Metodologia della Valutazione Motoria PDF
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This document provides an introduction to the methodology of motor assessment. It discusses concepts like abilities, skills, competences, and potential, and their relation to the physical condition and cognitive processes. The text also delves into the theoretical underpinnings of movement and motor skills, exploring different perspectives like cognitivism and constructivism.
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Metodologia della valutazione motoria INTRODUZIONE AL CORSO 1 I termini "abilità", “capacità", “competenza” e “potenzialità: Assumono, a seconda il contesto, significati molto differenti tra loro 2 Le "capacità condizionali": Sono legate alla condizione fisica...
Metodologia della valutazione motoria INTRODUZIONE AL CORSO 1 I termini "abilità", “capacità", “competenza” e “potenzialità: Assumono, a seconda il contesto, significati molto differenti tra loro 2 Le "capacità condizionali": Sono legate alla condizione fisica 3 Le "capacità coordinative": Consentono all'individuo di calibrare e regolare la dose del movimento 4 Il movimento: E' parte integrante alla vita dell’uomo, perché ne modifica la vita stessa 5 La rappresentazione mentale del sé e della realtà: E' la condizione sine qua non delle elaborazioni cognitive 6 Gli atti motori: Sono l’insieme di scelte ed azioni messe in atto per la gestione del sé 7 Attraverso l’atto motorio si esprimono prevalentemente: Stati di piacere, conflittualità, paure e bisogni 8 Il movimento nello spazio: Dà luogo all’organizzazione delle strutture senso percettive ed emotive affettive 9 In cima alla Piramide di Maslow si trova il bisogno di: Spiritualità 10 Il movimento: Può essere sostenuto dalla volontà e dalla intenzionalità IL MOVIMENTO E LA MOTRICITÀ NELLA LORO DELINEAZIONE TEORICA 1 Nell’ottica del cognitivismo l’unità TOTE rappresenta: Il procedimento con cui si realizza l’azione 2 Il cognitivismo intende l’apprendimento come: Il risultato di una complessa azione trasformativa operata dalla mente 3 Nell’ottica del costruttivismo la costruzione dei significati nella mente è il risultato di: Un processo basato sull’elaborazione di concetti e categorie acquisite dal soggetto 4 Il soggetto attraverso l’esperienza elabora e costruisce la conoscenza di sé e del mondo, strutturando: Mappe cognitive 5 Per il Costruttivismo la conoscenza è il risultato di: Un processo mentale, con aspettative verso l’ambiente, verifiche di esse ed eventuali aggiustamenti 6 Kelly, attraverso la realizzazione del suo modello interpretativo sostiene che: 7 La logica educativo-formativa mira al potenziamento di: Funzioni apprenditive 8 Tra le forme più importanti di intervento terapeutico, nella pratica motoria, troviamo: La pratica psicomotoria 9 La logica tecnico-strategica è fondamentale per: L’individualità, il gruppo, la squadra ed il collettivo 10 In ogni atto valutativo entrano in gioco tre variabili: La situazione di partenza, di arrivo ed il posizionamento di status COSTRUTTIVISMO E PRATICA FORMATIVA 1 L’acquisizione di competenze è un processo che impegna: Scuola, strutture terapeutiche-riabilitative, associazioni del tempo libero, etc. 2 Gli ambienti di apprendimento sono efficaci se dispongono di: Strumenti e risorse per la conoscenza e per la sperimentazione di atti d’esperienza 3 L’assunzione dell’agire quale base del conoscere, è un concetto diffuso: Nel pragmatismo pedagogico 4 Secondo Papert, pioniere dell’intelligenza artificiale, l’apprendimento è un processo di: Costruzione di rappresentazioni della realtà 5 Piaget, uno dei primi studiosi della psicologia infantile, mise in evidenza la stretta relazione: Tra sviluppo motorio e maturazione dell’identità psico-fisica 6 Il Piaget indiviuta tre fasi di sviluppo: La fase senso-motoria, la preoperatoria e la fase delle operazioni concrete 7 Secondo l’autore il fattore di maggiore incidenza nel processo di sviluppo dell’individuo è: Il gioco 8 Il gioco simbolico fa la sua comparsa nella fase: Preoperatoria 9 Lev Vygotskij sostiene che il linguaggio pre-verbale sia appreso per: Imitazione o per assimilazione in contesti reali 10 Il Papert ritiene che gli indicatori più rilevanti per la didattica siano: Gli stili di apprendimento GLI AMBITI DI RICERCA SULLA MOTRICITA'. L'AMBITO PSICOLOGICO 1 Il movimento è soggetto ad essere: Rilevato, pensato ed agito 2 Il movimento umano implica il perfezionarsi degli schemi motori da una parte e dall’altra: Le attivazioni di connessioni tra schemi diversi, per opera dei meccanismi mentali 3 I principali ambiti di indagine della motricità sono: La psicologia, la neuro-fisiologia e la sociologia 4 Meinel & Schnabel nel 1977 individuarono tre fasi dell’apprendimento motorio: La fase di coordinazione grezza, di coordinazione fine e quella di coordinazione varibaile 5 K.Newell individua nello sviluppo della motricità due stadi, nel primo quello della coordinazione vengono acquisite: Le basi strutturali e coordinative dell’azione 6 La ricerca psicologica, in quanto campo di ricerca scientifico-sperimentale, pose da sempre attenzione alla motricità come espressione: Della personalità 7 Lo schema corporeo è costituito da: Ambiente e la rappresentazione del proprio corpo 8 Il concetto di schema corporeo venne introdotto per la prima volta nel 1905 da: Gaston Bonier 9 Jean Le Boulch sostiene che “Lo schema del corpo può essere considerato come una…: 10 Henry Wallon forni un’adeguata sintesi concettuale sullo sviluppo della personalità attraverso lo schema corporeo, indivuduando tre momenti fondamentali di tale processo evolutivo: Il periodo del corpo vissuto, della discriminazione percettiva e quello dell’organizzazione definitiva dello schema corporeo SVILUPPO COGNITIVO E RISPOSTA MOTORIA 1 Gli schemi mentali d’azione regolano la relazione tra: Soggetto-ambiente 2 Un soggetto con alto grado di efficacia nelle abilità grosso-motorie di base può: Trasformare queste capacità in competenze d’uso 3 Tra i possibili movimenti umani esistono i “movimenti fondamentali” cioè: Espressioni motorie che coinvolgono una sola articolazione 4 Lo sviluppo psico-motorio individuale corrisponde all’evoluzione consecutiva di specifici schemi motori, che sono: Schemi motori statici/di base/specializzati 5 I movimenti essenziali che l’uomo utilizza per compiere spostamenti e relazionarsi con i simili, sono: Schemi motori di base 6 D.Colella ha individuato, in ogni competenza motoria, tre dimensioni fondamentali, integrate ed interattive tra loro: Cognitiva, operativa ed emotivo-affettiva 7 Attraverso il modello di K. Wedell è possibile ottenere un quadro di riferimento sui: Potenziali di apprendimento 8 Tale modello di Wedell è strutturato sui meccanismi: Pencettivo-motori 9 Lo schema del processo di elaborazione cognitiva di Wedell permette di individuare: Le componenti che eventualmente sono deficitarie nell’elaborazione delle informazioni 10 Il grafico proposto dal Wedell è esaustivo per delineare la presenza/assenza e la capacità di riprodurre: Coordinate spaziali TEORIA E PRATICA DELLA PSICOMOTRICITÀ 1 La psicomotricità è una disciplina che esamina le azioni nel mondo in tre ambiti strettamente correlati: Nell’uso dello spazio e degli oggetti, nell’interazione con l’altro, nelle capacità di rappresentarsi attraverso il movimento 2 Un notevole impulso allo sviluppo delle basi scientifiche della psicomotricità è stato dato da: Wallon-Piaget-De Ajuriaguerra 3 Secondo Wallon il tono muscolare: Sottende tutta la vita di relazione e l’affettività dell’uomo 4 Mauro Zaccaria sottolinea come ogni persona vive il proprio corpo secondo: La propria storia infantile di frustrazione o soddisfazione della libido 5 Secondo il Piaget il pensiero dell’uomo si organizza ed esperisce attraverso i meccanismi di: Assimilazione ed accomodamento 6 Secondo Aucouturier la psicomotricità è una tecnica di azione terapeutica che ha una: Prospettiva educativa 7 Aucouturier è convinto che il piacere senso-motorio derivi dal processo di integrazione di più componenti: Anatomiche, fisiologiche e psicologiche 8 Nel corso dell’allattamento, quando il corpo della madre e del bambino si interpretano stabilendo il contatto pelle a pelle, può insorgere: L’angoscia di liquefazione 9 Il luogo del gioco simbolico è: Il luogo dove il bambino propone i suoi conflitti, piaceri ed emozioni attraverso la rappresentazione 10 Zaccaria sostiene che la progressiva conquista dei prerequisiti è frutto di un doppio processo: Corporeo e psichico GLI AMBITI DI RICERCA SULLA MOTRICITA': L'AMBITO NEURO-FISIOLOGICO 1 Il cervello consente all’organismo di: Adattarsi rapidamente alle modificazioni ambientali 2 All’emisfero sinistro sono attribuite le funzioni: Logiche, linguistico-verbali etc. 3 Le informazioni sulla realtà esterna vengono integrate con: Le conoscenze già possedute in memoria 4 Il processo percettivo e quello sensoriale sono: Differenti 5 Il processo percettivo è costituito da momenti cruciali: Sensazione, percezione, rappresentazione 6 L’oggetto rappresentato diversamente da quello percepito: Non ha una forma ben strutturata e stabilmente ben definita 7 Nell’ottica filogenetica si rilevano tre tipi di corteccia cerebrale: Neocortex, archicortex, paleocortex 8 La corteccia motoria primaria controlla: L’esecuzione dei movimenti 9 Ogni scelta o decisione è prodotta dalla correlazione tra due principali funzioni cerebrali: Rappresentativa e produttiva 10 Sono inviati dal talamo alle cortecce associative, gli stimoli: Emotigeni LA MOTRICITÀ COME FATTORE FONDAMENTALE DI RELAZIONE FORMATIVA E COMUNICATIVA 1 Ai Processi Cognitivi appartengono: Percezione, memoria, attenzione, linguaggio, azione volontaria, pensiero, coscienza, immaginazione 2 Le componenti dei processi cognitivi: Consentono di individuare, raccogliere, immagazzinare, analizzare, valutare, trasformare ed utilizzare le informazioni 3 Le componenti dei processi dinamici: Contribuiscono alla delineazione e alla gestione della condotta umana 4 Cosa intende Danesi per direzionalità: Inserire le forme da apprendere in contesti significativi in modo che risultino pratiche,realistiche e coinvolgenti 5 Cosa intende Danesi per formalizzazione: Dare forma ai concetti attraverso la sensorialità e la contestualizzazione 6 Cosa intende Danesi per affettività: Determinare la scelta dei contenuti di apprendimento tenendo massimamente conto della realtà e delle esperienze significative della persona che apprende 7 Con il termine Analitica, Sternberg rappresenta una variabile: Che utilizza le modalità del valutare, scomporre, fare confronti, individuare dettagli, giudicare 8 Con il termine Pratica Sternberg rappresenta una variabile: Basata sull’organizzazione, su abilità d’uso di mezzi e strumenti, sulla progettazione e/o sull’applicazione di piani mirati a obiettivi concreti 9 Indicare quale studioso è stato il primo a definire lo Spettro degli stili d’insegnamento: Mosston 10 Secondo il Modello di Dario Colella gli stili di riproduzione consentono: L’uso efficace del tempo d’impegno motorio individuale e di gruppo, il controllo della sicurezza e della disciplina, la memorizzazione del compito motorio ,la personalizzazione del carico motorio, ma una ridotta autonomia di partecipazione dell’allievo alle attività e con apprendimenti prevalentemente lineari GLI AMBITI DI RICERCA SCIENTIFICA SULLA MOTRICITA': L'AMBITO SOCIOLOGICO 1 Nel pensare: Non esistono limiti nella gestione dei comportamenti relazionali 2 Mediante la pratica educativa ogni persona: Impara a misurarsi e a misurare la realtà di contesto 3 La riuscita delle azioni inclusive presuppone: Il rifiuto di ogni forma di generalizzazione e/o di improvvisazione nella loro progettazione e realizzazione 4 Il fondatore della sociomotricità è: Parlebas 5 L’apprendimento motorio: È il risultato di più compenenti psico-mentali che agiscono in modo sinergico 6 Tra psicomotricità e socio motricità: Vi è una differenza metodologica ed operazionale 7 La socio motricità, secondo Parlebas: 8 L’interazione motoria: È un tratto strutturale dell’azione ed è osservabile e documentabile 9 L’interazione motoria: Riguarda l’insieme di indizi comportamentali che sottointendono e rendono efficaci le interazioni dirette 10 Se un gruppo ha consolidato una sua dinamica interna: La sua struttura rimane pressocchè stabile nel tempo L'APPRENDIMENTO MOTORIO 1 Come esposto nei lavori del Robazza l’apprendimento motorio può configurarsi come l'esito di: Un insieme di processi mentali sperimentati con l’esperienza che determinano un cambiamento nella persona 2 Secondo Magill l’apprendimento di un’abilità motoria ha specifiche caratteristiche: Miglioramento, costanza, persistenza, adattabilità 3 Le indicazioni didattiche e metodologiche per l’insegnamento dell’educazione fisica sono finalizzate a: Migliorare l’insegnamento promuovendo la motivazione degli allievi 4 Secondo il Robazza l’apprendimento motorio si realizza in tappe successive: Stadio verbale-cognitivo, motorio ed autonomo 5 Il compito motorio è compreso più a fondo, perfezionando l’azione e ricorrendo maggiormente all’uso di feedback nello stadio: Motorio 6 Le sensazioni motorie e quelle cinestetiche sono maggiormente accurate nello stadio: Autonomo 7 Robazza delinea come teorie di riferimento per spiegare l’apprendimento motorio: Teoria dello schema e teoria dei sistemi dinamici 8 Il programma motorio generalizzato e lo schema motorio sono gli elementi principali dell’appredimento motorio secondo la teoria: Dello schema 9 La stabilità, l’instabilità e la transizione del movimento sono i tre concetti chiave della teoria: Teoria dei sistemi dinamici 10 I pattern di instabilità sono i predittori: Del movimento LA VALUTAZIONE DELL'ATTO MOTORIO: UNO SPUNTO LEGATO ALLA PSICOMOTRICITA' 1 Per esemplificare la valutazione dell’atto motorio si fa riferimento al modello di Gioacchino Manfrè, dove l’oggetto di riferimento è il comportamento: Psico-motorio del bambino in difficoltà in contesti di azione terapeutica 2 Il quadro spaziale per l’osservazione si compone di: Materiale specifico e setting preciso 3 Secondo il Manfrè l’osservazione deve essere: Conclusa entro un certo numero, limitato di sedute 4 Le funzioni dello psicomotricista, secondo il Manfrè, sono due: Funzione facilitatrice e funzione propositiva 5 L’osservazione svolta dallo psicomotricista è: Interattiva 6 Durante l’osservazione lo psicomotricista svolge il ruolo di: Facilitatore comunicativa e affettivo 7 L’osservazione deve rispettare, sul versante metodologico, specifici momenti: Presentazione, contratto, procedura e controllo 8 Nel momento del controllo lo psicomotricista: è attendo ad individuare i fattori e gli elementi psicofisici nel gioco 9 Un altro elemento da osservare, strettamente connesso all’emozione, è: Respirazione 10 Nel soggetto in osservazione, è importante rilevare il livello: Di collaborazione, coinvolgimento ed autonomia LA MOTRICITA' NELL'OTTICA DIDATTICA 1 La scuola è il luogo in cui: Il presente viene colto ed elaborato nell’intreccio tra passato e futuro 2 I compiti della scuola sono inerenti: La formazione individuale 3 La scuola nel procedere alla definizione ed organizzazione del suo contesto deve assumere la: Centralità della persona 4 La funzione primaria dei docenti è quella di: Favorire la maturazione della personalità 5 Sul versante procedurale i docenti sono tenuti a definire: Obiettivi formativi (non didattici o altro) 6 Nella stesura degli obiettivi, il docente deve tener presente: Gli stili di apprendimento di ogni alunno 7 La didattica, nella relazione docente-alunno, prevede la mediazione di: Contenuti culturali (non antropologici) 8 Il docente deve mettere in atto procedure specifiche, di tipo scientifico-sperimentale centrate sulla metodologia : Ricerca-azione 9 La progettazione educativa e didattica comporta: La scelta dei modi e dei tempi dell’azione didattica 10 L’azione docente, per accompagnare la crescita ed evoluzione degli alunni, deve: Orientare alla formazione di un pensiero capace di acquisire conoscenze RILEVAZIONE E VALUTAZIONE DELLA MOTRICITÀ 1 Per competenza motoria si intende: La funzionalità globale più ampia di tutte le componenti che conformano la personalità 2 La competenza motoria esprime l’integrazione tra: I saperi, il saper fare, il saper essere 3 Il raggiungimento dello scopo formativo di acquisire competenze motorie richiede: Un’adeguata metodologia 4 La realizzazione della progettazione educativa e didattica non può lasciare alcuno spazio a: La casualità degli eventi 5 Gli strumenti diagnostici più utilizzati sono: ICF,DSM V, ICD-10, TGM 6 L’OMS ha elaborato: ICF 7 Con l’ICF è possibile stabilire come le persone convivono con la patologia ma anche: Cosa è possibile fare per migliorare la qualità della vita 8 Il DSM V ha un sistema: Multiassiale 9 Il modello teorico di riferimento del TGM è quello di: Piaget 10 Il TGMD mira a rilevare: Il livello di efficienza espressa in una prestazione motoria e l’abilità coordinativa LE PATOLOGIE MOTORIE 1 I disturbi o disordini del movimento sono: Un’alterazione qualitativa del movimento volontario 2 La progressiva perdita della coordinazione muscolare rendendo difficoltosi alcuni movimenti è: Atassia 3 La disprassia verbale delineata dall’assenza di linguaggio per deficit di coarticolazione, è una forma di: Disprassia in ambiti specifici (non generalizzata) 4 Nel primo anno di vita si possono osservare segnali di rischio predittivi dei distrubi motori, tra questi , quelli prassico-motori sono: Gattonare, star seduto 5 In età scolare chiari tratti predittivi dei disturbi motori sono: Facile distraibilità e tempi brevi di attenzione 6 I disturbi caratterizzati da rigidità e difficoltà ad iniziare il movimento sono definiti: 7 Entro la categoria delle discinesie primarie, la corea è caratterizata da : Movimenti rapidi, irregolari e non finalizzati 8 I principali sintomi della malattia di Parkinson sono: Tremore a riposo, aumento del tono muscolare o rigidità 9 I parkinsonismi atipici si caratterizzano per: Evoluzione più rapida rispetto la malattia di Parkinson 10 La distonia è una : Contrazione muscolare involontaria e prolungata POSTURE E SCHEMI POSTURALI 1 I piani che ci permettono di determinare ed orientare il movimento sono: 3 2 Il piano frontale è individuato dall'intersezione tra: Asse trasversale ed asse longitudinale 3 Il piano sagittale divide il corpo in: Due parti simmetriche 4 Le posizioni assunte del corpo umano sono: Oggettive e rappresentano le categorie a cui possono essere rapportate le singole posture individuali 5 I rapporti delle varie parti del corpo o del corpo in toto con il mondo esterno si possono evidenziare attraverso: Le attitudini 6 Gli arti in attitudine di appoggio si dicono ritti: Se in atteggaimento lungo 7 Il termine "stazione eretta" indica: Una posizione fondamentale 8 Le prese vengono definite impugnature quando: La mano può avvolgere un attrezzo facendo pugno 9 Gli schemi posturali o atti motori segmentari, sono: Tridimensionali 10 Lo schema posturale del flettere è un movimento: Che riduce l'angolo tra due segmenti LO SVILUPPO DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: STRISCIARE; ROTOLARE E ARRAMPICARSI 1 I movimenti volontari sono: Movimenti voluti intenzionalmente allo scopo di raggiungere un fine programmato 2 I movimenti riflessi sono: La risposta muscolare stereotipata ad uno stimolo adeguato 3 I movimenti automatici sono: Rappresentano quella categoria di azioni che l'uomo realizza in seguito alla pregressa e costante ripetizione di un gesto motorio 4 Gli schemi motori di base sono: Quadrimensionali 5 Lo sviluppo degli schemi motori: E' continuo e dura per tutta la vita 6 Lo strisciare è uno schema motorio che: Si manifesta molto precocemente, ancor prima dell'acquisizione della stazione eretta 7 Gli schemi motori dello strisciare e del rotolare: Attraverso il contatto con il suolo favoriscono la presa di coscienza dei vari segmenti corporei 8 Il rotolare è uno schema motorio che: Può essere considerato un'evoluzione dello strisciare 9 Lo schema motorio dell'arrampicarsi avviene: E' uno schema che precede la stazione eretta 10 Lo scavalcare può essere considerato come: Gesto motorio fortemente connesso e propedeutico all'arrampicata LO SVILUPPO DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: CAMMINARE 1 Il camminare può essere definito come: Un movimento il cui scopo principale è quello di avanzare nello spazio in condizioni di sicurezza 2 Lo sviluppo posturale preparatorio al cammino secondo KELLER (1992) prevede: Un'accurata descrizione delle differenti fasi 3 Secondo KELLER (1992) la camminata a 14 mesi si presenta: Con movimenti laterali delle braccia e delle gambe per migliorare il poligono di sostegno 4 Le terminologie maggiormente utilizzate per descrivere ed analizzare il cammino sono: La terminologia classica e la Rancho Los Amigos (RLA) 5 La terminologia Rancho Los Amigos (RLA) prevede: Un numero di 8 fasi 6 Il movimento di entrambi gli arti, durante il ciclo del passo, viene definito con il termine: Stride 7 La fase di appoggio (Stance), durante la quale il piede è a contatto con il suolo, occupa circa il: 60% del ciclo 8 Durante la risposta al carico (Loading response) quale muscolatura limita la flessione del ginocchio: Il quadricipite femorale 9 La lunghezza di uno step (step length): Si riferisce alla distanza coperta da uno step nella direzione di locomozione 10 La larghezza tra due step (Step width): Si riferisce alla distanza coperta da un passo perpendicolarmente alla direzione di locomozione e misurata nei punti di contatto del tallone LO SVILUPPO DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: CORRERE E SALTARE 1 Il correre è caratterizzato da: Una fase di volo dove entrambi i piedi sono sollevati e non toccano mai terra contemporaneamente 2 Lo schema motorio del correre si presenta a partire: Dai 15 mesi 3 Il correre compare come movimento coordinato verso: Il terzo anno di vita 4 Verso che fascia di età si nota un miglioramento dell'azione di corsa: 5-6 anni 5 Al fine di ottenere un'azione di corsa più corretta si dovrà porre attenzione e migliorare i seguenti parametri: Braccia flesse ai gomiti con movimento oscillante e coordinato al movimento degli arti inferiori 6 Il correre è uno schema motorio che: Esercita un'azione significativa sul sistema muscolare e sull'apparato respiratorio e cardiocircolatorio 7 Al fine di favorire un completo sviluppo del salto è opportuno iniziare con: Salti verso il basso 8 Lo schema motorio del saltare: Permette di staccare il corpo da terra attraverso una spinta degli arti inferiori per ritornarvi dopo un'azione di volo 9 Il saltare richiede: Uno sviluppato senso dell'equilibrio statico e dinamico 10 L'abilità del saltare si consolida verso: Gli otto anni LO SVILUPPO DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE: LANCIARE, AFFERRARE, TIRARE E SPINGERE 1 Lo schema motorio dell'afferrare consiste: Essenzialmente nella capacità di sfruttare la modalità di prensione delle nostre mani e padroneggiare quindi un oggetto o un attrezzo 2 Lo schema motorio dell'afferrare: Dal punto di vista ontogenetico inizia fin dai primi mesi con la comparsa del grasping 3 L'afferrare risulta essere uno degli schemi motori di base più complessi che il bambino deve affrontare: Richiede un affinamento della coordinazione oculo-manuale 4 Il movimento del lanciare, da sopra il capo, viene effettuato: Già verso i 2 anni 5 Sia il lancio simmetrico che quello asimmetrico in età prescolare si presentano: Scoordinati per lo scarso bilanciamento sugli arti inferiori 6 Il movimento del lanciare, viene effettuato: Prima con due mani partendo dal petto 7 Il lancio in fase di apprendimento: Il più delle volte si riduce a una estensione simmetrica o asimmetrica del gomito senza andare a interessare la spalla 8 A che età migliorano i processi coordinativi generali, ed in particolare la coordinazione occhio-mano, permettendo lanci più sicuri e precisi: Dai 6 anni in poi 9 Tirare e spingere sono due schemi motori di base che si manifestano: Già nel periodo della prima infanzia 10 Esercitare adeguatamente il tirare e lo spingere permette: Di migliorare la forma muscolare, l'equilibrio e la capacità di differenziazione cinestesica SCHEMI MOTORI: VARIANTI ESECUTIVE DEL MOVIMENTO 1 Nell'acquisizione e primo sviluppo degli schemi motori di base bisogna tener conto: Di tutte le varianti esecutive del movimento 2 L'attività ludico-motoria permette di conseguire: La percezione del sé, rappresentazione e strutturazione dello schema corporeo 3 Quali sono i primi elementi dello spazio che il bambino percepisce come indistinti dal sé: I rapporti topologici 4 Lo spazio topologico: È composto dai primi elementi dello spazio che il bambino percepisce come indistinti dal sé 5 Spazio prossimo o proiettivo: Si compone dei concetti topologici ma distinti dal sé ed applicati agli altri ed agli oggetti 6 Lo Spazio euclideo: È composto dai concetti relativi allo spazio geometrico 7 I concetti temporali, come quelli spaziali, hanno un'evoluzione che porta a connotare il tempo: Dapprima attraverso situazioni semplici e poi attraverso l'acquisizione di concetti più complessi 8 Quali sono le varianti di tipo quantitativo: Tanto, poco, tutto, parte, niente 9 Quali sono le varianti di tipo qualitativo: Duro, morbido, Pesante, leggero, Ruvido, liscio, forte, piano 10 I percorsi possono essere considerati come un modo per Migliorare e valutare i differenti schemi motori già appresi dai bambini ASPETTI FONDAMENTALI DEI TEST MOTORI 1 Aspetti fondamentali dei test motori identificati dalla ricerca scientifica: Obiettivi, caratteristiche, metodologie di somministrazione e valutazione 2 I principali obiettivi dei test motori consistono nella valutazione di: Capacità e abilità motorie 3 Nella definizione degli obiettivi dei test motori, bisogna tener conto di: Età, pregressi sportivi e caratteristiche antropometriche dei soggetti 4 Le principali caratteristiche dei test motri sono: Standardizzazione, validità, oggettività, attendibilità, selettività 5 I Metodi e gli strumenti utilizzati per la misurazione nei test motori sono fondamentali nel processo di: Standardizzazione 6 Un test è valido se: Esprime con esattezza una misurazione della capacità motoria, abilità o altro parametro, oggetto di valutazione 7 Il coefficiente di attendibilità può essere verificato per mezzo di una procedura nota come: Re-test 8 Secondo il coefficiente di Correlazione inter-osservatore il livello di oggettività di un test è buono se: r≥0,80 9 La fase di raccolta e verifica dati dei test motori è: La prima fase della valutazione 10 Uno studio di tipo trasversale mira a verificare: In un singolo punto nel tempo, la presenza di caratteristiche o trend comuni in un campione di soggetti omogeneo LA VALUTAZIONE MOTORIA DI TIPO SOGGETTIVO 1 L'autore Bar-or in uno studio del 1983 suggerisce di dedicare alla valutazione motoria: Un minimo di 3 giorni 2 SALLIS nel 1991 evidenzia un bassissimo livello di fedeltà nella percezione del passato da parte dei giovani, soprattutto in età inferiore: Ai 12 anni 3 I questionari sottoposti da un intervistatore spesso non vengono utilizzati in quanto presentano diversi svantaggi tra i quali: Maggiorni rischi di condizionamento 4 Per una corretta somministrazione del questionario, secondo diversi autori (SALLIS, 1991; PATE, 1993) i destinatari dovrebbero avere almeno: 12 anni 5 Lo studio HBSC attraverso i questionari mira a raccogliere dati in un campione di studenti di età: 11,13 e 15 anni 6 L'Italia ha aderito al progetto HBSC nell'anno: 2001 7 Con il termine attività fisica lo studio HBSC intende: Una qualsiasi attività che ti determina un incremento della frequenza cardiaca e ti fa restare senza fiato per un po' di tempo 8 Il questionario proposto nello studio HBSC prevedeva l'acquisizione di informazioni su: Attività fisica svolta abitualmente in una settimana 9 Il questionario proposto nello studio HBSC permetteva di stimare la percentuale di soggetti che: Soddisfaceva i livelli minimi di attività fisica previsti per la salute 10 La percentuale di soggetti di 15 anni, che soddisfaceva i livelli minimi di attività fisica previsti dalle linee guida in Italia era pari a: 17,5% femmine e 22,6% maschi LA VALUTAZIONE MOTORIA DI TIPO OGGETTIVO 1 Gli strumenti auto-compilati rappresentano una tecnica di analisi: Di facile utilizzo 2 Per misurare il metabolismo basale occorre un ambiente: Termoneutrale, ovvero 26-30° 3 L'acronimo TEF rappresenta: L'aumento della spesa energetica indotto dall'assunzione di cibo 4 La calorimetria diretta permette di valutare: La dispersione di calore di un soggetto 5 La calorimetria indiretta consente di valutare la spesa energetica attraverso la misurazione delle variazioni di: Concentrazione di O2 e produzione di CO2 6 Mediante la "bomba calorimetrica" ideata da Berthelot nel 1881 è stato calcolato il seguente valore calorico fisico dei carboidrati: In media pari a 4,2 kcal/g 7 1 L di O2 corrisponde alla liberazione media di: 4,8 Kcal 8 Un QR di 1,0 indica che il metabolismo energetico è orientato puramente sull'impiego: Dei carboidrati 9 Un QR di 0,7 indica che il metabolismo energetico è orientato puramente sull'impiego: Dei lipidi 10 Il quoziente respiratorio può esserre denominato anche come: Qr non-proteico SPESA ENERGETICA E ATTIVITA' FISICA 1 L'Us Department Of Health And Human Services nel 1996 ha definito la forma fisica come: Un insieme di attributi o componenti che gli individui hanno o conseguono con riferimento alla capacità di svolgere l'attività fisica 2 Con l'acronimo TEE s'intende: Dispendio energetico totale 3 In ambito di ricerca, il metabolismo energetico totale di un individuo dipende: Per il 60-70% dal BEE; per il 15-30% dal PAL; per l'8-12% dal TID ed altre componenti “minori” per l'2-8% 4 Il dispendio energetico associato ad attività corrisponde: Al costo energetico del lavoro muscolare necessario a sostenere tutte le attività della vita quotidiana, incluso l'esercizio fisico 5 1 MET è fissato per convenzione in: 3.5 mL di O2 al minuto per Kg di peso corporeo 6 Il MET è un sistema di valutazione: Relativo 7 Camminare a circa 6 Km/h corrisponde a: 5 METs 8 Il dispendio energetico associato ad attività fisica è definito con l'acronimo italiano: LAF 9 Un LAF di categoria 1,45 corrisponde ad un soggetto: Moderatamente attivo 10 Gli autori Harris & Benedict hanno elaborato equazioni predittive per la stima: Del metabolismo basale TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITA\ GROSSO-MOTORIE 1 La scelta degli item del TGM ha tenuto conto delle caratteristiche suggerite da: POPHAM (1978) 2 Un item ben costruito dovrebbe: Riferirsi a comportamenti osservabili come criteri di prestazione corretta 3 Affinché gli obiettivi di prestazione siano realmente funzionali per la valutazione devono prevedere nella Le condizioni in cui l'alunno sarà valutato; I comportamenti osservabili oggetto della valutazione; Il criterio di raggiungimento dell'obiettivoloro definizione: 4 I dati normativi del TGM si basano sulle prestazioni di: N. 909 soggetti 5 Per la raccolta dei dati fu usata la procedura di campionamento a quote stratificate di soggetti: Rappresentative a livello nazionale 6 Lo scopo principale del piano di campionamento era quello di: Di avvicinare il più possibile la composizione del campione normativo alla distribuzione della popolazione negli Stati Uniti 7 Nella scelta dei soggetti da includere nel gruppo di standardizzazione è stata adottata una procedura a: 3 stadi 8 Il campione normativo del TGMD-2 consiste di: 1208 soggetti 9 I soggetti per il progetto TGMD-2 furono reclutati in: 10 differenti Capitali degli Stati Uniti d'America 10 Nel TGMD-2 al fine di dimostrare la rappresentatività del campione, le informazioni demografiche sono state stratificate in base: All'età TGM E TGMD-2: LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE 1 Lo sviluppo grosso-motorio interessa prevalentemente: Abilità di locomozione ed abilità nel controllo di oggetti 2 Le abilità grosso-motorie si sviluppano rapidamente: Nei primi 8 anni di vita 3 Il TGM valuta: 12 differenti abilità grosso-motorie 4 Il TGMD-2 valuta: 12 differenti abilità grosso-motorie 5 La fascia d'età di riferimento del TGM è compresa tra: Tra i 3 e i 10 anni 6 I Subtest TGM di locomozione, misurano: N.7 abilità 7 I Subtest TGM del controllo di oggetti, misurano: N.5 abilità 8 La valutazione di un soggetto richiede in media: Circa 15-20 minuti 9 Il punteggio grezzo massimo per il subtest di abilità locomotorie del TGM è: 26 10 Un soggetto che ottiene un punteggio standard di 13, nel TGMD-2, ha una valutazione: Sopra la media TGM E TGMD-2 - CORSA; GALOPPO; SALTELLI IN ALTO E SALTO IN AVANTI 1 Nel Subtest di locomozione, TGM, Abilità di corsa: Occorrono almeno 15 metri di spazio libero 2 Nel Subtest di locomozione, TGMD-2, Abilità di corsa, quanti criteri di performance vanno osservati:4 3 Il Subtest di locomozione, TGM, Abilità del galoppo richiede che: 4 Nel Subtest di locomozione, TGMD-2, Abilità del galoppo, quanti criteri di performance vanno osservati: 4 5 Il 2° criterio di performance da osservare nell'Abilità del galoppo del TGM prevede: Un Breve istante in cui entrambi i piedi sono staccati dal suolo 6 Il 1° criterio di performance da osservare nell'Abilità dei saltelli in alto del TGM prevede: Il piede della gamba scarica resta dietro al corpo 7 Il 4° criterio di performance da osservare nell'Abilità dei saltelli in alto del TGMD-2 prevede: Il soggetto è capace di eseguire i saltelli in alto per 3 volte consecutive 8 Nel Subtest di locomozione, TGM, Abilità del salto in avanti: Occorrono almeno 10 metri di spazio libero 9 Nel Subtest di locomozione, TGM, Abilità del salto in avanti, quanti criteri di performance vanno osservati: 3 10 Nel Subtest di locomozione, TGMD-2, Abilità del salto in avanti: Il braccio opposto al piede di atterraggio è portato in avanti TGM E TGMD-2: SALTO IN LUNGO; SALTELLI IN AVANTI E LATERALI; LANCIARE IN ALTO E IN BASSO 1 Nel Subtest di locomozione, TGM, Abilità del salto in lungo: Occorrono almeno 5 metri di spazio libero 2 Nel Subtest di locomozione, TGMD-2, Abilità del salto in lungo, quanti criteri di performance vanno osservati:4 3 Il Subtest di locomozione, TGM, Abilità dei saltelli laterali richiede che: Tracciare due linee distanti 10 metri l'una dall'altra 4 Nel Subtest di locomozione, TGMD-2, Abilità dei saltelli laterali, quanti criteri di performance vanno osservati:4 5 Il 2° criterio di performance da osservare nell'Abilità saltelli in avanti del TGM prevede: Il piede della gamba scarica si muove vicino al suolo durante il saltello 6 Il 3° criterio di performance da osservare nell'Abilità del lanciare la palla con una mano verso il basso del TGMD-2 prevede: Flessione delle ginocchia 7 Il 1° criterio di performance da osservare nell'Abilità del lanciare la palla con una mano verso l'alto del TGMD prevede: Il caricamento inizia con un movimento del braccio verso il basso 8 Il Subtest, TGM, abilità del lanciare la palla con una mano verso l'alto prevede: Un minimo di 8 metri di spazio libero 9 Nel Subtest, TGM, abilità del lanciare la palla con una mano verso l'alto, quanti criteri di performance vanno osservati:4 10 Nel Subtest, TGMD-2, Abilità del lanciare la palla con una mano verso l'alto: La mano che lancia, una volta lasciata la palla, si porta giù in diagonale sopra la parte opposta del corpo TGM E TGMD-2: COLPIRE; CALCIARE; FAR RIMBALZARE E RICEVERE UNA PALLA 1 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGM, Abilità del colpire la palla con una racchetta da tennis:L'esaminatore deve lanciare la palla facendola rimbalzare davanti al soggetto 2 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGMD-2, Abilità del colpire una palla ferma, quanti criteri di performance vanno osservati:5 3 Il Subtest del controllo di oggetti, TGMD-2,Abilità del colpire una palla da fermo, richiede che: La mano dominante impugni la mazza al di sopra della mano non dominante 4 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGM, Abilità del far rimbalzare una palla, quanti criteri di performance vanno osservati:3 5 Il 2° criterio di performance da osservare nell'Abilità del far rimbalzare una palla, del TGM prevede: La palla deve essere battuta solo con i polpastrelli 6 Il 1° criterio di performance da osservare nell'Abilità del far rimbalzare una palla, nel TGMD-2 prevede: Il soggetto batte sulla palla con una mano quando si trova circa all'altezza del fianco 7 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGMD-2, Abilità del far rimbalzare una palla, quanti criteri di performance vanno osservati:4 8 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGM, Abilità del prendere una palla: È necessario uno spazio libero di almeno 5 metri 9 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGMD-2, Abilità del prendere con le mani la palla lanciata, quanti criteri di performance vanno osservati:3 10 Nel Subtest del controllo di oggetti, TGMD-2, abilità del calciare una palla correndo: La palla è calciata con il collo del piede preferito LA BATTERIA DI TEST EUROFIT: EFFICIENZA FISICA E SALUTE 1 Il primo seminario Europeo di ricerca sull'evoluzione dell'efficienza fisica si tenne a: Parigi 2 La prima batteria sperimentale Eurofit del '83 era composta da: N.10 test, più n.3 test sostitutivi e n.2 test per misurare la resistenza cardiorespiratoria al chiuso 3 Durante il seminario organizzato dal CONI e tenutosi a Formia nel '86: Vennero fissate le misure definitive per l'effettuazione dei test 4 II confronto tra i criteri scientifici e le considerazioni più pratiche di applicabilità e di semplicità dei test sono sfociati nella scelta finale di: 10 test 5 I test Eurofit misurano: 6 dimensioni e 9 fattori dell'efficienza fisica 6 La dimensione motoria rappresenta una componente estremamente complessa che può essere misurata: Con più test opportunamente strutturati 7 Per valutare le principali caratteristiche di forza, resistenza muscolare e velocità, sono stati scelti per ogni capacità: N.2 test 8 I test EUROFIT sono stati scelti per misurare l'efficienza motoria: Generale 9 Per una valutazione ideale, ogni ragazzo dovrebbe essere “testato”:Almeno due volte 10 Quale test deve essere eseguito sempre per primo: Il test del fenicottero EUROFIT: VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA 1 Con riferimento al tempo è possibile classificare la resistenza di lunga durata in: Tipo I; Tipo II e Tipo III 2 Dal punto di vista della specificità dello sport la resistenza può essere classificata in: Globale; Muscolare generale; Speciale; Specifica locale 3 Nel primo stadio di adattamento e sviluppo della resistenza, descritto da NEUMANN (1993): L'individuo progressivamente elimina i movimenti superflui ed ottimizza quindi i consumi energetici e l'insorgenza dell'affaticamento muscolare 4 La resistenza può essere definita come: La capacità di sostenere una qualsiasi attività, con il massimo rendimento, per un periodo di tempo prolungato 5 I test della batteria EUROFIT, per valutare la resistenza, sono: Corsa a navetta; Elevazione del busto alla stazione seduta; Sospensione a braccia flesse 6 Nel test corsa a navetta di resistenza ad ogni successivo livello: Aumenta la velocità del segnale sonoro 7 Il test di elevazione del busto dalla stazione seduta permette di valutare la resistenza muscolari di: Addome 8 Nel test di elevazione del busto dalla stazione seduta: Si deve eseguire il maggior numero di elevazioni del busto in 30 secondi 9 Il test sospensione a braccia flesse permette di valutare la resistenza muscolari di: Braccia e spalle 10 Il test sospensione a braccia flesse si conclude se: Gli occhi del soggetto scendono al di sotto della sbarra EUROFIT: VALUTAZIONE DELLA RAPIDITA', AGILITA' E COORDINAZIONE 1 La coordinazione motoria può essere definita come: La capacità di organizzare, regolare e controllare il movimento del corpo nello spazio e nel tempo per raggiungere un obiettivo 2 Sulla base di tre aspetti diversi dei problemi coordinativi, sono state definite le seguenti capacità coordinative generali: Di apprendimento motorio; di direzione e controllo motorio; di adattamento motorio 3 Secondo BLUME (1981) le capacità coordinative, definite speciali, sono (numericamente):7 4 La fascia d'età ottimale per stimolare e sviluppare la rapidità è compresa tra: Tra 7 e 12 anni 5 Il test di battute su disco permette di valutare: Rapidità e coordinazione degli arti superiori 6 Nel test battute su disco il piano di appoggio ha le seguenti dimensioni: 120x40 cm regolabile in altezza 7 Nel test battute su disco il numero di cicli da eseguiore è:25 8 Il test Corsa a navetta 10 x 5 metri permette di valutare: Velocità, agilità e coordinazione degli arti inferiori 9 Nel test Corsa a navetta 10 x 5 metri è prevista un'area con le seguenti caratteristiche: Due linee parallele al suolo a 5 metri di distanza l'una dall'altra 10 Nel test Corsa a navetta 10 x 5 metri il punteggio è dato dal: Tempo impiegato per percorrere 5 cicli, espresso in secondi e decimi EUROFIT: VALUTAZIONE DELL\ EQUILIBRIO 1 L'equilibrio può essere classificato in: Statico, dinamico e di volo 2 Se il corpo è influenzato dalla sola forza di gravità e dai movimenti respiratori si parla di: Equilibrio statico 3 Il test del fenicottero è stato elaborato per valutare: L'equilibrio dinamico del soggetto 4 Il test del fenicottero consiste essenzialmente nel: Rimanere in equilibrio su un solo piede su una trave 5 Materiale richiesto per il test a fenicottero: Una trave di legno o di metallo di lunghezza di 50 cm 6 Nel test del fenicottero l'esaminatore deve: Porsi davanti al soggetto 7 Nel test del fenicottero l'esaminato può: Muovere il braccio opposto per favorire l'equilibrio 8 Il test del fenicottero ha la durata di: 1 minuto 9 Nel test del fenicottero il risultato è dato: Dal numero di volte che il soggetto perde l'equilibrio in 1 minuto 10 Il cronometro, durante il test va azionato: Quando il soggetto lascia il braccio che lo sostiene EUROFIT: VALUTAZIONE DELLA FLESSIBILITA' 1 Con il termine Range Of Motion si fa riferimento: All'ampiezza del movimento di un'articolazione 2 Il fattore principale di limitazione della mobilità articolare è costituito: Dalla struttura della articolazione stessa, cioè dal rapporto di incontro e di contatto dei segmenti ossei 3 Tra i fattori esogeni che determinano la flessibilità il più rilevante è: La temperatura 4 Il test di flessione del busto avanti, dalla stazione seduta, permette di valutare: La flessibilità della catena cinetica posteriore 5 Nel test di flessione del busto avanti il soggetto: Seduto con le gambe completamente estese 6 Nel test di flessione del busto avanti il soggetto: Ha i piedi poggiati contro la faccia di un cubo 7 Nel test di flessione del busto avanti è richiesta una scatola dalle seguenti dimensioni: 35 cm di lunghezza, 45 cm di larghezza e 32 cm d'altezza 8 Sul piano superiore della scatola prevista per il test della flessibilità è posizionata una scala graduata: Da 0 a 50 cm 9 Nel test di flessione del busto avanti l'esaminatore: Deve restare in piedi di fianco al soggetto ed aiutare lo stesso a mantenere le gambe tese 10 Il punteggio nel test di flessione del busto avanti è: Annotato in cm EUROFIT: VALUTAZIONE DELLA FORZA 1 L'espressione della forza che può essere facilmente proposta a scuola a partire dagli 11 anni è: La forza veloce 2 Il test, salto in lungo da fermo, permette di valutare: La forza esplosiva degli arti inferiori 3 Nel test salto in lungo da fermo il soggetto: Parte dalla stazione eretta con le gambe leggermente divaricate 4 Nel test salto in lungo da fermo il soggetto: Dopo aver oscillato le braccia, esegue uno slancio deciso e salta il più lontano possibile 5 Nel test salto in lungo da fermo l'esaminatore: Deve misurare la distanza tra la linea di partenza ed il primo punto di contatto dei talloni 6 Nel test salto in lungo da fermo il punteggio è: Misurato in cm 7 Il test dinamometria manuale permette di valutare: La forza statica di presa sviluppata dalla mano 8 Nel test dinamometria manuale: Il dinamometro non deve mai toccare il corpo durante la prova 9 Nel test dinamometria manuale: Lo strumento va tenuto in linea con il prolungamento dell'avambraccio 10 Nel test dinamometria manuale il risultato è annotato in: Kg ATTIVITÀ FISICA E SALUTE 1 Un DALY equivale: Ad 1 anno di vita perso 2 I DALY vengono calcolati mediante la seguente formula: DALY = YLL + YLD 3 Nei paesi a basso reddito l'inattività attività fisica: Non rappresenta un fattore di rischio causa di DALYs 4 L'OMS stima, nei paesi a medio reddito, che l'inattività fisica è causa di: 1,6 milioni di morti ogni anno 5 Globalmente, nel 2008 è stato stimato che i soggetti non sufficientemente attivi, di età pari o superiore ai 15 anni erano: Circa il 31% del totale 6 L'OMS nel 1948 ha definito la salute come: "Uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale, e non soltanto l'assenza di malattia o di infermità" 7 L'OMS, nelle raccomandazioni sull'attivita' fisica per La Salute, definisce un'attività di moderata intensità se: Eseguita da 3,0 a 5,9 METs 8 Le raccomandazioni globali dell'OMS definiscono i livelli minimi di attività fisica per: Tre diverse fascie di età 9 Secondo l'OMS, gli adulti di età compresa fra i 18 e i 64 anni dovrebbero praticare almeno: Praticare almeno 150 minuti alla settimana di attività fisica aerobica di moderata intensità 10 Secondo l'OMS, i bambini ed i giovani di età compresa fra i 5 e i 17 anni, dovrebbero praticare almeno: Praticare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità variabile fra moderata e vigorosa DOMANDE EXTRA Come sostiene Vigovsky, mediante il linguaggio il soggetto impara a svolgere azioni connettendole con: Le variabili spaziali e le variabili temporali Eseguire un salto più lungo possibilmente partendo dalla posizione eretta in piedi paralleli è l’obiettivo di: Salto in lungo da fermo Gli atti motori, insieme di scelte e azioni volute alla gestione del sè, favoriscono l’espressione di: Bisogni stati di piacere ,dispiacere e conflittualità Gli schemi motori finalizzati al raggiungimento di uno scopo ben definito qual è quello riferibile ad una particolare pratica sportiva sono indicati come : Schemi motori specializzati I più importanti test di per la valutazione qualitativa del gesto motorio sono: Test di Cooper di Morgaria di Wintage etc Il cervello consente all’organismo di: Adattarsi rapidamente alle modificazioni ambientali Il costruttivismo cibernetico di Norbert Wiener centra la propria attenzione sui meccanismi: Che permettono lo scambio di informazioni all’interno di un contesto Il gioco simbolico rientra nella cosiddetta fase: Fase 2-7 Il TGM può essere utilizzato: Anche dal personale scolastico Il TGM valuta 12 differenti abilità grosso motorio raggruppate in due subtest: Di locomozione e del controllo degli oggetti La logica terapeutica del costruttivismo: Mira ad attivare e/o potenziare abilità prestazionali inespresse o in ritardo di sviluppo La memoria e l’apprendimento sono due funzioni cognitive strettamente: Correlate La piramide di Moslow prevede l’ascesa, ovvero il soddisfacimento del bisogno successivo solo nel caso in cui: Il bisogno attuale sia soddisfatto La psicomotricità è tra le più importanti forme: Intervento terapeutico Le abilità della corsa e del galoppo valutate mediamente il tgm sono riferibili ad: Attività / abilità di locomozione Nel costruttivismo la logica tecnico strategica a cui fanno normalmente riferimento e professionalità ad alto coefficiente di prestazione motoria e ritmica, oltre che gli ADDETTI alla pratica sportiva: Chiama in causa tanto l’individualità quanto il gruppo, la squadra il collettivo. Nel costruttivismo la logica tecnico-strategica a cui fanno normalmente riferimento le professionalità ad alto coefficiente di prestazione motoria e ritmica, oltre che gli ATLETI della pratica sportiva: Chiama in causa tanto l’individualità quanto il gruppo, la squadra il collettivo Nel volume piani e struttura del comportamento l’intento degli autori (Miler Galantem, Priman) è stato quello di fornire alla psicologa un unità d’analisi alternativa al riflesso dei comportamentisti, individuata nel piano di comportamento ovvero la cosiddetta unità: Tote Nella teoria dei sistemi dinamici i punti cardinali sono: La stabilità, l’instabilità e la transizione Oggetto di studio del cognitivismo: E’ la mente Papert a differenza di Piaget che poneva l’accento sugli stadi di sviluppo, riteneva che gli indicatori più rilevanti per l’azione formativa che rendevano possibile lo sviluppo cognitivo erano: Stili di apprendimento e l’organizzazione dei contesti Prendere la palla a volo con le mani è l’obiettivo di: Ricevere con le mani la palla lanciata Quali tra le seguenti correnti di pensiero considera il soggetto come protagonista attivo delle sue conoscenze? Il cognitivismo Saltare in avanti con balzi molto lunghi da un piedi ad un altro è l’obiettivo di: Balzi/ salto in avanti Secondo la tesi del Piaget nei primi 2 anni d’età si sviluppa l’intelligenza: Senso motoria Secondo la tesi del Piaget per lo sviluppo evolutivo della personalità è di fondamentale importanza il periodo: Compreso nei primi 2 anni di vita Secondo il Robazza per spiegare l’apprendimento motorio, ma anche i motivi di un mancato apprendimento, bisogna far riferimento a 2 principali teorie di riferimento: La teoria dello schema e la teoria dei sistemi dinamici Secondo il Piaget, il passaggio da uno stadio evolutivo all’altro avvenire: In modo differente da soggetto a soggetto Secondo Pierre Parlebas in ogni attività motoria, ludica e/o sportiva è presente una specifica: Logica interna La batteria di test eurofit è costituita da ? N10 test