gerarchica quindi presenterà uno dei superfattori in cima. Il nevoticismo viene definito come l’abilità esoterica accompagnata da frequenti ansie, sia esperite psichicamente che somatizzate. Psicoticismo si esprime in soggetti spietato, insensibili, non empatici, in continua ricerca di sensazioni forti e in opposizione alle consuetudini socialmente accettate. Vi sono vari test per misurare i tratti, tra questi: Mausdley Medical Questionnaire e Eysenck Personality Inventory. Dal momento che il tratto ha base biologica, le differenze individuali in termine di introversione ed estroversione dovrebbero essere in parte ereditarie Il tratto di estroversione/ introverse è stato collegato all’eccitabilita corticale del sistema nervoso centrale. Gli estroversi —> si erano stimolazioni esterne perché hanno bassa attivazione corticale Gli introversi—> non ricercano stimolazione esterna perché hanno un’alta attivazione corticale e sono cronicamente più eccitati Il nevroticismo—> è stato collegato al livello di eccitazione de sistema limbico ( ipotalamo, amigdala, ippocampo) che presiede la regolazione emotiva; le persone con alto livello di nevroticismo possiederebbero un sistema limbico sensibile a minacce e stress. Psicoticismo—> associazione di tipo genico, quindi al sesso maschile associato alla suscettibilità ormonale, L’accordo tra la teoria di Cattell ( 16 tratti ) e la teoria di Eysenck ( trifattori) viene presentato dal modello dei Big Five. MODELLO DEI BIG FIVE Un modello in grado di unire l’opinione di Allport ( approccio idiografico ), di Cattell ( 16 tratti ) e di Eysenck ( 3 superfattori ), è il modello dei big five. Questo modello ha come obbiettivo quello di disporre di un sistema di classificazione e descrizione della personalità basato su dati scientifici, utilizzando un approccio nomotetico. L’idea che 5 fattori di personalità siano alla base di differenze individuali di personalità si fronda sull’analisi fattoriale di tre dati: 1. I termini indicanti tratti nel linguaggio corrente 2. La ricerca transculturale che verifica l’ universalità delle dimensioni dei tratti 3. La relazione tra i questionari dei tratti e altri questionari Il modello dei 5 fattori si affida ad un linguaggio naturale, quotidiano, riponendo fiducia nelle singole parole usate per descrivere le persone, l’ipotesi è che nel tempo gli uomini abbiamo riscontrato alcune differenze individuali importanti nelle loro interazioni e abbiamo coniato dei termini per riferirvisi con facilita; l’utilizzo di termini universali unisce la teoria dei tratti e il modello evoluzionistico. È dimostrato che le persone di differenti culture vedano le differenze individuali nei tratti di personalità in maniera piuttosto simile ai big five, sopratutto per 3 fattori, viene anche evidenziato che alcuni tratti di personalità appaiono tipici in alcune culture e l’importanza di essi varia da cultura a cultura. L’universalita dei tratti suggerisce la presenza di una base biologica in termini di geni, le differenze del modo in cui questi tratti vengono espressi, invece, dimostra l’importanza della cultura nel favorire l’adattamento ad un ambiente. Le tendenze disposizionale ergono descritte attraverso 5 dimensioni bipolari ( anni 80/90 ): OPENESS ( APERTURA ALL’ESPERIENZA ) —> valuta l’ampiezza, profondità e complessità di un individuo a livello mentale, concerne caratteri he che si riflettono in una maggiore o minore varietà di interessi culturali e l’inclinazione a tenersi informati e acquisire conoscenze con un atteggiamento favorevole verso le novità. È rappresentata dalla creatività, originalità e anticonformismo, alcuni la definiscono intelligenza CONSCIENTIOUSNESS ( COSCIENZIOSITÀ )—> valuta i livello individuale di organizzazione e persistenza e motivazione nel comportamento orientato ad un obbiettivo, concerne caratteristiche quali : affidabilità, perseveranza, riflessività.. EXTRAVERSION ( ESTROVERSIONE )—> valuta la qualità e intensità dell’interazione interpersonale, livello di attività e bisogno di stimolazione, concerne la socievolezza, la loquacità, ottimismo.. AGREEABLENESS ( GRADEVOLEZZA )—> valuta la qualità dell’orientamento, concerne caratteristiche come: sensibilità, gentilezza, fiduciosi tra, altruismo, lealtà … NEUROTICISM ( NEVROTICISMO )—> concerne caratteristiche connesse all’incapacità di moderare la propria attività emotiva, le proprie reazione di irritazione, malumore e rabbia. I sostenitori dei 5 fattori ( Goldberg e John ) creano l’INVENTORY che permette di misurare i big five tramite aggettivi che si riferiscono ai tratti corrispondenti; essi non accettano che i diversi modi di pensare e agire siano riconducibili a un comune modo di agire alla base di tutti. I sostenitori del modello dei 5 fattori ( Costa e McCrae ) elaborano il NEO-PI-R ( neuroticism extroversion openess personality inventory revised) e propongono la teoria dei 5 fattori, andando a trattare i fattori come costrutti ipotetici responsabili in termini causali di tendenze disposizionale degli individui. Costa e McRae nei questionari permettono sia il self report che eterovalutazioni ( dati O e dati S ), dimostrando che: i medesimi fattori possono essere riscontrati sia nel self report che nelle valutazioni di un osservatore Esiste un accordo tra gli osservatori riguardo alla posizione di ogni individuo rispetto alle 5 dimensioni del big five I dati O consentono di prevedere meglio alcuni risultati nella vita rispetto ai dati S Negli anni 90 Costa e McRae hanno proposto una visione audace, ovvero la teoria dei cinque fattori, l’idea fondamentale è che i cinque fattori rappresentino tendenze disposizionali possedute universalmente da tutti gli individui, i tratti sono definite strutture causali che influenzano la vita di ciascun individuo. Tale convenzione sostiene che i tratti influenzino causalmente lo sviluppo psicologico di ciascun individuo e che i 5 fattori abbiamo una base biologica, le differenze comportamentali sono determinate da influenze genetiche. Essi ritengono chela base biologica sia così forte che le cinque tendenze disposizionali non vengono influenzate direttamente dall’ambiente, affermando che la cultura influenza l’espressione del tratto ma non la struttura del tratto stesso. Questo modello presenta dei punti problematici, come: l’incapacità di connettere le strutture della personalità con i processi di personalità, ricerche che contraddicono l’idea secondo la quale i tratti non siano influenzati da fattori sociali. I punteggi del NEO-PI-R si correlano con i punteggi di Eysenck e Cattell, in particolare i superfattori di Eysenck di estroversione e nevroticismo che si ritrovano uguali nel big five, ma anche lo psicoticismo che comprende l’unione di un basso punteggio di amicalita e di coscienziosità. Secondo le ricerche si è delineato lo sviluppo e la crescita dei 5 fattori : estroversione tende a crescere fino ai 16-18 e poi cala Gradevolezza ha un decremento fino ai 18-20 e un forte incremento fino ai 35 Coscienziosità ha un decremento fino ai 18-20 e un rapido incremento tra i 20-25 Nevroticismo mostra un picco introno ai 14 anni e un calo progressivo Apertura all’esperienza ha un aumento progressivo dai 14 ai 24 anni e poi un calo La ricerca ha quindi mostrati che è presente una notevole stabilita, ma che essa può essere soggetta a dei cambiamenti, questi possono essere dovuti all’età e all’appartenenza culturale, cosi come ai fattori sociali e interazioni con l’ambiente sociale. Cio che permette di sostenere questo modello è sicuramente la sua universalità, esso è generalizzabile alle culture e si applica a tutti i soggetti, integrando perfettamente le precedenti tassonomie/ teorie di Cattell, Eysenck, Guilford e Comrey. In Italia Caprarae colleghi hanno condotto un analisi e costruiti strumenti psicometrici equivalenti a quelli del NEO-PI-R di Costa e McCrae—> BFQ-2 È un test di personalità costituito da 134 items e individua le 5 dimensioni fondamentali per descrizione e valutazione della personalità. ENERGIA —> sostituisce estroversione e presenta due sottodimensioni : DINAMISMO( socievolezza, entusiasmo ) E DOMINANZA ( capacita di imporsi e primeggiare ) AMICALITA—> sostituisce gradevolezza e presenta due sottodimensioni: COOPERATIVITA ( empatia ) e CORDIALITÀ ( affidabilità, fiducia e apertura verso gli altri ) COSCIENZIOSITÀ—> presenta due sottodimensioni: SCRUPOLOSITÀ ( cautela, riflessività ) e PERSEVERANZA ( tenacia ) STABILITÀ EMOTIVA—> sostituisce nervoticismo e presenta due sottodimensioni : CONTROLLO DELLE EMOZIONI e CONTROLLO DEGLI IMPULSI APERTURA MENTALE—> sostituisce apertura all’esperienza e presenta sue sottodimensioni: APERTURA ALLA CULTURA e APERTURA ALL’ESPEREINZA A partire dagli anni 80, fino ai primi anni 2000 si è arrivati alla conclusione che gli psicologi dei tratti avessero tralasciato un fattore, il sesto fattore —> ONESTA/ UMILTÀ = differenze individuali nella tendenza ad essere sincero e onesto contrapposta alla tendenza ad essere disonesto e sleale. Il BFQ è caratterizzati da : buone relazioni con altre misure di personalità Elevata concordanza tra autovalutazioni e eterovalutazioni Buona validità transculturale Elevato valore applicativo Il BFQ è uno strumento esaustivo e ampliamento accettato che può essere utilizzato per risolvere problemi pratici per gli psicologi, le variazioni dei tratti di personalità possono essere predittive del genere di carriera che le persone sceglieranno, il modello è efficace nel predire il livello di prestazione lavorativa, ma anche informazioni relative al benessere soggettivo e alle azioni che metteranno in atto, infine può fornire informazioni relative alle diagnosi cliniche a la trattamento. Presenta vari punti di forza : rappresenta una cornice di riferimento condivisa per la descrizione della personalità È dotato di una elevata comprensibilità, economicità e accessibilità Consente di esaminare e valutare la personalità con termini abituali Consente di esaminare fare previsioni sugli adattamenti psicosociali come successo scolastico e lavorativo Presenta però anche di limiti: i 5 fattori non sono riconoscibili in tutte le culture Bassa riscontrabilita nel passare dal livello generale a quello individuale I 5 fattori non esauriscono la varietà delle caratteristiche che descrivono la personalità Non ha prodotto metodi terapeutici e specifici i grado di aiutare le persone a modificare ke caratteristiche disadattive della personalità A partire dagli anni 60 ci si è domandati se vi fosse sufficiente coerenza nel comportamento a sostenere l’idea del concetto di tratto come elemento cardine di una teoria della personalità. Mischel ritiene che il comportamento delle persone cambia spesso o manca di coerenza in alcune situazioni, in base ai diversi contesti, altri autori come Bandura hanno notato l’importanza dei fattori situazionali. Negli anni 70 e primi anni 80 questo dibattito prende nome di controversia persona-situazione, per considerare la maggiore o minore coerenza dei tratti di personalità, bisogna considerare 2 aspetti: 1. Stabilità longitudinale—> si valuta se in una persona un punteggio alto su un tratto rimane tale anche in altri momenti 2. Coerenza transituazionale—> si rileva in una persona un punteggio alto su un tratto specifico , se esso sarà sempre alto Coloro che critica la teoria dei tratti mettono in dubbio l coerenza transituazionale, questo perché le persone possono cambiare comportamento da una situazione all’altra e i questionari sui tratti va a indagare la tendenza generale di dimostrare un tratto di personalità, ma non indaga la variabilità del comportamento. Le persone , però, si distinguono per il loro livello medio di comportamento, esistono prove di coerenza dei tratti, ma questo avviene all’interno dei vari ambiti situazionali, che in tutti gli ambiti.