Capitolo 2 PDF
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Questo capitolo si concentra sullo sviluppo cognitivo e del linguaggio nei bambini e negli adolescenti. Vengono descritti diversi tipi di ricerca, tra cui la ricerca sperimentale, quantitativa e qualitativa. I periodi di sviluppo sono suddivisi per consentire una migliore comprensione dei cambiamenti evolutivi che avvengono nel corso dello sviluppo umano.
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- Ricerca sperimentale: permette la determinazione delle cause di un comportamento o evento tramite un esperimento, ossia una procedura controllato in cui si manipolano uno o più fattori che si pensa influenzino il comportamento studiato...
- Ricerca sperimentale: permette la determinazione delle cause di un comportamento o evento tramite un esperimento, ossia una procedura controllato in cui si manipolano uno o più fattori che si pensa influenzino il comportamento studiato mentre gli altri sono mantenuti costanti ○ VI: fattore manipolato che ha influenza sul variare della VD ○ VD: fattore che viene misurato nella sua variabilità Negli esperimenti manipolare le variabili può comportare la divisione tra un gruppo sperimentale (dove avviene la manipolazione) e uno di controllo. Un principio importante è l'assegnazione random a uno di questi due gruppi dei partecipanti. In tal modo si riduce la probabilità che i risultati dell’esperimento siano dovuti a differenze preesistenti tra i gruppi. Ricerca sulla valutazione dei programmi, ricerca-azione e insegnanti come ricercatori - Ricerca sulla valutazione dei programmi: ricerca che permette di prendere decisioni sull’efficacia di un particolare programma - Ricerca-azione: utilizzata per risolvere problemi specifici di una classe o di una scuola, migliorare l’insegnamento e altre strategie educative, o prendere decisioni per una specifica realtà - Insegnante-come-ricercatore: Si riferisce alla conduzione di studi da parte degli insegnanti per migliorare le pratiche di insegnamento Ricerca quantitativa e qualitativa - Ricerca quantitativa: Comporta svolgere calcoli e raccogliere dati numerici al fine di ottenere informazioni su un particolare tema. - Ricerca qualitativa: Comporta ottenere informazioni usando misure descrittive tramite interviste, studi di caso… ma senza analizzare statisticamente i dati. - Ricerca con metodi misti: mescola disegni di ricerca o metodi diversi. 2 - Sviluppo cognitivo e del linguaggio 2.1 - Panoramica sullo Cos'è lo sviluppo sviluppo dei bambini - Sviluppo: insieme dei cambiamenti biologici, cognitivi e socio-emotivi che inizia al momento del concepimento e continua per tutta la vita. La maggior parte dello sviluppo comporta la crescita, anche se esso può includere il decadimento o la perdita di abilità Processi biologici, cognitivi e socioemotivi - I processi biologici producono cambiamenti nel corpo (es., cervello, altezza, ormoni, ecc.). - I processi cognitivi producono cambiamenti nel pensiero, nell’intelligenza e nel linguaggio (es., capacità mnemoniche, problem solving, ecc.). - I processi socioemotivi producono cambiamenti nei rapporti con gli altri, nelle emozioni e nella personalità. I processi biologici, cognitivi e socioemotivi si intrecciano nello sviluppo, sono studiati dalle neuroscienze cognitive dello sviluppo e le neuroscienze sociali dello sviluppo Periodi di sviluppo 1. Prima infanzia (nascita – 2aa): estrema dipendenza dagli adulti; inizio dello sviluppo del linguaggio, del pensiero simbolico, della coordinazione sensomotoria e dell’apprendimento sociale 2. Seconda infanzia (2-5aa): maggiore autosufficienza; sviluppo di numerose capacità linguistiche, cognitive e sociali 3. Fanciullezza (6-11aa): ingresso a scuola; abilità di lettura, scrittura, matematica e autocontrollo; relazioni sociali extra-familiari. 4. Adolescenza (10/12-18aa): desiderio di indipendenza e di definizione dell’identità; rapidi cambiamenti fisici. Scatto di crescita lungo due anni: cambiamento corporeo (pubertà) - Età adulta emergente (18-25aa): periodo ipotizzato da alcuni studiosi, caratterizzato da sperimentazione, esplorazione (in termini di carriera, identità, stile di vita…) Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 3 sperimentazione, esplorazione (in termini di carriera, identità, stile di vita…) Questioni aperte Questione natura e cultura - Questione natura-cultura: dibattito sul fatto che lo sviluppo sia primariamente influenzato dalla natura (eredità biologica e bagaglio genetico) o dalla cultura (esperienze e influenza ambientali) - Visione epigenetica: afferma che lo sviluppo è il risultato di un continuo scambio bidirezionale tra l'eredità generica e l'influenza ambientale. È difficile sapere se una caratteristica è causata da natura o cultura e in che percentuale - non esistono geni specifici che sono unicamente responsabili della manifestazione di una certa caratteristica fisica o psicologica (Moore) Questione continuità e discontinuità - Questione continuità e discontinuità: riguarda il fatto che lo sviluppo comporti un cambiamento graduale e cumulativo (continuità - es: acquisizione del linguaggio) o fasi distinte (discontinuità - vedi Piaget) Esperienze precoci e successive - Esperienze precoci e successive: dibattito su quanto le esperienze precoci (soprattutto nella prima infanzia) o le esperienze successive siano fattori determinanti per lo sviluppo del bambino Sviluppo ed educazione L’insegnamento deve essere adeguato allo sviluppo: né troppo difficile, né troppo facile. Quando lo sviluppo in diversi domini è disomogeneo, si parla di sviluppo frammentato (per esempio un bambino può essere bravo in matematica ma avere scarse abilità di scrittura) Tenere conto dei percorsi di sviluppo è cruciale per un insegnamento efficace. 2.2 - Sviluppo Il cervello cognitivo Un tempo si credeva che il cervello fosse il risultato delle informazioni contenute nei nostri geni e le cellule del cervello si sviluppassero da sole senza input dall'esperienza ambientale. Oggi è chiaro che il nostro cervello è dotato di plasticità e il suo sviluppo dipende dall'ambiente e dall'esperienza - Prospettiva neurocostruttivista: sottolinea che: (a) lo sviluppo del cervello è influenzato sia dai processi biologici sia dalle esperienze ambientali; (b) il cervello è caratterizzato dalla plasticità che dipende dall’esperienza; (c) lo sviluppo del cervello è strettamente legato allo sviluppo cognitivo Lo sviluppo dei neuroni e delle regioni cerebrali Lo sviluppo del cervello successivo alla nascita è caratterizzato da un aumento del numero e delle dimensioni delle terminazioni nervose del cervello, a cui contrinuiscono due processi: 1. Mielinizzazione: Il processo di rivestimento delle cellule del cervello con una guaina mielinica, che aumenta la velocità con cui le informazioni viaggiano attraverso il sistema nervoso. La mielinizzazione delle varie aree del cervello avviene in momenti diversi (es., l’area deputata all’attenzione selettiva non è completa fino ai 10 anni). 2. Sinaptogenesi e pruning: aumento delle connessioni tra neuroni (sinapsi); potatura delle sinapsi (solo le connessioni più usate sopravvivono e diventano stabili). Sviluppo del cervello nella fanciullezza - Il volume totale del cervello si stabilizza entro la fine della fanciullezza - I circuiti della corteccia prefrontale (pensiero, ragionamento, autoregolazione, attenzione) continuano ad aumentare portando a un miglioramento dell'attenzione, del ragionamento e del controllo cognitivo Sviluppo del cervello nell'adolescenza - Grazie alla potatura sinaptica gli adolescenti hanno meno connessioni sinaptiche dei bambini ma più focalizzate ed efficienti, potando ad un'attivazione cerebrale meno generalizzata - Corpo calloso si ispessisce migliorando l'elaborazione delle informazioni La corteccia prefrontale continua a maturare Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 4 - La corteccia prefrontale continua a maturare - Il sistema limbico (amigdala) si sviluppa quasi completamente nell'adolescenza, portando a emozioni più intenze ma con ancora difficoltà nel controllo emotivo. Lateralizzazione - Lateralizzazione: specializzazione delle funzioni per ciascun emisfero. Il linguaggio e la grammatica vengono elaborati maggiormente nell'emisfero sinistro, anche se alcuni aspetti implicano il coinvolgimento dell'emisfero destro. La plasticità cerebrale permette inoltre la riorganizzazione in seguito a trauma, situazioni congenite o apprendimento Cervello e esperienze educative - Periodo critico: finestra temporale delimitata entro la quale una specifica esperienza può esercitare il suo effetto sullo sviluppo dell’individuo - Periodo sensibile: concetto preferito oggi rispetto a quello di periodo critico, indica momenti nel corso dello sviluppo in cui l’apprendimento è più facile, più efficace e più semplice da mantenere rispetto a momenti successivi. Ciò non implica che una certa esperienza non possa avere influenza anche successivamente L'educazione e l'insegnamento devono tenere a mente il processo di sviluppo cognitivo degli individui per supportare l'apprendimento e lo sviluppo. … La teoria di Piaget Piaget - cognitivo-costruttivista Piaget è un autore di origine svizzero, nato nel 1896, morto nel 1980. Nato nello stesso anno e contemporaneo a Vygotsky, che però i testi hanno cominciato a circolare sono nella seconda metà del secolo scorso. Laureato in Scienze Naturali, mutua il metodo sperimentale osservativo dai fenomeni naturali a quelli umani Metodo Piaget ha usato sistemi quali l'osservazione del comportamento dei suoi tre figli e il colloquio clinico piagetiano. - Descrizione dello sviluppo: ci serve a conoscere a quali età, quando e come emergono determinate abilità (vedi stadi evolutivi di Piaget) - Spiegazione dello sviluppo: ci serve a conoscere perché emergono determinate abilità (vedi fattori che influenzano lo sviluppo secondo Piaget) Piaget sviluppa il colloquio clinico piagetiano. Piaget lavora in Francia, collaborando con Binet (test del QI). Mette a punto le domande che entrano nel test del QI. Piaget è interessato non a quale risposta danno i bambini, ma al perché giustificano una tale risposta. Questo documenta come si sviluppano i sistemi di conoscenza, i motivi che portano i bambini a risolvere un problema cognitivo. - Difetto: domande come formulate da Piaget come suggestionanti, sottostimava le abilità dei bambini in età prescolare (vedi psicologia giuridica e domande suggestionanti o ripetute a bambini) - Pregio: sistematizza la metodologia del colloquio di intervista strutturata o semistrutturata per indagare in campo di ricerca e in campo clinico Fattori che influenzano lo sviluppo secondo Piaget - Maturazione biologica - Attività: interagire con il mondo circostante, mi muovo e raccolgo informazioni sensoriali. Piaget propone una teoria sullo sviluppo cognitivo, ossia su come si formano le nostre conoscenze a partire dal mondo circostante (oggetti). - Interazioni sociali: ne parla solo negli ultimi scritti. Alcuni lo criticano per non dare abbastanza importanza agli aspetti sociali. Piaget riconosce che le interazioni sociali sono importanti, ma parla più dell'interazione dei bambini con gli oggetti (sia materiali che persone) - Mantenimento dell'equilibrazione: tendenza a mantenere l'equilibrio. Equilibrio tra le strutture cognitive alle richieste dell'ambiente. Se l'ambiente mi richiede qualcosa per Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 5 strutture cognitive alle richieste dell'ambiente. Se l'ambiente mi richiede qualcosa per cui non sono equipaggiato, c'è un disequilibrio tra le caratteristiche dell'ambiente e le mie strutture cognitive, ciò determina un apprendimento, un passaggio (vedi assimilazione e accomodamento) Schemi Piaget sostiene che il bambino costruisce la comprensione della realtà attraverso schemi. Nel periodo senso-motorio le conoscenze sono organizzate secondo schemi d'azione, in cui la conoscenza viene acquisita con uno schema d'azione con una componente motoria e una componente sensoriale. Nei primi due anni di vita lo schema di azione ci permette di guadagnare conoscenze sul mondo esterno (Es: schema di afferrare un oggetto) Schemi: azioni o rappresentazioni mentali che organizzano la conoscenza - Schemi comportamentali (0-2 aa): fino ai due anni prima di padroneggiare il linguaggio e i significati simbolici, gli schemi sono ancorati all'azione - Schemi mentali (>2 aa): dopo due anni, non ancorati all'azione ma al significato simbolico Esempio di schemi nel ciclo di vita - Neonato: semplici azioni eseguite su oggetti (es., succhiare, guardare). - Fanciullo: strategie e piani per risolvere problemi (es., classificazione di oggetti per forma, dimensione o colore). - Adulto: schemi più complessi (es., guidare una macchina). Due funzioni invarianti (caratterizzano tutti gli umani) - Organizzazione: predisposizione a organizzare i processi di pensiero in strutture psicologiche (uso degli schemi). Processo per cui i comportamenti isolati vengono coordinati in un sistema cognitivo di ordine superiore. La conoscenza viene organizzata usando gli schemi. - Adattamento: cambiamento volto ad adattarsi all'ambiente (con assimilazione e accomodamento). Assimilazione e Accomodamento L'adattamento include due concetti, utili a spiegare come i bambini usano e adattano i loro schemi all'ambiente - Assimilazione: processo tramite cui i bambini incorporano nuove informazioni nelle strutture di conoscenza preesistenti (schemi). Esempio: il bambino vede un procione e pensa che sia un gatto perché le sue caratteristiche (peloso, quattro zampe, orecchie piccole) rientrano nello schema "gatto" che già possiede. - Accomodamento: processo tramite cui i bambini adattano schemi preesistenti alle nuove informazioni e alle nuove esperienze. Esempio: il bambino vede che il procione, diversamente dal gatto, può stare su due zampe; quindi, crea il nuovo schema "procione" e inserisce nello schema "gatto" la caratteristica che non può stare su due zampe. Il bambino crea lo schema preesistente o ne crea anche uno nuovo Equilibrazione e fasi di sviluppo - Equilibrazione: un meccanismo per spiegare come i bambini passano da uno stadio di pensiero all'altro. Il passaggio avviene quando i bambini sperimentano un conflitto o un disequilibrio cognitivo nel tentativo di comprendere la realtà. Alla fine, risolvono il conflitto e raggiungono una nuova stabilità o equilibrio del pensiero Di fronte alla realtà i bambini si sentono perplessi perché trovano informazioni in contrasto con i propri schemi e agiscono con l'assimilazione e l'accomodamento, fino a che questi schemi non diventano qualitativamente diversi dai precedenti. Secondo alcuni autori la teoria di Piaget è ancora valida e per altri no. Il concetto però di conflitto cognitivo è molto usato nei contesti di apprendimento. Gli stadi piagetiani Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 6 Gli stadi piagetiani 1. Stadio sensomotorio (2-4 aa) 2. Stadio preoperatorio (4-11 aa): (critica: secondo Piaget i bambini di quell'età sanno fare molto meno cose di quanto sappiamo oggi) 3. Stadio delle operazioni concrete (11-16 aa) 4. Stadio delle operazioni formali (16 aa) Stadio sensomotorio (0-2 aa) I bambini costruiscono una comprensione del mondo coordinando le esperienze sensoriali con le azioni motorie negli schemi d'azione. Alla nascita i neonati hanno un repertorio di riflessi (rooting, suzione, prensione, riflesso di Moro e marcia automatica -> Con questi schemi il bambino inizia a esplorare il mondo circostante e a garantire la vicinanza del caregiver. Il bambino prende le dita della mano e forma un legame affettivo, anche se non è intenzionale) per adattarsi al mondo, poi sviluppano schemi via via più complessi. Lo stadio sensomotorio finisce intorno ai 2aa quando gli schemi sensomotori si acquisiscono schemi mentali (es: schemi simbolici come il linguaggio). I bambini durante la fine di questo stadio acquisiscono la nozione della permanenza dell'oggetto, vale a dire la comprensione del fatto che gli oggetti continuano ad esistere anche quando non sono percepibile (-> esperimento pupazzo coperto dal foglio) Si acquisisce prima dei due anni, anche nel primo anno di vita. Nello sviluppo dell'attaccamento si sviluppa entro i due anni un legame con il caregiver. Prima c'è una fase di angoscia dell'estraneo, un periodo verso la fine del primo anno di vita in cui quando il caregiver si allontana dal bambino ci sono delle proteste importanti. Il bambino se non possiede la nozione di permanenza, pensa che il caregiver non esista più. Stadio preoperatorio (2-7 aa) Le capacità di pensiero simbolico aumentano e il pensiero operatorio non è ancora presente. Lo stadio preoperatorio è descritto in base a quello che i bambini di questa età non sanno fare, che impareranno con il pensiero operatorio durante l'età scolare. Il principale sistema acquisito simbolico è il linguaggio, ma anche il disegno e il gioco sono attività che mostrano che i bambini in età prescolare padroneggiano i sistemi simbolici. Può essere suddiviso in due sottostadi: Sottostadio della funzione simbolica (2-4 aa) Si sviluppa la capacità del pensiero simbolico (linguaggio, disegno e gioco simbolico) e di rappresentare un oggetto non presente. Secondo Piaget è presente l'egocentrismo infantile, ossia l'incapacità di distinguere la propria prospettiva da quella altrui (es: compito delle tre montagne). Piaget però sopravvaluta l'egocentrismo dei bambini. Dalla teoria dell'egocentrismo deriva la moderna teoria cognitivista della teoria della mente. Rendendo più comprensibile la domanda e usando uno scenario più comprensibile per i bambini (nascondere una bambola) si verificavano molte più risposte corrette (non egocentriche) anche in età prescolare. - Teoria della mente: consapevolezza che tutte le persone possiedono una mente caratterizzata da stati mentali, cognitivi e emotivi diversa da l'una dall'altra e da quella Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 7 caratterizzata da stati mentali, cognitivi e emotivi diversa da l'una dall'altra e da quella dell'individuo. - Compito della falsa credenza: compito che viene utilizzato per capire se i bambini prescolari possiedono la teoria della mente. Viene raccontata una storiella: ci sono due bambini con un tubetto di Smarties; un bambino esce e l'altro sostituisce le Smarties con i pennarelli. Quello che entra cosa si aspetta di trovare? Un bambino con teoria della mente risponderà Smarties, un bambino senza (siccome non sa distinguere le conoscenze sue da quelle del bambino nella storia) risponderà pennarelli. La teoria della mente si acquisisce attorno ai 4/5 anni, ma già intorno ai 3 e 4 anni si supera l'egocentrismo sugli stati emotivi (3 anni) e percettivi (2 anni) diversi, ossia si acquisisce la coscienza che le persone hanno emozioni e percetti diversi. Wimmer e Perder: due principali studiosi della teoria della mente - Esperimento percettivo: un bambino di 2 aa per mostrare un disegno lo gira, lo alza per mostrarlo a un'altra persona siccome sa che ha una percezione diversa dalla propria Sottostadio del pensiero intuitivo (4-7 aa) I bambini cominciano a usare le prime forme di ragionamento e vogliono conoscere la risposta a ogni tipo di domanda. I bambini non sono in grado di usare il pensiero preoperatorio (stadio successivo), quindi nello stadio preoperatorio del pensiero intuitivo si descrive quello che non sanno fare. Caratteristiche del pensiero preoperatorio: - Centratura: Consiste nel focalizzare o centrare l’attenzione su una caratteristica, escludendo tutte le altre. Non si è sviluppata la capacità di comprendere il principio di conservazione. - Mancanza del principio di conservazione: L’idea che alcune caratteristiche di un oggetto rimangano invariate anche se l’oggetto può cambiare aspetto; è una capacità cognitiva che si sviluppa nello stadio delle operazioni concrete, secondo Piaget. - Incapacità di compiere operazioni, ossia rappresentazioni mentali reversibili (es: un bambino può capire che 4+2 = 6 ma non che 6 - 2 = 4 Stadio delle operazioni concrete (5/6-11/12 anni) Lo stadio delle operazioni concrete è il terzo stadio piagetiano che dura dai 6 ai 11 anni circa. Si passa dallo schema motorio all'operazione concreta: Il bambino usa operazioni mentali e il ragionamento logico sostituisce il pensiero intuitivo, ma solo in situazioni concrete (con oggetti di fronte). I bambini manifestano capacità di classificazione ma permane la difficoltà a risolvere problemi astratti. Caratteristiche dello stadio delle operazioni concrete - Operazione concreta: azione mentale reversibile (no irreversibilità) che permette al bambino di coordinare diverse caratteristiche di un oggetto (no centratura) - Nozione di conservazione: i bambini comprendono che molti aspetti quantitativi sia di singoli oggetti sia di insiemi non cambiano se subiscono trasformazioni Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 8 singoli oggetti sia di insiemi non cambiano se subiscono trasformazioni - Operazione di classificazione: permette di identificare le caratteristiche comuni in base alle attribuzioni degli oggetti. Es: metti assieme le cose che stanno bene assieme. I bambini piccoli continuano a cambiare criterio (criterio mobile), i bambini più grandi scelgono un criterio e lo mantengono (criterio fisso). - Operazione di seriazione: ordinare degli stimoli secondo una specifica dimensione quantitativa. Identificazioni delle gradazioni di una proprietà: si ragiona sulle relazioni tra gli oggetti. Es: metti in ordine i bastoncini per lunghezza. - Transitività: la seriazione comporta di aver acquisito la transitività, ossia la capacità di ragionare e combinare logicamente le relazioni (es: se A>B e B>C, allora A>C). Nello stadio delle operazioni concrete i bambini riescono a esercitare questa capacità solo se hanno davanti gli oggetti concreti. Stadio delle operazioni formali (11-16 anni) Lo stadio delle operazioni formali è il quarto stadio piagetiano che dura da 11 a 16 anni e che caratterizza anche il pensiero adulto. Il pensiero diventa più astratto, ideale e logico. Studiosi successivi hanno provato che non in tutte le culture gli adulti non ragionano secondo pensiero razionale e astratto. Questo è forse dovuto alla scolarizzazione? Anche in assenza di scolarizzazione il fattore di maggior determinazione è l'alfabetizzazione: in culture non alfabetizzate anche in età adulta non era presente il pensiero astratto. La forma di intelligenza è però funzionale all'adattamento all'ambiente. L'intelligenza può essere definita come la capacità di rispondere alle richieste dell'ambiente: anche non manifestando pensiero logico, adulti delle società non alfabetizzate hanno pensiero intelligente - Pensiero astratto: capacità di risoluzione di problemi presentati verbalmente - Pensiero ideale: riflessione sulle qualità ideali che desiderano in sé e negli altri - Pensiero logico: ragionamento ipotetico-deduttivo, sviluppare ipotesi per risolvere i problemi e giungere sistematicamente a una soluzione In adolescenza emerge anche l'egocentrismo adolescenziale - Egocentrismo adolescenziale: convinzione che gli altri siano interessati a loro tanto quanto lo sono loro stessi (es: in classe tutti notano come mi muovo o come mi vesto) Valutazione della teoria di Piaget Contributi Critiche - Bambini come costruttori attivi di - Alcune abilità cognitive emergono conoscenza (vedi costruttivismo, prima o dopo rispetto a quanto approccio che sottolinea il ipotizzato (es: egoismo). Inoltre alcune carattere attivo nella costruzione cose i bambini le imparano prima se si della conoscenza). insegnano, oltre la scoperta autonoma - Metodo osservativo e concetti - Gli stadi di Piaget sono pensati come importanti (assimilazione, strutture di pensiero unitarie accomodamento…) - Interventi educativi possono favorire - Introduce in colloquio clinico lo sviluppo di abilità cognitive piagetiano - Piaget sottostima l'incidenza di cultura, istruzione ed educazione (vedi Vygotskij) Neopiagetiani: ripresa delle idee di Piaget Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 9 Come applicare la teoria di Piaget in ambito educativo 1. Adottare un approccio costruttivista: i bambini apprendono meglio facendo scoperte, riflettendo su di esse e discutendole. 2. Facilitare, non dirigere, l’apprendimento: porre domande per stimolare il pensiero e lasciare al bambino la libertà di scoprire le cose 3. Considerare le conoscenze possedute: stimolare l’apprendimento con discussioni appropriate. 4. Promuovere il benessere intellettuale: rispettare lo sviluppo cognitivo degli allievi (né stimoli troppo facili né troppo difficili 5. Trasformare la classe in un ambiente di esplorazione e scoperta. … La teoria di Vygotskij - sociocostruttivista Vygotskij Vygotskij era uno studioso russo contemporaneo di Piaget - Zona dello sviluppo prossimale (ZSP): gamma di compiti che il bambino non è in grado di portare a termine da solo ma che possono essere eseguiti grazie alla guida e all’aiuto di adulti o di pari più competenti. È la differenza tra il livello di sviluppo del bambino quando lavora da solo e quello raggiunto quando il compito è svolto con l'aiuto di un adulto o di un pari più esperto. Concetto essenziale nei contesti formativi: se l'individuo non imparasse meglio se aiutato non andrei a fare formazione. Contrasto con Piaget, secondo cui l'apprendimento avviene meglio per scoperta - Scaffolding (impalcatura): Tecnica che permette di cambiare il livello di supporto nel corso dell’apprendimento. Un insegnante o un pari più competente regola la quantità di assistenza prestata in base ai risultati reali ottenuti dal bambino o dal ragazzo (es: porre domande, rispondere a domande e dubbi, individuare e discutere le concezioni sbagliate, dare il giusto tempo, ecc.) Linguaggio e pensiero Il linguaggio è usato dai bambini anche per pianificare, guidare e monitorare il comportamento - Discorso privato (≠ Piaget: se il bambino parla da solo fa un uso egocentrico del linguaggio). Il bambino si dà delle istruzioni per aiutarsi a compiere delle azioni difficili. Prima linguaggio interpsichico e poi linguaggio intrapsichico, dai 3 ai 7 anni progressivamente il bambino passa a un discorso interiorizzato. Mentre per Piaget lo sviluppo del linguaggio è una conseguenza dell'avanzamento a uno stadio cognitivo superiore, per Vygotskij il linguaggio (e altre funzioni psichiche superiori e processi psicologici) prima compare nel piano interpsichico (interazione con un'altra persona, es: ripeto la storia del coniglietto per legare le scarpe) e poi sul piano intrapsichico (discorso interiorizzato). Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 10 Piaget è stato influenzato da Vygotskij: nell'ultima parte dei suoi scritti considera anche gli aspetti sociali in relazione allo sviluppo cognitivo, che prima aveva tralasciato, dopo aver incontrato le idee di Vygotskij. Etichetta sociocostruttivista: sia Piaget che Vygotskij sono costruttivisti, ma l'ultimo mette enfasi sull'interazione sociale nella ZSP (con l'adulto o un pari più esperto). - Strumenti culturali: secondo Vygotskij il linguaggio e il computer sono strumenti culturali, strumenti psicologici (linguaggio…) o tecnologici (compasso, computer…) tramandati dalle generazioni precedenti e che ci favoriscono nel momento in cui dobbiamo apprendere Strategie per applicare la teoria di Vygotskij in ambito educativo 1. Valutare la ZSP dell’allievo: fornire compiti di diversa difficoltà per capire il livello di partenza. 2. Usare la ZSP per facilitare l’apprendimento: fornire un supporto non eccessivo ma adeguato per far raggiungere il livello superiore della ZSP. 3. Utilizzare i coetanei più competenti. 4. Monitorare e incoraggiare il discorso privato: in età prescolare riconoscere l’importanza del parlare a voce alta per poi passare in età scolare a un uso più interiorizzato del linguaggio. 5. Inserire l’apprendimento in contesti significativi: fare riferimento a contesti reali Sviluppo linguistico Cos'è il linguaggio? - Linguaggio: una forma di comunicazione orale, scritta o trasmessa per mezzo di segni che si basa su un sistema di simboli Il linguaggio è costituito da sei sistemi: 1. Fonologia: il sistema di suoni di una lingua. Il fonema è l'unità di base del suono 2. Morfologia: fa riferimento alle unità minime di significato che formano le parole. Il morfema è la parte di una parola che non può essere suddivisa in parti più piccole di significato (es: pro, di…) 3. Sintassi: i modi in cui le parole devono essere combinate per formare frasi 4. Semantica: il significato delle parole e delle frasi 5. Pragmatica: l'uso appropriato del linguaggio in diversi contesti. Rientrano nella pragmatica il rispetto dei turni di conversazione, la formalità/informalità. Interessa alla psicologia perché fa riferimento all'uso del linguaggio in contesti diversi. Il rispetto ai turni di conversazione si fa anche riferimento all'allattamento: c'è il momento dell'allattamento e pause, la mamma che parla. 6. Testualità: insieme di frasi che danno luogo a testi e discorsi. Sia nei testi scritti che nei Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 11 6. Testualità: insieme di frasi che danno luogo a testi e discorsi. Sia nei testi scritti che nei testi orali. Influenze biologiche e ambientali Riferimento a Chomsky, uno degli autori principali che si prende in considerazione circa l'emergere del linguaggio. Chomsky sostiene che le capacità che riguardano l'apprendimento del linguaggio sono innate. Oggi dal punto di vista teorico si sostiene la tesi interazionista, che sottolinea l'importanza sia della biologia che dell'esperienza (questione natura/cultura). Prima infanzia (0-2 aa) - Fino a 1 anno: scambi comunicativi non verbali (gesti e suoni prelinguistici) - Dai 6 mesi: lallazione, con inizio dello sviluppo della fonologia ("ba-ba") - 10-13 mesi: prime parole, con inizio dello sviluppo lessicale e semantico - 18 mesi: esplosione del vocabolario - 18-24 mesi: produzione di espressioni di due parole, livello sintattico ("libro qui") Seconda infanzia (2-6 aa) Passaggio da frasi semplici a frasi complesse Fonologia Maggiore sensibilità ai suoni; inventano nomi per le cose sostituendo i suoni (es., «animalini»). Alla nascita siamo capaci di produrre tutti i suoni di tutte le lingue, poi avviene usa sorta di scrematura a seconda dell'esposizione alla lingua madre. Questione del bilinguismo: bambini bilingui attraversano queste tappe più in ritardo, ma perché imparano a gestire due sistemi fonologici e di lingua diversi. Morfologia Iniziano a usare regole per singolare/plurale e declinano i verbi; generalizzano eccessivamente alcune regole (es., «le uove», «i diti»); esperimento con il «Wug» -> lo sperimentatore chiama un uccellino con il termine Wug (che non esiste nella lingua inglese). I bambini iniziano a usare il termine Wug per altri uccellini Sintassi Maggiore conoscenza delle differenze tra domande e affermazioni (es., uso di avverbi); dai 3/4 anni, uso di frasi coordinate e subordinate. Semantica A 6 anni i bambini conoscono dalle 8000 alle 14000 parole. Pragmatica Capacità di displacement. (capacità di parlare di cose che non ci sono, che si sono svolte in passato o che si svolgeranno in futuro). Connesso alla capacità di auto-narrazione degli avvenimenti successi Testualità Capacità di raccontare storie e di narrare. Sviluppo della memoria autobiografica e la narrazione di eventi che ci sono accaduti che hanno portato ad essere ciò che siamo. Collezione di eventi esperiti dalla persona significativi per il sé. - Displacement: capacità di parlare di cose o che non ci sono, o che si sono svolte in passato o che si svolgeranno in futuro Pratiche di pre-alfabetizzazione - Pratiche di pre-alfabetizzazione: esperienze che sostengono lo sviluppo delle capacità di alfabetizzazione (es: esperienze di ascolto, conversazione, scrittura e lettura). Utilità della lettura congiunta di libri Fanciullezza (6-11 aa) Ingresso alla scuola primaria: lettura strumentale (le lettere dell'alfabeto rappresentano i suoni del linguaggio) - Sviluppo del vocabolario: da circa 14000 parole a 6 anni, a circa 40000 parole a 11 anni Migliori abilità morfosintattiche: Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 12 - Migliori abilità morfosintattiche: - Sviluppo di consapevolezza metalinguistica: capacità di riflettere e acquisire conoscenze sul linguaggio - Pragmatica: i bambini sanno cosa è appropriato o meno in base al contesto Abbiamo evidenza che i disturbi articolatori in età prescolare sono predittivi dei disturbi dell'apprendimento in età scolare. Quando il ritardo nel raggiungimento di un abilità è marcato può essere indicatore di un disturbo nello sviluppo, più la diagnosi è precoce più è utile e essenziale per i bambini per risolvere la problematica. Adolescenza Uso sempre più sofisticato delle parole. - Capacità linguistica di tipo figurato (metafore e satira) - Migliori capacità di scrittura: gli adolescenti sono più bravi a organizzare le idee, a distinguere questioni principali e secondari e scrivere testi 3 - Contesti sociali e sviluppo sociale, morale e del sé 3.1 - Teorie La teoria ecologica di Bronfenbrenner - i cinque sistemi contemporanee sullo sviluppo sociale e del ambientali sé - Teoria ecologica: la teoria di Bronfenbrenner, secondo la quale lo sviluppo è influenzato da cinque sistemi ambientali. Bronfenbrenner (2000) ha poi incluso anche le influenze biologiche: teoria bioecologica. 1. Microsistema: ambiente in cui l’individuo passa la maggior parte del tempo (es., famiglia, compagni, scuola, quartiere). Sistema a cui l'individuo appartiene e partecipa attivamente. In una giornata apparteniamo a più microsistemi (compagni di corso, amici, famiglia, scout…) 2. Mesosistema: connessioni tra microsistemi (es., scuola-famiglia, colloquio tra insegnanti ai genitori, il figlio non fa parte di quel sistema) 3. Esosistema: ambienti in cui l’individuo non ha ruolo attivo ma che influenzano gli altri contesti in cui ha ruolo attivo (es., enti locali). Es: vita lavorativa dei genitori a cui i figli non partecipano ma da cui sono comunque influenzati. 4. Macrosistema: include la cultura (atteggiamenti e ideologie) 5. Cronosistema: condizioni sociali e storiche (es: condizione pandemica) Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Pagina 13