Riassunto Capitolo 8 Strategia Corporate PDF
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Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano (UCSC MI)
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Summary
Questo documento riassume il capitolo 8 sulla strategia corporate e la diversificazione, due aspetti centrali delle decisioni strategiche aziendali. Il documento approfondisce il concetto di diversificazione, le sue potenzialità e i rischi associati, e l'importanza dell'integrazione verticale e dell'outsourcing nel contesto della strategia aziendale.
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L\'ottavo capitolo si concentra sulla strategia corporate e sulla diversificazione, due aspetti chiave che guidano le decisioni aziendali a livello strategico. Mentre la strategia competitiva si occupa di come una singola unità di business possa competere all\'interno di un mercato specifico, la str...
L\'ottavo capitolo si concentra sulla strategia corporate e sulla diversificazione, due aspetti chiave che guidano le decisioni aziendali a livello strategico. Mentre la strategia competitiva si occupa di come una singola unità di business possa competere all\'interno di un mercato specifico, la strategia corporate amplia il campo d\'azione, focalizzandosi su quali settori e mercati l\'organizzazione dovrebbe operare, quali unità di business acquisire o dismettere e come allocare le risorse in modo efficace tra le diverse attività. L\'obiettivo principale della strategia corporate è creare valore a livello organizzativo, massimizzando i benefici derivanti dalla gestione congiunta di più unità di business. Il capitolo introduce il concetto di diversificazione come un metodo per estendere il raggio d'azione di un'impresa. La diversificazione consente di entrare in nuovi mercati o sviluppare prodotti differenti rispetto al core business aziendale. Un esempio emblematico è il gruppo Tata, che ha ampliato il proprio portafoglio partendo dal settore commerciale per includere tessile, ospitalità, siderurgia, autoveicoli, consulenza e tecnologia, tra altri ambiti. Questa espansione richiede un'attenta valutazione delle sinergie tra i business, dei costi e delle opportunità. Le scelte di diversificazione possono essere guidate da vari driver. Tra questi, uno dei più rilevanti è la possibilità di sfruttare risorse sottoutilizzate all\'interno dell\'organizzazione, trasformandole in opportunità per nuovi business. Per esempio, università con collegi studenteschi spesso inutilizzati durante i periodi di vacanza possono utilizzarli per attività come conferenze o turismo. Un altro driver significativo è l\'estensione delle competenze del management aziendale, che può applicare le proprie abilità a settori diversi, come dimostrato da aziende conglomerate come LVMH, che gestisce con successo marchi di lusso in settori differenti grazie alla capacità di sviluppare brand e selezionare talenti creativi. La diversificazione, però, non è priva di rischi. È possibile che determini una distruzione di valore anziché una creazione di sinergie. Un esempio è rappresentato dalla Kodak, che ha cercato di compensare il declino del proprio core business (pellicole fotografiche) investendo in settori non correlati, come chimica e radioterapia, senza ottenere i risultati sperati. Questo caso evidenzia come una gestione errata della diversificazione possa condurre al fallimento, dimostrando l'importanza di un'analisi critica delle scelte strategiche. Un altro elemento cruciale della strategia corporate è l'integrazione verticale, che prevede l'espansione dell'impresa lungo la catena del valore. L'integrazione verticale può avvenire a monte, acquisendo attività legate agli input produttivi, o a valle, entrando in attività relative agli output, come il noleggio o la manutenzione dei prodotti. Questa strategia permette di catturare una porzione maggiore del valore generato, ma comporta rischi significativi, come la necessità di ingenti investimenti e la gestione di attività che richiedono competenze diverse da quelle originarie dell\'impresa. Ad esempio, un produttore automobilistico che integra a valle le attività di manutenzione deve affrontare sfide legate alla gestione di reti di officine, un compito molto diverso dalla produzione industriale. Al contrario, la disintegrazione verticale, attraverso l\'outsourcing, offre un'alternativa che consente di affidare a fornitori esterni attività precedentemente interne. Questa scelta può migliorare l'efficienza e permettere all\'impresa di concentrarsi sulle sue competenze principali, ma presenta il rischio di comportamenti opportunistici da parte dei fornitori. In alcuni casi, l'outsourcing potrebbe portare a costi di lungo termine superiori ai benefici immediati, soprattutto quando le alternative di mercato sono limitate o le attività esternalizzate sono complesse. Il capitolo approfondisce anche il rapporto tra diversificazione e performance aziendali. Gli studi suggeriscono che una diversificazione moderata e correlata produce risultati migliori rispetto a una diversificazione non correlata o a una totale specializzazione. Tuttavia, il successo dipende dalla capacità del management di creare sinergie tra i business e dal contesto economico e culturale in cui opera l'azienda. In economie emergenti, ad esempio, la diversificazione conglomerata può rappresentare una strategia efficace per compensare la debolezza delle istituzioni o la carenza di manodopera qualificata. In conclusione, la strategia corporate e la diversificazione sono strumenti essenziali per le imprese che vogliono crescere e competere in mercati complessi e dinamici. Tuttavia, queste strategie richiedono un'attenta valutazione dei rischi e delle opportunità, garantendo che ogni scelta strategica contribuisca effettivamente a creare valore per l'organizzazione e per i suoi stakeholder. Il successo dipende dalla capacità di bilanciare le esigenze di breve termine con obiettivi di lungo periodo, mantenendo un approccio flessibile e orientato all'innovazione.