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Questo documento fornisce una panoramica dello sviluppo cognitivo, dai processi di base all'utilizzo di strumenti di valutazione, concentrandosi sulle diverse fasi dello sviluppo e i correlati cambiamenti di approccio. Diverse teorie sull'intelligenza vengono menzionate.

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Lo sviluppo cognitivo Processo attraverso il quale il bambino accede a modalità di codifica, strutturazione ed organizzazione delle informazioni sempre più evolute. L’intelligenza è: - la capacità di apprendere, acquisire nozioni e abilità, trarre profitto...

Lo sviluppo cognitivo Processo attraverso il quale il bambino accede a modalità di codifica, strutturazione ed organizzazione delle informazioni sempre più evolute. L’intelligenza è: - la capacità di apprendere, acquisire nozioni e abilità, trarre profitto dall’esperienza - la capacità di eseguire vari tipi di ragionamento - capacità di adattarsi a situazioni mutevoli Approccio psicometrico: l’intelligenza è vista come un tratto quantitativo e quindi misurabile. Utilizza la tecnica dell’analisi fattoriale Approccio cognitivista: studia i processi durante l’espletamento dei compiti Approccio ordinale: studia le strutture di pensiero che mediano l’interazione con l’ambiente. Secondo Piaget tali strutture sono organizzate gerarchicamente per cui quelle più evolute sono derivate da quelle del livello precedente secondo un ordine invariabile: - schemi senso motori: azioni effettivamente eseguite sugli oggetti - schemi simbolici: rappresentazioni interne che permettono di lavorare menalmente sulle esperienze - schemi operazionali: rappresentazioni interne caratterizzate dalla reversibilità che consentono di realizzare operazioni logiche, inizialmente solo sul materiale fisico e successivamente anche su premesse puramente ipotetiche La valutazione dello sviluppo cognitivo della prima infanzia si basa prevalentemente sulla valutazione della capacità senso motorie Scale dello sviluppo senso motorio Uzgiris e Hunt: valutano il livello dello sviluppo cognitivo secondo i 6 sottostadi dell’intelligenza individuati da Piaget. Bambino da 1 a 24 mesi o anche più grandi per i quali si sospetti un ritardo dello sviluppo psicomotorio - 1° sotto stadio: esercizio dei riflessi: 0-1 mese il bambini interagisce con l’ambiente esclusivamente attraverso i riflessi come prensione suzione e fonazione - 2° sotto stadio: comparsa delle reazioni circolari primarie: 1-4 mesi ripetizioni di azioni originariamente eseguite per caso e che hanno prodotto risultati piacevoli e interessanti sul proprio corpo - 3 sotto stadio: comparsa delle reazioni circolari secondarie: 4-8 mesi ripetizioni come sopra ma che hanno prodotto risultati piacevoli nell’ambiente (esempio bambino schiaccia papera di gomma e sente il suono) Causalità magico fenomenica - 4° sotto stadio: coordinazione degli schemi secondari e loro applicazione a situazioni nuove: 8-.12 mesi. Comincia ad applicare a situazioni nuove gli schemi che già conosce coordinandoli in modo che funzionino da fine e mezzo. Comincia permanenza oggetto - 5° sotto stadio: scoperta di nuovi mezzi mediante sperimentazione attiva : 12-18 mesi comparsa delle reazioni circolari terziarie. Quando trova un risultato interessante il bambino non si limita a riprodurre l’azione ma la modifica in modo tale da studiare come variano gli effetti - 6° sotto stadio: scoperta di nuovi mezzi mediante sperimentazione mentale: 18-24 mesi compare la funzione rappresentativa cioè la capacità di evocare mentalemnte oggetti o situazioni che non sono percettivamente presenti Secondo Uzgiris-Hunt la classificazione si divide in: - scala delle relazioni mezzi fini (evoluzione senso motoria) - scala dell’imitazione vocale e gestuale (evoluzione senso motoria) - scale degli schemi senso-motori (evoluzione senso motoria) - scala dell’inseguimento visivo e della permanenza dell’oggetto (costruzione delle categorie del reale) - scala della causalità operazionale ( costruzione delle categorie del reale) - scala delle relazioni spaziali tra gli oggetti (costruzione delle categorie del reale) Valutazione dello sviluppo cognitivo in età pre-scolare si concentra su una serie di funzione di natura cognitiva dove viene introdotto la distinzione tra ambito verbale e non verbale Competenze verbali: prevalenti espressioni di intelligenza cristallizzata - conoscenze lessicali - cultura generale Competenze verbali: prevalenti espressioni di intelligenza fluida: - capacità concettuali - problem solving sociale Competenze non verbali: prevalenti espressioni di intelligenza cristallizzata - abilità visuo percettive - abilità visuo costruttive Competenze non verbali: prevalenti espressioni di intelligenza fluida - abilità concettuali - abilità di ragionamento induttivo Leiter-R: batteria di valutazione dell'intelligenza non verbale, modalità di somministrazione interamente non verbale anche la modalità di risposta. Utilizzata per PCI. Divisia in batteria di visualizzazione e ragionamento e batteria di attenzione e memoria La valutazione dello sviluppo cognitivo in età scolare si focalizza ancora su una serie di competenze di tipo verbale e abilità di natura non verbale, si distingue da quella precedente perché vengono proposte situazioni più complesse WISC-IV: batteria di valutazione dello sviluppo intellettivo dai 6 ai 16 anni e 11 mesi. Fornisce: - indice complessivo delle capacità cognitive di natura verbale - indice complessivo delle capacità cognitive su base non verbale - indice complessivo delle capacità di memoria di lavoro - indice complessivo della velocità generale di elaborazione delle informazioni Il quoziente intellettivo totale (QIT) è dato: - indice di comprensione verbale (ICV): somiglianze, vocabolario, comprensione, informazione, ragionamento con le parole - indice di ragionamento visuo-percettivo (IRP): disegno con cubi, concetti illustrati, ragionamento con le matrici, completamento figure - indice di memoria di lavoro (IML): memoria di cifre, riordinamento di lettere e numeri, ragionamento aritmetico - indice di velocità di elaborazione (IVE): cifrario, ricerca di simboli, cancellazione QI: - 86-115: norma - 116-130: sopra media - >131: nettamente superiore alla norma - 71-85: borderline o area limite - 56-70: deficit di grado lieve - 41-55: deficit di grado medio o moderato -

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