Soggetto Economico e Modelli di Governance PDF
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Questo documento analizza i soggetti economici e i modelli di governance, focalizzandosi sulle imprese padronali e sulle public company. Vengono descritti gli obiettivi, gli interessi e i valori extra-economici, nonché i processi di crescita e il ruolo delle banche nell'ambito delle aziende. Il documento approfondisce anche i cambi generazionali e la divisione dei ruoli tra azionisti e manager in diversi modelli aziendali.
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Soggetto economico e Modelli di governance Martedì 1 ottobre Notizia, Remo Ruffini si conferma come azionista di 2R, che è una holding di Moncler, che ha anche una partecipazione in controllo -> LVMH avrà 2 consiglieri nella holding e 1 in Moncler; Consiglio: in fase di esame associare le robe da...
Soggetto economico e Modelli di governance Martedì 1 ottobre Notizia, Remo Ruffini si conferma come azionista di 2R, che è una holding di Moncler, che ha anche una partecipazione in controllo -> LVMH avrà 2 consiglieri nella holding e 1 in Moncler; Consiglio: in fase di esame associare le robe da studiare a concetti concreti in casi reali Forme di governo aziendale: Impresa padronale/proprietà concentrata Public company Impresa community Azionariato concentrato: pochi soci/azionisti Stabilità alta o bassa: facilità con cui le quote passano da uno all’atro Impresa padronale Es: Benetton, Ferrero(molti cambi generazionali) Imprenditore che usa le sue risorse e partecipa nel management dell’azienda, E’ tendenzialmente stabile, ci vogliono anni prima che le quote passino da un’azionista ad un’altro, si tramandano o vanno ad azionisti esterni C’è una visibilità dell’imprenditore, che ha funzioni di controllo e di governo (Soggetto economico) Obbiettivo è massimizzare il profitto Interessi e valori extra economici: Successione se familiare Benessere della famiglia, devono crearlo nel breve, medio e soprattutto nel lungo periodo; deve essere chiaro il ruolo di ognuno all’interno dell’azienda(dei familiari) Orizzonte temporale molto lungo solitamente Propensione al rischio Si investe molto del loro patrimonio, e poi re-investono gli utili, si all’interno dell’azienda(dei familiari) Orizzonte temporale molto lungo solitamente Propensione al rischio Si investe molto del loro patrimonio, e poi re-investono gli utili, si pagano tramite gli stipendi Diversificazione molto ridotta Punti di forza: (vanno contestualizzati) Una persona che gestisce la parte strategica e padronale Forte dedizione, i propri soldi e il futuro dei figli Rapidità decisionale, pochi soci/azionisti, decisioni veloci Criticità: (vanno contestualizzati) debolezza finanziaria, capitale proprio o di debito dato dalle banche che concedono un fido ricevendo un interesse, possono chiudere il fido e l’azienda deve riuscire Possibile debolezza manageriale, tutto concentrato, i manager saranno interni della famiglia, non arrivano idee dall’esterno Accertamento del potere e delle competenze, pochi manager con molte competenze, solitamente dalla famiglia La gran parte delle imprese italiane sono formate in questo modo, alcune sono imprese familiari di diverse generazioni (ora 3/4 gen, molte imprese fondate nel dopoguerra), lo stato ha aziende familiari di proprietà I processi di crescita sono finanziati per via interna, scarsa attitudine verso il mercato, una azienda potrebbe richiedere tot soldi al mercato degli azionisti offrendo obbligazioni(prestito obbligazionario) Le banche hanno un ruolo centrale perchè sono quasi l’unico che può fornire soldi, oltre che un possibile azionista/creditore che presta capitale all’azienda -> aumenta il suo rischio. Un azionista potrebbe prestare i propri soldi per far fronte a crediti svantaggiosi da parte delle banche Es: emetto un bond (titolo) obbligazionario, ricevo soldi dagli investitori e do delle azioni con (magari) dividendi La "managerializzazione” dell’impresa padronale Processo per: risolvere problematiche finanziarie Migliorare le competenze manageriali Risolvere il problema del passaggio generazionale La "managerializzazione” dell’impresa padronale Processo per: risolvere problematiche finanziarie Migliorare le competenze manageriali Risolvere il problema del passaggio generazionale Ci si apre al management professionale e al capitale di rischio Molti figli di imprenditori fanno esperienze esterne e si laureano per poi entrare nell’azienda portando novità Ci si apre a nuovi investitori, come anche fondi di investimento Separazione dei ruoli, tra azionisti e manager (chi ha il capitale di rischio e chi controlla) Gli azionisti si aspettino sempre che l’azienda crei ricchezza e che venga distribuita Es: manager senza azioni dell’azienda, il loro “capitale investito” sono le loro skill e conoscenze, vogliono massimizzare la loro remunerazione Interessi contrastanti, profitto vs crescita La risorsa esterna ha un periodo nel breve/medio termine, la carica dura sui 5/8 anni vuole il bene dell’azienda ma in quel determinato periodo, interesse a creare profitto subito, se ha delle azioni o una parte del salario che dipende dall’azienda allora è nel suo interesse il futuro dell’azienda; vuole anche “farsi pubblicità” mostrando che sa fare il suo lavoro Per gli azionisti invece si puntano a frutti nel tempo, con investimenti oggi che magari frutteranno tra anni, al contrario dei manager Divisione del potere tra azionisti e manager, si devono allineare gli interessi -> dando azioni ai manager, avranno interesse anche nel lungo termine Una azienda familiare cerca manager che abbiano già esperienze con aziende simili, che conoscono gli azionisti e come gestire questo tipo di aziende Public company Il capitale è polverizzato, ci sono tanti azionisti -> proprietà diffusa e poco stabile nel tempo, le azioni non rimangono in mano alle stesse persone per tanto tempo, non c’è un azionista di riferimento, azionista con capitale elevato Il capitale è polverizzato, ci sono tanti azionisti -> proprietà diffusa e poco stabile nel tempo, le azioni non rimangono in mano alle stesse persone per tanto tempo, non c’è un azionista di riferimento, azionista con capitale elevato Bassa sovrapposizione tra azionista e impresa, l’azienda non è associata ad un’azionista Ruolo centrale degli investitori istituzionali, lo stato, le banche o un fondo di investimento; i fondi gestiscono le partecipazioni partecipando alle assemblee Il ruolo del mercato finanziario e della borsa è essenziale, emettendo azioni e obbligazioni Vantaggi: finanziario, si possono chiedere risorse di continuo (quasi) Manageriale, alta professionalità Limiti: Opportunismo da parte del manager, senza azionisti di riferimento il manager guarda a se stesso, aumenta i suoi bonus e partecipazione Orientamento al breve periodo, riduzione di investimenti e perdita di competitività, deve eguagliare o superare la concorrenza Mancanza di un azionista di riferimento Strumenti di controllo, consiglieri indipendenti, devono essere abbastanza per far valere gli azionisti nei consigli. Servono nelle decisioni importanti, come il CdA e la gestione degli stock options Impresa community Impresa numerosa ed articolata ma tiene a mantenersi stabile, gli azionisti rimangono tali nel tempo, c’è un nucleo ristretto di azionisti che ha una quota importante -> azionisti di riferimento che si alleano tra loro (share holder agreement) Nessun singolo azionista ha il controllo, una quota significativa viene detenuta da banche, fondi e assicurazioni, con prospettive nel lungo periodo (difficile formazione di questo ‘nocciolo duro’) Quote elevate detenute da persone con forti interessi, familiari, stato, fornitori(essi sono interessati al bene dell’azienda perchè porta ricchezza anche a loro) Vantaggi: Lungimiranza, porta stabilità Flessibilità finanziaria, si può accedere a vari capitali Gli azionisti sono interessati al management, riducendo rischi di comportamenti opportunistici Vantaggi: Lungimiranza, porta stabilità Flessibilità finanziaria, si può accedere a vari capitali Gli azionisti sono interessati al management, riducendo rischi di comportamenti opportunistici Limiti: Mediazione elevata richiesta al management -> lentezza decisionale e tollerate inefficienze Eccessi di conservatorismo e di prudenza, se non si trova un’accordo si continua con quello che si sta facendo Orientamento alla crescita esasperato, con grandi investimenti si punta ad una continua crescita, nel mercato azionario e nel fatturato Sistema dualistico Assemblea degli azionisti: Nomina i membri del CdS (consiglio di soverglianza) Definiscono la struttura giuridica e amministrativa Sceglie i revisori contabili Consiglio di sorveglianza: Funzioni di controllo di legittimità Nelle società di 500+ dipendenti è obbligatoria la presenza di rappresentanti dei lavoratori Consiglio direttivo: - Funzioni di gestione ordinaria e straordinaria, rappresentanza all’esterno - Informa il CdS circa gli obbiettivi Modello tedesco: Modello giapponese: Keiretsu, gruppi di imprese Nascono da rapporti: incroci azionari, 2 imprese, 1 compra tot azioni dell’altra Scambi commerciali, una vende all’altra e viceversa Supporto finanziario reciproco, forniscono supporto finanziario Scambio di info, manager e formazione Costituiscono un CLAN: Senso di appartenenza Benefici economici e sociali a chi ne fa parte, dedizione e lealtà, non cambiano fornitori o clienti Scambio di info, manager e formazione Costituiscono un CLAN: Senso di appartenenza Benefici economici e sociali a chi ne fa parte, dedizione e lealtà, non cambiano fornitori o clienti Si supportano l’un l’altro, agiscono quasi come un’unica azienda, generando benefici per entrambi Aziende pubbliche Comuni, regioni, scuole, ecc. Ci sono obbiettivi diversi rispetto ad aziende private: assicurare a tutti i membri della collettività il soddisfacimento dei bisogni di interesse generale(sanità, trasporti e istruzione) Il soggetto economico è: il cittadino, i clienti sono utenti-elettori I politici eletti I dirigenti Il soggetto politico può essere la regione o il comune, ecc. Elevato grado di complessità di governo, ci sono vasti interessi, i soggetti hanno necessità varie tra loro. Per valutare il risultato di un ospedale, per esempio, si guarda alla soddisfazione della popolazione. Si introducono forme di concorrenza -> istituti privati che aiutano riducendo le attese ad un costo. - Concentrazione proprietaria, quanti azionisti ci sono - Ruolo nel mercato finanziario, presenza e importanza in borsa, quante azioni si scambiano - Concentrazione proprietaria, quanti azionisti ci sono - Ruolo nel mercato finanziario, presenza e importanza in borsa, quante azioni si scambiano - Potenziale finanziario, in base alla facilita con cui si accede a risorse economiche - Ruolo delle banche, - Grado di managerializzazione, quanti manager professionisti e che ruolo hanno - Orizzonte temporale, un AD che sta in carica 5 anni circa ha obbiettivi a breve termine, al contrario di un presidente/manager di una proprietà concentrata che è anche azionista - Dimensioni, vanno specificate, si parla in generale - Criticità, Public company: orizzonte breve dove devono generare profitti economici (il manager deve correre per vedere risultati, non farà investimenti a lungo termine), Imprese concentrate: essendo l’imprenditore a fornire risorse sarà un rischio suo e non avrà molto capitale; community: scarsa flessibilità (vari consigli che nominano il CdS, che nomina un’altro ecc.), si è lenti a prendere decisioni. (sistema monistico, assemblea che nomina CdA) Lunedì 07/10 Proprietà concentrata in EU: non si vogliono azionisti esterni, sono presenti componenti della famiglia in azienda, gruppo piramidale (es: LVMH che compra quote Moncler da un’altra holding), mercato poco sviluppato (poche azioni) si richiedono finanziamenti con contatti diretti con le banche, tipo distrettuale (ci si localizza in un certo luogo in base al settore (male e bene, comodo perché ci sono fornitori vicini, però si diventa dipendenti dai fornitori che pompano i prezzi) Public company: Proprietà dispersa, chi ha tante azioni prende il controllo; titoli quotati, il prezzo riflette la performance dell’azienda(es LVMH entra in Moncler, il prezzo sale, perché? perché ci sono nuovi consiglieri che influenzeranno le strategie, ci saranno nuovi mercati e distribuzioni in altre parti del mondo); concentrazione di potere nelle mani del management; ci sono fondi comuni, banche ecc., vogliono tutti che il valore delle azioni aumenti; ci sono varie regole da rispettare nel mercato finanziario. Poste italiane Lo stato cederà una parte delle azioni, mantenendo la maggioranza, per sono varie regole da rispettare nel mercato finanziario. Poste italiane Lo stato cederà una parte delle azioni, mantenendo la maggioranza, per raccogliere soldi utili per abbattere il debito Viene approvata la IPO = Initial Public Offering Avviene un cambio nella struttura, il ministero dell’economia e finanza, MEF, cede un 34%; rimarrà l’azionista di riferimento. Scalabile: acquisire la maggioranza delle azioni. Cedendo la quota riceveranno 3-5 mlrd di Eur Il MEF decide quale sarà il prezzo per azione, in modo che tutti comprino le azioni, si incontrano vari esperti e fondi per capire il prezzo delle azioni (roadshow) in modo da vendere le azioni al prezzo giusto per venderle tutte al prezzo maggiore possibile. 1300 mlrd di azioni a 6,75$ l’una, 10% ad azionisti e 25% a banche e fondi. Cambio di governance, si creano 3 comitati, remunerazioni(paghe, rapporti ecc), controlli e rischi(vigila sul rispetto di regole a cui si deve sottostare, devono implementare misure di controllo per impedire i rischi), nomine(chi sederà nei comitati). Caso NEXI Tramite un IPO aumenta la quantità di azioni sul mercato, rimane però un azionista di riferimento. Il valore di un’azione include anche la contendibilità dell’azione (se l’azionista principale ha 51%+ allora è poco contendibile) Operazioni con parti correlate … Il valore contabile era 10 volte superiore al valore di capitalizzazione, perchè ci sono alte aspettative