Domande e risposte PIZ PDF

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Camaioni L., Di Blasio P.

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Psicologia dello sviluppo sviluppo cognitivo teorie dello sviluppo psicologia

Summary

Questo documento presenta un questionario su Psicologia dello Sviluppo, con domande e risposte relative a vari capitoli, argomenti e teorie chiave della psicologia dello sviluppo. Il documento si rivolge a studenti universitari.

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Capitolo I. Esercizi 1) Secondo l'approccio organismico l'individuo è: a. attivo e si autorganizza b. simbolico e determinato dalla storia personale c. docile e plasmabile 2) L'approccio organismico caratterizza lo sviluppo come un processo: a. continu...

Capitolo I. Esercizi 1) Secondo l'approccio organismico l'individuo è: a. attivo e si autorganizza b. simbolico e determinato dalla storia personale c. docile e plasmabile 2) L'approccio organismico caratterizza lo sviluppo come un processo: a. continuo b. discontinuo c. flessibile 3) Quali teorie dello sviluppo attribuiscono pari importanza ai fattori genetici e ambientali? a. la teoria organismica b. la teoria comportamentista c. la teoria generativista 4) Quali processi regolano l'apprendimento secondo la teoria di Skinner? a. il condizionamento classico e l'apprendimento per osservazione b. il condizionamento operante e l'apprendimento per osservazione c. il condizionamento classico e il condizionamento operante 5) Secondo Bandura l'apprendimento: a. avviene grazie allo sviluppo di nuove capacità cognitive b. deriva dall'osservazione dei comportamenti altrui c. deriva dal rinforzo fornito ai comportamenti 6) Qual è il metodo d'indagine maggiormente utilizzato dall'approccio comportamentistico? a. la sperimentazione e l'osservazione con un grado massimo di controllo b. l'osservazione naturalistica con un grado medio di controllo c. l'osservazione e sperimentazione con un grado moderato di controllo Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) Un importante esponente del maturazionismo è: a. Piaget b. Gesell c. Skinner 8) Secondo Gesell lo sviluppo è principalmente dovuto: a. al continuo esercizio di determinate abilità b. ad una base biologica e genetica specifica per ogni individuo c. all'esperienza e alle capacità imitative 9) Secondo il costruttivismo lo sviluppo cognitivo: a. corrisponde ad una serie di modificazioni che riflettono l' equilibrio tra individuo e ambiente b. corrisponde all'apprendimento di strategie e risposte c. è dovuto alla maturazione di schemi innati 10) La ricerca sullo sviluppo cognitivo secondo i comportamentisti si ispira: a. ai principi di equifinalità e interscambio b. ai principi di riduzionismo ed equifinalità c. ai principi di riduzionismo e parsimonia 11) Cosa prevede il principio del riduzionismo? a. che i meccanismi dell'apprendimento operino allo stesso modo per l'intero ciclo vitale b. che il comportamento complesso è riconducibile ad una serie di comportamenti semplici c. che il comportamento può essere ricondotto alle caratteristiche innate di ogni individuo 12) Cosa prevede il principio della parsimonia? a. che un meccanismo esplicativo generale va preferito ad un meccanismo che spiega un numero ristretto di fenomeni b. che il comportamento complesso è riconducibile ad una serie di comportamenti semplici c. che il comportamento è teso al raggiungimento del maggiore vantaggio con il minore sforzo Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 13) Secondo la teoria di Bronfenbrenner lo sviluppo è: a. un processo regolato da leggi universali b. un processo calato nel contesto e nell'ambiente di vita del bambino c. un processo regolato da strutture gerarchicamente ordinate 14) Secondo la teoria di Bronfenbrenner l'esosistema è: a. indipendente dal micrositema b. influenzato dal macrosistema c. determinato dal mesosistema 15) Secondo Chess e Thomas l'individuo: a. modella il suo carattere sulla base delle esperienze b. modella il suo carattere sulla base delle figure di riferimento c. nasce munito di particolari tratti temperamentali 16) Quali sono i vantaggi di un disegno di ricerca longitudinale? a. confrontare soggetti di diverse età b. seguire nel tempo lo sviluppo individuale e gli eventuali cambiamenti c. confrontare i cambiamenti legati all'età e i cambiamenti di tipo sociale 17) Cos'è una variabile indipendente? a. misura del comportamento osservato b. misura della eventuale modificazione c. situazione che viene manipolata 18) Per validità interna della ricerca si intende: a. che la relazione tra variabili indipendenti e variabili dipendenti sia quella proposta dal ricercatore b. che i risultati della ricerca siano generalizzabili ad altre situazioni c. che i risultati si conformino alla teoria di riferimento 19) Cos'è un disegno correlazionale? a. uno studio che descrive il rapporto tra due variabili b. uno studio che confronta gruppi la cui composizione non è casuale c. uno studio che descrive i cambiamenti di una variabile nel tempo Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 20) Qual è la differenza tra l'osservazione e l'esperimento? a. l'osservazione avviene solo in un ambiente naturale e l'esperimento solo in laboratorio b. l'osservazione permette di verificare le presenza di relazioni causa-effetto c. nell'osservazione non vengono manipolate le variabili indipendenti 21) Le fonti di errore nell'osservazione possono riguardare: a. gli osservatori e i ricercatori b. i soggetti osservati, gli osservatori e i ricercatori c. i soggetti osservati e i ricercatori 22) Per somministrare un questionario o un'intervista ad un bambino bisogna: a. assicurarsi che possegga una adeguata capacità di comprensione e produzione del linguaggio b. assicurarsi che sia consapevole della propria memoria c. assicurarsi che abbia buone capacità di rappresentazione simbolica 23) L'intervista si definisce strutturata quando: a. richiede risposte estese e articolate b. le domande hanno una sequenza precisa c. le risposte sono predefinite Pagina 4 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo II. Esercizi 1) Che cosa sono gli agenti teratogeni? a. fattori genetici che causano alterazioni nell'embrione e nel feto b. fattori ambientali che causano un danno congenito nell'embrione e nel feto c. fattori responsabili dello sviluppo dell'embrione e del feto 2) Qual è la durata del periodo embrionale? a. dall'inizio della terza alla fine dell'ottava settimana di gestazione b. dall'inizio della seconda alla fine della settima settimana di gestazione c. dalla fine della terza alla fine della nona settimana di gestazione 3) Qual è la durata del periodo fetale? a. dalla nona settimana al termine della gestazione b. dalla ottava settimana al termine della gestazione c. dalla settima settimana alla fine della gestazione 4) Quale tecnica consente di osservare la motricità del feto? a. l'amniocentesi b. l'ecografia c. l'endoscopia 5) Quali sono i metodi di analisi dei tessuti fetali? a. l'amniocentesi, il prelievo dei villi coriali e l'ecografia b. il prelievo dei villi coriali e l'ecografia c. l'amniocentesi e il prelievo dei villi coriali 6) Per asimmetria dello sviluppo si intende: a. che le funzioni corporee e psichiche sono differenziate b. che tessuti e organi si sviluppano in tempi diversi c. che le cellule si moltiplicano in modo differente Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) Quando avviene un significativo cambiamento nella motricità fetale? a. nella seconda metà della gravidanza b. nella settima settimana di gestazione c. nelle prime settimane di gestazione 8) Che cos'è il riflesso di Moro? a. reazione di orientamento della testa verso il seno materno b. reazione di afferramento in seguito alla stimolazione del palmo della mano c. reazione di inarcamento della schiena con estensione di braccia e gambe 9) Quanti sono gli stati di coscienza del neonato secondo Prechtl? a. 6 b. 5 c. 3 10) Secondo la teoria di Gesell e Amatruda: a. lo sviluppo motorio segue la legge della progressione cefalo-caudale e prossimo-distale b. lo sviluppo delle funzioni corrisponde alla costruzione di un sistema gerarchico di schemi e rappresentazioni c. lo sviluppo è dato dall'interazione fra fattori intrinseci al sistema nervoso, fattori ambientali e caratteristiche biomeccaniche dell'individuo 11) Secondo il "modello maturativo" la scomparsa della marcia automatica dipende da: a. l'incapacità della forza muscolare di sostenere il peso del corpo b. l'acquisizione di altre capacità nel repertorio motorio c. la progressiva maturazione dei centri nervosi che controllano il movimento 12) Secondo la "teoria dei sistemi dinamici" lo sviluppo motorio è dovuto a: a. fattori intrinseci al sistema nervoso b. fattori intrinseci al sistema nervoso, fattori ambientali e caratteristiche biomeccaniche dell'individuo c. caratteristiche biomeccaniche dell'individuo e fattori intrinseci al sistema nervoso Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 13) A quale età il bambino conquista la posizione seduta senza appoggio? a. verso i 9 mesi b. verso gli 11 mesi c. verso i 4 mesi 14) A che età scompare il "riflesso di presa"? a. verso i 3 mesi b. poche ore dopo la nascita c. verso i 2 mesi 15) Qual è l'ultima tappa nell'evoluzione del "gesto di prensione"? a. prensione radio-digitale b. prensione digito-palmare c. prensione cubito-palmare 16) Quando inizia la produzione di testosterone? a. circa all'ottava settimana di gestazione b. circa alla nona settimana di gestazione c. circa alla settima settimana di gestazione 17) Qual è la differenza tra caratteri sessuali primari e secondari? a. i primari sono necessari alla riproduzione e i secondari no b. i primari non sono necessari alla riproduzione e i secondari sìi c. entrambi sono necessari alla riproduzione 18) Secondo Tanner lo sviluppo puberale in quante fasi si compie? a. in 4 fasi b. in 3 fasi c. in 5 fasi 19) Che cosa si intende per dimorfismo sessuale? a. differenze negli organi sessuali tra individui dello stesso sesso b. capacità di adattamento dell'individuo al sesso cromosomico cui appartiene c. modificazioni e cambiamenti che completano la differenza fra i sessi Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 20) Le connessioni tra neuroni vengono chiamate: a. sinapsi b. assoni c. dendriti 21) La mielina svolge la funzione di: a. proteggere le fibre nervose dagli agenti patogeni b. aumentare la velocità di trasmissione dell'impulso nervoso c. riparare le cellule nervose in caso di deterioramento Pagina 4 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo III. Esercizi 1) Come si definisce la percezione? a. Una registrazione puntuale e passiva della realtà percepita b. L'effetto soggettivo e immediato provocato dagli stimoli ambientali c. Un processo attivo e dinamico di elaborazione degli stimoli sensoriali 2) Alla nascita il neonato: a. non è in grado di discriminare i sapori b. è in grado di differenziare i sapori piacevoli da quelli sgradevoli c. è in grado di differenziare le principali qualità gustative (amaro, dolce, salato e acido) 3) La sensibilità olfattiva compare: a. a 1 mese b. alla nascita c. a 3 mesi 4) Alla nascita il bambino predilige: a. la voce materna e i suoni ritmici b. la voce materna e tutti i suoni c. tutte le voci umane e i suoni ritmici 5) Il neonato è in grado di riconoscere precocemente: a. i fonemi di tutte le lingue b. i fonemi della propria lingua c. non è in grado di riconoscere precocemente i fonemi 6) Le capacità visive del neonato sono limitate: a. da un'incompleta maturazione del sistema visivo b. da un'incompleta maturazione del sistema nervoso c. da un'incompleta maturazione del sistema visivo e del sistema nervoso Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) Il neonato preferisce: a. gli stimoli curvilinei, strutturati e complessi b. gli stimoli lineari, strutturati e complessi c. gli stimoli curvilinei, strutturati e semplici 8) Alla nascita il bambino: a. ha una visione monocromatica b. ha una visione tricromatica c. ha una visione policromatica 9) La difficoltà del neonato nel variare il focus dell'attenzione si definisce: a. attenzione selettiva b. attenzione obbligatoria c. attenzione focalizzata 10) Quali elementi del volto umano attirano l'attenzione del neonato? a. I margini esterni b. Gli elementi interni c. Inizialmente i margini esterni e successivamente anche gli elementi interni 11) Secondo la posizione di Gibson, le coordinazioni intermodali si sviluppano nel bambino a partire da: a. il sesto mese di vita. b. dalla nascita. c. dal primo anno di vita. 12) La percezione della distanza e della profondità: a. precede il riconoscimento della forma e del colore degli stimoli b. segue il riconoscimento della forma e del colore degli stimoli c. è concomitante al riconoscimento della forma e del colore degli stimoli 13) Il bambino risulta in grado di riconoscere figure dal contorno lacunoso: a. a 1 anno b. a 3 anni c. a 6 anni Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 14) Con il termine sincretismo infantile si intende il fenomeno per cui: a. la percezione della struttura di insieme ostacola l'individuazione delle singole parti b. la percezione della struttura di insieme favorisce l'individuazione delle singole parti c. la percezione del colore dello stimolo favorisce l'individuazione della forma 15) I processi cognitivi: a. sono indipendenti dall'attività percettiva b. guidano l'attività percettiva c. sono subordinati all'attività percettiva 16) La percezione di stimoli lontani come più grandi di quanto siano realmente prende il nome di: a. supercostanza b. macrocostanza c. microcostanza Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo IV. Esercizi 1) Secondo la teoria di Piaget: a. l'individuo è un recettore passivo di influenze ambientali b. l'individuo evolve in base alle strutture innate c. l'individuo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l'ambiente 2) Secondo Piaget l'intelligenza è: a. accomodamento e adattamento b. assimilazione e accomodamento c. adattamento e assimilazione 3) Secondo Piaget assimilazione e accomodamento sono: a. funzioni invarianti b. strutture variabili c. funzioni variabili 4) La differenziazione tra mezzi e fini secondo Piaget compare: a. tra 18 e 24 mesi b. tra 8 e 12 mesi c. tra 24 e 36 mesi 5) L'egocentrismo radicale si manifesta: a. nel secondo sottostadio sensomotorio b. nel terzo sottostadio sensomotorio c. nel primo sottostadio sensomotorio 6) La reazione circolare primaria compare: a. nel primo sottostadio sensomotorio b. nel secondo sottostadio sensomotorio c. nel terzo sottostadio sensomotorio Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) Le reazioni circolari terziarie sono: a. comportamenti conservatori b. comportamenti ben strutturati c. comportamenti di sperimentazione attiva 8) Lo stadio preoperatorio caratterizza il periodo: a. da 1 a 5 anni b. da 3 a 7 anni c. da 2 a 6 anni 9) Secondo il costruttivismo lo sviluppo cognitivo: a. una manifestazione della capacità rappresentativa b. una manifestazione della capacità percettiva c. una manifestazione della capacità motoria 10) Il pensiero reversibile compare: a. nello stadio operatorio formale b. nello stadio operatorio concreto c. nello stadio preoperatorio 11) Lo stadio operatorio formale caratterizza il periodo: a. da 10 anni in poi b. da 11 anni in poi c. da 12 anni in poi 12) Cosa si intende per "zona di sviluppo prossimale"? a. il passaggio dal linguaggio sociale al linguaggio interiore b. la distanza tra livello di sviluppo effettivo e livello di sviluppo potenziale c. il processo di interiorizzazione di forme culturali 13) Il compito del pendolo di Piaget viene risolto: a. nello stadio operatorio concreto b. nello stadio preoperatorio c. nello stadio operatorio formale Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 14) Secondo Bruner la rappresentazione simbolica codifica la realtà: a. attraverso immagini b. attraverso il linguaggio c. attraverso l'azione 15) In quale approccio teorico si parla di "scaffolding"? a. nella teoria di Bruner b. nella teoria HIP c. nella teoria di Piaget 16) Quale delle seguenti teorie sostiene che lo sviluppo cognitivo è caratterizzato da cambiamenti discontinui e da processi dominio-generali? a. la teoria HIP b. la teoria di Piaget c. la teoria di Bruner 17) Nello spiegare lo sviluppo cognitivo la teoria HIP pone l'accento su: a. competenza e discontinuità b. prestazione e discontinuità c. prestazione e continuità 18) Secondo Wellman il bambino di 3 anni padroneggia: a. una psicologia del desiderio b. una psicologia dalla credenza-desiderio c. una psicologia della credenza 19) Nella Teoria della Mente la comprensione della "falsa credenza" significa: a. che le azioni possono essere influenzate da esperienze percettive illusorie b. che le azioni possono essere determinate da credenze sbagliate c. che le azioni possono non corrispondere ai desideri e alle intenzioni 20) Secondo Camaioni, un importante precursore della Teoria della mente è: a. il gioco simbolico b. l'imitazione delle azioni altrui c. l'intenzione comunicativa dichiarativa Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 21) Baron-Cohen prevede quattro moduli nello sviluppo della teoria della mente. Uno di questi è: a. deputato all’elaborazione della direzione del suono b. permette la relazione con la madre c. specializzato nel cogliere l’intenzionalità e nel rappresentare gli stati volitivi 22) I bambini affetti da sindrome autistica: a. raramente riescono a superare la prova della falsa credenza b. riescono con facilità a superare la prova della falsa credenza c. sono più portati dei bambini con la sindrome di Down a superare la prova della falsa credenza. 23) Secondo la teoria triarchica di Sternberg, l'intelligenza "componenziale" rappresenta: a. il pensiero analitico b. la capacità di adattarsi alle situazioni c. la soluzione creativa dei problemi 24) Secondo la scala di Binet, il Quoziente di intelligenza è dato dal: a. rapporto tra età cronologica ed età gestazionale b. rapporto tra età mentale e livello socioeconomico c. rapporto tra età cronologica ed età mentale 25) La scala WISC-R può essere somministrata a individui: a. dai 6 ai 16 anni b. dai 4 ai 12 anni c. dai 5 ai 15 anni Pagina 4 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo V. Esercizi 1) Quale studioso ha ipotizzato l'esistenza di un dispositivo innato per l'acquisizione del linguaggio? a. Chomsky b. Skinner c. Vygotskij 2) Secondo Piaget l'acquisizione del linguaggio: a. precede lo sviluppo cognitivo b. deriva dallo sviluppo cognitivo c. è contemporanea allo sviluppo cognitivo 3) Secondo Piaget il linguaggio compare: a. nel sesto stadio sensomotorio b. nel quinto stadio sensomotorio c. nel quarto stadio sensomotorio 4) Che cosa si intende con il termine pragmatica? a. la competenza comunicativa b. la competenza grammaticale c. gli usi del linguaggio nel contesto 5) Quale studioso parla di formati di attenzione condivisa e di azione condivisa? a. Bruner b. Vygotskij c. Miller 6) Quale studioso ha analizzato le caratteristiche acustiche del pianto? a. Wolff b. Bowlby c. Bruner Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) A che età il bambino produce la lallazione canonica? a. tra 6 e 7 mesi b. tra 2 e 6 mesi c. tra 3 e 8 mesi 8) A che età il bambino produce la lallazione variata? a. tra 7 e 10 mesi b. tra 6 e 7 mesi c. tra 10 e 12 mesi 9) Che cosa si intende per gesto deittico? a. un gesto che esprime un'intenzione comunicativa b. un gesto strumentale c. un gesto distale 10) Che cosa si intende per gesto referenziale? a. un gesto che esprime un'intenzione comunicativa b. un gesto che esprime un'intenzione comunicativa e rappresenta un referente specifico c. un gesto sociale 11) Che cosa si intende per processo di decontestualizzazione? a. il passaggio da un uso non-referenziale ad uno referenziale delle parole b. il passaggio dalla comprensione alla produzione del linguaggio c. il passaggio dallo sviluppo prelinguistico a quello linguistico 12) Che cosa si intende per uso referenziale delle parole? a. la capacità di riferirsi a oggetti/persone presenti b. la capacità di comprendere la relazione arbitraria tra suono e significato c. la capacità di comprendere la relazione tra gesto e parola 13) Nello sviluppo lessicale la cosiddetta esplosione del vocabolario compare all'incirca: a. tra i 17 e i 24 mesi b. tra i 12 e i 16 mesi c. tra i 12 e i 24 mesi Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 14) Il bambino impara per primo i nomi che rappresentano: a. categorie-base b. categorie subordinate c. categorie sovraordinate 15) Se il bambino chiama "cane" qualsiasi animale a quattro zampe si tratta di un errore di: a. sottoestensione b. sovrapposizione c. sovraestensione 16) Nella teoria di Katherine Nelson il significato delle parole viene spiegato in termini di: a. somiglianze percettive b. somiglianze funzionale c. somiglianze formali 17) Quali componenti si individuano nello sviluppo della grammatica? a. morfologia e sintassi b. lessico e sintassi c. morfologia e lessico 18) Quando i bambini cominciano a combinare due-tre parole? a. quando compaiono i gesti refenziali b. quando il loro vocabolario supera le 50 parole c. quando la loro comprensione delle parole migliora 19) Che cos'è la classe perno secondo Brown e Fraser? a. parole che non hanno una posizione fissa nella frase b. parole che ricorrono poco frequentemente c. parole che ricorrono frequentemente e in posizione iniziale nella frase 20) A quale età i bambini padroneggiano le strutture semantiche fondamentali? a. tra 36 e 48 mesi b. tra 24 e 36 mesi c. tra 12 e 36 mesi Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 21) Che cos'è la Lunghezza Media dell'Enunciato nella lingua italiana? a. il rapporto tra numero di morfemi e numero di enunciati prodotti dal bambino b. il rapporto tra numero di fonemi e numero di enunciati prodotti dal bambino c. il rapporto tra numero di parole e numero di enunciati prodotti dal bambino 22) A quale età i bambini utilizzano l'accordo soggetto-verbo nella produzione spontanea? a. entro i tre anni b. entro i quattro anni c. entro i cinque anni 23) Che cosa intendiamo per abilità percettive nella comunicazione referenziale? a. la capacità di identificare somiglianze e differenze tra referente e non referenti b. la capacità di ricordare gli attributi per descrivere referente e non referenti c. la capacità di differenziare gli attributi del referente da quelli dei non referenti 24) Quale fattore incide positivamente sulla padronanza del metalinguaggio? a. l'alfabetizzazione b. la socializzazione c. il gioco simbolico 25) Secondo le ricerche più recenti l'efficacia della comunicazione è influenzata da: a. l'egocentrismo del bambino b. il carico cognitivo del compito c. la presenza di un interlocutore adulto 26) Il bambino che impara a parlare con uno stile "espressivo": a. è interessato a conoscere gli oggetti b. è interessato alle relazioni sociali c. ha un approccio riflessivo alla soluzione dei problemi 27) Il bambino che impara a parlare con uno stile "referenziale": a. produce più nomi che verbi nel primo vocabolario b. produce soprattutto pronomi e formule sociali nel primo vocabolario c. produce più verbi che nomi nel primo vocabolario Pagina 4 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 28) In quale percentuale i bambini imparano la lingua italiana con uno stile specifico? a. l'83 % b. il 17 % c. il 60 % 29) Che differenza c’è, nel processo di acquisizione della lettura, tra la fase logografica e la fase alfabetica? a. Nella fase logografica, i bambini apprendono le regole di conversione grafema-fonema, mentre in quella alfabetica riconoscono alcune parole brevi e molto frequenti che fanno parte delle loro esperienze quotidiane. b. Nella fase logografica le parole sono associate a rappresentazioni astratte, ormai indipendenti dalle caratteristiche percettive, mentre nella fase alfabetica i bambini sono già in grado di riconoscere alcune parole brevi e molto frequenti, che fanno parte delle loro esperienze quotidiane. c. Nella fase logografica i bambini sono in grado di riconoscere alcune parole brevi e molto frequenti che fanno parte delle loro esperienze quotidiane, mentre in quella alfabetica i bambini apprendono le regole di conversione grafema-fonema. Pagina 5 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo VI. Esercizi 1) La conoscenza di sé: a. precede la conoscenza degli altri b. segue la conoscenza degli altri c. si sviluppa parallelamente alla conoscenza degli altri 2) Qual è la differenza tra sé esistenziale e sé categorico? a. il primo è implicito, mentre il secondo è esplicito b. il primo è esplicito, mentre il secondo è implicito c. sono entrambi impliciti 3) Il processo di decentramento mentale e di oggettivazione è testimoniato da: a. la capacità di pointing b. il coorientamento dello sguardo con il caregiver c. l'utilizzo di termini verbali (me, tu, noi) 4) La paura dell'estraneo è indice: a. di uno stile di attaccamento evitante b. della capacità di riconoscere gli altri come individui separati c. dell'immaturità delle competenze sociali 5) Sono definite emozioni sociali: a. gioia, tristezza e sorpresa b. rabbia, paura e trasalimento c. colpa, vergogna e imbarazzo 6) L'incremento delle competenze sociali è favorito da: a. sviluppo del linguaggio b. sviluppo percettivo c. sviluppo del sistema propriocettivo Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) Il gioco sociale basato su regole compare: a. a 2 anni b. a 7 anni c. a 12 anni 8) Il role-taking è definito come: a. capacità di cogliere la prospettiva dell'altro e di metterla in relazione alla propria b. capacità di alternare i turni in una interazione c. capacità di calarsi nel proprio ruolo sociale 9) La tipizzazione sessuale per Kohlberg consiste in: a. un processo biologico b. un processo di identificazione con il genitore c. un processo primariamente cognitivo 10) Per stabilità di genere Kholberg intende: a. la consapevolezza della continuità nel tempo delle differenze di genere b. la differenziazione delle categorie di appartenenza sociale di maschi e femmine c. la comprensione dell'immutabilità delle caratteristiche biologiche 11) Secondo Piaget nella fase del realismo morale prevale: a. l'anomia b. l'egocentrismo c. la reciprocità e cooperazione 12) Secondo Kohlberg, il raggiungimento di principi morali universali caratterizza: a. il livello preconvenzionale b. il livello convenzionale c. il livello postconvenzionale 13) Secondo Bandura, lo sviluppo morale e l’apprendimento dei processi di ragionamento e dei principi di valutazione dell’azione: a. avviene per stadi. b. avviene attraverso l’interazione con i genitori. c. avviene attraverso l’interazione con gli adulti e con i coetanei. Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 14) In età prescolare i rapporti con i pari sono caratterizzati da: a. reciprocità b. unidirezionalità c. complementarietà 15) Nella prima infanzia l'amicizia si basa: a. sulla ricerca del contatto b. sulla ricerca di dialogo c. sulla ricerca di aiuto 16) I comportamenti di aiuto si manifestano: a. solo nei confronti degli amici b. anche nei confronti degli estranei c. solo nei confronti degli estranei 17) Secondo il modello delle condotte aggressive del Social Information Processing, disfunzioni nella fase di codifica dei segnali sociali danno origine: a. a comportamenti aggressivi proattivi. b. a comportamenti aggressivi reattivi. c. a forme di bullismo. 18) Il bullismo può avere origine da: a. comportamenti familiari iperprotettivi. b. stili educativi permissivi o autoritari e di freddezza affettiva nell’infanzia. c. deficit di natura neurologica. Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo VII. Esercizi 1) Secondo Sroufe il passaggio da reazioni indifferenziate a emozioni specifiche avviene: a. per mezzo dello sviluppo linguistico b. per mezzo dello sviluppo cognitivo c. per mezzo dello sviluppo percettivo 2) Secondo Izard et al., le emozioni: a. sono innate, universali e precocemente differenziate b. sono apprese, culturalmente determinate e inizialmente indifferenziate c. sono innate, universali e inizialmente indifferenziate 3) Nel conflitto coniugale: a. anche se viene giudicato blando dal bambino, può sfociare direttamente in un comportamento o in un sintomo, oppure può interferire in modo rilevante con l’elaborazione, provocando distorsioni interpretative. b. se lo giudica pericoloso, il bambino tenta di stabilire il motivo che ha determinato il conflitto. c. la sicurezza emotiva del bambino non gioca nessun ruolo. 4) Tra i precursori delle emozioni ritroviamo: a. il sorriso sociale b. il sorriso endogeno c. il sorriso selettivo 5) Di quali emozioni il neonato riconosce precocemente i pattern facciali? a. piacere e dolore b. paura e collera c. colpa e vergogna Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 6) Per riferimento sociale si intende: a. la capacità di avvalersi delle norme sociali per orientare il proprio comportamento b. la capacità di avvalersi delle emozioni altrui per orientare il proprio comportamento c. la capacità di avvalersi delle opinioni degli altri per orientare il proprio comportamento 7) La capacità di far finta emerge: a. verso la fine del primo anno b. verso la fine del secondo anno c. verso la fine del terzo anno 8) La capacità di regolare le emozioni provate prende il nome di: a. regole di modificazione b. regole di simulazione c. regole di ostentazione 9) Il gioco emozionale ha lo scopo di: a. regolare le interazioni affettive nella diade b. regolare le attività ludiche nella diade c. regolare gli scambi verbali nella diade 10) La funzione di scaffolding esercitata dal caregiver si esprime: a. nell'assicurare al bambino contatto fisico in situazioni di disagio b. nell'attribuire intenzionalità alle prime manifestazioni espressive del bambino c. nello stimolare le prime esplorazioni dell'ambiente da parte del bambino 11) Secondo Bowlby, il legame di attaccamento: a. è una predisposizione biologica b. è un comportamento culturalmente determinato c. è una spinta motivazionale secondaria Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 12) Un bambino che minimizza le reazioni di disagio alla separazione con la madre mostra: a. un attaccamento sicuro b. un attaccamento ansioso-ambivalente c. un attaccamento insicuro-evitante 13) Le madri di bambini con attaccamento ansioso-ambivalente: a. danno risposte imprevedibili al bambino b. non rispondono mai alle richieste del bambino c. sono iperprotettive nei confronti del bambino 14) Secondo Bowlby il legame di attaccamento porta alla creazione di: a. script b. modelli operativi interni c. frames 15) Il Separation Anxiety Test di Kagsbrun e Bowlby valuta lo stile di attaccamento: a. nel neonato b. nell'adulto c. nel bambino in età scolare 16) Il concetto di alleanza familiare: a. implica concretamente la capacità dei partner di partecipare, organizzare l’attività in relazione ai rispettivi ruoli e di focalizzare, vale a dire mantenere congiuntamente il focus attentivo. b. è utilizzato per studiare le relazioni triadiche. c. è definito come la capacità di collaborare nelle interazioni quotidiane che coinvolgono la madre e il bambino. 17) Secondo il modello del process-oriented, i fattori protettivi: a. sono efficaci quando si intrecciano con quelli di rischio. b. se perdurano cronicamente e si sommano a ulteriori eventi, possono essere predittivi di disadattamento. c. assumono sempre funzioni specifiche con valenza positiva o negativa. Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 18) Alla nascita le reazioni emotive hanno una base prevalentemente: a. cognitiva b. affettiva c. biologica Pagina 4 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo VIII. Esercizi 1) Le modificazioni fisiche nella pubertà sono: a. disarmoniche b. armoniche c. intermittenti 2) Con il termine dismorfofobia si intende: a. la paura di non caratterizzarsi sessualmente b. la paura di contrarre malattie c. la paura di avere difetti fisici 3) Secondo Anna Freud, quali sono i meccanismi di difesa messi in atto in adolescenza? a. ascetismo e intellettualizzazione b. razionalizzazione e formazione reattiva c. sublimazione e idealizzazione 4) Con "Sé riflesso" si intende: a. la ricerca di stimoli esterni con cui confrontarsi b. la ricerca della coerenza di sé tramite l'autoconsapevolezza c. l'utilizzo degli altri come termine di paragone 5) Erikson parla di: a. crisi di identità b. compiti di sviluppo c. crisi evolutiva 6) Secondo Erikson, in adolescenza la crisi normativa si basa sul conflitto: a. tra iniziativa e senso di colpa b. tra intimità e isolamento c. tra identità e confusione di ruolo Pagina 1 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 7) Con identificazione negativa si intende: a. l'assenza di identificazione b. l'identificazione con modelli socialmente indesiderabili c. l'identificazione opposta al modello genitoriale 8) Secondo Marcia, la moratoria di identità nell'adolescenza consiste: a. in uno stallo e un prolungamento della fase esplorativa b. nell'esito di un'esperienza esplorativa positiva grazie all'impegno c. in uno stato di confusione per non aver ancora scelto o riflettuto seriamente 9) Secondo Piaget, il pensiero dell'adolescente è di tipo: a. analitico-induttivo b. operatorio concreto c. ipotetico-deduttivo 10) Nella teoria di Bruner, lo sviluppo di un sé narrativo prende il nome di: a. pensiero paradigmatico b. pensiero sintagmatico c. pensiero analogico 11) Nella teoria di Kohlberg, il livello post-convenzionale è caratterizzato da: a. orientamento del bravo ragazzo b. rispetto delle regole per mantenere l'ordine sociale c. relatività della norma e principi universali 12) Rispetto ai comportamenti delinquenziali, la teoria di Bandura prende il nome di: a. teoria del disimpegno morale b. teoria della desensibilizzazione c. teoria dell'acculturazione 13) Secondo l'Approccio dello Sviluppo, l'adolescenza è: a. un'impresa evolutiva congiunta di genitori e figli b. un'impresa evolutiva congiunta del ragazzo e del gruppo dei pari c. un'impresa evolutiva unicamente a carico del ragazzo Pagina 2 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo 14) Il genitore evasivo: a. capisce il punto di vista dell'adolescente e non impone le proprie ragioni b. è psicologicamente assente c. resta fermo nelle sue posizioni e impone regole 15) Il livello di indipendenza e autonomia nei gruppi formali è: a. maggiore di quello riscontrato nei gruppi informali b. pari a quello riscontrato nei gruppi informali c. minore di quello riscontrato nei gruppi informali Pagina 3 Copyright 2018 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di CAMAIONI L., DI BLASIO P., Psicologia dello sviluppo Capitolo I. Esercizi 1) Il primo studioso che ha colto la specificità della fase adolescenziale è stato: a. Neubauer b. Hall c. Mead 2) Secondo Stanley Hall : a. l'adolescenza incide limitatamente sulla personalità adulta b. le caratteristiche dell'adolescenza sono determinate culturalmente c. l'ontogenesi ricapitola le tappe della filogenesi 3) Secondo Stanley Hall : a. per il bambino la realtà ha una delimitazione spaziale e temporale più o meno prossima, mentre per l'adolescente le delimitazioni spazio-temporali si allargano sino a essere aperte sull'infinito b. per l'adolescente la realtà ha una delimitazione spaziale e temporale più o meno prossima, mentre nei bambini le delimitazioni spazio-temporali si allargano sino a essere aperte sull'infinito c. le delimitazioni spazio-temporali dei bambini e degli adolescenti sono simili 4) Secondo Stanley Hall lo storm and stress è un fenomeno: a. che riguarda i bambini sotto i 10 anni b. determinato biologicamente c. determinato culturalmente 5) Secondo Anna Freud la vita sessuale inizia: a. nella prima infanzia b. nell'adolescenza c. nel climaterio 6) Secono Anna Freud durante l'adolescenza: a. raramente emergono conflitti tra Es, Io e Super-Io b. un Es relativamente debole si oppone a un Io relativamente forte c. un Es relativamente forte si oppone a un Io relativamente debole Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 7) Secono Anna Freud durante l'adolescenza tra i meccanismi di difesa più comunemente usati è possibile includere: a. scissione e spostamento b. formazione reattiva e conversione c. ascetismo e intellettualizzazione 8) I risultati della ricerca di Margeret Mead hanno mostrato che: a. le adolescenti dell'isola di Tau sperimentavano le stesse tempeste emotive esperite dalle adolescenti delle società occidentali b. le adolescenti dell'isola di Tau raramente potevano parlare della sessualità c. la manifestazione delle tempeste emotive dell'adolescenza è influenzata da fattori culturali 9) Secondo Hollingshead una variabile chiave per spiegare il comportamento adolescenziale è: a. la divisione in classi della società industriale b. lo sviluppo puberale c. la qualità dei rapporti amicali 10) Secondo Mannheim durante l'adolescenza: a. gli individui hanno opportunità condizionate sia dalla generazione sia dalla classe sociale a cui appartengono b. gli individui hanno opportunità illimitate c. gli individui hanno opportunità condizionate dalla generazione a cui appartengono ma non dalla classe sociale da cui provengono 11) Secondo il contributo di Lewin quale, tra i seguenti aspetti, non è caratteristico della transizione adolescenziale? a. La scarsa familiarità con il proprio corpo b. Il radicalismo delle idee c. La riduzione dello spazio di vita 12) Secondo il contributo di Lewin quali, tra i seguenti sintomi, non sono caratteristici dell' "uomo marginale"? a. I comportamenti squilibrati b. I comportamenti altruistici verso i membri meno privilegiati del proprio gruppo c. I comportamenti avversivi verso i membri meno privilegiati del proprio gruppo Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 13) Secondo James Coleman : a. i giovani non fanno altro che riprodurre la cultura adulta b. esiste una vera e propria cultura giovanile c. non esiste una vera e propria cultura giovanile 14) Secondo Keniston : a. il disimpegno dei giovani rappresenta sempre una scelta rinunciataria b. il disimpegno dei giovani può rappresentare in alcuni casi una scelta attiva c. il disimpegno dei giovani rappresenta sempre un atteggiamento passivo 15) Secondo l'analisi di Vittorio Capecchi : a. le ricerche struttural-funzionaliste hanno colto la complessità dell'universo adolescenziale b. le ricerche struttural-funzionaliste hanno utilizzato metodologie di analisi molto raffinate e analitiche c. le ricerche struttural-funzionaliste sono giunte, spesso in modo forzato, a conclusioni generali caratterizzate da scarsa rilevanza esterna Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo II. Esercizi 1) Secondo la teoria di Erikson [1950, 1968] il conflitto bipolare che caratterizza la fase giovanile è rappresentato da: a. generatività vs. stagnazione b. integrità dell'Io vs. disperazione c. intimità vs. isolamento 2) Secondo la teoria di Erikson [1950, 1968] il conflitto bipolare che caratterizza l'età adulta è rappresentato da: a. generatività vs. stagnazione b. integrità dell'Io vs. disperazione c. intimità vs. isolamento 3) Secondo la teoria dell'attaccamento di Bowlby , l'attaccamentoè: a. la conseguenza del soddisfacimento di bisogni alimentari o fisici b. un bisogno primario del bambino c. la conseguenza dei prodotti del mondo fantasmatico del bambino 4) Gli studi sull'attaccamento in infanzia hanno evidenziato che i bambini con uno stile di attaccamento ansioso-ambivalente: a. protestano moderatamente alla separazione dalla madre e ne ricercano attivamente la vicinanza al suo ritorno b. non protestano alla separazione dalla madre e non ne ricercano attivamente la vicinanza al suo ritorno c. manifestano un forte turbamento alla separazione dalla madre e al momento del riavvicinamento sono difficilmente consolabili 5) Gli studi sull'attaccamento in infanzia hanno evidenziato che gli adolescenti con un attaccamento sicuromanifestano: a. alti livelli di ansia b. alti livelli autostima c. strategie di copingdisadattive Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 6) Secondo l'approccio del ciclo di vita [Baltes et al. 1980] ci sono tre classi di influenze ambientali. Sono esempi di influenze normative legate all'età: a. i problemi legati all'aumentata disoccupazione b. le esperienze legate al divorzio dei genitori c. le trasformazioni puberali 7) Nel modello ecologico di Bronfenbrenner un esempio l'interazione tra due o più microsistemi viene definita: a. esosistema b. mesosistema c. macrosistema 8) Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i compiti di sviluppo [Havighurst 1952] è vera? a. I compiti di sviluppo sono universali, perché biologicamente determinati b. Alcuni compiti di sviluppo sono universali, altri, invece, sono presenti solo in alcune società, o sono peculiarmente definiti dalla cultura di appartenenza c. I compiti di sviluppo non sono universali, perché sono culturalmente determinati 9) Secondo il modello focale di John Coleman gli adolescenti riescono ad affrontare adeguatamente i compiti di sviluppo dell'adolescenza sepossono: a. posticiparli e affrontarli durante l'età adulta b. evitarli c. affrontarli in successione 10) Secondo l'approccio di Lazarus le risposte di coping derivano dalla transazione tra individuo e contesto. In particolare, nella valutazione primaria l'individuo considera: a. le caratteristiche dell'evento da affrontare b. le proprie risorse sociali c. le proprie risorse personali 11) Le ricerche su coping e eventi stressanti tipici dell'adolescenza hanno rivelato che: a. molti eventi stressanti raggiungono un picco intorno agli 11 anni, a seguito delle trasformazioni puberali b. molti eventi stressanti raggiungono un picco intorno ai 14 anni, a seguito del passaggio dalla scuola media inferiore alla scuola media superiore c. molti eventi stressanti raggiungono un picco intorno agli 18 anni, alla fine dell'adolescenza Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 12) Le ricerche che hanno esaminato le differenze di genere nell'uso delle strategie di coping hanno mostrato che: a. le ragazze adottano in misura maggiore rispetto ai ragazzi le strategie di coping attivo b. le ragazze adottano in misura maggiore rispetto ai ragazzi le strategie di coping passivo c. le ragazze adottano in misura maggiore rispetto ai ragazzi la strategia della ricerca di sostegno sociale 13) La resilienza è: a. un fenomeno facilmente riscontrabile nella quotidianità b. un fenomeno difficilmente riscontrabile nella quotidianità c. un fenomeno che caratterizza soltanto le persone costituzionalmente "invincibili" 14) Gli adolescenti stranieri devono decidere come rapportarsi alla società e alla cultura italiana e nel far questo possono ricorrere a quattro diverse strategie di acculturazione [cfr. Berry, 2001]. Coloro che usano la strategia della separazione: a. cercano di far propria la cultura del paese ospitante mantenendo salda la propria tradizione b. fanno propria la cultura ospitante rinunciando alla loro tradizione culturale c. rifiutano la cultura del paese ospitante e privilegiano la preservazione della propria cultura di origine 15) Per gerarchie etniche [Hagendoorn 1995] si intendono: a. delle liste di preferenze, rappresentate dai gruppi etnici con cui gli autoctoni vorrebbero avere contatti b. delle liste in cui sono riportati i gruppi etnici in grado di integrarsi più facilmente in un determinato contesto c. delle liste in cui sono riportati i gruppi etnici che assumono il controllo di una determinata area 16) Da ricerche empiriche è emerso che gli adolescenti appartenenti a famiglie miste: a. si differenziano dai loro pari che appartengono a famiglie migranti in quanto manifestano meno problemi emotivi e minori difficoltà a definire la propria identità personale e sociale b. si differenziano dai loro pari che appartengono a famiglie migranti in quanto manifestano più problemi emotivi e più difficoltà a definire la propria identità personale e sociale c. non si differenziano dai loro pari che appartengono a famiglie migranti per quanto riguarda la manifestano di problemi emotivi e le difficoltà legate alla definizione della propria identità personale e sociale Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo III. Esercizi Eserciziario relativo al capitolo: III 1) Keniston sostiene che: a. adolescenti e giovani rappresentano un gruppo unico b. è importante distinguere gli adolescenti dai giovani c. i giovani devono affrontare gli stessi problemi degli adolescenti 2) Secondo Keniston la tensione della giovinezza può essere compresa come un'oscillazione tra: a. individuazione vs. alienazione b. fiducia vs. sfiducia c. generatività vs. stagnazione 3) Quale tra queste affermazioni è falsa? a. Le transizioni cronologiche rappresentano il criterio più importante per stabilire quando avviene la transizione all'età adulta b. Il raggiungimento dell'indipendenza è un criterio decisivo per sancire la transizione all'età adulta c. L'importanza assegnata ai vari criteri che sanciscono il passaggio all'età adulta varia in base al gruppo sociale di appartenenza 4) Secondo Arnett [2000; 2004] quali tra i seguenti aspetti non sono caratteristici dell'emerging adulthood? a. È l'età caratterizzata dalla maturazione fisica b. È l'età caratterizzata dall'esplorazione dell'identità c. È l'età caratterizzata dal sentirsi in bilico 5) Studi demografici [cfr. Livi Bacci 2008] mostrano che in Italia: a. gli adolescenti e i giovani sono numericamente pochi, rappresentano 1/5 della popolazione complessiva b. gli adolescenti e i giovani sono molti, rappresentano la metà della popolazione complessiva c. gli adolescenti e i giovani, nonostante siano pochi, hanno molto peso nella sfera pubblica Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 6) Secondo Livi Bacci i sintomi della "sindrome del ritardo" sono: a. l'allungamento dei processi formativi, la posticipazione dell'ingresso nel mercato del lavoro, la tardiva uscita dalla casa dei genitori, la posticipazione dell'inizio di una vita di coppia stabile, il ritardo nella transizione alla genitorialità b. la diminuzione del numero dei laureati, la posticipazione dell'ingresso nel mercato del lavoro, la tardiva uscita dalla casa dei genitori, la posticipazione dell'inizio di una vita di coppia stabile, il ritardo nella transizione alla genitorialità c. l'allungamento dei processi formativi, la scelta di forme lavorative atipiche, la tardiva uscita dalla casa dei genitori, la posticipazione dell'inizio di una vita di coppia stabile, il ritardo nella transizione alla genitorialità 7) Secondo Livi Bacci la "sindrome del ritardo" è attribuibile: a. sia ai limiti del sistema di welfare del nostro Paese sia alle scelte individuali b. esclusivamenteai limiti del sistema di welfare del nostro Paese c. esclusivamente alle scelte dei giovani che permangono in famiglia 8) Per "famiglia lunga del giovane adulto" [Scabini e Donati 1988] si intende il fenomeno per cui: a. l'età media dei genitori dei giovani adulti è sempre più alta b. i legami tra genitori e figli giovani adulti sono deboli c. la transizione alla vita adulta avviene in seno al sistema familiare 9) L'acquisizione di maggiore autonomia, in vista della piena transizione alla vita adulta: a. accresce il senso di benessere personale b. diminuisce il senso di benessere personale c. non incide sul senso di benessere personale 10) Dal confronto fra adolescenti, emerging adults e adulti è emerso che: a. gli adolescenti, in misura maggiore rispetto sia agli emerging adults sia agli adulti, si sentono spesso annoiati, confusi e/o in ansia, felici, a volte sentono di perdere la testa e fanno fatica a mantenere la calma quando qualcuno li fa arrabbiare b. gli adolescenti manifestano livelli di stabilità emotiva più alti di quelli riportati gli emerging adults e dagli adulti c. adolescenti, emerging adults e adulti non riportano differenze rispetto alla propria autopercezione Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 11) Dal confronto fra adolescenti, emerging adults e adulti è emerso che: a. gli adolescenti sposano un universo valoriale da cui emerge l'importanza dei valori ludici b. gli emerging adults sposano un universo valoriale da cui emerge l'importanza dei valori ludici c. gli adulti sposano un universo valoriale da cui emerge l'importanza dei valori ludici 12) Gli studi sull'emerging adulthood in varie culture mostrano che: a. l'emerging adulthood è un fenomeno universale b. il fenomeno dell'emerging adulthood varia tra i paesi e all'interno degli stessi paesi c. il fenomeno dell'emerging adulthood varia tra una nazione e l'altra, ma si presenta in maniera omogenea all'interno dello stesso paese 13) Ci sono evidenze che mostrano che, per esempio, in Marocco: a. si può parlare di emerging adulthood solo riferendosi ai giovani provenienti dagli strati sociali più elevati b. non si può parlare di emerging adulthood c. tutti i giovani attraversano la fase dell'emerging adulthood Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo IV. Esercizi 1) La formazione dell'identità rappresenta il compito di sviluppo più importante dell'adolescenza e della fase giovanile ed è stimolato: a. da cambiamenti culturali e sociali b. da cambiamenti economici e politici c. da cambiamenti biologici, cognitivi e sociali 2) Erikson afferma che il dilemma centrale dell'adolescenza è rappresentato dalla tensione tra: a. intimità vs. isolamento b. identità vs. confusione dei ruoli c. industriosità vs. inferiorità 3) Nel modello degli stati dell'identità di Marcia quali aspetti caratterizzano gli adolescenti che sono nello stato di acquisizione? a. Gli adolescenti in questo stato si sono impegnati in determinati ambiti, ma tali impegni sono stati scelti dedicando scarso interesse all'esplorazione delle alternative disponibili b. Gli adolescenti che si trovano in questo stato sono ancora nella fase esplorativa della propria esperienza, gli impegni non sono ancora assunti in modo fermo ma è presente uno sforzo rilevante per giungere a tale punto c. Gli adolescenti in questo stato hanno esplorato in maniera significativa varie alternative; tale esplorazione ha portato all'assunzione di impegni precisi a lungo termine 4) Nel modello degli stati dell'identità di Marcia quali aspetti caratterizzano gli adolescenti che sono nello stato di chiusura? a. Gli adolescenti in questo stato si sono impegnati in determinati ambiti, ma tali impegni sono stati scelti dedicando scarso interesse all'esplorazione delle alternative disponibili b. Gli adolescenti che si trovano in questo stato sono ancora nella fase esplorativa della propria esperienza, gli impegni non sono ancora assunti in modo fermo ma è presente uno sforzo rilevante per giungere a tale punto c. Gli adolescenti in questo stato hanno esplorato in maniera significativa varie alternative; tale esplorazione ha portato all'assunzione di impegni precisi a lungo termine Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 5) Gli studi longitudinali sull'identità hanno mostrato in modo consistente che la maggior parte degli adolescenti: a. rimane nello stesso stato dell'identità b. manifesta movimenti progressivi c. manifesta movimenti regressivi 6) Il modello di Marcia degli stati dell'identità può essere considerato una teoria evolutiva? a. Sì, perché tutti gli adolescenti seguono le stesse tappe e arrivano allo stato dell'acquisizione dell'identità b. No, perché alcuni adolescenti dopo essere arrivati allo stato di acquisizione dell'identità regrediscono a stati meno maturi c. No, perché molti adolescenti rimangono nello stesso stato dell'identità e, anche nei casi in cui verificano delle transizioni, queste non seguono una sequenza evolutiva fissa 7) Nei suoi studi sull'identità Bosma ha sottolineato la necessità di differenziare: a. l'acquisizione dell'impegno dall'identificazione con l'impegno b. l'esplorazione passata dall'esplorazione presente c. l'esplorazione in profondità dalla riconsiderazione dell'impegno 8) Nel modello processuale dell'identità proposto da Wim Meeus [Crocetti, Rubini e Meeus 2008] i processi chiave alla base della formazione e revisione dell'identità sono: a. impegno, esplorazione in ampiezza, riconsiderazione dell'impegno b. impegno, esplorazione in profondità, ruminazione c. impegno, esplorazione in profondità, riconsiderazione dell'impegno 9) Sulla base del modello processuale dell'identità proposto da Wim Meeus [Crocetti, Rubini, Luyckx e Meeus 2008] è stato possibile differenziare due stati dell'identità: il moratorium e il searching moratorium. Qual è la differenza tra i due? a. Gli adolescenti nello stato di moratorium si caratterizzano per basso impegno ed esplorazione in profondità ed elevata riconsiderazione dell'impegno, mentre i loro pari nello stato di searching moratorium presentano elevati livelli sia di impegno, sia di esplorazione in profondità, sia di riconsiderazione dell'impegno b. Gli adolescenti nello stato di moratorium si caratterizzano per elevati livelli sia di impegno, sia di esplorazione in profondità, sia di riconsiderazione dell'impegno, mentre i loro pari nello stato di searching moratorium Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza manifestano basso impegno ed esplorazione in profondità ed elevata riconsiderazione dell'impegno c. Gli adolescenti nello stato di moratorium si caratterizzano per bassi livelli sia di impegno, sia di esplorazione in profondità sia di riconsiderazione dell'impegno,mentre i loro pari nello stato di searching moratorium presentano elevati livelli sia di impegno, sia di esplorazione in profondità, sia di riconsiderazione dell'impegno 10) Gli studi sull'identità etnica condotti facendo riferimento al modello di Jean Phinney hanno mostrato che: a. ladefinizione della propria identità etnica rappresenta un compito di sviluppo centrale per gli adolescenti che appartengono alle minoranze etniche, mentre non lo è per coloro che appartengono al gruppo maggioritario b. ladefinizione della propria identità etnica rappresenta un compito di sviluppo centrale per gli adolescenti che appartengono al gruppo maggioritario, mentre non lo è per coloro che appartengono alle minoranze etniche c. la definizione della propria identità etnica non è per nulla importante per gli adolescenti 11) Le modalità con cui gli adolescenti che appartengono alle minoranze sviluppano la loro identità etnica sono strettamente connesse: a. alle strategie di acculturazione che adottano b. alle loro caratteristiche di personalità c. al reddito della famiglia di origine 12) Le ricerche condotte nei paesi europei usando il modello tri-fattoriale dell'identità di Meeushanno messo in luce che gli adolescenti appartenenti alle minoranze etniche: a. si trovano molto più spesso dei loro coetanei autoctoni negli stati di chiusura e diffusione b. si trovano molto più spesso dei loro coetanei autoctoni nello stato di acquisizione c. si trovano molto più spesso dei loro coetanei autoctoni negli stati di moratorium e searching moratorium 13) La ricerca di Damon e Hart sul concetto di sé ha mostrato che in preadolescenza: a. il sé non è ancora strutturato b. il principio organizzatore del sé è rappresentato dalle implicazioni interpersonali c. la comunicazione interpersonale non incide sulla formazione del sé Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 14) All'interno della linea di ricerca sul concetto di sé, gli studi sui sé possibili hanno adottato principalmente approcci: a. narrativi b. sociometrici c. quantitativi 15) Tra i principali studiosi della stima di sé è possibile annoverare Rosenberg e Harter. L'approccio dei due autori si differenzia in quanto: a. Rosenberg si focalizza sulla stima di sé globale, mentre la Harter studia la stima di sé ambito specifica b. Rosenberg si focalizza sulla stima di sé ambito specifica, mentre la Harter studia la stima di sé globale c. Rosenberg valuta la stima di sé mediante questionari self-report, mentre la Harter utilizza le osservazioni 16) Quale delle seguenti affermazioni relative alla stima di sé è vera? a. La stima di sé barometrica è soggetta a cambiamenti veloci b. La stima di sé barometrica cambia lentamente e in modo graduale c. La stima di sé barometrica è stabile nel tempo 17) Quale delle seguenti affermazioni relative alla stima di sé è vera? a. La stima di sé baseline è soggetta a cambiamenti veloci b. La stima di sé baseline cambia lentamente e in modo graduale c. La stima di sé baseline non cambia mai 18) Gli studi sulla stima di sé globale hanno mostrato in modo consistente che: a. i maschi hanno livelli di autostima più alti delle femmine b. i maschi hanno livelli di autostima più bassi delle femmine c. non ci sono differenze di genere nei livelli di autostima globale Pagina 4 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo V. Esercizi 1) Quali, tra le seguenti caratteristiche, non sono proprie dei cambiamenti puberali? a. Sono rapidi b. Si compiono in un individuo che non ne è consapevole c. Sono molteplici 2) La dismorfofobia è: a. la paura di essere troppo bassi b. la paura di essere eccessivamente grassi c. la paura di avere qualcosa di anomalo nel proprio aspetto fisico 3) Per i maschi gli anticipi puberali comportano: a. uno svantaggio psicologico sotto vari punti di vista, da quelli personali a quelli relazionali b. un vantaggio psicologico sotto il punto di vista personale ma non relazionale c. un vantaggio psicologico sotto vari punti di vista, da quelli personali a quelli relazionali 4) Per le femmine, anche se i dati non sono sempre concordanti, sembra che gli anticipi puberali comportino: a. un vantaggio psicologico sotto vari punti di vista b. un vantaggio psicologico sotto il punto di vista personale ma non relazionale c. unosvantaggio psicologico sotto vari punti di vista 5) I ritardi puberali: a. tendono a essere vissuti più negativamente dai maschi b. tendono a essere vissuti più negativamente dalle femmine c. sono vissuti allo stesso modo dai maschi e dalle femmine 6) Lo studio longitudinale di Magnusson mostra che: a. le ragazze con pubertà anticipata sono a rischio di devianza in adolescenza b. le ragazze con pubertà tardiva sono a rischio di devianza in adolescenza c. le ragazze con pubertà anticipata sono a rischio di devianza nell'età adulta Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 7) Gli anticipi puberali: a. non hanno effetti nell'ambito delle prestazioni motorie e sportive b. facilitano il successo nello sport, ma solo nel caso in cui riguardano i ragazzi c. facilitano il successo nello sport, ma solo nel caso in cui riguardano le ragazze 8) In adolescenza la soddisfazione corporea tende: a. a essere stabile, sia per i maschi sia per le femmine b. a essere stabile per le femmine e a diminuire per i maschi c. a essere stabile per i maschi e a diminuire per le femmine 9) L'insoddisfazione corporea: a. è associata all'insorgenza di patologie alimentari b. non è associata all'abuso di alcol c. non è associata alla manifestazione di sintomi depressivi 10) Le madri possono aumentare il senso di insoddisfazione corporea delle loro figlie: a. mantenendosi in forma e quindi rappresentando un modello che le figlie non possono raggiungere b. esprimendo commenti critici su peso e forma corporea delle figlie e prendendole in giro c. non prestando attenzione all'aspetto fisico delle loro figlie 11) Le ricerche empiriche centrate su autostima e insoddisfazione corporea mostrano che: a. l'insoddisfazione corporea predice decrementi nell'autostima b. la scarca autostima predice un aumento di insoddisfazione corporea c. non c'è un legame significativo tra autostima e insoddisfazione corporea 12) Il dismorfismo muscolare è un fenomenoche colpisce: a. in egual misura i maschi e le femmine b. soprattutto le femmine c. soprattutto i maschi Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 13) Durante il periodo puberale si può registrare un peggioramento nel rendimento scolastico perché: a. gli ormoni riducono la capacità di concentrazione b. lo sviluppo puberale tende ad accumularsi ad altri eventi stressanti che si verificano nello stesso periodo c. le ragazze e i ragazzi che sviluppano precocemente tendono a essere discriminati dai loro insegnanti 14) Dopo il menarca: a. le ragazze continuano a definirsi "bambine" b. le ragazze cominciano a definirsi "adulte" c. le ragazze non cambiano la propria autocategorizzazione sociale 15) Quale tra le seguenti affermazioni è vera? a. Mentre nei bambini la descrizione di sé pone l'accento sul sé psicologico, nel corso dell'adolescenza si assiste a un prevalere del sé fisico b. All'inizio della pubertà tutti gli adolescenti sono in grado di descriversi in termini astratti, facendo riferimento a vari tratti di personalità c. Mentre nei bambini la descrizione di sé pone l'accento sul sé fisico, nel corso dell'adolescenza si assiste a un prevalere del sé psicologico Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo VI. Esercizi 1) Le inferenze implicite: a. le possiamo trarre solo partendo dalle informazioni disponibili nelle premesse, senza poter ricorrere ad altro b. quando le applichiamo riteniamo che 'occorre ragionare' per trarre una conclusione c. sono quelle che operiamo quando cerchiamo di comprendere un testo, utilizzando le conoscenze che già possediamo, ma che non sono presenti nel testo 2) Quale compito è più facilmente risolvibile dalla maggior parte degli individui? a. Il compito del postino b. Il compito delle quattro carte c. La maggior parte degli individui riesce a svolgere bene entrambi i compiti 3) Gli individui che non riescono a svolgere correttamente il compito delle quattro carte nella maggior parte dei casi: a. non hanno usato il modus ponens b. non hanno usato il modus tollens c. non hanno prestato attenzione alla consegna 4) Negli schemi pragmatici di ragionamento vengono prese in considerazione: a. le regole di obbligo e le regole di permesso b. le regole individuali e le regole collettive c. le regole implicite e le regole esplicite 5) Secondo la teoria dei modelli mentali: a. la semantica interviene massicciamente nella costruzione e nella manipolazione dei modelli del contenuto delle premesse b. gli errori di prestazione sono difficilmente spiegabili c. le prestazioni nei problemi di ragionamento deduttivo non dipendono dalla conoscenza del mondo reale Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 6) Quali varianti del compito delle quattro carte vengono risolte con maggiori facilità dai soggetti? a. Quelle che presentano contenuti familiari b. Quelle che presentano contenuti non familiari c. Quelle che presentano contenuti astratti 7) Date due proposizioni, quante operazioni logiche binarie possono essere generate? a. 16 b. 12 c. 8 8) Il gruppo INRC include le seguenti operazioni: a. Identica (I), Negativa (N), Reciproca (R), Correlativa (C) b. Iniziale (I), Negativa (N), Reciproca (R), Correlativa (C) c. Identica (I), Negativa (N), Reciproca (R), Contraria (C) 9) Secondo Piaget l'acquisizione del pensiero formale: a. non è facilitata dall'ambiente sociale b. deve essere stimolata dall'ambiente sociale e dall'esperienza acquisita c. nonè facilitata dalla scuola 10) Quali, tra i seguenti aspetti, sono stati presi in esame da Piaget per spiegare le differenze interindividuali nell'uso del pensiero formale? a. Le attitudini b. Le emozioni c. Le aspirazioni per il futuro 11) Nelle ricerche sul ragionamento, le interazioni sociali conflittuali sono quelle in cui: a. i soggetti hanno punti di vista differenti b. i soggetti non si limitano ad avere punti di vista, giudizi o strategie differenti, ma occorre che almeno uno dei partner consideri incompatibile il proprio punto di vista con quello dell'altro c. i soggetti usano strategie di risoluzione differenti Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 12) Dalle ricerche sul problem solving emerge che la condizione più efficace per la costruzione di strumenti cognitivi è quella in cui: a. due soggetti lavorano insieme per scoprire e applicare le regole, sono invitati esplicitamente a discutere le loro soluzioni e a mettersi d'accordo prima di fornire la risposta finale b. un soggetto deve scoprire le regole a partire da un esempio disegnato e poi deve applicarle lavorando da solo c. due soggetti, posti uno accanto all'altro, devono scoprire le regole e applicarle individualmente, potendo però osservare ciò che fa il compagno, ma senza comunicare con lui 13) Secondo Legrenzi i compiti penetrabili socialmente: a. sono quelli più difficili da risolvere b. sono compiti arricchiti, tramite scenari quotidiani dotati di senso sociale c. sono compiti che solo gli individui che hanno raggiunto il pensiero astratto riescono a risolvere 14) Le operazioni INRC: a. non si possono mai combinare tra loro b. si possono combinare tra loro e il risultato produce sempre una delle operazioni del gruppo INRC c. si possono combinare tra loro e il risultato produce sempre una operazione che non appartiene al gruppoINRC 15) Piaget ha documentato l'uso delle 16 operazioni logiche binarie: a. soltanto in alcuni degli adolescenti valutati b. in metà degli adolescenti valutati c. nella maggioranza degli adolescenti valutati Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo VII. Esercizi 1) Secondo la teoria di Piaget dello sviluppo morale ,dai 4-5 anni fino ai 9-10 anni i bambini sono nella fase: a. premorale b. della morale autonoma c. della morale eteronoma 2) Secondo la teoria di Piaget dello sviluppo morale ,la fase premorale è caratterizzata da: a. mancanza di regole b. regole assolute c. regole relative 3) Secondo la teoria di Piaget dello sviluppo morale durante la fase del realismo morale: a. la responsabilità oggettiva è più importante della responsabilità soggettiva b. la responsabilità soggettiva è più importante della responsabilità oggettiva c. la responsabilità oggettiva e quella soggettiva sono entrambe importanti 4) Secondo la teoria di Piaget dello sviluppo morale , alla morale eteronoma corrisponde la nozione di giustizia: a. retributiva b. distributiva c. interazionale 5) Secondo la teoria di Piaget dello sviluppo morale ,quale, tra i seguenti fattori, non influenza in maniera determinante il passaggio dalla fase premorale a quella della morale autonoma? a. Lo sviluppo puberale b. Lo sviluppo cognitivo c. Le esperienze sociali Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 6) Secondo la teoria di Kohlbergdello sviluppo morale ,durante l'adolescenza prende corpo: a. il livello preconvenzionale b. il livello convenzionale c. il livello postconvenzionale 7) Secondo la teoria di Kohlbergdello sviluppo morale ,lo stadio caratterizzato dall'orientamento individualistico e strumentale si manifesta durante il: a. livello preconvenzionale b. livello convenzionale c. livello postconvenzionale 8) Secondo la teoria di Kohlbergdello sviluppo morale ,lo stadio caratterizzato dai principi etici universali si manifesta durante il: a. livello postconvenzionale b. livello convenzionale c. livello preconvenzionale 9) Da uno studio [Kohlberg 1975] è emerso che gli adolescenti che avevano raggiunto il livello convenzionaleerano: a. più propensi a imbrogliare ai test scolastici rispetto agli adolescenti che avevano raggiunto il livello postconvenzionale b. più propensi a imbrogliare ai test scolastici rispetto agli adolescenti che avevano raggiunto il livello preconvenzionale c. meno propensi a imbrogliare ai test scolastici rispetto agli adolescenti che avevano raggiunto il livello postconvenzionale 10) Le azioni morali: a. dipendono esclusivamente dal giudizio morale b. dipendono dal giudizio morale, ma sono influenzate anche da altri fattori c. non dipendono dal giudizio morale 11) Secondo Hoffman quale tra le seguenti condizioni è necessaria per provare sofferenza empatica: a. consapevolezza metacognitiva b. comprensione del danno arrecato alla vittima c. consapevolezza di essere responsabili del danno arrecato alla vittima Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 12) Secondo Hoffman il senso di colpa empatico: a. favorisce la messa in atto di comportamenti altruistici b. ostacola la messa in atto di comportamenti altruistici c. non incide sulla messa in atto di comportamenti altruistici 13) L'empatia è suscettibile all'effetto del bias della familiarità ovvero: a. siamo più propensi a provare empatia verso le persone che conosciamo o che percepiamo come simili a noi b. siamo più propensi a provare empatia verso le persone che sono vicine a noi c. siamo in grado di provare empatia esclusivamente verso i nostri familiari 14) Il democratic enlightement : a. nonè correlato alla posizione dell'individuo sull'asse sinistra-destra b. è più elevato tra gli elettori di sinistra c. è più elevato tra gli elettori di destra 15) Il democratic enlightement : a. è positivamente associato al grado di istruzione ricevuto b. è negativamente associato al grado di istruzione ricevuto c. non è associato al grado di istruzione ricevuto Pagina 3 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza Capitolo VIII. Esercizi 1) Le ricerche sociologiche (per esempio gli studi realizzati dall'Istituto IARD) condotte in Italia mostrano che: a. la maggior parte degli adolescenti dichiara di credere nella religione cristiano-cattolica b. la maggior parte degli adolescenti partecipa alle attività di gruppi parrocchiali, associazioni o movimenti religiosi c. la maggior parte degli adolescenti non crede nella religione cristiano- cattolica 2) Secondo la classificazione proposta da Grassi i cattolici ritualisti: a. nonostante non considerino la religione molto importante,frequentano quasi regolarmente le funzioni religiose b. nonostante non considerino la religione molto importante, pregano quasi regolarmente c. nonostante non considerino la religione molto importante, partecipano quasi regolarmente alle attività di associazioni e movimenti religiosi 3) Le ricerche sociologiche mostrano che dall'adolescenza all'età adulta la religiosità mostra: a. un tipico andamento a U, secondo cui la vicinanza con la religione diminuisce in adolescenza, è minima durante l'emerging adulthood e poi riacquista importanza durante l'età adulta b. untipico andamento a #, secondo cui la vicinanza con la religione aumenta nel passaggio dall'adolescenza all'emerging adulthood, per poi diminuire nella transizione verso l'età adulta c. scarsi cambiamenti, tende infatti a rimanere stabile nel tempo 4) Quale tra questi aspetti non caratterizza la religiosità giovanile? a. L'adesione acritica ai precetti familiari b. Il passaggio dal cristianesimo sociologico alla modernità religiosa c. La sacralizzazione dell'individuo Pagina 1 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 5) Che cosa si intende per sincretismo religioso? a. La tendenza a mescolare diversi principi della cristianità b. La tendenza ad assegnare grande importanza alle nuove religioni c. La tendenza a mescolare orientamenti tra loro contrastanti (per esempio dichiararsi cristiano-cattolici e credere anche nella reincarnazione) 6) Secondo Berger e Luckmann le strutture di plausibilità: a. sono indispensabili per la definizione dei propri orientamenti religiosi b. non incidono sulla definizione degli orientamenti religiosi c. vengono fornite esclusivamente dall'istituzione scolastica 7) Tra impegno religioso intrapersonalee interpersonale: a. non c'è correlazione b. c'è una forte correlazione positiva c. c'è una forte correlazione negativa 8) Quale tra le seguenti affermazioni riferite alle forme della religiosità [Allport 1963] è falsa? a. La religiosità interiorizzata non scaturisce da un percorso di riflessione e confronto sociale b. La religiosità formale rappresenta qualcosa da "usare", non "da vivere" c. La religiosità formale serve a sviluppare i bisogni di sicurezza e d'affermazione sociale 9) Quale tra queste affermazioni è vera? a. Le persone che hanno una forte religiosità formale sono più propense ad avere pregiudizi b. Lepersone che hanno una forte religiosità interiorizzata sono più propense ad avere pregiudizi c. Le diverse forme della religiosità non sono associate al pregiudizio 10) Secondo Allport quale tra le seguenti caratteristiche non è necessaria a definire un sentimento religioso maturo? a. È altruistico b. È ben differenziato c. È euristico Pagina 2 Copyright 2019 Società editrice Il Mulino esercizi per lo studio di PALMONARI A. (a cura di), Psicologia dell'adolescenza 11) Gli studi sul legame tra caratteristiche di personalità e religiosità mostrano che: a. l'apertura all'esperienza si associa negativamente alla religiosità interiorizzata e positivamente alla religiosità formale b. l'apertura all'esperienza non si associa alle varie forme di religiosità c. l'apertura all'esperienza si associa positivamente alla religiosità interiorizzata e negativamente alla religiosità formale 12) Le ricerche psicologiche evidenziano che la corrispondenza tra le posizioni religiose dei genitori e quelle dei figli è tanto maggiore quanto più i genitoriadottano uno stile educativo: a. autorevole b. autoritario c. permissivo 13) Lo studio longitudinale di Gunnoe e Moore sulla religiosità ha mostrato che, tra un insieme di fattori (educazione infantile, educazione religiosa ricevuta a scuola, abilità cognitive, stili educativi genitoriali, modelli sociali familiari e amicali, caratteristiche socio-anagrafiche), quelli maggiormente in grado di predire la religiosità in età giovanile sono rappresentati da: a. appartenenza etnica edesempio offerto dal gruppo dei pari b. abilità cognitive e stili educativi genitoriali c. caratteristiche socio-anagrafiche 14) Facendo riferimento alla dimensione della religiosità possiamo affermare che gli adolescenti che sono in uno stato di acquisizione dell'identità: a. hanno mantenuto gli impegni religiosi dei genitori senza nessun processo di esplorazione b. hanno assunto degli impegni religiosi dopo aver valutato criticamente la loro tradizione familiare e l'educazione ricevuta nei con

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