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This document provides an overview of various bacterial infections, touching upon their characteristics, mechanisms, and clinical implications. Topics include pathogen identification, diagnosis, and disease processes.

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STREPTOCOCCUS AGALACTIAE Patogeno veterinario che causa GRAM+ mastite nei bovini Negli umani colonizza spesso il retto e la vagina Possibilità di trasmissione al neonato al...

STREPTOCOCCUS AGALACTIAE Patogeno veterinario che causa GRAM+ mastite nei bovini Negli umani colonizza spesso il retto e la vagina Possibilità di trasmissione al neonato al momento del parto Grave infezione neonatale (meningite, polmonite, setticemia) STREPTOCOCCUS AGALACTIAE Screening dello stato di portatore nelle donne in gravidanza Prelievo mediante tampone vaginale/rettale Coltivazione in Agar-Sangue Identificazione: - beta-emolisi - microscopia STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE Diplococco (cellule lanceolate) - Alfa-emolitico Colonie mucoidi (presenza di capsula polisaccaridica) a pedina di dama STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE Habitat: mucosa del rino-faringe - Uomo unico ospite - Poco resistente ad essiccamento e ad agenti chimici e fisici GRAM-POSITIVO - Trasmissione per contatto diretto o aerosol - Colpisce il polmone e causa la forma più comune di polmonite acquisita in ambito comunitario (polmonite lobare) Processo infiammatorio localizzato ad un lobo del polmone (polmonite lobare) Radiografia del torace Escreato giallastro (purulento) Esame microscopico dopo colorazione di Gram STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE CAPSULA POLISACCARIDICA - E’ il principale determinante di patogenicità - Ne esistono molti sierotipi diversi (oltre 90) - L’immunità acquisita nei confronti di un sierotipo non protegge dagli altri sierotipi (sono possibili infezioni ripetute) STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE SINUSITE ACUTA Può causare infezione dei seni paranasali (infiammazione con raccolta di essudato purulento endosinusale) e portare sinusite acuta con: Febbre Cefalea Secrezione nasale purulenta STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE OTITE MEDIA ACUTA Infezione dell’orecchio medio (per via tubarica) con infiammazione e raccolta di essudato purulento in orecchio medio Febbre Otalgia Membrana timpanica iperemica e protrudente STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE ALTRE PATOLOGIE Mastoidite (come complicanza di otite media) Setticemia Meningite purulenta (ematogena o come complicanza di mastoidite) Artrite settica (ematogena) INFEZIONI DA STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE DIAGNOSTICA BATTERIOSCOPICA Esame microscopico di materiali patologici (colorazione di Gram) Escreato Sedimento liquorale (polmonite lobare) (meningite purulenta) INFEZIONI DA STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE DIAGNOSTICA BATTERIOLOGICA COLTURALE Esame colturale dei materiali patologici (escreato, liquido da artrocentesi, liquor, sangue) Coltivazione in Agar-Sangue Identificazione: - aspetto colonie - microscopia - Ricerca antigene capsulare di pneumococco (siero polivalente) o profilo biochimico o profilo proteomico ESCREATOCOLTURA (ESAME COLTURALE DELL’ESCREATO) STAFILOCOCCHI - Cocchi Gram-positivi - Cellule aggregate a grappolo - Aerobi-anaerobi facoltativi - Possono differenziarsi dagli Streptococchi con il test dell’enzima catalasi: gli Stafilococchi possiedono questo enzima, mentre gli streptococchi non lo possiedono - Specie: S. aureus, S. epidermidis STAFILOCOCCHI Alotolleranti (crescono bene in terreni con elevate concentrazioni di NaCl) Agar Sale-Mannite (o terreno di Chapman): contiene 7.5% di NaCl, selettivo per stafilococchi Stafilococchi fermentanti il mannitolo il terreno si acidifica e vira al giallo (es. S. aureus) Stafilococchi non fermentanti il mannitolo il terreno resta del colore di origine (rosa) (es. S. epidermidis) STAFILOCOCCHI Habitat: - Commensali cutanei e del vestibolo nasale nell’uomo ed in altri animali (componenti costanti del microbiota cutaneo) - Abbastanza resistenti ad essiccamento e ad agenti chimici e fisici - Trasmissione per contatto, anche mediato da oggetti e superfici SUPERFICI CONTAMINATE DA STAFILOCOCCHI IN UN REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA STAFILOCOCCHI: PRINCIPALI SPECIE PATOGENE PER L’UOMO Si possono dividere in due gruppi in base alla presenza o assenza dell’enzima coagulasi. Questo enzima converte il fibrinogeno in fibrina, determinando un deposito di fibrina nel punto di infiammazione e intorno agli stessi stafilococchi, inibendo la fagocitosi. S. aureus: specie clinicamente più rilevante Coagulasi-positivo Altre specie (>40): - S. epidermidis - S. haemolyticus Coagulasi-negativi - S. saprophyticus - S. lugdunensis TEST DELLA COAGULASI Evidenzia la produzione di coagulasi, un enzima capace di indurre la coagulazione del plasma con formazione di un coagulo di fibrina - Mescolare 0.5 ml di coltura batterica con 0.5 ml di plasma di coniglio - Incubare a 37°C (1-4 ore) STAPHYLOCOCCUS AUREUS La principale specie di Staphylococcus patogena per l’uomo Deve il nome al tipico colore giallo oro delle colonie batteriche INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Infezioni della cute e dei tessuti molli S. aureus può causare infezioni a partenza dai follicoli piliferi o dalle ghiandole sebacee Raccolte circoscritte di essudato purulento (ascessi) intradermiche o sottocutanee INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Raccolte purulente circoscritte intradermiche o sottocutanee a partenza dai follicoli piliferi, dalle ghiandole sebacee follicolite foruncolo favo paronichia orzaiolo INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Celluliti (interessamento esteso del tessuto sottocutaneo con formazione di raccolte ascessuali) INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Infezioni della ferita chirurgica INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Infezioni nel “piede diabetico” e delle ulcere da pressione INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Osteomieliti (post-traumatiche) Endocarditi Frequenti nel Tossicodipendente Interessamento del cuore destro (tricuspide) INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Polmoniti INFEZIONI DA STAPHYLOCOCCUS AUREUS Setticemie Infezioni di protesi ed altri devices Gli stafilococchi hanno notevole capacità di formare biofilm su materiali protesici STAPHYLOCOCCUS AUREUS DETERMINANTI DI PATOGENICITÀ Microcapsula Contribuisce a polisaccaridica resistere alla fagocitosi STAPHYLOCOCCUS AUREUS DETERMINANTI DI PATOGENICITÀ Esoenzimi - Catalasi: resistenza ad H2O2 (neutrofili) - Coagulasi: favorisce ascessualizzazione - DNAsi: degrada il DNA liberato dalle cellule morte - Ialuronidasi: degrada acido ialuronico della matrice intercellulare (spreading factor) - Lipasi: degrada lipidi tessutali STAPHYLOCOCCUS AUREUS DETERMINANTI DI PATOGENICITÀ Tossina di Panton-Valentine (PV) S. aureus 2 componenti: - LukS PV - LukF PV Causa lisi o apoptosi dei neutrofili - Difesa da fagocitosi - Promuove il danno tessutale Le infezioni causate da ceppi produttori di PV sono spesso più gravi (lesioni necrotizzanti) STAPHYLOCOCCUS AUREUS PRODUTTORE DI TOSSINA ESFOLIATIVA Alcuni ceppi di S. aureus producono una tossina proteica detta TOSSINA ESFOLIATIVA La TOSSINA ESFOLIATIVA ha come bersaglio i desmosomi dell’epidermide (serino-proteasi che cliva la desmogleina 1) Scollamento dell’epidermide (necrolisi epidermica tossica) STAPHYLOCOCCUS AUREUS PRODUTTORE DI TOSSINA ESFOLIATIVA Staphylococcal Scalded Skin Syndrome Osservata spesso nel neonato (infezione cordone) STAPHYLOCOCCUS AUREUS E INTOSSICAZIONI ALIMENTARI Alcuni ceppi di S. aureus producono ENTEROTOSSINE Contaminazione di alimenti (panna, crema, gelati, carni) e produzione di tossina Dopo poche ore dall’ingestione di un alimento contaminato: nausea, vomito, diarrea (risoluzione in 24-48 ore) STAPHYLOCOCCUS AUREUS E SINDROME DA SHOCK TOSSICO Alcuni ceppi di S. aureus producono una tossina proteica detta TSST (Toxic-Shock Syndrome Toxin) La tossina TSST agisce da SUPERANTIGENE Responsabile della Sindrome da Shock Tossico (TSS). Malattia grave, caratterizzata da febbre alta, vomito, diarrea, stato confusionale ed eruzioni cutanee. Può progredire rapidamente verso uno stato di shock grave e intrattabile. TSST AGISCE COME SUPERANTIGENE Forza l'interazione tra MHC di classe II dei macrofagi e recettori delle cellule T Attivaz. indiscriminata di macrofagi e cellule T Rilascio massivo di citochine Vasodilatazione, shock SINDROME DA SHOCK TOSSICO: PATOGENESI Ceppo di S. aureus produttore di TSST Colonizzazione di assorbenti interni (possibili anche casi da colonizzazione di tamponi nasali chirurgici) S. aureus cresce e produce tossina TSST, che viene assorbita e passa in circolo Shock tossico STAFILOCOCCHI COAGULASI-NEGATIVI (CNS) Normali commensali della cute (componenti del microbiota cutaneo), più raramente patogeni (rispetto a S. aureus) Specie più comuni: - S. epidermidis - S. saprophyticus - S. haemolyticus - S. capitis - S. lugdunensis STAFILOCOCCHI COAGULASI-NEGATIVI (CNS) Infezioni causate da SCN: - Infezioni delle vie urinarie nella donna giovane (S. saprophyticus) - Infezioni di devices e dispositivi protesici: CVC, protesi articolari, protesi vascolari, protesi valvolari etc. (capacità di formare biofilm) Gli SCN cutanei colonizzano la superficie del CVC formando biofilm. Distacco di emboli settici con batteriemia CORINEBATTERI - Bacilli gram-positivi immobili, asporigeni, non capsulati - Il genere Corynebacterium comprende un gruppo eterogeneo di batteri, agenti patogeni animali e vegetali. - Alcuni di essi fanno parte della normale flora degli essere umani, trovando una nicchia adatta in ogni sito anatomico, in particolare la pelle e le narici. - La specie più nota è Corynebacterium diphteriae, agente eziologico della difterite, infezione delle vie respiratorie. - Colonizza le membrane mucose del tratto respiratorio (faringea, laringea, nasale) oppure distretti come la pelle o la congiuntiva. - La lesione è causata dall’esotossina difterica, che causa la morte delle cellule epiteliali con formazione di essudato fibrinoso e insorgenza di placche pseudomembranose di colore biancastro. ENTEROBACTERIACEAE Morfologia e struttura: - bacilli Gram-negativi - molte specie mobili per flagelli peritrichi - molte specie fimbriate (importanza delle fimbrie per la colonizzazione intestinale) - alcune specie capsulate (capsula come determinante di patogenicità per infezioni invasive) - plasmidi frequenti (frequente lo scambio di materiale genetico mediante plasmidi coniugativi) ENTEROBACTERIACEAE - Anaerobi facoltativi. - Alcuni membri si trovano nel suolo, nell’acqua e nella materia in decomposizione. - Alcuni ceppi patogeni producono esotossine ad attività enterotossica (enterotossine) che colpiscono il tratto intestinale, provocando diarrea e perdita di liquidi dal corpo. ENTEROBACTERIACEAE Terreni selettivi e differenziatori per Enterobacteriaceae (utili per l’isolamento da campioni clinici ed ambientali, e per identificazione presuntiva delle diverse specie) Es: Agar MacConkey Cristalvioletto e sali biliari: selettivo per batteri gram-negativi ad habitat intestinale Lattoso, rosso neutro: differenziatore nei confronti degli enterobatteri che fermentano il lattosio (colonie fucsia) da quelli che non lo fermentano (colonie non colorate) ENTEROBACTERIACEAE Escherichia coli Enterobacter aerogenes fermentano il lattoso formano colonie fucsia Salmonella Proteus mirabilis non fermentano il lattoso formano colonie non colorate ENTEROBACTERIACEAE SALMONELLA ENTERICA Famiglia: Enterobacteriaceae Bacilli Gram-negativi Mobile per flagelli peritrichi Colonie non colorate su Non fermenta il lattoso agar McConkey Esistenza di numerosissime varianti (>2000) che si differenziano per la struttura (e quindi per le caratteristiche antigeniche) di due componenti esposti in superficie: - polisaccaride O (antigene O) - proteine flagellari (antigene H) Le varianti sono dette sierotipi (o serovar) MALATTIE DA SALMONELLA ENTERICA (SALMONELLOSI) ENTERITI - Infezioni localizzate nella parete intestinale - Causate da diversi sierotipi ad ampio spettro d’ospite (adattati a uomo ed animali) FEBBRE TIFOIDE - Infezione con diffusione setticemica - Causata da pochissimi sierotipi altamente adattati all’uomo (es. S. enterica serovar Typhi) COPROCOLTURA PER RICERCA DI PATOGENI ENTERICI - Raccolta campione con contenitore sterile - Invio al laboratorio - Semina su terreni selettivi e differenziatori COPROCOLTURA PER RICERCA DI SALMONELLA Identificazione colonie sospette Identificazione di specie (Salmonella enterica) - test biochimici - spettrometria di massa Identificazione di sierotipo ricercando gli antigeni con test di agglutinazione (utilizzando anticorpi con specificità nota) ENTERITI DA SALMONELLA ▪ Comuni anche nei paesi industrializzati (Salmonella è una delle principali cause di enterite batterica) ▪ Causate da moltissimi sierotipi adattati ad uomo ed animali ▪ Gli animali rappresentano il principale serbatoio; la trasmissione avviene in genere attraverso cibi contaminati (carne, uova, etc.) SALMONELLA NELLE UOVA ▪ Possono contaminare il guscio ma anche il tuorlo (contaminazione prima della formazione del guscio) ▪ Rischio di infezione per alimenti preparati con uova crude (es. creme, maionese, dolci etc.) TAPPE FONDAMENTALI NELLA PATOGENESI DELLA INFEZIONE INTESTINALE DA SALMONELLA 1. Invasione dell’epitelio intestinale 2. Le salmonelle attraversano le cellule epiteliali e sono fagocitate dai macrofagi 3. Capacità di sopravvivere e moltiplicarsi nei macrofagi (Differente comportamento rispetto alla maggior parte delle Enterobacteriaceae, che non hanno la capacità di invadere la mucosa intestinale) 4. Venute a contatto con le cellule epiteliali, le salmonelle inducono una risposta cellulare finalizzata ad internalizzare i batteri all’interno di vacuoli SALMONELLA ENTERICA: INVASIONE EPITELIO INTESTINALE Proteine batteriche effettrici: - riarrangiano il citoscheletro e promuovono l’internalizzazione dei batteri nella cellula epiteliale - inducono risposta secretoria che attira i macrofagi TTSS: - sistema specializzato per la iniezione di proteine batteriche nella cellula epiteliale dell’ospite La capacità di sopravvivere e moltiplicarsi nei macrofagi è dovuta alla capacità di Salmonella di iniettare proteine batteriche nella cellula attraverso un altro TTSS. INFEZIONI DA SALMONELLA : FEBBRE TIFOIDE - Causata da pochissimi sierotipi (Salmonella enterica serovar Typhi è il principale) adattati all’uomo, che è l’unico serbatoio naturale - Trasmissione attraverso acqua o cibi contaminati - Rara nei paesi industrializzati (condizioni igieniche buone – sistemi efficaci di smaltimento dei liquami) - Frequente nei paesi a basso reddito (scarse condizioni igieniche, contaminazione fecale ambientale) - 20.000.000 di casi all’anno nel mondo - 200.000 di morti all’anno nel mondo FEBBRE TIFOIDE - PATOGENESI - Ingestione Salmonelle - Invasione epitelio intestinale, sopravvivenza nei macrofagi - Linfonodi mesenterici dotto toracico torrente circolatorio (batteriemia primaria) Importante la produzione di capsula polisaccaridica (antigene capsulare Vi) - Localizzazione al sistema RE (milza, fegato, midollo osseo) e moltiplicazione nei macrofagi - Batteriemia secondaria - Diffusione sistemica e localizzazione alle vie biliari: eliminazione con la bile nell’intestino FEBBRE TIFOIDE – PATOGENESI (II) - Invasione epitelio intestinale (alto numero di batteri, forte riposta infiammatoria) - Lesioni parete intestinale (possibile perforazione) - Febbre, dolori addominali, diarrea con muco e sangue - Eliminazione con le feci (salmonelle coltivabili dalle feci - coprocoltura) Possibilità di eliminare per lunghi periodi salmonelle nelle feci durante la convalescenza Possibilità di portatori cronici di salmonelle nelle vie biliari (asintomatici) Ruolo determinante nella diffusione dell’infezione FEBBRE TIFOIDE - DIAGNOSI SIEROLOGICA In seguito all’infezione con Salmonella enterica serovar Typhi vengono prodotti anticorpi nei confronti degli antigeni superficiali della Salmonella, che possono essere evidenziati facilmente mediante REAZIONE di AGGLUTINAZIONE Il siero del paziente viene miscelato con una sospensione di Salmonella Typhi e la presenza di anticorpi viene documentata dalla positività della reazione Cimentando diluizioni progressive del siero, è possibile misurare la quantità di anticorpi agglutinanti (TITOLO ANTICORPALE) Il TITOLO ANTICORPALE è la più elevata diluizione del siero in grado di agglutinare la sospensione di Salmonelle Gli anticorpi agglutinanti vengono prodotti dopo 10-15 giorni dall’infezione e persistono per breve periodo di tempo THE PROBLEM Everyday we all generate rebound droplets during urination and after toilet flushing. This way viruses and bacteria can spread and cause infection through direct contact with the surfaces or by inhalation1-3. 1. American Journal of Infection Control, 2014 2. Emerging Microbes & Infections, 2020. 3. Science of the Total Environment, 2020. THE SOLUTION Foamille is a first in class foam which suppress the generation of droplets inside the vase. Rebound droplets Preventive and cleaning action Environmentally friendly Stable regardless of temperature and humidity Pleasant appearance and smell Not toxic for humans or harmful for surfaces No droplets after Foamille No need for specific certifications Patented (n.102020000006820) RESULTS Klebsiella pneumoniae Rebound droplets formed without foam (A e B) multi-drug resistant No drops with foam (C e D) Scientific publication: Arena et al. Antimicrobial resistance and infection control.(2021)

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