Controlli dei Prezzi e Delle Quantità PDF

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Lezione di Economia Politica su controllo dei prezzi e delle quantità. Vengono discussi concetti come disponibilità a pagare e surplus del consumatore. L'intervento del settore pubblico sui mercati ed i suoi effetti sono analizzati a partire da esempi illustrativi.

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Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici CONTROLLI DEI PREZZI E DELLE QUANTITÀ 94 L ' I N T E...

Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici CONTROLLI DEI PREZZI E DELLE QUANTITÀ 94 L ' I N T ERVE N TO D E L S E T T O RE P U B B L I C O N E I M E RC AT I : E F F E T T I S U P R E Z Z I E Q UA N T I T À Il settore pubblico interviene frequentemente nei mercati, influenzando i meccanismi di formazione del prezzo e/o stabilendo limiti sulle quantità minime o massime che possono essere scambiate. Questi interventi sono spesso giustificati da esigenze di equità o dalla necessità di tutelare specifici gruppi di interesse. Tuttavia, tale azione può generare inefficienze nell'allocazione delle risorse all'interno del mercato. Esempi: sussidi agricoli, controllo dei prezzi dei farmaci, politiche di salario minimo, quote di importazioni, controllo del prezzo del pane (o altri beni di prima necessità), tetto massimo agli affitti (legge sull'equo canone), restrizioni sull'uso del suolo, controllo delle licenze dei taxi, numero massimo di notai in una città, ecc. 95 95 CLASFA - UNIBO 1 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici DI SPONIBILIT À A PAGA RE E SURPLUS DEL CONSUMATORE La disponibilità a pagare (WTP) rappresenta il livello massimo di prezzo che un consumatore è disposto a pagare per un bene (es. per un libro usato). Questa disponibilità varia da consumatore a consumatore a causa delle differenze nelle preferenze personali. La figura seguente mostra le diverse disponibilità a pagare per un certo bene (libro usato) da parte di vari consumatori. I consumatori sono ordinati sull'asse delle ascisse in modo decrescente rispetto alla loro disponibilità a pagare. I consumatori con la disponibilità a pagare più alta sono posizionati a sinistra, mentre quelli con la disponibilità più bassa sono a destra. 96 96 DI SPONIBILIT À A PAGA RE E SURPLUS DEL CONSUMATORE Per ogni livello di prezzo, è possibile identificare quali consumatori sono disposti all'acquisto (quelli la cui disponibilità a pagare è maggiore o uguale al prezzo fissato) e la dimensione del benessere (guadagno o surplus) che si realizza in corrispondenza di un eventuale scambio a quel prezzo. Questa grandezza è definita surplus del consumatore ed è pari alla differenza tra la disponibilità a pagare di un consumatore e il prezzo effettivamente pagato. Esso rappresenta il guadagno o il benessere che il consumatore ottiene dall'acquisto del bene. Il surplus può essere misurato sia a livello individuale sia a livello totale, come somma di tutti i surplus individuali dei consumatori. Il surplus del consumatore varia in base al prezzo di vendita e alla distribuzione delle disponibilità a pagare tra i consumatori. 97 97 CLASFA - UNIBO 2 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici D I S P ONI B I L I T À A PAGA R E E S U R P LU S D E L C O N S U M ATOR E 98 98 DALLA CURVA DI DOMANDA A GRADINI ALLA CURVA DI DOMANDA CONTI N UA La figura precedente ricorda la forma di una curva di domanda a gradini (e non continua), a causa del limitato numero di consumatori. Ogni "gradino" corrisponde a un consumatore o a un gruppo di consumatori con la stessa disponibilità a pagare. Se immaginiamo di aumentare il numero di consumatori e di ordinarli sempre in base alla loro disponibilità a pagare, si ottiene l'usuale curva di domanda continua (che rappresenta la relazione tra prezzo e quantità domandata di un bene). Il surplus del consumatore può essere definito a partire dalla curva di domanda, da cui se ne ottiene anche una rappresentazione grafica. 99 99 CLASFA - UNIBO 3 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici DI SPONIBILIT À A PAGA RE E SURPLUS DEL CONSUMATORE Per ogni livello di prezzo, il surplus (totale) del (dei) consumatore(i) è rappresentato dall'area sotto la curva di domanda e sopra il livello di prezzo. Il surplus totale dei consumatori misura il benessere associato al consumo del bene per un dato livello di prezzo: Se il prezzo aumenta, il surplus dei consumatori esistenti si riduce e può ridurre il numero di consumatori disposti ad acquistare il bene. Se il prezzo cala, il surplus per i consumatori esistenti aumenta e può aumentare il numero di consumatori interessati all'acquisto. 100 100 101 CLASFA - UNIBO 4 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici D I S P ONI B I L I T À A PAGA R E E S U R P LU S D E L C O N S U M ATOR E 102 102 DI SPONIBILIT À A VENDERE E S URPLUS DEL VENDITORE La disponibilità a vendere rappresenta il prezzo minimo che un venditore richiede affinché lo scambio sia conveniente. La disponibilità a vendere varia tra i venditori a causa di differenze nelle preferenze personali e nei costi associati alla vendita. Esempio. Nel mercato dei libri usati, la disponibilità a vendere può riflettere il costo-opportunità per i venditori, che non è uguale per tutti. In altri termini, il costo-opportunità può dipendere da fattori come il valore percepito del libro o l'urgenza di vendere. In un contesto più generale, la disponibilità a vendere un bene dipende dai costi complessivi di produzione per l'impresa. Un'impresa cercherà sempre di vendere a un prezzo tale da garantire che i ricavi superino i costi per ogni quantità prodotta. 103 103 CLASFA - UNIBO 5 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici DI SPONIBILIT À A VENDERE E S URPLUS DEL VENDITORE Nella figura seguente, i venditori sono ordinati in base al loro costo-opportunità, dal più basso al più alto. Questo ordinamento permette di visualizzare la disponibilità a vendere dei vari venditori in relazione al prezzo di mercato. Il surplus (totale) del(dei) venditore(i) è la differenza tra il prezzo a cui il bene viene venduto e il prezzo minimo a cui il venditore sarebbe disposto a vendere. Anche in questo caso, il surplus del venditore può essere calcolato sia a livello individuale che totale, come somma dei surplus di tutti i venditori. Il surplus del venditore rappresenta una misura del benessere che i venditori ottengono attraverso le transazioni di mercato. 104 104 D I S P ON I B I L I T À A V E N D ER E E S U R P LU S D E L V E N D I T OR E 105 105 CLASFA - UNIBO 6 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici DALLA CURVA DI OFFERTA A GRADINI ALLA CURVA DI OFFERTA CONTI NUA Se immaginiamo che il numero di venditori aumenti considerevolmente, l'offerta a scalini si trasforma in una curva di offerta continua. Per un dato livello di prezzo di mercato, il surplus dei venditori è l'area compresa tra il prezzo di mercato e la curva di offerta. Questo surplus rappresenta il guadagno netto per i venditori, dato che vendono i loro beni a un prezzo superiore al loro costo-opportunità. In generale, il prezzo che leggiamo lungo la curva di offerta rappresenta il valore minimo che un'impresa è disposta a ricevere per vendere una certa quantità del bene. 106 106 DALLA CURVA DI OFFERTA A GRADINI ALLA CURVA DI OFFERTA CONTI NUA Se il prezzo di vendita è pari a questo valore minimo, il profitto dell'impresa è pari a zero. Se l'impresa riesce a vendere il bene a un prezzo superiore a quello indicato sulla curva di offerta, il suo profitto diventa positivo. Variazioni nel prezzo di vendita hanno un impatto diretto sul benessere dell'impresa: Un aumento del prezzo porta a un aumento del benessere per l'impresa (profitto) e, generalmente, a una maggiore quantità offerta. Una diminuzione del prezzo riduce il benessere per l'impresa (profitto) e può portare a una minore quantità offerta. 107 107 CLASFA - UNIBO 7 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici 108 D I S P ON I B I L I T À A V E N D ER E E S U R P LU S D E L V E N D I T OR E 109 109 CLASFA - UNIBO 8 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici B E N E S S E R E C O M P L E S S I VO D E L L O S C A M B I O : S U R P L U S D E L C O N S U M AT O R E E D E L V E N D I T O R E I benefici complessivi dello scambio per acquirenti e venditori possono essere misurati combinando la curva di domanda, la curva di offerta e i rispettivi surplus. Il prezzo di equilibrio di mercato determina il valore a cui acquirenti e venditori concordano per lo scambio di un bene. Il benessere complessivo che deriva dallo scambio è pari alla somma del surplus del consumatore e del surplus del venditore. Questo benessere complessivo rappresenta l'efficienza economica raggiunta grazie allo scambio di beni sul mercato. L'equilibrio di mercato è l'unica allocazione delle risorse per la quale il prezzo di domanda corrisponde al prezzo di offerta. Questo equilibrio assicura che la quantità domandata sia uguale alla quantità offerta, massimizzando il benessere complessivo. 110 110 B E N E S S E R E C O M P L E S S I VO D E L L O S C A M B I O : S U R P L U S D E L C O N S U M AT O R E E D E L V E N D I T O R E Se consideriamo le curve aggregate di domanda e offerta, la disponibilità a pagare dell'ultimo consumatore che partecipa allo scambio corrisponde al prezzo minimo richiesto dall'ultima impresa disposta a vendere a quel prezzo. A sinistra del punto di equilibrio, la disponibilità a pagare dei consumatori è sempre maggiore del prezzo minimo richiesto dalle imprese, il che rende lo scambio vantaggioso per entrambe le parti. Lo scambio può avvenire solo se la disponibilità a pagare di un consumatore è maggiore o uguale al prezzo minimo richiesto dall'impresa. Questa condizione è fondamentale per la realizzazione di uno scambio e per la generazione di surplus nel mercato. 111 111 CLASFA - UNIBO 9 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici B E N E S S E R E C O M P L E S S I VO D E L L O S C A M B I O : S U R P L U S D E L C O N S U M AT O R E E D E L V E N D I T O R E 112 112 B E N E S S E R E C O M P L E S S I VO D E L L O S C A M B I O : S U R P L U S D E L C O N S U M AT O R E E D E L V E N D I T O R E 113 113 CLASFA - UNIBO 10 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici INTERVENTO DEL GOVERN O E POLITI CHE DI CONTROLLO DEI PREZZI In alcuni casi, il prezzo di equilibrio determinato dal mercato può risultare penalizzante per una delle parti del mercato, consumatori o produttori. In queste situazioni, i governi subiscono pressioni politiche per intervenire e modificare il prezzo di scambio del bene. Esempi. In molte città, il prezzo degli affitti (canone di locazione) può diventare insostenibile per i cittadini. In alcuni settori produttivi, il prezzo del lavoro (retribuzione) può risultare troppo basso per garantire un tenore di vita dignitoso. Per rispondere a queste situazioni, il governo può adottare politiche di controllo dei prezzi, che possono assumere due forme principali: i. Livello massimo di prezzo (per impedire che i prezzi superino un certo limite). ii. Livello minimo di prezzo (per garantire che i prezzi non scendano al di sotto di un certo limite). 114 114 INTERVENTO DEL GOVERN O E POLITI CHE DI CONTROLLO DEI PREZZI Queste politiche sono particolarmente comuni durante periodi di crisi o di guerra, quando il governo interviene per proteggere i consumatori da prezzi eccessivi. Se il prezzo di mercato è considerato troppo alto, il governo può approvare leggi che impongono un prezzo massimo. Un esempio noto è il controllo degli affitti tramite l'introduzione dell'equo canone, che limita l'aumento degli affitti per tutelare i cittadini. Le figure successive illustrano uno schema per analizzare gli effetti di queste politiche di controllo dei prezzi. 115 115 CLASFA - UNIBO 11 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici POLITI CHE DI CONTROLLO DEI PREZZI 116 116 EFFETTI DEL PREZZO MASSIMO CONTROLLATO Si supponga che venga approvato un livello di prezzo controllato degli affitti a 800€ (canone massimo). Sia la domanda, sia l'offerta reagiscono alle mutate condizioni del mercato e del prezzo massimo a cui si può scambiare. Domanda: La riduzione del prezzo degli affitti a un livello controllato aumenta l'interesse di nuovi potenziali affittuari ad entrare nel mercato, portando a un incremento della domanda. Offerta: I proprietari di casa, di fronte a un canone controllato più basso, hanno meno incentivi a mettere i loro appartamenti in affitto, riducendo così l'offerta. 117 117 CLASFA - UNIBO 12 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici EFFETTI DEL PREZZO MASSIMO CONTROLLATO A causa dell'intervento governativo, si crea una situazione in cui la domanda supera l'offerta al prezzo massimo fissato. Questo squilibrio provoca una penuria (o eccesso di domanda) di appartamenti disponibili in affitto, dato che non ci sono abbastanza abitazioni per soddisfare la domanda al prezzo controllato. Affinché questa situazione di penuria si verifichi, è necessario che il prezzo di equilibrio di mercato (senza intervento governativo) sia più alto del prezzo massimo imposto dal governo. In altre parole, l'intervento governativo riduce il prezzo al di sotto di quello che il mercato avrebbe naturalmente determinato. Vi sono diverse ragioni che portano a una situazione non efficiente. 118 118 POLITI CHE DI CONTROLLO DEI PREZZI 119 119 CLASFA - UNIBO 13 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici EFFETTI DEL PREZZO MASSIMO CONTROLLATO Riduzione della quantità scambiata: il controllo dei prezzi riduce il numero di scambi nel mercato. Questo avviene perché il prezzo imposto dal governo non corrisponde al prezzo di equilibrio. Quando non si raggiunge un prezzo di equilibrio, gli scambi avvengono sempre in corrispondenza del lato corto del mercato, ossia quello in cui la quantità è minore (domanda o offerta). Associato alla politica di controllo dei prezzi rispetto alla soluzione di mercato è possibile definire e identificare un'area che viene chiamata «perdita secca»: La perdita secca rappresenta il benessere che scompare a causa dell'intervento pubblico e della conseguente riduzione degli scambi. Questa perdita di benessere è subita da entrambe le parti del mercato (consumatori e venditori). 120 120 EFFETTI DEL PREZZO MASSIMO CONTROLLATO Esempio. L'area ombreggiata nella figura successiva rappresenta la perdita secca associata agli scambi che non vengono effettuati a causa del prezzo massimo imposto. Il mercato scambia 1.8 milioni di appartamenti invece di 2 milioni che si sarebbero scambiati al prezzo di equilibrio. L'area ombreggiata misura il benessere perso a causa degli scambi che non avvengono perché il prezzo è fissato sotto il livello di equilibrio. La perdita secca è una misura fondamentale in economia per valutare gli effetti (negativi) in termine di benessere dell'intervento pubblico nel mercato. Essa quantifica il costo economico delle inefficienze create da politiche come il controllo dei prezzi. 121 121 CLASFA - UNIBO 14 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici POLITI CHE DI CONTROLLO DEI PREZZI 122 122 POLITI CHE DI CONTROLLO DEI PREZZI 123 123 CLASFA - UNIBO 15 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici E F F ET TI D E L L' I N T ERVE NTO P U BB LI C O S U L LA R I A L L OC A Z I ON E D E L B E N E S S ER E L'intervento pubblico non altera solo i prezzi ma anche la distribuzione del benessere tra le diverse parti nel mercato. Alcune parti guadagnano rispetto alla condizione di partenza, mentre altre perdono, e la somma delle perdite è maggiore della somma dei guadagni. Guadagno per gli Affittuari: l'abbassamento del prezzo da 1000€ a 800€ comporta un beneficio per gli affittuari che riescono a ottenere un appartamento a prezzi inferiori. Perdita per i Proprietari: I proprietari di casa subiscono una perdita di benessere poiché sono costretti ad affittare a un prezzo inferiore a quello di equilibrio. Penuria di Alloggi: Non tutti gli affittuari disposti a pagare 800€ riescono a trovare un alloggio, poiché l'offerta si riduce a causa del prezzo controllato. 124 124 E F F ET TI D E L L' I N T ERVE NTO P U BB LI C O S U L LA R I A L L OC A Z I ON E D E L B E N E S S ER E In sintesi, la politica di controllo degli affitti determina una redistribuzione del benessere tra i due lati del mercato ed una perdita di benessere complessiva per il mercato. La somma delle perdite nel mercato (sia per i proprietari, sia per gli affittuari che non trovano alloggio al prezzo imposto) è maggiore della somma dei guadagni. Questo porta a una perdita di benessere complessiva nel mercato, la cosiddetta perdita secca. Questo rende difficile valutare se tale politica abbia complessivamente più vantaggi o più costi per la collettività. 125 125 CLASFA - UNIBO 16 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici E F F ET TI D E L L' I N T ERVE NTO P U BB LI C O S U L LA R I A L L OC A Z I ON E D E L B E N E S S ER E 126 126 EFFETTI NEGAT I VI AGGIUNTI VI DEL CONTROLLO DEI PREZZI Gli effetti negativi della politica sono più ampi. Allocazione inefficiente tra i consumatori. l controllo dei prezzi può portare a un'errata allocazione delle risorse. Persone con necessità meno urgenti possono riuscire a ottenere un alloggio a un prezzo ridotto, mentre altri con bisogni più pressanti potrebbero restare esclusi dal mercato. Spreco di risorse. La penuria di beni causata dal controllo dei prezzi porta a uno spreco di risorse, in particolare di tempo. I consumatori sono costretti a dedicare tempo e sforzi nella ricerca di beni scarsi, formando code e affrontando difficoltà ogni volta che un bene è mantenuto a un prezzo inferiore al valore di mercato. … 127 127 CLASFA - UNIBO 17 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici EFFETTI NEGAT I VI AGGIUNTI VI DEL CONTROLLO DEI PREZZI … Qualità Inefficiente. Con il prezzo degli affitti controllato, i proprietari hanno meno incentivi a migliorare la qualità dei loro appartamenti, poiché non possono aumentare i prezzi. Questo peggiora la qualità del bene scambiato (appartamenti), con alcuni consumatori (inquilini) che sarebbero disposti a pagare di più per una migliore qualità, ma non possono farlo per legge. Mercato nero. L'impossibilità di scambiare beni a prezzi di mercato può incentivare la creazione di un mercato nero, dove beni e servizi vengono scambiati a prezzi superiori a quelli legali, fuori dal controllo governativo. 128 128 E F F ET TI D E I L I V E L LI M I NI M I DI P R E Z Z O I livelli minimi di prezzo sono spesso applicati a beni agricoli e al mercato del lavoro, come nel caso dei salari minimi. Questi interventi sono destinati a proteggere i produttori o i lavoratori, ma possono portare a inefficienze e a una perdita complessiva di benessere (perdita secca), legata alla diminuzione degli scambi. Alcuni settori della popolazione ottengono vantaggi, altri costi. Quando il prezzo di equilibrio è ritenuto troppo basso, il governo può intervenire imponendo un prezzo amministrato più alto di quello di mercato. Al nuovo prezzo amministrato, la domanda diminuisce mentre l'offerta aumenta, poiché i produttori sono incentivati a produrre di più a prezzi più alti. Si crea una situazione di eccesso di offerta. 129 129 CLASFA - UNIBO 18 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici E F F ET TI D E I L I V E L LI M I NI M I DI P R E Z Z O Nelle due figure successive è illustrato l'effetto di una politica di prezzi minimi (nel mercato del burro). A causa del prezzo minimo (1.2€), si crea un eccesso di offerta di burro. Tuttavia, la quantità effettivamente scambiata sul mercato è determinata dalla curva di domanda (regola del lato corto del mercato). Questo significa che la quantità scambiata sarà inferiore all'offerta, generando una perdita secca nel mercato. 130 130 E F F ET TI D E I L I V E L LI M I N I M I DI P R E Z Z O 131 131 CLASFA - UNIBO 19 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici E F F ET TI D E I L I V E L LI M I N I M I DI P R E Z Z O 132 132 E F F ET TI D E I L I V E L LI M I N I M I DI P R E Z Z O : G e st io n e de l l 'e c c e ss o d i o f fe r t a Tuttavia, il burro in eccesso è stato prodotto, ma non può essere venduto a causa della domanda ridotta. Che fare? Acquisto da parte del governo. Una prima alternativa per gestire l'eccesso di offerta è che il governo acquisti la quantità prodotta in eccesso. Questo comporta un costo diretto per i cittadini che finanziano l'acquisto tramite le tasse. Sussidi ai produttori. Alcuni governi scelgono di pagare i produttori affinché vendano i loro prodotti a un prezzo inferiore al prezzo minimo, offrendo un sussidio per coprire la differenza. Questo permette di mantenere la produzione senza accumulare eccedenze fisiche. Pagamenti per non produrre. In altri casi, il governo può pagare i produttori per non produrre affatto, riducendo l'offerta e prevenendo l'accumulo di eccessi. 133 133 CLASFA - UNIBO 20 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici E F F ET TI D E I L I V E L LI M I N I M I DI P R E Z Z O : Tr a de - o f f t r a e f f ic i e nz a e d e qu i tà Se il governo non interviene, alcuni venditori potrebbero non riuscire a vendere il loro prodotto. Questo è particolarmente problematico nel mercato del lavoro, dove politiche come il salario minimo possono portare a disoccupazione, poiché il prezzo del lavoro (salario) è fissato sopra il livello di equilibrio. C'è un trade-off tra equità ed efficienza da considerare. Mentre il prezzo minimo può aumentare l'equità, garantendo un reddito minimo ai produttori o ai lavoratori, esso può anche ridurre l'efficienza economica, portando a una riduzione della quantità scambiata e a una perdita secca. Come misurare l'inefficienza? Come nel caso del prezzo massimo, l'inefficienza si misura tramite la perdita secca, che rappresenta la perdita di benessere totale nel mercato a causa della riduzione della quantità scambiata. Questa perdita si divide tra i consumatori e i produttori, riflettendo l'impatto negativo della politica sul benessere complessivo. 134 134 L I V E L L I M I N I M I D I P R E Z Z O E P E R D I TA S E C C A 135 135 CLASFA - UNIBO 21 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici EFFETTI NEGAT I VI AGGIUNTI VI DEI PREZZI MINIMI Altri effetti di inefficienza causati dalla politica di intervento sui prezzi. Allocazione inefficiente delle vendite tra i venditori. L'intervento sui prezzi può portare a un'allocazione inefficiente nel mercato del lavoro, creando un mercato «duale». Chi ha contratti assicurati ottiene salari elevati e occupazione stabile, mentre chi resta fuori diventa disoccupato e spesso è costretto a rivolgersi al mercato nero. mercato «duale» del lavoro. Spreco di risorse: Le amministrazioni pubbliche possono essere costrette ad acquistare beni e servizi per sostenere artificialmente livelli di produzione più elevati di quelli che il mercato determinerebbe naturalmente. Questo porta a un spreco di risorse, poiché le risorse vengono allocate per sostenere produzioni che non sono richieste a quei livelli dal mercato. 136 136 EFFETTI NEGAT I VI AGGIUNTI VI DEI PREZZI MINIMI Qualità inefficientemente elevata. In alcuni casi, come nel settore dei trasporti aerei in passato, gli interventi sui prezzi tenevano i prezzi molto alti attraverso accordi internazionali. Le imprese, non potendo competere sui prezzi, si concentravano sull'offerta di servizi costosi e di alta qualità che spesso non erano richiesti dai viaggiatori. Questo porta a una qualità inefficientemente elevata, dove le risorse vengono spese per offrire servizi di lusso non necessari, invece di essere allocate in modo più efficiente per soddisfare le vere esigenze del mercato. 137 137 CLASFA - UNIBO 22 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici INTERVENTO DEL SETTORE PUBBLI C O: REGOLAM ENTAZI ONE DELLA QUANTI TÀ Un'alternativa all'intervento del settore pubblico sui prezzi è la regolamentazione della quantità scambiata nel mercato. In questo caso, il settore pubblico fissa una quantità massima per un bene o servizio. Esempi. licenze nel mercato dei taxi (chi vuole guidare un taxi deve acquistare una licenza); numero di farmacie (il governo regola il numero di farmacie che possono operare in un determinato territorio); il numero di notai (il numero di notai ammesso in una città è limitato e questa regolamentazione influisce sulla disponibilità di servizi notarili). In questi casi, il settore pubblico fissa una quantità massima del bene o del servizio. Il sistema delle licenze è una forma di controllo sulle quantità, chiamato quota. 138 138 INTERVENTO DEL SETTORE PUBBLI C O: REGOLAM ENTAZI ONE DELLA QUANTI TÀ Con questo sistema, il governo limita la quantità scambiabile di un bene o servizio, come nel caso delle licenze per i taxi. Questo controllo crea barriere all'entrata per nuovi operatori e può elevare artificialmente i prezzi dei servizi regolamentati. Una volta introdotto, un sistema di quote può risultare politicamente difficile da revocare. Questo avviene perché il sistema crea interessi consolidati tra coloro che possiedono le licenze, i quali potrebbero opporsi a qualsiasi cambiamento che minacci il loro valore economico. 139 139 CLASFA - UNIBO 23 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici INTERVENTO DEL SETTORE PUBBLI C O: REGOLAM ENTAZI ONE DELLA QUANTI TÀ In assenza di un sistema di quote, il mercato determina un equilibrio tra domanda e offerta. In un equilibrio di mercato, il prezzo di domanda (prezzo a cui i consumatori sono disposti ad acquistare una certa quantità) e il prezzo di offerta (prezzo a cui i produttori sono disposti a offrire una certa quantità di beni o servizi) sono uguali. Questo equilibrio stabilisce il prezzo e la quantità scambiata ottimali nel mercato. Quando la quantità scambiata è inferiore a quella di equilibrio a causa di un sistema di quote, il prezzo di domanda diventa maggiore del prezzo di offerta. Questa differenza di prezzo, generata dal limite di quantità, è definita come il valore della licenza. 140 140 E S E M P I O : R E G O L A ME N TA Z I ON E D E L L A Q UA N T I T À Esempio: domanda e offerta di corse di taxi (vedi tabella e figura successive) Supponiamo che la quantità regolamentata di corse in taxi sia pari a 8. In questo caso, il prezzo di offerta è 4, mentre il prezzo di domanda è 6. La differenza di 2 unità tra il prezzo di domanda e il prezzo di offerta rappresenta il valore della licenza. In presenza di un razionamento sulla quantità di corse in taxi, il proprietario del taxi richiede un prezzo almeno pari a 4 per coprire tutti i suoi costi di produzione. Se il prezzo a cui riesce a vendere la corsa è maggiore di 4, il profitto del taxista è maggiore. La differenza tra 6, il prezzo che i consumatori sono disposti a pagare, e 4, il prezzo minimo richiesto dal taxista, rappresenta una misura della potenziale rendita di cui dispone il taxista grazie al razionamento (a 8 mln di corse). 141 141 CLASFA - UNIBO 24 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici ESEMPIO: REGOLA M ENTAZI O NE DELLA QUANTI TÀ Se non ci fosse razionamento la quantità scambiata sarebbe maggiore ed il prezzo sarebbe più basso. Questo surplus di 2$ per corsa è una misura del costo-opportunità della licenza. I 2 dollari a corsa rappresentano il valore economico della licenza: il taxista può decidere di tenere la rendita per sé o di affittare il taxi a un altro guidatore. In caso di affitto, il taxista chiederà 2$ a corsa per l'affitto, trasferendo il costo-opportunità delle licenze all'altro guidatore. Si creano così due mercati che funzionano parallelamente: 1. Mercato delle corse in taxi (dove il prezzo delle corse è regolato dal razionamento) 2. Mercato delle licenze (dove le licenze vengono scambiate e il valore della licenza è determinato dal costo-opportunità (di 2$ a corsa) 142 142 E S EM P I O: R E GO L A M EN TA ZI O N E D E L L A QUAN T I T À 143 143 CLASFA - UNIBO 25 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici EFFETTI DELLA REGOLA M ENTAZI ON E DELLA QUANTI T À Anche nel caso del controllo sulle quantità si creano dei costi in termini di efficienza. Il controllo sulle quantità riduce la quantità scambiata rispetto a quella che si avrebbe in un'economia di mercato senza interventi esterni. Questa riduzione crea una perdita secca, rappresentata dall'area ombreggiata nella figura successiva. La perdita secca rappresenta il benessere che viene perso perché il prezzo del servizio (della corsa in taxi) è più alto di quello che si raggiungerebbe in un mercato senza quote. La quantità limitata impedisce a molti consumatori di ottenere servizi (corse) a prezzi più bassi e a nuovi produttori (taxisti) di entrare nel mercato, riducendo così il benessere complessivo. 144 144 EFFETTI DELLA REGOLA M ENTAZI ON E DELLA QUANTI T À In assenza di razionamento, ci sarebbero più clienti che domandano corse in taxi e più taxisti disposti a entrare nel mercato. Il razionamento sulle quantità impedisce che la domanda e l'offerta si espandano al loro potenziale, causando inefficienze economiche. La presenza di quote e il razionamento delle quantità possono incentivare lo sviluppo di un mercato illegale, per aggirare le restrizioni imposte dalle quote, permettendo lo scambio di corse a prezzi di mercato non regolati. 145 145 CLASFA - UNIBO 26 Economia Politica a.a. 2024-2025 Laura Vici EFFETTI DELLA REGOLA M ENTAZI ON E DELLA QUANTI TÀ 146 146 EFFETTI DI UNA VARIAZIONE ALLA RES TRIZION E NELLE QUANTITÀ Se il governo decidesse di aumentare il numero delle licenze, incontrerebbe sicuramente l'opposizione di coloro che già operano nel mercato dal lato dell'offerta: un aumento del numero delle licenze ridurrebbe il loro valore complessivo. L'aumento del numero delle licenze comporterebbe una maggiore offerta di corse in taxi, il che, in un mercato regolato, abbasserebbe il prezzo delle corse. Di conseguenza, il valore delle licenze già esistenti diminuirebbe, causando una perdita economica per coloro che le hanno pagate a prezzi elevati, i quali si opporranno in tutti modi a questo intervento. La riduzione del valore delle licenze potrebbe portare quindi a pressioni politiche e a conflitti tra il governo e gli attuali detentori di licenze. 147 147 CLASFA - UNIBO 27

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