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Questo documento fornisce una guida per adattare il metodo di lettura efficace a diverse tipologie di testi, come quelli scientifici, umanistici e tecnici. L'autore evidenzia le differenze di struttura, stile e paratesto tra i vari tipi di testo, suggerendo come modificare il proprio approccio per un apprendimento più efficace. Il documento è utile per studenti che vogliono migliorare le proprie tecniche di studio.
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5 Affrontare testi diversi - Parte 1 - Teoria e testo scientifico (0:08 - 2:30) Apriamo ora l'archivio, un archivio polveroso, pieno di tomi accumulati e organizzati, che cataloga tutte le tipologie di testo che possiamo trovarci ad affrontare quando studiamo qualcosa. Sì, perché la lettura efficace...
5 Affrontare testi diversi - Parte 1 - Teoria e testo scientifico (0:08 - 2:30) Apriamo ora l'archivio, un archivio polveroso, pieno di tomi accumulati e organizzati, che cataloga tutte le tipologie di testo che possiamo trovarci ad affrontare quando studiamo qualcosa. Sì, perché la lettura efficace che abbiamo visto in queste stanze funziona per tutti i contesti, è verissimo questo, ma va adattata e modificata in base a ciò che abbiamo di affronte, come? Con il buon senso e con la pratica. Nessun dogma quindi, se non quello di essere flessibili e di ragionare. I passaggi del metodo della lettura efficace restano tutti validi, ma devi imparare ad adattarli in base alle circostanze e a sfruttarne le caratteristiche e mitigarne i punti critici a seconda del contesto in cui ti ritrovi ad applicarli. In questa stanza approfondiamo quindi gli otto tipi di testo che potrai dovere affrontare durante le tue sessioni di studio e scopriamo quando e come modificare il nostro metodo di lettura in base ad essi. Qui troverai esempi pratici per ogni tipologia di testo, ma non dimenticarti che potrai approfondire la tematica anche attraverso i case study inseriti nel mio manuale Leggere per sapere e in quelli che ti aspettano nelle stanze sotterranee del castello. Li potrai trovare altri esempi di studio in diretta, in cui affronterò interi capitoli o pagine di tipi differenti di testo. Ce ne saranno di tutti i tipi. Per ogni dubbio e perplessità ulteriori puoi non farti problemi a sfruttare la community facebook collegata a SistemaDici. Siamo lì apposta per aiutarti. Cominciamo con il definire le otto tipologie di testo che ti troverai di fronte e capire come si differenziano. Si tratta di una classificazione abbastanza ampia e generica basata sulla tipologia di argomento trattato e organizzata su opposizioni per rendere più chiara la distinzione. Di sicuro nel tuo percorso di studi troverai testi o singoli capitoli che ricadono in una categoria intermedia o differente, ma come dicevamo questo approfondimento serve a farti comprendere le basi per poi permetterti di ragionare con la tua testa. Quindi apprendi i principi di questa categorizzazione e plasma il tuo metodo di lettura in base alle tue necessità. La prima distinzione doverosa è quella tra testi scientifici e testi umanistici. Nonostante in realtà la suddivisione tra materie umanistiche e materie scientifiche non sia di per sé molto produttiva quando si parla di strutturazione del metodo di studio, in questo contesto particolare può essere presa in considerazione. Dal punto di vista pratico si deve applicare la lettura efficace nella sua interezza in entrambi i casi, ma ci sono alcune fondamentali differenze da conoscere. Le analizzeremo insieme step dopo step seguendo i passaggi che ti ho insegnato negli scorsi video. (2:30 - 5:18) Non è una regola assoluta ma il paratesto dei libri scientifici sarà probabilmente più sviluppato rispetto a quello dei testi umanistici. Capita che questi ultimi abbiano degli approfondimenti ma molto spesso le loro pagine non presentano immagini, disegni, domande, schemi e tutto il resto. I libri scientifici al contrario ne sono spesso ricchi, specialmente quelli più moderni o di recente pubblicazione. In che cosa si traduce questa differenza? Nel caso ci trovassimo di fronte a un volume privo di paratesto dovremmo applicare il primo step della nostra lettura efficace solo mentalmente, cercando di richiamare tutte le informazioni pregresse che abbiamo su quell'argomento. Ciò che sappiamo, ciò che possiamo capire con il ragionamento e ciò che possiamo estrapolare da argomenti correlati, ciò che abbiamo già studiato nei capitoli precedenti e ciò che abbiamo ascoltato a lezione. Senza poterci aggrappare agli elementi paratestuali quindi dovremo scavare dentro la nostra mente e costruire da zero la nostra analisi del paratesto per l'appunto. Per quanto riguarda gli step 2 e 3 e quindi le fasi relative alle domande e allo scheming scanning vedremo che la creazione delle domande stesse risulterà più semplice nei testi scientifici rispetto a quelli umanistici che spesso affrontano argomenti complessi e nei quali è più difficile scovare le famose 5w. Per lo scheming e lo scanning al contrario la scorrevolezza dei testi rende il processo molto più semplice nei testi umanistici mentre il tecnicismo e la densità delle informazioni rallenterà il procedimento su quelli più scientifici. Anche per quanto riguarda la puntualizzazione la differenza tra testi scientifici e testi umanistici è abbastanza rilevante. Lo step numero 4 è sempre importante, anzi cruciale, sempre comunque, ma nei testi scientifici che sono appunto più densi di informazioni solitamente acquisisce un'ancora maggiore rilevanza. Data la struttura con cui vengono presentate le informazioni spesso dovrai procedere un pezzettino alla volta assicurandoti di aver compreso l'intero contenuto informativo. Un'altra importante differenza tra testi scientifici e umanistici riguarda lo stile con cui sono scritti. Molto spesso infatti i testi umanistici sono estremamente prolissi, con frasi lunghe e strutturate in modo molto complesso. Tale peculiarità modifica il processo di individuazione delle parole chiave, il nostro quinto step. Ricordi? Eh sì, nei testi umanistici purtroppo le parole chiave sono spesso concentrate in determinati e specifici paragrafi o parti della pagina, lasciando magari righe righe righe senza alcun contenuto informativo. La distribuzione quindi non sarà per nulla uniforme. Nei testi scientifici invece solitamente avremo un numero maggiore di parole chiave ma saranno al contempo più semplici da individuare perché la struttura stessa delle frasi le metterà in risalto. Abbiamo già parlato dello step 0, quello in cui ci rendiamo conto di com'è strutturato il capitolo e scegliamo l'ordine di lettura e di studio del libro intero. Ecco, valuta sempre, se non valga la pena prima di buttarti sull'analisi del paratesto, di dare un'occhiata proprio a come sono strutturati i paragrafi o quel capitolo nello specifico. Soffermati sulla progressione della spiegazione e il modo in cui viene organizzata. Potrebbe darti qualche informazione utile in più per le tue fasi esplorative vere e proprie. (5:19 - 8:02) Altra importante differenziazione, anzi contrasto, lo abbiamo tra testi descrittivi discorsivi e testi tecnici. I testi descrittivi discorsivi sono quelli che affrontano degli argomenti in cui il concetto e il ragionamento sono preponderanti. I testi tecnici al contrario sono quelli in cui spiccano i dettagli, gli elenchi, le formule. Sono testi molto aridi in un certo senso, ma non in senso negativo, nel senso che sono sequenziali, asciutti. E tra l'altro non sempre corrispondono ai testi scientifici, come i descrittivi discorsivi non sempre corrispondono ai testi umanistici uno ad uno. Un libro di grammatica o di linguistica ad esempio spesso ha spiccatamente le caratteristiche di un testo tecnico. Un manuale di biologia invece, se tratta argomenti come la biologia evoluzionistica, può tendere molto alla tipologia di testo descrittivo. Un testo ibrido tra queste due categorie potrebbe infine essere un libro di economia, che alterna i due approcci e li mescola per creare un quadro completo della materia. Non ti confondere quindi perché la differenza tra testi descrittivi discorsivi e testi tecnici non si lega necessariamente alla distinzione tra umanistici e scientifici che abbiamo fatto in precedenza, bensì ne resta del tutto indipendente. Per fare un altro esempio, così che sia ben chiaro, prova a pensare alla facoltà di medicina, una facoltà scientifica. Materie come anatomia però hanno bisogno di testi estremamente tecnici, mentre magari fisiologia può necessitare di una struttura ibrida, concettuale e discorsiva. Oppure al diritto, è una facoltà umanistica. Certo, filosofia del diritto sarà senza dubbio discorsiva, descrittiva, ma procedura penale tecnica. In tutto questo ci sono diversi tipi di approccio e diversi tipi di contenuto. I contenuti tecnici rendono sempre più arduo lo skimming e lo scanning, che diventa a volte quasi del tutto inapplicabile quando si parla di un testo magari di analisi, quindi non ti fa problemi assaltarlo su quel genere di materie, ma di contro rendono più semplice la fase della creazione delle domande e dell'analisi del paratesto grazie a immagini, schemi, diagrammi e ragionamenti che rendono esplicito quello che vogliamo imparare dal testo. Quando ti trovi di fronte a un testo prettamente tecnico, quindi è una buona idea modificare il quarto step, la lettura e puntualizzazione, aggiungendo magari degli elementi di testing. L'esercizio o testing lo troveremo in realtà in un momento successivo del corso nella prima torre del castello, ma per il momento prenditi un piccolo appunto in merito, poi capirai davvero bene più avanti che cosa intendevo. Comunque il testing potrebbe andare a riempire i vuoti della lettura per i testi tecnici, invece di leggere un intero capitolo, leggi una pagina e poi fai un esercizio in merito, ne leggi un'altra e prosegui con un altro esercizio e così via. Come vedi il metodo rimane di fatto lo stesso, ma lo decostruisci e lo rimodelli secondo le tue necessità. Più il testo è tecnico inoltre, più è importante una corretta schematizzazione, ma di questo ne parleremo più avanti nel prossimo piano, conquistare il foglio. Ricordati però che i libri tecnici hanno bisogno di particolare attenzione nella fase di elaborazione di uno schema, perché il libro di per sé è un veicolo inefficace, che non si fa leggere facilmente. (8:02 - 10:20) Quando riesci a ordinare personalmente quelle informazioni, puoi darci chiarezza e trasparenza. Per l'apprendimento e la memorizzazione di questi dettagli ci verranno comode poi le tecniche di memoria, le mnemotecniche che ti permetteranno di immagazzinare liste di informazioni anche molto lunghe senza alcun problema. Le incontreremo nella seconda torre di sistema ADC, nella loro forma base applicata al metodo di studio, e poi se le vorrai esplorare in ogni loro minimo dettaglio, le troverai anche in Mnemonica, il mio corso insieme ad Andrea Muzzi, il campione del mondo di memoria, e Vanni De Luca, il più grande mnemonista vivente. Oh, a proposito, se invece ti trovi di fronte ad un testo descrittivo-discorsivo, puoi applicare gli step nel modo più classico senza dover fare modifiche o cambiamenti di sorta. Per quanto riguarda i testi ibridi, che in realtà sono poi la maggioranza e che si collocano un po' a metà tra quelli descrittivi-discorsivi e quelli tecnici, devi sviluppare la capacità di alternare la lettura efficace nuda e cruda, come te l'ho spiegata all'inizio, e quella rimodulata secondo le caratteristiche del testo tecnico. Cambiare comunque non è un problema, anche di paragrafo in paragrafo se necessario, semplificherà di gran lunga il tuo metodo e una volta che avrai preso confidenza con l'intero approccio di lettura efficace e le sue piccole varianti, ti verrà persino spontaneo. Dovrai solo abituarti a comprendere al volo che testo ti trovi di fronte, ma l'efficacia e l'efficienza del tuo metodo di studio ne gioveranno enormemente. Un'altra tipologia di testo che ho voluto definire e affrontare in questa stanza, anche se non è in opposizione con niente, è quella delle slide e degli appunti altrui. Le slide e gli appunti rappresentano un'opportunità, certo, ma nascondono un problema molto importante da conoscere e da affrontare. Per essere estremamente altisonanti e aulici, lo identificheremo come il problema della pappa pronta. Già perché utilizzando le slide o gli appunti di qualcun altro, ti verrebbe da pensare che puoi saltarle le fasi di skimming e di scanning, di creazione delle domande, di analisi del paratesto, di puntualizzazione e, perché no, anche l'individuazione delle parole chiave. Tanto ha già fatto tutto qualcun altro per te, giusto? Sbagliato. Sbagliatissimo. Perché, come già sai, il metodo di lettura efficace non ha lo scopo solo di farti trovare le parole chiave per averle, ma vuole invece farti ragionare sul testo costringendoti ad analizzarlo e a scendere a fondo nell'argomento. Se stai affrontando una slide fornita da un'insegnante o un appunto preso da un tuo compagno di lezione, devi comunque applicare tutto il sistema anche quando il testo sia estremamente sintetico, anche qualora fosse già sottolineato. (10:20 - 10:50) L'analisi del paratesto rimane comunque importante. Controlla se nelle slide o negli appunti ci sono dei titoli, dei disegni, delle tabelle e, nel caso non ci fossero, fermati un secondo a recuperare nella tua mente tutti quegli argomenti correlati a quello che stai per leggere, come hai fatto per i testi umanistici di cui discutevamo all'inizio che erano privi del paratesto. Anche la seconda fase, quella della creazione di domande e supposizioni, è molto importante, anche se si tratta di slide e di appunti, ti servirà per focalizzare la tua attenzione e creare curiosità nella tua mente che non vedrà l'ora di essere soddisfatta. (10:50 - 12:50) Come soddisfarla? Con lo skimming e lo scanning, naturalmente, che con tua immensa gioia dovrai effettuare anche sulle slide e sugli appunti se vorrai avere il massimo risultato dalla tua lettura. Una fase che, a seconda di quello che ti trovi davanti, potresti invece leggermente modificare è proprio quella della puntualizzazione. Qui, infatti, potresti trovarti a non andare frase per frase, ma pezzetto per pezzetto, o addirittura parola per parola, se sono informazioni molto asciutte, molto sintetiche. E infine c'è l'individuazione delle parole chiave. Per quanto riguarda questa fase, potresti avere persino bisogno di invertire il comune processo. Invece che individuare il contenuto informativo e poi comprimerlo per arrivare a trovare le parole chiave, potresti essere costretto a partire con delle parole chiave che qualcun altro ha individuato per te e risalire indietro con il ragionamento fino a ritrovare il contenuto informativo completo che nascondevano. In questo caso, al termine del processo, anche se può sembrarti controintuitivo anche di fronte ad una slide con quattro parole chiave in croce, dovrai comunque sottolinearle tutte. Dovrai farlo, e dovrai farlo perché ragionando, anche al contrario, avrai compreso davvero il valore informativo di quelle parole per poterle poi utilizzare nel tuo schema. L'avrai capito, insomma, la pappa pronta non esiste. Se qualcun altro ha fatto il lavoro per te, vuol dire per l'appunto che il lavoro non lo hai fatto, che tu non hai svolto quelle fasi, quelle necessarie a consolidare il tuo studio. Vale nel caso della lettura efficace, certo, ma come scopriremo più avanti. Vale anche per la schematizzazione e praticamente tutte le altre fasi dello studio. Nessun problema quindi a sfruttare materiali come slide, appunti o persino le sbobine, se sono ben fatte. Poi capiremo perché produrle non sia una gran buona idea, ci torneremo sopra. Ma tu vesti i panni del chirurgo dell'informazione, disseziona le slide, gli appunti e le sbobine altrui ed estrapolane il significato, fino a ricostruire l'intera informazione e rielaborarla poi con la tua testa. Sulla rielaborazione poi, ci torniamo fra poco con gli schemi. E arriviamo quindi agli articoli di giornale. Ho voluto inserire questa tipologia di testo, anche se di fatto non particolarmente utile per lo studio, perché costituisce una palestra molto semplice per allenare la lettura efficace, dunque potresti sfruttarla per fare esercizio. (12:50 - 13:25) Oppure ti potrebbe capitare anche di leggere articoli online per tua cultura e informazione personale, cosa piuttosto auspicabile in realtà. Si tratta di testi informativi che spesso sono anche molto chiari, in cui il paratesto è costituito da grandi titoli, immagini e divisioni in colonne, le famose 5W del giornalismo poi giocano letteralmente in casa. Scheming e scanning sono facilitati dalla struttura del paratesto e la fase di lettura e puntualizzazione non è particolarmente difficile, perché a meno che non si tratti di articoli estremamente specializzati come quelli di geopolitica o economia o di tecnologia avanzata, gli argomenti sono affrontabili e pensati per essere comprensibili da tutti. (13:26 - 16:54) Unica nota a margine, attenzione agli editoriali, cioè gli articoli di opinione, quelli scritti da giornalisti che non è che stanno spiegando un fatto, ma lo stanno commentando, danno una loro personale interpretazione e opinione in merito. Ecco, questi in effetti possono fare un po' di confusione sulla definizione delle domande e su tutto il processo della lettura efficace. In questi casi ti consiglio di selezionare sempre una specifica domanda da aggiungere alle altre. Qual è l'obiettivo di questo testo? Che cosa vuole comunicare, in altre parole, il giornalista? Qual è la sua opinione? L'articolo di giornale, come dicevo, è perfetto per esercitarti sulla metodologia della lettura efficace e sulla velocità di applicazione, senza la paura di perdere informazioni importanti per un esame e con la possibilità in più spesso di confrontarti con amici, parenti o colleghi per verificare di aver compreso al 100% quello che hai letto. Ed eccoci all'ultima tipologia che affronteremo in questa stanza, anche se non vorremmo farlo, l'ignobile muro di testo. Si tratta di testi grigi, fitti, senza paragrafazione, senza paratesto, senza niente. Solo il grigiume della pagina, il nero dell'inchiostro e l'odore della disperazione ad impregnarli. L'incubo di ogni studente e, ammettiamolo, tra le tipologie più odiate di sempre, forse la più odiata in assoluto. Quando ci si trova di fronte a un muro di testo è molto importante utilizzare i colori per la sottolineatura e svolgere tutte le fasi che ti ho insegnato in modo particolarmente attivo e partecipato. L'avversario più difficile da battere, infatti, sarà la noia, perché questa tipologia di testo è difficile da digerire per qualunque studente e, nonostante stia lentamente scomparendo con le nuove edizioni di libri di testo, è sempre il caso di sapere come affrontarla. Parlare del muro di testo a livello teorico o pratico di lettura efficace è particolarmente semplice perché non presenta sfide particolari se non la necessità di applicare tutto il metodo al massimo livello e col massimo entusiasmo. Troverai fra poco una clip in cui ti mostrerò come leggere efficacemente anche un muro ignovile di testo, anche se non avrei voluto farlo. E' stata dura, credimi. Ricorda che l'ho fatto solo perché ci tengo a te. E allora, dopo aver visto la teoria, passiamo alla parte pratica. Nella clip ti mostrerò l'applicazione dei vari metodi sfiegati sui differenti tipi di testo. Oltre agli esempi pratici che vedrai in questa stanza, ti ricordo ancora una volta che ne troverai altri nelle stanze sotterrane del castello e in leggere per sapere. E ora, via con la clip! E ora, mettiamoci all'opera con un testo più scientifico. Manuale di neuropsicologia Valar Papagno, veramente manuale mitico su cui ho studiato a suo tempo. Ho scelto un capitolo che non ho affrontato, il disturbi esecutivi all'epoca non era inserito nell'esame che avevo previsto e quindi ancora non sottolineato. Tra l'altro possiamo anche vedere delle sottolineature mie vecchie, sbagliate, che quindi possono esserci in qualche modo d'aiuto come esempio negativo. Ecco qua, vedi come sottolineavo addirittura intere frasette. Già ero meglio di tanti altri studenti, però vedi come sottolineavo pezzi interi di frase e quindi di sicuro non seguendo lo standard. Eccolo qua, guarda quanta sottolineatura. Sicuramente non seguendo lo standard della lettura efficace che insegno oggi. E allora cominciamo con l'aspetto dello step 0. Step 0 velocemente. Ecco, qui l'avevo fatto invece perché qui ho dato l'esame vero e proprio, quindi puoi vedere che ho scritto il numero di pagine per ogni capitolo e anche il numero di pagine totale, che ovviamente se vedi insomma è stato fatto realmente, quindi questo step 0 l'ho fatto quella volta insomma invece davvero per il nostro esame. (16:54 - 25:55) Ecco, io qui tra l'altro avevo fatto anche piuttosto bene lo step 0 nel senso che avevo individuato con il cerchio verde quelli che erano gli argomenti più importanti e su cui l'insegnante si era soffermato maggiormente a lezione. E dunque ecco che li avevo evidenziati come più importanti. Si può fare questo tipo di ragionamento lo stesso. Si vede che l'inizio, d'accordo del libro, va in ordine, quindi si segue l'introduzione alla neuropsicologia, come funziona un esame neuropsicologico, gli strumenti, gli elementi di neurologia, eccetera. Dopo di qui invece sono antologici, ancora una volta, ci sono i disturbi del linguaggio orale e disturbi del linguaggio scritto che si possono fare insieme, e poi le altre tipologie di disturbi. In questo caso si può scegliere di andare in ordine oppure di selezionare i più importanti prima e i meno importanti dopo, che è quello che io feci in questo esame, ok? Quindi lo step 0 comunque ormai lo hai capito, andiamo quindi rapidamente. Eccolo qua, disturbi esecutivi, come al solito guardiamo quanto è lungo il capitolo, lo guardiamo qui, eccolo qua, disturbi esecutivi, 26 pagine, d'accordo, 26 pagine e dunque andiamo a vedere quali pagine. Vedo anche che c'è un ricco paratesto, quindi facciamo 1, 2, 3, 4, 5, 6, ah qui avevo sottolineato un pezzetto, ok, va bene, 6, arriviamo fino a qui, diciamo così, quindi adesso prendo un altro colore, in questo caso il verde, e mi fermo qui, perfetto, molto bene. Per prima cosa faccio la mia analisi del paratesto, la prima cosa che noto è che trattandosi di un testo scientifico il paratesto è più ricco rispetto a un testo di tipo umanistico, questo è tipico, i testi scientifici spesso hanno più immagini e più grafici anche, ok, noto come il capitolo si chiama disturbi esecutivi, anche qui come tutti i manuali di questo tipo c'è una piccola introduzione che dice che cosa si affronterà durante il capitolo, si descrivono le regioni prefrontali, le loro connessioni corticali e sottocorticali, si parla ovviamente di cervello, e successivamente si definisce il ruolo prevalente svolto da ciascuna di esse nell'ambito delle abilità di programmazione e controllo della cognizione e del comportamento, si definiscono poi gli aspetti sintomatologici, caratteristici delle lesioni prefrontali, laterale, mediale e orbitaria, gli strumenti di valutazione più specifiche e infine i principali approcci riabilitativi per tali disturbi, perfetto. L'organizzazione neurofunzionale dei lobby frontali, quindi come sono disposti i lobby frontali, eccolo qua, abbiamo il nostro paratestro, questi mi immagino quindi sono la faccia laterale, il lato, perfetto, ancora qui, faccia orbitaria degli emisferi, ci sono tutte le varie rappresentazioni, faccia mediale e poi la sezione di tutte le varie aree del cervello, diciamo così, ok, abbiamo delle figure poi commentate, abbiamo una piccola tabella qui, principali patologie a carico dei lobby frontali, e i titoletti, questo è il nostro paratestro, mentre guardo questo paratestro non solo mi faccio un'idea di che cosa sarà affrontato nel paragrafo, nel capitolo, ma comincio a richiamare tutto ciò che so in merito, quindi in questo caso tutto quello che già so della anatomia del cervello, cerco di richiamare dove sono disposte le varie aree, mi faccio un'idea, mi rendo conto qui appunto delle varie tipologie di patologia e quali sono le ziologia, quindi quale è l'origine insomma di queste patologie, cerco di richiamare alla mente, è importante questo perché nella analisi del paratesto diventa veramente importantissimo, come dire, scaldare i motori recuperando le informazioni pregresse, ecco questo è veramente importante. Allora, quindi analisi del paratesto, rapida conclusa, faccio le mie solite domande, quindi mi domanderò per esempio dove si trovano i nuovi frontali, quali sono le loro funzioni e le suddivisioni, quindi dove sono localizzate varie aree, come funzionano le connessioni frontocorticali e come funzionano i circuiti frontocorticali, mi interesserà andare a vedere come sono organizzate le regioni prefrontali, ok? E poi in questo caso i disturbi, quindi quali sono le patologie principali a carico dei nuovi frontali e qual è la loro origine e descriverne appunto il funzionamento. Queste sono le domande principali che mi pongo, ok? Per il resto quindi diciamo che la fase di domande funziona allo stesso modo in qualunque tipo di testo, che sia umanistico, che sia scientifico, più tecnico, più discorsivo eccetera. Questo è un testo scientifico, ma è un testo non particolarmente tecnico, poi vedremo una clip su un testo tecnico, è importante quindi ricordarsi, l'ho detto anche prima nella spiegazione, ma è importante puntualizzare che scientifico non corrisponde necessariamente a tecnico, così come discorsivo non corrisponde necessariamente a umanistico, ci sono testi umanistici tecnici e ci sono testi scientifici discorsivi, questo è un testo scientifico abbastanza discorsivo, mentre vedremo poi un testo di statistica, che è assolutamente tecnico, così come potremo vedere un testo di grammatica o di morfologia eccetera, che è umanistico ma tecnico, quindi attenzione perché le due cose non si sovrappongono ed è il motivo per cui le ho distinte anche nella spiegazione, ok? Disturbi esecutivi, quindi mi sono fatto le domande, provo a fare le mie supposizioni e poi vado con skinning, skinning e scanning, in questo caso ti faccio vedere uno scanning rapido con alcune domande così da farti vedere in azione anche quella versione, se allora la mia prima domanda, la prima domanda che mi ero fatto era come sono suddivisi e che funzioni hanno i lobby frontali, concentrerò chiaramente il mio scanning su questo paragrafo e andò velocemente a individuare dove sia la risposta a queste domande, quindi vado veloce, ok qui ho individuato due cose, ho individuato che la funzione delle aree dei lobby frontali è spiegata qui, ok, mentre invece il modo in cui sono strutturati è divisa in tre, come dire, in tre parti, una divisione utile, d'accordo, le tre superfici laterali, orbitaria e mediale, che saranno poi quelle che verranno mostrate da queste figure e quindi ho individuato velocemente. La prossima domanda che mi ero posto è invece come sono, come funzionano le connessioni frontocorticali, quindi andrò velocemente qui, quindi nota la differenza nello scheming, io passavo tutto il testo rapidamente cercando la risposta alle domande, cercando di farmi un'idea, nello scanning vado mirato a cercare la risposta a una specifica domanda, quindi se devo ricordare appunto come funzionano, quali sono i disturbi, le principali patologie, carico dei lobby frontali e da che origine hanno, vado qui e vado velocemente qui, ok, e per esempio da questo scanning ho individuato che la risposta alle mie domande saranno principalmente qui, qui c'è un'area storica, parla di Phineas Gage, che è stato il primo paziente importante ovviamente nella storia dello studio neuroscientifico, diremmo così, della mente umana tramite appunto le lesioni e poi va alcune modifiche delle personalità che vengono descritte, qui spiega bene però quali sono le caratteristiche delle lesioni frontali e come funzionano, quindi lo scanning è più mirato, ok, questo per farti vedere. Andiamo rapidamente perché ormai tutte le varie fasi tu le conosci, quindi ti faccio vedere un po' di puntualizzazione, ok, su un testo scientifico di questo tipo. Le aree frontali anteriori, corteccia prefrontale, sono notevolmente più estese nell'uomo che nelle altre specie. Studi recenti hanno evidenziato anche un notevole incremento delle dimensioni relative della sostanza bianca, ok, quindi stiamo parlando delle aree frontali anteriori, quindi aree frontali anteriori più estese, ovviamente parliamo di uomo, siamo d'accordo, e poi incremento dimensioni anche sostanza bianca, che fa parte anche quella della maggiore estensione. Ho individuato la parola chiave, questo è il contenuto informativo che mi dice che queste aree frontali sono più estese nell'uomo che in altri animali e in più anche la sostanza bianca è più grande del normale. (25:55 - 34:25) Ciò suggerisce che le aree prefrontali, ma soprattutto le loro connessioni con le altre strutture cerebrali, rappresentino il substrato neuroanatomico delle funzioni cognitive che caratterizzano l'uomo, ok, quindi substrato, funzioni. Neuroanatomico lo posso dare per scontato perché stiamo facendo in qualche modo neuroanatomia e quindi posso dare per scontato che si stia parlando di questo. Tali aree di fatto svolgono un ruolo cruciale nella regolazione della cognizione del comportamento, ecco questo è importante, quindi regolazione, cognizione, comportamento, ok? Eccolo qua. Notiamo come rispetto al testo umanistico più spesso nel testo scientifico ci sia una densità maggiore di parole chiave, spesso sono più distribuite in maniera più uniforme e più compatte tra di loro, ok? Quindi in questo caso ogni frase ha una serie di contenuti informativi e ci sono le varie parole chiave. Una divisione utile dal punto di vista didattico, ma sicuramente troppo schematica, distingue le regioni corticali che occupano le tre superfici laterale, orbitaria e mediale, ok? In questo caso divisione laterale, orbitaria, mediale, e sulla base di questo poi magari io costruirò il mio schema o guarderò le varie figure che fanno parte del paratesto che abbiamo visto prima, ok? Ciascuna delle tre regioni è a sua volta composta da aree non omogenee sul piano funzionale, qual è la parte dorsale, quella ventrale, della superficie laterale, così come la regione superiore e la regione inferiore della corteccia mediale, ok? Quindi aree non omogenee, ok? Ciascuna delle regioni va bene, sul piano funzionale. Quindi dorsale, ventrale, superiore, inferiore, corteccia mediale, superficie laterale. Ecco, questa è una cosa tipica di testi scientifici anche molto descrittivi, come il testo di cui stiamo parlando, qui stiamo parlando di fatto di un inserto, questa non è anatomia o neuroanatomia, è neuropsicologia, tuttavia qui c'è un, come dico, una parte di neuroanatomia abbastanza marcata. Testi scientifici di questo tipo tendono ad avere anche una certa ricchezza di dettagli da ricordare, ecco, quindi in questo caso diventerà molto utile sia la schematizzazione, sia la rappresentazione tramite immagini, sia poi anche la memorizzazione di questi dettagli, perché devo saper riconoscere dove sono queste aree, saperle distinguere sia attraverso il nome, sia attraverso la posizione, sia attraverso la funzione, quindi avere magari anche una tabella riferita a un disegno che mi indica esattamente come e dove sono disposte le aree è importante, quindi anche la parte di memoria in questo tipo di testi potrà essere rilevante, ok? Andiamo un attimo qui, specializzazione funzionale delle tre regioni prefrontali è resa possibile dalle specifiche connessioni con le altre aree corticali, tali connessioni sono conosciute sin dagli studi anatomici di fine ottocento, ma oggi la trattografia, applicazione dell'MRI, è in grado di visualizzarle anche in vivo in modo tridimensionale, va bene. Questo ecco un elemento un po' più storico, specifiche connessioni con altre aree, quindi specifiche connessioni, possiamo anche mettere solo connessioni, connessioni aree corticali, qui c'è l'elemento storico che effettivamente ha leggermente meno importanza. Il fascicolo arcuato longitudinale superiore connette la corteccia frontale perisilviana, la corteccia parietale e la corteccia temporale. Gran parte delle sue fibre originano nella parte opercolare del giro frontale inferiore, l'area di Broca, e proiettano nel giro temporale superiore, area di Verniche, costituendo così il fascicolo arcuato descritto dagli studi neuroanatomici classici. Questa è una parte importante anche perché in particolare chi studia neurolinguistica, l'area di Broca e l'area di Verniche sono importanti, sono responsabili di molti disturbi del linguaggio, le varie affasie, eccetera, quindi è importante ricordarsene. E questa è una parte che è quasi tutta importante da ricordare, è quasi un dettaglio tecnico unico. In questo caso, allora fascicolo arcuato longitudinale superiore, posso anche sottolinearlo con un unico tratto, non perché io mi sia dimenticato dell'andare una parola alla volta, ma perché di fatto si tratta di una sola parola, perché è la definizione di un'area, ok? Quindi connette, corteccia frontale perisilviana, parietale, temporale. Perfetto. Gran parte delle sue fibre originano nella parte opercolare, ok, area di Broca, quindi Broca, maniera di sottolineo, Verniche. Tra l'altro un'altra cosa che possiamo usare, se c'è bisogno di segnarsi in un capitolo molto denso di informazioni, come può essere questo, dove sono contenute le informazioni più importanti di tutte, si può anche mettere un bel pallino laterale, cosicché nel costruire lo schema, ritornando rapidamente, sapremo che le aree con il pallino sono quelle che richiedono un maggiore spazio, magari, all'interno del nostro schema. Anche questo può essere, insomma, importante. Quindi questa è un'area un pochettino più tecnica, se vogliamo. Faccio un altro giro da questa parte. Circuiti sfronto-sottocorticali. Sto saltando solo per farti vedere diverse tipologie di frase, visto che hai già visto diversi casi studio e altri ne vedrai tantissimi, insomma, anche nelle aree sotterranee, nelle stanze sotterranee dove ho fatto dei casi studio più ampi, proprio di lettura efficace di tutti i tipi. Cinque circuiti cortico-sottocorticali paralleli e distinti sono coinvolti nel controllo motorio, cognitivo e del comportamento. Circuito motorio, oculo motorio, circuito prefrontale- dorsolaterale, circuito orbito-frontale, distinto in una porzione laterale e una mediale, circuito del singolato anteriore. Ok, questo è un elenco, vero e proprio, quindi cinque circuiti, non me lo devo ricordare, cortico-sottocorticali paralleli e distinti, controllo motorio, eccolo qua, controllo motorio, cognitivo, comportamentale. A, B, le cerchie, giusto per distinguerle poi rapidamente quando le dovrò recuperare, motorio, oculo motorio, orbito frontale, prefrontale- dorsolaterale, singolato anteriore. Ok? Anche qui una sottolineatura più densa, tipica del testo scientifico, notiamo proprio che il testo scientifico si perde meno in chiacchiere notoriamente come stile di scrittura rispetto a quello umanistico che è più proprio, tanto discorsivo, mentre questo è un testo più descrittivo, d'accordo? Spesso i testi discorsivi e quelli descrittivi sono accomunati, lo vedremo anche nel prossimo piano, il terzo, per quanto riguarda gli schemi, perché entrambi, sia quelli descrittivi sia quelli discorsivi, potranno essere sfruttati bene per le mappe mentali, tuttavia la differenza è nella distribuzione, nella frequenza e nella densità delle parole chiave e quindi anche nella modalità di lettura. Come al solito poi avremo la fase di ricostruzione, se io voglio fare lo step 6 perché non ho creato lo schema o perché voglio essere sicuro, mi leggo le singole parole chiave e vado a ricostruire l'intero contenuto informativo del testo, d'accordo? Facciamo l'ultimo esempio, ok qui c'è tutta la parte quella storica quindi un po' meno densa, eccolo qui, vediamo qua perché è importante. In realtà avveri e propri disturbi dell'affettività non sono una conseguenza caratteristica delle lesioni frontali, ok? Quindi disturbi affettività no lesioni frontali, piuttosto le lesioni frontali determinano sintomi comportamentali che possono mimare le sindrome psichiatriche ma se ne discostano per le caratteristiche e perché sono di regola associate a deficit cognitivi specifici, quindi sintomi che mimano sindrome psichiatriche però caratteristiche diverse associate a associate deficit cognitivi, ok? Ecco un elemento di questo tipo. Quindi ti sei fatto anche un'idea delle differenze che ci sono tra testo e testo, adesso vedremo una serie di altri clip su altre tipologie, comunque quello che è importante capire, rendersi conto è che la struttura della lettura efficace, i 6 step della lettura efficace rimangono gli stessi, c'è sempre la fase esplorativa prima con analisi del paratesto, domande e supposizioni e skimming o scanning e poi c'è la puntualizzazione, la ricerca della parola chiave e infine la rilettura delle parole chiave per controllare se necessario, queste fasi sono uguali per ogni tipo di testo ma prendono delle forme leggermente diverse, soprattutto delle caratteristiche diverse a seconda della tipologia di testo che mi trovo davanti, in questo caso a seconda dell'argomento e allora abbiamo visto il testo umanistico e il testo scientifico, ma poi vedremo anche altre opposizioni, testo tecnico contro testo discorsivo, avremo insomma l'articolo di giornale e altre tipologie completamente differenti. 6 Parte 2 - Testo umanistico e testo discorsivo.descrittivo (0:08 - 0:55) Vediamo rapidamente l'applicazione della lettura efficace con un testo umanistico. In questo caso stiamo parlando di un corso di sociologia, eccolo qui, questo è il libro di Bagnasco Barbagli Cavalli, il corso di sociologia, ho individuato un capitolo dove ovviamente fare la nostra prova, prima di tutto però un po' di cose importanti da riassumere. Lo step 0 prevederebbe appunto di controllare l'indice, ok, qui c'è stato già, non è un libro mio tra l'altro questo, è stato già passato con dell'evidenziatore, da questo si deduce che non è mio perché io non uso mai gli evidenziatori, comunque in ogni caso ti ricordo che lo step 0 prevederebbe di contare i singoli capitoli, controllare l'indice, controllare il numero di pagine e capire in che ordine leggere il libro. (0:55 - 10:53) In questo caso il libro ha una prima parte che è necessariamente da leggere in ordine, ok, perché è l'introduzione su cosa sia la sociologia, le società poi premoderne e le origini della società moderna in occidente, e poi la concettualizzazione, eccolo qui, la parte seconda invece ha forme elementari di interazione, gruppi organizzati, anche questo consiglierei di leggerlo in ordine, invece la parte terza ha degli argomenti che sono antologici, cioè che possono essere affrontati in qualunque ordine, valori, norme, istituzioni, identità e socializzazione, linguaggio e comunicazione, devianza e criminalità, scienza e tecnica, religione, ecco questi argomenti, quindi sono 1, 2, 3, 4, 5, 6, sono antologici, potrò scegliere io un mio ordine personale per leggerli, magari basandomi sull'importanza, su quello che è stato detto a lezione o su che cosa percepisco essere l'argomento appunto più denso, oppure sulla lunghezza del capitolo stesso, posso scegliere vari parametri per scegliere in che ordine leggere questi capitoli antologici, se non ho nulla in mente, posso anche scegliere semplicemente da quello che mi interessa di più a quello che mi interessa di meno, d'accordo? Quando ci sono dei testi che hanno veramente una progressione antologica come capita e può capitare spesso per i testi per l'appunto umanistici, ecco lì posso prendermi più libertà proprio nella progressione ed è giusto che io la prenda, insomma non è necessario che io segua per forza pagina dopo pagina. Vediamo la parte quarta, ok, anche la parte quarta mi sembra abbastanza antologica, così da vedere, sì, stratificazione delle classi sociali, la mobilità sociale, però ecco i primi due capitoli sembrano essere correlati perché stratificazione, classi sociali e poi mobilità sociale, direi di farli sicuramente uno dietro l'altro, invece questi li si potrà scegliere come si vorrà. Parte quinta, la riproduzione della società, anche questo antologico, parte sesta, anche questo abbastanza antologico, sì, sì, sì, sì, sì, sì, perfetto, quindi il libro ha una parte iniziale che va letta in senso, come dire, così come è stata presentata e poi si possono scegliere, si può saltare da un argomento all'altro. Spesso può capitare che per testi di questo tipo addirittura l'insegnante dica quei capitoli ci interessano ai fini del nostro esame, del nostro test, concorso, quello che è, quegli altri invece no, quindi bisogna stare attenti anche a questi. Ovviamente se si può leggere tutto e studiare tutto è sempre meglio perché da una preparazione a 360 gradi, ma se il tempo è poco e ci è stato indicato che il capitolo sull'economia e la società non ci interessa, lo si può anche saltare più facilmente proprio perché si tratta di un testo antologico, d'accordo? Ecco, quindi questo può essere una modalità, può succedere. Naturalmente bisogna valutare caso per caso, se il testo presenta invece uno sviluppo lineare, per esempio se si tratta di un testo di storia e dunque segue una progressione, come dire, di gerarchia temporale, allora sicuramente andrà letto in ordine, ecco, quindi bisogna vedere caso per caso, ok? Perfetto. Per quanto riguarda andiamo a vedere il capitolo che ho scelto, capitolo quarto, i gruppi organizzati, associazioni e organizzazioni. Come al solito la prima fase è quella di esplorazione, fase esplorativa, che si compone dei primi tre step della lettura efficace, ovvero il controllo dell'analisi del paratesto con il richiamo delle conoscenze pregresse sull'argomento, poi la creazione delle domande, se non sappiamo da che parte iniziare per creare le domande possiamo usare le cinque W, funzionano di solito bene su testi umanistici di questo tipo, e poi la fase 3 uno skimming rapido e veloce. Generalmente lo skimming su testi umanistici di questo tipo è abbastanza più semplice perché è un testo scorrevole, naturalmente, al tempo stesso è un po' diluito, perché appunto ci sono spesso anche troppe parole, ecco, e quindi bisogna scorrere più, più rapidamente, ok? Ovviamente evidenziamo il primo gruppo di pagine perché il capitolo quarto, vediamolo un po' quanto è lungo, ma non è neanche troppo lungo in realtà, no, è piuttosto breve in realtà, arriva pagina 116 da 102, ok, preferisco spezzarlo magari a metà e quindi potrei arrivare a 116, forse meglio in tre parti addirittura, dai, facciamo in tre parti, quindi farò 1, 2, 3, 4, 5, 6, sì, mi fermerò qui, quindi la prima uso stavolta una matita arancione, mi fermerò qui per il primo gruppo di applicazione delle varie metodologie, poi 1, 2, 3, 4, 1, 2, 3, 4, 5, 6, mi fermerò qui per la seconda, secondo gruppo e poi con le ultime arriverò fino alla fine, perfetto, perfetto. Partiamo con la nostra analisi del paratesto, abbiamo uno specchietto discorsivo dove ci sono un po' gli obiettivi se vogliamo, quello che verrà spiegato nel testo, ci torna utile, in questo capitolo individueremo e studieremo due tipi fondamentali di gruppi formali, associazioni e organizzazioni. Parlando di organizzazioni, ne definiremo i diversi tipi in funzione della loro efficienza relativa, discuteremo poi il problema della razionalità organizzativa e dei suoi limiti, questo ci può essere utile anche per creare le nostre domande, vediamo che il capitolo quarto è appunto i gruppi organizzati, associazioni e organizzazioni e andiamo veloci, questioni di definizione, quindi c'è sicuramente la questione del distinguere le due cose e definirle molto bene, questi specchietti qui ci aiutano a individuare dove sono, come sono disposte le informazioni, questo è importantissimo ai fini anche del nostro scheming, ci dà un grande aiuto, c'è un intero paragrafo qui sulle associazioni, ok, benissimo, quindi qui ci sarà immagino paragrafo generale dove spiega la differenza e poi ci scenderà nel dettaglio prima di associazioni e poi di organizzazioni con grande probabilità, associazionismo, eccetera, eccetera, modello della burocrazia, ok, noto che qui si parla di burocrazia, c'è un altro punto di paratesto, in questo caso una tabella, dice partecipazione alle associazioni nelle regioni italiane, ok, persone che dichiarano di aver partecipato, quindi qui c'è una, dati del 2006, delle istat, una media di persone e di regioni con l'associazionismo, d'accordo, e con la crescita dell'associazionismo che però è al massimo qui negli anni 99, poi scende e ci sono le varie, le varie cose, d'accordo, perfetto, in valori percentuali naturalmente, quindi il 39% dei trentini dichiara di aver partecipato all'associazionismo, questo ci dice che in Trentino l'associazionismo è più alto che in altre regioni, per esempio, ok, benissimo, la regione più bassa è la Sicilia, in mezzo ce ne sono anche altre, vediamo un po', ecco, ok, uno specchietto che mi dà un po' di statistiche, perfetto, andiamo avanti, efficacia ed efficienza, sarà probabilmente riferito alla burocrazia, ok, quindi mi sono fatto un'idea generale di che cosa tratterà questo, questo piccolo pezzo di capitolo. Devo pormi adesso delle domande, cerco sempre di farne cinque, sei, qualche, così, non troppe alla volta, d'accordo, come al solito se c'è bisogno di scriverle le scrivo, altrimenti le tengo a mente, che cosa voglio, vorrò capire? Beh vorrò capire innanzitutto che differenza c'è tra associazioni e organizzazioni, d'accordo, poi vorrò capire probabilmente come funzionano rispettivamente le associazioni e le organizzazioni, che rapporto c'è con l'aspetto burocratico, da questo specchietto del paratesto mi viene in mente com'è organizzato in Italia l'associazionismo e quante persone partecipano all'associazionismo e che deduzioni possiamo trarre da questo, e basta, mi vengono solo queste quattro domande qui, sì, mi accorgo che alcune di queste domande non verranno subito risposte perché magari verranno risposte più avanti nel capitolo, ma intanto io ci provo e provo a fare delle supposizioni. Allora io veramente questo testo non l'ho letto, non lo conosco, perché non ho mai studiato sociologia, dunque posso solo fare appunto delle supposizioni per l'appunto, che differenza ci sarà tra associazioni e organizzazioni, ma probabilmente ci sarà uno scopo diverso, l'associazione a me viene in mente qualche cosa che abbia a che fare con il sociale, per esempio, mentre l'organizzazione può anche avere magari uno scopo economico, non lo so, potrebbe essere una cosa del genere, quindi dobbiamo capire questo, saranno sempre dei gruppi organizzati in qualche modo con delle persone all'interno, però magari l'associazione è più libera e ha più uno scopo magari non economico, invece magari l'organizzazione ha uno scopo più economico o più effettivo nel fare qualche cosa, questa potrebbe essere la mia supposizione. Come funzionano le une e gli altri? Beh, so che anche le associazioni hanno bisogno di uno statuto, quindi mi immagino che ci sia la questione del fatto che si devono comunque organizzare, questo mi viene anche da gruppi organizzati, quindi definire dei ruoli sicuramente è importante, dovrò capire come sono legati al tessuto sociale del paese sicuramente e come funziona la burocrazia riguardo alla regolazione dell'associazionismo, queste sono, diciamo, mi immagino che la burocrazia abbia a che fare proprio per la questione degli statuti e per il fatto che ci deve essere una divisione dei compiti e un'associazione può funzionare solo se c'è una chiara idea di come funzioni e di come sono disposte poi le cariche e tutto il resto. Ecco, questa è un po' la supposizione che mi faccio. (10:54 - 18:34) A questo punto faccio un rapido scheming, ok? Ah, ho capito, la differenza quindi non è nello scopo come immaginavo, però c'è il lavoro. Ok, questo scheming cosa mi ha detto? Mi ha detto innanzitutto che per esempio la risposta alla domanda delle differenze tra associazioni e organizzazioni le avremo qui e che la mia supposizione riguardo al fatto che dipennesse dallo scopo economico oppure no non è una buona distinzione, almeno mi pare di capire che non sia quello il motivo per cui sono distanti associazioni e organizzazioni, ma più proprio la loro struttura, le organizzazioni hanno una sede più strutturata e lavorare in un'organizzazione è un vero lavoro e quindi c'è una retribuzione del lavoro. Anche questo è una differenza importante. Dopodiché si parla del fatto che gli studiosi principali di questo genere di argomento sono stati Alexei de Tocqueville e Max Weber e quindi anche questo è importante. Ho visto che ho avuto la risposta di come sono legate al tessuto sociale, viene indicato che l'associazionismo ha a che fare con il reddito e con l'istruzione, ok, si poteva anche immaginare, ma in questo caso è un dato interessante. Il modello della burocrazia è stato confermato il fatto che è necessario che ci sia una struttura chiara, una struttura gerarchica, che deve esserci una competenza specializzata per ogni posizione, d'accordo, e una divisione dei compiti eccetera eccetera. Quindi ho fatto un rapido skimming e mi sono fatto un'idea generale dell'argomento. Io uso sempre lo skimming ma di nuovo lo skimming può essere usato allo stesso modo, insomma senza problemi. Ecco, adesso facciamo un paio di esempi presi da punti diversi di questi paragrafi di lettura con puntualizzazione ricerca delle parole chiave. Ovviamente non me lo sottolineo tutto, ma ti faccio vedere solo dei punti specifici. Per esempio, allora, so che è fastidioso che io passi da sopra, ma purtroppo essendo mancino non sono proprio in grado di seguire così il testo, ma ci provo dai per fare il video un po' più carino però. Uno dei caratteri più evidenti della società moderna è la grande diffusione di associazioni e organizzazioni. Ecco questa frase, ovviamente questo periodo non ha contenuto informativo. Grazie, sappiamo che ci sono grandi organizzazioni e associazioni. In entrambi i casi si tratta di gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi basati su regolamenti chiaramente stabiliti, al contrario dei piccoli gruppi informali come un gruppo di amici. Ecco, qui invece c'è già un contenuto informativo, cioè c'è uno scopo e c'è un regolamento. Quindi mi basterà sottolineare scopi e regolamenti, d'accordo? Si tratta dunque di gruppi secondari formali, d'accordo? Questo lo posso dare per scontato. I due termini sono stati usati e continuano ad esserlo con significati diversi sino a considerare le organizzazioni come tipo particolare di associazioni ma anche viceversa le associazioni come tipo particolare di organizzazioni. Ok, quindi non si capisce, vede? Sono diversi ma non è ben chiaro. Qui comunque non sottolineo nulla. Nota come in un testo umanistico di questo tipo sia normale avere degli ampi spazi in cui non c'è un grande contenuto informativo. Questo dipende dallo stile di scrittura. Ecco, questo non è un testo puramente di letteratura, stiamo parlando di sociologia quindi comunque di una disciplina organizzata, però è normale che ci siano interi anche paragrafi a volte dove non c'è nulla da individuare e nulla da sottolineare. Possiamo fare un po' di ordine partendo dall'uso delle due parole nel linguaggio corrente. Tutti noi usiamo il termine organizzazione per indicare un'azienda, un ministero, un ospedale, una prigione. Ok, sono invece associazioni nell'uso corrente, gli amici della musica, il cineclub, il partito, il sindacato, il boy scout. Perfetto, volontari. Come primo passo proviamo ora a chiederci cos'hanno in comune fra loro i gruppi che chiamano associazioni. Si può rispondere considerando il motivo per cui le persone partecipano al gruppo e si adattano alle sue regole. Nelle associazioni questo avviene perché se ne condividono i fini sentendoli come propri, dal momento che corrispondono ai propri ideali o interessi. Perfetto, allora questo è importante. Le persone entrano nelle associazioni perché condividono i fini e gli ideali o gli interessi. Ok, un insieme di persone che ritiene di avere interessi o ideali simili può dar vita a un'associazione per difenderli o realizzarli insieme. Se si ritorna agli esempi fatti è facile vedere che questo è proprio il caso. Perfetto, non c'è contenuto informativo, vedi vado molto veloce, vado molto veloce perché qui il contenuto, la ciccia è poca. Una volta associate in genere le persone si distribuiscono fra loro alcuni compiti, necessari alla vita dell'associazione. Un socio per esempio è incaricato di riscuotere le quote, un altro di rispedire il circolare e così via. Qui non sottolineo nulla perché l'abbiamo già detto prima che c'è un regolamento e quindi che ci saranno un'organizzazione. Tra l'altro si chiama gruppi organizzati questo capitolo, quindi posso darlo per scontato. Con riferimento a questo aspetto si dice che l'associazione si adatta a una sua organizzazione. Ok, gioco di parole tra l'altro. Ma chi assume questi compiti è anzitutto un socio alla pari con gli altri. Questo aspetto e del tutto secondario, ecco questo è importante. C'è la questione del socio, cioè i vari compiti sono associati, sono dati sempre a soci alla pari. Può però anche succedere che le necessità dell'associazione richiedano che si costituisca un ufficio stabile per quei compiti, assumendo persone pagate perché li svolgano, secondo certe procedure stabilite, con capacità professionali per farlo, rispondendo agli ordini di un responsabile. Noi chiamiamo questo ufficio un'organizzazione, eccolo qua. Quindi l'organizzazione è ufficio stabile, ok, e abbiamo professionali. I caratteri indicati si adattano a tutti gli esempi fatti prima che riguardano organizzazioni piccole e grandi, pubbliche e private, con fini più diversi. Criterio che abbiamo usato, ok, qui possiamo andare avanti, faccio un salto da un'altra parte. Salto allora da un'altra parte per farti vedere un altro, un altro gruppo di frasi. Lo studio delle associazioni ha importanti radici nell'opera del nobile francese Alexis de Tocqueville, ok, dal 1805 al 59, che studiò le conseguenze per l'organizzazione politica della fine dell'antico regime, l'Ancien Regime, ad opera della rivoluzione francese. Ok, questa è una nota storica, a seconda di che tipo sarà la mia insegnante o il mio insegnante e di quali sono le richieste di questo esame, sottolineerò oppure no, e individerò contenuto informativo oppure no. Nel mio caso a me sembra che questo basti sottolineare de Tocqueville è a posto. Questo interesse è anche sullo sfondo del suo primo importante lavoro, la democrazia in America, dedicato a un paese nuovo nato senza re e senza nobili, va bene. Una delle differenze con l'Europa che più colpirono Tocqueville fu appunto la diffusa presenza in America di associazioni volontarie, perfetto. America, associazioni volontarie, questo interessante. Gli abitanti degli Stati Uniti e gli osserva imparano da piccoli che bisogna contare su se stessi e dunque che ci si appoggia all'autorità pubblica solo quando ciò è indispensabile, ok. (18:35 - 19:08) Vedi come è proprio più discorsivo, no? È un testo che racconta anche un po'. Quindi la distribuzione delle parole chiave è anche molto diversa. Ricordati anche sempre che le parole chiave che io sottolineo potrebbero non essere uguali a quelle che sottolineresti tu e su un testo di tipo umanistico questa differenza si accentua perché essendo molto discorsivo, ancora una volta insomma è più probabile che ci possono essere differenze perché ci sono meno dettagli tecnici e dunque differenze tra come sottolineerei io e come sottolineresti tu. (19:09 - 21:46) Facciamo un altro, un altro pezzetto. Se Tocqueville può essere considerato il riferimento classico per lo studio delle associazioni volontarie, Max Weber è il punto di partenza per lo studio delle organizzazioni, ok? Quindi Max Weber, organizzazione. Il termine che Weber usa per definire la forma moderna di organizzazione è burocrazia. Ah, ecco qua! Quindi burocrazia è la forma moderna di organizzazione. Burocrazia, d'accordo. Forma moderna, ok. Della burocrazia gli individui ha le principali caratteristiche costruendo un modello teorico, ok, ideal tipo, riferendosi in modo particolare di costruirlo, al quale le organizzazioni concrete tendono più o meno a corrispondere, ok. La parola burocrazia richiama subito alla mente l'organizzazione pubblica, ma secondo Weber non esistono differenze significative fra questa e la tendenza di organizzazione in altri ambiti della società. In particolare non ci sono differenze con l'organizzazione di un'impresa, ok. No differenze con l'impresa, perfetto. Naturalmente alla fine si può procedere allo step 6, se ce n'è bisogno, non è sempre necessario, l'abbiamo già detto, se poi passerò allo schema non dovrò per forza fare la rilettura, ma all'inizio se sono in difficoltà e non so se ho settolineato bene oppure no, posso richiamare. E quindi dico scopi e regolamenti, allora mi dice che entrambi i gruppi, sia l'associazione che le organizzazioni, sono basati su alcuni scopi limitati e ben definiti e su dei regolamenti che definiscano la struttura e come sono organizzate. Nell'associazione il motivo per cui le persone si uniscono ad un'associazione è perché ne condividono i fini, gli ideali o gli interessi, per l'organizzazione invece è un po' diversa e sono affidati i vari compiti a dei soci alla pari, mentre invece nell'organizzazione è una cosa un po' diversa, c'è un ufficio stabile, c'è una professionalità maggiore, ci sono degli stipendi per cui ci sono delle persone assunte per svolgere determinati compiti e questa è la differenza principale, d'accordo? Quindi richiamando le parole chiave io riesco a richiamare il contenuto informativo e dunque so che le mie parole chiave sono state sottolineate in modo corretto. Testi discorsivi e descrittivi ed eccoci qua con un bel manuale di diritto commerciale Gianfranco Campobasso, quarta edizione, eccolo qua. Allora un testo discorsivo, descrittivo, non significa un testo facile, non significa necessariamente un testo dove si sprecano le parole, semplicemente si tratta di testi in cui l'aspetto tecnico, l'aspetto dell'esercizio, l'aspetto della formula eccetera non è presente, ma sono presenti invece ragionamenti, descrizioni, elenchi, cose da imparare e il diritto in questo caso è quindi l'esempio perfetto. (21:46 - 35:35) Tra l'altro prima di arrivare al punto che ho scelto per farti vedere una piccola applicazione di lettura efficace volevo scorrere questo testo che mi è stato prestato da un caro amico per farti vedere all'epoca dei suoi studi universitari la sottolineatura classica insomma dello studente che studia diritto e non sa bene come sottolineare, vedi come sono due passate di sottolineatura, la seconda in realtà la cerchiatura non è neanche sbagliata rispetto a quasi i nostri parametri di lettura efficace, ma abbiamo una prima evidenziazione con appunto l'evidenziatore che sottolinea praticamente tutto d'accordo guarda questa pagina praticamente sono pochissime le frasi che sono state lasciate senza un'evidenziazione ecco questo tipo di sottolineatura che prevede addirittura un ripassaggio sul testo quindi prima evidenzio tutto poi ci ritorno per le parole chiave è ovviamente sbagliata e va in contrasto con il nostro stile di sottolineatura di parole chiave che ti sto insegnando e che ti sto mostrando eccolo qua, ho scelto invece un paragrafo che è stato lasciato vuoto è stato perdonato ecco da questo libro sul appalto che tra l'altro è un tema classico matita viola e cominciamo allora il testo di tipo discorsivo descrittivo ha delle caratteristiche interessanti innanzitutto è l'opposto del testo tecnico quindi spesso ha una grande articolazione di quello che viene spiegato molte frasi qualche volta ricercare le parole chiave è più difficile anche formulare le domande è più difficile rispetto a un testo tecnico ma al tempo stesso ci sono meno parole chiave è meno denso spesso la parte più complessa su testi di questo tipo è capire che cosa ci serve e che cosa no quindi scremare è proprio perché è meno sintetico è meno evidente quello che io devo ricordare e quello che invece magari superfluo a vari gradi di approfondimento ecco il diritto per esempio è il tipico argomento per il quale non c'è limite alla potenzialità di approfondimento se uno vuole stare lì e imparare per sei anni soltanto il tema dell'appalto può farlo no per cui bisogna avere l'abilità bisogna scoprire anche l'abilità di fermarsi al livello che ci interessa d'accordo quindi dire ok no questa cosa qui non mi interessa questa cosa qui non sarà oggetto d'esame oppure questa cosa qui non è particolarmente importante oppure la conosco già eccetera eccetera quindi il lavoro di scrematura e selezione sarà ancora più importante ecco questo tipo di testi vanno di solito molto bene o comunque meglio di quelli tecnici per quanto riguarda skimming e scanning per quanto riguarda la puntualizzazione l'abbiamo visto funziona sempre nello stesso modo e quindi cominciamo allora se io dovessi affrontare questo capitolo 29 esimo l'appalto ma naturalmente è una parte generale sono poche pagine quindi le posso fare tutte in una sola passata vediamo 1 2 3 4 5 6 7 8 ok posso farle tutte in una stessa passata non mi sono messo a fare lo step 0 perché ormai l'hai già visto varie volte quindi posso darlo per scontato parto con l'analisi del paratesto che paratesto mi ritrovo davanti beh innanzitutto parto dal nome l'appalto chiaramente i vari capitoletti quindi nozione di appalto e i caratteri essenziali abbiamo le varie parole chiave a lato che tra l'altro sono molto utili per lo skimming in particolare lo vedremo le obbligazioni dell'appaltatore di formità e vizi di opera ok non c'è un grande paratesto quindi tuttora tuttavia vediamo che il testo è ben pensato c'è una bella paragrafazione che aiuta aiuta la lettura ci sono appunto questi inserti laterali insomma abbiamo degli elementi ok di formità e vizi d'opera le obbligazioni del committente mentre scorro queste pagine recupero nella mia mente tutto quello che so su questi argomenti nel mio caso è ben poco perché chiaramente non ho studiato diritto ma se io fossi uno studente di diritto cercherei di ricordare tutto quello che ho già sentito a lezione o quello che posso dare per scontato ecco quindi c'è quello che magari ho acquisito nei 28 capitoli precedenti del manuale eccetera questo genere di manuale tra l'altro ecco questo vale la pena dirlo scusami se salto da una parte all'altra è un tipo di manuale che prevede una lettura sequenziale quindi non è non è antologico è bene andare in ordine per esempio le società poi i vari tipi di società eccetera quindi è bene seguire questo genere di manuali un capitolo dopo l'altro seguendo l'ordine che il libro ci ha dato quindi nel fare il nostro la nostra analisi del paratesto in questo caso sarà un'analisi del paratesto più che altro mentale di recupero delle informazioni che già conosco dopodiché devo pensare alle mie domande come al solito le posso scrivere se voglio oppure le posso tenere a mente mi domanderò ovviamente che cosa sia l'appalto quali siano le sue caratteristiche da quali da quali articoli sia normato quali sono le obbligazioni dell'appaltatore che cosa sono e quali sono le difformità e vizi d'opera posso farmi delle domande più semplici quali sono le obbligazioni invece del committente come si distingue il rapporto ok che cos'è il sub appalto come funziona quindi posso farmi una o due domande per ciascuno di questi paragrafetti nota come appunto la creazione delle domande sia relativamente semplici su testi descrittivi discorsivi come questo proprio perché è evidente di che cosa parlano e vado mentre invece quando mi trovo di fronte a un testo tecnico apro c'è la lista di formule e tutte le varie cose ed è difficile formulare delle domande bisogna soltanto cominciare a seguire il ragionamento d'accordo andiamo con un rapido scheming scanning in questo caso io farò farò uno scheming uso cambio mano perché così è più è più bello da vedere ok ecco mi fermo un secondo per sottolineare una cosa quando si fa uno scheming o uno scanning di testi di questo tipo come quelli di diritto ma anche altri testi descrittivi discorsivi spesso ci si imbatte in un lessico e una strutturazione della frase peculiare della materia il giuridiche se non potremmo chiamare così comunque insomma a parte gli scherzi il linguaggio tecnico adottato nei testi di diritto è un linguaggio che uno studente che ha a che fare con il diritto tutti i giorni conosce mastica e dunque è in grado facilmente facendo scheming comunque di coglierne degli aspetti io per esempio nel fare scheming mi sono reso conto che mi vengono molte domande perché non capisco magari certi certi passaggi per il proprio per per i termini che vengono utilizzati no magari ho bisogno di qualche tempo in più quindi è importante anche tenere presente che l'attività di lettura efficace a differenza di qualunque altra insomma ha a che fare con le parole e dunque anche fa avere dimestichezza con il modo in cui è scritto un certo argomento una certa materia diventa importante i primi capitoli generalmente sono introduttivi e aiutano anche a entrare in questa atmosfera ecco vado avanti vedi come scorro riga per riga quindi lo scheming è super rapido non è una lettura ma è un appunto scorre il testo ma comunque passo tutto il testo è per non perdermi niente grazie a questi elementi qui posso già conoscere la struttura del testo ok ok mi fermo qui perfetto facciamo qualche esempio di puntualizzazione e di ricerca delle parole chiave ok vediamo l'appalto è il contratto con il quale una parte l'appaltatore assume con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio il compimento di un'opera di un servizio verso un corrispettivo in danaro ok questa è la nozione articolo 1655 questa è una definizione d'accordo si potrebbe anche fare l'errore di dire poiché è una definizione me la devo imparare a memoria così com'è non la sottolineo nemmeno ma sarebbe un errore per l'appunto ci sono dei casi in cui le definizioni o i testi degli articoli vanno presi di peso e inseriti poi nel nostro schema ma la maggior parte delle volte insomma è una buona idea comunque sottolineare le parole chiare allora vediamo appalto non lo sottolineo perché stiamo parlando dell'appalto contratto ecco quindi è un contratto questo è importante con il quale una parte dell'appaltatore assume con organizzazione dei mezzi quindi appaltatore organizzazione mezzi gestione rischio compimento compimento opera servizio e poi denaro ok perfetto molte parole chiave per forza perché si tratta di una definizione spesso come abbiamo già detto e abbiamo già visto anche per i testi di tipo umanistico anche se che a volte hanno una sovrapposizione anche se non sono la stessa cosa rispetto a un testo discrittivo discorsivo come abbiamo visto ci sono testi tecnici anche nel versante umanistico abbiamo visto però che spesso non è omogenea la distribuzione delle parole chiave ok molto spesso ci sono degli spazi come questo di definizione in cui le parole chiave sono tante e altre magari in cui sono più blande oppure ce ne sono addirittura pochissimo nessuna per un bel pezzo oggetto dell'appalto può essere quindi sia il compimento di un'opera sia il compimento di un servizio ecco questa è una è completamente una frase priva di contenuto informativo perché perché l'abbiamo già detto prima compimento di un'opera o di un servizio quindi sia il compimento di un'opera sia di un servizio ok abbiamo capito possiamo andare avanti è appalto d'opera ad esempio attenzione il fatto che io rida su questa frase non significa che sia stata inutile libro fa bene a ribadire dei concetti ricordati che nello scrivere un libro nel preparare una lezione essere ridondanti è importantissimo io stesso in questo videocorso ti dico molte volte la stessa cosa da altri punti di vista proprio per assicurarmi che tu la capisca bene questo non significa però che noi dobbiamo sottolinearla la incontriamo la capiamo non ha contenuto informativo passiamo oltre è appalto d'opera ad esempio il contratto con il quale un'impresa idile si obbliga a costruire un palazzo appalto di servizi il contratto stipulato con un'impresa di pulizie ok qui abbiamo degli esempi ancora una volta nessun contenuto informativo non ogni contratto che ha per oggetto il compimento di un'opera o di un servizio è però un appalto ok questo è un contenuto informativo però non ci spiega ancora bene che cosa quindi direi potremmo sottolineare non ogni contratto è appalto opera o servizio volendo sottolineato un po un po tanto ma insomma va bene a tal fine è necessario che la relativi relativa attività sia svolta dall'obbligato con organizzazione di mezzi e congestione a proprio rischio ok però qui si sta ribadendo la definizione cioè si sta spiegando meglio la definizione che viene dal codice però se io ho la definizione ben chiara posso andare avanti veloce in breve si deve trattare di un'attività organizzata in forma di impresa ok quindi impresa l'appaltatore è perciò un imprenditore commerciale di regola non piccolo quindi deve essere un'impresa media almeno ok interessante ma facciamo un salto per andare a prendere dei dei pezzi diversi col quale obbligazioni dell'appaltatore obbligazione fondamentale dell'appaltatore quella di compiere l'opera o il servizio quindi compiere mi basta questo i soldi che lo stiamo parlando salvo diversa patruzioni l'appaltatore deve fornire anche la materia prima necessaria per il compimento dell'opera ecco per esempio fornire materia prima se la materia invece fornita in tutto in parte dal committente l'appaltatore deve denunziarne prontamente i difetti che possono complementare la regolare esecuzione dell'opera ok perfetto quindi denunziare pericome si usano dei termini un po particolari con la denunziare invece di denunciare il gergo tipico questo che viene dal codice i difetti e ciò per esonerarsi da responsabilità per vizie di formità dell'opera dovuto a difetto dei materiali ok perfetto l'opera deve essere eseguita dall'appaltatore secondo le modalità tecniche concordate dal committente di regola analiticamente descritte in un apposito documento denominato capitolato perfetto modalità tecniche e qui concordate documento capitolato ok ok vedi come funziona abbiamo quindi una sottolineatura delle parole chiave abbastanza abbastanza semplice in questi passaggi spesso appunto però diluita ci sono dei pezzi dove non ci sono dei pezzi dove si concentrano le parole chiave ecco testi di questo tipo possono avere delle grosse difficoltà a livello mnemonico perché magari richiedono di imparare tanti tanti concetti possono a volte avere delle difficoltà anche proprio di lettura e di analisi individuazione delle informazioni importanti non presentano quello stesso genere di sfida se vogliamo di ragionamento logico che c'è invece nei testi tecnici che invece hanno una struttura completamente diversa e che abbiamo di cui abbiamo già discusso insomma quindi questo è un tipico manuale in questo caso di diritto poi troverai altri casi studio di diritto e di altre e di altre materie discorsive descrittive ovviamente nei sotterranei del nostro castello 7 Parte 3 - Testo ibrido e testo tecnico (0:08 - 2:07) Dopo averti mostrato un testo tecnico e uno più discorsivo, descrittivo, ti mostro anche un testo ibrido e riprendiamo di nuovo l'economia perché è una materia che si presta molto bene ma avremmo potuto prendere anche un testo per esempio di biologia che a volte alternano momenti più descrittivi a momenti più tecnici o un testo di diritto, penso per esempio alla procedura dove ci siano dei passaggi tecnici e degli altri invece di ragionamento. Insomma un testo ibrido in realtà corrisponde alla più classica delle categorie, quella più diffusa perché molte materie hanno varie sfaccettature specialmente in facoltà che affrontano argomenti molto diversi come appunto la biologia, l'economia, la psicologia ma anche il diritto come dicevamo e quindi un testo ibrido è un testo che incorpora sia degli elementi puramente come dire discrittivi e discorsivi sia degli elementi dei passaggi più tecnici. La tecnica di lettura non è diversa da quella che abbiamo visto, semplicemente bisogna essere abili a riconoscere la differenza tra i vari paragrafi o tra i vari passaggi e modificare o comunque adattare la modalità di lettura al paragrafo che ci troviamo di fronte. Ecco quindi ho preso chiaramente lo step 0 di un manuale di questo tipo, questo è economia e management delle imprese di russo e burro, si tratta quindi di economia vera e propria, d'accordo? Come al solito lo step 0 mai lo conosci, insomma non ne parliamo più perché altrimenti non ne usciamo. Ho selezionato capitolo 4, ok, la solita carta da far girare così, eccola qui, la spostiamo, questa volta prendiamo una matita di colore marrone così giusto perché ci siamo. Notiamo tra l'altro che questo testo ha un font veramente molto molto stringato, molto stretto e a mio avviso peggiora la leggibilità, quindi non sono molto contento delle scelte dal punto di vista della stampa ecco e della strutturazione di questo testo, ma non importa. (2:08 - 16:20) Che cosa significa quindi un testo ibrido? Beh lo vediamo, ho scelto questo capitolo 4 proprio per mostrartelo. Abbiamo degli elementi discorsivi, analizzare per decidere, il modello del bilancio, eccetera eccetera, la partita doppia che è una cosa molto importante, ci sono anche degli esercizi che sono tipici di un testo tecnico ma sono inseriti in un elemento più discorsivo, quindi discorsivo discorsivo, poi improvvisamente cominciano ad arrivare delle tabelle, degli esempi di conto economico, degli schemi, ancora degli schemi un po' più complicati, abbiamo delle analisi da fare, abbiamo delle formule, d'accordo? Quindi analisi di redditività, appaiono delle formule. Quindi ecco è un testo molto vario, in questo passaggio assomiglia quasi a livello anche soltanto estetico da vedere al testo che avevamo visto di statistica, no? Mentre invece in questa pagina poteva assomigliare di più al testo di sociologia o al testo di diritto, no? Quindi abbiamo un testo che alterna dei momenti differenti. Allora noi quand'è che ci rendiamo conto che un testo è ibrido e come ce ne accorgiamo? Ce ne accorgiamo di solito con l'analisi del paratesto, perché noi cominciamo a girare le pagine cercando gli elementi paratestuali, quindi in questo caso i nostri titoli, questi quadretti, così, questi dati, e a un certo punto girando, girando, ci accorgiamo che comincia ad aumentare il numero degli schemi, delle tabelle, eccetera, e che si arriva ad elementi di formula, e allora mi rendo conto che lì è cambiato il tutto. Allora in questo caso noi dovremmo essere pronti a riconoscere il cambiamento e a riconoscere una modifica nel nostro stile di lettura. Sappiamo che cosa aspettarci, sappiamo che nell'aspetto più descrittivo discorsivo avremo meno parole chiave, saranno un pochettino meno dense e anche distribuite in modo meno uniforme, quindi ci saranno dei passaggi magari anche molto densi e degli altri molto più leggeri, addirittura intere pagine o mezze pagine senza sottolineature, ma poi sappiamo che a un certo punto qualcosa cambierà e io devo rientrare in quella modalità di lettura efficace che era tipica invece del testo tecnico, quindi uno step alla volta, approccio del carro armato estremo, assicurarsi una puntualizzazione veramente impensabile quasi, fermarsi quando necessario a svolgere degli esercizi, e quindi concentrarsi molto sugli esempi, tutto quello che abbiamo detto, guarda qui che tecnicità che si arriva a raggiungere in un testo di questo tipo, concentrarsi quindi su tutti quegli elementi che fanno sì che io possa poi svolgere un esercizio se richiesto, in effetti questo testo economia e management delle imprese era anche appaiato ad un altro con veri e propri esercizi da svolgere poi per l'esame scritto, quindi bisogna saper saper alternare le due cose. Il funzionamento è lo stesso, ti faccio vedere velocemente un paio di frasi, va bene? eccolo qua. Per quanto riguarda l'analisi del paratesto abbiamo capito, le domande per la parte più discorsiva e descrittiva ci faremo le classiche domande che abbiamo già visto per i testi discorsivi, per i testi umanistici, anche per i testi scientifici eccetera, con le nostre supposizioni, per quanto riguarda lo skimming scanning avremo dei momenti in cui applicarlo perfettamente come queste pagine qui e dei momenti in cui come qui potremo saltarlo come era per i testi tecnici o ridurlo all'osso, quindi cambierà l'approccio paragrafo per paragrafo o addirittura pagina per pagina e io dovrò essere pronto per questo e poi per quanto riguarda la puntualizzazione abbiamo detto e la sottolineatura delle parole chiave ci muoviamo come il testo comanda, d'accordo? particolare attenzione ai dettagli tecnici perché nei testi ibridi di questo tipo spesso ci sono pagine, pagine, pagine senza dettagli tecnici e poi improvvisamente arriva un bombardamento, quindi dobbiamo essere molto pronti a cambiare e a individuarli quando arrivano e non perderceli per strada perché sono molto alternati, d'accordo? ecco testi di questo tipo anche spesso possono risultare tassanti dal punto di vista della memoria, ci sono spesso molte cose da memorizzare, può ritornare utile l'utilizzo delle tecniche di memoria che vedremo nella seconda torre di sistema ADC. Facciamoci la puntualizzazione di un paio di frasi giusto per vedere prima in uno spazio descrittivo discorsivo poi in uno spazio più tecnico così da vedere le due cose all'opera. Il bilancio di esercizio è un documento formale che assolve a due finalità una interna l'altra esterna, semplice d'accordo? bilancio di esercizio non lo sottolineo perché stiamo parlando di questo, documento formale, documento formale, due finalità interna e esterna. Con riferimento a quest'ultima il bilancio di esercizio ha la funzione di informare gli stakeholder d'impresa circa l'andamento della performance generate dall'impresa in un dato periodo temporale, tecnicamente definito esercizio, perfetto. Si chiama esercizio va bene l'abbiamo capito quindi informare stakeholder, performance che è generata dall'impresa lo posso dare per scontato, in un dato periodo temporale lo posso dare per scontato. Per quanto riguarda la finalità interna sicuramente più interessante dal punto di vista manageriale il bilancio è uno strumento di gestione mediante il quale il management è in grado di rilevare l'andamento economico finanziario e patrimoniale dell'impresa, perfetto? Quindi possiamo dire bilancio, gestione, ok? Management e so chi lo deve gestire quindi questa è una parte classica dove è semplicemente procedere con le nostre parole chiave un periodo per volta. Poi ci ritroviamo invece a un paragrafo successivo 4.3.1 l'analisi di redditività partendo per esempio con l'analisi del profilo reddituale dell'impresa è possibile identificare alcuni fondamentali indicatori di redditività che consentono di evidenziare la capacità dell'impresa di generare risultati reddituali per specifici stakeholder, ok? Qui già il linguaggio si fa abbastanza tecnico abbastanza tosto, la redditività d'impresa generata a favore dello stakeholder azionista in particolare è generalmente misurata mediante il return on equity ROE o ritorno sulla redditività del capitale proprio. Il ROE come indicato nella formula 4.1 è espressione del rapporto tra il reddito netto generato dall'impresa in un dato intervallo temporale tipicamente l'esercizio e il capitale netto d'impresa. Ecco io qui mi devo fermare, perché mi devo fermare? Perché stiamo facendo un testo tecnico e io devo essere certissimo di aver capito come si calcola il ROE e che cosa sia, ok? Quindi mi fermo e dico che è espressione del rapporto tra il reddito netto generato dall'impresa in un intervallo di tempo e quindi l'esercizio, quello che avevamo visto prima, eccolo qua, l'esercizio che avevamo definito l'andamento delle performance in un dato periodo temporale, ok? Perfetto. E il capitale netto d'impresa, quindi il capitale netto. Quindi vado a ragionare, mi assicuro di aver capito ogni pezzetto prima di procedere, perché poi dopo il ROE ci sarà il ROA, d'accordo? E poi ci sarà il ROI e poi ci sarà il ROI moltiplicato per altre cose e ottenemo il ROS e poi TI, eccetera. Quindi ci saranno mille passaggi da esplicitare e se non avrò assicurato una comprensione totale di questo passaggio non capirò neanche quelli successivi. Quindi ecco che improvvisamente si è trasformato in un testo molto tecnico, laddove invece inizialmente era un testo discorsivo. Ecco, quindi questo è proprio un tipico testo di ibrido, ma ci sono gli annuali di diritto che sono così, ci sono dei casi in cui si passa dalla teoria del diritto alla pagina dopo, o due pagine dopo, scendere nel tecnicismo di come funziona un passaggio particolare di un processo, oppure come funzionano certi meccanismi di procedura, eccetera. Quindi un'alternanza molto forte, lo stesso in biologia, dove possiamo trovare delle descrizioni magari di funzionamenti e poi si scende nel tecnico di un ciclo particolare, non lo so, ciclo di Krebs o qualcosa del genere. Quindi dobbiamo essere pronti a muoverci e a dirla tutta, i testi ibridi, come dicevamo all'inizio di questa piccola clip, sono anche più diffusi perché è raro veramente che a livello soprattutto di alto-universitario ci siano testi umanistici, scusami, descrittivi e discorsivi puri e testi tecnici puri. Ci sono ovviamente i casi, quindi in matematica è un testo tecnico puro, in fisica già anche c'è qualche elemento di ibrido, ma tendenzialmente tecnico puro. Letteratura italiana o letteratura latina è completamente discorsivo e descrittivo, storia completamente discorsiva e discrittivo, però a parte questi estremi che stanno nel continuo, molti testi in realtà stanno in mezzo e sono degli ibridi e quindi conoscere tutte le varie versioni, conoscere l'applicazione della lettura efficace torna veramente comoda. Tra l'altro vedrai molti casi studio nelle stanze sotterranee in cui io applico la lettura efficace proprio per bene a capitoli, paragrafi, interi, anche di testi ibridi e quindi sono in grado di ovviamente mostrarti come funziona tutto il procedimento logico. Comunque, avendo interiorizzato i passaggi, i 6 step della lettura efficace, sei in grado di applicarli in modo diverso a seconda di quello che le pagine ti comandano. E allora subito buttiamoci a vedere un testo che è veramente tecnico. Stiamo parlando di statistica, lo abbiamo detto, il testo tecnico non è necessariamente un testo scientifico, così come un testo umanistico non è necessariamente un testo discorsivo, anche se effettivamente c'è una tendenza, chiaro, quindi sono magari meno gli argomenti tecnici nell'aspetto umanistico, nel lato umanistico della forza, però in generale non bisogna sovrapporre queste due categorie perché non sono la stessa cosa. Questo è un testo di statistica Newbold, Carlson & Thorn, veramente interessante, mi è stato prestato dal mio amico Alessandro, eccolo qui, benissimo, ho messo qui la mia solita carta per indicare il capitolo, ci prendiamo una matita rosa e andiamo. Allora, per quanto riguarda lo step 0, già lo sai, non te lo faccio vedere, ma il concetto è sempre lo stesso, ci si guarda l'indice generale, si contano le pagine, si contano le pagine complessive e quelle dei singoli capitoli, per di più si decide in che ordine procedere. Ecco, un testo di statistica di questo tipo il consiglio, soprattutto nei testi tecnici, è sempre di andare in ordine, ok? E quindi di non saltellare, questo non è un testo antologico, ma è un testo invece che ha una forte sequenzialità, bisogna veramente capire molto bene il capitolo 5 prima di passare al capitolo 6, ecco, questo è importante, per il resto si tratta sempre della stessa cosa, si calcolano le pagine, si arrotonda per eccesso e tutto il resto. Ti faccio vedere velocemente, questo è 4.4, un paragrafo, ok? Giusto per farti vedere le differenze con un testo più discorsivo, come quelli che abbiamo visto, come quello qua, anche soltanto ha una rapida analisi del paratesto, ci si accorge che il paratesto è estremamente ricco in un testo di questo tipo, cioè ci sono un sacco di elementi che vanno oltre e intorno al testo. Molti di questi elementi però corrispondono con elementi tecnici, quindi abbiamo diagrammi, abbiamo tabelle, abbiamo formule, abbiamo per esempio, eccolo qui ancora, formule di tutti i tipi, rappresentazioni varie, nonché alla fine c'è un eserciziario, ecco questo è tipico dei testi tecnici, la necessità poi di fare degli esercizi, di svolgere degli esercizi specifici, che possono tra l'altro aiutare anche nell'aspetto della creazione delle nostre domande, perché ci possono aiutare a focalizzare quali siano gli elementi importanti. Ora, un testo tecnico di questo tipo ha alcune caratteristiche importanti da tenere presente. Per quanto riguarda la fase esplorativa, quindi i primi tre step della lettura efficace, l'analisi del paratesto, la costruzione di domande e supposizioni e lo scheming, il testo di tipo tecnico rappresenta il limite principale. Che cosa significa? Significa che si possono non fare le fasi esplorative? Assolutamente no, ma saranno però compresse, saranno ridotte all'osso, saranno il più possibile striminzite, perché lo scheming, che già di per sé a volte è messo in difficoltà da un testo magari scritto in modo non eccessivamente semplice, in un testo tecnico di questo tipo presta un po' il fianco. Se io molto rapidamente cerco di eseguire uno scheming o uno scanning, faccio fatica. Tutti questi elementi tecnici e paratestuali interrompono la ricerca di informazioni, la rendono molto più ardua. È tipico di un testo invece tecnico di questo tipo una lettura più lenta, più attenta, più logica, più deduttiva, in cui mi devo assicurare ancora meglio del solito di seguire un approccio del caro armato, di impadronirmi di un piccolo concetto, essere certi di averlo capito e di essere in grado di metterlo in pratica prima di procedere con quello successivo, altrimenti rischio di ritrovarmi alla fine del paragrafo o del capitolo che crolla tutto, no? Ecco, quindi questo è un rischio importante che bisogna tenere presente. Quindi si procede più lentamente, l'analisi del paratesto la facciamo. Vediamo, si parla di probabilità bivariate. Io ho aperto, chiaramente ho scelto un libro molto tecnico che non ho studiato in prima persona e qui ho aperto a un capitolo quattro, quindi non ho le conoscenze pregresse per affrontarlo, ma uno studente che invece dovesse preparare un esame di statistica di questo tipo sicuramente avrà studiato i quattro capitoli precedenti, d'accordo? Questo anche perché, come si diceva, si va in ordine in un testo tecnico, non si salta da una parte all'altra, spesso non è antologico, bisogna seguire l'ordine presentato dagli autori. A questo punto nell'analisi del paratesto, nel guardare questi schemi e queste formule, si cerca di richiamare alla mente tutto quello che si sa delle probabilità, d'accordo? Il testo precedente, il capitolo quattro, eccolo qui, era diviso in altri vari sottoparagrafi, d'accordo? E io li avrei già ovviamente affrontati e quindi richiamerei quello che ho imparato proprio di questa tipologia. Quindi, l'importante è un'analisi del paratesto veramente ricostruttiva quando si parla di questo tipo di testo. (16:21 - 17:08) Dopodiché, dopo l'analisi del paratesto, c'è la questione delle domande. Allora, le domande in questo caso spesso sono domande più semplici a livello degli esercizi, quindi io vado a vedere gli esercizi finali, ci sono già delle domande che io posso sfruttare, qual è la probabilità congiunta di reddito elevato e mai, eccetera eccetera, ma sono più sotto forma di esercizi, d'accordo? Quindi la mia domanda, le domande che mi porrò saranno come si calcolano le probabilità bivariate, che cosa sono, in che campi dell'economia o di qualche altro settore si applicano, questo è un esame di statistica che viene dalla facoltà di economia, per esempio. Quali differenza tra probabilità congiunte e probabilità marginali, queste sono tutte domande che io mi potrei fare. (17:09 - 26:40) Ok, che cosa sono gli odds e in che modo vengono sfruttati, che cos'è un over involvement ratio, eccetera, d'accordo? Quindi mi faccio questo tipo di domande che hanno a che fare molto spesso con gli elementi tecnici e eventualmente anche con gli esercizi che spesso trovo alla fine del capitolo o del paragrafo. Qui tra l'altro abbiamo anche degli esempi che sono interessanti, fanno parte del paratesto e possono essere utili. Per quanto riguarda lo scheming, scanning, si deve andare molto rapidamente, allora ancora più rapidamente del solito. Non ti fare problemi nel caso in cui con testi di questo tipo lo scheming e o lo scanning sembrino completamente inutili, è abbastanza normale. Il massimo di testo tecnico estremo con cui si può avere a che fare è un testo di matematica, penso per esempio agli esami di analisi, per esempio, nei quali veramente lo scheming scanning si può anche saltare. Allora lo scheming scanning è in generale la fase meno importante della lettura efficace, non significa che non si debba fare, cioè se non fosse importante in assoluto non l'avrei inserita, quindi è importante, ma è la meno importante, soprattutto sui testi tecnici. Quindi se fare lo scheming scanning risulta completamente una perdita di tempo, si può anche evitare. Al contrario si può usare magari lo scanning per andare a capire degli elementi un po' più specifici, per esempio mi ero domandato quale fosse la differenza tra probabilità congiunte e probabilità marginali, posso velocemente fare uno scanning di questa cosa qui, ok? Però di che cosa mi accorgo? Mi accorgo che le informazioni contenute in questo specchietto sono relative a dei calcoli e delle formule che avrei dovuto studiare prima. Proprio per la forte sequenzialità del testo, per il forte elemento di costruzione del significato e della logica, un mattoncino alla volta, correre avanti sul testo risulta estremamente estremamente difficile. È normale, quindi se per caso ti senti di saltare la fase numero 3, quindi lo scheming o lo scanning, fallo pure senza problemi. Se riesci ad applicarlo e in qualche modo a capirne qualcosa, bene. Generalmente su testi tecnici di questo tipo l'abilità di scheming e scanning viene quando si è estremamente competenti, quando queste formule nel vederle già ci si capisce qualche cosa, già si richiamano delle informazioni, ecco allora a quel punto lo scheming e lo scanning risultano utili anche per questi testi, ma di solito succede verso la fine della preparazione di un esame di questo tipo, non certo all'inizio o in medias res come abbiamo fatto qui, insomma dove siamo partiti da un paragrafo a caso, giusto per vedere, d'accordo? Ecco, fondamentale la puntualizzazione, ecco, lo step 4 sui testi tecnici è il più importante di tutti, perché? Proprio per quello che abbiamo detto, perché ogni step ha un suo contenuto informativo, non solo, ma su quel contenuto informativo viene costruito poi lo step successivo, il periodo successivo, la parte successiva, il paragrafo successivo, e dunque bisogna concentrarsi completamente sull'impadronesse di ogni singolo pezzetto. Nella lettura di testi tecnici di questo tipo a volte si può anche intervallare la lettura con dei momenti di testing, quindi se io per esempio, poi spiegherò meglio che cos'è il testing e torneremo su questo concetto, lo vedrai nella prima torre del sistema ADC, quindi più avanti, insomma, ma per il momento posso dirti che tu puoi anche ogni tanto fermarti e svolgere dei piccoli esercizi, d'accordo? Se tu ti rendi conto che ci sono degli esercizi su dei punti precisi di questo testo, puoi a un certo punto fare una pausa e rompere il normale schema della lettura efficace per fare un piccolo esercizio e assicurarti di aver capito. La puntualizzazione quindi si espande in questi testi e diventa veramente la cosa più importante di tutte, anche perché anche la sottolineatura di parole chiave, per quanto ovviamente sempre importante, sarà invece molto semplice, perché saranno soprattutto elementi tecnici da sottolineare, d'accordo? Adesso poi facciamo qualche esempio. In ogni caso quindi è un testo tecnico che modifica l'andamento pratico della lettura efficace, nonostante ne rispetti, come al momento le caratteristiche basi. Proviamo a fare un po' di puntualizzazione, parte da un elemento descrittivo di cosa ci sarà nel paragrafo. In questo paragrafo introdurremo una classe di problemi che coinvolge due distinti insiemi di eventi, che indicheremo con A1, A2, eccetera, eccetera, AH e B1, B2, BK, quindi insieme dei numeri, insieme A e insieme B. Questi problemi trovano basta applicazioni in azienda e in economia, come ti dicevo in esame di statistica per l'economia questo, e in economia e possono essere studiate costruendo tabelle a doppia entrata che ne sviluppano intuitivamente le soluzioni. Allora qui io sottolineo che cosa? Tabelle doppia entrata, ok? Non vado a sottolineare questi perché poi li ritroverò. Adesso un'altra domanda che mi viene, quindi magari le domande possono anche aumentare nel tempo, come vedi è come si costruisce una tabella a doppia entrata? Lo vedremo. Gli eventi AI e BJ sono mutualmente esclusivi ed esaustivi nell'ambito di ciascun insieme, ma le intersezioni, eccetera, eccetera, possono verificarsi tra tutti gli eventi dei due insiemi. Ok, perfetto. Queste intersezioni possono essere considerate come eventi elementari di un esperimento casuale. Due insiemi di eventi considerati congiuntamente sono chiamati bivariati e le relative probabilità sono dette probabilità bivariate. Perfetto. Questa è la definizione. Quindi due insiemi di eventi, due insiemi di eventi congiuntamente, ok, bivariati. Le relative probabilità bivariate. D'accordo? Perfetto. Qui mi dice che cosa sono. Quindi quando io considero due insiemi di eventi e vengono correlati insieme, li chiamo bivariati e le probabilità che calcoleremo statisticamente sono probabilità bivariate. Perfetto. Questa è una parte introduttiva, no? Ovviamente ci sono, poi si scende sempre nel tecnico. Qui c'è l'esempio dimostrativo, no? Come esempio dimostrativo si considera un potenziale insiezionista. Ecco, questo è tipico anche dei testi per esempio di economia, il fatto che ci siano degli esempi, ma anche in molti testi tecnici sono presenti gli esempi. Se nei testi più discorsivi, come abbiamo già visto in altre clip, l'esempio era meno importante perché se ho capito il concetto, sono in grado di produrlo un esempio senza problemi. Invece in testi tecnici di questo tipo l'esempio è quasi altrettanto importante rispetto alla spiegazione, perché mi fa venire in pratica, rispetto alla spiegazione, perché mi fa vedere in pratica, dicevo, proprio la concatizzazione di quello principio che ho studiato. Quindi attenzione a mettere molto molto focus sugli esempi e in caso fermarsi ancora una volta e realizzare degli esempi nuovi. Questo perché il testo tecnico ha la caratteristica in alcuni casi di farci sentire sicuri, sì sì sì, ho capito, in realtà non abbiamo capito, o abbiamo capito soltanto un pezzo. Nel creare esempi nuovi e nell'osservare bene gli esempi presenti sul testo, ci si mette alla prova e si riesce a individuare più facilmente, più facilmente, come sarà, come sarà il vero significato e se l'abbiamo compreso e assimilato oppure no. Per quanto riguarda la sottolineatura degli elementi tecnici come appunto, degli tagli tecnici come ad appunto le formule, possiamo anche evidenziarle in modi alternativi, possiamo fare una casellina, d'accordo? Possiamo colorarli se proprio vogliamo, insomma a seconda. Importante quando abbiamo tanti elementi tecnici e tante formule è selezionare quali vadano sottolineate, quali vadano evidenziate e quali invece siano formule ricostruttibili poi, ricostruibili insomma a logica, a senso, d'accordo? E quindi non c'è bisogno di memorizzarle. Quali basta comprenderle, quali sono degli esempi, quali invece è necessario veramente impadronirsene e ricordarle bene, allora in quel caso le evidenzierò, le inserirò nel mio schema e poi possibilmente anche le memorizzerò. Quindi questo è un testo tecnico. Nota come il testo tecnico appunto sia a malapena un testo, assomiglia poco agli altri testi che abbiamo visto, è proprio un'altra categoria e per questo va trattato in modo particolare. Ecco, queste sono le cose, non mi metto a leggerti nello specifico questo paragrafo perché ovviamente si tratta di una materia molto diversa da quelle a cui io sono allenato, d'accordo? E dunque non vorrei semplicemente mettermi qui a sottolineare l'ovvio. In ogni caso penso che tu abbia avuto un'idea di come puoi approcciare un testo tecnico. Una caratteristica positiva del testo tecnico è che raramente ci si mette ad affrontare un testo tecnico se non si è minimamente competenti sulla materia, l'importante si è fatto un po' di lezione, magari si viene da esami o da studi precedenti che ci danno le fondamenta, raramente un testo tecnico è una sorpresa, cioè tu lo apri e ti butti nel nulla, generalmente viene da un percorso. Ecco, mentre invece i testi più discorsivi e descrittivi insomma si possono affrontare in qualunque momento anche separati gli uni dagli altri, questo è anche il motivo per cui gli esami fortemente tecnici, ne riparleremo poi nella terza torre delle differenze tra i vari esami, vanno approcciati in modo leggermente diverso e spesso sono anche propedeutici gli uni agli altri. 8 Parte 4 - Muro di testo e slide (0:08 - 13:20) È giunta l'ora. È giunta l'ora di affrontare un muro di testo ignobile. Gli ignobili muri di testo sono i miei testi preferiti, o meglio, i testi che preferisco odiare. Qui ti ho presentato Alberto Azor Rosa, Storia europea della letteratura italiana, la letteratura della nazione, il volume numero 3, che in realtà è anche un libro notevole. Azor Rosa è veramente un autore importante quando si studia letteratura, ma questa edizione, questo è un vero muro di testo. Il muro di testo può essere un qualunque tipo di testo, può essere un testo tecnico, può essere un testo più discorsivo, descrittivo, può essere umanistico, può essere scientifico, può essere ibrido, può essere tutto quello che vuoi, ma una cosa è chiara, il muro di testo ce l'ha con te. Ce l'ha con te e vuole renderti più difficile, più pesante possibile la lettura. E qui io ho selezionato con la mia carta una pagina di un capitolo secondo, il paragrafo 14, La coscienza della crisi, Pirandello e Svevo. In questo caso si tratta di un testo umanistico e al tempo stesso di un testo discorsivo perché parliamo di letteratura, ma quali sono le caratteristiche che rendono tutto questo un muro di testo? Innanzitutto, vabbè, il giallino delle pagine che fa veramente il libro vecchio, scritto molto in piccolo, ho visto dei libri peggiori. Guarda questa pagina, la pagina 216. Pagina 216 è un capolavoro, guarda che roba qua. Ti fa proprio venire voglia di leggerla, è una roba meravigliosa. Beh, in ogni caso, un muro di testo, a parte gli scherzi, è un testo che presenta una paragrafazione minima, elementi paratestuali inesistenti, d'accordo, e spesso si tratta di un testo vecchio,