Psicologia Generale PDF - Lezione 11/10/2024
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Questi appunti di psicologia generale coprono l'introduzione alla psicologia e le sue origini storiche. Sono concetti chiave per comprendere la psicologia scientifica e i suoi rami. La lezione è del 11/10/2024, data e argomenti sono indicati nel titolo.
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Sbobinatore: Ballini Federico Revisore: Gamba Alessandro Materia: Psicologia generale Docente: D...
Sbobinatore: Ballini Federico Revisore: Gamba Alessandro Materia: Psicologia generale Docente: Della Vedova Anna Maria Data: 11/10/2024 Lezione n°: 2 Argomenti: Introduzione alla psicologia, origini storiche La professoressa ha comunicato che caricherà le slide della lezione non appena la lezione terminerà, cercherà di fare delle lezioni interattive prendendo come punto di partenza le slide e se riuscirà organizzerà anche delle esercitazioni pratiche. Il programma del corso è presente sul syllabus, Modalità d’esame: l’esame sarà uno scritto di 31 domande a scelta multipla, ogni domanda vale 1 punto, non c’è penalizzazione (la professoressa specifica che sul syllabus è presente la modalità d’esame). La professoressa vuole fare un pre-esame il 19 dicembre (pomeriggio), sul sito è presente una prova anche il 16/17 dicembre, ma riguarda gli studenti degli altri anni. La validità dell’esame è di un anno, se non si completa il modulo di Scienze Umane. Oltre all’esame di dicembre, le prove saranno svolte anche nelle altre sessioni ed essendo un corso annuale la verbalizzazione avverrà dopo il mese di giugno. Materiale del corso: la professoressa lascerà le slide del corso e chiede che non vengano diffuse al di fuori del corso. INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA GENERALE TESTI CONSIGLIATI - Atkinson e Hilgard (2017) Introduzione alla psicologia. Piccin, Padova - Cesa-Bianchi M., Cristini C. (2014). Come invecchiare. Dalla psicologia generale alla psicogerontologia. Aracne, Roma. - Gerrig RJ, Zimbardo PG, Anolli LM, Baldi PL (2018) - Psicologia generale, Pearson - Ciccarelli& White (2022) – Psicologia Generale 6° edizione – Pearson La professoressa ha tenuto specificare che qualsiasi libro sulla Psicologia generale che eventualmente abbiamo già in nostro possesso è ritenuto valido, perché il programma della psicologia generale è abbastanza standard. Ogni lezione passerà il foglio firme perché la frequenza è obbligatoria nei limiti previsti dal corso. In merito ai crediti formativi che dobbiamo accumulare nel primo anno di studi, la professoressa sta organizzando con il professor Matthew (prima lezione) un incontro formativo, il quale durerà dalle 15:30 alle 19.30, la data non è ancora fissata, mentre i crediti che si otterranno sono 0,5. INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA La professoressa ha introdotto il corso dicendo che affronteremo la psicologia dal punto di vista scientifico, mentre la psicologia medica e clinica saranno affrontate negli anni successivi. La psicologia generale studia i fenomeni psichici nella popolazione generale; per popolazione generale si intende che non verranno affrontati temi riguardanti la popolazione clinica e la popolazione in età evolutiva. Andremo a studiare le funzioni psichiche dell’essere umano come la regolazione emotiva, la comunicazione, l’apprendimento, la motivazione, la memoria, la coscienza, l’attenzione, la percezione, il pensiero, l’intelligenza e il linguaggio. Digressione sulla psicologia dello sviluppo dell’età evolutiva e la teoria dell’attaccamento (non verrà affrontata in particolare, ma se ci sarà occasione verrà fatto qualche approfondimento): la professoressa indica come questo argomento faccia parte della psicologia dinamica, la quale studia come un individuo si sviluppa durante le relazioni con altri individui. La teoria dell’attaccamento formulata da Bowlby indica come un individuo di un anno ha già stabilito dentro di sé un'idea di come le sue figure di riferimento si apportano a lui e quindi svilupperà dentro di sé un legame che sarà di tipo sicuro (se viene accudito, ben valutato, incoraggiato) oppure un attaccamento evitante o insicuro quando l’incontro ha caratteristiche di incostanza e trascuratezza. Etimologia della parola Psicologia: (psyché = Spirito, anima) (logos = discorso, studio). 1 1 Il termine letterale indica quindi lo studio dello spirito o dell’anima. La psicologia che andremo ad affrontare sarà molto più applicativa e scientifica rispetto alla psicologia teorica (la quale riguarda l’ambito filosofico), andremo quindi ad indagare con metodi sistematici e scientifici i processi psichici e le manifestazioni comportamentali dell’individuo umano. Psicologia scientifica: è lo studio scientifico dell’attività psichica e delle varie forme di espressione del comportamento umano. La psicologia scientifica è applicabile in diversi rami come la psicologia medica, clinica, dinamica, generale, sociale, dell’età evolutiva, del lavoro e delle organizzazioni. ORIGINI STORICHE La psicologia nel corso della storia ha affrontato un cammino lungo e complesso, ha dovuto lottare per poter essere trattata al pari delle scienze dure, proprio perché queste ultime ritenevano che non fosse applicabile un metodo scientifico alle materie di studio della psicologia. Ci fu però un cambio di paradigma che portò alla discussione del modello di scientificità basato solamente sull’oggettività totale, ossia gli studi di Heisenberg ed Einstein, corrispettivamente con il principio di indeterminazione e la teoria della relatività. Successivamente a questi studi, le scienze dure hanno dovuto fare i conti con la complessità della conoscenza e ammettere che a volte, diversamente da un pensiero positivista, la nostra mente non può svelare completamente tutto, ma si deve accontentare di una conoscenza che abbia un impianto il più possibile sistematico, esplicito, controllato, ma che nonostante tutto questo arriverà a delle conclusioni probabilistiche, ma quasi mai al cento per cento vere. La psicologia nasce quindi nel panorama delle scienze dell’800, durante la forte espansione dell’illuminismo, che ha portato ad un incremento delle conoscenze e allo sviluppo della tecnologia scientifica, creando un panorama scientifico avanzato in tutte le discipline. Per potersi calare nell’ambito della scientificità, la psicologia deve affrontare due punti chiave: L’oggetto di studio: come definirlo essendo così complesso e multi-determinato Quali metodi mettere in campo per affrontare questo oggetto di studio, che dovevano essere diversi rispetto a quelli delle scienze fisiche e biologiche. Molto importante è sottolineare che la psicologia scientifica è nata grazie all’area biofisiologica e filosofica: Fisiologia: l’attività psichica è sostenuta da delle funzioni del sistema nervoso, che comportano delle reazioni biologiche, che a loro volta comportano degli aspetti fisiologici. Diventa quindi possibile cercare di dimostrare una funzione psicologica andando a misurare le sottostanti funzioni fisiologiche e biologiche. Questi studi hanno permesso di portare la psicologia ad essere oggetto di studio concreto al pari delle altre scienze dure. Filosofia: la riflessione teorica e teoretica, hanno permesso l’incontro tra filosofi e fisiologi che hanno dovuto comprendere come funziona la psiche in modo complesso. Fondamentale è stato il cambio di approccio della filosofia dal modello positivistico (il quale sosteneva che la mente umana poteva svelare in modo molto oggettivo la natura e l’ambiente), in contrasto con un modello illuministico dove l’essere umano si rendeva conto della propria finitezza e delle proprie capacità di comprensione rispetto alla complessità dell’oggetto di studio. Di fronte al cambio di paradigma dovuto alle scoperte scientifiche di Heisenberg ed Einstein, si sostiene che, molto spesso, il soggetto che studia, senza rendersene conto, influenza l’oggetto di studio. Questo è il motivo per cui in psicologia e medicina vengono condotti gli esperimenti in cieco semplice e doppio cieco. Cieco: La persona che viene esaminata non sa su che cosa viene esaminata Doppio cieco: anche lo sperimentatore non deve sapere se il soggetto esaminato sta assumendo un determinato farmaco o se non lo sta assumendo Questi esperimenti vengono svolti perché si è scoperto che gli esseri umani si influenzano anche solamente con le parole, modificando i comportamenti e ciò avviene anche quando incontriamo un'altra persona, ci influenziamo a vicenda. 2 1 Le nuove frontiere della epistemologia, cioè della filosofia della scienza e della conoscenza, ci dicono che la completa oggettività è un’illusione, perché noi siamo sempre influenzati dai fenomeni che studiamo e influenziamo i fenomeni che stiamo studiando. Si passa quindi ad un modello di super scienziato definito “causa ed effetto” ad un modello di scienziato più umile che ha la consapevolezza della finitezza dei suoi metodi, che però sostiene la fondamentale importanza della scientificità come sistematicità delle metodiche di studio e dei processi di indagine. La psiche non è possibile misurarla direttamente, diventa quindi difficile poterla definire o confrontarla così come vien fatto per gli oggetti di studio delle altre scienze; fu quindi compito degli scienziati porre degli indicatori. Facendo riferimento ad un evento storico, Von Helmholtz nel 1850 scoprì la velocità di conduzione dell’impulso nervoso, permettendo quindi di mettere in relazione la parte psichica (in questo caso lo stimolo nervoso) con qualcosa di misurabile matematicamente. La nascita della psicologia scientifica si colloca per convenzione nel 1879, quando Wundt fondò a Lipsia il primo laboratorio di psicologia sperimentale. Poco dopo invece Stanley Hall nel 1883 creò il primo laboratorio di psicologia sperimentale negli Stati Uniti. Ci sono state moltissime correnti di pensiero e approcci scientifici e teorici che hanno influenzato la nascita della psicologia, portando alla nascita nell’800 in Europa di scuole di psicologia diverse tra loro. Alcune sostenevano che era necessario un approccio biologico, altre ritenevano fosse necessario essere obiettivi e usare solamente metodi oggettivanti. Per esempio: In Francia agli inizi del 900, il governo chiese a Bine di inventare uno strumento per misurare le capacità scolastiche dei bambini per poter distinguere quei bambini che avevano difficoltà oggettive per poterli affidare a scuole speciali. Bine creò delle prove che se risolte a certi livelli, potevano determinare le difficoltà del bambino e misurare quindi lo sviluppo intellettivo. In Germania invece ci si occupava di più della misurazione bio-fisiologica, in Russia ci si occupava della riflessologia, in Inghilterra Dalton studiava invece la personalità e le differenze individuali. PSICOFISICA In Germania, ancora prima che venisse fondato il laboratorio di Wundt a Lipsia, nasce la psicofisica da Weber e Fechner, i quali credevano che l’attività della mente potesse essere misurata. Anche la psicofisica è considerata una disciplina che ha sostenuto lo sviluppo della psicologia scientifica, permettendo di classificare la psicologia come scienza che studia fenomeni misurabili. Grazie a Weber e Fechner è stata scoperta l’equazione della sensazione. Loro hanno scoperto che la sensazione, cioè quello che noi proviamo quando uno stimolo colpisce i nostri sensi, in realtà non è possibile misurarlo così come noi lo percepiamo, ma viene integrato con una serie di tante altre funzioni. Equazione della sensazione: Sensazione = K log stimolo + h Altro scienziato che ha fatto parte della scuola della Psicofisica fu Von Helmholtz che scoprì la velocità di conduzione nervosa, pari a 26,4 metri al secondo. Interessante è stato scoprire che le nostre fibre nervose hanno diverse velocità di conduzione a seconda del livello di mielinizzazione, causando una variazione nella conduzione dell’impulso dai 5 ai 120 metri al secondo. CRONOMETRIA MENTALE La cronometria mentale è lo studio dei tempi di reazione. Lo scienziato Donders ha scoperto attorno al 1870 che i tempi di reazione fisiologici dipendono dal numero di passaggi mentali necessari per elaborare lo stimolo e produrre la risposta. Nel 1871 Exner, definisce i tempi fisiologici scoperti da Donders come tempi di reazione, così come li definiamo ancora oggi. RIFLESSOLOGIA La riflessologia ha influenzato la psicologia e si sviluppa in Russia tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 con Sechenov e Pavlov. 3 1 La Riflessologia è una disciplina con approccio fisiologico, la quale sostiene che tutti i processi psichici sono riconducibili a processi fisiologici che soggiacciono alle leggi dell’apprendimento (come base dello sviluppo psichico). Si ritiene che Pavlov sia il padre delle neuroscienze, perché per primo ha scoperto un paradigma dell’apprendimento sperimentale (che studieremo più avanti), che è quello del riflesso condizionato. La scoperta di questi principi dell’apprendimento ha rivoluzionato il modo di vedere dell’apprendimento e dello sviluppo dell’essere umano, perché da queste conoscenze in poi la nostra mente viene influenzata profondamente da tutto ciò che accade attorno a noi. NEUROPSICOLOGIA Nasce nella seconda metà dell’800 e cerca il rapporto tra il funzionamento neurale e le funzioni mentali, come ad esempio la descrizione delle varie aree della corteccia che corrispondono a determinare funzioni. Furono scoperte l’area di Broca (presiede la motricità e la produzione della parola) e di Wernike (presiede la comprensione). Se un individuo dovesse avere delle lesioni all’area di Broca non riuscirebbe ad articolare i suoni, invece se subisse una lesione all’area di Wernike potrebbe essere fluente nella pronuncia, ma non comprenderebbe quello che gli verrebbe detto o ciò che potrebbe dire. Figura 1 Mente e cervello sono due cose differenti: Mente: complesso di raccolta delle nostre esperienze e conoscenze Cervello: componente anatomica Ognuno di noi nel corso della vita ha sviluppato un modo differente di memorizzare le informazioni nella mente, influenzando lo sviluppo psichico e la psicodinamica dei processi mentali. Figura 2 (figura 1-2) Osservando i lobi del cervello, interessante è evidenziare che il lobo frontale occupa il maggiore spazio, ma è anche il lobo che matura più tardi che presiede l’intelligenza, il giudizio e la capacità di riflessione. Il cervello è diviso in due emisferi, c’è un dominio controlaterale, l’emisfero sinistro è legato al pensiero, al linguaggio e alla riflessione mentre l’emisfero destro è più legato alle emozioni e alla visione globale (sono argomenti che verranno approfonditi a neuroanatomia). PSICOANALISI Viene fondata da Freud verso la fine dell’800. È difficile poter definire la Psicoanalisi, Freud la definisce come: Un metodo di indagine, che permette di esplorare i processi psichici. Freud sosteneva di lasciare nella completa neutralità del terapeuta che la persona parli e prima o poi il suo inconscio si libererà Un approccio terapeutico: permette di curare la psicopatologia Una teoria: permette di inquadrare il funzionamento psichico normale e patologico Non fa parte delle scuole della psicologia, ma è stata una scuola di pensiero e anche una scuola di psicoterapia molto importante. La psicanalisi ha influenzato l’area della psicologia che viene chiamata la psicologia relazionale. Grazie allo studio della psicanalisi moderna (che verrà affrontato anche durante il seminario con il professor Matthew), ci si è chiesto perché determinati soggetti sviluppano un disagio o una personalità problematica, si è andati a vedere le interazioni nei primissimi mesi di vita tra genitori che hanno problematiche come depressione o problematiche caratteriali come insensibilità o poco interesse e come queste interazioni hanno dimostrato che i bambini ne risentono, perché i bambini risultano sensibili alle emozioni sin da piccoli. 4 1 EVOLUZIONISMO L’evoluzionismo ha conferito il concetto centrale del benessere psicologico: il concetto dell’adattamento. Specialmente i cognitivisti, ma qualsiasi scuola di psicologia riconosce che il benessere dell’individuo sta nelle sue capacità di adattarsi alle situazioni che vive. Non si intende un adattamento, nel senso di rassegna alle situazioni che accadono, ma di adattamento e di capacità di fare i conti con il cambiamento perché molto spesso il disagio psicologico si verifica quando c’è un cambiamento o una rottura inaccettabile per la psiche. “Non è la specie più forte che sopravvive ma è quella più capace di adattarsi” di Charles Darwin La professoressa ribadisce questo concetto Darwiniano spiegando un ulteriore esempio di Freud. Freud diceva che il diamante è il minerale più duro per la struttura che possiede, ma appunto per la sua specifica struttura basta che venga urtato in un punto preciso che si polverizza facilmente in mille pezzi, risultava quindi “più duro ma allo stesso tempo più fragile”. Invece quello che non si polverizza è il corpo flessibile; infatti, quando c’è flessibilità il corpo non si rompe. Il concetto di adattamento esprime pertanto la capacità di interagire con il cambiamento essendo talvolta “flessibili” e rispondendo positivamente alle novità. 5 1