Norme Inerenti al Codice dei Contratti (PDF)
Document Details
Tags
Related
- Codice dei Comuni della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige (PDF)
- Le ADR nel Codice dei Contratti Pubblici: La Transazione PDF
- Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Bologna PDF
- Norme Inerenti al Codice dei Contratti PDF
- Codice in materia di protezione dei dati personali PDF
- Lezione 61 (L'appalto e il distacco) - Slide PDF
Summary
Questo documento fornisce linee guida per le procedure di affidamento di appalti e contratti pubblici, dettagliando i principi di legalità, trasparenza e concorrenza. Vengono descritte diverse responsabilità e procedure relative all'esecuzione dei contratti, alla rinegoziazione e ad altre problematiche.
Full Transcript
Norme inerenti al codice dei contratti 1 Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti perseguono il risultato dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con: A. la massima tempestività e il migliore rapporto possibile tra...
Norme inerenti al codice dei contratti 1 Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti perseguono il risultato dell’affidamento del contratto e della sua esecuzione con: A. la massima tempestività e il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. B. la massima tempestività nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza C. il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. 2 La concorrenza tra gli operatori economici è funzionale a conseguire: A. il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo. B. i tempi più rapidi per lo svolgimento dell’appalto. C. il miglior risultato possibile nell’affidare ed eseguire i contratti. 3 La trasparenza è funzionale alla massima semplicità e celerità: A. nella corretta applicazione delle regole del Codice degli Appalti e per garantirne la piena verificabilità. B. nella corretta applicazione delle regole del Codice degli Appalti. C. per garantire la piena concorrenza. 4 Il principio del risultato costituisce criterio prioritario per l’esercizio del potere discrezionale e per l’individuazione della regola del caso concreto, nonché per: A. valutare la responsabilità del personale che svolge funzioni amministrative o tecniche nelle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti. B. valutare la responsabilità del personale che svolge funzioni amministrative o tecniche nelle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti; e per attribuire gli incentivi secondo le modalità previste dalla contrattazione collettiva. C. attribuire gli incentivi secondo le modalità previste dalla contrattazione collettiva. 5 L’attribuzione e l’esercizio del potere nel settore dei contratti pubblici si fonda sul principio della reciproca fiducia: A. nell’azione legittima, trasparente e corretta dell’amministrazione e dei suoi funzionari. B. nell’azione legittima, trasparente e corretta degli operatori economici. C. nell’azione legittima, trasparente e corretta dell’amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici. 6 Nell’ambito delle attività svolte nelle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti, ai fini della responsabilità amministrativa costituisce colpa grave: A. la violazione o l’omissione determinata dal riferimento a indirizzi giurisprudenziali prevalenti o a pareri delle autorità competenti. B. la violazione di norme di diritto e degli auto-vincoli amministrativi, nonché la palese violazione di regole di prudenza, perizia e diligenza e l’omissione delle cautele, verifiche ed informazioni preventive normalmente richieste nell’attività amministrativa. C. la violazione di norme di diritto e degli auto-vincoli amministrativi. 7 Per promuovere la fiducia nell’azione legittima, trasparente e corretta dell’amministrazione, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano azioni per: A. la formazione dei dipendenti. B. la copertura assicurativa dei rischi per il personale e la formazione dei dipendenti. C. il turn-over dei dipendenti 8 Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti favoriscono l’accesso al mercato degli operatori economici nel rispetto dei principi: A. di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione, di pubblicità e trasparenza, di proporzionalità. B. di concorrenza, di non discriminazione, di trasparenza, di proporzionalità. C. di concorrenza, di imparzialità, di pubblicità e trasparenza. 9 Le pubbliche amministrazioni organizzano autonomamente l’esecuzione di lavori o la prestazione di beni e servizi attraverso l’auto-produzione, l’esternalizzazione e la cooperazione nel rispetto della disciplina: A. del Codice degli Appalti e del diritto dell’Unione europea. B. del diritto dell’Unione europea. C. del diritto dello Stato italiano. 10 Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono affidare direttamente a società in house lavori, servizi o forniture: A. sì B. no C. in casi eccezionali 11 Nel perseguire le proprie finalità istituzionali le pubbliche amministrazioni sono dotate di autonomia contrattuale e possono concludere qualsiasi contratto: A. sì. B. no. C. salvi i divieti espressamente previsti dal codice e da altre disposizioni di legge. 12 Se sopravvengono circostanze straordinarie e imprevedibili, estranee alla normale alea, all’ordinaria fluttuazione economica e al rischio di mercato e tali da alterare in maniera rilevante l’equilibrio originario del contratto, la parte svantaggiata ha diritto alla rinegoziazione secondo buona fede delle condizioni contrattuali se: A. essa ha ricevuto un danno superiore al 30% delle sue spettanze totali. B. essa non abbia volontariamente assunto il relativo rischio. C. essa ha ricevuto un danno superiore al 50% delle sue spettanze totali. 13 Gli oneri per la rinegoziazione sono riconosciuti all’esecutore a valere: A. sulle somme a disposizione indicate nel quadro economico dell’intervento, sulle voci imprevisti e accantonamenti e utilizzando le economie da ribasso d’asta. B. sulle somme a disposizione indicate nel quadro economico dell’intervento. C. sulle somme a disposizione indicate nel quadro economico dell’intervento e sulle voci imprevisti e accantonamenti. 14 Le cause di esclusione di cui agli articoli 94 e 95 del Codice degli Appalti sono tassative e integrano di diritto i bandi e le lettere di invito; altre clausole che prevedono cause ulteriori di esclusione sono ammissibili: A. sempre. B. talvolta. C. mai. 15 Al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni, così come ai lavoratori in regime di subappalto, deve essere applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quello il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto o della concessione svolta dall’impresa anche in maniera prevalente: A. sempre. B. talvolta sotto specifiche condizioni. C. a discrezione delle parti contraenti. 16 Per l'applicazione del Codice degli Appalti agli appalti pubblici di lavori e per le concessioni la soglia di rilevanza europea, come modificata dal Regolamento 15 novembre 2023, n. 2495, è: A. euro 2.582.000. B. euro 1.000.000. C. euro 5.538.000 17 Per l'applicazione del Codice degli Appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di progettazione aggiudicati dalle stazioni appaltanti che sono autorità governative centrali la soglia di rilevanza europea, come modificata dal Regolamento 15 novembre 2023, n. 2495, è: A. euro 143.000. B. euro 582.000. C. euro 100.000. 18 Per l'applicazione del Codice degli Appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di progettazione aggiudicati da stazioni appaltanti sub centrali la soglia di rilevanza europea, come modificata dal Regolamento 15 novembre 2023, n. 2495, è: A. euro 382.000. B. euro 221.000. C. euro 582.000. 19 L’importo stimato dell'appalto o concessione è quantificato al momento dell'invio dell'avviso di indizione di gara o del bando di gara o, nei casi in cui non sia prevista un'indizione di gara, al momento in cui la stazione appaltante o l’ente concedente avvia la procedura A. sempre B. mai C. talvolta sotto specifiche condizioni 20 In avvio dell’intervento pubblico da realizzare mediante un contratto le stazioni appaltanti e gli enti concedenti nominano nell’interesse proprio o di altre amministrazioni un responsabile unico del progetto (RUP) per le fasi: A. di programmazione e progettazione. B. di programmazione, progettazione, affidamento e per l’esecuzione di ciascuna procedura soggetta al codice. C. di programmazione, progettazione e affidamento. 21 Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti nominano il RUP: A. tra i dipendenti assunti anche a tempo determinato della stazione appaltante o dell’ente concedente, preferibilmente in servizio presso l’unità organizzativa titolare del potere di spesa. B. esclusivamente tra i dipendenti assunti a tempo indeterminato della stazione appaltante o dell’ente concedente, preferibilmente in servizio presso l’unità organizzativa titolare del potere di spesa. C. all’interno di un albo di professionisti atto allo scopo. 22 Il RUP nelle fasi di affidamento deve, tra gli altri, verificare la documentazione amministrativa: A. mai B. sempre C. a sua discrezione 23 Il RUP nelle fasi di affidamento deve, tra gli altri, adottare il provvedimento finale della procedura: A. quando, in base all’ordinamento della stazione appaltante, ha il potere di manifestare all’esterno la volontà della stessa. B. sempre. C. mai. 24 Il RUP nelle fasi di affidamento deve, tra gli altri, disporre, secondo precisi criteri, le esclusioni dalle gare di offerte presentate: A. mai B. a sua discrezione C. sempre 25 Il RUP nelle fasi di esecuzione deve approvare in piena autonomia i prezzi relativi a nuove lavorazioni originariamente non previste, determinati in contraddittorio tra il direttore dei lavori e l’impresa affidataria: A. a sua discrezione B. in specifiche circostanze C. sempre 26 Il RUP nelle fasi di esecuzione, sentito il direttore dei lavori, su proposta del coordinatore per l’esecuzione dei lavori, può procedere autonomamente alla risoluzione del contratto con l’esecutore: A. mai B. in specifiche circostanze C. sempre 27 Il RUP nelle fasi di esecuzione può ordinare la sospensione dei lavori esclusivamente per: A. ragioni di pubblico interesse o necessità o ragioni tecniche. B. ragioni tecniche. C. ragioni ambientali. 28 La gara di appalto e di concessione, nel caso di procedura aperta ove sia utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa basato sul miglior rapporto tra qualità e prezzo o sul costo del ciclo di vita, si conclude entro il termine massimo di A. dodici mesi B. sei mesi C. nove mesi 29 La gara di appalto e di concessione, nel caso di procedura ristretta ove sia utilizzato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa basato sul miglior rapporto tra qualità e prezzo o sul costo del ciclo di vita, si conclude entro il termine massimo di: A. dieci mesi B. dodici mesi C. quindici mesi 30 La gara di appalto e di concessione, nel caso di procedura aperta ove sia utilizzato il criterio del minor prezzo, si conclude entro il termine massimo di A. tre mesi B. cinque mesi C. dieci mesi 31 La gara di appalto e di concessione, nel caso di procedura ristretta ove sia utilizzato il criterio del minor prezzo, si conclude entro il termine massimo di A. sei mesi B. otto mesi C. dieci mesi 32 In condizioni ordinarie il contratto non può essere stipulato dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione, prima di: A. trentacinque giorni B. quaranta giorni C. sessanta giorni 33 In caso di appalto con procedura aperta il contratto deve essere stipulato in: A. forma scritta cartacea B. modalità elettronica in forma privata C. modalità elettronica in forma pubblica amministrativa 34 Il ciclo di vita digitale dei contratti pubblici, di norma, si articola in: A. programmazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione B. progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione. C. programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione 35 L’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement) è: A. un sistema di piattaforme e servizi digitali B. una rete interconnessa di siti web C. un browser dedicato 36 L’ente titolare della Banca dati nazionale dei contratti pubblici è: A. Ministero di Economia e Finanze. B. Ministero della Pubblica Amministrazione C. ANAC 37 Cos’è l’Anagrafe degli operatori economici: A. una banca dati contenente i riferimenti di soggetti economici, persone fisiche e titolari di cariche aziendali B. una banca dati contenente organigrammi aziendali C. una banca dati contenente le associazioni confindustriali 38 Il Governo nazionale qualifica un’infrastruttura strategica e di preminente interesse nazionale attraverso: A. decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti B. decreto del Ministro di Economia e Finanza C. delibera del Consiglio dei Ministri 39 Il dibattito pubblico su un progetto si apre con la pubblicazione sul sito istituzionale della stazione appaltante o dell’ente concedente di: A. una relazione contenente il progetto dell’opera e l’analisi delle eventuali alternative progettuali B. una relazione sintetica degli elementi progettuali salienti C. una relazione contenente il progetto dell’opera 40 Il titolare dell’indizione del dibattito pubblico può prorogarne soltanto una volta il termine di conclusione, per una durata massima di: A. un mese B. due mesi C. tre mesi 41 Le Stazioni appaltanti e gli Enti concedenti adottano un programma dei lavori pubblici di durata: A. triennale B. quinquennale C. decennale 42 La redazione del documento di indirizzo della progettazione è di competenza del: A. RUP B. Progettista C. Figura apicale della stazione appaltante 43 Il progetto di fattibilità tecnico-economica individua, tra più soluzioni possibili, quella che esprime il rapporto migliore tra costi e benefici per la collettività, mediante: A. analisi SWOT B. analisi costi-benefici C. analisi multi-criteria 44 Il progetto di fattibilità tecnico-economica contiene: A. il piano preliminare di manutenzione dell’opera e delle sue parti B. il piano definitivo di manutenzione dell’opera e delle sue parti C. nessun piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti 45 Il progetto esecutivo sviluppa un livello di definizione degli elementi tale da individuarne compiutamente: A. la funzione, i requisiti e la qualità B. i requisiti, la qualità e il prezzo di elenco C. la funzione, i requisiti, la qualità e il prezzo di elenco 46 Le verifiche condotte sulla documentazione progettuale per ciascuna fase, in relazione al livello di progettazione, devono basarsi sui seguenti criteri di merito: A. affidabilità; completezza e adeguatezza; leggibilità, coerenza e ripercorribilità; compatibilità. B. affidabilità; completezza e adeguatezza; leggibilità, coerenza e ripercorribilità; compatibilità; economicità. C. affidabilità; completezza; leggibilità, coerenza; compatibilità; economicità. 47 A decorrere dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a: A. 500.000 di euro. B. 1.000.000 di euro. C. 2.500.000 di euro 48 A decorrere dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti. Tale disposizione si applica agli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione: A. talvolta B. sempre C. mai 49 Negli appalti di lavori, con la decisione di contrarre, la stazione appaltante o l’ente concedente, può stabilire autonomamente che il contratto abbia per oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato (appalto integrato): A. se la stazione appaltante o l’ente concedente sono qualificati B. mai C. sempre 50 Un appalto integrato può riguardare opere di manutenzione ordinaria: A. in alcuni casi B. sempre C. mai 51 Le offerte in gara per un appalto integrato sono valutate con il criterio: A. dell’offerta economicamente più vantaggiosa B. del minor prezzo C. del prezzo medio 52 La stazione appaltante destina risorse finanziarie per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti, a valere sugli stanziamenti in misura non superiore: A. al 2 per cento dell'importo dei lavori B. al 3 per cento dell'importo dei lavori C. al 5 per cento dell'importo dei lavori 53 Il collaudo statico è un’attività rientrante nelle funzioni tecniche svolte dai dipendenti, a valere sugli stanziamenti: A. sì B. no C. in alcuni casi 54 Il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione è un’attività rientrante nelle funzioni tecniche svolte dai dipendenti, a valere sugli stanziamenti: A. sì B. no C. in alcuni casi 55 In quale percentuale le risorse destinate al pagamento delle funzioni tecniche, sono ripartite tra il RUP e i soggetti che svolgono tali funzioni: A. 65 B. 80 C. 90 56 Il concorso di progettazione relativo al settore dei lavori pubblici si svolge generalmente in una sola fase e ha in oggetto progetti o piani con livello di approfondimento corrispondente al: A. progetto esecutivo B. progetto di fattibilità tecnica C. progetto di fattibilità tecnica ed economica 57 Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è il massimo organo tecnico dello Stato operante in indipendenza di giudizio e dotato di piena autonomia funzionale e organizzativa, ha potere: A. consultivo B. deliberativo C. di progettazione 58 Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici esamina il: A. piano di programmazione B. progetto di fattibilità tecnico-economica C. progetto esecutivo 59 Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici esercita la sua funzione su infrastrutture lineari il cui costo complessivo dell’opera, dal quadro economico, risulta superiore a: A. 50 milioni di euro B. 100 milioni di euro C. 200 milioni di euro 60 I Comitati tecnici amministrativi presso i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche esercitano la loro funzione su opere di competenza statale, il cui costo complessivo, derivante dal quadro economico, è compreso tra: A. 1 milioni di euro e 50 milioni di euro B. 10 milioni di euro e 100 milioni di euro C. 25 milioni di euro e 200 milioni di euro 61 Per i contratti di lavori di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea, gli affidamenti avvengono nel rispetto del principio di: A. rotazione B. sussidiarietà C. prelazione 62 Nell’ambito della procedura negoziata senza bando, per lavori di importo pari o superiore a 1 milione di euro e fino alla soglia di 5.382.000, si procede alla consultazione di almeno: A. cinque operatori economici B. dieci operatori economici C. venti operatori economici 63 Per i contratti di lavori di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea, nel caso di aggiudicazione dei contratti con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, alla commissione giudicatrice il RUP: A. non deve partecipare B. può partecipare C. deve partecipare 64 Nel caso di aggiudicazione, con il criterio del prezzo più basso, di contratti di appalto di lavori di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea che non presentano un interesse transfrontaliero certo, le stazioni appaltanti, in deroga a quanto stabilito dal Codice degli Appalti, prevedono negli atti di gara l'esclusione automatica delle offerte che risultano anomale, qualora il numero delle offerte ammesse sia pari o superiore a: A. cinque B. otto C. dieci 65 Le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l'inserimento, nella documentazione progettuale e di gara: A. delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi B. dell’analisi della sostenibilità ambientale mediante il Life Cycle Assessment (LCA) C. dell’analisi della sostenibilità economica mediante il Life Cycle Cost Analysis (LCCA) 66 Gli appalti sono suddivisi in lotti funzionali, prestazionali o quantitativi in conformità alle categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, per garantire: A. la qualità tecnica dell’opera B. la sostenibilità ambientale dell’opera C. la effettiva partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese 67 Tutte le stazioni appaltanti possono procedere direttamente e autonomamente all’affidamento di lavori d’importo pari o inferiore a: A. 250.000 di euro. B. 500.000 euro C. 1.000.000 di euro. 68 Cos’è il CIG: A. un codice alfanumerico per identificare un dato contratto sottoscritto con la pubblica amministrazione in seguito ad appalto o affidamento B. un codice numerico per identificare un dato contratto sottoscritto con la pubblica amministrazione in seguito ad appalto o affidamento C. un codice numerico per tracciare un dato contratto sottoscritto con la pubblica amministrazione in seguito ad appalto o affidamento 69 La qualificazione di una stazione appaltante si articola su quanti livelli: A. tre B. quattro C. cinque 70 Il livello di una stazione appaltante è caratterizzato da: A. soglia di importo di gara a cui partecipare B. dimensioni e organigramma C. anno cronologico di istituzione 71 Una stazione appaltante non qualificata può effettuare le procedure di affidamento fino a un importo: A. 100.000 di euro. B. 250.000 di euro. C. 500.000 euro 72 Le stazioni appaltanti impongono alle persone giuridiche di indicare, nell'offerta o nella domanda di partecipazione a procedure per l’affidamento di appalti, il nome e le qualifiche professionali delle persone fisiche incaricate di fornire la prestazione ed esigono che taluni compiti essenziali siano direttamente svolti dall'offerente: A. talvolta B. mai C. sempre 73 Gli operatori economici sono qualificati secondo: A. categorie di opere e classificazione congiuntamente B. categorie di opere esclusivamente C. classificazione esclusivamente 74 Le Società Organismi di Attestazione (SOA) devono avere sede in A. Italia B. uno Stato membro dell’Unione europea C. Europa 75 Le stazioni appaltanti possono possedere, a qualsiasi titolo, una partecipazione al capitale di una SOA: A. sì B. no C. in specifici casi 76 L'elenco delle società autorizzate a svolgere l'attività di attestazione e la sua pubblicità è di pertinenza di: A. ANAC B. Ministro di Economia e Finanza C. Ministero della Pubblica Amministrazione 77 La verifica di certificazione dell’operatore economico da parte dello SOA è di scadenza: A. biennale B. triennale C. quinquennale 78 La adeguata capacità economica e finanziaria dell’operatore economico è dimostrata: A. dal patrimonio netto B. da idonee referenze bancarie e dal patrimonio netto C. da idonee referenze bancarie, dalla cifra di affari e dal patrimonio netto 79 La direzione tecnica dell’operatore economico, competente per gli adempimenti di carattere tecnico-organizzativo necessari per la realizzazione dei lavori, è assunta da: A. un singolo soggetto o da più soggetti B. legale rappresentante C. più soggetti 80 Il codice della categoria di opera generale denominata Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, funicolari, e piste aeroportuali, e relative opere complementari è: A. OG3 B. OG4 C. OG7 81 La documentazione di gara è composta da: A. il bando, l’avviso di gara o la lettera d’invito; il disciplinare di gara; il capitolato speciale; le condizioni contrattuali proposte. B. il bando, l’avviso di gara o la lettera d’invito; il capitolato speciale; le condizioni contrattuali proposte. C. il bando, l’avviso di gara o la lettera d’invito; il disciplinare di gara, il prezzario 82 Il disciplinare di gara fissa: A. i contenuti del futuro rapporto contrattuale tra l’aggiudicatario e la stazione appaltante B. le regole per lo svolgimento del procedimento di selezione delle offerte C. le condizioni di carattere contrattuale 83 L’operatore economico che intende partecipare ad una procedura per l’aggiudicazione di un appalto utilizza la piattaforma di approvvigionamento digitale messa a disposizione dalla stazione appaltante per compilare i seguenti atti: A. la domanda di partecipazione; il documento di gara unico europeo; l’offerta; ogni altro documento richiesto per la partecipazione alla procedura di gara B. la domanda di partecipazione; l’offerta; ogni altro documento richiesto per la partecipazione alla procedura di gara C. la domanda di partecipazione; l’offerta 84 Ai fini della selezione della migliore offerta nelle procedure di aggiudicazione di contratti di appalti con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte, è nominata una commissione giudicatrice che svolge anche attività di supporto per la verifica dell’anomalia: A. su richiesta del RUP B. obbligatoriamente C. in casi specifici 85 La commissione giudicatrice è composta da un numero dispari di componenti esperti nello specifico settore cui si riferisce l’oggetto del contratto, in numero massimo di: A. cinque B. sette C. undici 86 La commissione giudicatrice è presieduta dal RUP: A. talvolta B. sempre C. in nessun caso 87 Che cos’è l’avvalimento: A. una procedura B. soccorso istruttorio C. un contratto 88 L’offerta per la gara d’appalto è corredata da una garanzia provvisoria generalmente pari al: A. 1 per cento B. 2 per cento C. 3 per cento 89 L’importo percentuale della garanzia provvisoria generalmente può essere modificato: A. talvolta entro l’intervallo 1%÷4% B. talvolta entro l’intervallo 2%÷5% C. mai 90 La garanzia provvisoria è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto: A. in alcuni casi B. sempre C. mai 91 I contratti relativi all'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura di importo pari o superiore a 140.000 euro si aggiudicano sulla base del criterio: A. del minor prezzo B. dell'offerta economicamente più vantaggiosa C. del grado di innovazione 92 Le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento: A. della parità di genere B. della integrazione sociale C. dell’applicazione dell’economia circolare 93 Nell'offerta economica l'operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi: A. discrezionalmente B. obbligatoriamente C. in nessun caso 94 In presenza di un’offerta che appaia anormalmente bassa le stazioni appaltanti richiedono per iscritto all’operatore economico le spiegazioni sul prezzo o sui costi proposti: A. sempre B. discrezionalmente C. mai 95 In merito alle procedure di aggiudicazione degli appalti, per ogni appalto di importo superiore alla soglia di rilevanza europea la stazione appaltante: A. redige una relazione informativa B. comunica il risultato a tutti gli offerenti C. comunica il risultato all’aggiudicatario 96 Per la direzione e il controllo dell'esecuzione dei contratti dei lavori le stazioni appaltanti nominano, prima dell'avvio della procedura per l'affidamento, un direttore dei lavori su proposta: A. dell’Ente territoriale competente B. dell’Ingegnere capo del Genio Civile C. del RUP 97 L’ufficio di direzione dei lavori è costituito da: A. un direttore operativo e da ispettori di cantiere, ed eventualmente da un coordinatore dei flussi informativi B. uno o più direttori operativi e da ispettori di cantiere, ed eventualmente da un coordinatore dei flussi informativi C. uno o più direttori operativi e da ispettori di cantiere, ed eventualmente dai capi-cantiere 98 Il direttore dei lavori, con l'ufficio di direzione dei lavori, ove costituito, è preposto al controllo: A. tecnico e contabile dell'esecuzione dell'intervento B. tecnico, contabile e ambientale dell'esecuzione dell'intervento C. tecnico, contabile e amministrativo dell'esecuzione dell'intervento 99 Il direttore dei lavori, se in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente sulla sicurezza, svolge anche le funzioni di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: A. in specifici casi B. sempre C. mai 100 Il collaudo finale o la verifica di conformità, in condizioni ordinarie, deve essere completato non oltre: A. tre mesi dall'ultimazione dei lavori B. cinque mesi dall'ultimazione dei lavori C. sei mesi dall'ultimazione dei lavori 101 La commissione di collaudo è composta da A. uno fino a tre collaudatori B. uno fino a cinque collaudatori C. tre fino a cinque collaudatori 102 Per la sottoscrizione del contratto l'appaltatore costituisce una garanzia, denominata «garanzia definitiva», a sua scelta sotto forma di cauzione o fideiussione pari al: A. cinque per cento dell'importo contrattuale B. sette per cento dell'importo contrattuale C. dieci per cento dell'importo contrattuale 103 Per ribassi superiori al 10 e non superiori al 20 per cento, la garanzia definitiva è aumentata: A. di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento B. di cinque punti percentuali C. di otto punti percentuali 104 La garanzia definitiva è progressivamente svincolata durante l’avanzamento dei lavori fino a un massimo percentuale di: A. 50 B. 80 C. 100 105 In caso di subappalto, le stazioni appaltanti possono avvalersi del parere: A. delle Prefetture competenti B. dell’ANAC C. dei Tribunali Amministrativi Regionali competenti 106 Il contraente principale e il subappaltatore sono responsabili nei confronti della stazione appaltante per le prestazioni oggetto del contratto di subappalto: A. in solido B. separatamente con prevalenza del contraente C. separatamente con prevalenza del subappaltatore 107 L'affidatario corrisponde i costi della sicurezza e della manodopera, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici: A. con un ribasso del 5% B. con un ribasso del 3% C. senza alcun ribasso 108 Quante sono le condizioni per le quali le stazioni appaltanti possono risolvere un contratto di appalto senza limiti di tempo: A. tre B. quattro C. sette 109 La penale per il ritardo nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali da parte dell’appaltatore non può superare: A. il 5 per cento dell’ammontare netto contrattuale B. il 7 per cento dell’ammontare netto contrattuale C. il 10 per cento dell’ammontare netto contrattuale 110 Il premio di accelerazione, corrisposto a seguito dell'approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo, è: A. possibile B. obbligatorio C. vietato 111 Le Stazioni appaltanti e gli Enti concedenti convocano una conferenza di servizi semplificata ai fini dell’approvazione: A. del progetto di fattibilità tecnica B. del progetto esecutivo C. del progetto di fattibilità tecnico-economica 112 La conferenza dei servizi, a meno di eventuali richieste motivate, si conclude dalla sua convocazione entro: A. quarantacinque giorni B. sessanta giorni C. novanta giorni Norme di progettazione ed esecuzione lavori e impianti metro-ferroviari: 1 Lo scartamento normale (ordinario o standard) corrisponde a 1435 mm. A. vero B. falso C. è vero sono nel caso dell’Alta Velocità in assenza di deviatoi. 2 Il Grado di prestazione della linea indica la resistenza che una linea ferroviaria o un tratto di linea offre a un mezzo di trazione che traina o spinga carri o carrozze, in base alle sue caratteristiche: A. altimetriche B. planimetriche C. planimetriche e altimetriche 3 Nelle ferrovie italiane, i gradi di prestazione sono: A. 31 B. 13 C. 131 4 Il grado di prestazione individua il numero da attribuire alle tratte ferroviarie omogenee in cui è divisa ogni linea in funzione della pendenza e della tortuosità. A. falso B. vero C. è vero per le ferrovie secondarie o brevi dove si svolgono solo servizi con mezzi automotori 5 L’art. 49 del D.P.R. 753/1980 disciplina: A. La striscia di terreno tra la carreggiata esterna e il confine stabilito a scapito dell’ente proprietario. B. La distanza, da misurarsi in proiezione orizzontale, dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia entro la quale è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie C. Le competenze della dirigenza centrale operativa 6 Il deviatoio, detto anche scambio, è: A. un dispositivo ferroviario che, congiungendo due o più binari, consente al materiale rotabile di passare da un binario ad un altro che da esso si dirama, nonché consentire la confluenza da un binario a un altro B. un dispositivo ferroviario senza cuore armato C. un dispositivo ferroviario in cemento armato che regola distanza tra rotaie e controrotaie 7 Si definisce binario in lunga rotaia saldata (LRS): A. il binario in cui viene effettuata la sostituzione delle traverse in legno con quelle biblocco, senza soluzione di continuità, con saldatura in opera a temperatura ambiente; B. quel binario nel quale le dilatazioni (contrazioni) delle rotaie, dovute alle escursioni termiche, non possono manifestarsi che alle estremità della LRS, restando quindi immobile un tratto centrale al variare della temperatura delle rotaie medesime; le variazioni di temperatura generano, pertanto, in detta parte centrale, soltanto variazioni di sforzi longitudinali nelle rotaie (sollecitazioni interne) proporzionali alle suddette variazioni di temperatura. C. il binario riguarnito, livellato e allineato, e costituito da rotaie saldate progressivamente per estese superiori a 156 m, in assenza di regolazione. 8 Con riferimento al settore ferroviario, UIC è acronimo di: A. Union internationale des chemins de fer B. Unione Italiana delle Ferrovie C. User Interface Controller 9 Il grado di tortuosità in una linea ferroviaria è definito come: A. il rapporto percentuale fra l’estensione delle curve circolari di raggio superiore a un determinato valore e la lunghezza della linea B. il rapporto percentuale fra la distanza percorsa lungo il percorso sinuoso tra il punto di partenza e il punto di arrivo e il dislivello totale tra il punto di partenza e il punto di arrivo. C. il rapporto percentuale fra l’estensione delle curve circolari di raggio inferiore a un determinato valore e la lunghezza totale della linea. 10 Il grado di tortuosità è utile per valutare: A. l’attitudine di una linea ferroviaria in progetto ad essere esercitata ad una velocità inferiore alla velocità limite vigente sul tracciato. B. l’attitudine di una linea ferroviaria esistente ad essere esercitata ad una velocità inferiore a quella di fiancata senza interventi sul tracciato. C. l’attitudine di una linea ferroviaria esistente ad essere esercitata ad una velocità superiore a quella di progetto senza interventi sul tracciato. 11 L’indice di allungamento può essere definito dal rapporto percentuale Ia= 100 [(Lr-L0)/L0] in cui: A. Lr è la distanza reale tra i due punti estremi della linea e L0 è la distanza, misurata in linea d’aria, tra gli stessi estremi della linea. B. Lr è lo sviluppo reale delle curve circolari della linea con raggio inferiore a un certo valore e L0 è lo sviluppo dei rettifili. C. Lr è lo sviluppo reale dei rettifili e L0 è la distanza in linea d’aria tra i rettifili. 12 L’Amministrazione Ferroviaria Italiana adotta un valore del raggio minimo delle curve circolari pari a 55 m. A. è vero solo per l’Alta-Velocità B. falso C. vero 13 Il valore massimo della pendenza per una ferrovia ordinaria, cioè ad aderenza naturale, che si riscontra nella rete FS è pari a: A. 30-35 per cento B. 30 –35 per mille C. 3 per mille 14 La comunicazione semplice è: A. un dispositivo con la funzione di separare due binari adiacenti nella transizione dal rettifilo alla successiva curva circolare. B. un dispositivo con la funzione di collegare tra loro due binari adiacenti che, generalmente, si sviluppano lungo un tracciato rettilineo. C. un tipo di comunicazione fondamentale e diretta utilizzata per garantire la sicurezza e l'efficienza delle operazioni ferroviarie in curva. 15 In ambito ferroviario si definisce velocità limite: A. la velocità di percorrenza della curva a raggio minore in modo da determinare una accelerazione non compensata pari a 1 metro al secondo quadrato. B. la velocità alla quale può essere percorsa una curva di raggio R, in condizioni di massima sopraelevazione, con una accelerazione non compensata pari a 0.6 metri al secondo quadrato. C. la velocità di tracciato della curva di raggio minore sulla tratta dove coesistono curve di uguale raggio. 16 In ambito ferroviario si definisce velocità di tracciato: A. la velocità limite della curva di raggio più piccolo presente su una linea ferroviaria dove coesistono curve di raggio differente. B. la velocità di tracciato della curva di raggio maggiore sulla tratta dove coesistono curve di uguale raggio. C. la velocità limite della curva di raggio maggiore presente su una linea ferroviaria dove coesistono curve di ugual raggio. 17 Si definisce velocità di fiancata: A. la minima velocità con la quale un veicolo può percorrere un certo tratto di linea; essa risulterà sempre minore alla velocità di tracciato relativa a quel determinato tipo di veicolo. B. la velocità di progetto diminuita di 10 km/h. C. la massima velocità con la quale un veicolo può percorrere un certo tratto di linea; essa risulterà sempre minore, o al limite uguale alla velocità di rango relativa a quel determinato tipo di veicolo. 18 La velocità d’orario corrisponde alla velocità alla quale viene impostata la marcia dei convogli. A. vero B. falso C. è vero nel caso in cui sia superata la velocità di fiancata nel 20% dell’estesa della linea ordinaria. 19 Si definisce livello trasversale: A. la pendenza trasversale del binario ottenuta come differenza di quota tra le due rotaie, misurata lungo la livelletta di massima pendenza. B. la pendenza longitudinale del binario ottenuta come differenza di quota tra le due rotaie, misurata normalmente al binario C. la pendenza trasversale del binario ottenuta come differenza di quota tra le due rotaie, misurata normalmente al binario. 20 Il livello trasversale assume valore: A. zero in rettifilo e valori finiti in curva B. infinito in curva C. finito esclusivamente nei flessi planimetrici 21 Secondo il Regolamento per la Circolazione Treni in uso nelle Ferrovie dello Stato italiane, le stazioni sono: A. Posti di comunicazione dove i bivi diramano fasci di binari atti a svolgere servizio misto. Se di diramazione possono anche servire diverse linee percorse da treni regionali e interregionali, con binari anche per treni merci; B. Quella parte di spazio edificabile nel quale l’accesso al pubblico è proibito al fine di svolgere tutte le operazioni necessarie per assistere i convogli prima della partenza; C. Le Località di Servizio, adibite al servizio pubblico, delimitate da segnali di protezione e munite di segnali di partenza, utilizzate per effettuare le precedenze fra treni circolanti nello stesso senso e, sul semplice binario, gli incroci fra treni in senso opposto. Quando non siano adibite al servizio pubblico, possono anche denominarsi “posti di movimento”. 22 Secondo il Regolamento per la Circolazione Treni in uso nelle Ferrovie dello Stato italiane, vengono denominati binari di corsa: A. i binari di circolazione che costituiscono la diretta prosecuzione della linea nell’ambito della stazione; tali binari, generalmente di più corretto tracciato, sono quelli utilizzati per il transito dei treni che non hanno fermata. B. i binari di transito con particolari funzioni ai fini della gestione delle prescrizioni di movimento. C. i binari per il passaggio fra il semplice e il doppio binario non adibiti al movimento dei treni. 23 Secondo il Regolamento per la Circolazione Treni in uso nelle Ferrovie dello Stato italiane, vengono denominati posti di comunicazione: A. posizioni intermedie su linee a semplice binario e tra stazioni secondarie non protette da segnali di partenza, dove vengono gestite le comunicazioni digitali relative al passaggio dei treni merci e al controllo dei segnali. B. località di servizio poste su linee a doppio binario, protette da segnali di blocco con funzione di segnali di protezione, sprovviste di segnali di partenza e di impianti atti ad effettuarvi precedenze ma munite di comunicazioni per il passaggio da un binario all’altro. C. località di servizio poste su linee a doppio binario, protette da segnali di blocco con funzione di segnali di protezione, provviste di segnali di partenza e di impianti atti ad effettuarvi precedenze ma senza comunicazioni per il passaggio da un binario all’altro 24 In ambito ferroviario, l’abbreviazione ACC significa: A. Adaptive Cruise Control B. Apparato Centrale a Calcolatori C. Amministrazione Centrale delle Comunicazioni 25 Quale delle seguenti espressioni è vera: A. Nel caso delle linee a doppio binario ciascun binario è attrezzato per la circolazione dei treni in entrambi i sensi di marcia (linee a doppio binario banalizzate) e la circolazione dei treni è normalmente impostata sul binario di sinistra. B. Nel caso delle linee ferroviarie a semplice binario, il binario è attrezzato per la circolazione dei treni in entrambi i sensi di marcia (linee a semplice binario banalizzate) e la circolazione dei treni è normalmente impostata sul binario di destra. C. Nel caso delle linee ferroviarie a semplice binario e a doppio binario, il binario è attrezzato per la circolazione dei treni in entrambi i sensi di marcia (linee a semplice e a doppio binario banalizzate) e la circolazione dei treni è normalmente impostata sul binario di destra 26 L’UIC ha definito diverse sagome limiti internazionali denominate Gabarit da utilizzare in funzione del tipo di linea per: A. i veicoli destinati ad essere scambiati tra i vari paesi europei. B. i veicoli destinati ad essere imbarcati su navi ferroviarie dirette verso paesi extraeuropei. C. i veicoli destinati ai tunnel sottomarini 27 Un veicolo ferroviario che, in salita, percorre un piano inclinato di un angolo rispetto all’orizzontale, è sottoposto ad una resistenza al moto il cui valore è dato: A. dalla componente del peso ortogonale alla direttrice del piano del ferro; B. dalla componente del peso parallela alla direttrice inclinata del piano del ferro; C. dalla forza peso applicata nel centro di puro rotolamento dei cerchioni. 28 I sistemi che assicurano il distanziamento in sicurezza dei treni, denominati anche regimi di circolazione o sistemi di blocco, sono: A. Il blocco elettrico (automatico e conta-assi) e il blocco radio. B. Le sezioni di blocco manuale. C. Il regime di segnalazione per l’allerta di emergenza in caso di svio. 29 Le linee ferroviarie esercitate con il regime del blocco elettrico: A. sono suddivise in tratti, denominati sezioni di blocco, delimitati da segnali fissi luminosi, vincolati in modo che ciascuna sezione non possa essere impegnata che da un treno per volta; B. sono linee suddivise in tratti, denominati sezioni di blocco, di almeno 1 km, delimitati da segnali fissi luminosi, vincolati in modo che ciascuna sezione non possa essere impegnata che da due treni per volta; C. sono linee suddivise in tratti, denominati sezioni di blocco, di almeno 2 km, delimitati da segnali fissi luminosi, vincolati in modo che ciascuna sezione non possa essere impegnata che da un treno per volta. 30 Al fine di garantire la protezione della marcia dei treni sull’infrastruttura ferroviaria nazionale sono implementati i sistemi: A. i sistemi ERTMS/ETCS e SCMT/SSC; B. solo i sistemi ERTMS/ETCS; C. solo i sistemi SCMT/SSC. 31 Cosa differenzia la metropolitana leggera da una metropolitana tradizionale? A. la metropolitana leggera è prevalentemente in superficie; B. la metropolitana leggera mantiene le caratteristiche della metropolitana tradizionale, ad eccezione della portata oraria che risulta minore; C. la metropolitana leggera prevede la marcia a vista come il tram. 32 Una linea di metropolitana leggera caratterizzata da una velocità commerciale pari a 25 km/h, convogli che offrono 200 posti ciascuno e un intertempo pari a 5 minuti, ha una capacità di trasporto pari a? A. 2400 posti per ora per direzione; B. 25000 posti per ora per direzione; C. 1000 posti per ora per direzione. 33 La metropolitana leggera automatica VAL: A. consente di percorrere brevi tratti su strada ordinaria; B. prevede l’uso di batterie elettriche che si caricano in corrispondenza del capolinea; C. prevede l’uso di ruote gommate. 34 Quale è il legame tra intertempo e frequenza dei servizi in una linea di trasporto collettivo: A. l’intertempo è inversamente proporzionale rispetto alla frequenza; B. l’intertempo è direttamente proporzionale rispetto alla frequenza; C. l’intertempo e la frequenza sono variabili indipendenti. 35 Una linea di metropolitana leggera caratterizzata da una velocità commerciale pari a 30 km/h, convogli che offrono 200 posti ciascuno e un intertempo pari a 6 minuti, ha una capacità di trasporto pari a? a) 2000 posti per ora per direzione; b) 6000 posti per ora per direzione; c) 1200 posti per ora per direzione. 36 La metropolitana leggera automatica: a) non prevede la presenza del conducente del mezzo a bordo; b) prevede l’uso di batterie elettriche che si caricano in corrispondenza del capolinea; c) consente la percorrenza di brevi tratti su strada ordinaria. 37 Si definisce sghembo la variazione lungo l’asse del binario della pendenza trasversale e si esprime come differenza di livello trasversale misurata su di una distanza prefissata. A. vero. B. falso. C. è vero esclusivamente per le ferrovie a cremagliera 38 La ferrovia a cremagliera: A. si usa per il superamento dei cavalcavia. B. si basa sull'impiego di una rotaia dentata collocata parallelamente al binario, normalmente al centro fra le rotaie ma talvolta anche fuori asse. C. è utilizzata nell'intersezione di una ferrovia con una strada alla stessa quota, costruita in modo tale da consentire alternativamente il passaggio sia di veicoli sulla strada sia di treni sulla ferrovia. 39 Secondo il D.P.R. 753/80, con l’espressione ferrovie in concessione si indicano: A. solo le ferrovie esercitate in regime di concessione. B. solo le ferrovie esercitate in regime di gestione commissariale governativa. C. Sia le ferrovie esercitate in regime di concessione, sia le ferrovie esercitate in regime di gestione commissariale governativa. 40 Secondo il D.P.R. 753/80, quale delle seguenti espressioni è corretta? A. L’orario giornaliero include il numero di treni che possono circolare con regolarità su una determinata linea, in un tempo definito, inclusi i perditempo e i guasti agli impianti, e non tiene conto della potenzialità delle stazioni. B. La compilazione dell’orario è stabilita esclusivamente in relazione alla domanda di traffico ed è indipendente dalla configurazione plano-altimetrica delle linee, dal tipo di armamento e dalle velocità limite, dagli impianti di segnalamento, e dai mezzi di trazione meccanica. C. L’orario e la composizione dei treni, nonché l’orario o il numero delle corse degli altri mezzi di trasporto sono stabiliti in relazione alle esigenze del traffico, in modo che il servizio sia adeguato alla normale affluenza di viaggiatori e alla richiesta di trasporto delle merci, tenuto conto delle caratteristiche tecniche degli impianti, del materiale mobile e delle necessità dell’esercizio con particolare riguardo alla sicurezza. 41 La disciplina delle separazioni delle proprietà laterali dalla sede ferroviaria e di altri servizi di trasporto, delle servitù e dell’attività di terzi in prossimità della sede ferroviaria ai fini della tutela della sicurezza dell’esercizio è contenuta nel: A. D.P.R. 1477/80 titolo I B. D.P.R. 753/80 titolo III C. D.P.R. 753/80 titolo XI 42 Secondo il D.P.R. 753/80, lungo i tracciati delle tramvie, ferrovie metropolitane e funicolari terrestri su rotaia è vietato costruire, riscostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie: A. ad una distanza minore di metri sei dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. Tale misura dovrà occorrendo, essere aumentata in modo che le anzidette costruzioni non si trovino mai a distanza minore di metri due dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati. B. ad una distanza minore di metri sei dalla rotaia interna, da misurarsi in proiezione orizzontale. Tale misura dovrà occorrendo, essere ridotta in modo che le anzidette costruzioni non si trovino mai a distanza maggiore di metri due dal ciglio degli sterri o dal piede dei rilevati. C. ad una distanza maggiore di metri sei dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. Tale misura dovrà occorrendo, essere ridotta in modo che le anzidette costruzioni non si trovino mai a distanza minore di metri uno dal ciglio dei rilevati o dal piede degli sterri. 43 Lungo le line ferroviarie fuori dai centri abitati è vietato (D.P.R. 753/80): A. costruire fornaci, fucine e officine ad una distanza minore di metri cinquecento dalla rotaia più interna, da misurarsi in proiezione; B. costruire fornaci, fucine e fonderie ad una distanza minore di metri cinquanta dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale; C. costruire fornaci, fucine e officine ad una distanza minore di metri cinque dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. 44 Dire quale espressione è vera (D.P.R. 753/80): A. È vietato porre impedimenti al libero scolo delle acque nei fossi laterali alle linee ferroviarie come pure è vietato impedire il libero deflusso delle acque che si scaricano dalle linee stesse sui terreni circostanti. B. È opportuno porre impedimenti al libero scolo delle acque nei fossi laterali alle linee ferroviarie come pure è opportuno impedire il deflusso delle acque che si scaricano dalle linee stesse sui terreni circostanti. C. È necessario porre impedimenti allo scolo delle acque nei fossi laterali alle linee ferroviarie come pure è necessario impedire il deflusso delle acque che si scaricano dalle linee stesse sui terreni circostanti. 45 La resistenza totale che si oppone al movimento dei veicoli ferroviari: A. aumenta notevolmente quando essi viaggiano su un binario in curva. B. diminuisce sensibilmente quando questi percorrono un binario in curva. C. scompare completamente quando questi percorrono un binario in curva. 46 Le principali cause della resistenza in curva si possono ricercane in: A. separazione delle ruote dall'asse per l’assenza di calettatura fra ruote e asse della sala, l'assenza di velocità di fiancata tra bordino e fianco del fungo, la convergenza degli assi, ovvero delle sale appartenenti a carrelli differenti; B. solidarietà delle ruote con l'asse (rigida calettatura fra ruote e asse della sala), velocità relativa tra bordino e fianco del fungo, parallelismo degli assi (ovvero delle sale appartenenti allo stesso carrello); C. la flessibilità delle ruote con l'asse (assente calettatura fra ruote e asse della sala), assenza di velocità relativa tra bordino e fianco del fungo, parallelismo degli assi (ovvero delle sale appartenenti a due carrelli successivi). 47 L'affermazione vera è: A. Le traverse sono gli elementi in cemento armato longitudinale che collegano le due rotaie di un binario B. Le traverse sono gli elementi decorativi trasversali che collegano le due rotaie di un binario. C. Le traverse sono gli elementi prismatici trasversali che collegano le due rotaie di un binario. 48 Le traverse: A. favoriscono la distribuzione dei carichi trasmessi dai veicoli sulla massicciata ed esercitano il compito di fissaggio delle rotaie in modo da garantire la costanza dello scartamento nel tempo. B. favoriscono la concentrazione dei carichi trasmessi dai veicoli sulla rotaia ma non influenzano le chiavarde di giunzione nei fori conformati ad asola. C. favoriscono la dispersione dei carichi trasmessi dai veicoli sulla suola e possono essere appoggiate sulle chiavarde della massicciata o sospese tra i tratti estremi di rotaia che si configurano come mensole. 49 La metropolitana è un sistema di trasporto rapido di massa di tipo ferroviario destinato ai servizi di trasporto nelle città e nelle aree metropolitane, caratterizzato da alta capacità di traffico e da elevata frequenza. Il livello della domanda di viaggio identifica il tipo di sistema da utilizzare e quindi i sistemi di metropolitana possono essere classificati in metropolitane pesanti e metropolitana leggera. A. l’affermazione è falsa perché per quanto riguarda i centri urbani, le linee possono avere una direzione radiale (quando collegano il centro al quartiere suburbano), una direzione diametrale (quando passano per il centro) o tangenziale (quando si sviluppano intorno al centro). B. l’affermazione è vera. C. l’affermazione è falsa perché le linee metropolitane possono essere sotterranee (soprattutto nel tratto urbano), in superficie o sopraelevate. 50 Le metropolitane pesanti sono spesso implementate in città: A. con meno di 10.000 di abitanti B. con 500.000 abitanti. C. con oltre 1.000.000 di abitanti. 51 Il sistema di alimentazione più ricorrente nelle metropolitane è: A. catenaria o terza rotaia B. pantografo e terza rotaia aerea C. data l'assenza di utilizzo della trazione elettrica, il sistema di alimentazione dei motori è a benzina. 52 Al dicembre 2023, la Città con la rete metropolitana più lunga è: A. New York, USA B. Guangzhou, Cina C. Pechino, Cina 53 Le metropolitane leggere: A. offrono una capacità adatta a soddisfare la domanda di trasporto nelle città popolate da circa 50.000 abitanti. B. offrono una capacità adatta a soddisfare la domanda di trasporto nelle città popolate da circa 500.000 a circa 1.000.000 abitanti. A. offrono una capacità adatta a soddisfare la domanda di trasporto nelle città popolate da meno di 500.000 abitanti. 54 Il raggio minimo (Rmin) delle curve (planimetriche) circolari nei tracciati delle metropolitane pesanti deve essere: A. Rmin ≥ 150 m in linea (ma i raggi superiori a 200 m sono i più raccomandati) e Rmin ≥ 75 m nei pressi degli scambi e dei depositi. B. Rmin 150 m in linea (ma i raggi superiori a 200 km sono i più raccomandati) e Rmin 75 m nei pressi degli scambi e dei depositi. C. Rmin > 1500 m in linea (ma i raggi superiori a 2000 m sono i più raccomandati) e Rmin > 750 m nei pressi degli scambi e dei depositi. 55 Per quanto riguarda l’andamento altimetrico dei tracciati delle metropolitane pesanti, sono necessari i seguenti valori di: A. livellette con pendenze del 3 per mille; in casi eccezionali le pendenze possono raggiungere il 5 per mille. B. livellette con pendenze preferibilmente sempre al di sopra del 30 percento; in casi eccezionali le pendenze possono raggiungere il 60 percento. C. livellette con pendenze preferibilmente sempre al di sotto del 30 per mille; in casi eccezionali le pendenze possono raggiungere il 50 per mille. 56 Per quanto riguarda l’andamento altimetrico dei tracciati delle metropolitane pesanti: A. I raccordi verticali, ottenuti con archi di clotoidi progressive, devono avere un raggio minore di 3.000 m. B. I raccordi verticali, ottenuti con archi di cerchio, devono avere un raggio maggiore o uguale a 3.000 m. C. I raccordi verticali devono avere un raggio minore o uguale a 300 m. 57 Per i binari ferroviari con traverse in cemento armato precompresso, le Ferrovie dello Stato stabiliscono i seguenti limiti per quanto riguarda i valori di: A. Tolleranze di costruzione: - 1 mm, + 2 mm per le linee ferroviarie ordinarie; 0, + 2 mm per le linee ferroviarie ad alta velocità. B. Tolleranze di costruzione: - 10 mm, + 1 mm per le linee ferroviarie ordinarie e per le linee ferroviarie ad alta velocità. C. Tolleranze di costruzione: - 5 mm, + 1 mm solo per le linee ferroviarie ordinarie e - 2 mm, + 1 mm per le nuove linee ferroviarie ad alta velocità. 58 Per i binari ferroviari con traverse in cemento armato precompresso, le Ferrovie dello Stato stabiliscono i seguenti limiti per quanto riguarda i valori di: A. Tolleranze di esercizio: + 11 mm, - 1 mm, inclusi i tratti con scartamento di 1425 mm con tolleranza è di + 2 mm, - 1 mm. B. Tolleranze di esercizio: 0, - 2 mm, ad eccezione dei tratti con scartamento di 1475 mm dove detta tolleranza è di + 2 mm, - 2 mm. C. Tolleranze di esercizio: + 7 mm, - 2 mm, ad eccezione dei tratti con scartamento di 1465 mm dove detta tolleranza è di + 5 mm, - 2 mm. 59 Una linea di metropolitana tradizionale caratterizzata da una velocità commerciale pari a 40 km/h, convogli che offrono 800 posti ciascuno e un intertempo pari a 3 minuti, ha una capacità di trasporto pari a? a) 32000 posti per ora per direzione; b) 16000 posti per ora per direzione; c) 2400 posti per ora per direzione. 60 Le ruote ferroviarie hanno una superficie di rotolamento troncoconica con una inclinazione di: A. 1/200 B. 1/20 C. 1/2 61 L'elemento geometrico che planimetricamente influisce principalmente sulla velocità massima della linea ferroviaria è il raggio della curva circolare. In Italia, le Ferrovie dello Stato utilizzano generalmente un raggio minimo pari a: A. 150 metri. B. 1000 metri. C. 55 metri. 62 In ferrovia lo sghembo rappresenta: A. La variazione lungo l’asse del raccordo del livello verticale misurato su di una distanza non definita, dove la pendenza longitudinale è minore di 150 m. B. La variazione lungo l’asse del binario della pendenza longitudinale e si esprime come differenza di livello verticale misurato su di una distanza arbitraria. C. la variazione lungo l’asse del binario della pendenza trasversale e si esprime come differenza di livello trasversale misurata su di una distanza prefissata. 63 Completa le seguenti affermazioni con l’espressione che ritieni vera: “Considerando che le ferrovie sono sistemi di trasporto a guida vincolata, nessun limite è fissato al valore massimo dei tratti rettilinei per offrire agli utenti maggiore comfort, ma anche per motivi di funzionalità, velocità di marcia e sicurezza. Al contrario, è necessario garantire un valore minimo della lunghezza del rettifilo per consentire al rotabile di ripristinare la posizione verticale originaria, una volta uscito dalla curva. “ A. La lunghezza minima identificata in Italia è pari a 1,5 volte la velocità di fiancata del rotabile, comunque compresa tra 90 e 150 km/h. B. La lunghezza minima identificata in Italia è di 30 metri per velocità comprese tra 100 e 160 km/h. C. La lunghezza minima identificata nel mondo è pari a 1,05 volte la velocità di progetto, comunque superiore a 130 km/h. 64 Dire quale affermazione è vera: A. “Un rotabile che percorre una curva circolare di raggio R, a velocità v, è soggetto al proprio peso e a una forza orizzontale applicata al baricentro del veicolo, chiamata forza centrifuga. La forza centrifuga fa sì che i bordi delle ruote urtino contro la superficie interna delle rotaie e, in determinate condizioni, il rotabile può rischiare lo svio.” B. Un rotabile che percorre una curva circolare di raggio R, a velocità v, è soggetto al proprio peso e a una forza verticale applicata al baricentro del veicolo, chiamata forza centripeta. La forza centripeta fa sì che i bordi delle ruote urtino contro la superficie esterna delle rotaie e, quindi, in determinate condizioni, il rotabile non rischia lo svio. C. Un rotabile che percorre una curva circolare di raggio R, a velocità v, è soggetto al proprio peso e a una forza orizzontale applicata al baricentro del veicolo, chiamata forza di gravità. La forza di gravità fa sì che i bordi delle ruote urtino contro la superficie esterna delle rotaie e, quindi, in determinate condizioni, il rotabile può anche galleggiare sull'acqua. 65 È necessario limitare la forza centrifuga e quindi imporre, in fase di progettazione, un limite superiore all'accelerazione centrifuga. Le Ferrovie dello Stato pongono questi limiti: A. 0.6 m/s2 per i treni pesanti (treni merci e treni passeggeri composti da materiale rotabile ordinario) e per i treni passeggeri composti da materiale leggero (locomotive elettriche) o materiale marcato per velocità V maggiori o uguale a 120 km/h, guidati da locomotive E 647, E 635, E 632, E 631; 1.6 m/s2 per i treni a levitazione magnetica (come il Pendolino). B. 0.8 m/s2 per i treni pesanti (treni merci e treni passeggeri composti da materiale rotabile ordinario) e per i treni passeggeri composti da materiale leggero o materiale marcato per velocità superiori a 130 km/h, guidati da locomotive E 647, E 635, E 632, E 631; 1.9 m/s2 per i treni a cremagliera (come il KTX di prima generazione). C. Un’accelerazione centrifuga di: 0.6 m/s2 per i treni pesanti (treni merci e treni passeggeri composti da materiale rotabile ordinario), 0.8 m/s2 per i treni passeggeri composti da materiale leggero (locomotive elettriche) o materiale marcato per velocità V maggiore o uguale a 140 km/h, guidati da locomotive E 646, E 636, E 632, E 633, E 444, 1.0 m/s2 per treni passeggeri composti da materiale rotabile con elevata stabilità e bassa abrasività sui binari (ad es. E 444, ETR 250, ETR 300, ALE 601), 1.8 m/s2 per i treni ad assetto variabile (come il Pendolino). 66 In Italia RFI fissa il limite massimo di sopraelevazione pari a 160 mm, che è associata ai seguenti valori: A. Velocità massima (treni passeggeri e treni merci) di 140 km/h, accelerazione non compensata di 0.060 m/sec2, Raggio minimo di 120 m, accelerazione ipercompensata di 0.6 m/sec2 B. Velocità massima (treni passeggeri) di 160 km/h, velocità minima dei treni lenti di 80 km/h, accelerazione non compensata di 0.60 m/sec2, Raggio minimo di 1260 m, accelerazione ipercompensata di 0.65 m/sec2. C. Velocità massima (treni passeggeri) di 180 km/h, velocità minima dei treni lenti di 60 km/h, accelerazione non compensata di 0.60 m/sec2, Raggio minimo di 260 m, accelerazione ipercompensata di 0.05 m/sec2 67 Le normative RFI indicano l’adozione di valori di sopraelevazione inferiori a 160 mm nei seguenti casi: A. sui binari adiacenti alle piattaforme ferroviarie, dove la sopraelevazione massima deve essere di 110 mm; nei passaggi a livello, ponti e gallerie, dove in determinate circostanze possono essere utilizzati valori di sopraelevazione ridotti. B. sui binari adiacenti alle piattaforme ferroviarie, dove la sopraelevazione massima deve essere di 160 mm; nei passaggi a livello, ponti e gallerie, non vi è alcuna restrizione sui valori di sopraelevazione. C. sui binari adiacenti alle banchine ferroviarie, dove la sopraelevazione massima deve essere di 50 mm; nei passaggi a livello, ponti e gallerie, non vi è alcuna restrizione sui valori di sopraelevazione. 68 Si definisce Velocità limite: A. la velocità corrispondente al limite legale, del tutto analogo al caso stradale. B. la velocità utilizzata per percorrere una curva circolare di raggio R con sopraelevazione massima di 190 mm che determina un'accelerazione centrifuga non compensata di 0.5 m/s². Il valore di questa velocità è ottenuto da considerazioni di equilibrio statico del veicolo in curva, tenendo conto che per 0.5 m/s², il difetto di sopraelevazione è di 90 mm. C. la velocità utilizzata per percorrere una curva circolare di raggio R con sopraelevazione massima di 160 mm che determina un'accelerazione centrifuga non compensata di 0,6 m/s². Il valore di questa velocità è ottenuto da considerazioni di equilibrio dinamico del veicolo in curva, tenendo conto che per 0.6 m/s², il difetto di sopraelevazione è di 92 mm. 69 Si definisce velocità di rango: A. la velocità massima con cui un veicolo di dato rango può percorrere una curva di raggio minimo, facente parte di un tratto di linea di una data lunghezza. B. la velocità di progetto della curva circolare con difetto di sopraelevazione di 150 m. C. la velocità di tracciato con cui un veicolo di dato rango può percorrere una curva circolare, facente parte di un tratto di linea di una data lunghezza e dato tasso di variazione della curvatura 70 Individuare l’affermazione vera: A. La velocità di rango è ottenuta in funzione del valore di accelerazione centrifuga non compensata associata al rango (e quindi alle caratteristiche dinamiche del treno in viaggio) come segue: Rango A: valore di accelerazione centrifuga non compensata 0.2 m/s²; Rango B: valore di accelerazione centrifuga non compensata 0.4 m/s²; Rango C: valore di accelerazione centrifuga non compensata 1.2 m/s²; Rango R: valore di accelerazione centrifuga non compensata 1.4 m/s². B. La velocità di rango è ottenuta in funzione del valore di accelerazione centrifuga compensata associata al rango (e quindi alle caratteristiche dinamiche del treno in viaggio) come segue: Rango A: valore di accelerazione centrifuga non compensata 0.4 m/s²; Rango B: valore di accelerazione centrifuga non compensata 0.8 m/s²; Rango C: valore di accelerazione centrifuga non compensata 1.6 m/s²; Rango PR: valore di accelerazione centrifuga non compensata 3.2 m/s². C. La velocità di rango è ottenuta in funzione del valore di accelerazione centrifuga non compensata associata al rango (e quindi alle caratteristiche dinamiche del treno in viaggio) come segue: Rango A: valore di accelerazione centrifuga non compensata 0.6 m/s²; Rango B: valore di accelerazione centrifuga non compensata 0.8 m/s²; Rango C: valore di accelerazione centrifuga non compensata 1.0 m/s²; Rango P: valore di accelerazione centrifuga non compensata 1.8 m/s². 71 Il rango in ferrovia identifica: A. la velocità minima raggiungibile in Italia dai differenti tipi di materiale rotabile su un determinato tratto di linea ad alta velocità. B. una o più categorie di velocità massime raggiungibili in Italia dai differenti tipi di materiale rotabile su un determinato tratto di linea. C. la velocità raggiungibile in Italia dai differenti tipi di materiale rotabile in curve policentriche e circolazione ITS-XC. 72 Il rango P include: A. I treni a composizione bloccata dalle ganasce. B. I treni ad assetto variabile di tipo passivo. C. I treni ad assetto variabile 73 La sopraelevazione massima ammissibile in curva nelle linee ordinarie è: A. 16 cm B. 26 cm C. 13 cm 74 La sopraelevazione: A. aumenta o diminuisce lungo la lunghezza della curva di transizione, in rettifilo e in curva; B. aumenta o diminuisce lungo la lunghezza della curva di transizione; C. aumenta o diminuisce lungo la lunghezza della curva di transizione e la curva circolare. 75 Si definisce rodiggio di un veicolo ferroviario: A. l’insieme di due carrelli da tre assi ciascuno, dei quali solo quello centrale è autoportante; B. l'insieme degli assi motori, accoppiati e portanti. C. l’insieme di due carrelli da tre assi ciascuno, ad alimentazione ibrida. 76 Nell’andamento planimetrico del tracciato, le curve di transizione possono essere inserite: A. applicando il metodo del “centro conservato” (con un aumento del raggio della curva circolare originaria) o il metodo del “raggio conservato” (dove il raggio della curva circolare varia notevolmente, ma la posizione del centro della curva rimane invariata). Il metodo del centro conservato è utilizzato, ma comporta un aumento sempre accettabile del raggio della curva circolare da raccordare con la curva di transizione. B. applicando il metodo del “centro conservato” (con una riduzione del raggio della curva circolare originaria) o il metodo del “raggio conservato” (dove il raggio della curva circolare non varia, ma varia la posizione del centro della curva). Il metodo del centro conservato è utilizzato, ma può comportare una riduzione non sempre accettabile del raggio della curva circolare da raccordare con la curva di transizione. C. applicando il metodo del “centro conservato” (senza riduzione del raggio della curva circolare originaria) o il metodo del “raggio conservato” (dove il raggio della curva circolare varia, ma la posizione del centro della curva rimane invariata). Il metodo del centro conservato è raramente utilizzato, ma non comporta alcuna riduzione del raggio della curva circolare da raccordare con la curva di transizione. 77 Dire quale affermazione è vera: A. La parabola cubica presenta diversi vantaggi, in quanto la sua lunghezza reale è solitamente approssimata dalla lunghezza della sua proiezione sull'asse delle ascisse (con l'origine del sistema di riferimento cartesiano coincidente con il punto di tangenza tra la linea retta e la curva di transizione). Tale approssimazione comporta alcune discontinuità geometriche. Per questo motivo, come curva di transizione è sconsigliata la clotoide. B. La parabola cubica presenta diversi vantaggi, in quanto la sua lunghezza reale è solitamente approssimata dalla lunghezza della sua proiezione sull'asse delle ordinate (con l'origine del sistema di riferimento cartesiano coincidente con l’origine del rettifilo). Tale approssimazione comporta alcune discontinuità cinematiche. Per questo motivo, come curva di transizione è sconsigliata l’iperclotoide. C. La parabola cubica presenta diversi inconvenienti, soprattutto a causa del fatto che la sua lunghezza reale è solitamente approssimata dalla lunghezza della sua proiezione sull'asse delle ascisse (con l'origine del sistema di riferimento cartesiano coincidente con il punto di tangenza tra rettifilo e curva di transizione). Tale approssimazione comporta alcune discontinuità geometriche. Per questo motivo, come curva di transizione è consigliata la clotoide. 78 Per sopraelevazione teorica si intende: A. la differenza di quota tra le due rotaie in curva in una sezione generica all’asse del tracciato; B. in situazioni particolari all’interno di gallerie o stazioni ferroviarie nelle quali la velocità va mantenuta costante; C. quella che compensa totalmente la forza centrifuga. 79 L’intervia è: A. la sopraelevazione della rotaia esterna (rispetto all'interna) in corrispondenza delle curve per ridurre gli effetti della forza centrifuga (svio di una ruota o di ribaltamento del veicolo); B. il raccordo di scartamento in curve policentriche senza raccordo di transizione; C. la distanza tra i bordi interni di due rotaie appartenenti a due distinti binari 80 Le stazioni passanti sono: A. Con il piano del ferro sopraelevato rispetto al piano stradale B. Situate lungo le linee C. In corrispondenza dei passaggi a livello. 81 Indica la risposta corretta tra le tre seguenti opzioni: A. Gli scambi o deviatoi ferroviari assumono una grande varietà di configurazioni, ma possono essere generalmente suddivisi in due forme principali e una terza, che combina le due: 1. Deviatoi semplici o multipli, con cui un binario può essere suddiviso in due o tre binari; 2. Intersezioni, per incrociare semplicemente due binari che si intersecano allo stesso livello; 3. Incroci a deviatoio, che combinano le caratteristiche dei deviatoi e delle intersezioni. B. Le configurazioni degli scambi ferroviari possono essere suddivise in quattro forme principali: 1. Deviatoi multipli, con cui un binario può essere suddiviso in tre o quattro binari; 2. Intersezioni multiple, per incrociare i binari passanti su quote diverse; 3. Incroci che combinano le caratteristiche dei fasci delle intersezioni. 4. Passaggi per permettere il transito di una persona tra due convogli affiancati. C. Gli scambi ferroviari combinano le caratteristiche dei deviatoi (semplici o multipli), con cui una linea a doppio binario può essere suddivisa in tre linee a doppio binario; si differenziano dalle intersezioni a livello per incrociare i binari che si intersecano a quote diverse. 82 La massicciata è: A. lo strato di pietrisco sul quale poggiano le traverse. B. al di sopra del ballast. C. la parte estrema della piattaforma di posa per il transito pedonale di servizio. 83 Indica la risposta corretta tra le tre seguenti opzioni relativamente allo scartamento: A. la distanza tra i bordi esterni dei funghi delle due rotaie del binario, misurata a 14 cm sopra la superficie del piano di rotolamento. B. la distanza tra i bordi interni dei funghi delle due rotaie del binario, misurata a 14 mm sotto la superficie del piano di rotolamento. C. la distanza tra i bordi dei funghi esterni alle due rotaie del binario, misurata a 1435 mm sopra la superficie del piano di rotolamento. 84 La sezione tipo di una massicciata, in rettifilo a forma trapezoidale, è costituita da: A. rotaie e traverse. B. il cassonetto e la unghiatura; si definiscono poi il ciglio della massicciata e il piede dell’unghiatura. C. da materiale lapideo smooth con un coefficiente di attrito interno non inferiore a 145° ed una densità specifica apparente non minore di 10,05 t/m2. 85 Nel caso ferroviario la resistenza al rotolamento, data l'elevata rigidezza della ruota e della rotaia, assume valori molto piccoli ma non trascurabili, comunque inferiori a quelli della ruota gommata sulla superficie stradale. A. L’affermazione è vera B. L’affermazione è falsa C. L’affermazione è vera solo in presenza di condizioni meteo favorevoli 86 Indica la risposta corretta tra le tre seguenti opzioni: A. La presenza di sabbia sulle rotaie non ha alcun effetto sull'aderenza. B. La presenza di sabbia sulle rotaie diminuisce l’aderenza. C. La presenza di sabbia sulle rotaie migliora l’aderenza. 87 La velocità di rango è la velocità massima alla quale un veicolo di un determinato rango può percorrere una curva di raggio minimo entro una tratta di assegnata lunghezza, ed è ottenuta in funzione del valore dell’accelerazione centrifuga non compensata associato al rango come segue: A. Rango A: valore di accelerazione non compensata di 0,6 m/s 2; Rango B: valore di accelerazione non compensata di 0,8 m/s 2; Rango C: valore di accelerazione non compensata di 1,0 m/s 2; Rango P: valore di accelerazione non compensata di 1,8 m/s 2. B. Rango A: valore di accelerazione non compensata di 0,05 m/s 2; Rango B: valore di accelerazione non compensata di 0,9 m/s 2; Rango C: valore di accelerazione non compensata di 1,1 m/s 2; Rango D: valore di accelerazione non compensata di 1,07 m/s 2. C. Rango A: valore di accelerazione non compensata di 0,6 m/s; Rango B: valore di accelerazione non compensata di 0,9 m/s; Rango C: valore di accelerazione non compensata di 1,0 m/s; Rango D: valore di accelerazione non compensata di 1,8 m/s. 88 Nelle linee ferroviarie ordinarie la massima sopraelevazione ammissibile di 160 mm è associata: A. al valore del raggio minimo di 5454 m con velocità massima dei treni veloci di 310 km/h, velocità minima dei treni lenti di 60 km/h, accelerazione non compensata e ipercompensata di 0.66 m/s3. B. al valore del raggio minimo di 1260 m con velocità massima dei treni veloci di 160 km/h, velocità minima dei treni lenti di 80 km/h, accelerazione non compensata di 0.60 m/s2, accelerazione ipercompensata di 0.65 m/s2 C. al valore del raggio minimo di 12600 m con velocità massima dei treni veloci di 100 km/h, velocità minima dei treni lenti di 40 km/h, accelerazione non compensata e ipercompensata di 0.65 m/s. 89 In Italia il sovralzo massimo ammesso nelle linee ordinarie delle FS è fissato in: A. 16 cm. B. 150 mm. C. 145 mm. 90 Con sovralzo, in ambito ferroviario, s’intende: A. la sopraelevazione della rotaia interna rispetto all’esterna che si realizza in corrispondenza dei rettifili per ridurre gli effetti della forza peso del rotabile. B. la sopraelevazione del terreno di appoggio della sovrastruttura ferroviaria, corrispondente a quello che in ingegneria stradale viene detto piano di sottofondo. C. la sopraelevazione della rotaia esterna rispetto all'interna, che si realizza in corrispondenza delle curve per ridurre gli effetti della forza centrifuga. 91 Con riferimento a un sistema di assi cartesiani (x,y), l'equazione della parabola cubica è: A. y = (x3)/(6 R L) dove L è la lunghezza del raccordo e R è il raggio della curva circolare da raccordare. B. y= (x3)/(6RL3) dove L è la proiezione sull’asse x della lunghezza del raccordo e R è il raggio della curva circolare da raccordare. C. y= (x3)/(6R3L) dove L è la proiezione sull’asse x del raccordo e R è il raggio della curva circolare 92 La distribuzione dei carichi verticali sul corpo stradale è assolta da: A. Giunti B. Termica del binario C. Massicciata 93 La sovrastruttura ferroviaria può essere definita come: A. l’insieme degli elementi che, poggiati sulla superficie del corpo stradale, realizzano il piano di rotolamento del veicolo ferroviario, che deve assolvere la funzione di sostegno e di guida del veicolo stesso. B. l’insieme di elementi esclusivamente in roccia sedimentaria (pietrisco) che assicura la geometria e la stabilità del binario. C. l’insieme degli elementi prismatici trasversali che collegano le due rotaie in un binario. 94 La clotoide fa parte di una più vasta famiglia di curve spirali generalizzate di equazione intrinseca rsn = An+1, dove: A. A è il fattore di scala, mentre n è denominato fattore di forma poiché determina il modo con cui varia la curvatura. B. A è fattore di forma poiché determina il modo in cui varia la curvatura ed n è il fattore di scala. C. A è il parametro di deviazione ed n è denominato scostamento percentuale. 95 Indica la risposta corretta tra le tre seguenti opzioni: A. Gli organi di collegamento rotaia - traversa sono realizzati mediante posa diretta se tra rotaia e piastra d’acciaio è interposta una traversa allo scopo di diffondere meglio i carichi B. Gli organi di collegamento rotaia - traversa sono realizzati esclusivamente mediante attacchi rigidi con l’asse verticale inclinato di 1/20 verso l’interno. C. Il collegamento rotaia - traversa è realizzato mediante posa diretta se la rotaia poggia direttamente sulla traversa. 96 Il valore massimo della pendenza generalmente raccomandato per i binari di stazione è pari a: A. 1 - 2 per mille B. 11 per mille C. 30 –35 per mille 97 In ambito ferroviario la marezzatura è: A. Un tipo di guarnizione della rotaia B. Un tipo di usura meccanica della rotaia. C. Un tipo di rivestimento della rotaia 98 Nelle stazioni a raso: a. Il piano del ferro è al di sopra del piano stradale; b. Il piano del ferro è alla stessa quota del piano stradale; c. Il piano del ferro è al di sotto del piano stradale. 99 Il ballast è: a. lo strato di pietrisco sul quale poggiano le traverse; b. il terreno su cui poggia la sovrastruttura ferroviaria, per lo spessore entro cui sono misurabili gli effetti prodotti dal passaggio dei veicoli (variabile in genere fra 30 cm e 1 metro); c. lo strato di fondazione, formato da materiali legati al bitume o a cemento; sempre presente nelle nuove linee AV. 100 Il sovralzo massimo nelle linee ordinarie di FS è pari a: A. 16 cm e deriva da considerazioni sul comfort di marcia dei viaggiatori, in relazione alla necessità di limitare le difficoltà di equilibrio per chi sta in piedi a veicolo fermo o marciante a bassa velocità; B. 26 cm e deriva da considerazioni sul comfort di marcia dei viaggiatori, in relazione alla necessità di limitare le difficoltà di equilibrio per il veicolo fermo o marciante a bassa velocità; C. 13 cm e deriva da considerazioni sulla sicurezza di marcia dei viaggiatori. 101 Gli organi di attacco o attacchi sono: A. dispositivi che consentono il collegamento delle rotaie alle traverse. B. dispositivi che consentono il collegamento delle traverse al terreno. C. dispositivi che consentono il collegamento delle rotaie ai pali della linea elettrica. 102 Il sistema costituito dalle rotaie, dalle traverse e dagli organi di attacco, e dai deviatoi viene definito: A. armamento B. attacco tipo Nabla C. blocco automatico a conta assi. 103 Quando squilla la suoneria Leopolder? A. quando il relè nel passaggio al livello viene polarizzato con magnete permanente. B. quando Leopolder riceve una chiamata. C. quando manca il controllo di via impedita del segnale di protezione di una stazione. 104 Si definisce sezione di blocco: A. ciascuna delle parti in cui è divisa una tratta ferroviaria esercitata in regime di blocco per la circolazione dei treni; delimitata da segnali, essa può essere occupata da un solo treno per volta che viene protetto dalla disposizione a via impedita dei segnali di blocco. B. ogni sezione controllata da sistemi di segnalamento che, lampeggiando, danno al treno il via libera per effettuare il passaggio dal binario legale al binario illegale. C. ogni sezione libera da sistemi di segnalamento idonei a banalizzare l’entrata del treno nella sezione esercitata in presenza di treni che danno la precedenza ad altri. 105 Il valore della distanza minima tra gli assi longitudinali dei due binari nelle linee ferroviarie a doppio binario, per le nuove linee per le quali si è progettata l’adozione di velocità fino a 200 chilometri all’ora, è pari a: A. 2,45 metri B. 1,6 metri C. 4 metri 106 Indica la risposta corretta tra le tre seguenti opzioni: A. Il distanziamento delle traverse dipende dal tipo e dalla velocità dei convogli. Per le linee AV per le quali si adotta un armamento pesante, RFI adotta il modulo 6/10, cioè 10 traverse ogni 6 m (interasse 0,6 m), mentre per le linee a velocità minore si usano moduli 6/9 o 6/8, cioè 9 o 8 traverse ogni 6 m (distanziamento 0,66 m e 0,75 m). B. Il distanziamento delle traverse dipende dal tipo dei convogli. Per le linee AV per le quali si adotta un armamento pesante, RFI adotta il modulo 6/10, cioè 10 traverse ogni 6 km (interasse 0,6 km), mentre per le linee a velocità maggiore si usano moduli 6/9 o 6/8, cioè 9 o 8 traverse ogni 6 m (distanziamento 0,66 km e 0,75 km). C. Il distanziamento delle traverse dipende dalla velocità delle carrozze passeggeri. Per le linee AV per le quali si adotta un armamento leggero, RFI adotta il modulo 6/10, cioè 10 traverse ogni 60 m (interasse 60 mm), mentre per le linee a velocità minore si usano moduli 7/10 o 5/10, cioè 10 o 5 traverse ogni 7 m (distanziamento 0,07 km e 0,14 km). 107 La capacità massima di una metropolitana leggera può essere pari a: A. 35000 passeggeri/ora/direzione. B. 25000 passeggeri/ora/direzione. C. 15000 passeggeri/ora/direzione. 108 La capacità massima di una metropolitana pesante può essere pari a: A. 35000 passeggeri/ora/direzione. B. 25000 passeggeri/ora/direzione. C. 15000 passeggeri/ora/direzione. 109 La distanza tra fermate successive in una metropolitana pesante è: A. 400-500 m B. 600-800 m C. 500-1000 m 110 La distanza tra fermate successive in una metropolitana leggera automatizzata è: A. 100-300 m B. 400-800 m C. 500-1000 m 111 Il piano di stazione è: a. la planimetria dei binari e dei suoi apparecchi di deviazione con ubicazione dei servizi di stazione; b. attuato nelle stazioni in cui il traffico si svolge sul binario di corsa; c. provvisto di sopra o sotto-passaggio con il primo binario di corsa, ove il transito senza fermata dei treni sul primo binario non intralcia il servizio viaggiatori sul secondo binario. 112 Le stazioni marittime hanno spesso diverse banchine. In questo caso il collegamento tra i binari avviene con curve con raggio: A. non inferiore a 150 m e solo in casi eccezionali con raggio fino a 120 m. B. inferiore a 100 m nel rispetto del raggio minimo calcolato in base all’abaco della norma. C. pari a 1500 m. 113 Individuare l’affermazione corretta: A. Le dimensioni assegnate ai fasci