Summary

Questo documento descrive le infezioni cutanee da batteri, compresi stafilococchi e streptococchi. Analizza le diverse cause, i sintomi, la diffusione e il trattamento di queste infezioni. Sono incluse anche malattie alimentari e la prevenzione di queste patologie.

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INFEZIONI CUTANEE DA BATTERI P. aeruginosa S. pyogenes Enterococchi Fascite necrotizzante Clostridium perfrigens Escherichia coli INFEZIONI PIOG...

INFEZIONI CUTANEE DA BATTERI P. aeruginosa S. pyogenes Enterococchi Fascite necrotizzante Clostridium perfrigens Escherichia coli INFEZIONI PIOGENE DELLA CUTE FAVI STAFILOCOCCHI Cocchi Gram-positivi Raggruppamento a grappolo Aerobi-anaerobi facoltativi Classificati in coagulasi positivi - S. aureus Carico… coagulasi negativi – S. epidermidis, S. saprophyticus in base a capacità di produrre coagulasi=converte il fibrinogeno (solubile) nel plasma in fibrina (insolubile). Si formano coaguli in cui il batterio evade il sistema immunitario. Fanno parte della flora microbica della cute, cavo orale, tratto gastrointestinale Sono responsabili di infezioni nosocomiali infezione di ferite follicolite orzaiolo ascessi punti di sutura Carico… impetigine: eruzione pustolosa ectima-impetigine profonda-derma Ruolo del biofilm nelle infezioni da cateteri Infezioni periprotesiche Le infezioni periprotesiche di anca e ginocchio rappresentano una complicanza relativamente frequente delle protesi ortopediche (incidenza 0,3-2,5%). I batteri crescono adesi all’impianto protesico formando un “biofilm” protettivo che rende difficile sia la diagnosi che il trattamento con antibiotici. Precoci: i sintomi compaiano entro 4-6 settimane dall’impianto. Causate da batteri aggressivi (es. S. aureus). Ritardate: comparsa dei sintomi dopo 4-6 settimane ma entro 2 anni dall’impianto. Spesso causate da microorganismi meno virulenti (S.epidermidis e S.coagulasi negativi). Tardive: comparsa della sintomatologia oltre 2 anni dall’impianto. Causate dalla migrazione del microorganismo da un focus infettivo a distanza (es. tonsillite, infezione urinaria, infezione intestinale). S. aureus meticillino-resistente (MRSA), S. epidermidis meticillino-resistente (MRSE), Enterococchi vancomicina-resistenti (VRE) Diffusione di S. aureus Batteriemia: da infezione della pelle, dopo intervento chirurgico, uso di cateteri contaminati Endocardite: interessa più frequentemente le valvole cardiache, ma può interessare le pareti di atri e ventricoli e può coinvolgere l’endotelio dei vasi arteriosi. 50% di mortalità Polmonite: da diffusione ematogena o per aspirazione di secrezioni. Ascessi localizzati a livello polmonare, empiema. (raccolta di pus a livello pleurico), polmonite necrotizzante. Osteomielite: disseminazione ematogena, infezione secondaria a trauma o interventi chirurgici Artrite settica: il batterio può arrivare all’articolazione col sangue da un focus lontano (es polmoni) o da un focus vicino (ascesso cutaneo nei pressi dell’articolazione) o direttamente da ferita o manovre chirurgiche (dopo iniezioni intrarticolari). L’ articolazione appare tumefatta, calda e arrossata. Quadri patologici mediati da tossine SINDROME STAFILOCOCCICA DELLA SINDROME DA SHOCK TOSSICO CUTE SCOTTATA (SSSS = Scalded Skin Staphylococcal Syndrome) - Ceppi di S. aureus produttori di tossina TSST-1 - Ceppi di S. aureus produttori di tossina esfoliativa (rompe i desmosomi) - Inizialmente descritta in donne che facevano uso di tamponi interni - Interessa neonati rara in adulti (batteri in residuo cordone ombelicale, orecchio, naso) -Crescita localizzata in vagina o in una - Bolle con liquido privo di batteri, ferita con rilascio di tossina in circolo desquamazione - Sintomi: febbre, ipotensione, eruzione - Epitelio intatto dopo 7-10 giorni con esfoliativa, coinvolgimento di reni e fegato comparsa di anticorpi protettivi Elevata mortalità Malattie alimentari da microrganismi patogeni Infezione il microrganismo penetra nel corpo dell’uomo e direttamente provoca la malattia. (es. Tubercolosi, salmonellosi, brucellosi, epatite virale ecc.); Intossicazioni dovute alla presenza di tossine già preformate indipendentemente dalla presenza o meno, al Carico… momento dell'ingestione, dei germi produttori della tossina (ad esempio intossicazioni da stafilococco aureo e clostridio botulino ecc.); Tossinfezioni dovute alla presenza di microrganismi vivi, non uccisi da cotture o da trattamenti di conservazione che, moltiplicandosi nel corpo umano, producono tossine. Microrganismi patogeni Tempo di responsabili di Sintomi Alimenti più a rischio incubazione malattie alimentari latte crudo non pastorizzato, carni avicol dolori addominali, diarrea maleodorante e colorata per Campylobacter jejuni 3 – 5 giorni presenza di sangue, nausea, vomito, febbre poco cotte (alla brace, barbecue), acqua di fonte tipo A: conserve di carne e verdure prima sintomi gastrointe-stinali, poi nervosi quali lo 12 – 24 ore fino a tipo B: prodotti a base di carne Clostridium botulinum 3 – 6 giorni sdoppiamento della vista, difficoltà di parola, debo-lezza tipo E: prodotti ittici muscolare fino alla paralisi tipo F: conserve a base di carne e pesce Clostridium 8 – 20 ore diarrea violenta, dolori addominali carni bianche e rosse cotte perfringens carni bianche e rosse, formaggi, latte Listeria 2 – 3 giorni fino a 3 febbre, cefalea, nausea, vomito crudo, cibi cotti contaminati dopo la monocytogenes settimane cottura cibi crudi a base di carne, frutti di mare, Salmonella spp. 24 – 48 ore dolori addominali, diarrea, vomito, febbre uova, latte crudo, cibi cotti contaminati dopo la cottura cibi manipolati da soggetti infetti o tramite il contatto di acqua inquinata (prodotti Shigella spp. 2 – 7 giorni dolori addominali, diarrea con sangue, febbre della pesca, verdure, latte e latticini, gelati) Staphylococcus 2 – 6 ore nausea, vomito, sudorazione, cefalea, diarrea panna, latte, creme, gelati, altri alimenti aureus contaminati da soggetti portatori nausea, vomito, sudorazione, cefalea, diarrea, artrite Yersinia enterocolitica 1 – 7 giorni reumatoide, orticaria latte crudo, carni suine crude prodotti carnei, minestre, vegetali, budini Bacillus cereus 1 8 – 16 ore diarrea violenta, dolori addominali e salse Trattamento Solo il 10% dei ceppi di S. aureus è oggi sensibile alla penicillina (resistenza plasmidica - beta lattamasi). 30-40% dei ceppi di S. aureus e quasi tutti gli stafilococchi coagulasi-negativi sono resistenti anche alla meticillina (MRS) (resistenza cromosomica - alterazioni delle PBP). I ceppi MRS sono trattati con la vancomicina. Evoluzione della resistenza antimicrobica Beta-lattamasi PREVENZIONE!! Il personale sanitario può andare incontro a colonizzazione o trasmettere il germe ad altri individui qualora non adotti determinate precauzioni come indossare barriere di protezione o lavarsi le mani. Tenere le ferite coperte Evitare la condivisione di oggetti personali (asciugamani, lenzuola, rasoi, abbigliamento e attrezzature sportive) Alimenti: stretta osservanza delle norme igieniche durante le fasi di - produzione (es. macellazione, mungitura, preparazione di prodotti alimentari manipolati), - commercializzazione (es. rispetto delle temperature di conservazione) - somministrazione. STREPTOCOCCHI Gram+, aerobi-anaerobi facoltativi Disposti a catenella o in paia Classificazione basata su: capacità emolitica → lisi di eritrociti mediata da emolisine (streptolisina O ed S) streptococchi alfa/beta/gamma emolitici Alpha=emolisi parziale Beta=emolisi completa Gamma=no emolisi - struttura antigenica in funzione dell'antigene polisaccaridico C di parete cellulare: classificazione di Lancefield → streptococchi distinti dalle lettere dell'alfabeto, dalla A alla V Principali streptococchi patogeni S. pyogenes - gruppo A (GAS)-beta emolitico - faringite, scarlattina, piodermite, erisipela, cellulite, fascite......... S. agalactiae – gruppo B (GBS)-beta emolitico - infezioni neonatali, del tratto urinario.... S. pneumoniae – alfa emolitico - polmonite, sinusite, otite media... S. viridanti – alfa emolitici - carie dentaria, batteriemia.... Streptococchi gruppo D – Enterococchi- E. faecalis - colonizzano intestino dell’uomo e animali - resistenti agli antibiotici - infezioni di ferite, del tratto urinario, peritonite, batteriemie endocardite Streptococcus pyogenes Infezioni suppurative Meccanismo d’azione: esotossine (streptolisina O e S), esoenzimi (streptochiansi, ialuronidasi, DNasi) - Angina streptococcica - Scarlattina - Infezioni cutanee - Fascite necrotizzante - Sindrome da shock tossico - Infezioni post-partum (febbre puerperale) Sequele “non suppurative” Non sono diretta conseguenza dell’infezione ma di reazioni immunologiche - Glomerulonefrite post-streptococcica - Febbre reumatica acuta Streptococcus pyogenes - Infezioni cutanee Fascite necrotizzante (gangrena streptococcica) - Infezione profonda del sottocutaneo (da lesione cutanea o Impetigine via ematica da sito distante) - Diffonde nei piani fasciali - Distruzione del muscolo Cellulite - Mortalità 30% Erisipela SINDROME DA SHOCK TOSSICO: infezione sistemica multiorgano simile a quella stafilococcica conseguente a infezioni dei tessuti molli, fascite e batteriemia FARINGOTONSILLITE Trasmessa via aerosol. Mal di gola, febbre, linfoadenopatia cervicale Ceppo lisogenizzato da fago che stimola produzione di esotossina: SCARLATTINA Eritema diffuso Lingua a fragola con papille ipertrofiche e arrossate S. agalactiae (gruppo B) Presente nel 15-20% delle donne sane a livello vaginale o rettale Associato a: - febbre puerperale Grave infezione dell’utero che si verifica dopo parto o aborto Provocata da S. agalactiae, S. pyogenes, E. coli, anaerobi Molto diffusa con mortalità elevata fino alla metà dell’800 - Intuizione di Semmelweiss - infezione neonatale Forma precoce (entro i 7 giorni) - aspirazione liquido amniotico - contatto con secrezioni nel canale del parto Manifestazioni: batteriemia, polmonite o meningite Fattori di rischio: pesante colonizzazione della madre travaglio prima del termine Presente nel 1-2% dei neonati da mamme colonizzate Profilassi e terapia: Infezione ascendente tampone vaginale e rettale antibiotici durante la gravidanza JayVornhagen durante il travaglio INFEZIONE NEONATALE Forma tardiva Forma precoce (dai 7 ai 90 giorni): Acquisizione: da altri bambini nel nido, personale sanitario Manifestazioni: batteriemia meningite Fattore di rischio: prematurità Il complesso TORCH è l'acronimo di un gruppo di agenti patogeni responsabili di alcune malattie di notevole importanza ostetrica Toxoplasma Others… Rosolia Cytomegalovirus Herpes Simplex Others: altri agenti eziologici tra cui Treponema pallidum (sifilide), HBV (virud dell’epatite B), HIV, parvovirus B19….. S. pneumoniae (pneumococco) - Forma ovale, in coppie (diplococco) o in corte catene - Comunemente presente nella gola e nel nasofaringe di persone sane (più comune nei bambini e negli adulti che vivono con bambini). -Può diffondere ai polmoni, seni paranasali, orecchio medio e SNC. - Capsulato. Esistono 90 sierotipi capsulari di pneumococco non tutti ugualmente coinvolti nelle infezioni invasive I polisaccaridi capsulari permettono e di allestire vaccini polivalenti: - 23-valente protettivo nei confronti di 23 sierotipi responsabili del 90% dei casi di polmonite, per adulti e bambini > 2 anni. - coniugato 13-valente (con proteina carrier che ne aumenta l’efficacia), protettivo nei confronti dei sierotipi responsabili di meningiti e sepsi da pneumococco, raccomandato per bambini < 2 anni. Lo pneumococco sopravvive alla fagocitosi grazie alla presenza della capsula Gli anticorpi diretti contro i polisaccaridi capsulari tipo specifici proteggono dalla malattia causata da ceppi immunologicamente correlati Jeffrey N. Weiser Nature reviews | MicroBiology Polmonite pneumococcica (tipica) Presenza negli alveoli di liquido edematoso, batteri, eritrociti e neutrofili Manifestazione improvvisa Febbre elevata 39-41°C Tosse con espettorato striato di sangue Dolore al torace (pleurite) Localizzata nei lobi inferiori dei polmoni (definita polmonite lobare) Terapia: penicillina, cefalosporine, sempre più frequenti ceppi resistenti ai beta-lattamici Fattori di rischio - Età - Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BCPO) - Fattori che inerferiscono con i meccanismi di difesa dell’ apparato respiratorio es: fumo, infezioni virali Colorazione di Gram su espettorato Polmonite tipica Polmonite atipica Flogosi interstiziale Infiltrazione di mononucleati Spazi alveolari pervi Ventilazione non compromessa Accumulo di essudato con granulociti, fibrina, batteri all’interno degli alveoli RX torace Addensamento parenchimale che Accentuazione diffusa della trama (a vetro interessa il lobo medio. smerigliato); opacità disomogenee Batteri responsabili di polmoniti tipiche: Streptococcus pneumoniae (90-95%), Hemophilus influenzae (in comunità) Klebsiella pneumoniae, Stafilococchi, Pseudomonas aeruginosa, Proteus (nosocomiali). Batteri responsabili di polmoniti atipiche Mycoplasma pneumoniae,Chlamydia pneumoniae, Legionella spp (più frequenti) Agenti eziologici delle polmoniti atipiche possono anche essere: virus (virus influenza, virus parainfluenzali, virus del morbillo e della varicella, virus respiratorio sinciziale, Adenovirus, Coronavirus) miceti (Histoplasma capsulatum) protozoi (Toxoplasma gondii). Classificazione delle polmoniti e principali microrganismi coinvolti Carico… Legionella Legionella Estate 1976-Philadelphia: epidemia di polmonite tra i veterani dell’American Legion (ex-militari americani) riuniti al Belleview-Stradford Hotel 4000 presenti, 221 casi, 34 morti - Scoperto un “nuovo” batterio denominato Legionella - Gram-negativo, non sporigeno, non capsulato - 39 specie. L. pneumophila responsabile di 85% delle infezioni - Presente nell’ambiente naturale acquatico e nei serbatoi artificiali (condotti dell’acqua, impianti idrici e di aria condizionata, piscine). - Si moltiplica tra i 25°C e 42°C (sopravvive a 63°) e all’interno di alghe o amebe) - Fattori favorenti: ristagno d’acqua, depositi organici ed inorganici nelle tubature MODALITA’ DI TRASMISSIONE Inalazione e/o aspirazione di acqua contaminata Segnalati casi acquisiti attraverso ferita e a parto in acqua Non è mai stata dimostrata la trasmissione diretta da persona a persona. «il rischio» d’acquisire l’infezione è legato a tre fattori: - al tipo e all’intensità dell’esposizione - a fattori di patogenicità batterica - suscettibilità individuale: età avanzata, sesso maschile, fumo LEGIONELLOSI - polmonite atipica grave con complicanze: ascesso polmonare, insufficienza respiratoria, shock Terapia antibiotica e misure di supporto respiratorio Febbre di Pontiac: forma acuta simil-influenzale senza interessamento polmonare e si risolve in 2-5 giorni DIAGNOSI - isolamento della Legionella da prelievo clinico - amplificazione degli acidi nucleici (PCR) - presenza di antigeni solubili nelle urine - aumento del titolo anticorpale PREVENZIONE E TRATTAMENTO - Manutenzione periodica impianti - Shock termico: elevare la temperatura dell’acqua a 70-80°C (30’ al giorno per 3 giorni) - Clorazione, utilizzo di perossido di idrogeno e argento - Filtrazione (filtri da applicare ai punti d’uso come rubinetti e docce) Esistono linee guida per la prevenzione e il controllo della legionella sancite da Decreto Ministeriale Pseudomonas aeruginosa Bacillo Gram-, mobile. Diffuso in acqua, suolo e piante Sopravvive in diverse condizioni ambientali inclusi ambienti ospedalieri Cresce rapidamente su terreni (odore dolciastro) Produce pigmenti: piocianina (blu-verde, non fluorescente) pioverdina (giallo-verde, fluorescente) Persone sane: può occasionalmente colonizzare cute, orecchio esterno, intestino, vie respiratorie Morte in 80% dei pazienti con CF Follicolite Otite dell’orecchio esterno. Più grave negli anziani e diabetici (otite maligna con osteomielite e coinvolgimento dei nervi cranici) Infezione di ferite (amputazione pollice Infezione in piede diabetico) ungueale Infezione oculare Ulcere con distruzione dell’occhio Tuon FF et al 2022 UTI = urinary tract infection; BSI = blood stream infection; SSI = surgical site infection; STI = soft tissue infection; CN Staph = coagulase negative Staphylococcus MODALITÀ DI CONTROLLO E TERAPIA La terapia antibiotica è spesso deludente perché: - sono resistenti alla maggior parte degli antibiotici - anche i microrganismi sensibili possono diventare resistenti in corso di terapia - la monoterapia antibiotica e l’uso di antibiotici ad ampio spettro sono inefficaci e selezionano ceppi resistenti - lo stato di immunodepressione del paziente non facilita l’eliminazione del batterio Consigliato l’uso combinato di antibiotici specifici (aminoglicosidi e beta-lattamici) Fondamentale la prevenzione delle cross-contaminazione sia da paziente a paziente che da personale medico a paziente e la contaminazione delle apparecchiature mediche Mycobacterium tuberculosis (bacillo di Koch) Mortellaro et al. Embo Mol Med 2009 Agente eziologico della tubercolosi (tisi, “mal sottile”) - prima causa di morte in Europa a fine secolo Patologia riemergente: aumento dei casi in seguito ad immigrazione, AIDS Nel 2021 in Italia sono stati notificati 2480 casi Mycobacterium tuberculosis complex Micobatteri non tubercolari (atipici) (tipici) opportunisti es M. avium complex M. tuberculosis - tubercolosi umana malattia disseminata in pazienti AIDS M. bovis - tubercolosi bovina (trasmissibile all’uomo) M. leprae – lebbra M. bovis BCG (Bacillo di Calmette-Guerin) - vaccino Tubercolosi Via aerogena: inalazione di goccioline contenenti micobatteri provenienti da persone malate (colpi di tosse..) Via enterogena (molto rara): ingestione di latte contaminato da M. bovis. Infezione primaria: focolaio o complesso primario (di Gohn) (polmonare o intestinale) lesione fibro-calcifica e adenopatia dei linfonodi i mediastinici I micobatteri inalati sono fagocitati dai macrofagi e replicano - Reazione infiammatoria localizzata (granuloma) - Contenimento dell’infezione (cessa la moltiplicazione batterica) - Calcificazione della lesione (complesso primario) - Batteri quiescenti (tubercolosi latente) - Possibile riattivazione a seguito di < della risposta immunitaria - Necrosi del granuloma – formazione di caverne (tubercolosi attiva) - I micobatteri diffondono: in circolo (tubercolosi miliare o extra-polmonare) nell’espettorato (trasmissione aerea) granuloma complesso di Gohn Meningite TB renale TB ossea LATENTE (o Morbo di Pott) Graham A. W. Rook et al Nature Rew Immunol 2005 DIAGNOSI DI TUBERCOLOSI Formulabile sulla base di: - SINTOMI CINICI dolore toracico - febbre e sudorazione notturna - perdita di peso tosse persistente con espettorato striato di sangue (emottisi) dolori ossei, ematuria, meningite nel caso di tubercolosi miliari - RX TORACE - INDAGINE MICROBIOLOGICA colorazione di Ziehl-Neelsen e coltura da campioni clinici (espettorato, urine, liquor) ricerca di acidi nucleici con PCR - TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA O IL TEST DI RILASCIO DELL'INTERFERONE-GAMMA TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA (o INTRADERMOREAZIONE DI MANTOUX) Iniezione intradermica di 5 UT (unità tubercoliniche) di derivato proteico purificato (PPD) Test positivo: sviluppo in 48-72 ore di un rigonfiamento con diametro che supera i valori soglia (5 ,10 o 15 mm in base alla classe di rischio del paziente). Cut-off di positività per gruppi di rischio Limiti del test cutaneo alla tubercolina Reagente: PPD è presente in altri batteri (incluso BCG positività in individui vaccinati) Variabilità: dipende da corretto inoculo, soggettività nella lettura Logistica: il paziente deve tornare per la lettura Anergia: scarsa risposta in soggetti immunodepressi, malnutriti con tubercolosi avanzata Test cutaneo della Figure 1 tubercolina Reazione di ipersensibilità ritardata Test di rilascio in vitro di IFNgg Si prelevano linfociti The Lancet 2000 356, 1099-1104DOI: (10.1016/S0140-6736(00)02742-2) (IGRA) Questi test possono essere utilizzati per documentare l’avvenuto contatto con il bacillo tubercolare ma non indicano infezione attiva in quel momento Vantaggi del test di rilascio in vitro di IFNg (IGRA) Gli antigeni specifici utilizzati (ESAT-6, CPF-10) non sono presenti nel BCG e nella maggior parte dei micobatteri atipici Non c’è interferenza con la vaccinazione BCG Alta riproducilità TERAPIA ’90: DOT (terapia somministrata con osservazione diretta) con farmaci di prima linea 2 mesi isoniazide + rifampicina + etambutolo + pirazinamide 4 mesi isoniazide + rifampicina Terapia preventiva in soggetti con TB latente, compresi quelli HIV: 3 mesi isoniazide + rifampicina o 6 mesi isoniazide Farmacoresistenza contro 2006: XDR-TB resistente anche a tre rifampicina e isoniazide o più dei sei farmaci di seconda linea (MDR) TB totalmente farmaco-resistente (Iran India Sud Africa) farmaci di seconda linea - efficaci + costosi + tossici VACCINAZIONE CON IL BACILLO DI CALMETTE-GUÉRIN (BCG) BCG è stato sviluppato nel 1921 da un ceppo attenuato di M. bovis BCG è solo parzialmente efficace: Bassa efficacia contro la TB polmonare adulta Protezione contro le forme gravi di TBC pediatrica (meningite e miliare) Non utilizzabile in individui immunodepressi Vaccinazione è raccomandata alla nascita nei paesi ad alta prevalenza di TB

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