Malattie sessualmente trasmesse (IST) PDF

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Questo documento fornisce una panoramica delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), inclusi i possibili sintomi, i batteri e i virus coinvolti, e le misure preventive. Discute le malattie veneree, le cause e i trattamenti.

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Malattie veneree Malattie sessualmente trasmesse (MST) Infezioni sessualmente trasmesse (IST) IST-Infezioni sessualmente trasmesse Alcuni sintomi delle IST che è imp...

Malattie veneree Malattie sessualmente trasmesse (MST) Infezioni sessualmente trasmesse (IST) IST-Infezioni sessualmente trasmesse Alcuni sintomi delle IST che è importante riconoscere e per i quali è fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio medico sono: Perdite genitali (che si possono osservare sugli indumenti intimi); Dolore nella parte bassa dell’addome o nella zona pelvica, non correlato al ciclo mestruale nella donna; Presenza di prurito e/o di lesioni di qualunque tipo nella regione dei genitali; Necessità di urinare spesso, alcune volte con dolore o bruciore; Dolore e sanguinamento durante e/o dopo i rapporti sessuali. BATTERI CLAMIDIA - Chlamydia trachomatis Asintomatica nel 75% delle donne e nel 25% degli uomini E’ altamente contagiosa (trasmessa tramite tutti i tipi di contatto) ma raramente in maniera verticale, ovvero durante il parto. Il test diagnostico, idealmente, andrebbe eseguito dopo almeno 14 giorni dall’ultimo rapporto considerato a rischio (se sintomi precoci è da svolgere subito). Cura: terapia antibiotica specifica. I partner sessuali degli ultimi tre mesi dovrebbero essere informati, così che possano effettuare gli accertamenti del caso; è consigliato non avere nuovamente rapporti sessuali con i partner sessuali degli ultimi tre mesi, prima che sia stata esclusa un’infezione anche a loro carico. BATTERI GONORREA - Neisseria gonorrhoeae Asintomatica nel 50% delle donne e nel 20% degli uomini E’ altamente contagiosa (trasmessa tramite tutti i tipi di contatto) ma raramente in maniera verticale, ovvero durante il parto. Il test diagnostico, idealmente, andrebbe eseguito dopo almeno 14 giorni dall’ultimo rapporto considerato a rischio (se sintomi precoci è da svolgere subito). Cura: terapia antibiotica specifica MA è stata riscontrata una crescente resistenza agli antibiotici. I partner sessuali degli ultimi tre mesi dovrebbero essere informati, così che possano effettuare gli accertamenti del caso; è consigliato non avere nuovamente rapporti sessuali con i partner sessuali degli ultimi tre mesi, prima che sia stata esclusa un’infezione anche a loro carico. BATTERI Il termine "sifilide" fu coniato dal letterato e scienziato Gerolamo Fracastoro nella prima metà del SIFILIDE - Treponema pallidum 1500. Narra del pastore Sìfilo che, dopo avere offeso Apollo, venne punito con una terribile malattia deturpante e che da lui prenderà il nome. E’ altamente contagiosa (trasmessa tramite tutti i tipi di contatto e anche con i baci) e spesso in maniera verticale (morte del nascituro). Il test diagnostico è un test sierologico degli anticorpi, idealmente, andrebbe eseguito dopo almeno 14 giorni dall’ultimo rapporto considerato a rischio (se sintomi precoci è da svolgere subito). Cura: terapia antibiotica specifica MA è stata riscontrata una crescente resistenza agli antibiotici. I partner sessuali degli ultimi tre-sei mesi dovrebbero essere informati, così che possano effettuare gli accertamenti del caso; è consigliato non avere nuovamente rapporti sessuali con i partner sessuali degli ultimi tre mesi, prima che sia stata esclusa un’infezione anche a loro carico. Sebbene le prime manifestazioni cliniche appaiono localizzate a livello genitale, l’infezione può diventare “sistemica”. La sifilide ha un decorso potenzialmente cronico, caratterizzato da un’alternanza tra fasi in cui i sintomi sono presenti ed altre in cui sono del tutto assenti. In assenza di una terapia adeguata, può comportare danni permanenti, o addirittura la morte. Sifilide primaria: comparsa, dopo 9-90 giorni dall’infezione, del sifiloma (lesione ulcerata, non dolente ed indurita in corrispondenza del punto di ingresso del batterio-genitali). Anche in assenza di terapia, tale lesione scompare in 3-8 settimane, ma l’infezione, se non curata, prosegue in modo asintomatico fino alla comparsa dei sintomi della sifilide secondaria. Sifilide secondaria: comparsa, dopo 40-180 giorni dall’infezione, di eruzioni cutanee non pruriginose che interessano tutto il corpo, compreso il palmo delle mani e le piante dei piedi. Si risolve spontaneamente anche in assenza di terapia. In questo stadio possono comparire anche febbre, ingrossamento dei linfonodi, perdita di capelli a chiazze, malessere generale e cefalea. Sifilide latente: è una fase di “silenzio clinico” che può durare anche decenni senza che la persona sappia di essere affetta da sifilide. Sifilide terziaria: se l’infezione non viene adeguatamente diagnosticata e trattata, in circa 1/3 dei casi può progredire alla fase terziaria. Può comportare un danno irreversibile a carico di vari organi e tessuti (sistema nervoso, cuore e grandi arterie, reni, apparato gastrointestinale, cute, ossa). PROTOZOI TRICOMONIASI - Trichomonas vaginalis La più frequente al mondo; viene riscontrata maggiormente nelle donne che negli uomini. Asintomatica tra il 10% ed il 50%. I casi sintomatici possono manifestarsi, dopo un’incubazione di 5-28 giorni L’infezione in gravidanza → rischio di parto pretermine Se presente durante il parto → infezioni delle vie urinarie nel neonato. Il test diagnostico (su campioni di urine e/o su tampone cervico-vaginale o uretrale), idealmente, andrebbe eseguito dopo almeno 21 giorni dall’ultimo rapporto considerato a rischio. Cura: terapia antibiotica specifica. I partner sessuali degli ultimi due mesi dovrebbero essere informati, così che possano effettuare gli accertamenti del caso; è consigliato non avere nuovamente rapporti sessuali con i partner sessuali degli ultimi due mesi prima che sia stata esclusa un’infezione anche a loro carico. FUNGHI Candida auris è un fungo isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone dall’orecchio (in latino “auris”) di una CANDIDOSI – Candida auris donna. Isolato dalla pelle e dal tratto urogenitale (comune), nel tratto respiratorio (occasionale), e provoca più raramente infezioni invasive, come candidemia, pericardite, infezioni del tratto urinario e polmonite. Rappresenta una seria minaccia: è spesso resistente a più farmaci antimicotici è di difficile identificazione nei laboratori → gestione inappropriata le persone possono avere infezioni da C. auris senza saperlo e questa colonizzazione può durare a lungo focolai epidemici negli ambienti assistenziali sanitari è molto infettiva e in soggetti con immunocompromissione può causare infezioni gravi presenta una alta letalità nelle forme invasive ha la possibilità di creare biofilm che la rende poco suscettibile ai disinfettanti e quindi particolarmente resistente sulle superfici. FUNGHI CANDIDOSI – Candida auris Può trasmettersi attraverso il contatto con superfici e/o dispositivi medici contaminato o il contatto tra persone colonizzate o infette. Diagnosi mediante coltura del sangue o di altri fluidi corporei. Tutti i ceppi di C. auris da isolamento clinico devono essere sottoposti ai test di suscettibilità agli antifungini per escludere la terapia con farmaci a cui è resistente. Trattamento con una classe di antimicotici, le echinocandine ma → multi-resistenza Anche dopo il trattamento per le infezioni invasive, i pazienti rimangono generalmente colonizzati per lunghi periodi, pertanto, tutte le misure di controllo delle infezioni devono essere seguite durante e dopo il trattamento dell'infezione da C. auris. VIRUS Herpes genitale – Herpes Simplex Virus Tipo 1 e 2 Altamente contagiosa (trasmessa tramite tutti i tipi di contatto e anche con i baci) e spesso in maniera verticale (quadri molto gravi e morte del nascituro). 1 su10 contrae l’infezione, sebbene i casi diagnosticati siano molti di meno. Asintomatica (fino all’80% dei casi) → Manifestazione clinica dopo un’incubazione di 2-13 giorni. Dopo il contagio, il virus permane latente all’interno dell’organismo, in particolare a livello del sistema nervoso, senza sintomi. In concomitanza a un abbassamento delle difese immunitarie, il virus può uscire dalla fase di latenza e possono ricomparire i sintomi. I test per la ricerca degli anticorpi per herpes simplex 1 - 2 non sono utili ai fini diagnostici. La diagnosi di certezza è possibile esclusivamente attraverso test di biologia molecolare, in grado di rilevare direttamente la presenza del virus. L’herpes genitale può essere curato con una terapia antivirale specifica che riduce l’estensione, l’entità, la durata e la frequenza di ripresentazione delle manifestazioni cliniche e il periodo di contagiosità. VIRUS Condilomi– Human Papilloma Virus Molto contagioso quando sono presenti i condilomi; l'infezione viene trasmessa tramite il contatto diretto con un condiloma, durante tutti i tipi di rapporto sessuale e anche i baci. È possibile anche la trasmissione verticale qualora siano presenti condilomi nel canale del parto o nella vulva al momento del parto. Ma questa non è una controindicazione al parto naturale. Un fenomeno da non trascurare è l’auto inoculazione, ovvero la diffusione dell’infezione ad altre zone cutanee provocata dal paziente stesso. Ad esempio, in caso di depilazione di zone in cui è presente un condiloma. Il condiloma è un’escrescenza della pelle dalla superficie irregolare Le dimensioni dei condilomi possono essere molto variabili, da pochi millimetri ad alcuni centimetri; tipicamente la presenza dei condilomi non si associa a nessun sintomo, anche se quelli di maggiori dimensioni possono subire traumi meccanici e di conseguenza infiammarsi e/o sanguinare. L’infezione da HPV è molto diffusa → circa il 70% degli adulti hanno contratto l’infezione almeno una volta nella vita, senza magari mai essersene resi conto in quanto il virus viene generalmente eliminato spontaneamente dal nostro sistema immunitario. VIRUS Condilomi– Human Papilloma Virus La diagnosi è generalmente basata sull’osservazione dei condilomi nell’area ano-genitale da parte del medico. Il pap-test è uno screening citologico cervicale che consente di identificare le lesioni precancerose e di intervenire prima che evolvano in carcinoma. L’Hpv test invece ricerca il Dna di Hpv ad alto rischio oncogeno. Si possono effettuare differenti trattamenti terapeutici (ad esempio: creme immunostimolanti, crioterapia, diatermocoagulazione, laser, etc.). E’ fondamentale evitare i rapporti sessuali quando sono presenti condilomi. Elemento cardine della prevenzione delle infezioni da HPV è la vaccinazione, offerta gratuitamente in Italia a tutti gli adolescenti, al dodicesimo anno di età. La vaccinazione attualmente in uso protegge da nove tipi di HPV (6, 11, 16 e 18, , 1, 33, 45, 52 e 58). Tipi ad alto rischio di causare tumori (ad esempio 16 e 18): associati alla comparsa di tumori maligni a carico di utero, ano, genitali e faringe testa-collo. Tipi a basso rischio di causare tumori (ad esempio 6 e 11): non associati alla comparsa di tumori maligni, sono i tipi che più frequentemente causano i condilomi ano-genitali. VIRUS AIDS – Human Immunodeficiency Virus L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima per il 2023, 39.9 milioni di persone viventi con HIV. Nel 2022 in Europa 22.995 persone hanno scoperto di essere HIV positive, di cui 1.888 in Italia. La trasmissione di HIV può avvenire attraverso sangue e/o altri fluidi biologici, rapporti sessuali non protetti (in presenza di IST aumenta la probabilità di trasmettere/ contrarre l’HIV), trasfusione di sangue o trapianto di organi provenienti da una persona infetta, siringhe e/o cannucce per sniffare non sterili. Trasmissione verticale durante la gravidanza e/o il parto. L’infezione rimane silenziosa per molti anni, durante i quali il virus continua ad essere presente nell’organismo e può essere trasmesso ad altri. Con il passare degli anni, il sistema immunitario viene progressivamente indebolito, rendendo l’organismo vulnerabile ad infezioni e tumori (quando compaiono si fa diagnosi di AIDS), fino a portare alla morte. In Italia la terapia anti-HIV è gratuita per tutti. Se viene iniziata tempestivamente e seguita correttamente, garantisce alle persone con infezione da HIV una migliore qualità della vita, una maggiore sopravvivenza ed una minore mortalità. VIRUS AIDS – Human Immunodeficiency Virus E’ possibile effettuare un test HIV prima di avere dei rapporti sessuali con un nuovo partner per escludere il rischio di contrarre/trasmettere l’infezione. Esistono i “test rapidi” che danno una risposta in pochi minuti e possono anche essere eseguiti a casa propria, ed i test di laboratorio che vengono eseguiti su un prelievo di sangue. In Italia il test HIV è: anonimo, gratuito, volontario (nessuno può essere sottoposto al test HIV contro la propria volontà, se non per stato di necessità) e confidenziale (il risultato può essere comunicato solamente alla persona che si è sottoposta al test). la PEP (Post Exposure Prophylaxis), è una terapia con farmaci anti-HIV nel caso in cui una persona HIV-negativa si sia esposta ad un contatto a rischio per HIV, da assumere dopo tale contatto; la PrEP (Pre-Exposure Prophylaxis), cioè una terapia con farmaci anti-HIV per persone HIV-negative, da assumere prima di avere un contatto a rischio per HIV al fine di ridurre le probabilità di contrarre l’infezione; la TAsP (Treatment As Prevention), cioè l’assunzione corretta e regolare della terapia anti-HIV che costituisce una vera e propria “prevenzione”, sia delle complicanze dell’infezione e sia della diffusione del virus. → Attenzione! Per la sifilide, le infezioni da HPV e l’herpes il livello di protezione offerta dal preservativo, può risultare ridotto perché queste infezioni possono essere trasmesse anche attraverso il contatto con zone cutanee o mucose dell’area genitale non protette dal preservativo. Fonti principali: https://www.epicentro.iss.it/

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