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Università degli Studi di Catania

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sociologia scienze sociali studi sociali teorie sociali

Summary

Questo documento tratta l'introduzione alla sociologia e ne discute l'origine, i fondamenti e le prospettive di studio. Esplora, in particolare, le rivoluzioni che hanno contribuito alla nascita della sociologia come scienza, oltre che presentare le varie forme di studio della società e le interconnessioni tra materie.

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I @APITOLOi] SOCIOLOGIA {_j. COS'E' LA SOCIOLOGIA? La sociologia è una s:cienza-socia1e--nata nella seconda metà dell'8QQ. si riferisce allo studio scientifico della società con le sue istituzioni e rapporti sociali· Cos"è /o studio scientifico?...

I @APITOLOi] SOCIOLOGIA {_j. COS'E' LA SOCIOLOGIA? La sociologia è una s:cienza-socia1e--nata nella seconda metà dell'8QQ. si riferisce allo studio scientifico della società con le sue istituzioni e rapporti sociali· Cos"è /o studio scientifico? Un esempio che prendiamo in considerazione è quello di una ricerca per capire l'atteggiamento degli studenti universitari nei confronti delle frodi, venne registrata la loro età, il loro reddito e l'occupazione e livello di istruzione dei genitori: gli studenti più ricchi con genitori più istruiti ritenevano più grave la frode esistenziale; quelli più poveri con genitori non istruiti ritenevano più grave l'evasione fiscale. la differenza di atteggiamento era spiegabile attraverso relazioni delle loro classi di appartenenza. Questo è un esempio di rlcerca sociologica., La sociologia è quindi un di.scor:so..sutsoriaJe che si fonda sulle relazioni fra gli individui, offre diversi punti di analisi e prospettive dei problemi. Ripercorre questioni di cui abbiamo già un'idea che può derivare da esperienze dirette, tramite un racconto biografico o dai Mass media, che portano molto spesso a generalizzare i particolari e ricadendo nella formazione di stereotipi che influenzano il nostro agire. Cl.1 Origine della sociologi~ I fondatori europei della disciplina cercano di capire la sociologia e di spiegare i cambiamenti prodotti dalle rivoluzioni industriali, delle idee e delle istituzioni democratiche. Verso gli anni 20 del 900 i sociologi della s:cuola di Cbtçago cominciarono a intraprendere ricerche sul campo, e questo approccio non fece altro che migliorare l'attendibilità della materia. L'origine e l'esigenza di questa nuova disciplina si può ricondurre alle tre rLvoluzjQJJi del mondo moderno: tiv-0limone sGientiliì:a, industdale:é-fr.ancese~ ~ivoluzion~e---scientifica' verso la fine del 700 cominciò a diffondersi l'idea di estendere il metodo scientifico all~--il,_udio dell'uomo e della società. La@ofo~ comincia a (distaccarsi quindi dalle sCienz-e naturali e dal Mnsiero filosoftee acquisendo una loro.autoriofùj 9 e un proprio metodo sperimentale basato su 11 'osseI..\@2i orfe:ern:pirr_o~. JUvotuzione4naustrialè· le scienze sociali sono inoltre anche un prodotto della rivoluzione industriale, e tra queste la prima ad acquisire una certa autonomia fu l,:e:conomia politica, dove il fondatore A-dam Smith insieme ad altri sociologi riflettevano sulle trasformazioni sociali che stavano avvenendo sotto i loro occhi interpretandole in modo tale da trovare interdipendenze tra vari gruppi sociali del processo economico (terra=proprietari terrieri, capitale=imprenditori capitalisti). Se ~una :-parte queste rivoluzioni erano definite fondamentali per il progresso e l'emancipazione, daU:altra:p:ar:te,erano viste come una minaccia per l'ordine sociale, politico e morale. Rìvoliìzione-francese anche la rivoluzione francese comportò un ruolo fondamentale per la nascita della sociologia. In questo periodo furono sanciti i diritti umanl e la loro uguagHanQ3 spingendo ad uno studio più approfondito della realtà. li mondo può essere suddiviso in tre diversi gruppi di fatti: ;:.:::: lfmtbiolog!_ci come la respirazione, la nutrizione e il sonno datti psicofogici_:; percezioni, motivazioni, emozioni datti:s~iolQgici rapporti sociali e la società. Ciascuna disciplina non si occupa solo del proprio oggetto di studio, ma un fatto può interessare materie diverse contemporaneamente. Per spiegare i diversi tipi di fatti i sociologi ricorrono a~ diverse prospettive: t=p-CQ.ll)ettiva demografif_a-· la democrazia è lo studio delle popolazioni, del tasso di morte, nascita, matrimoni e altro Q::J>rospettjva psicosociale: spiega i comportamenti in base al significato che hanno per le persone, secondo credenze, atteggiamenti, motivazioni. Qros_Rettiva--.:telle strutture-collettive· studia i gruppi, le organizzazioni, comunità A prosRettlva-delterelaztonlJI emerge quando i rapporti tra le persone sono considerati sulla base dei rispettivi.cuoli' i ruoli costituiscono le aspettative sociali su un individuo che occupa una posizione all'interno del gruppo. Sl>rospettiva-ciiltorafe analizza i comportament i in base ai valori (religiosi, culturali) e le norme (formali o informali). I valorrindicano obiettivi auspicabili. Le norme· invece sono delle regole, le Jgrmali stabiliscono il ----- modo in cui gli individui devono comportarsi e se non rispettate stabiliscono una sanzione, le in[ormali regolano i gruppi sociali (non aiutarsi in un compito in classe) che non permettono sanzioni formali (no multa, ma rancore da parte della persona offesa). '2::,_M ICR0SOCIOlOGIA"""E NrACR0SOCI0L0Gl__,ID La sociologia studia i fenomeni sociali secondo çj_ye jjvelli: macrosociologia e microsociologia " Microsociologia· si occupa delle interazioni quotidiane tra gli individui, e si sofferma sui !iingol~..,gg_et~, i comportament i individuali, le motivazioni. Le teorie microsociologiche sono teorie per le quali gli individui attuano singolarmente delle strategie per adeguarsi alla massa nonostante siano sovradetermin ati da una certa cultura. IWaao-soci~ ,., Tramite l'approccio macrosociologico i ricercatori studiano i rapporti tra diver-se~ ~ rocral?. Le teorie macro tendono a spiegare i fenomeni sociali considerando le dinamiche che si generano nel sociale sulla base di alcuni fattori che sovra determinano l'individuo, ciò significa che il comportament o del soggetto è condizionato e determinato da fattori superiori ad esso che lo rendono vincolato e non autonomo. Il suo atteggiamento dipende quindi dal sistema culturale LJ Teorie microsoc~oqi;;;;{y~I PAG 20~ I sociologi hanno formulato diverse teorie per spiegare l'interazione 'Feòria dello-sGamliio; E1Dometodologi_g (MMeilaiiriimiiraturgico l(fte.I_a~ismo simuolico.) e la teoria del eonflitto ·dtfiinzionalismo-:J Inizialmente la teoria funzionalista fu elaborata da ~pence,.che paragonò la società ad un organismo vivente in cui ogni parte svolge una funzione specifica nel mantenimento della vita (sfera economica, politica, religiosa). Successivamente Ourkheim analizzò per bene il concetto di questa nuova teoria: per spiegare un fatto sociale è necessario mostrarne la funzione all'interno della società, il sociologo include anche fenomeni sociali che sembrano non avere all'apparenza una funzione come per esempio la devianza, ma secondo.tDurkheim il comportamen to deviante quale l'omicidio presenta una funzione positiva: afferma le regole contro il crimine. Successivamente i sociologi moderni delinearono alcuni presupposti del funzionalismo contemporane o: -una società è un -sistema-ii parti interrelate -i sistemi sociali sono s.tabtfi grazie ai meccanismi di controllo (polizia, tribu -i sistemi posseggono disfunzioni=.fisiologiche che si integrano nella -la società è interessata al.mutamento globale e non rivol..fintegrazion e sociale è ottenuta attraverso il consenso dalla maggior parte dei membri di una società. (J.a teoria 'tlel confllttq· La teoria del conflitto deriva da fari Marx che afferma che il conflitto tra classi sociali è alla base della società. La lotta tra classi si concentra tra i capitatt!ti (proprietari dei mezzi di produzione) e i 4>role-tari (i lavoratori), queste due classi si scontrano continuamente, non hanno v~l~re comune ed è presente tra loro un sistema di sfruttamento. Secondo Marx la classe sfruttata avrebbe finito col ribellarsi portando ad una rivoluzione che avrebbe cosl cambiato la società. Conflitto tra classj=forza \lllOtrice della storia. Successivamente vari studiosi elaborarono varie versioni di questa teoria come fece Dahrendo~ che rifiutò l'idea che le classi economicamente fossero le principali cause di conflitto nella società affermando invece che queste cause risiedessero nell'autorità · la lotta è tra chi detiene il potere e chi no. Gli elementi essenziali di questa teoria secondo il sociologo sono: #la struttura sociale si basa sul dominio di alcuni gruppi sugli altri (capo-impiegato) ciascun gruppo haJnteressi comur:1i che si oppongono a quelli di altri gruppi 'lJna volta acquisita coscienza da parte degli individui sui propri interessi comuni, si passa a diventare una classe sociale 4'intensità di conflitto all'interno delle classi dipende da t_grado di potere di alcuni ~possibilità di acquisire il potere da chi ne è escluso S libertà di formare gruppi politici ~ronto fra funzionalismo e teoria del conflitto Potere Altro punto distintivo è la definizione del potere, il potere è la capacità di imporre la propria volontà, nei funzionalisti il potere è un aspetto secondario, per i teorici del conflitto è il nucleo centrale poichè è una risorsa rara, lo si trova nelle mani di pochi che cercano di conservarlo e in mani di molti che cercano di acquisirlo (economico, sociale, politico). Nella teorf"a:Jy'larxist~il conflitto può essere eliminato, per w..ebe~rimane invece un elemento centrale e non è eliminabile. morLe iHeologia La concezione di valori e ideologie delle due teorie è diverso, i(Yalori;per i funzionalist i sono un punto di riferimento, per i -teorici del confHtte i@lfili,appa rtengono a gruppi, categorie e il discorso ideologico è lo strumento nelle mani di alcuni contro altri, hanno quindi un carattere meno estensivo ma sono di carattere divisivo. Nella logica di Mar)(> l'ideologia appartiene alla sovrastruttu ra mentre per Weber, è autonomo. I..teorici-del conflitt-0 non credono nel l'oggettività delle scienze sociali, secondo il loro pensiero il ricercatore è sempre facente parte di un gruppo e questo fa sì che egli riproponga gli interessi della propria classe di appartenenza, ha sempre una valenza di natura politica e con la sua opera deve inserire il suo lavoro all'interno della classe di appartenenza: è quindi impossibile la distinzione tra giudizi di fatto e valor~ Cgiiidizi-di fatto· sono.giueizi--em_pjrici. fondati sul discorso empirico ed è sempre verificabile se siano veri o falsi. Es: Il tasso di suicidio nelle comunità protestanti è più elevato rispetto a quelle nelle comunità cattoliche, e nella logica del pensiero scientifico è un giudizio di fatto poichè è verificabile, cioè emerge dai dati.lgiùdui :di.J1alo,~ sono "'ghrdrzLcli vaJo:i:e che posseggono ·valore etice senza però un riscontro di natura empirica quindi non è mai possibile qualificarli come veri o falsi perché non esistono mezzi 13-er: possono solo essere accettati o rifiutati. Es: Se sono cattolico posso essere quindi do una valenza negativa in quanto cozzano con gli orienta non ha un costrutto metodologi co -\TEORIA FUNZIONALIS"fN Società stabne e integrata if.EORIA DEL CONF.Lt:lld Risaltano il consenso sui v 1. Società in mutamento e soggetta a scontri della società a on tra tutti i membri Sottolineano il dominio di alcuni gruppi a danno di Non tiene conto che altri nelle società non esiste un Non si spiegano come le società siano unite accordo sui valori Entrambe I nonostante il mutamento... t. e teorie non. S_Ono contraddittorTe poiché non esiste una società che non abbia un minimo di st in egrazione ma allo esso tempo vi sono dei conflitti e mutamenti. ~ i o secondo Durklieim Come diceva purkhetm (quantitativi), un fatto sociale si spiega attraverso un altro fatto sociale· 6UICWIO! In generale il suicidio è considerato il gesto più estremo di autodeterminazione, ma per il sociologo è un fatto sociale che non riguarda tratti individuali o psicologici. Durkheim individua due tipi diversi di suicidio: - egoiSt ico -altruistico. Il m:icidìo-e:-goisflcl> è quel fatto sociale che avviene quando il soggetto non è integrato nella società, il stikicJio altruiffica invece deriva dalla troppa integrazione sociale poiché l'individuo pone dinnanzi alla sua figura quella della sua famiglia e del proprio gruppo· Es: kamikaze. Secondo Durkheim la società moderna ha fatto sì che nascesse un nuovo tipo di $:Uic_idll>, quello anomhx>: il soggetto si sente sradicato dalla società tradizionale e subisce quindi una situazione di sbandamento· e passa in una realtà anonima.· In questa realtà anomica il gruppo che è più sofferente sono per esempio i protestanti poiché rispetto ai cattolici che trovano appiglio nella religione, questi ultimi risultano essere più isolati. li.ii"RICERèÀ301:lill La scienza si divide in 5-,çia,:re:n:atur:al-e e Stìe.llla-Sil,tiaJe. In quanto scienza, essa produce degli enunciati generalizzati per questo motivo individua delle relazioni, regolarità e un nesso casuale fra due o più fattori. ES: in autunno= nesso. cadono le foglie= regolarità. La r:rcerea socioLog-iea- parte inoltre dal l'osservazione della realtà formulando delle 1.-::qlo_t_esi,2 sp-er-ime-ntazi-0neò::metodi @.l lp9l.es1«rte:ori~ La ricerca parte solitamente dalla causa che determina un comportamento o un evento, la correlazione tra due fenomeni è suggerito da un enunciato che sono lelpoteS1, che provano la sua veridicità o falsità. Queste ipotesi sono contenute in 4:eorJe, enunciati che contengono un insieme di ipotesi interrelate. Abbiamo poi i metodt, cioè procedure che seguono le teorie e le ipotesi per essere validate o non. [2~àfia6ili__, I rapporti di causa ed effetto sono stabiliti tramite il collegamento tra ~-variabitil' un fenomeno che può assumere diversi valori (età). Il primo fenomeno è la variabile-dipendente (effetto) e il secondo è la '-VatiabjJ.eJndipendente (causa). Quando i sociologi avanzano delle idee sul rapporto tra due variabili stanno formulando d e l l e ~ J:

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