Anatomia Umana: Struttura del Corpo e Tessuti - PDF

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Università degli Studi di Parma (UNIPR)

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anatomia umana tessuti umani organi sistemi corporei

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Questo documento tratta l'anatomia umana, descrivendo l'organizzazione del corpo a vari livelli, dalla cellula ai sistemi e apparati. Vengono spiegati i diversi tessuti, come epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso, e le loro funzioni. Sono forniti anche cenni di nomenclatura anatomica e la struttura degli organi.

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**ANATOMIA UMANA** **\ ** **ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO** Struttura generale del corpo Il nostro corpo è organizzato su diversi livelli: - ***Livello chimico*** include le molecole e gli atomi; - ***Livello cellulare*** costituito dalla combinazione delle molecole in cellule. La pa...

**ANATOMIA UMANA** **\ ** **ORGANIZZAZIONE DEL CORPO UMANO** Struttura generale del corpo Il nostro corpo è organizzato su diversi livelli: - ***Livello chimico*** include le molecole e gli atomi; - ***Livello cellulare*** costituito dalla combinazione delle molecole in cellule. La parte più piccola, elementare, è la cellula. Il corpo umano è pluricellulare ossia formato da miliardi e miliardi di cellule. La cellula è formata da molecole e atomi; - ***Livello dei tessuti*** i tessuti sono costituiti da gruppi di cellule che lavorano insieme per svolgere una determinata funzione, l'organizzazione delle cellule. Esistono 4 tipologie di tessuti: connettivo, epiteliale, muscolare e nervoso; - ***Livello degli organi*** diversi tipi di tessuti si uniscono per formare gli organi; - **Livello dei sistemi e degli apparati** i sistemi/apparati sono un'associazione di più organi (apparato cardiovascolare, respiratorio...). Il nostro sistema nervoso accogliendo vari stimoli è in grado di eccitarsi, di riprodursi per far progredire la specie umana; - ***Livello dell'organismo*** l'insieme di tutti gli apparati. **CELLULA** è costituita da una **membrana cellulare**, un sottile involucro in grado di proteggere e regolare gli scambi con l'esterno. All'interno è presente il **citoplasma**, ovvero una sostanza gelatinosa ricca di acqua, contiene organuli come i *[mitocondri]* (produzione di energia), *[ribosomi]* (produzione di proteine) e *[apparato del Golgi]* (sede di reazioni chimiche con compito di deposito di materiali prodotti come grassi, zuccheri, sali...). Infine vi è il **nucleo**, contenete il **nucleolo**, acidi nucleici: DNA e RNA. **ORGANO** è una struttura separabile composta da più tessuti preposta Ad una determinata funzione. È costituito dal **parenchima**, ovvero il tessuto specifico che caratterizza l'organo, e lo **stroma**, un'impalcatura connettivale necessaria al sostegno del parenchima. Un insieme di organi preposti a una data funzione possono creare: - **SISTEMA** presentano organi che hanno la stessa deviazione embriologica, morfologia e struttura, ossia le stesse caratteristiche provenienti dalla cellula primaria; - **APPARATO** presentano organi che hanno una differente deviazione embriologica, morfologia e struttura. Esistono diverse tipologie di apparato/sistema (11): - **Tegumentario** protegge dai pericoli esterni e regola la temperatura corporea, il tutto attraverso la cute. - **Scheletrico** supporta l'organismo, protegge i tessuti molli, conserva i minerali e produce il sangue. - **Muscolare** muove e supporta l'organismo e produce calore. - **Sistema nervoso** risponde rapidamente a stimoli interni ed esterni all'organismo e ne coordina l'attività. - **Sistema endocrino** si tratta dell'insieme delle nostre ghiandole che producono ormoni, i quali vengono liberati nel sangue. Questo provoca cambiamenti a lungo termine sulle attività di altri sistemi o apparati. *[es.]* la tiroide produce ormoni che vanno nel sangue, attraverso esami del sangue si può stabilirne la quantità. - **Cardiovascolare** comprende i **vasi sanguiferi** che si distribuiscono in tutte le varie parti del corpo, poiché tutte le aree del corpo sono vascolarizzate. Attraverso i vasi sanguiferi riusciamo a far giungere a tutte le cellule l'ossigeno e i nutrienti necessari, le quali allo stesso tempo producono dei prodotti di scarto e di rifiuto che vengono allontanati attraverso il sangue perché tossici per la cellula. Questi rifiuti sono: anidride carbonica (la cellula ottiene ossigeno e libera anidride carbonica)... Attraverso la contrazione del cuore diamo la spinta al sangue a circolare nei vasi sanguiferi, a circolare dappertutto e ad allontanare i prodotti di rifiuto. - **Sistema linfatico** difende l'organismo da infezioni e malattie. - **Respiratorio** trasporta aria nei siti dove avviene lo scambio gassoso tra aria e sangue. Attraverso la respirazione inspiriamo una grande quantità di ossigeno che arriva al cuore e al sangue, il quale a sua volta ricevendo l'ossigeno rilascerà l'anidride carbonica nell'ambiente esterno. - **Digerente** partecipa anche lui alla vita delle cellule. Dobbiamo assumere cibo che dovrà subire dei processi: attraverso la **digestione**, digestione chimica, si andranno a rompere dei legami chimici, tra quelle semplici e quelle complesse, in modo da ottenere. La sua seconda funzione principale è quella dell'assorbimento ovvero il passaggio di queste materie semplici al sangue e a tutto l'organismo. - **Urinario** elimina acqua e Sali in eccesso, nonché elementi di rifiuto. Ci permette di filtrare il sangue espellendo gli scarti e i rifiuti (scoriecataboliti ) provenienti dalle cellule attraverso l'urina. - **Riproduttore** produce cellule e ormoni sessuali al fine della riproduzione. ANATOMIA MACROSOPICA osservo forma e struttura dell'organismo, degli apparati e degli organi senza l'utilizzo del microscopio. ANATOMIA MICROSCOPICA osservo forma e struttura degli organi, ossia l'organizzazione e le caratteristiche dei tessuti e delle cellule che li formano. Struttura generale degli organi Gli organi possono essere **cavi**, con pareti che delimitano una cavità (lume) che comunica con l'esterno direttamente o indirettamente (es. stomaco indirettamente), o **pieni**, privi di cavità (lume), costituiti da parenchima e stroma. Gli organi cavi sono costituiti da strati (in genere 4, in alcuni casi 3) denominati **tonache**. Il rivestimento più interno prende il nome di **tonaca** **mucosa** (cambia da un organo all'altro), procedendo verso l'esterno troviamo la **tonaca sottomucosa** con la funzione di sostegno della prima, la **tonaca muscolare** (presente nella maggiorparte degli organi cavi) e infine troviamo la **tonaca sierosa o** la tonaca **avventizia** in base ai diversi tessuti, la quale contiene l'organo. Gli organi pieni sono costituiti da **parenchima** (se formato da strutture allungate è detto *[fibroso]*), la componente funzionale dell'organo, **capsula** (tessuto connettivo fibrillare denso) e **stroma** che delimita lobi e lobuli (tessuto connettivo fibrillare lasso). Per descrivere anatomicamente un organo si segue una lista di caratteristiche: **1.** Nome **2.** Collocazione nell'organismo **3.** Sistema o apparato al quale appartiene **4.** Ruolo che svolge **5.** Peso, forma, facce, margini, rapporti con gli organi vicini **6.** Natura e struttura del parenchima **7.** Relazioni vascolari e nervose. POSIZIONE ANATOMICA Posizione eretta, viso in avanti, arti paralleli all'asse del corpo, palmi delle mani rivolti in avanti e piedi leggermente divaricati. ![](media/image3.jpeg) Esistono diversi **piani ed assi di simmetria di riferimento,** utilizzati per vedere l'interno del nostro corpo: 1. **Piano sagittale** che divide il corpo in due parti speculari, si dice mediano. I piani paralleli a quello mediale si dicono sagittali o parasagittali. 2. **Piano trasversale** o orizzontale che divide il corpo parallelamente alla superficie di appoggio del corpo in posizione eretta. 3. **Piano frontale**, andamento cranio-caudale perpendicolare al piano sagittale e trasversale. Cenni di nomenclatura anatomica TERMINI DI POSIZIONE - Craniale o cefalico vicino al piano cefalico - Caudale o podalico vicino al piano caudale - Mediale vicino al piano di simmetria sagittale mediano - Laterale lontano al piano di simmetria sagittale mediano - Ventrale posto anteriormente - Dorsale posto posteriormente - Prossimale vicino all'inserzione - Distale vicino all'estremità SUPERFICI DEL CORPO Nel corpo si riconoscono: una superficie *anteriore* o *ventrale,* una superficie *posteriore* o *dorsale* e due superfici *laterali* (destra e sinistra). Negli arti si riconoscono: una superficie *anteriore* o *ventrale*, una superficie *posteriore* o *dorsale*, una superficie *mediale* e una superficie *laterale*. TERMINI DI MOVIMENTO Questi termini caratterizzano un tipo di movimento e la direzione secondo cui esso si svolge. **Flessione**: movimento attorno ad un asse trasversale che allontana dal piano frontale (come la testa durante un inchino). Il movimento opposto è l'**estensione**. **Abduzione**: movimento che allontana un arto dal piano sagittale mediano. Il movimento opposto è l'**adduzione**. **Pronazione**: rotazione di un arto attorno al suo asse che porta il suo piano dorsale in posizione ventrale. Il movimento opposto è la **supinazione**. Per quanto riguarda un corpo sdraiato, si parla di **prono** se a pancia in giù e **supino** quando è a pancia in su. **PUNTI DI PEPERE:** Possiamo trovare punti fissi sulla superfice del corpo, poiché possiamo vederli o toccarli. CAVITÀ DEL CORPO Le cavita corporee sono gli spazi interni al corpo che contengono, proteggono, separano e sostengono gli organi e permettono cambiamenti di dimensione e forma dei visceri. ![](media/image5.jpeg)Partendo dall'alto troviamo la **cavità cranica**, la quale costituisce uno spazio altamente protetto poiché accoglie l'encefalo, ossia la parte più importante del nostro corpo. All'interno possiamo trovare anche due ghiandole endocrine e elementi vascolari. Scendendo troviamo la **cavità toracica**, la quale sembra essere parzialmente protetta dalle ossa (la colonna vertebrale e lo sterno sono uniti dalle coste). All'interno della colonna vertebrale troviamo il midollo spinale. Il **diaframma** chiude inferiormente questa cavità dando inizio alla successiva, è un *[muscolo inspiratore]*, si contrae quando inspiriamo. Si tratta di una sorta di cupola che si alza e si abbassa. Successivamente troviamo la **cavità addominale**, la cavita più grande che abbiamo ma è anche la meno protetta poiché non vi sono ossa. Superiormente è delimitata dalla cupola, inferiormente continua all'interno dello spazio ricavato dal bacino, il quale forma una coppa aperta in continuità con la **cavità pelvica**. Infatti questa cavita è anche detta **addominopelvica**. In quest'ultima cavità troviamo la vescica urinaria, la quale riceve l'urina dagli *[ureteri]* (canali che scendono dai reni e arrivano alla vescica contenenti l'urina), gli organi dell'*[apparato riproduttore]* e la parte terminale del canale alimentare, ossia l'ultimo tratto dell'intestino. **I TESSUTI** L'unione delle cellule va a creare i tessuti. TESSUTO EPITELIALE o EPITELI: lo ritroviamo sempre a ricoprire delle superfici o delle cavità. La ***cute*** è un esempio di epitelio, poiché va a ricoprire la superficie della nostra pelle. Negli organi cavi lo troveremo nella tonaca mucosa, la parte più interna, difronte alla cavità. Tutte le cavità avranno sempre un epitelio come primo strato producono secreti ghiandolari, dando origine alle ghiandole. ***[Es.]*** ghiandola salivare produce un secreto (saliva), è formata da cellule epiteliali. TESSUTO CONNETTIVO: percentualmente raggiunge la quantità maggiore nel nostro corpo e riempie gli spazi interni. Offre un **supporto** **strutturale (da appoggio alle cellule) e metabolico.** All'interno di questo tessuto troviamo il passaggio e il decorso dei vasi sanguiferi, quali garantiscono un supporto metabolico conservando energia. ***[Es.]*** tessuto osseo (supporto strutturale), sangue e tessuto adiposo (supporto metabolico) apparentemente diversi ma che appartengono alla stessa tipologia. TESSUTO MUSCOLARE: l'unico che ci **permette un movimento** a seguito delle fibre che lo compongono, le cellule muscolari, dotate di [contrattilità]. Sono le uniche cellule che si contraggono, grazie alle quali possiamo compiere un movimento attivo. **Mantiene la postura nello spazio e la temperatura corporea, a seguito della contrazione che produce calore.** TESSUTO NERVOSO: riesce a raccogliere delle informazioni, dei segnali, e inviare delle risposte, **conduce** quindi **impulsi** **elettrici**. È il **centro regolatore di tutto il nostro corpo,** volontario e involontario. Il cuore è regolato dal cervello in modo inconscio, attraverso il tessuto nervoso. Il tessuto epiteliale Le funzioni del tessuto epiteliale sono principalmente 3: 1. **Protezione del corpo e dei suoi organi;** ***[Es.]*** la pelle ci protegge dall'ambiente esterno**.** 2. **Produzione di secreti;** ***[Es.]*** cellule sebacee e sudoripare rivestono secreti sulla superficie, al livello degli organi vi è un epitelio in grado di produrre secreti**.** 3. **Assorbimento di sostanze.** **Es.** le cellule a contatto con l'intestino hanno il compito di assorbirne le sostanze. Nei tessuti epiteliali le cellule si presentano strettamente **addossate tra di loro,** lo spazio extracellulare tra di esse è alquanto scarso, se non nullo (per togliere completamente lo spazio le cellule si uniscono, le membrane cellulari si fondono tra di loro). Le cellule epiteliali **rivestono le superfici esterne e interne** **del corpo** (epiteli di rivestimento) o **partecipano alla formazione di ghiandole** (tessuto ghiandolare) sia di tipo *[esocrino]* (riversano il secreto all'interno di cavità) che *[endocrino]* (producono ormoni che andranno nel sangue). I tessuti epiteliali **non sono direttamente vascolarizzati,** ovvero all'interno di questo tessuto non troviamo vasi sanguiferi**,** sotto di essi tuttavia si trova il tessuto connettivo dove passano i vasi sanguiferi. Sotto tutti gli epiteli troviamo la **membrana basale** che li separa dal tessuto connettivo. Se si crea una ferita cutanea superficiale non esce sangue, mentre se si taglia più in profondità iniziamo a vederlo uscire poiché si arriva al tessuto connettivo. Sono, quindi, ***indirettamente vascolarizzati per diffusione dal connettivo*** sotto di essi che gli garantisce il sostegno metabolico: i nutrienti e l'ossigeno necessari. EPITELI DI RIVESTIMENTO Gli epiteli di rivestimento rivestono le superfici interne ed esterne del corpo ed hanno una **funzione protettiva** o **protettiva e di assorbimento.** Questi tipi di epiteli si differenziano in base: 1. numero di **strati** **presenti** (uno o tanti). In base al numero di strati può essere **semplice** (uno strato) oppure **composto/stratificato** (più strati). ***[Es.]*** L'epitelio di protezione sarà formato da tantissimi strati. 2. **forma delle cellule** (che ci fanno capire la funzione). La forma può essere **pavimentosa**, ossia costituita da cellule molto sottili, **cubica,** ossia con più citoplasma e organuli sviluppati (all'interno del nostro organismo ne abbiamo poche), **cilindrica**, costituita da cellule molto grandi e quindi molto sviluppate (anche detto *[colonnare]*). Epiteli semplici (tutti disposti su un unico strato): - **Epitelio pavimentoso semplice**, anche detto squamoso nucleo schiacciato e cellula sottilissima, si appoggiano sulla membrana basale su un unico strato; - **Epitelio cubico semplice** cellule ravvicinate e tonde poste su un unico strato, leggermente più sviluppate, piuttosto raro. Lo possiamo trovare in tubi condotti che trasportano i secreti delle ghiandole; - **Epitelio cilindrico/colonnare semplice** cellule cilindriche, in posizione basale (alla base della cellula) troviamo il nucleo, in quella apicale troviamo la maggior parte degli organuli cellulari, posti su uno strato. I nostri organi presentano per la maggior parte questo tipo di epitelio - **Epitelio cilindrico semplice pseudostratificato** sembra stratificato, ma in realtà è semplice anche se le cellule non sono allineate tra di loro. Alcune hanno il nucleo più in basso, altre più in alto e via dicendo. All'osservazione microscopica tante linee di nuclei possono trarre in inganno pensando quindi di essere in presenza di tanti strati cellulari; in realtà ne ho uno confermato dal fatto che tutte le cellule appoggiano sulla membrana basale. Questo epitelio è presente lungo le vie respiratorie. Epiteli composti (disposti su più strati): - **Epitelio pavimentoso stratificato** cellule disposte su vari strati, quelle dei primi strati saranno più voluminose, mentre quelle più in alto saranno più piatte. Le prime sono quelle che mangiano di più, quindi man mano che ci allontaniamo dalla membrana basale riceviamo meno ossigeno e nutrienti. Le cellule più superficiali sono praticamente cellule morte poiché non ricevono il sostentamento adeguato. Le cellule della porzione più basale vanno incontro ad una continua divisione cellulare, la cellula si divide, poiché le cellule morte sono destinate a staccarsi e quindi ci sarà bisogno di nuove cellule. - **Epitelio cubico stratificato** a differenza del pavimentoso non potrà avere troppi strati dato che le cellule sono molto più grandi. Essendo cellule grandi arrivando già a un quarto strato non riuscirebbero a ottenere i nutrienti necessari e diventerebbero pavimentose, trasformando quindi l'epitelio in pavimentoso stratificato. - **Epitelio cilindrico stratificato** non esiste realmente per la stessa motivazione di quelli cubici. **Non esiste, esiste SOLO SEMPLICE.** - **Epitelio di transizione (3,4,5 strati)** si trova solo nelle nostre vie urinarie, si distingue dagli altri poiché le cellule assumono le forme più strane e sono dotate di **elasticità**. La vescica è un organo che raccoglie temporaneamente l'urina, quando si riempie abbiamo lo stimolo. Internamente è rivestita dall'epitelio, il quale deve essere in grado di sopportare lo stiramento delle pareti, man mano che questa si riempie. È anche **impermeabile**, non lascia filtrare l'urina in modo tale da poter essere eliminata successivamente. EPITELI GHIANDOLARI Le cellule ad attività ghiandolare sono specializzate ad **elaborare** e **secernere sostanze** che possono essere riversate all\'esterno del corpo o nei liquidi circolanti. Le ghiandole **esocrine** riversano il loro secreto sulla superficie esterna del corpo o in cavità che comunicano con l\'esterno attraverso gli orifizi naturali. ***[Es.]*** cavità boccale *ghiandole salivari* riversano il secreto all'interno della bocca, la quale comunica con l'esterno. *[L'origine di una ghiandola esocrina:]* durante lo sviluppo embrionale alcune delle cellule iniziano a sprofondare fino a raggiungere il tessuto connettivo. Si sviluppano sempre di più fino ad essere in grado di produrre un secreto, mantenendo sempre un contatto con il tessuto epiteliale (si crea un dotto escretore). Attraverso questo dotto viene liberato il secreto che arriva in superficie. Durante lo sviluppo embrionale le ghiandole esocrine possono assumere svariate forme: - ![](media/image7.jpeg)**tubulare semplice,** costituita solo da un canale; - **tubulare semplice ramificata**, più canali; - **acinosa semplice**, forma più arrotondata perso la parte terminale; - **acinosa semplice ramificata,** più diramazioni; - **tubuloacinosa composta**, costituita da un primo strato tubolare, successivamente si presenta la porzione finale acinosa. Le ghiandole **endocrine** riversano il loro prodotto di secrezione (ormoni) nel connettivo interstiziale e da qui gli ormoni si diffondono a tutto il corpo attraverso il sangue, la linfa e i liquidi biologici. Ogni ghiandola endocrina ha delle cellule dette *[bersaglio]*, in modo tale da riconoscere e raggiungere sono le cellule che hanno bisogno di quel determinato ormone. *[L'origine di una ghiandola endocrina:]* le cellule durante lo sviluppo embrionale iniziano a sprofondare, si sono sviluppate come cellule secernenti. A un certo punto si staccano dall'epitelio di superficie rendendo impossibile liberare il secreto all'esterno, poiché manca il dotto. La porzione secretoria inizia ad essere circondata da capillari, i quali riceveranno gli ormoni liberati dalla cellula e li distribuiranno attraverso i loro canali. Il tessuto connettivo Si tratta del tessuto più presente nel nostro corpo perché risponde a tante funzioni, soprattutto **strutturale** (sostiene il corpo dandogli un'impalcatura) e **metabolica** (è da questo tessuto che riusciamo a raccogliere il sostegno necessario per le nostre cellule). È formato da un insieme di cellule sparse (non a diretto contatto tra di loro) disperse in una sostanza extracellulare, la **matrice**. La matrice è generata dalle cellule stesse e si compone di un reticolo di fibre proteiche disperse in una sostanza fondamentale amorfa. La sostanza fondamentale può essere **fluida** (*sangue e linfa*), **gelatinosa** (*cartilagine*) o **solida** (*tessuto* *osseo*). Si tratta di un miscuglio di acqua, proteine e polisaccaridi. Le ***proteine*** servono da collante per legare le cellule alle fibre, mentre la quantità di **polisaccaridi**, capaci di trattenere l'acqua, ne determina la fluidità. Le fibre si trovano immerse nella matrice, sono di natura principalmente proteica. Ne possiamo trovare diverse in base alla posizione e alla funzione (tipologia e quantità differenti in base alla funzione): - **fibre collagene** proteina più rappresentata nel nostro corpo, robuste (resistenti alla trazione), flessibili, ma inestensibili (se si tira si rompono). Ne troviamo un numero elevato in tendini e legamenti della cartilagine e dell'osso; - **fibre reticolari** più sottili rispetto le prime e ramificate. Possono essere soggette da un allungamento. - **fibre elastiche** estensibili, sottili, ramificate e disposte a formare reti, alcuni tessuti connettivi sono sottoposti a uno stiramento, in questi ci saranno più fibre di questa tipologia. Funzioni: - **strutturale** e **metabolica;** - **sostegno meccanico** per il corpo attraverso lo scheletro; - **protezione ed isolamento degli organi** si riferisce al tessuto adiposo, il quale ci protegge dagli urti e funge da isolante termico; - **connessione tra scheletro e muscoli** i muscoli si inseriscono alle ossa per permetterne il movimento grazie ai tendini; - **trasporto di fluidi e sostanze disciolte** sangue; - **riserva energetica** tessuto adiposo; - **difesa immunitaria** attraverso il sangue possono arrivare le cellule immunitarie, escono dal torrente sanguifero e arrivano al connettivo. FIBROBLASTI sono le cellule più numerose e presenti in diversi tipi di connettivo, soprattutto nel tessuto connettivo degli organi (*tessuto connettivo propriamente detto*). Sono grandi, piatte e ramificate. A seconda del tipo, della quantità e della disposizione di fibre presenti, oltre che alla composizione della matrice e del tipo di cellule presenti, è possibile distinguere diversi tipi di tessuto connettivo: TESSUTO CONNETTIVO PROPIAMENTE DETTO caratterizzato da una sostanza fondamentale ad aspetto gelificato. Distinguiamo due tipi in base alla disposizione delle fibre: - **lasso** (*areolare e reticolare*), tessuto molle e poco resistente. Le fibre lasciano un aspetto più aperto. Funzione di [sostegno dell'epitelio,] ricco di vasi e nervi; - **denso** (*regolare, irregolare e elastico*), le fibre sono più compatte, lasciano un aspetto più solido. Ha poche cellule e molto collagene. Può essere fibroso e forma le capsule e i tendini. TESSUTO CONNETTIVO SPECIALIZZATO: - **Tessuto connettivo adiposo** funzione di protezione e sostegno metabolico perché rappresenta un sorta di *[riserva]* dalla quale possiamo attingere in caso di necessità. Può essere bruno o bianco, l'uomo presenta una maggior parte quantità di quello bianco; - **Tessuto osseo** la componente extracellulare è *[mineralizzata]* e conferisce rigidità e resistenza, consente la locomozione e costituisce una protezione (le cavita che presentano un maggiore quantità di ossa sono quelle più protette); - **Tessuto cartilagineo** ha un *forma semi-rigida*, è privo di vascolarizzazione sanguinea. Nella sostanza extracellulare sono presenti collagene e fibre elastiche in proporzioni variabili, tali da dare origine a 3 tipi di cartilagine, la più diffusa è la **IALINA** nella quale sono presenti molte fibre elastiche e non ha caratteristiche di elasticità. ***[Es.]*** setto nasale. TESSUTO CONNETTIVO LUQUIDO: - **Sangue** si tratta di un connettivo specializzato, è presente un **51%** di sangue all'interno del nostro corpo ed ha un pH 7,4. La componente liquida è il **plasma (sostanza fondamentale)**, che contiene acqua e proteine (albumina, globulina, fibrinogeno). Troviamo una porzione corpuscolata o figurata, caratterizzata da, **globuli rossi**, quantitativamente superiori, **globuli bianchi e piastrine.** 1. I *[globuli rossi]* sono anche denominati **eritrociti**, costituiscono il 99% delle cellule del sangue, la loro funzione è quella di *[trasportare a tutti i distretti corporei l'ossigeno.]* Sono cellule **senza nucleo**, proprio per questo hanno una vita molto breve *(90-120 gg)* e riescono a sopravvivere con quello che hanno in dotazione fino alla morte. Il citoplasma è costituito da una *ferroproteina*, l'**emoglobina**, con la capacità di legare l'ossigeno, è quindi grazie a lei che si riesce a trasportarlo. Hanno una forma a **disco biconcavo** con il centro schiacciato. I capillari sono più piccoli di queste cellule, per questo gli eritrociti perdono la loro forma, si allungano e assottigliano per riuscire a passare nei canali sanguiferi. 2. I *[globuli bianchi]* sono anche denominati **leucociti**, ci *[proteggono dai patogeni,]* ossia dalle infezioni e dalle insorgenze dei tumori. 3. **Piastrine** sono frammenti di citoplasma di una cellula molto grande e svolgono un'importante funzione nella *[coagulazione del sangue.]* Vanno a formare una sorta di tappo in attesa che le cellule del connettivo provvedano a ripristinare la parete a carico dei vasi sanguiferi. Tutte queste cellule hanno vita molto breve, vi è un continuo cambio. Per liberarci di queste cellule e per immetterne di nuove ci affidiamo al **midollo osseo**, il quale è responsabile della creazione delle nuove cellule del sangue attraverso l'**ematopoiesi**. Le cellule staminali all'interno del midollo osseo sono **cellule ematopoietiche pluripotenti,** poiché hanno la *[capacita di differenziarsi]*, ovvero di diventare qualsiasi cellula, da globuli bianchi granulari ad agranulari e via dicendo... proprio per questo si studiano molto, per riuscire a trovare la cura di svariate malattie del sangue. Il tessuto muscolare I muscoli del corpo sono circa 650 e costituiscono l'apparato muscolare. Sommando apparato muscolare, apparato scheletrico e articolazioni otteniamo l'**apparato locomotore.** Il sistema muscolare **mantiene in posizione le ossa** dello scheletro, **consente il movimento** del corpo, determina la forma del corpo, **consente l'espressione facciale** attraverso i muscoli mimici (a seconda della contrazione assumiamo diverse espressioni), **consente l'omeostasi termica** (controllo temperatura) e **consente alcune funzioni vitali.** La MUSCOLATURA LISCIA non ha striature (apparato digerente e respiratorio) e di colore bianco rosato. Involontaria, ovvero non controllo di mia spontanea volontà, ma che lavora indipendentemente da una mia decisione. Troviamo questi muscoli nei nostri organi. La MUSCOLATURA STRIATA presenta striature, comprende due diverse tipologie: 1. ***[Muscolatura striata scheletrica]*** muscoli che si inseriscono alle ossa e sono *[volontari]* (movimenti che eseguo per mia volontà). 2. ***[Muscolatura striata cardiaca]*** muscolatura unica presente in tutto il nostro organismo. È striata pero *[involontaria]*, quindi si contrae senza un'azione volontaria. Noi possiamo intervenire volontariamente solo sulla frequenza cardiaca del cuore e non sul suo movimento. Le contrazioni della muscolatura involontaria sono lente e prolungate nel tempo, mentre quelle della muscolatura volontaria sono veloci ed energiche. Le caratteristiche della cellula muscolare: - Caratterizzata da **filamenti proteici** (actina e miosina); - **Contrattilità** la cellula muscolare è l'unica nel nostro organismo in grado di contrarsi, di accorciarsi, a seguito dell'eccitabilità; - **Eccitabilità** capacità di reagire ad uno stimolo nervoso, grazie a questi stimoli il muscolo si contrae o si estende. In caso di lesioni a carico di vie nervose che raggiungono il muscolo e lo mettono in paralisi, poiché non riceverà più stimoli; - **Estensibilità** capacità di allungamento se il muscolo è sottoposto a una forza esterna; - **Elasticità** capacità di ritornare alla lunghezza originale quando finisce lazione di trazione. Le *[cellule della muscolatura liscia]* sono organizzate in fasci o **lamine** che **avvolgono organi interni** (stomaco, intestino, vie urogenitali, vie respiratorie) e **vasi sanguigni.** Sono cellule affusolate contenenti un solo nucleo e sono lunghe qualche centimetro a differenza di quelle della muscolatura striata. Sono comandate dal sistema nervoso in modo inconscio (stimolazione nervosa autonoma), per esempio lo stomaco lavora solo quando arriva il bolo tramite dei segnali provenienti da questo SNA (sistema nervoso autonomo). Inoltre rispondono a variazioni del pH e a variazioni del livello di ossigeno (quando si contraggono possono rimanere contratti per lunghi periodi). Le *[cellule della muscolatura striata]* sono **cilindriche** (cilindro allungato) di notevoli dimensioni (è **più lunga che larga,** occupano tutta la superfice del ventre) perché queste cellule occupano tutta la lunghezza del muscolo, quindi se il ventre muscolare è di 30cm avrò una cellula cilindrica lunga 30 cm. Queste cellule sono **plurinucleate**, ossia presentano più nuclei, che si trovano alla periferia. Sono caratterizzate da un citoplasma con striature, tali striature dipendono dalla disposizione delle proteine contrattili (actina e miosina). Le cellule sono separate da tessuto connettivo che porta vasi e nervi (ogni cellula è circondata da t. connettivo). ANATOMIA DEL MUSCOLO SCHELETRICO I muscoli scheletrici si distinguono in **tendini**, formati da tessuto connettivo di colore biancastro con i quali il muscolo è attaccato alle ossa (parte terminale del muscolo) e **ventre muscolare**, di colore rosso, che rappresenta la parte del muscolo capace di contrarsi. In base alla forma del muscolo è possibile che vi siano più tendini o ventri muscolari, i muscoli a loro volta possono assumere le forme più disparate in base alla loro posizione e dell'azione che permettono. Le fibre muscolari possono essere disposte in diverse direzioni, rispetto al tendine. 1. ***[Fusiforme]***, più diffuso a livello degli arti, dove vi è il ventre muscolare e le estremità sono i nostri tendini. Può essere la più complesse perché possono essere presenti più ventri muscolari. Possiamo trovare due ventri muscolari che presentano un unico tendine dal quale partono e che terminano con due tendini diversi (bicipite), con due fusi legati alla stessa estremità, l'altra estremità con tanti tendini quanti ventri. Stessa cosa a tre troveremo il tricipite, il quadricipite con 4 ventri legati con un unico tendine a livello del ginocchio e successivamente i 4 tendini a livello dell'anca. 2. ***[Retto addominale]***, formato da fibre muscolari che ogni tanto finiscono e si inseriscono sulla componente tendinea dove partono sotto altre fibre muscolari che poi si interrompono e cosi via. Si tratta di un muscolo abbastanza superficiale dell'addome, lo si può anche vedere quando si contraggono i muscoli dell'addome perché la componente tendinea non si contrae e quindi si vedranno le linee (si forma una scacchiera, la tartaruga). 3. ***[Deltoide]***, si trova a coprire la spalla. È formato da un tendine assottigliato e si apre poi a ventaglio il ventre muscolare. 4. ***[Semipennato]***, ***[bipennato]*** e ***[multipennato]***, dove troviamo la componente tendinea dalla quale originano le fibre muscolari, le quali si dispongono per dare una forma di piuma verso l'alto, può essere composta da una o più parti. 5. ***[Orbicolare]***, fibre circolari poste circolarmente (intorno a una cavità), quando si contrae si vanno a creare degli spasmi che possono andare a chiudere la cavità. In base alla disposizione delle fibre muscolari si andrà ad allungare, stirare o chiudere il canale. ![](media/image9.jpeg)Il tessuto muscolare, esternamente è circondato da tessuto connettivo, internamente è costituito da **fasci di cellule** (circondati da un sottilissimo strato di tessuto connettivo), chiamate **fibre muscolari** a loro volta circondate da uno strato sempre più sottile di tessuto connettivo. Ogni fibra è a sua volta costituita da sottili filamenti paralleli: le ***miofibrille*** (proteine contrattili) nelle quali si alternano due sostanze filamentose (*[miofilamenti]*), l'*[actina]* (filamento sottile) e la *[miosina]* (filamento spesso). Lungo la miofibrilla si distinguono inoltre delle linee verticali, le *linee Z*. I due filamenti delimitati tra 2 linee Z costituiscono il *[sarcomero,]* l'unità contrattile della fibra muscolare, tratti che si ripetono delle miofibrille che si alternano. Nel tratto i filamenti di actina risulteranno più chiari mentre quelli di miosina più scuri. La **contrazione muscolare** è data dallo scivolamento dei filamenti di *ACTINA* su quelli di *MIOSINA*, con il conseguente accorciamento della fibra muscolare. Il meccanismo di contrazione muscolare prende il nome di sliding filaments theory (o Teoria dei filamenti che scorrono). **MUSCOLO CARDIACO** Il tessuto muscolare cardiaco costituisce la maggior parte della parete del cuore (miocardio), contiene caratteristiche di entrambe le muscolature perché è **striata,** ma **involontaria**. Le cellule del cuore sono **uninucleate** con nucleo centrale e striatura trasversale. Tra le cellule abbiamo giunzioni cellulari proprie di queste cellule, i **dischi intercalari,** le estremità presentano delle ramificazioni più spesse e corte delle fibre scheletriche. Inoltre, sono dotate di un **ritmo automatico** delle contrazioni. Tessuto nervoso Il tessuto nervoso costituisce il sistema nervoso e riceve e integra degli stimoli provenienti dell'ambiente che ci circonda e elabora delle risposte che trasmette al cervello e agli organi del nostro corpo. Il sistema nervoso: - **Riceve, raccoglie e integra le informazioni sensoriali** provenienti da ambienti interni ed esterni (es. bruciore di stomaco, mal di denti, odore di qualcosa etc...); - **Risponde agli stimoli** il tavolo brucia, attraverso allo stimolo del bruciore rispondo togliendo la mano; - **Coordina le attività volontarie** (attraverso lo scheletro) **e involontarie** (contrazioni del cuore) regola e controlla le strutture e gli apparati periferici; - **È sede della cognizione, delle emozioni e della memoria** che ci contraddistinguono dalle altre specie. Suddivisione anatomica generale: 1. ***Sistema nervoso centrale (SNC),*** comprende l'*[encefalo]* racchiuso nella scatola cranica (detto comunemente cervello, ma è errato perché il cervello è una parte dell'encefalo) che raccoglie tutti i segnali, li elabora e manda le risposte che, attraverso i nervi, arriveranno a tutte le parti del corpo, e dal *[midollo spinale]* racchiuso nella colonna vertebrale, la quale è organizzata in strutture ossee (vertebre) che presentano un foro e collegando tutti i fori si costituisce un canale dove si trova il midollo spinale. La scatola cranica è dotata di un unico foro posto nella parte bassa del cranio dove passa il midollo spinale per unirsi all'encefalo, in modo tale da garantire una connessione costante. 2. ***Sistema nervoso periferico (SNP),*** comprende tutto ciò che sta al di fuori del SNC (nervi e gangli nervosi). Cellule e componenti del sistema nevoso: - **Neuroni** cellule eccitabili, specializzate nella generazione e conduzione di impulsi nervosi come segnali elettrici, che trasportano le informazioni da una regione del corpo all'atra, dotate di conducibilità e polarizzazione funzionale. Il sistema nervoso comprende miliardi di neuroni interconnessi tra loro per formare un rete di comunicazione in grado di trasportare ed elaborare segnali elettrochimici, rispondendo attraverso la modificazione della concentrazione di ioni sulle due facce della loro membrana plasmatica. Non sono capaci di dividersi e di produrre nuovi neuroni, ad eccezione dei neuroni olfattivi. - **Cellule gliali o della nevroglia** (più numerose dei neuroni) cellule "non nervose", che non ricevono e mandano segnali, ma hanno funzione di riempimento tra i vari neuroni e forniscono sostegno strutturale e metabolico e funzioni di difesa e riparazione dei danni neuronali. In caso di invecchiamento vanno a sostituire i neuroni, poiché in sole 24 ore se ne perdono migliaia e migliaia. - **Vasi sanguiferi;** - **Tessuto connettivo** sotto forma di guaine di rivestimento nel sistema nervoso periferico, le **meningi**. ![](media/image11.jpeg)I neuroni sono formati da un **nucleo**, da **citoplasma** e da un **corpo cellulare**, che li contiene, da cui hanno origine dei prolungamenti, detti **dendriti,** e un prolungamento più lungo e spesso, detto **assone** (può estendersi anche decine di centimetri). Il segnale viene raccolto dal corpo e dai dendriti e trasportato lungo l'assone (non avviene mai il contrario, ossia dall'assone al dendrite MAI). Nella parte terminale dell'assone ci sarà un altro neurone a raccogliere l'informazione attraverso una giunzione con i dendriti, si creerà cosi una catena (*successione*) di neuroni, la quale è rappresentata dai nostri nervi (che principalmente sono assoni, possono essere corti o lunghi).  CLASSIFICAZIONE DEI NEURONI MORFOLOGICA (in base a numero, lunghezza e ramificazione dei prolungamenti) I **neuroni unipolari** sono privi di dendriti, la ricezione del segnale avviene solo a livello del corpo cellulare, è un neurone specifico della retina (presente solo qui). I **neuroni bipolari** presentano un solo dendrite ed un assone proporzionati ai poli opposti e raccolgono i segnali specifici dei nostri organi di senso recettori di gusto, vista e udito. ![](media/image13.jpeg)I **neuroni pseudounipolari** sono provvisti di un assone e un dendrite che presentano un tratto iniziale comune (cellula a T). Sono le cellule proprie e tipiche di tutte le vie nervose in grado di raccogliere un segnale (dolore, pressione...). I **neuroni multipolari** presentano un singolo assone, ma molti dendriti e il corpo cellulare presenta forme diverse. Le troviamo in vie nervose che mandano risposte a un segnale. CLASSIFICAZIONE DEI NEURONI FUNZIONALE: - **Sensitivi**, sono specializzati nella ricezione di impulsi sensoriali dai dendriti e alla loro trasmissione al SNC dove vengono elaborati. I dendriti presenti nelle periferie raccoglieranno i cambiamenti provenienti dall'esterno, mentre quelli presenti nelle parti interne rileveranno le variazioni dell'ambiente interno. - **Motori**, originano nel SNC e portano gli impulsi alla periferia, ai vari organi e cellule movimento della mano. - **Interneuroni o intermedi**, sono i più numerosi, si trovano nel SNC e hanno il compito di collegare ed integrare le cellule nervose sensitive e motorie per formare una rete di circuiti nervosi. - **Specchio**: si attivano sia quando si compie un'azione, sia quando la si osserva apprendimento, empatia... Tra le cellule gliali, le cosiddette cellule ""non eccitabili" (non neuroni), troviamo tipologie diverse in base al SNC o SNP. Nel sistema nervoso centrale troviamo un maggior numero di tipologie, mentre nel sistema nervoso periferico ne troviamo solamente due. Noi ci soffermiamo solo su due tipi di cellule che svolgono la stessa funzione, ovvero quella di *[conferire ai nostri assoni un guaina mielinica:]* le **cellule di schwann** si trovano solo nel SNP, gli **oligodendrociti** si trovano solo nel SNC. La **fibra nervosa** è formata dall'assone e dal suo rivestimento gliale, ossia il rivestimento gliale dato dalla cellula di Schwann o dagli oligodendrociti. I nostri nervi sono costituiti da fasci di assoni (fibre nervose), il tutto avvolto da tessuto connettivo (denso nella parte più periferica, lasso verso il centro). L'assone acquista un rivestimento formato da cellule della glia che lo ricopre per tutta la sua estensione ad eccezione di un breve tratto iniziale e della membrana presimpatica della terminazione nervosa (la cellula di Schwann non è molto lunga, per questo l'assone è ricoperto da più cellule). La *[Cellula di] Schwann o l'[oligodendrocita]* comincia a girare attorno all'assone, si spiralizza, creando tanti strati cellulari molto sottili, andando a creare uno strato molto spesso, chiamato **guaina mielinica (si crea la fibra mielinica)**. La funzione di questa guaina è di isolarlo elettricamente andando così ad accelerare la velocità di conduzione (*trasmissione*) dell'impulso nervoso (le informazioni sono velocissime). Dato che le cellule di Schwann non sono molto lunghe ne serviranno molte per ricoprire l'assone, lasciando, però, dei punti scoperti tra le cellule, questo punto viene chiamato ***nodo di Ranvier,*** che corrisponde alla zona dove termina una cellula di Schwann e ne inizia un'altra. Con un deficit della guaina mielinica i pazienti hanno degli impulsi molto molto lenti, andando a compromettere i vari movimenti delle diverse parti del corpo. Le **fibre amieliniche** hanno una velocità minore rispetto alle mieliniche, poiché le cellule di Schwann o gli oligodendrociti circondano l'assone senza avvolgimenti specifici. ![](media/image15.jpeg)Le **sinapsi** sono giunzioni cellulari, ovvero connessioni funzionali tra neuroni. Il primo neurone passa il messaggio attraverso le vescicoline che lo contengono (queste vescicoline contengono il neurotrasmettitore = messaggio eccitabili o inibitori) al secondo neurone e cosi via. Quando arrivo alla fine della via nervosa, potrò arrivare ad una fibra muscolare (ghiandole, etc...), la quale riceverà il segnale. Se il neurotrasmettitore è eccitatorio il muscolo si contrarrà e viceversa se inibitorio si estenderà. Questo tipo di collegamento tra sinapsi e fibre muscolari è detto **placca motrice.** Un'ulteriore protezione viene data dalla presenza di guaine connettivali, le ***meningi***, membrane che vanno a ad avvolgere e proteggere l'encefalo e il midollo spinale ovvero tutto il sistema nervoso centrale. Si tratta di tre strati di connettivo: **dura madre,** la membrana più esterna che si va ad appoggiare sull'osso, **aracnoide,** la membrana centrale (presenta prolungamenti che permettono il passaggio dei vasi sanguiferi) e **pia madre**, la membrana più interna, che appoggia sul tessuto nervoso. Esistono 3 categorie di recettori in base alla loro localizzazione (ricevono e raccolgono il segnale): - **Esterocettori** raccolgono i segnali dall'esterno li troviamo a livello della cute; - **Enterocettori** raccolgono i segnali interni li troviamo a livello viscerale; - **Propriocettori** sensibili a stimoli provenienti dai muscoli, dai tendini e delle articolazioni. **APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO** L'apparato cardiocircolatorio è l\'insieme degli organi che trasportano sostanze nutritive e ossigeno alle cellule di tutto il corpo, è stato paragonato a un sistema idraulico dove il cuore è la pompa, i vasi sono i tubi e il sangue il liquido che vi scorre all'interno. Ha diverse funzioni: - **Trasporto delle sostanze nutritive**; - **Trasporto dei gas respiratori** (ossigeno e anidride carbonica); - **Trasporto dei prodotti di rifiuto** prodotti dalle cellule che devono essere allontanati perché tossici; - **Trasporto di ormoni** attraverso il sangue; - **Difesa contro le infezioni** grazie alle cellule del sistema immunitario presenti nel sangue, nel momento in cui un infezione raggiunge una sede queste cellule escono dal sangue e entrano nel connettivo per agire; - **Termoregolazione**, il passaggio del sangue favorisce il calore. **Accelera la distribuzione dei nutrienti** perché attraverso lo scorrimento del sangue riusciamo a fare arrivare a tutti i distretti corporei tutto ciò di cui le nostre cellule necessitano. Si parla di circolatorio (circolo) perché descrive un cerchio, si tratta, quindi, di un **sistema chiuso,** infatti il sangue scorre sempre all'interno di strutture cave (vasi sanguigni e cuore) e nel momento in cui esce si crea un danno, un'emorragia. Non è costituito da un singolo sistema chiuso, ma da un duplice sistema chiuso **doppia circolazione**. La prima è detta **polmonare o piccola circolazione** (tratto molto breve), avviene tra cuore e polmoni ed ha la funzione di [eliminare l'anidride carbonica e arricchirsi di ossigeno] (purifichiamo il sangue, avviene nei polmoni). La seconda è detta **sistemica o grande circolazione** e permette attraverso i vasi sanguiferi la [distribuzione degli elementi gassosi e i nutrienti.] Attraverso la grande circolazione recuperiamo anche i prodotti di rifiuto (cuore distretti del corpo cuore). I **vasi sanguiferi** si distinguono strutturalmente in: - **Arterie** portano il sangue dal cuore alla periferia, partono dal cuore e arrivano alla periferia del corpo. - **Vene** portano il sangue dalla periferia al cuore chiudendo così la circolazione. - **Capillari** portano il sangue alle cellule. La rete capillare è diffusissima, poiché ogni capillare deve raggiungere tutte le cellule, costituisce l'unico distretto dove lasciamo i nutrienti poiché ha una parete sottilissima. ![](media/image17.jpeg)Grande circolazione origina dall'aorta e si conclude con la vena cava superiore e inferiore. Parte dal ventricolo sinistro, passa per l'aorta (arteria principale) con sangue arterioso (ossigenato), arriva alla periferia dove i capillari rilasciano ossigeno e raccolgono le scorie e il CO2 e le vene lo riportano verso il cuore con sangue venoso (attraverso contrazioni per pompare il sangue verso l'alto), all'interno l'atrio destro (questo sangue sarà poi ripulito attraverso la piccola circolazione). Piccola circolazione il sangue dall'atrio passa al ventricolo destro, l'arteria parte dal ventricolo destro e arriva ai polmoni ricca di sangue venoso, il sangue viene purificato dai polmoni dove avviene lo scambio gassoso attraverso le arterie polmonari (rilascia anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno), ripartono le vene polmonari con sangue arterioso, ricco di ossigeno, verso il cuore all'interno dell'atrio sinistro. Il sangue passa nel ventricolo sinistro deal quale ripartirà la grande circolazione (grazie alle contrazioni del cuore il sangue passa tra atrii e ventricoli). Dai polmoni riusciremo a rilasciare l'anidride carbonica attraverso la respirazione. 3.Cuore (sangue venoso) polmoni scambio gassoso possibile grazie alla respirazione che immette nel corpo ossigeno e rilascia fuori dal corpo anidride carbonica 4.Cuore (sangue arterioso) I canali con il sangue venoso sono caratterizzati da valvole che spingo il sangue verso l'alto attraverso delle contrazioni, i canali del sangue arterioso no. Abbiamo una fitta **rete linfatica** ma che non presenta, a differenza di quella sanguifera, un sistema chiuso, avrà quindi un punto di inizio e uno di fine. Origina in corrispondenza della rete capillare è raccoglie quei prodotti di rifiuto che i capillari non riescono a raccogliere. I vasi sanguigni si dividono in **capillari, arterie, arteriole, vene e venule,** le arterie e le vene non permettono uno scambio poiché caratterizzate da pareti molto spesse rivestite dall'[endotelio] (primo strato interno) e rinforzate da uno strato di [tessuto muscolare liscio] (seconda tonaca) e da uno di [tessuto connettivo] (terza tonaca, più esterna) per quelle di grande calibro (vena di grande e medio calibro e arteria elastica e muscolare), scendendo sempre di più si assottiglieranno perdendo man mano tonache (venula e arteriola solo endotelio e tonaca esterna). ![](media/image20.jpeg)I **capillari** sono i siti di scambio tra il sangue e il liquido interstiziale in cui sono immerse le cellule di un tessuto, sono composti da pareti molto sottili costituite da un singolo strato di cellule epiteliali chiamato *[endotelio]* (epitelio pavimentoso semplice e membrana basale). Permettono anche lo scambio di molecole, che escono e raggiungono le cellule. Lavorando la cellula produce dei rifiuti che vengono raccolti dal capillare sanguifero, questo però non riesce ad assorbire tutte le scorie, ci pensa il **sistema linfatico** a raccogliere il rimanente e a riportarlo al sangue. Troviamo 3 esempi di capillari a seconda della sede e della loro funzione: 1. **Capillare continuo** vi è continuità tra una cellula e l'atra attraverso una parete continua (non c'è spazio tra le cellule). È presente un passaggio di ossigeno e di anidride carbonica tra la parete senza richiedere una finestra di passaggio, riescono a farlo perché questi gas sono liposolubili. Nei polmoni ci sarà la presenza di questa tipologia di capillare che garantisce lo scambio gassoso. 2. **Capillare fenestrato** ha una parete caratterizzata da dei forellini che permettono di far entrare ed uscire tutto quello che è di piccole dimensioni. Passeranno acqua, cataboliti (molecole di rifiuto) perché di piccolo diametro. 3. **Capillare sinusoide** ha anche lui delle aperture, ma sono molto più grandi di un piccolo forellino (sono ampie aperture). A livello del fegato troviamo questi capillari poiché dobbiamo far entrare e uscire molecole o cellule. All'inizio del capillare la pressione sanguigna è maggiore di quella della fine della porzione del capillare (la pressione è più bassa nella periferia). La **pressione sanguifera** tende a far uscire il liquido fuori dal lume del capillare, la **pressione osmotica** tende ad attirarlo dentro al lume. Le grosse vene sono compresse tra muscoli scheletrici ed hanno delle valvole, **valvole a nido di rondine**, che consentono al sangue di scorrere solo in direzione del sangue (ovvero in direzione del cuore e non tornare indietro). Attraverso la compressione del muscolo scheletrico, aumentiamo ![](media/image22.jpeg)la pressione e mandiamo il sangue attraverso queste valvole che si aprono per farlo passare e si richiudono, per evitare che torni indietro, lo aiutano cosi a ritornare al cuore. Senza compressione non riuscirebbero ad aprirsi da sole. Il sistema arterioso della grande circolazione parte dall'**aorta** (arteria molto grande e lunga) attraversa la cavità toracica ed arriva alla cavità addominale, fino ad arrivare a livello del bacino. L'aorta è suddivisa in 3 porzioni: 1. **aorta ascendente** (dal cuore sale verso l'alto), dalla quale originano due arterie, le *[arterie coronarie]* (vascolarizzano il cuore, destra e sinistra); 2\. **arco aortico**, descrive un vero e proprio arco che piega verso il basso. Da questo originano 3 arterie che provvedono a vascolarizzare le parti dal corpo che vanno dal cuore in su: - *[arteria succlavia sinistra]* sale un po' e poi descrive un arco salendo verso la spalla. - *[arteria carotide comune sinistra]*, sale verso il collo e si divide in diramazioni che vascolarizzano le parti della testa. - *[arteria brachiocefalica]*, si tratta di un'arteria di raccordo che dà origine all'*[arteria succlavia destra]* e all'*[arteria carotide comune destra]* per allinearci alle altre diramazioni del lato sinistro (dato che il cuore è spostato verso sinistra dobbiamo riallinearci a destra). 2. **aorta discendente**, è il tratto più lungo. L'aorta discendente si suddivide in toracica e addominale, difese dal diaframma e si dividerà poi nelle arterie iliache comuni. ![](media/image24.jpeg)**Aorta doscendente toracica:** - [Arterie bronchiali] vascolarizzano i polmoni. - [Rami mediastinici] tra i due polmoni, vascolarizzano gli organi nel mediastino. - [Arterie esofagee] vascolarizzano l'esofago, ovvero il canale che riceve il bolo che dovrà raggiungere lo stomaco. **Aorta discendente addominale:** - [Arterie freniche] vascolarizzano le fibre muscolari (diaframma). - [Arteria celiaca o tronco celiaco] si divide in 3 organi che vascolarizzano il fegato (epatica), stomaco (gastrica) e milza (lienare). - [Arterie surrenali] vascolarizzano le ghiandole surrenali. - [Arterie renali] vascolarizzano i reni. - [Arterie mesenteriche superiore] e [inferiore] vascolarizzano l'intestino. - [Arterie spermatiche o ovariche] vascolarizzano le gonadi maschili o femminili Le vene si distribuiscono su due circoli occupano una superficie maggiore rispetto al distretto arterioso (⅔),infatti a ciascuna arteria corrisponde un circolo venoso duplice: - **Profondo**, corrispondente al del corso della rispettiva arteria; - **Superficiale**, ossia i vasi venosi che drenano sempre nello stesso distretto, ma situati più superficialmente (sottocute). Chiudono la grande circolazione le **vene cave**, **superiore** raccoglie il sangue della parte sopra il cuore e **inferiore** raccoglie il sangue della parte sottostante al cuore. Nel circolo venoso della grande circolazione abbiamo una vena che non corrisponde a nessuna arteria, la **vena porta** che riceve il sangue venoso proveniente dal tratto alimentare della cavità addominale (lungo diversi mt.) ed entra nel fegato. Tale sangue venoso contiene scorie e nutrienti (dato che proviene dall'apparato digerente), passando per il fegato è come se venisse filtrato e quindi ripulito, i nutrenti vengono immagazzinati e le scorie eliminate. **IL CUORE** Si tratta di un organo cavo costituito da **4 cavità**: due superiori chiamati **atrii** (destro e sinistro) e due inferiori chiamati **ventricoli** (destro e sinistro). È costituito da 3 tonache e la componente più rilevante è quella muscolare che si trova nel secondo strato (tonaca intermedia), la tonaca più interna è costituita dall'endotelio, mentre quella esterna di tessuto connettivo. Le cellule sono: 1. **uninucleate** con nucleo centrale; 2. con **striatura trasversali;** 3. connesse tra di loro con **dischi intercalari;** 4. sono dotate di **ritmo automatico;** 5. **ramificate** e più spesse e corte delle fibre scheletriche; ![](media/image26.jpeg)Il cuore è situato nella cavità toracica nello spazio libero tra i due polmoni, tale spazio prende il nome di **mediastino**, che accoglie gli organi presenti in questa cavità, tra cui il cuore nella parte inferiore e anteriore. [È grande quanto un pugno chiuso ed è leggermente inclinato, ruotato e spostato verso sinistra]. Il cuore presenta una base (all'altezza della terza costa) dove troviamo il punto di partenza e arrivo dei vasi della grande e piccola circolazione e l'apice (all'altezza della 5 costa), la parte superiore. Il margine inferiore si adagia sulla cupola, sulla parte più alta del diaframma. Sono presenti dei legamenti che ancorano, tengono il cuore nella sua posizione. Si legheranno alla parete del cuore da un'estremità e dall'atra alle ossa. Superiormente sono legati allo sterno, prendono il nome di **sternopericardici,** posteriormente con la colonna vertebrale, chiamati **vertebropericardici** e alla base legati al diaframma chiamati **freno pericardici.** La tonaca più esterna del cuore è l'**epicardio**, la tonaca media è il **miocardio** (parte muscolare), il rivestimento interno è l'**endocardio** (epitelio pavimentoso semplice). Per capire i rapporti tra cuore e cavità pericardica si deve immaginare di spingere un pugno dentro un palloncino: la parete del palloncino rappresenta il pericardio e il pugno il cuore. Il **pericardio** è, quindi, la membrana che avvolge il cuore, costituito da connettivo di tipo denso. Il [sacco] **pericardico fibroso** è la parte più esterna del cuore, andando internamente troviamo un'organizzazione a doppia parete definita, **pericardio sieroso**, (formato da due foglietti/pareti, il più interno si chiama *[epicardio] o [pericardio] [viscerale]*, il più esterno si chiama [*pericardio* *parietale*]), tra i foglietti troviamo il liquido pericardico che funge da lubrificante tra le due pareti (nella cavita del pericardio per non creare attrito). ![](media/image28.jpeg)*[Dalla parte più esterna verso linterno: (pericardio) pericardio fibroso pericardio parietale cavita del pericardio con liquido pericardico epicardio o pericardio viscerale miocardio endocardio.]* Sulla superficie del cuore sono presenti dei **solchi** nei quali si deposita tessuto adiposo, questi ci permettono di identificare le 4 cavità cardiache. Nel **solco coronario** scorrono le vie arterie coronarie che prendono origine dall'aorta e permette di identificare i due atrii, vi è un altro solco, perpendicolare a quello coronario, chiamato **solco interventricolare** e permette di identificare i due ventricoli. Nella parte destra del cuore vi è il passaggio di solo [sangue venoso] (deossigenato), mentre nella parte sinistra del cuore vi è il passaggio di solo [sangue arterioso] (ossigenato). Il tutto non si deve assolutamente mescolare. Possiamo dividere il cuore in due in base al circolo del sangue. Dal ventricolo sinistro prende origine l'aorta (sangue ossigenato), parte l'aorta che porta il sangue a tutti i tessuti, il quale rilascia ossigeno e raccoglie scorie e diventa così [sangue venoso] (con scorie e anidride carbonica), torna all'atrio destro che chiude la grande circolazione. Poi parte la piccola circolazione, dopo il passaggio del [sangue venoso] dall'atrio destro al ventricolo destro attraverso la valvola, il sangue viene portato ai polmoni dove avviene lo scambio gassoso, liberiamo l'anidride carbonica e raccogliamo l'ossigeno, il sangue torna ad essere [arterioso] e torna all'atrio sinistro. ATRIO DESTRO ![](media/image30.jpeg)Le pareti dell'atrio destro si presentano alcune lisce e alcune con rilievi (irregolari): La **parete liscia** corrisponde alla parete che confina con l'altro atrio detta **setto (parete di confine)**, all'interno vi è una depressione di colore chiaro, [fossa ovale] o [foro di botallo], che si presenta come una sorta di buco bianco e corrisponde a del tessuto cicatrizzale dovuto a un foro presente nel feto prima di nascere. Il feto durante lo sviluppo nella pancia non respira *(la piccola circolazione non è attiva quindi non c'è il rischio di far mischiare sangue arterioso e venoso)*, ma ha comunque bisogno di ossigeno per crescere, tale foro collegava il bambino alla madre che gli condivideva direttamente il sangue arterioso. Una volta nato, dopo la prima respirazione, inizia la piccola circolazione e inizia il processo di cicatrizzazione che dà origine alla fossa ovale (in alcuni casi può succedere che non si chiuda o che si chiuda parzialmente, in questi casi bisogna intervenire chirurgicamente per evitare che si mischino il sangue venoso e arterioso). Anche le **pareti laterali** presentano **tratti lisci**, mentre quella **esterna** presenta delle **fibre** **muscolari** (muscolatura striata) che si ispessiscono e danno un aspetto sollevato con creste, i muscoli dell'atrio sono chiamati **muscoli pettinati**. Per raggiungere una maggior quantità di sangue vi è una tasca che si può riempire di sangue in modo da aumentarne la capacita dell'atrio, detta **auricola**. L'atrio destro riceve il sangue che sta al disopra del cuore dalla [vena cava superiore], quello al di sotto del cuore dalla [vena cava inferiore]. Sulla parete cardiaca a livello della vena cava inferiore troviamo il **seno coronario**, ossia un foro che permette l'ingresso del sangue venoso del cuore stesso, della circolazione del cuore proveniente dalle coronarie (il cuore provvede da solo a immettere nell'atrio il sangue venoso). Alla base vi è un foro che lo collega al ventricolo destro. VENTRICOLO DESTRO In corrispondenza dell'apertura tra l'atrio e il ventricolo vi è una delle valvole del cuore, la **valvola atrioventricolare** **destra** o **valvola tricuspide** (con tre cuspidi = 3 lembi che sporgono verso il basso, verso il ventricolo caratterizzati da tessuto connettivo). Il compito di questa valvola è di aprire o chiudere l'apertura tra i due per fare in modo che l'atrio si riempia per bene di sangue, una volta che l'atrio è pieno questo si contrae (aumenta la pressione) garantendo alla valvola di aprirsi e far entrare il sangue nel ventricolo. Quando l'atrio si contrae avviene una [sistole atriale] che permette l'apertura della valvola. La muscolatura del ventricolo è chiamata **trabecole carne,** caratterizzata da rilievi dall'aspetto irregolare. Vi sono 3 rilievi, chiamati **muscoli** **papillari**, che si collegano dalla parete del ventricolo ai lembi valvolari (connettivali) attraverso dei filamenti. Attraverso la contrazione della muscolatura ventricolare si azionano questi muscoli papillari che aprono e chiudono la valvola. *[Ricorda la forma di un paracadute con 3 estremità e 3 corde che si vanno a fissare alla muscolatura papillare.]* Solo nel ventricolo destro troviamo un **ispessimento muscolare**, chiamato **fascio moderatore**, in corrispondenza della parete di confine tra i due ventricoli, chiamata **setto interventricolare**. All'origine del ventricolo vi è un'altra valvola, chiamata **valvola semilunare** o **valvola** **a nido di rondine**, che permette la chiusura del passaggio del sangue della piccola circolazione per garantire il riempimento totale del ventricolo. Nel momento in cui il ventricolo è pieno si contrae (entra in sistole ventricolare = si contrae), si apre la valvola semilunare e allo stesso tempo si chiude la valvola atrioventricolare per evitare che il sangue torni indietro, così il sangue è obbligato ad entrare nella piccola circolazione (diastole ventricolare = rilascio del sangue). I polmoni svolgono lo scambio gassoso e il sangue può tornare al cuore nell'atrio sinistro. ATRIO SINISTRO Non ci sono grosse differenze con l'atrio destro. A separare i due atrii ci sarà il **setto** dove si veda anche qui il foro di botallo caratterizzato da tessuto cicatriziale. Vi è l'**auricola**, la tasca che favorisce il completo riempimento dell'atrio e i **muscoli pettinati**. Anziché ricevere il sangue dalle vene cave come l'atrio destro, l'atrio sinistro riceve il sangue ossigenato dalle 4 vene polmonari chiudendo la piccola circolazione. VENTRICOLO SINISTRO A dividere atrio e ventricolo sinistro c'è la **valvola atrioventricolare sinistra,** detta **valvola bicuspide** o **valvola mitrale** (con due lembi). I **due lembi** saranno collegati da dei legamenti *(corde tendinee)* alla parete, ai **due muscoli papillari**. La restante parete è composta dalle **trabecole carne,** rilievi irregolari. Qui non c'è il fascio moderatore. Dal ventricolo sinistro origina la grande circolazione con l'aorta, attraverso la quarta valvola, la **valvola semilunare** o a nido di rondine che garantisce il completo riempimento del ventricolo e successivamente il passaggio dal ventricolo alle parti del corpo con l'inizio della grande circolazione (stesso procedimento del ventricolo destro). Possono avvenire delle **disfunzioni valvolari** (sangue prende direzioni che non dovrebbe prendere) dovute a una mancata unione perfetta dei lembi valvolari che lasciano una piccola apertura causando un mancato riempimento completo del ventricolo o provocando la risalita del sangue verso l'atrio (crea dei vortici del sangue che risale nei bambini in via di sviluppo sono molto frequenti). La **parete** del ventricolo sinistro è **tre volte più spessa di quella del ventricolo destro** perché da li prende origine la grande circolazione che dovrà pompare più sangue per raggiungere tutti i distretti del corpo ha bisogno di una **maggiore pressione**. Quindi, la tonaca muscolare sarà maggiore nel ventricolo sinistro rispetto al ventricolo destro perché quest'ultimo ha bisogno di una pressione minore poiché deve raggiungere una distanza minore (cuore-polmoni). La pressione e la velocità del sangue sono maggiori nell'aorta e nelle arterie, più ci allontaniamo la pressione diminuisce (lesione a una vena sangue esce più lentamente di una lesione a un'arteria). ![](media/image32.jpeg)La funzione del cuore è quella di contrarsi, ma **[come fa a contrarsi?]** Le cellule del cuore sono dotate di **autoritmicità**. Dal **nodo senoatriale** (nell'atrio destro) parte il ciclo cardiaco (vi sono le cellule *[pacemaker]*), si ha la propagazione delle contrazioni alle altre cavità del cuore, quando gli atri sono contratti (sistole) i ventricoli sono rilasciati (diastole). Questa regione specializzata mantiene il ritmo regolare di pompaggio del cuore determinando la frequenza con cui esso si contrae. Da queste contrazioni nasce un **impulso contrattile** che segue la parete del setto interventricolare lungo un fascio, chiamato **fascio di HIS**, successivamente si divide in due branche (verso ventricolo destro e sinistro) la branca di divisione destra fa parte del fascio moderatore. Il **ciclo cardiaco** dura meno di un secondo (0,8 sec -- 75 battiti/min): Se uno dei rami delle coronarie si ostruisce, non passa sangue, non arriva ossigeno alle cellule pacemaker, le quali muoiono e avviene l'infarto. APPARATO RESPIRATORIO L'apparato respiratorio è un insieme di organi (cavi e uno pieno i polmoni) che hanno la funzione di **procurare ossigeno** per le cellule e di **eliminare anidride carbonica** e **vapore acqueo** compiendo uno scambio gassoso, affinché esse riescano a produrre l'energia necessaria all'organismo attraverso la combustione delle sostanze. ![](media/image34.jpeg)L'aria che inspiriamo non è pulita ed ha bisogno di essere purificata, riscaldata e umidificata, questo avviene grazie all'**epitelio cilindrico pseudostratificato cigliato** con cellule caliciformi mucipare o **epitelio respiratorio** (le cellule sono di diversa altezza e il loro nucleo non è allo stesso livello per questo non si dice semplice) presente nella **tonaca mucosa** (più interna) delle vie respiratorio. questa tipologia è presente solo nelle vie respiratorie. Questo epitelio è costituito da delle ciglia e dalle cellule caliciformi che producono muco che ripulirà l'aria bloccando le scorie, la umidificherà e riscalderà. Questo muco dovrà poi essere eliminato, nella faringe vi è un tubicino dal quale passa l'aria e il bolo, creando un'unione tra apparato digerente e respiratorio, a questo punto le ciglia allontanano il muco e lo portano nella faringe, il quale verrà deglutito e una volta arrivato nello stomaco verrà distrutto dall'ambiente acido. Se le ciglia non lavorano bene (***[es.]*** causa fumo) si avrà una eccessiva quantità di muco naso tappato. L'apparato respiratorio è formato dalle: - **vie aeree superiori** (cavità nasali, faringe e laringe); - **vie aeree inferiori** (trachea, bronchi, bronchioli e polmoni). Il **naso** è la parte più esterna del nostro apparato respiratorio, si tratta di una struttura cartilaginea dove noi attraverso l'inspirazione facciamo entrare l'aria che poi prosegue entrando a livello cranico nelle **cavità nasali**, continua il suo cammino ed entra nella **faringe**, la quale ha un\'altra apertura che la mette a contatto con la **cavità boccale** (unione apparato digerente e respiratorio). Dalla faringe devono diversi le due vie poiché il bolo non può entrare nelle vie respiratorie senno soffochiamo. Anteriormente abbiamo il canale respiratorio rappresentato dalla **laringe**, posteriormente quello alimentare rappresentato dall'**esofago**. Cavità nasali L'aria entra nelle cavità nasali dove viene purificata, trattenendo eventuali particelle solide, umidificata e riscaldata. Nella parte più alta di queste cavità troviamo la sede dell'**olfatto**, dove ci sono cellule nervose specializzate nel riconoscimento degli odori. Vi sono due cavità (destra e sinistra) divise dal **setto nasale**. Queste comunicano verso l'esterno attraverso le narici e verso l'interno con la faringe. Presentano pareti che fanno parte delle ossa del cranio, l'**osso mascellare,** **nasale**, **frontale**, **osso sfenoide** ed **etmoide** (gli ultimi due stanno alla base). Vi sono delle sporgenze nelle pareti laterali, dette **cornetti**, 3 per parte che vanno a limitare l'entrata dell'aria, se l'aria passa più lentamente favorisco le 3 funzioni delle cavità nasali (purificare, umidificare e riscaldare). L'aria entra, arriva in corrispondenza dei cornetti e entra negli spazi al di sotto di questi, chiamati **meati**, e si crea un piccolo vortice dove si purifica, riscalda e umidifica. La parete interna anteriormente è liscia e posteriormente di natura ossea. Ci sono dei forellini che permettono il passaggio dei neuroni, degli assoni. Davanti c'è l'osso frontale, posteriormente troviamo l'osso sfenoide che comprende una buona parte della parete della cavità nasale. Queste due ossa presentano delle camere, chiamati **seni** **paranasali** (seni frontali e seni sfenoidali), che comunicano attraverso dei forellini con le cavità nasali, servono per alleggerire le ossa del cranio e fungono da cassa di risonanza del suono. Il pavimento della cavità nasale corrisponde al soffitto della cavità boccale, ovvero al **palato**, palato duro anteriore e palato molle posteriore. La fine della cavità nasale corrisponde al confine tra essa e la faringe, chiamato **coana**. Faringe Questo canale si trova dietro le cavità nasali ed è definito **muscolo membranoso** poiché non sono presenti ossa. Dal punto di vista anatomico la faringe è suddivisa in 3 tratti: 1. **Rinofaringe,** è caratterizzata da epitelio respiratorio in continuità con le cavità nasali, si estende dalla base del cranio fino al palato molle. Troviamo una sorta di tonsilla, l'**adenoide**, di tessuto linfoide ovvero con cellule legate al sistema immunitario in grado di proteggerci dai patogeni. In caso di infiammazione o ingrossamento può andare a ostruire il passaggio dell'aria, se con i farmaci non si risolve il problema può essere esportata, le persone senza adenoide avranno semplicemente una barriera difensiva in meno. In questo canale vi è un tubo che porta all'orecchio, è detta **tuba uditiva (o di Eustachio)**, che mette in comunicazione la rinofaringe e l'orecchio medio (possono arrivare patogeni che causano infezioni). L'orecchio comunica con l'esterno attraverso il timpano, questo collegamento permette di equilibrare la pressione esterna con quella interno quando avvengono sbalzi di pressione (si va in montagna o al mare). 2. **Orofaringe**, è il tratto che comunica con il canale boccale, si estende tra palato molle e base della lingua a livello dell\'osso ioide, sarà quindi quel canale che riceverà il bolo che attraverso la deglutizione passera all'orofaringe. Si tratta di un epitelio pavimentoso stratificato perché transita il bolo che può andare a intaccare le pareti del canale. Troviamo la tonsilla **palatina**, costituita da tessuto linfoide che ci protegge dai patogeni. Vi è l'**ugola**, una parte mobile che delimita la cavità boccale e l\'orofaringe, quando deglutiamo la spingiamo posteriormente per permettere il passaggio del bolo. 3. **Laringofaringe,** caratterizzata da epitelio pavimentoso stratificato (perché passa sia aria che bolo) e si estende tra osso ioide e ingresso dell\'esofago. Proseguendo avremo il canale respiratorio anteriore e quello digerente posteriore, al confine tra laringofaringe e laringe troviamo una parte cartilaginea fissata ad un estremo in grado di alzarsi ed abbassarsi, l'**epiglottide**. Sono presenti fasci muscolari (costrittori) che avvolgono la faringe, si tratta di muscoli striati volontari che comandiamo attraverso la deglutizione. Vi sono diverse fasi: la lingua spinge il bolo nell\'orofaringe, movimenti laringei piegano l'epiglottide e i muscoli spingono il bolo nell'esofago e infine il bolo procede nell'esofago e la laringe ritorna nella posizione iniziale. Durante la respirazione, l'epiglottide è in posizione verticale per permettere il flusso dell'aria, mentre durante la deglutizione di cibo, fluidi o saliva l'epiglottide si pone orizzontalmente e chiude l'entrata alla laringe. Laringe È un organo molto piccolo e complesso, ed è molto importante perché è la sede della fonazione ovvero è l'organo che emette suoni che noi articoliamo attraverso il movimento della cavità boccale. Dal punto di vista anatomico presenta cartilagini, muscoli e membrane: - uno scheletro di natura cartilaginea. Abbiamo **3 cartilagini impari** (piu grandi): tiroidea, cricoidea ed epiglottide. - La **tiroidea** è la piu grande tra le cartilagini della laringe, presenta due lamine che si uniscono e determinano una sporgenza (disposte a V), il classico pomo d'adamo. Nell'uomo le lamine si uniscono a formare un angolo di 90 gradi (per questo si vede di piu), mentre nella donna l'angolo che si crea è di 120 gradi e la parte anteriore è piu arrotondata e meno sporgente. Sulla cartilagine tiroidea si va a fissare l'epiglottide; - La **cricoidea** è posta inferiormente alla tiroidea ed è posta sopra la trachea a forma di anello chiuso, si tratta di una struttura semirigida che permette di tenere sempre aperto il canale respiratorio. Le varie cartilagini sono legate attraverso dei tendini e delimitano una cavita tappezzata da tonaca mucosa; - L\'**epiglottide** è a forma di foglia o di calzascarpe e prende attacco sui margini anteriori e superiori della cartilagine tiroidea. - Le **aritenoidi** sono le piu importanti tra le 3, si vanno ad appoggiare sulla cartilagine cricoidea, sono presenti due legamenti vestibolari che le collegano alla cartilagine tiroidea; - Le **corniculate** e **cuneiformi** sono pezzetti di cartilagine che si trovano sopra le aritenoidi. - Le membrane mucose formano due paia di pieghe (all'interno ho il legamento vocale, il rivestimento da origine alla piega, epitelio pavimentoso stratificato), le **pieghe vocali**, con un decorso anteroposteriore (da davanti a dietro): - un paio superiori, **le corde vocali false**, che hanno lo scopo di impedire ai solidi e ai liquidi ingeriti di entrare nella trachea durante la deglutizione e non hanno nessun ruolo nella produzione dei suoni; - un paio inferiore, le **corde vocali vere** (poco piu di 1 cm), che producono suoni mentre si parla e si canta, attraverso le vibrazioni tramite il passaggio dell'aria (le corde vocali si avvicinano, si allontanano e si tendono andando a creare il suono). Trachea e bronchi La **trachea** è un organo cavo che si estende dalla regione del collo al mediastino del torace. La sua impalcatura è data dalla sovrapposizione di **18-20 anelli di cartilagine ialina**, incompleti posteriormente (sono a forma di C, con una apertura posteriormente chiusa dal *muscolo* *tracheale muscolatura liscia*). A livello della quarta vertebra toracica prendono origine due rami, i bronchi extrapolmonari. Dietro la trachea si sviluppa il canale digerente, l'esofago, quando è vuoto sembra raggrinzito, dietro all'esofago c'è la colonna vertebrale (osso). L'esofago si trova, quindi, in mezzo a strutture molto rigide, grazie al muscolo tracheale e agli anelli aperti avviene la sua dilatazione andando a ridurre un po' lo spazio respiratorio, questo può avvenire perché durante la deglutizione non avviene la respirazione. La struttura anatomica della trachea è costituita da: - **tonaca mucosa** epitelio cilindrico cigliato con cellule caliciformi mucipare; - **tonaca sottomucosa** ghiandole (secrezione sieromucosa); - **anello cartilagineo ialino** nella parte posteriore si trova tessuto fibroelastico in rapporto con tessuto muscolare liscio (muscolo tracheale) Successivamente troviamo i bronchi, che sono di due grandezze diverse. Il bronco di sinistra deve compiere una strada leggermente piu lunga rispetto quello di destra perché ha il cuore in mezzo al tragitto, inoltre il bronco destro è posto piu verticalmente, il che lo rende quello favorito al passaggio dell'aria. Il **bronco** (polmone) **di destra è leggermente piu grande** rispetto a quello di sinistra, ci saranno piu strutture atte agli scambi respiratori, quindi ospiterà piu aria. Dai due **bronchi extrapolmonari** (*grossi bronchi*) entriamo nei polmoni dando origine alla diramazione che si distribuisce a tutto il tessuto polmonare. Polmoni I **polmoni** sono due, posti all'interno della cavità tracica andandone a occupare buona parte. Nei polmoni avviene lo *scambio gassoso* con il sangue, cediamo ossigeno al sangue (piccola circolazione) e acquistiamo anidride carbonica e materiale di scarto che rilasceremo all'esterno attraverso l\'espirazione. I polmoni alla nascita sono di colore rosso intenso perché sono ancora "nuovi", non hanno ancora lavorato perché finche il feto è nella pancia non respira da solo. Successivamente inizia un **processo di variazione del colore** a seconda dell'età, dello stile di vita (fumo) e dell'ambiente in cui viviamo (città, campagna, inquinato o no), dal rosso intenso alla nascita, a roseo nel bambino, biancastro nell'adulto ad un colore piu scuro nell'età piu avanzata. Per stabilire se un bambino è nato prima o dopo la nascita basta fare un indagine a livello polmonare, se il polmone galleggia all'interno è presente aria e quindi è morto dopo la nascita e viceversa se non galleggia è morto nella pancia. I polmoni hanno una **consistenza molle e spugnosa** e sono a forma di **cono** con asportata la parte mediale. L'apice del polmone arriva sopra la clavicole, mentre la base è concava e poggia sulla cupola del diaframma. A livello polmonare troviamo due circolazioni: - **circolazione funzionale** piccola circolazione con arterie e vene polmonari (ossigenazione del sangue negli alveoli polmonari); - **circolazione nutritizia** grande circolazione arterie bronchiali vascolarizzano i polmoni e quindi portano nutrienti, metaboliti, ossigeno... Presentano un rivestimento membranoso, le **pleure** (avvolgono il polmone), sono sacche sierose che rivestono ciascun polmone, caratterizzate da una **pleura viscerale** (interna) e una **pleura parietale** (esterna) che aderisce alle pareti toraciche. Tra le due si delimita la cavità pleurica (**ilo** punto dal quale entrano vasi e nervi), uno spazio virtuale tra le due pleure, contenente liquido pleurico che facilita lo scorrimento dei polmoni rispetto le pareti toraciche, evitandone l'abrasione. Ci sono due punti in corrispondenza della base in cui le pleure si staccano un po', uno chiamato [seno costo-diaframmatico] e l'altro chiamato [seno costo-mediastinico], che favoriscono l'espansione del polmone durante l'inspirazione forzata (ovvero quanto inspiro profondamente), non durante l'inspirazione regolare. Nella superficie esterna del **polmone destro** possiamo osservare **due solchi** piuttosto profondi, uno orizzontale e l'altro obliquo, che ci permettono di suddividere il polmone in 3 parti (per studiare il parenchima polmonare dobbiamo arrivare agli alveoli polmonari, non possono passare dal polmone intero, ma devo procedere attraverso varie divisioni): **lobo superiore, medio e inferiore.** Sul parenchima polmonare **sinistro** è presente solo **un solco**, quindi avrà solo **lobo superiore e inferiore.** La divisione bronchiale è parallela alla divisone polmonare, quindi quello destro si dividerà in 3 diramazioni, mentre quello sinistro in due diramazioni. Dividendo i bronchi a destra ottengo 10 divisioni (5-3-2), a sinistra ottengo 9-10 divisioni, queste aree piu piccole sono chiamate **aree** o **segmenti** (ad ognuno arriva una ramificazione dell\'albero bronchiale)**.** In caso di patologie polmonari che richiedono l'asportazione di una parte de polmone, la suddivisione è utile per sapere quale zona togliere. I bronchi si dividono in *[bronchi lobari]* (raggiungono i lobi) e *[bronchi segmentali]* (raggiungono i segmenti). Segue la divisione dell'albero bronchiale, fino ad arrivare ad una porzione più piccola, identificata nei **lobuli polmonari** (bronchi entrano nei lobuli e diventano bronchioli)**.** Nei lobuli polmonari non troviamo piu la presenza di placche e cartilagine, nel momento in cui non trovo più cartilagine i bronchi prendono il nome di **bronchioli**. Gli elementi vascolari seguono la divisione dell'albero bronchiale, fino a raggiungere gli alveoli e li andranno ad abbracciare come rete capillare, dove avverrà lo scambio col sangue. Bronchioli ![](media/image36.jpeg)A livello bronchiolare l'epitelio, da cilindrico, inizia ad abbassarsi diventando sempre piu sottile (non ci sono piu ciglia e si riducono le cellule mucipare), questo tratto viene rivestito da delle fibrocellule muscolari lisce. Da ciascun bronco segmentale prendono origine circa 6500 bronchioli terminali. Il **bronchiolo terminale** porta aria nei nostri lobi, i quali si dividono nuovamente e danno origine ai **bronchioli respiratori**, l'ultima ramificazione che porterà l'aria a tutti gli alveoli polmonari. A seguito di divisioni sempre più piccole si arriva alla rete capillare, i capillari li troviamo attorno a tutti i nostri alveoli (ogni polmone contiene circa 150 milioni di alveoli). L'organizzazione alveolare viene paragonata ad un grappolo d'uva. Ogni **alveolo polmonare** è a forma di sacchetto, è caratterizzato da una parete molto sottile (epitelio pavimentoso semplice), le cellule che lo costituiscono sono chiamate, *[cellule alveolari]*. Tali cellule svolgono la funzione di scambio gassoso tra sangue e aria: l'aria che inspiriamo arriva all'interno dell'alveolo ricca di ossigeno, l'ossigeno passa attraverso l'epitelio pavimentoso semplice (perché liposolubile) raggiungendo il capillare. Anche il capillare è costituito da epitelio pavimentoso semplice, cosi, l'ossigeno passa attraverso il capillare che poi porterà al cuore (si tratta di capillari continui). Stessa cosa farà l'anidride carbonica in senso contrario. La cellula alveolare è anche chiamata *[pneumocita di primo tipo]*, vi è anche il *[pneumocita di secondo tipo]* che non svolge la funzione di scambio poiché dotata di pareti molto spesse, si tratta di una cellula secernente, produce un secreto che viene liberato all'interno dell'alveolo (secretosurfactante) che si deposita sulla parete. Questa sostanza è molto importante perché evita il collasso alveolare durante l'espirazione, ovvero fa in modo di tenere aperto l'alveolo per evitarne il collasso (il palloncino non si raggrinzisce, ma rimane aperto). All'interno dell'alveolo vi è il *[macrofago alveolare]* (i macrofagi hanno la capacità di entrare ed uscire dal sangue per andare dove è necessaria la loro funzione), una cellula libera di muoversi, si tratta di una *[cellula spazzino]* che presenta prolungamenti del citoplasma che vanno a inglobare i rifiuti interni. Gli **atti respiratori** comportano un'introduzione di aria all'interno dei nostri polmoni, sono costituiti da due fasi: 1. **inspirazione**, i muscoli intercostali fanno espandere la gabbia toracica e il diaframma si appiattisce, ciò determina la dilatazione dei polmoni e l'ingresso dell'aria; 2. **espirazione**, al contrario la gabbia toracica si restringe e il diaframma si rilascia, ovvero si innalza, ciò determina la compressione dei polmoni e quindi l'uscita dell'aria. La gabbia toracica non è fissa, vi sono articolazioni che ne permettono il movimento, questo garantisce un grande ampliamento dei polmoni e il diaframma (maggiore muscolo inspiratore) aiuta questo ampliamento abbassandosi. Allo sterno si vanno ad articolare le coste che si articolano alla colonna vertebrale, durante il riposo le coste sono poste in modo obliquo, quando inspiro (ampliare la capacità toracica) queste si innalzano fino a diventare quasi orizzontali, va così ad aumentare il diametro della capacità toracica. **APPARATO DIGERENTE** L'apparato digerente è caratterizzato da un canale che si estende per moltissimi metri, si sviluppa maggiormente nella cavità addominopelvica. Questa cavità è stata suddivisa in 9 parti con due linee verticali e due orizzontali (un tetris, partendo dalla fila più in alto, andando per file): 1. **regione ipocondriaca destra** fegato; 2. **regione epigastrica** stomaco; 3. **regione ipocondriaca sinistra** milza; 4. **regione lombare destra** colon ascendente e rene destro; 5. **regione ombelicale** ombelico, intestino tenue; 6. **regione lombare sinistra** colon discendente e rene sinistro; 7. **regione iliaca** o **inguinale destra** appendice; 8. **regione ipogastrica** o **pubica** vescica, retto; 9. **regione iliaca** o **inguinale sinistra** colon pelvico. La regione addominale, quella superiore e più ampia, ha una membrana costituita da una doppia parete (due foglietti parietale e viscerale), chiamata **peritoneo**. Alcuni organi sono completamente rivestiti dalla membrana e sono definiti *[peritoneali]* perché inclusi nel peritoneo, altri *[parzialmente peritoneali]* perché vengono ricoperti solo a tratti ed altri ancora *[extra peritoneali]* perché non vengono ricoperti dal peritoneo. Questa membrana consente il movimento dei visceri durante la frizione perché tra i due foglietti scorre il liquido peritoneale (lubrificante), connette i visceri alle ossa, contiene i vasi e i nervi per i visceri, accumula tessuto adiposo e impedisce l'adesione tra organi diversi. Le lamine di peritoneo che collegano la parete ed i visceri vengono dette **mesi** o **legamenti** (nella pelvi non vi c\'è peritoneo). Il cibo che ingeriamo è formato da molecole complesse (l'apparato ha bisogno di molecole semplici), attraverso la digestione operiamo la rottura dei legami chimici per ottenere le molecole semplici, a questo punto dal canale alimentare vengono assorbite all'interno del torrente sanguifero. Non tutto il bolo viene sottoposto a questo processo, questa parte residua viene eliminata attraverso l'ultima porzione del canale alimentare. L'apparato digerente viene attraversato dagli alimenti, dove subiscono delle trasformazioni riassumibili in quattro fasi: 1. **frammentazione meccanica**, la saliva trattiene parte delle molecole scomposte (semplici); 2. **digestione**, insieme di azioni meccaniche che trasformano il cibo in molecole via via più piccole; 3. **assorbimento**, passaggio di queste molecole semplici nel sangue, avviene nell'intestino tenue. 4. **espulsione delle sostanze di rifiuto.** Cibo entra dalla bocca, viene frammentato, passa per la laringe, entra nella cavità addominale e arriva nello stomaco che avvia il processo di digestione. Il nostro stomaco non è in grado di digerire tutto, a livello dello stomaco vengono digerite principalmente le proteine attraverso gli enzimi. I grassi non vengono digeriti, tale massa parzialmente digerita entra all'interno dell'intestino (tenue e crasso): nell'intestino tenue si conclude la digestione chimica, avremo cosi le molecole semplici, la parte finale dell'intestino tenue provvederà all'assorbimento di queste molecole per farle entrare nel torrente sanguifero, i residui entrano nell'intestino crasso e si crea il prodotto di rifiuto che viene eliminato dall'ultimo tratto alimentare. [Perché mangiamo?] L'uomo è un organismo eterotrofo, ciò significa che per vivere deve nutrirsi. Il compito dell'apparato digerente è quello di ridurre il cibo in sostanze semplici, ovvero di smontare attraverso la digestione le proteine, i carboidrati e i grassi per permetterne l'assorbimento alle cellule di tutto il corpo. Oltre al canale alimentare abbiamo bisogno di organi che producano secreti che entrino all'interno del canale per favorire la funzione a livello intestinale: saliva, fegato e pancreas producono sostanze necessarie e indispensabili per questo processo. L'anatomia dell'apparato digerente Dall'esofago all'intestino crasso il tubo digerente è rivestito da 4 tonache: 1. **tonaca mucosa**, è la piu interna; 2. **tonaca sottomucosa**, dove sono presenti i vasi sanguiferi; 3. **tonaca muscolare**, strato di muscolatura che favorisce l'avanzare del contenuto (contrazioni); 4. **tonaca sierosa** (peritoneo), avvolge e chiude l'organo, dove non è presente il peritoneo ce la tonaca avventizia (ottile strato di connettivo). Bocca La bocca è l'inizio del canale alimentare, si può suddividere in: - **vestibolo**, consiste nello spazio tra guance, labbra e denti; - **denti**, permettono la masticazione e su ogni base sono circondati da una cresta di mucosa orale, la gengiva; - **cavità orale propriamente detta**, definita superiormente dal palato duro anteriormente e palato molle posteriormente, nella base troviamo un porgano mobile, la lingua. ![](media/image38.jpeg)La digestione comincia nella bocca. Qui il cibo viene frammentato e ridotto in pezzi più piccoli (elaborazione meccanica) ad opera dei denti che tritano il cibo e della lingua che li impasta. A questa **elaborazione meccanica** si abbina un **processo di lubrificazione**, grazie a secrezioni mucose e salivari che avvengono anch\'esse nella cavità orale. La digestione chimica del cibo, ovvero la scissione dei nutrienti, inizia a livello orale, poiché gli enzimi presenti nella saliva, come ad esempio l\'amilasi salivare, cominciano a demolire i carboidrati. Abbiamo 3 paia di **ghiandole** **salivari** ([sottolinguali], [sottomandibolari] e [parotidi]) che producono 1,5L di saliva al giorno che viene trasportata nella cavita boccale attraverso dei forellini di sbocco (sottolinguali e mandibolari) o sopra il secondo dente mandibolare superiore (parotidi). La saliva è costituita al 99% da acqua, ma contiene anche ioni e sostanze tampone che neutralizzano il pH, prodotti di rifiuto, anticorpi ed enzimi digestivi. La **lingua** è l'organo del gusto, è costituita da una massa muscolare (muscolatura striata) che aiuta la masticazione ed è rivestita da una membrana caratterizzata da numerosissime e minuscole protuberanze, le **papille gustative**, di varie forme e dimensioni. I fasci muscolari si dispongono disordinati, orientati diversamente. La superficie linguale è formata dalla tonaca mucosa con l'epitelio pavimentoso stratificato, nel connettivo della lamina propria sono presenti ghiandole e troviamo sparse le papille: - **Filiforme**, sono molto sottili, come fili, sono le più numerose e sono le uniche papille non gustative, ossia non ricevono e non raccolgono lo stimolo gustativo. Negli animali sono ricoperte da uno strato corneo. Coprono tutta la superficie della lingua ed hanno una funzione principalmente meccanica, facilitano il passaggio del cibo e aiutano nella rimozione del cibo da sopra la lingua. Se si deposita del cibo si crea una patina bianca sulla lingua, avviene quando si è malati o si parla poco e quindi si muove poco la lingua; - **Fungiforme**, è a forma di tronchetto e dotata di un forellino, dove all'interno troviamo le cellule specializzate a raccogliere lo stimolo gustativo. Si trovano tra le papille filiformi e si possono vedere ad occhio nudo; - **Circumvallata**, è piu grande delle fungiformi, sono 12 e si trova sulla base della lingua vicino alla gola e raccoglie il segnale gustativo; - **Fogliata**, si trova ai lati della lingua, è molto numerosa e riceve e raccoglie lo stimolo gustativo. Faringe (descrizione sopra) La massa ottenuta dopo la cavità boccale, attraverso la deglutizione, la mandiamo nel canale della faringe (la parte della faringe che riceve il bolo). Il bolo raggiunge l'orofaringe e attraverso le contrazioni viene spinto verso il basso, chiudendo la via respiratoria è obbligato a scendere verso il basso e a entrare nel canale dell'esofago. Esofago È la prosecuzione verso il basso della faringe, è lungo circa **25 cm** e si estende a partire dalla parte inferiore del collo (C6) attraversa il mediastino, passa per l'apertura esofagea nel diaframma, entra nella cavità addominale e raggiunge lo stomaco (T10). Ha una forma ad S rovesciata perché procede dietro la colonna formando 2 curve laterali (oltre alla direzione può variare anche il calibro), perché deve trovare spazio tra i visceri della cavità toracica. La cavità esofagea a riposo è quasi inesistente, si tratta di un organo cavo con pareti costituite dalle 4 tonache (mucosa, sottomucosa, muscolare, avventizia). Ha il compito di **trasportare il bolo alimentare**, lungo questo canale non subisce alcuna modificazione il bolo (non avviene digestione, frantumazione, niente): 1. nella **tonaca mucosa** dotata da epitelio pavimentoso stratificato vi è un sottile strato di muscolatura chiamato *[muscolaris mucosae]*; 2. nella **sottomucosa** sono presenti ghiandole che producono muco e lo libero all'interno della cavità per permettere al bolo il percorso ed evitare che danneggi le pareti (permette lo scorrimento); 3. lo **strato muscolare** si divide in due, la prima parte, quella più interna, è posta circolarmente (presenta fibre muscolari ad andamento circolare), mentre lo strato più esterno è posto longitudinalmente (presenta fibre muscolari ad andamento longitudinale (dall\'alto verso il basso). Tale strato favorisce il passaggio del bolo in qualsiasi posizioni siamo (verticali o orizzontali), riusciamo a deglutire anche da sdraiati grazie a queste due tipologie di muscolatura. Grazie alla contrazione e alle fibre longitudinali di stiramento avviene il passaggio del bolo fino allo stomaco movimento peristaltico o **peristalsi**; 4. la tonaca avventizia è costituita da connettivo denso e chiude il canale. Stomaco Il bolo (non mutato) entra nello stomaco attraverso l'esofago e si apre così la cavità addominale. Lo stomaco rappresenta la parte più dilatata di tutto il canale alimentare, ha una **forma a sacca** o **a J.** Nello stomaco inizia la vera e propria digestione chimica (per chi non ha masticato, chi ha masticato è iniziata con la saliva). Sono presenti i **succhi gastrici,** enzimi che aiutano con il processo della digestione chimica delle proteine (non ci sono altri enzimi), i lipidi (grasso) passano tranquillamente perché non vi sono enzimi che li digeriscono. Lo stomaco si trova nella *[regione epigastrica]* (la regione centrale della parte superiore della cavità addominale) ed è spostato a sinistra andando ad occupare anche *[parte della regione ipocondriaca sinistra]*. Quando lo stomaco si riempie si espande e va ad occupare anche altre regioni, quella [ombelicale] e *[lombare sinistra]*, varia in base alle persone. Nello stomaco troviamo una faccia anteriore, una posteriore e due margini, chiamati **curvature**: una [piccola curvatura] di circa 15 cm corrispondente al margine mediano e una [grande curvatura] posta lateralmente di circa 40 cm. Distinguiamo varie aree dello stomaco: - **cardias** area dove si collega l'esofago allo stomaco (vicino al cuore); - **fondo** parte alta dello stomaco che segue la forma del diaframma (la cupola); - **corpo** il resto dell'area dello stomaco (parte più grande); - **piloro** ultima parte bassa dello stomaco, può essere diviso in antropilorico e canale piloro che si collega all'intestino tenue. Lo stomaco è rivestito totalmente dal peritoneo, ricopre parte anteriore e posteriore, passa intorno e si collega al lato attraverso l'[omento] (legamento). Dalla piccola curvatura prende origine il **piccolo** **omento**, il quale continua e arriva al fegato, mentre dalla grande curvatura prende origine il **grande omento** o **grembiule omentale**, grembiule perché scende verso il basso, ripiega e torna su, fino ad arrivare al colon trasverso (una parte dell\'intestino crasso). La sua presenza ci dà una sorta di *protezione* poiché sul grembiule si deposita tessuto adiposo che va a svolgere una funzione di cuscinetto (in questa zona non ci sono ossa a proteggere), inoltre i lipidi sono caldi, quindi, vanno a creare *calore* e *riserva energetica* (da utilizzare in caso di necessità). La superficie interna dello stomaco è costituita da rilievi (**pliche gastriche**) in corrispondenza della piccola curvatura, quando si distende questi rilievi si appiattiscono. L'entrata nell'esofago è libera, non vi è niente che la ostruisce, nel piloro invece il bolo può scendere e risalire (reflusso garstoesofageo) attraverso lo sfintere. La parete gastrica è formata da 4 tonache: - **tonaca sierosa** peritoneo; - **tonaca muscolare,** le fibre muscolari sono organizzate su tre strati circolare, longitudinale e obliquo. Questo perché nello stomaco bisogna far progredire il bolo, ma si deve anche unire alle secrezioni gastriche per favorire la digestione, quindi le fibre oblique permettono di far mescolare per bene il bolo con le secrezioni, quelle circolari permettono la chiusure del tratto pilorico e quindi impediscono al cibo di risalire; - **tonaca sottomucosa,** costituita da tessuto connettivo lasso e dove sono presenti i vasi sanguigni e i nervi che servono per sostenere la tonaca, fanno da sostegno strutturale e metabolico. È questa tonaca che provvede alla creazione del succo gastrico (contiene gli elementi che lo compongono); - **tonaca mucosa gastrica,** presenta pliche gastriche ondulate con alla superficie fossette gastriche nel cui fondo sboccano le ghiandole gastriche (tubulari semplici, le troviamo nel corpo e nel fondo, nel cardias e nel piloro troviamo ghiandole tubulari ramificate), responsabili della produzione del succo gastrico (è presente un epitelio cilindrico semplice che produce muco) Nelle ghiandole gastriche si distinguono diverse cellule: - **cellule parietali** o **peptiche** (non sono numerose) producono secreti, producono acido cloridrico (Hcl) che permette di creare un ambiente acido che distrugge batteri e patogeni. Queste cellule producono anche una sostanza chiamata **fattore intrinseco**, permette l'assorbimento della vitamina B12, la quale serve per creare nuovi globuli rossi (trasportano ossigeno nel sangue); - **cellule principali** sono le più numerose nella ghiandola gastrica e producono **due** **enzimi**: - uno che serve per digerire