Il Bauhaus e i quattro parametri del design PDF

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Questo documento analizza il Bauhaus dal punto di vista del design, esaminando le tendenze artistiche e i campi d'interesse della scuola. Vengono evidenziate le influenze progettuali del Bauhaus, nonché la sua connessione con la produzione industriale.

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Rosalinda Inglisa La questione «design» nel Bauhaus Il Bauhaus è stato analizzato sotto vari punti di vista (tendenze artistiche e campi d’interesse della scuola, come architettura, teatro, scultura, pittura decorativa etc.). Esame degli aspetti...

Rosalinda Inglisa La questione «design» nel Bauhaus Il Bauhaus è stato analizzato sotto vari punti di vista (tendenze artistiche e campi d’interesse della scuola, come architettura, teatro, scultura, pittura decorativa etc.). Esame degli aspetti che riguardano specificamente il design. L’istituzione didattica viene studiata come se fosse un’azienda industriale o un’organizzazione produttivo-commerciale, componenti presenti nel progetto didattico della scuola. «Nel mio programma la questione del lavoro su ordinazione è trattata in modo molto netto. Il Bauhaus, nella sua forma attuale, sta in piedi o cade con l’accettazione o il rifiuto della necessità di accettare lavori su ordinazione. A mio giudizio sarebbe un errore se il Bauhaus non si misurasse col mondo della realtà e considerasse se stesso come una compagine isolata. È questo l’errore fondamentale degli istituti d’arte tradizionali, che allevano parassiti per lo Stato.» (W. Gropius, 1921) Associare la didattica alla produzione, oltre all’intento pedagogico, risponde all’esigenza di sostenere economicamente la scuola con gli introiti derivanti dalla vendita di modelli o collaborazioni con industrie private. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 2 di 22 Rosalinda Inglisa Anti-intellettualismo: secondo la Arbeitschule (movimento di scuola del lavoro nato tra il 1900 e il 1910) si impara facendo e non leggendo. Il produttivismo: l’indirizzo pedagogico «imparare facendo» adottato dal Bauhaus ha come inevitabile conseguenza un accumulo di prodotti che devono essere venduti dall’industria. PROGETTO: l’aspetto progettuale (malgrado le intenzioni tecniche e pratiche) è il valore principale della scuola, che è passata alla storia per i suoi contenuti ideativi, ideologici e culturali. In ogni laboratorio sono presenti sia il maestro tecnico-pratico che l’artista dirigente (come per es. Itten, Feininger, Klee, Kandinsky); questi ultimi prevalgono sempre non solo negli ambiti più artistici, ma anche influenzando i settori più specifici del design. Periodo di Weimar: la dimensione progettuale è fortemente influenzata dal Protorazionalismo di Behrens e della Wiener Werkstatte, dall’espressionismo, dal Costruttivismo russo e dal De Stijl. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 3 di 22 Rosalinda Inglisa Officina di falegnameria Influenze del Neoplasticismo evidenti nei mobili di Dieckmann, Albers, Brendel, Gropius e soprattutto Breuer. La sua poltrona del 1922 richiama direttamente la sedia di Rietveld Il Bauhaus e i quattro parametri del design 4 di 22 Rosalinda Inglisa Il Bauhaus e i quattro parametri del design 5 di 22 Rosalinda Inglisa Officina dei metalli Le influenze sono più diversificate: Behrens, Hoffmann, Art Dèco, classicismo (mentre non c’è nessun riferimento alle geometrie del De Stijl. Fra i migliori designers citiamo Christian Dell, Josef Knau, Otto Rittweger, Brandt, Jucker e Wagenfeld Il Bauhaus e i quattro parametri del design 6 di 22 Rosalinda Inglisa Officina di ceramica Ha sede fuori dalla scuola, nel vicino castello di Dornburg, dotato di forni e attrezzature; Sin dal primo periodo mostra una notevole evoluzione progettuale: se fino al 1922 i prodotti ceramici sono ancora legati a modelli artigianali, successivamente, grazie anche alla produzione di Theodor Bogler e Otto Lindig, assumono forme più semplificate, per consentire la produzione di serie e la diffusione sul mercato. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 7 di 22 Rosalinda Inglisa L’officina di falegnameria (o del mobile) dal 1925 A Dessau si assiste all’ evoluzione di molte esperienze iniziate a Weimar e all’aggiornamento in ogni settore, sia in termini di gusto che per l’abbandono degli aspetti artigianali a favore di quelli industriali; I principali cambiamenti sono visibili nell’officina di falegnameria, diretta da Marcel Breuer dal 1925 al 1928; L’adozione del tubolare d’acciaio nella produzione di alcuni mobili (soprattutto sedie), oltre alla novità rispetto al gusto precedente e al passaggio ad un concetto più meccanico e seriale, modifica lo stesso lavoro di falegnameria, tanto che da questo momento non si parla più di laboratorio di falegnameria, ma più genericamente di officina del mobile; Il Bauhaus e i quattro parametri del design 8 di 22 Rosalinda Inglisa Poltrona in tubi d’acciaio nichelato 1924: l’architetto olandese Martin Stam realizza un modello di sedia a sbalzo (unico tubo piegato autoportante senza montanti posteriori) estremamente elastica. 1927: Mies van der Rohe presenta questo modello in occasione dell’edificio progettato per il quartiere Weissenhof di Stoccarda; due tubi montanti a semicerchio, due tubi semicircolari per i braccioli (ricordo delle sedie a dondolo di Thonet) Il Bauhaus e i quattro parametri del design 9 di 22 Rosalinda Inglisa 1928: Marcel Breuer passa dall’unico tubolare metallico curvato, come intero sostegno della sedia, al modello in cui taglia il tubolare al livello dello schienale, creando due telai in legno intessuti di vimini per seduta e schienale (ancora Thonet); Questo modello, più perfezionato e maturo, diventa uno dei prodotti di design domestico più diffusi e ancora oggi in produzione; L’officina del mobile, sotto la direzione di Josef Albers e Alfred Arndt, produce progetti e prodotti sempre più economici e seriali, composte di vari materiali. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 10 di 22 Rosalinda Inglisa 1925: poltrona in tubolare metallico e tela Il Bauhaus e i quattro parametri del design 11 di 22 Rosalinda Inglisa Modello fra i simboli del Bauhaus; Sedia che rappresenta i cambiamenti interni alla produzione dell’officina del mobile; Tubi d’acciaio nichelati con sedile, schienale e braccioli in tela; Non fu progettato all’interno del laboratorio, ma come progetto privato di Breuer, che progettò e realizzò il prototipo con l’aiuto della ditta Mannesmann che, già dal 1885-86, lavorava con tecniche innovative i tubi d'acciaio; La sedia Modello B3, prodotta inizialmente dalla Standard Möbel di Berlino, divenne un prodotto di massa negli anni 60 dopo che Dino Gavina nel 1962 convinse Breuer a rieditare la sedia tubolare. Quando Gavina seppe che Kandinskij aveva chiesto che il primo esemplare fosse destinato al salone del suo appartamento, decise di produrla con il nome Wassily. Nel 1968 la Knoll di New York comprò la Gavina Spa di Bologna, compresa la produzione della sedia, che è ancora in commercio. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 12 di 22 Rosalinda Inglisa L’officina dei metalli Si specializza nella progettazione e produzione di lampade; 1923: apparecchio per illuminazione e lampade da tavolo di Jucker e Wagenfeld; 1926/8: lampade sospese a soffitto, a saliscendi, lampada da comodino, a globo, a bracci snodabili di M. Brandt; Prototipi e modelli privi di elementi estetici convenzionali, creati in base alla finalità dell’oggetto e alle modalità tecniche della produzione; Il Bauhaus e i quattro parametri del design 13 di 22 Rosalinda Inglisa L’originalità delle lampade dell’officina risiede nella totale assenza di richiami alla tradizione; Parte in vetro sferica o semisferica, parte metallica cilindrica, sospensione a soffitto composta di elementi tubolari sottili: riduzione all’essenziale che consente la produzione in serie Le lampade hanno solo parzialmente una matrice estetica; Danno forma al meccanismo dell’illuminazione elettrica (già presente ai tempi dell’Art Nouveau) rendendo una rudimentale apparecchiatura più sicura, maneggevole, comoda, oltre che oggetto che occupa uno spazio e che quindi diventa «oggetto d’arredo»; La ricerca dell’estetica deriva direttamente dal meccanismo funzionale Il Bauhaus e i quattro parametri del design 14 di 22 Rosalinda Inglisa L’officina della tessitura Grande differenza nella ricerca e nei modelli tra Weimar e Dessau: Weimar: dal 1919 al 1924 il progetto ideativo di arazzi, tappeti e stoffe fu affidato ai pittori, come Muche e Klee; in questo settore lavoravano soprattutto le donne, tra cui Lies Deinhardt, Martha Erps e Gunta Stölz; l’impronta artigianale era legata anche alla fase produttiva, poiché la scuola utilizzava ancora i telai a mano; Dessau: cambia l’indirizzo di ricerca alla guida di Gunta Stölz, che mette da parte il genere di arazzi e tappeti a favore della ricerca su materiali e trame più adatte alla lavorazione dei tessuti a metraggio; i telai vengono meccanizzati; dalla linea artistico- artigianale si passa ad una progettazione più adatta alla produzione industriale Il Bauhaus e i quattro parametri del design 15 di 22 Rosalinda Inglisa Il Bauhaus e i quattro parametri del design 16 di 22 Rosalinda Inglisa Si può parlare dello «stile Bauhaus»? Gropius osteggia fin dagli inizi una specifica caratterizzazione della scuola in senso stilistico; Tuttavia il Bauhaus dà vita ad uno stile riconoscibile e talmente incisivo da diventare paradigma per tanta produzione del ‘900; In origine il Bauhaus non nasce con dei propositi stilistici già chiaramente delineati; tuttavia i principi di razionalità, economia ed esattezza progettuale applicati ai prodotti creano inevitabilmente una tendenza comune che ne costituisce lo stile; Il Bauhaus e i quattro parametri del design 17 di 22 Rosalinda Inglisa La fase produttiva Il Bauhaus non è un’industria, quindi la sua attività produttiva si deve limitare a quella dei prototipi, manifestando comunque, seppur in dimensioni più limitate, molti dei problemi che sono propri della produzione industriale; Passaggio dalla fase artistico-artigianale a quella tecnico-industriale: finchè la scuola subisce l’influenza delle correnti artistiche dell’epoca la tecnologia moderna non viene presa in considerazione; quando i laboratori cominciano a pensare in termini di unificazione, standardizzazione e di tempi di lavorazione diventa necessario ricorrere alle macchine industriali di varie tipologie a seconda del settore di produzione; Il Bauhaus, in quanto scuola statale, non ha i finanziamenti necessari per sostenere i costi di produzione; deve far produrre all’esterno molti pezzi indispensabili, comprando le materie prime a prezzi non economici (considerata la quantità molto ridotta); Questa è la prova che la fenomenologia del design, anche nella sua fase sperimentale, risponde ai requisiti di progetto, produzione, vendita e consumo. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 18 di 22 Rosalinda Inglisa Le ditte esterne per la produzione dei prototipi 1923: la fabbrica di maioliche Venten-Verdamm mette in produzione contenitori ceramici progettati da Theodor Bogler; la Banca nazionale della Turingia stampa banconote su disegno di Herbert Bayer; Schott&Gen produce in serie i recipienti in vetro presentati alla prima esposizione della scuola; 1926: la Standard-Möbel mette in produzione tutti i mobili di Breuer in metallo; la Schwintzer & Gräff produce 52 modelli di lampade a globo progettate nella scuola; 1927: la Körting & Mathiesen avvia la produzione della lampada da comodino Kandem di Marianne Brandt; 1928: Thonet produce la sedia a sbalzo. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 19 di 22 Rosalinda Inglisa Il Bauhaus e i quattro parametri del design 20 di 22 Rosalinda Inglisa Vendita Attraverso quali canali ed azioni promozionali il Bauhaus entra in contatto con le aziende produttrici? Critici d’arte e consulenti dell’industria; Le mostre, a partire da quella del 1923; Le performances teatrali di Schlemmer, una delle immagini più emblematiche del Bauhaus; La grafica pubblicitaria che aveva come soggetto i prodotti, i temi e le ricerche della scuola; 1926: nasce una autonoma sezione commerciale del Bauhaus che si occupa della vendita dei modelli ai settori industriali che potrebbero poi avviare la produzione in serie e la vendita. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 21 di 22 Rosalinda Inglisa Consumo Come si manifesta l’adesione al gusto, l’acquisto e l’uso, da parte del pubblico, dei prodotti derivanti dai prototipi? All’epoca non sono molto popolari; La crisi economica, partita dagli Stati Uniti, investe l’Europa; Il pubblico è ancora legato al gusto Biedermeier; I mobili metallici, le schematiche lampade e gli oggetti più adatti ad ambienti di lavoro che ad ambienti domestici vengono accolti con freddezza; I prezzi non diventano mai competitivi non essendoci una vera serialità produttiva; Il pubblico si interessa di più ad altri aspetti legati alla scuola, come alla sua sede architettonica, alla sezione di teatro, ai balletti di Schlemmer, alle sperimentazioni fotografiche di Moholy-Nagy, alla grafica pubblicitaria; Il Bauhaus nei suoi anni è stato soprattutto un fenomeno culturale, mentre il settore del design, malgrado gli sforzi, rimane sempre in ombra, una questione interna alla scuola; Seppur nato con intenti realistici e pratici, il settore produttivo del Bauhaus è rimasto un movimento ideologico, che comunque ha influenzato la cultura del design degli anni seguenti. Il Bauhaus e i quattro parametri del design 22 di 22

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