Domande Orali di Scienze delle Finanze PDF

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Università degli Studi di Palermo

Renato Darsini

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scienze delle finanze economia domande orali università

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Questo documento contiene domande orali di Scienze delle finanze, riguardanti il primo modulo dell'Università degli Studi di Palermo. Le domande trattano argomenti quali la curva di trasformazione, i rendimenti decrescenti di scala, e la scatola di Edgeworth.

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lOMoARcPSD|22700337 Domande orali di Scienze delle finanze Scienza delle finanze (Università degli Studi di Palermo) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo....

lOMoARcPSD|22700337 Domande orali di Scienze delle finanze Scienza delle finanze (Università degli Studi di Palermo) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 Domande orali di Scienze delle finanze 1.MODULO 1 1)Cosa misura la curva di trasformazione? - La curva di trasformazione o frontiera delle possibilità produttive, viene individuata nello spazio dei beni è data dall'insieme di allocazioni che mostrano le combinazioni di beni X e Y che è possibile ottenere in modo efficiente nel sistema economico considerato, dato, il vincolo delle risorse produttive e la tecnologia quindi di K capitale e L lavoro. Quindi all'interno troviamo tutti quei punti che sono efficienti e ammissibili. CURVA DI TRASFORMAZIONE= T(x,y) =F 2) Perché la curva di trasformazione ha un andamento decrescente e con la concavità rivolta verso il basso? -La curva di trasformazione ha la concavità rivolta verso l'origine per l'esistenza dei rendimenti decrescenti di scala, ciò significa che all'aumentare della quantità prodotta di un bene bisogna ridurre la produzione dell'altro bene. Mentre ha un andamento decrescente perché il produttore ha a disposizione solo una certa quantità di risorse (quindi fa riferimento alla scarsità delle risorse) di conseguenza c'è una sorta di trade-off per la produzione di un bene rispetto all'altro. Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 3) Lungo la curva di trasformazione che caratteristiche ha la funzione di costo? -Se siamo in un mercato perfettamente concorrenziale, l'ammontare di costo che si può sostenere per produrre X e Y al massimo sarà uguale a r + w dove r e w rappresentano quanto costa un'unità aggiuntiva di capitale e lavoro, mentre K e L sono sopra segnati perché sono quantità finite Kx+Ky= e Lx+Ly= Ciò significa che la funzione di costo C(X;Y)= è finita ovvero = r + w 4) I punti al di sopra della curva di trasformazione sono ammissibili o no? No, i punti che stanno al di sopra della curva di trasformazione non sono ammissibili, mentre i punti che stanno al di sotto della curva di trasformazione sono punti ammissibili ma non efficienti. 5) Scatola di Edgewoth, cosa misura, come si ottiene un punto Pareto efficiente + grafico? La scatola di Edgewoth rappresenta quelle combinazioni o interazioni di scambio di due individui (Tizio e Calo) nello spazio dei beni X e Y. Si parte da un'allocazione iniziale w che definisce le quantità di bene X e Y sia di T che di C, per questo punto passeranno le curve di indifferenza di tizio e caio. Tutti i punti che si trovano all'interno dell'area tra le due curve rappresentano tutte le possibili combinazioni di scambio di beni tra i due individui, quest'area è chiamata core dell'economia. Mentre se andiamo a scegliere due curve di indifferenza tangenti tra loro otterremo il punto Pareto efficiente, l'insieme di tutti i punti in cui le curve di indifferenza sono tangenti tra di loro formano la curva dei contratti. Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 6) I punti all'origine della scatola di Edgewoth sono punti efficienti? - Si, perché stanno sulla curva dei contratti 7) Quali sono le caratteristiche delle allocazioni che definiscono la curva dei contratti? - Lungo la curva dei contratti troviamo tutte quelle allocazioni che caratterizzano la condizione di ottimo tra l'utilità di tizio e quella di caio, quindi tutte quelle combinazioni efficienti, per ottenere ciò il saggio marginale di sostituzione di tizio deve essere uguale al saggio marginale di sostituzione di caio, il saggio marginale di sostituzione misura la pendenza della curva di indifferenza, ciò significa che graficamente dobbiamo avere che le curve di indifferenza di tizio e caio sono tra loro tangenti. 8) Frontiera delle utilità possibili/frontiera del benessere sociale? -La frontiera delle utilità possibili o frontiera del benessere viene misurata all'interno dello spazio delle utilità, rappresenta l'insieme di tutte le allocazioni efficienti nel senso di Pareto, ovvero quelli appartenenti alla curva dei contratti, partendo dalle quali non è possibile aumentare l'utilità di un soggetto senza ridurre quella di un altro. 9) Quanti punti Pareto efficienti si possono trovare, come si chiama l'insieme di questi punti? -Si possono trovare tanti punti Pareto efficienti, curva di indifferenza tangenti, ovvero quelli che stanno sulla curva dei contratti. 10) Rappresentazione grafica nello spazio dei beni dei punti Pareto efficienti?  Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 11) Se SMS di tizio è maggiore di SMS di caio questa allocazione sarà al di sopra, al di sotto o lungo la curva delle utilità possibili? -Sappiamo per certo che non si troverà lungo la curva perché li dovremmo avere il saggio marginale di sostituzione uguale tra i due individui, poi può stare o sotto o sopra. 12) Cosa sono le funzioni del benessere sociale e come si misurano? La funzione di benessere sociale descrive le preferenze di una collettività composta da più individui, aggrega quindi le utilità di ciascun individuo restituendo un valore unico sociale è data quindi da W=W(U1,U2, U3,..,. Ut). La funzione del benessere sociale non fa altro che mettere insieme le utilità dei vari individui presenti nella collettività e si può misurare attraverso diversi metodi: l'approccio utilitarista, egualitario e quello di Rawlas. Dal punto di vista algebrico, il benessere sociale (Walfare, W) è una funzione di utilità di ciascun individuo. 13) Funzione del benessere utilitarista più rappresentazione grafica? La funzione del benessere utilitarista ci dice che il benessere della collettività è dato dalla somma delle utilità di ciascun individuo W (Ut (x), Uc(x)) = Ui (x) = Ut (x) + Uc(x) Le ipotesi fondamentali sono: 1)il benessere sociale è la somma delle utilità individuali 2) il benessere economico è legato a grandezze misurabili con il reddito espresso in termini monetari 3) Le singole funzioni di utilità hanno misurabilità cardinale (le utilità sono comparabili 4) Gli stati di benessere individuali sono confrontabili (ogni individuo ha il medesimo peso) Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 14)Funzione del benessere egualitaria più rappresentazione grafica È una forma funzionale di minimo, rispetto alla funzione del benessere di Rawls manca la componente di max, la relazione che si ha è quindi di min(ut, uc) impone che ut=uc significa che gli incrementi di benessere W hanno un andamento con retta a 45° con pendenza 1, possiamo quindi dire che ha un sentiero di espansione lungo la bisettrice. 15) Funzione del benessere di Rawls (principio di giustizia max e min) Un criterio alternativo di giustizia distributiva e il criterio del maxmin, rappresentato dalla seguente funzione: W = minimo (U1, U2,..., Un) In questo caso, il benessere della società dipende unicamente dall’utilità dell’individuo che sta peggio di tutti. Si parla di criterio del maxmin (massiminimo) perché la collettività ha come obiettivo la massimizzazione dell’utilità dell’individuo con il minimo livello di utilità. Questo criterio e stato introdotto dal filosofo Rawls nel suo libro intitolato The Theory of Justice. Ha il fine di perseguire la perfetta uguaglianza nella distribuzione del reddito, accentando le disparita che servono ad accrescere l'utilità delle persone che stanno peggio. La tesi si basa sul concetto situazione iniziale: una condizione immaginaria nella quale tutti i cittadini non sanno quale sarà il loro status sociale, quindi le loro opinioni sulla redistribuzione del reddito sono neutre W aumento passando a A a C. Propone una costruzione che si basa sui seguenti principi: 1) I cittadini sono uguali per libertà civili e diritti 2) I cittadini hanno le stesse oppurtunità, nel senso che non esiste discriminazione nell’accesso a ruoli e carriera nella società 3) Il benessere sociale aumenta se viene migliorata la posizione di chi sta peggio (Max-min) Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 15) Come funziona il meccanismo di Borda Secondo Borda, in un sistema a votazione, ogni individuo deve assegnare un punteggio a ciascuna alternativa possibile tale punteggio sarà più alto per l'alternativa preferita e più basso per quella meno preferita. Per ottenere l'alternativa preferita della collettività bisogna sommare i punteggi individuali per ciascuna alternativa e tra queste vince quella che ha il punteggio più alto. Questo meccanismo riesce a risolvere il problema della ciclicità ma non quello della manipolabilità, infatti ciascun individuo può in base alle sue preferenze può guidare l'esito del voto. La collettività può andare avanti all’infinito senza che venga presa una decisione definitiva  CICLICITA’ DEL VOTO 16) Cosa è il Logrolling, in questo caso cosa succede al benefici totali aumentano o diminuiscono? Il Logrolling è lo scambio di voto, è un meccanismo attraverso il quale due individui si coalizzano affinché un’alternativa che interessi a uno passi con il voto dell'altro. Il problema del Logrolling è che la decisione che viene presa dalla collettività, pur avendo un beneficio netto positivo, genera una sorta di esternalità negativa, perché i costi vanno tutti a carico dei soggetti che non beneficeranno di quel bene. I benefici totali con questo meccanismo possono sia aumentare che diminuire. 17) Chi è il vincitore di Condorcet, come vince -Il vincitore di Condorcet è un vincitore unico, e si verifica nel meccanismo di voto a. maggioranza attraverso il teorema dell'elettore mediano, che dice che l'alternativa che vince attraverso il meccanismo di voto a maggioranza è quell'alternativa che viene preferita dall'elettore mediano, ovvero quell'elettore che viene seguito e preceduto dal 50% di elettori una volta che questi siano stati ordinati in base all'alternativa più preferita. 18) Quando un'imposta si dice proporzionale + rappresentazione grafica -Un'imposta è proporzionale quando l'ammontare di imposta che deve essere versata è sempre definita dall'aliquota t (è il tasso fisso a variabile, Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 espresso in forma di percentuale che si applica alla base imponibile) e tale aliquota non cambia al variare della base imponibile; in questo caso per ogni euro di base imponibile il contribuente dovrà versare una proporzione fissa pari a t. In questo caso l'aliquota media sarà uguale all'aliquota marginale. Valore su cui viene applicata l’aliquota per calcolare l’imposta. Media quanto dovuto in media dal contribuente per ogni unità di R Marginale variazione del debito di imposta in seguito ad una variazione unitaria o infinitesimale di R 19) Quando un'imposta si dice progressiva + grafico, in questo caso il reddito coincide sempre con la base imponibile, quale tipo di reddito mettiamo dentro la base imponibile -Un'imposta è progressiva quando l'imposta t varia al variare della base imponibile; ciò significa che i soggetti con reddito più elevato versano un ammontare maggiore di imposte rispetto ai soggetti che hanno un reddito basso. Nell'imposta progressiva non è detto che la base imponibile coincida sempre con il reddito perché l'individuo può avere detrazioni e deduzioni che andranno sottratti alla base imponibile lorda per ottenere la base imponibile netta. All'interno della base imponibile possiamo avere Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 il reddito entrata che corrisponde appunto a tutte le entrate ricevute in un certo tempo dall’individuo (vincita,eredità) 20) Come si misura la progressività dell'imposta: -La progressività dell'imposta si misura con il criterio Average Rate Progression, che ci dice che un'imposta è progressiva se l'aliquota media cresce al crescere della base imponibile, per ottenere ciò bisogna prendere in considerazione la derivata prima della funzione di aliquota media che deve essere maggiore di zero, sarà maggiore di zero solo se l'aliquota marginale è maggiore dell'aliquota media. Un altro metodo per misurare in termini percentuali la progressività dell'imposta è il metodo dell'elasticità, se eta che è pari al rapporto tra l'aliquota marginale e l'aliquota media è maggiore di uno, cioè se aliquota marginale è maggiore dell'aliquota media la funzione d'imposta è progressiva. 21) Differenza tra deduzione e detrazione -La deduzione è un ammontare che viene sottratto dalla base imponibile lorda, prima di andare a calcolare l'imposta, quindi lo stato va a calcolare l'imposta non sull'intero ammontare della base imponibile lorda ma solo su una parte di essa. La detrazione invece è un ammontare che viene sottratto dopo aver calcolato il gettito d'imposta lordo, quindi quello che il contribuente andrà a pagare è uguale all'imposta lorda meno la detrazione. 22) Come funziona la progressività per classi e per scaglioni. -L'idea della progressività per classi è quella di suddividere la base imponibile in intervalli e a questi intervalli si applicano aliquote crescenti, Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 ciò significa che all'aumentare della base imponibile l'individuo paga di più. Mentre l'idea della progressività per scaglioni è quella di suddividere la base imponibile in scaglioni e a questi attribuire un'aliquota crescente a differenza di prima però gli individui per i primi x€ vengono trattati allo stesso modo. 23) Differenza tra imposta specifica e imposta ad valorem? -L'imposta specifica è un'imposta sulla compravendita di un determinato bene che colpisce la base unitaria del bene, ciò per ogni unità di bene che viene acquistato viene introdotta un'imposta pari a t mentre l'imposta ad valorem va a colpire il valore della transazione, quindi più è grande il valore della transazione maggiore sarà l'imposta che deve essere versata. 24) Come cambiano i prezzi con l'introduzione dell'imposta specifica e ad valorem + grafico - Quando si introduce un'imposta i prezzi percepiti dal produttore e dal consumatore sono diversi. Se, dopo l'introduzione dell'imposta specifica, il contribuente di diritto è il produttore, il prezzo che incamera il produttore è uguale al prezzo che viene pagato dal consumatore al netto dell'imposta che deve essere versata allo stato per ogni singola unità di bene che è stata venduta, quindi la curva dell'offerta trasla verso l'alto di un ammontare pari a t, mentre i consumatori percepiscono il prezzo allo stesso modo con o senza imposta. Se, dopo l'introduzione dell'imposta specifica, il contribuente di diritto è il consumatore, esso dovrà pagare un prezzo che sarà pari al prezzo che richiede il produttore maggiorato dell'imposta, in questo caso la curva di domanda si sposterà verso il basso di un ammontare paria a t, mentre i produttori percepiranno i prezzi allo stesso modo con o senza imposta. Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 Se, dopo l'introduzione dell'imposta ad valorem, il contribuente di diritto è il consumatore. esso dovrà pagare un prezzo che è pari a quello che vuole il produttore più un certo ammontare in proporzione tau che si deve versare allo stato, l'introduzione di questa imposta ha l'effetto sulla funzione di domanda che si sposta verso il basso, rendendo più costosa la transazione all'aumentare del prezzo ciò significa che per prezzi bassi la differenza tra le due curve di domanda è piccola, tale differenza va crescendo man mano che il prezzo sale, per il produttore non ci sarà alcuna differenza sulla percezione del prezzo. Se, dopo l'introduzione dell'imposta ad valorem, il contribuente di diritto è il produttore, esso percepirà un prezzo che è pari a quello che pagano i consumatori più un certo ammontare in proporzione tau che si deve versare allo stato, l'introduzione di quest imposta ha effetto sulla funzione di offerta che si sposta verso l'altro, rendendo più costosa la transazione all'aumentare del prezzo, per il consumatore non ci sarà alcuna differenza sul prezzo prima e dopo l'introduzione dell'imposta. Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 25) Relazione tra incidenza economica dell'imposta, per il produttore e il consumatore, in relazione all'elasticità -Se il contribuente di diritto è il consumatore e abbiamo una funzione di offerta perfettamente elastica, e viene introdotta un'imposta la funzione di domanda si sposterà verso il basso, la quantità scambiata si ridurrà, per il produttore il prezzo rimane identico a prima mentre per il consumatore il prezzo aumenterà, ciò significa che l'imposta grava al 100% sui consumatori. Se il contribuente di diritto è il produttore e abbiamo una funzione di domanda perfettamente rigida, e viene introdotta un'imposta, la funzione di offerta si sposterà verso l'alto, per il produttore quindi il prezzo rimarrà uguale a prima, mentre i consumatori pagheranno un prezzo più alto, quindi l'imposta grava al 100% sui consumatori. 26)Se abbiamo due beni, due mercati, e due domande con la stessa elasticità e dovessi scegliere un'imposta come deve essere e perché - Innanzitutto dovrei scegliere un'imposta uguale per entrambi i mercati dato che la curva di domanda ha la stessa elasticità in entrambi i mercati,......... Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 27) Cosa è l'eccesso di pressione tributaria e qual è la sua formula, cosa concorre alla formazione dell'eccesso di pressione? -L'eccesso di pressione tributaria si verifica dopo l'introduzione di un'imposta, se prendiamo in considerazione due beni, l'introduzione dell'imposta su uno di questi rende più vantaggioso per il consumatore l'acquisto dell'altro bene, quindi il consumatore andrà a modificare la propria curva di indifferenza ovvero il modo secondo cui egli alloca il proprio reddito per i beni X e Y, quindi essenzialmente si ha una perdita di benessere per il consumatore che non viene recuperata dallo Stato, questa perdita viene chiamata eccesso di pressione, e dipende da un puro effetto sostituzione (ovvero parità di U, cambia il rapporto tra i prezzi) quindi viene calcolato utilizzando la funzione di domanda Hicksiana in quanto è quella funzione che elimina quella parte di variazione dovuta all'effetto reddito. La formula dell'eccesso di pressione è quindi possiamo dire che l'eccesso di pressione dipende dall'aliquota e dall'elasticità della domanda.  aliquota elasticità 28)Cosa accade all'eccesso di pressione se le aliquote vanno via via sempre aumentando, e se la domanda è rigida, e se l'offerta è rigida? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 L'eccesso di pressione cresce in maniera più che proporzionale all'aumentare dell'aliquota. Più la funzione de domanda è elastica maggiore sarà l'eccesso di pressione, quindi se abbiamo una funzione di domanda rigida non ci sarà eccesso di pressione. 29)Se il tempo libero è un bene normale e viene introdotta un'imposta sul salario orario l'offerta di lavoro aumenta o si riduce? - Quando viene introdotta un'imposta sul salario orario, quello che accade è che il reddito dell'individuo in termini orari è come se si modificasse perché per ogni ora di lavoro l'individuo dovrà versare una certa proporzione t del salario che viene incamerato. Quello che succede è che il vincolo di bilancio ruoterà verso il basso, ciò significa che aumentando le imposte, il salario si riduce ma avremo un aumento delle ore di lavoro (perché l'effetto reddito è maggiore dell'effetto sostituzione). 30)Cosa misura la curva di Laffer, quali sono i fattori che la determinano + grafico Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 -La curva di Laffer non fa altro che mettere in relazione il gettito con l'aliquota t, cioè ci fa vedere cosa accade al gettito al variare dell'imposta, Secondo Laffer la funzione del gettito ha una forma campanulare che va da valore dell'aliquota 0 a 10%/ questa funzione ha prima un andamento crescente, poi decrescente, ciò significa che le decisioni di riduzione o aumento dell'imposta variano in base a dove si trova il punto di inizio, se siamo nel punto A una riduzione dell'imposta porterà ad un aumento del gettito. 31) Se viene introdotta un'imposta sui ricavi nel monopolio, la quantità offerta aumenta o si riduce? -Se l'imposta viene introdotta sul produttore in mercato monopolistico, il monopolista deve pagare per ogni unità q un certo ammontare t, quindi il suo costo aumenta, di conseguenza la curva di costo marginale si sposta verso l'alto di un ammontare pari a t, mentre per quanto riguarda la curva di ricavo non c'è alcuna variazione, quello che si verifica è che la quantità offerta si riduce, mentre il prezzo aumenta. - -Se l'imposta viene introdotta sul consumatore in mercato monopolistico, il monopolista percepisce un prezzo che è più basso Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 rispetto a quello che esborsa il consumatore, in questo caso a variare sarà la curva di domanda che si sposterà verso il basso di un ammontare pari all'imposta t, mentre la funzione di costo marginale non varia, quello che si verifica è una diminuzione della quantità offerta. 32) Se viene introdotta un'imposta sui profitti nel mercato monopolistico, cosa accade alle quantità prodotta? -L'introduzione dell'imposta t, sui profitti del monopolista non è distorsiva nelle decisioni di produzione di q, perché il monopolista anche dopo l'introduzione dell'imposta va a massimizzare il suo profitto arrivando sempre alla conclusione che il ricavo marginale deve essere uguale al costo marginale. Per ottenere un’aliquota efficiente questa aliquota deve essere alta se l’elasticità è bassa 33) La regola di Ramsey, è una regola di efficienza o di equità? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 - La regola di Ramsey è una regola di efficienza. La regola di Ramsey o delle elasticità inverse richiede che per ottenere delle aliquote efficienti è necessario che l'aliquota di un mercato generico t deve essere maggiore più eta (elasticità) è basso. Cioè in teoria bisogna tassare maggiormente i beni di prima necessità in quanto la loro funzione di domanda è relativamente rigida e di conseguenza si può ridurre l'eccesso di pressione. 34) Fiscal drag Fiscal drag o draga fiscale è un riposizionamento di un soggetto con una determinata base imponibile su diversi scaglioni di imposta, connessi non ad un effetto incremento della base imponibile, ma ad una_variazione nominale del proprio reddito. 35) Qual è la natura dell'IRPEF, cosa è, che struttura ha (scaglioni), come si calcola, cosa troviamo dentro la base imponibile dell'IRPEF, esempio di detrazione e deduzione per l'IRPEF? - L'IRPEF è un'imposta sul reddito delle persone fisiche, calcolata sul reddito complessivo composto: dai redditi fondiari, da capitale, da lavoro autonomo e dipendente e altri redditi, all'interno della base imponibile troviamo il reddito complessivo del soggetto (ovvero la base imponibile lorda) al netto delle detrazioni e deduzioni, esempi di deduzioni sono gli assegni periodici, erogazione a favore di istituzioni, contributi previdenziali ecc, mentre esempi di detrazioni sono per coniuge/figli a carico, bonus statali, interessi passivi prima casa, assicurazione sulla vita ecc. L'IRPEF è un’imposta progressiva per scaglioni ciò significa che la base imponibile è divisa in scaglioni e ad ogni scaglione è associata un’aliquota Crescente. 36) Cosa sono i redditi dominicali -I redditi dominicali fanno parte dei redditi fondiari, e indicano quanto è remunerativo il territorio di un soggetto. 37) Cosa è, come funziona e le caratteristiche della dual income tax? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 La dual income tax è una tassa creata per ridurre il problema della differenza di convenienza tra indebitarsi e finanziarsi con il capitale proprio, l'idea era quella di dividere l'utile dell'impresa in due parti, la remunerazione ordinaria del capitale, calcolata applicando la remunerazione normale r al capitale investito; e la parte residuale gli extraprofitti dovuti dalle rendite. La prima parte non si deduce, ma si applica un'aliquota più bassa in Italia era 19% per la prima parte, 34% per la parte residuale. La dual income tax è stata abbandonata con l'introduzione dell'IRES (imposta sul reddito della società). 38) Che tipo di imposta è l'iva, quale criterio si è seguito per l'iva tra efficienza e equità? -L'IVA è l'imposta sul valore aggiunto, è un'imposta plurifase non cumulativa, si applica quindi un incremento di valore che si realizza in ogni stadio del processo produttivo e distributivo. Si possono attuare due metodi: metodo imposta da imposta (Italia), in questo caso l'aliquota si applica sull'intero valore del bene, il venditore può però detrarre l'imposta pagata a monte dei suoi acquisti. Quindi l'imposta che andrà a versare sarà uguale alla differenza tra iva a debito e iva a credito; quindi, l'imposta finale dipende solo dall'aliquota applicata nell'ultimo stadio; metodo base da base, in questo caso l'aliquota si applica sulla differenza tra il valore delle vendite e il valore degli acquisti in ogni stadio della produzione e della distribuzione, quindi l'imposta finale dipende dalle aliquote applicate nei diversi stadi. Per l'iva si è seguito il criterio di equità. 39) Differenza tra imposta monofase e plurifase? - L'imposta monofase è quell'imposta che viene applicata una sola volta nel ciclo produttivo in genere si sceglie la fase finale, mentre l'imposta plurifase è quell'imposta che viene applicata più volte nel ciclo produttivo e che quindi risulta cumulativa. 40) Che cosa misura la base imponibile -La base imponibile è la somma di tutti i redditi del soggetto passivo ovvero la persona fisica chiamata a pagare l'imposta. MODULO 2 Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 1) Teorema di Oates, come si determina l'equilibrio nella soluzione decentralizzata e centralizzata. Fai un esempio di giurisdizioni graficamente e trova le due soluzioni? - Il teorema di Oates ci dice che se le preferenze sono differenziate, un aumento efficiente della produzione di un certo bene pubblico può essere raggiunto solo attraverso un'articolazione della produzione che riduca in qualche modo la perdita di benessere dovuta alla distanza tra il livello di benessere che si vuole raggiungere e le preferenze degli individui. Se prendiamo l'esempio in cui abbiamo 2 giurisdizioni la soluzione * n decentralizzata per A è data dal punto di intersezione tra il beneficio marginale e il costo marginale (gA), per B è data dal punto di intersezione tra il beneficio marginale e il costo marginale (qB); se la soluzione fosse stata presa a livello centrale si sarebbe votato sulla composizione di g in base alla composizione di A e B, e avrebbe vinto un punto (gC) che starà tra qA e qB, ma in questo caso si sarebbero verificate perdite di benessere sia per A che per B. Il teorema di Oates richiede che le preferenze tra le due giurisdizioni siano omogenee, non ci devono essere economie di scala e ci deve essere perfetta corrispondenza tra la giurisdizione economica e politica. 2) Teoria dei club Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 -La teoria dei club risolve il problema della presenza di perfetta giurisdizione economica e politica, un club non è altro che un gruppo di individui, il quale si accorda per fornire un certo bene che ha la caratteristica di essere non rivale, non escludibile e soggetto a economie di scala, gli individui che fanno parte del club hanno gusti simili relativi al bene del club. La teoria del club consiste nel definire la dimensione ottima del club, cioè, quante persone devono far parte di quel club e il livello di bene pubblico che deve essere prodotto. Per fare ciò bisogna trovare qual è la dimensione ottima di bene pubblico da produrre dato il numero dei soci che ne fanno parte, il punto di ottimo si ottiene quando la pendenza della funzione di beneficio è uguale alla pendenza della funzione di costo, ovvero quando benefici marginali sono uguali a costi marginali; poi bisogno, trovare qual è la dimensione ottima del numero dei soci data la quantità di bene pubblico. Questi punti di ottimo congiungendoli rappresentano diverse combinazioni che formano la funzione di reazione. Dal punto di intersezione della funzione di reazione della dimensione ottima del club data la quantità di bene e la funzione di reazione della dimensione ottima del club dato il numero dei componenti, otteniamo il punto ottimo di bene pubblico da produrre e della dimensione ottima dei soci che possono essere ammessi al club. Questa teoria però non risolve il problema dei gusti simili. 3) Quali tipi di imposte locali conosci? -Le imposte locali sono dei tributi che introducono gli organi di governo decentralizzato, sono così chiamate perché incidono e sono direttamente connesse al territorio e fanno quindi parte della giurisdizione abbiamo due tipi di imposte locali, le imposte sui terreni, questa imposta ricade generalmente sui proprietari, perché all'interno di un comune i terreni sono disponibili in quantità fissa ciò significa che la curva di offerta è rigida, mentre. la funzione di domanda è decrescente, l'introduzione dell'imposta quindi non fa altro che far traslare la curva di domanda verso il basso, il prezzo percepito dei proprietari sarà più/ alto di quello percepito dall'acquirente: le imposte sui fabbricati, questa imposta (ricade generalmente sugli acquirenti, perché di fatto i fabbricati di un comune possono variare e sono disponibili in quantità elevata, ciò significa che la curva di offerta sarà perfettamente elastica, mentre la funzione di Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 domanda sarà decrescente, in questo caso l'introduzione dell'imposta farà spostare la curva di domanda verso il basso e il prezzo percepito dal acquirente sarà più alto rispetto a quello percepito dal proprietario. 4) Quali tipi di imposte locali conosci? -Le imposte locali sono dei tributi che introducono gli organi di governo decentralizzato, sono così chiamate perché incidono e sono direttamente connesse al territorio e fanno quindi parte della giurisdizione abbiamo due tipi di imposte locali, le imposte sui terreni, questa imposta ricade generalmente sui proprietari, perché all'interno di un comune i terreni sono disponibili in quantità fissa ciò significa che la curva di offerta è rigida, mentre. la funzione di domanda è decrescente, l'introduzione dell'imposta quindi non fa altro che far traslare la curva di domanda verso il basso, il prezzo percepito dei proprietari sarà più/ alto di quello percepito dall'acquirente: le imposte sui fabbricati, questa imposta (ricade generalmente sugli acquirenti, perché di fatto i fabbricati di un comune possono variare e sono disponibili in quantità elevata, ciò significa che la curva di offerta sarà perfettamente elastica, mentre la funzione di domanda sarà decrescente, in questo caso l'introduzione dell'imposta farà spostare la curva di domanda verso il basso e il prezzo percepito dal acquirente sarà più alto rispetto a quello percepito dal proprietario. 5) Cosa sono i trasferimenti intergovernativi, differenza tra sforzo fiscale e criterio della capacità fiscale? I trasferimenti intergovernativi sono un meccanismo di finanziamento effettuato tra i diversi livelli di governo. Possono essere vincolati compartecipati e non compartecipati e non vincolati. Per vincolati si intende che il trasferimento che viene effettuato deve essere destinato alla produzione o finanziamento di un determinato bene, mentre compartecipato indica che lo stato andrà ad affrontare solo una certa spesa del costo totale del bene. Trasferimento vincolato compartecipato Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 Trasferimento vincolato non compartecipato Trasferimento non vincolato La capacità fiscale di un ente locale è costituita dal gettito che l'ente è potenzialmente in grado di raccogliere attraverso la tassazione delle basi imponibili locali. Mentre lo sforzo fiscale è un indicatore del grado di utilizzo della propria base imponibile locale, esso dipende dal livello delle aliquote applicate, dal livello delle varie agevolazioni concesse sotto forma di deduzioni dalla base imponibile o di detrazioni di imposta e infine dal livello ed efficacia dell'attività di accertamento e di contrasto all'evasione. 6) Tra i criteri per definire il trasferimento quali conosci? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 -I criteri di ripartizione dei trasferimenti sono erogati o a somma fissa, ovvero si prevede un ammontare massimo prefissato; o possono essere collegati a parametri quali la capacità fiscale di produrre gettito e/o i fabbisogni di spesa, cioè se si basa sulla capacità fiscale viene fatta una ripartizione che tiene conto di quanto sono ricche le diverse amministrazioni; se di basa sul fabbisogno di spesa, si prende in considerazione la funzione di costo del fabbisogno ciò significa che la capacità contributiva della giurisdizione ora viene ponderata da un fattore di fabbisogno. 7) Analisi costi-benefici,quali sono i tre criteri dell'analisi costi-benefici? -L'analisi costi-benefici consiste in una serie di procedure sistematiche che si possono utilizzare per stabilire se un progetto presenti o meno benefici, quindi permette di allocare le risorse per un progetto sino a che il beneficio sociale marginale superi il costo sociale marginale. Si vanno a valutare dei progetti e tra questi bisogna decidere quali sono ammissibili e tra questi quale è il migliore per il benessere della collettività. Ci sono tre metodi per valutare quale progetto è migliore, il valore attuale netto, in questo caso si va a calcolare il valore attuale di ogni progetto, calcolando per ogni periodo la differenza tra i benefici e i costi, il progetto è ammissibile solo se il valore attuale netto è positivo, tra quelli ammissibili, il progetto migliore è quello con il valore attuale netto più alto; il tasso interno di rendimento, viene calcolato quando non si è a conoscenza del tasso di sconto, infatti il tasso interno di rendimento è quel tasso che rende il valore attuale del progetto uguale a zero, dato un costo opportunità dell'investimento il progetto è ammissibile se il tasso interno di rendimento supera questo costo opportunità, tra le soluzioni ammissibili scegliamo quello che ha il tasso interno di rendimento più alto; il rapporto costi benefici, in questo casi si vanno a calcolare il valore attuale netto dei benefici e il valore attuale netto dei costi dei vari progetti, e si mettono a rapporto, per un progetto essere ammissibile tale rapporto deve essere maggiore di 1, tra quelli ammissibili si sceglie il progetto che ha il rapporto costo benefici più alto. Tra questi il criterio più affidabile che non porta a soluzioni scorrette è il criterio del valore attuale netto. Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 8) Cosa si intende per costo di opportunità di rendimento (investimento)? -Il costo opportunità del capitale di un investimento in un progetto è il tasso di rendimento atteso richiesto dagli investitori per un investimento in azioni o altri titoli che hanno lo stesso rischio del progetto. 9) Differenza tra debito e disavanzo? -Il disavanzo o deficit, è l'eccesso di spese rispetto alle entrate che si registra in un determinato periodo di tempo di solito l'anno, è quindi una variabile di flusso; mentre il debito rappresenta la somma dei disavanzi accumulati negli anni misurato in un dato momento, nel debito rientrano anche gli interessi sul debito è una variabile di stock. 10) Cosa è il debito pubblico, cosa è t-g, come si calcolano le entrate fiscali? Il debito pubblico è il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri, che hanno sottoscritto un credito allo Stato nell'acquisizione di obbligazioni o titoli di stato destinati a coprire il fabbisogno monetario di cassa statale. Il vincolo di bilancio pubblico è derivare rispetto le entrate fiscali Dove G è la spesa pubblica al netto degli interessi sul debito, T sono le entrate fiscali, B il debito pubblico, r il tasso di interesse sul debito pubblico e M è la moneta t-g è la differenza tra le entrate fiscali e la spesa pubblica ovvero l'avanzo primario, è uguale al tasso di interesse r meno il tasso di crescita × che moltiplica il rapporto debito PIL Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 MODULO 3 1) Monopolio naturale, perché opera una sola impresa? - Un monopolio naturale si configura quando in un mercato non è possibile far operare un numero di imprese superiore a uno, perché se questo avvenisse tali imprese andrebbero in perdita, in un mercato di monopolio naturale il monopolista decide di produrre una quantità minima tale per cui la sua impresa non va in perdita, ma non fa nemmeno profitto. Per fare ciò il prezzo che deve scegliere è quello corrispondente al punto di intersezione tra la domanda e il costo medio, da qui poi si andrà a scegliere la quantità che verrà prodotta, questo tipo di mercato si configura quando ci troviamo di fronte a una funzione di costo decrescente che interseca una funzione di domanda anch'essa decrescente. Questo tipo di funzione si chiama funzione di costo sub-additiva, e si ha quando il costo di far produrre la quantità y a una sola impresa è minore rispetto alla sommatoria dei costi di N imprese che producono ciascuna y. 2) Tariffa in due parti, come si determinano parte fissa e parte variabile? - La tariffa a due parti è un meccanismo di tariffazione discriminante che serve a soddisfare quei consumatori che richiedono un livello più alto delle quantità che vengono prodotte in monopolio naturale, la funzione di costo viene divisa in due parti, una parte fissa e una variabile C=F+cY dove c rappresenta i costi marginali, il costo medio è Il monopolista dall'intersezione della curva di domanda e quella di costo medio setta le prime y1 unità prodotte del bene al prezzo di monopolio naturale (parte fissa), mentre a tutti i consumatori che chiederanno livelli aggiuntivi di prodotti viene fatto pagare un prezzo più basso pari al costo marginale (parte variabile). 3) Cosa si intende per azzardo morale in sanità, perché implica l'intervento dello Stato? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 -Siamo in presenza di azzardo morale quando gli individui possono modificare il proprio comportamento facendo aumentare o diminuire la probabilità di ammalarsi. Esistono due tipi di azzardo morale, ex-ante ed ex-post. Il primo fa riferimento a quelle azioni intraprese dall'individuo prima che l'evento assicurativo si realizzi (fuma, beve), nel secondo caso il fatto di essere assicurato e quindi di non dover pagare le cure porta l'individuo a consumare quantità di prestazioni sanitarie in eccesso rispetto al livello socialmente ottimale, in assenza di assicurazione infatti l'individuo avrebbe scelto a, la presenza dell'assicurazione ha diminuito il costo marginale di un ammontare pari a s (la co-assicurazione) quindi l'individuo passa da q0 a q1, ovvero ottiene una quantità di prestazioni mediche maggiore di quella che aveva prima, ciò porta sì ad un incremento del benessere del consumatore, ma anche alla presenza della perdita secca che si viene a creare. Per eliminare questo fenomeno dell'azzardo morale lo stato interviene con la compartecipazione al costo delle spese mediche. 4) Cosa si intende per selezione avversa? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 -Nel caso del mercato sanitario con individui che preservano diverse probabilità ad ammalarsi, si ha selezione avversa quando siamo in presenza di un'informazione nascosta, ogni individuo infatti ha informazioni migliori sui proprio rischio di malattia rispetto alla compagnia assicurativa, che non è in grado di osservare le diverse probabilità di ammalassi di ogni assicurato, gli individui non hanno incentivo a rivelare in modo veritiero tale informazione, di conseguenza gli individui tenteranno di sottostimare la propria probabilità di ammalarsi allo scopo di pagare un premio inferiore. 5) Cosa sono i sussidi di disoccupazione, come varia l'offerta di lavoro se vengono introdotti dei sussidi, il vincolo di bilancio si sposta verso l'esterno o verso l'interno? -Il sussidio di disoccupazione è un'indennità a favore dei soggetti che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria e compensa il mancato guadagno in modo proporzionale al reddito dell'individuo del lavoro precedentemente percepito. Dopo l'introduzione dei sussidi l'offerta di lavoro cambia in base alle preferenze dell'individuo, essa può rimanere invariata o diminuire, quello che non accadrà mai è l'aumento dell'offerta di lavoro. Il vincolo di bilancio con l'introduzione del sussidio ruoterà verso l'esterno. 5) Sistema previdenziale, differenza tra il criterio a ripartizione e a capitalizzazione? II criterio a ripartizione e capitalizzazione sono due modalità di finanziamento del sistema pensionistico, nel sistema a ripartizione il gettito contributivo riscosso in ogni periodo è destinato al finanziamento delle prestazioni erogate in quello stesso periodo, in questo caso quindi la generazione che lavora paga le pensioni di coloro che hanno cessato di lavorare; mentre nel sistema a capitalizzazione i contributi versati sono investiti nel mercato dei capitali e al momento del pensionamento la pensione è pari ai contributi versati aumentati del tasso di rendimento ottenuto dal loro impiego. 6) Come si definisce un bene pubblico? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 Si definiscono beni pubblici puri, il beni il cui consumo è non rivale (costo marginale da parte di un altro individuo nullo) e non escludibile (non si può escludere nessuno dal consumo del bene); mentre i beni pubblici impuri sono quei beni che hanno una diversa combinazione del grado di non rivalità e non escludibilità 7) Domanda aggregata dei beni privati? -La curva di domanda del bene privato viene costruita dalla somma orizzontale delle quantità, ciò significa che per costruire la curva di domanda aggregata, dato un prezzo si va a vedere in termini di quantità quanti beni acquisterebbe ciascun individuo, tali quantità si vanno a sommare trovando cosi quantità e prezzo socialmente efficienti. 8) Come si costruisce la domanda aggregata di beni pubblici, in base alla condizione di efficienza come vengono calcolati quantità e prezzi? -La condizione di efficienza ci dice che la somma di tutti i saggi marginali di sostituzione di ciascun individuo devono essere uguali al saggio marginale di trasformazione, per costruire la curva di domanda aggregata dei beni pubblici e quindi la quantità e prezzo ottimali, si parte da un livello di quantità data per ciascun individuo, a tale quantità corrisponderà un. prezzo pari a quello che l'individuo è disposto a pagare (curva di domanda = beneficio. marginale), a questo punto per ogni quantità di bene pubblico si vanno a sommare le disponibilità a pagare degli individui, ottenendo così il prezzo, quindi si fa una somma verticale dei prezzi. Ricordiamo che essendo beni pubblici tutti gli individui potranno usufruire del bene pur non pagandolo. 9) Cosa sono i prezzi Lindahl? -Il prezzi Lindahl sono le quote a carico di ciascun individuo per il finanziamento di un certo bene pubblico- 10) L'istruzione è un bene pubblico Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 No, l'istruzione è un bene privato che viene fornito dal settore pubblico. 11) Esternalità, come si determina il livello socialmente efficiente -L'esternalità è un effetto causato dall'attività di un soggetto economico che influisce sul benessere di un altro soggetto, l'effetto può essere tale da ridurre il benessere (esternalità negative) o aumentarlo (esternalità positive) con la presenza delle esternalità viene violata. la condizione di efficienza SMS=SMT, il livello socialmente efficiente si determina nel punto di intersezione tra la curva di domanda e la curva di costo marginale, sociale. 12) Da cosa sono dati i costi marginali sociali? -II costo marginale sociale è dato dalla somma del costo marginale privato di un individuo e il danno marginale arrecato all'altro individuo. 13) Cosa sono il danno marginale/costo marginale esterno? -Il danno marginale può essere chiamato anche costo marginale esterno, e rappresenta l'esternalità negativa che influisce sul benessere della collettività. 14) A cosa è uguale il prezzo nella quantità socialmente efficiente in presenza di esternalità? -Prezzo = costo marginale sociale 15) Imposta pigouviana nel punto socialmente efficiente + grafico? L'imposta pigouviana è un’imposta che grava su chi provoca un’esternalità negativa per ogni unità prodotta e per un ammontare pari al danno marginale che l'impresa provoca nel punto socialmente efficiente, nel caso dell'imposta sarà l'impresa a pagare un certo. ammontare allo stato. L'imposta pigouviana sposta verso l'alto la curva del costo marginale privato MPC per una distanza pari al danno esterno marginale in corrispondenza del punto socialmente efficiente (ovvero cd), le entrate che derivano dall'imposta pigouviana sono date dall'imposta cd moltiplicato per la quantità socialmente efficiente Q* (ovvero area grigia) Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 16) Cosa è il sussidio pigouviano, come si calcola + grafico? -Lo stato eroga un sussidio pigouviano alle imprese che inquinano in modo da incentivare a ridurre la quantità prodotta in quella socialmente efficiente, quindi per ogni quantità prodotta in meno l'impresa riceve un sussidio, ciò significa che per ogni unità.non prodotta, il sussidio sposta verso l'alto la curva di costo marginale privato di un ammontare pari al sussidio cd, inducendo così l'impresa a produrre la quantità socialmente efficiente. L'uscita effettuata dallo Stato è pari a Qt-Q* moltiplicato per il sussidio cd (area grigia), quest uscita finanziaria è stata finanziata a loro volta dagli individui che pagano le Imposte. Imposte e sussidi dal punto di vista dell'efficienza hanno lo stesso risultato (portano la produzione alla quantità socialmente efficiente), mentre dal punto di vista distributivo hanno effetti diversi. 17) Cosa significa soluzione di first best e second best? Scaricato da Renato Darsini ([email protected]) lOMoARcPSD|22700337 -Per ottenere l'equilibrio di first best, significa che la quantità da produrre deve essere tale. che il prezzo sia uguale al costo marginale, mentre per l'equilibrio di second best si ottiene, ponendo l'uguaglianza tra il prezzo e il costo medio. 18) L'uso della mascherina in pandemia è un’esternalità o un bene pubblico? - Un'esternalità 19)Se il debito d'imposta è negativo è un esborso per lo Stato o no? -È un esborso ma alcune volte no, se non è previsto il rimborso dell'esborso. Scaricato da Renato Darsini ([email protected])

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