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NeuroScienze questions, including topics on visual processing. The document contains a series of multiple choice questions related to neuroscience, specifically targeting visual perception and related neurological concepts.

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DOMANDE NEUROSCIENZE * Ap 1) a causa del problema dell’apertura le cellule di V1 sono in grado di rilevare solo movimenti: a) paralleli all’orientamento del contorno b) obliqui all’orientamento del contorno...

DOMANDE NEUROSCIENZE * Ap 1) a causa del problema dell’apertura le cellule di V1 sono in grado di rilevare solo movimenti: a) paralleli all’orientamento del contorno b) obliqui all’orientamento del contorno c) perpendicolari all’orientamento del contorno d) in nessuna direzione 2) a quali frequenze spaziali sono particolarmente sensibili gli esseri umani? a) basse (50 cicli per grado di angolo visivo) 3) Quali cellule retiniche mediano il meccanismo dell’inibizione laterale? a) cellule bipolari b) cellule gangliari centro-ON c) cellule orizzontali d) cellule gangliari centro -OFF 4) Quali cellule gangliari della retina sono adatte a rispondere a stimoli in movimento? a) cellule centro-ON b) cellule a adattamento rapido (transient) c) centro-OFF d) cellule a adattamento lento (sustained) 5) Secondo gli studi di Hubel e Wiesel, quali cellule del sistema visivo rispondono selettivamente all’orientamento dello stimolo? a) Cellule gangliari retiniche b) cellule parvocellulari di LGN c) cellule semplici di V1 e complesse di V1 d) Cellule complesse di V1 e) gangliari centro off 6) Gli assoni di quali cellule escono dalla retina e attraverso il nervo ottico si portano al LGN del talamo? a) fotorecettori b) cellule bipolari c) cellule orizzontali d) cellule gangliari 7) Nell’uomo, i pigmenti sensibili alla luce dei fotorecettori sono: a) 1 tipo b) 2 tipi c) 3 tipi d) 4 tipi 8) La visione diurna si basa su: a) solo attività dei coni b) attività dei coni e bastoncelli in egual misura c) Attività dei coni e, in parte, dei bastoncelli d) Solo attività dei bastoncelli 9) Quali attributi elementari vengono estratti a livello della retina? a) Orientamento dello stimolo b) Contrasto luminoso e contrasto cromatico c) c) Contrasto Contrasto didiluminosità, luminosità, contrasto contrasto cromatico cromatico e direzione e direzione di movimento di movimento d) Disparità binoculare 10) Le colonne di orientamento si estendono: a) Perpendicolarmente, verso tutti gli strati di V1 b) Tangenzialmente, negli strati superficiali di II e III di V1 c) Tangenzialmente, negli stati profondi V e VI di V1 d) Tangenzialmente nello strato IV delle afferenze di V1 11) Secondo Hubel e Wiesel, che tipo di informazione analizzano le ipercolonne di V1? a) uno specifico orientamento dello stimolo per punti contigui del campo visivo b) Tutti i possibili orientamenti dello stimolo per uno specifico punto del campo visivo, presentato a un occhio o all’altro c) Tutti i possibili orientamenti e colori dello stimolo per uno specifico punto di campo visivo d) Tutti i possibili orientamenti dello stimolo per uno specifico punto del campo visivo, presentato ad entrambi gli occhi 12) Che tipo di informazione analizzano i neuroni nelle regioni blob di V1? a) orientamento b) contrasti cromatici c) disparità d) direzione di movimento 13) Oltre alle colonne di dominanza oculare di V1, in quale altra regione cerebrale si osservano neuroni che rispondono a stimoli presentati preferenzialmente ad uno dei due occhi? a) LGN b) V3 c) V4 d) V5 14) Nelle colonne di dominanza oculare di V1 si osservano neuroni che rispondono a stimoli presentati a: a) occhio ipsilaterale e occhio controlaterale b) Campo visivo ipsilaterale e campo visivo controlaterale c) occhio controlaterale d) occhio ipsilaterale 15) In seguito alla presentazione di uno stimolo visivo, si attivano: a) simultaneamente via visiva dorsale e ventrale b) Prima la via visiva dorsale e quindi la ventrale c) Prima la via visiva ventrale e quindi quella dorsale d) Non è possibile stabilire l’ordine di attivazione delle due vie visive 16) In seguito alla presentazione di uno stimolo visivo, tra le prime aree ad attivarsi con V1 è: a) V2 b) V4 c) V5 (chiamata anche MT) d) AIP 17) I limiti dell’acuità visiva dipendono da: a) Dimensioni dei campi ricettivi dei recettori retinici foveali (coni) b) Dimensione dei campi ricettivi dei recettori retinici periferici (bastoncelli) c) Dimensione dei campi ricettivi dei neuroni parvocellulari di LGN d) Dimensione dei campi ricettivi dei neuroni di V1 18) La rappresentazione retinotopica del campo visivo è: a) topografica e isometrica b) topografica ma non isometrica c) non topografica ma isometrica d) non topografica né isometrica 19) La rappresentazione topografica del campo visivo è presente in: a) LGN b) LGN e V1 c) LGN e nelle prime vie visive (V1-V5) d) in tutti i centri visivi cerebrali 20) Una rappresentazione puntuale e ordinata del campo visivo nei centri visivi è definita: a) mappa somatotopica b) mappa propriocettiva c) mappa topografica d) mappa tonotopica 21) Quale delle seguenti lesioni compromette meno il campo visivo dell’osservatore? a) lesione unilaterale del nervo ottico b) Lesione unilaterale di LGN c) Lesione unilaterale del tratto ottico d) lesione unilaterale della radiazione ottica 22) LGN sinistro ospita una rappresentazione: a) dell’intero emicampo visivo sinistro b) dell’intero emicampo visivo destro c) della sola regione binoculare dell’emicampo visivo destro d) della sola regione monoculare dell’emicampo visivo sinistro 23) A quale emiretina proietta uno stimolo visivo presentato nella regione monoculare dell’emicampo visivo sinistro? a) emiretina temporale occhio destro b) emiretina nasale occhio destro c) emiretina temporale occhio sinistro d) emiretina nasale occhio sinistro 24) Nell’uomo qual è approssimativamente l’ampiezza del campo della regione binoculare del campo visivo? a) 20° b) 60° c) 120° d) 200° 25) In ciascun occhio dove si trova l’emiretina nasale? a) nei quadranti retinici superiori (rispetto alla fovea) b) nei quadranti retinici laterali (rispetto alla fovea) c) nei quadranti retinici mediali (rispetto alla fovea) d) nei quadranti retinici inferiori (rispetto alla fovea) 26) Quale delle seguenti strutture riceve segnali dalla retina per il controllo non consapevole dei movimenti oculari? a) LGN (per mediare la visione consapevole) b) Pretetto (controllo della pupilla) c) Collicolo superiore d) V1 27) A quali delle seguenti strutture è direttamente connessa la maggioranza delle cellule gangliari retiniche? a) LGN b) Pretetto c) Collicolo superiore d) V1 e) V5 28) Dove ha inizio l’architettura parallela del sistema visivo? a) dalla retina b) da LGN c) da V1 d) dalla separazione di V1 in via dorsale e ventrale 29) In che senso la visione si comporta come un osservatore bayesiano? a) Utilizza aspettative e conoscenze pregresse (prior) b) integra in modo ottimale aspettative e conoscenze pregresse con informazioni sensoriali c) si basa prevalentemente su info sensoriali d) si basa prevalentemente su info cognitive top-down dando minimo rilievo a segnali sensoriali (bottom up) 30) In che senso il sistema visivo ha un’architettura parallela? Perché è costituito da vie di elaborazione dello stimolo visivo che operano: a) canali o moduli che operano uno di seguito all’altro b) canali o moduli che operano in modo (quasi) simultaneo e indipendente c) canali o moduli che operano rapidamente d) canali o moduli che operano in modo efficiente e) canali o moduli che operano in modo estremamente accurato 31) A quale dei livelli proposti da David Marr si pongono le neuroscienze? a) Livello computazionale b) livello algoritmo c) livello attuativo d) non sono identificabili con nessuno dei livelli proposti da Marr 32) Nel paradigma di Posner, viene presentata nel centro dello schermo una freccia verso destra, in risposta a questo stimolo, quali regioni cerebrali risulteranno particolarmente attive? a) lobulo parietale superiore (SPL) e campo frontale degli occhi (FEF) nell’emisfero dx b) Lobulo parietale superiore (SPL) e campo frontale degli occhi (FEF) dell’emisfero sx c) Lobulo parietale superiore (SPS) e campo frontale degli occhi (FEF) bilateralmente in entrambi gli emisferi d) Giunzione tempero parietale (TPJ) e giro frontale inferiore dell’emisfero dx 33) La figura mostra i campi ricettivi (cerchi neri tratteggiati) di neuroni a diversi livelli del sistema visivo, e due stimoli visivi (cerchi gialli). Secondo la “Biased Competition Theory” (1995) dove sarà più intensa la competizione tra due stimoli visivi? 34) La risposta di un neurone di V4 allo stimolo (barra verde orizzontale) nel campo ricettivo (cerchio nero tratteggiato) è influenzata dalla presenza di stimoli circostanti fuori dal campo ricettivo. Questo effetto è mediato da primariamente: a) connessioni a feedforward b) connessioni a feedback c) connessioni orizzontali d) connessioni reciproche e) da meccanismi top-down 35) I compiti di ricerca visiva (visual search) sono adatti a studiare: a) attenzione basata sullo spazio b) attenzione basata sull’oggetto c) attenzione covert d) attenzione overt 36) Studi fMRI hanno dimostrato che nel paradigma dell’attenzione spaziale (compito di Posner) le prove invalide (i.e. target appare dal lato opposto a quello segnalato dal cue) attivano selettivamente il: a) Circuito parieto-prefrontale dorsale b) circuito fronto-parietale della memoria di lavoro (working memory) c) circuito V1-IT (via visiva ventrale) d) Circuito temporoparieto-prefrontale ventrale 37) Secondo la “Biased Competition Theory” (1985) dove avviene la competizione tra stimoli visivi? a) ai primi livelli di analisi nella gerarchia di aree visive b) agli ultimi livelli di analisi nella gerarchia delle aree visive c) a livello del circuito parieto-frontale d) a tutti i livelli di analisi nella gerarchia di aree visive e) a livello della retina 38) SNR (Signal-to-Noise ratio) è il rapporto tra segnale di uno stimolo (S) e il rumore di fondo (N). Arousal (ad es. stress) produce: a) aumento di S b) diminuzione di N c) aumento di S e aumento di N d) aumento di S e diminuzione di N 39) SNR (Signal-to-Noise ratio) è il rapporto tra segnale di uno stimolo (S) e il rumore di sottofondo (N). Attenzione selettiva produce: a) aumento di S b) diminuzione di N c) aumento di S e aumento di N d) aumento di S e diminuzione di N 40) L’attenzione selettiva serve a: a) dare vantaggio competitivo agli stimoli rilevanti agli scopi dell’agente b) Filtrare via gli stimoli irrilevanti agli scopi dell’agente c) Dare vantaggio competitivo agli stimoli rilevanti e filtrare via gli stimoli irrilevanti agli scopi dell’agente d) Dare vantaggio competitivo agli stimoli rilevanti ma anche a quelli irrilevanti agli scopi dell’agente 41) Un animale mantiene lo sguardo sul centro dello schermo e presta attenzione a stimoli presentati nell’emicampo visivo sinistro. In questo caso studiamo: a) attenzione endogena basata sullo spazio b) attenzione esogena basata sullo spazio c) attenzione endogena basta sull’oggetto d) attenzione esogena basta sull’oggetto 42) Più comunemente, l’effetto dell’attenzione selettiva endogena sulle risposte di un neurone selettivo all’orientamento di uno stimolo (ad es. un neurone di V4) produce: a) inibizione della risposta a tutte le direzioni dello stimolo b) amplificazione della risposta alla direzione preferita dello stimolo c) amplificazione della risposta alla direzione preferita e inibizione alle altre direzioni dello stimolo d) amplificazione della risposta a tutte le direzioni dello stimolo 43) Nel paradigma di Posner dell’attenzione spaziale esogena, il cue che appare subito prima della comparsa del target: a) informa sulla possibile posizione del target b) non informa sulla possibile posizione del target c) è sempre valido d) è valido nell’80% delle prove 44) Un neurone risponde a stimoli visivi posti entro il campo ricettivo (linea tratteggiata) mentre l’animale dirige lo sguardo sulla croce di fissazione al centro (0;0), a sinistra (-10;0) o a destra (0;10) dello schermo. La frequenza di scarica del neurone è indicata dal numero entro il campo ricettivo. Data la posizione del campo ricettivo e la risposta neurone nelle tre condizioni di sguardo, a quale delle seguenti aree visive è più probabile che appartenga il neurone visivo? a) V1 b) LIP c) VIP (perché il campo recettivo non cambia con la direzione dello sguardo) d) IT 45) Quale è lo stimolo meno efficace ad attivare la cellula end-end-stopped di V1 in figura? 46) Quale dei neuroni di V1 ha un pattern di attivazione rappresentato in figura? a) cellula del blob b) cellula semplice c) cellula complessa d) cellula end-stopped 47) Quale è lo stimolo più efficace per attivare la cellula semplice centro OFF di V1? 48) Quale neurone visivo si attiva maggiormente in risposta allo stimolo in figura? a) cellula gangliare retinica centro ON b) cellula gangliare retinica centro OFF c) cellula semplice di V1 centro ON d) cellula semplice di V1 centro OFF 49) La maggiore attivazione del giro fusiforme per le facce, rispetto ad altri oggetti, riflette: a) la specifica categoria dello stimolo b) l’appartenenza al corpo c) salienza percettiva delle facce d) l’expertise del soggetto per le facce 50) Quale è il meccanismo alla base della capacità dei neuroni di MT (rispetto ai neuroni di V1) di rispondere al movimento reale dell’oggetto piuttosto che alle sue componenti locali? a) segnali a feedback da arre più elevate nella gerarchia visiva b) attenzione visiva selettiva in MT c) aumento dell’ampiezza dei campi recettivi dei neuroni di MT d) aumento della latenza della risposta a stimoli visivi di MT 51) L’attivazione di quale delle seguenti aree NON è associata direttamente all’esperienza percettiva visiva? a) V1 b) OFA c) FFE d) LOC 52) Quale delle seguenti aree della via visiva ventrale risponde ad immagini visive senza forma riconoscibile (visual texture scrambler objects)? a) V1 b) OFA c) FFA d) LOC 53) Qual è il principale problema computazionale che la via visiva ventrale deve risolvere? a) percepire il contrasto b) percepire il movimento c) invariata percettiva d) integrazione multimodale 54) Quale delle seguenti strutture cerebrali ha risposte multimodali (non solo visive)? a) V1 b) V4 c) IT d) ippocampo 55) Quale delle seguenti aree della via visiva ventrale è caratterizzata da una mappa topografica (caratteristiche spaziali) basata sulle caratteristiche visive (feature map) degli oggetti? a) V1 b) V2 c) V4 d) IT 56) Quale delle seguenti aree della via visiva ventrale è caratterizzata da una mappa retinotopica grossolana o nulla? a) V1 b) V2 c) V4 d) IT 57) Le aree della via visiva dorsale presentano neuroni i cui campi ricettivi: a) sono centrati soprattutto sulla periferia del campo visivo b) sono centrati soprattutto sulle regioni foveali del campo visivo c) rappresentato sia la periferia che le regioni foveali del campo visivo d) rappresentano soprattutto i 10° centrali di campo visivo 58) Secondo la teoria del Monitoraggio del Conflitto di Botvinick et al. (2001), la corteccia cingolata anteriore (ACC) serve a: a) risolvere direttamente conflitti cognitivi che emergono durante un compito b) segnalare la presenza di conflitti cognitivi durante il compito c) mantenere online le informazioni rilevanti per il compito d) inviare segnali a feed-back alle regioni cerebrali posteriori e) inibire risposte prepotenti e automatiche irrilevanti durante il compito 59) Perché l’azione sia definita “goal-directed”, il goal deve essere: a) visivo b) familiare c) nuovo d) desiderato 60) I fusi neuromuscolari sono recettori che: a) segnalano lo stato di lunghezza del muscolo, solo in condizioni statiche ma non dinamiche b) segnalano lo stato di tensione (contrazione) del muscolo c) segnalano lo stato di lunghezza del muscolo, sia in condizioni statiche che dinamiche (e durante la contrazione) d) segnalano la stimolazione tatto-pressoria del muscolo 61) Qual è il numero minimo di sinapsi attraverso cui la corteccia motoria primaria (M1) riesce a produrre la contrazione dei muscoli delle dita della mano? a) 1 Boz b) 2 c) 3 d) 4 62) Da quale di queste regioni NON origina il fascio corticospinale? a) corteccia premotoria (area 6 laterale) b) corteccia parietale anteriore (area 3,1,2) c) corteccia motoria primaria (area 4) d) corteccia supplementare motoria (area 6 mediale) e) corteccia parietale posteriore 63) Secondo una influente ipotesi, il mantenimento attivo delle informazioni in WM dipenderebbe da: a) circuiti sinaptici a feedforward b) circuiti sinaptici rientranti a feedback c) circuiti di inibizione reciproca d) circuiti sinaptici rinforzati attraverso la regola di Hebb 64) In quale delle seguenti regioni l’attenzione selettiva durante l’intervallo (periodo tra cue e risposta) è facilmente alterata da stimoli visivi irrilevanti presentati durante l’intervallo? a) Area LIP b) IT c) M1 d) PFC 65) Cosa si intende per effetto Stroop? a) RT stimoli congruenti (parola rosso scritta in rosso) b) RT stimoli incongruenti (parola verde scritta in rosso) c) RT stimoli neutri (parola xxxxxx scritta in rosso) d) Differenza tra RT a stimoli incongruenti e stimoli congruenti 66) Quale di queste cortecce è agranulare (poche cellule dei granuli)? a) corteccia infero-temporale b) corteccia parietale posteriore c) corteccia motoria primaria d) corteccia prefrontale 67) Con quali di queste ragioni non è direttamente collegata la corteccia prefrontale? a) corteccia infero-temporale b) corteccia parietale posteriore c) corteccia motoria primaria d) gangli della base (caudato putamen) 68) Il sistema nervoso regola i movimenti: a) esclusivamente sulla base del controllo retroattivo (segnali a feedback) b) esclusivamente sulla base del controllo predittivo (anticipatorio, feedforward) c) sulla base di controllo predittivo nelle fasi iniziali e sulla base di segnali a feedback nella fase finale dell’azione d) sulla base di segnali a feedback nelle fasi iniziali e sulla base del controllo predittivo nella fase finale dell’azione 69) Perché non riusciamo a farci il solletico da soli? a) perché non anticipiamo le conseguenze sensoriali dei movimenti b) perché utilizziamo segnali a feedback durante i movimenti c) perché anticipiamo le conseguenze sensoriali dei movimenti d) perché non utilizziamo segnali a feedback durante i movimenti 70) Studi di A. Georgopoulos (1982) mentre l‘animale esegue movimenti di raggiungimento con il braccio hanno dimostrato che i neuroni nella corteccia motoria primaria M1 sono selettivamente attivi in base a: a) forza del movimento b) direzione del movimento c) velocità del movimento d) posizione finale del movimento 71) A quali regioni cerebrali è diretta l’innervazione dopaminergica del mesencefalo? a) gangli della base b) corteccia (pre?)/frontale e gangli della base c) corteccia parietale d) corteccia parietale e gangli della base 72) Quale di questi sintomi è il più comune dopo lesione della corteccia prefrontale laterale nell’uomo: a) deficit di riconoscimento di oggetti b) deficit di memoria a breve termine (no, perché PFC lavora con la memoria di lavoro) c) deficit di flessibilità cognitiva d) deficit di linguaggio 73) Nel ratto le grid cells della corteccia entorinale: a) rispondono solo a una specifica regione o posizione dello spazio b) risentono della presenza di landmark (cue sensoriali) distali c) dipendono da informazioni visive d) dipendono da segnali (velocità e direzione) del movimento dell’animale e) rispondono come le “place cells” ippocampali 74) Nella scimmia, deficit di memoria a lungo termine in compiti di “delay non match to sample” si osservano particolarmente dopo: a) lesione isolata dell’amigdala b) lesione isolata dell’ippocampo c) lesione congiunta di ippocampo e amigdala d) lesione congiunta di ippocampo e corteccia peririnale e paraippocampale 75) Nel compito di “word-stem completion test” quali istruzioni riceve il partecipante nella fase di test? a) completa le radici con le parole della lista studiate in precedenza b) rievoca le parole della lista studiate in precedenza c) leggi le radici di parole rapidamente d) completa le radici di parole con la prima parola che ti viene in mente 76) Secondo quale scienziato la connessione sinaptica tra due neuroni che sono attivi simultaneamente è progressivamente rinforzata? a) Larry Squire b) Donald Hebb c) Donald Broadbent d) Michael Posner 77) Prima del caso HM dove si riteneva fosse localizzata la capacità di formare nuovi ricordi a lungo termine? a) amigdala b) lobo parietale c) ipotalamo d) corteccia cerebrale e) ippocampo f) cervelletto 78) Come viene definito il processo cognitivo attraverso cui viene acquisita nuova informazione? a) priming b) learning c) conditioning d) cueing 79) Secondo la teoria standard del consolidamento proposta da Larry Squire in quale struttura vengono depositati in modo permanente i ricordi di eventi (memoria episodica)? a) ippocampo anteriore b) ippocampo posteriore c) corteccia cerebrale d) caudato/putamen/substantia nigra (gangli della base) 80) La memoria procedurale è più gravemente deficitaria nella: a) malattia di Alzheimer b) sindrome di Korsakoff c) morbo di Parkinson d) amnesia medio temporale 81) Quale struttura cerebrale è alterata dalla sindrome di Korsakoff (dovuta all’abuso di alcol che causa carenza di vitamina B1)? a) corpi mammillari b) ippocampo c) amigdala d) follicoli superiori 82) Il modello modale di Atkinson Shiffrin (1968) della memoria è stato messo in discussione sulla base del fatto che: a) il deficit della memoria a breve termine non altera la memoria a lungo termine b) la memoria a breve termine ha capacità limitata c) il deficit della memoria a lungo termine non altera la memoria a breve termine d) la memoria a lungo termine ha una capacità limitata 83) Un test in cui ai partecipanti viene richiesto di recuperare in qualsiasi ordine gli stimoli precedentemente presentati è un test di: a) rievocazione guidata (cue recall) b) memoria implicita c) memoria procedurale d) rievocazione libera (free recall) e) riconoscimento 84) In un tipico esperimento sulla memoria, in quale fase ai partecipanti è richiesto di rievocare gli items? a) fase di studio b) fase di consolidamento c) fase di intervallo d) fase di test 85) Quale mappa codifica nel FEF? a) una mappa ordinata dello spazio visivo che mostra le posizioni degli oggetti in base alla rilevanza per il compito che il soggetto sta svolgendo b) una mappa ordinato dello spazio visivo che evidenzia le posizioni degli oggetti in base al loro contrasto percettivo rispetto allo sfondo c) una mappa ordinata dello spazio visivo che indica posizioni degli oggetti in base alla loro distanza dalla fovea d) una mappa ordinata dello spazio visivo che indica le posizioni finali dei movimenti oculari BN di ampiezza e direzione fissa saccaridi 86) Cosa si intende per mappa di salienza (saliency map)? a) una mappa ordinata dello spazio visivo che mostra posizioni degli oggetti in base alla rilevanza per il compito che il soggetto sta svolgendo (no, perché è una mappa di priorità) b) una mappa ordinata dello spazio visivo che evidenzia le posizioni degli oggetti in base al loro contrasto percettivo rispetto allo sfondo c) una mappa ordinata dello spazio visivo che indica le posizioni degli oggetti in base alla loro distanza dalla fovea (no, perché è una mappa retinotopica) d) una mappa ordinata dello spazio visivo che indica posizioni finali dei movimenti oculari saccaridi di ampiezza e direzione fissa 86bis) Cosa codifica il frontal eye field? a) una mappa ordinata dello spazio visivo che mostra posizioni degli oggetti in base alla rilevanza per il compito che il soggetto sta svolgendo b) una mappa ordinata dello spazio visivo che evidenzia le posizioni degli oggetti in base al loro contrasto percettivo rispetto allo sfondo c) una mappa ordinata dello spazio visivo che indica le posizioni degli oggetti in base alla loro distanza dalla fovea &N d) una mappa ordinata dello spazio visivo che indica posizioni finali dei movimenti oculari saccaridi di ampiezza e direzione fissa 87) Cosa misura il test di Wisconsin (Wisconsin Card Sorting Test)? a) capacità di inibire risposte automatiche b) capacità di resistere alle tentazioni c) capacità di passare da un set cognitivo all’altro d) capacità di resistere a stimoli distraenti 88) In compiti di apprendimento con reversal di associazioni arbitrarie tra stimolo (A, B) e risposta (destra o sinistra), l’animale segue la regola 1 (se A muovi a destra, se B muovi a sinistra), o la regola 2 (se A muovi a sinistra, se B destra). Il neurone di PFC in figura appare selettivo per? a) stimolo b) risposta c) congiunzione di stimolo e risposta d) regola del compito 89) A cosa serve il riflesso da stiramento? a) a fare contrarre il muscolo b) a mantenere il muscolo a una lunghezza costante c) ad allungare (i.e. stirare) il muscolo d) a proteggere il muscolo da contrazioni eccessive 90) Mediante registrazione di singole unità nella scimmia, viene isolato nella corteccia motoria primaria M1 un neurone molto attivo in compiti di raggiungimento col braccio. In particolare, si osserva che il neurone di M1 si attiva: a) dopo l’inizio del movimento del braccio b) durante il movimento del braccio c) prima dell’inizio del movimento del braccio d) dopo l’inizio del movimento del braccio ma prima di raggiungere il target e) dopo l’inizio del movimento del braccio, solo quando il target è stato raggiunto 91) Il modello interno diretto serve a predire le conseguenze sensoriali dell’azione partendo da: a) segnali sensoriali provenienti da organi effettori b) segnali di ricompensa c) programma motorio d) segnali di errore durante il movimento 92) Nel controllo motorio a feedback, il target è raggiunto attraverso: a) programma motorio b) correzioni progressive c) modello interno inverso d) modello interno diretto 93) Nel modello di Shallice e Norman (1980), quale meccanismo consente al “contention scheduling system” di selezionare lo schema più forte? a) filtri di salienza b) inibizione ricorrente c) inibizione reciproca d) gating 94) Nel circuito di controllo motorio a feedforward le informazioni sensoriali vengono utilizzate: a) prima dell’esecuzione del movimento b) durante l’esecuzione del movimento c) dopo l’esecuzione del movimento d) né prima né durante né dopo l’esecuzione del movimento 95) Studi di singole unità nella scimmia dimostrano che la corteccia motoria primaria M1 codifica: a) selettivamente i parametri intrinseci (ad es forza) del movimento b) selettivamente i parametri estrinseci (ad es la direzione) c) sia intrinseci che estrinseci d) né intrinseci né estrinseci e) la regola necessaria a svolgere un dato compito 96) A cosa rispondo i neuroni secernenti dopamina nel mesencefalo? a) arrivo di dopamina b) omissione di ricompensa c) arrivo atteso di ricompensa d) omissione di ricompensa attesa 97) Nel 1936 Jacobsen ha dimostrato nella scimmia deficit di compiti con risposta ritardata (delay response task) dopo lesione di: a) corteccia prefrontale unilaterale b) corteccia prefrontale bilaterale c) ippocampo unilaterale d) ippocampo bilaterale 98) Nel modello di Shallice e Norman (1980) quale sistema è direttamente modulato dal Supervisory Attentional System? a) perceptual system b) trigger data base c) contention scheduling system d) response system 99) A cosa fa riferimento la nozione di goal? a) rappresentazione di un oggetto o evento nella memoria sensoriale b) rappresentazione di un oggetto o evento nella memoria episodica c) rappresentazione di un oggetto o evento nella memoria di lavoro d) rappresentazione di un oggetto o evento nella memoria semantica 100) Attraverso quale meccanismo stimoli distraenti presentati durante l'intervallo non alterano l'attività selettiva dei neuroni prefrontali? a) filtri di salienza b) competizione selettiva c) inibizione reciproca d) gating doominergico) 102) Nell’area V4 di scimmia, Moore e Armstrong (2003) hanno dimostrato che Il controllo top-down dell’attenzione visiva dipende da segnali a feedback utilizzando: a. Micro-stimolazione elettrica dell'area motoria primaria (area 4) b. Micro-stimolazione elettrica del frontal eye field c. Micro-stimolazione elettrica del collicolo superiore d. Micro-stimolazione elettrica dell'area premotoria (area 6) e. Micro-stimolazione elettrica dell'area cingolata anteriore (area 24) Quale delle seguenti metodiche neuroscientifiche mette in evidenza più comunemente effetti dell’attenzione selettiva visiva nella corteccia visiva primaria (V1)? a. EEG b. TMS c. metodi lesionali d. TAC e. fMRI Dopo lesione delle regioni temporali mediali bilaterali, un paziente mostra deficit particolarmente in compiti di: a. Memoria episodica di eventi accaduti molto prima della lesione b. Memoria di lavoro c. Memoria episodica di eventi accaduti subito prima della lesione d. Memoria sensoriale e. Memoria a breve termine Secondo il modello di Norman & Shallice (1980) del controllo cognitivo, quale dei seguenti sistemi corrisponde al funzionamento della corteccia prefrontale dorsolaterale? a. trigger data base b. perceptual system c. supervisory attentional system d. effector system e. contention scheduling Secondo la Teoria canonica del consolidamento, le memorie a lungo termine sono depositate nella: a. corteccia entorinale b. Amigdala c. neocorteccia d. Talamo (nucleo anteriore) e. corteccia ippocampale Moran e Desimone (1985) posero uno stimolo efficace ed un altro inefficace simultaneamente all’interno del campo recettivo di un neurone dell’area V4, mentre l’attenzione spaziale dell’animale era diretta, in prove separate, su uno dei due stimoli, o fuori dal campo recettivo. L‘esperimento rivelò che l’attenzione ha l’effetto di: a. Inibire sempre le risposte del neurone di V4 allo stimolo inefficace b. Aumentare sempre le risposte del neurone di V4 allo stimolo efficace c. Allargare il campo recettivo del neurone di V4 attorno allo stimolo atteso d. Restringere il campo recettivo del neurone di V4 attorno allo stimolo atteso e. Non modificare la risposta del neurone di V4 Mediante registrazione di singole unità nella scimmia, viene isolato nella corteccia motoria primaria (M1) un neurone molto attivo in compiti di raggiungimento con il braccio. In particolare, si osserva che il neurone di M1 si attiva: a. Dopo l’inizio del movimento del braccio, ma prima di raggiungere il target b. Dopo l’inizio del movimento del braccio, solo quando il target è stato raggiunto c. Durante il movimento del braccio d. Dopo l’inizio del movimento del braccio e. Prima dell’inizio del movimento del braccio A una scimmia viene insegnato che una ricompensa (ad es., cibo) è associata a una carta con sopra una stella. Dopo la fase di training, l'animale riceve una lesione alla corteccia prefrontale dorsolaterale (dlPFC). La memoria della scimmia per l'associazione ricompensa-carta viene quindi testata presentando all'animale due carte, una con sopra una stella ed una con sopra un cerchio. Come risponderà ora la scimmia? a. La scimmia non è più in grado di programmare l’azione, e selezionerà a caso tra le carte b. La scimmia non è più in grado di recuperare i ricordi, anche se le tracce di memoria sono intatte, e selezionerà a caso tra le carte. c. La scimmia ricorderà la risposta corretta e sceglierà la carta con sopra una stella per ottenere la ricompensa d. La traccia di memoria lasciata dal periodo di training viene alterata dalla lesione di dlPFC e la scimmia selezionerà a caso tra le carte e. La scimmia non è più in grado di riconoscere gli stimoli visivi, e selezionerà a caso tra le carte Durante una lezione di Neuroscienze Cognitive e Sociali particolarmente noiosa, rilevi attentamente l'ora su un orologio montato sulla parete laterale dell'aula, mantenendo tuttavia gli occhi fissi sul viso del professore. Questo è un esempio di: a. Overt attention (palese) b. Attenzione esogena c. Covert attention (tacita) d. Ricerca visiva e. Inibizione di ritorno Un neurone dell’area visiva V2 risponde ad una barra blu posta entro il suo campo recettivo (CR) con 90 spike/s, e ad una barra gialla nel CR con 10 spike/s. Ponendo entrambi gli stimoli nel CR, la scarica attesa del neurone di V2 sarà: a. 10 spike/s b. superiore a 90 spike/s c. inferiore a 10 spike/s d. tra 10 e 90 spike/s e. 90 spike/s Studi di A. Georgopoulos (1982) mentre l’animale esegue movimenti di raggiungimento con il braccio hanno dimostrato che i neuroni nella corteccia motoria primaria (M1) sono selettivamente attivi in base a: a. posizione iniziale del movimento b. direzione del movimento c. distanza del movimento d. posizione finale del movimento e. velocità del movimento Quali proprietà di uno stimolo visivo (ad es., posizione, forma, colore) possono essere utilizzate dall’attenzione visiva per selezionare lo stimolo? a. posizione spaziale, forma e colore b. colore, ma non forma e posizione spaziale c. posizione spaziale, ma non forma e colore d. forma e colore, ma non posizione spaziale e. forma, ma non colore e posizione spaziale Entrambi i modelli di selezione precoce e tardiva dell’attenzione selettiva condividono l'idea che: a. La selezione delle informazioni avviene solo dopo l’accesso nella memoria di lavoro b. La selezione dell’informazione opera prima che venga estratto il significato c. Le informazioni in arrivo sono selezionate solo dopo che gli stimoli sono stati analizzati a livello semantico d. Il sistema di elaborazione delle informazioni ha capacità limitata e. L’analisi semantica precede la selezione delle informazioni Un’amnesia anterograda del tutto simile a quella mostrata dal paziente HM dopo danno delle regioni temporali mediale può far seguito anche dopo lesione di: a. Amigdala b. Gangli della base (caudato, putamen, sostanza nera) c. Cervelletto d. Corteccia visiva extrastriata e. Talamo (nucleo anteriore) Nella scimmia, deficit di memoria a lungo termine in compiti di “delayed nonmatch-to-sample” si osservano particolarmente dopo: a. Lesione isolata dell’ippocampo b. Lesione isolata dell’amigdala c. Lesione congiunta di ippocampo e amigdala d. Lesione isolata della corteccia prefrontale dorsolaterale e. Lesione congiunta di ippocampo e cortecce peririnale e paraippocampale Gop ↑ & - Secondo la teoria di James-Lange, le afferenze viscerali: a. determinano quale emozione si esperisce soggettivamente AVENANT b. influenzano il comportamento ma non l’esperienza soggettiva delle emozioni ↓ c. determinano l’intensità dell’emozione che si esperisce soggettivamente, ma non quale emozione d. mandano segnali troppo poco differenziati per poter determinare l’emozione che si esperisce soggettivamente e. mandano segnali troppo lenti per poter influenzare l’emozione che si esperisce soggettivamente Pazienti con lesione dell’amigdala sottoposti a procedure di condizionamento alla paura mostrano: a. ridotto condizionamento e aumentata memoria esplicita degli eventi b. aumentato condizionamento e normale memoria esplicita degli eventi c. ridotto condizionamento e normale memoria esplicita degli eventi d. normale condizionamento e ridotta memoria esplicita degli eventi e. normale condizionamento e aumentata memoria esplicita degli eventi Le aree che compongono la rete di default sono coinvolte in processi di proiezione di sé (self-projection) che includono: a. mentalizzazione e navigazione spaziale b. memoria a breve termine e memoria procedurale c. memoria prospettica e memoria semantica d. navigazione spaziale e memoria procedurale e. memoria prospettica e memoria procedurale Quali sintomi include la sindrome di Kluver e Bucy indotta nelle scimmie dalla lesione delle cortecce temporali? a. Insensibilità al valore emotivo degli stimoli e comportamento ipersessuato b. Agnosia visiva e comportamento fobico c. Comportamento ipersessuato e aprassia d. Eccessiva mansuetudine e riduzione di appetito e. Insensibilità al valore emotivo degli stimoli e grave insonnia Nell’apprendimento della paura tramite insegnamento (instructed fear learning), l’apprendimento delle relazioni tra CS+ e CS- è mediato da: a. linguaggio b. apprendimento osservativo di natura sociale c. associazione skinneriana d. associazione classica pavloviana e. esperienza diretta, non sociale Nell’uomo la visione di azioni è associata a: a. Riduzione dei ritmi EEG nella banda di frequenza del ritmo alpha b. Riduzione dei ritmi EEG nella banda di frequenza del ritmo gamma c. Aumento dei ritmi EEG nella banda di frequenza del ritmo theta d. Riduzione dei ritmi EEG nella banda di frequenza del ritmo delta e. Aumento dei ritmi EEG nella banda di frequenza del ritmo beta I neuroni a specchio nel lobulo parietale inferiore ricevono afferenze dirette da: a. insula anteriore b. corteccia supplementare motoria c. amigdala d. solco temporale superiore e. corteccia visiva primaria Quale dei nuclei dell’amigdala rappresenta la principale struttura efferente per modulare le risposte autonomiche ed endocrine attraverso connessioni con l’ipotalamo e il tronco encefalico? a. Cellule intercalate b. Nucleo Centrale c. Nucleo Basale accessorio d. Nucleo Accumbens e. Nucleo Corticale La capacità di riconoscere espressioni emozionali si riduce in seguito a lesione di: a. lobulo parietale superiore b. ippocampo c. cortecce somatosensoriali d. cortecce temporali anteriori e. corteccia prefrontale dorsolaterale L’area cerebrale più consistentemente attiva nel compito delle false credenze è: a. La giunzione temporo-parietale di destra b. Corteccia occipitale laterale bilateralmente c. La corteccia premotorie dorsale di sinistra d. La corteccia temporale anteriore di destra e. L’insula posteriore di bilateralmente La teoria della doppia via di LeDoux prevede che: a. la via alta coinvolga la corteccia somatosensoriale nell’elaborazione rapida e grossolana delle afferenze viscerali b. la via bassa coinvolga l’amigdala nell’elaborazione rapida e grossolana di informazioni sensoriali c. la via bassa coinvolga la corteccia inferotemporale nell’elaborazione rapida e grossolana di informazioni sensoriali d. la via alta coinvolga l’amigdala nell’elaborazione lenta e approfondita delle informazioni sensoriali e. la via alta coinvolga la corteccia somatosensoriale nell’elaborazione lenta e approfondita delle afferenze viscerali In chi osserva stimoli dolorosi sul corpo di altri: a. L’ampiezza dei potenziali evocati motori indotti da EEG diminuisce e quella dei potenziali evocati somatosensoriali registrati mediante TMS aumenta b. L’ampiezza dei potenziali evocati motori indotti da TMS diminuisce e quella dei potenziali evocati somatosensoriali registrati mediante EEG aumenta c. L’ampiezza dei potenziali evocati motori indotti da TMS e quella dei potenziali evocati somatosensoriali registrati mediante EEG aumentano entrambe d. L’ampiezza dei potenziali evocati motori indotti da TMS aumenta e quella dei potenziali evocati somatosensoriali registrati mediante EEG diminuisce e. L’ampiezza dei potenziali evocati motori indotti da EEG e quella dei potenziali evocati somatosensoriali registrati mediante TMS aumentano entrambe Nei paradigmi ‘cue-based’ per lo studio dell’empatia, le attivazioni associate al sapere che un’altra persona prova dolore solitamente includono: a. corteccia somatosensoriale e cingolo anteriore b. insula anteriore e corteccia mesiale prefrontale c. insula anteriore e corteccia somatosensoriale d. corteccia visiva e cervelletto e. gangli della base e corteccia visiva Quali di queste coppie di aree fanno parte della rete di default (DMN)? a. La corteccia cingolata anteriore e l’ippocampo b. Il solco temporale superiore e la corteccia premotorie ventrale c. Le cortecce temporali posteriori e occipitali inferiori d. L’insula posteriore e il talamo ventrale e. La corteccia prefrontale mesiale e temporo-parietale laterale Nella regolazione di emozioni, la rielaborazione di uno stimolo emotivo attraverso enfatizzazione cognitiva (upregulation) è associata a: a. incremento di attività nella corteccia visiva primaria b. incremento di attività nell’amigdala c. riduzione di attività nell’amigdala d. riduzione di attività in aree prefrontali e. nessuna modulazione in quanto l’unica strategia efficace è la soppressione di emozioni AVEN 68P Studi neuropsicologici dimostrano deficit del priming di ripetizione visivo dopo lesione di: a. Regioni dell’ippocampo b. Regioni della corteccia prefrontale dorsolaterale c. Regioni della corteccia paraippocampale d. Regioni della corteccia occipitale e. Regioni dei gangli della base Studi di singole-unità nella scimmia dimostrano che la corteccia motoria primaria (M1) codifica: a. Selettivamente i parametri intrinseci (ad es., la forza) del movimento b. Selettivamente i parametri estrinseci (ad es., la direzione) del movimento c. Né i parametri intrinseci né i parametri estrinseci del movimento d. Sia i parametri intrinseci sia i parametri estrinseci del movimento e. La regola necessaria a svolgere un dato compito In compiti di ricerca visiva, stimoli pop-out presentati all’interno del campo recettivo evocano risposte neurali più intense (rispetto a stimoli non pop-out): a. Dopo circa 1000 ms dalla presentazione dello stimolo b. Nei primi 100 ms dopo la presentazione dello stimolo c. Per tutta la durata della presentazione dello stimolo d. In nessun caso e. Dopo circa 100 ms dalla presentazione dello stimolo Nel paradigma di M. Posner dell’attenzione spaziale esogena, il cue che appare subito prima della comparsa del target: a. È valido nel 80% delle prove b. È sempre valido c. Non informa sulla possibile posizione del target d. È valido nel 20% delle prove e. Informa sulla possibile posizione del target Nel ratto, le “grid cells” (cellule a griglia) della corteccia entorinale: a. Rispondono come le “place cells” ippocampali b. Risentono della presenza di landmark (cue sensoriali) distali c. Rispondono solo in una specifica regione o posizione dello spazio d. Dipendono da informazioni visive e. Dipendono da segnali (velocita e direzione) del movimento dell’animale Secondo teoria del Monitoraggio del Conflitto di Botvinick et al. (2001), la corteccia cingolata anteriore (ACC) serve a: a. Invia segnali a feed-back alle regioni cerebrali posteriori b. Risolvere direttamente i conflitti cognitivi che emergono durante il compito c. Inibire risposte prepotenti e automatiche irrilevanti durante il compito d. Mantenere online le informazioni rilevanti per il compito e. Segnalare la presenza di conflitti cognitivi durante il compito Quali delle seguenti evidenze empiriche è contro il modello modale della memoria di Atkinson & Shiffrin (1968): a. Normale memoria a breve termine in pazienti con grave deficit di memoria a lungo termine b. Normale memoria a lungo termine in pazienti con grave deficit di memoria a breve termine c. Normale effetto di ultima posizione (recency) con grave deficit di prima posizione (primacy) nella rievocazione di una lista di parole d. Nessuna evidenza e. Associazione di deficit di memoria a breve e a lungo termine Studi di neuro-immagine funzionale dimostrano che il priming di ripetizione visivo si associa a: a. Ridotta attivazione (rispetto alla condizione di controllo) delle cortecce visive extrastriate b. Aumentata attivazione (rispetto alla condizione di controllo) delle cortecce paraippocampali c. Ridotta attivazione (rispetto alla condizione di controllo) del cervelletto d. Aumentata attivazione (rispetto alla condizione di controllo) delle cortecce visive extrastriate e. Ridotta attivazione (rispetto alla condizione di controllo) delle cortecce prefrontali Deficit di apprendimento di procedure sensori-motorie sono molto comuni dopo lesione di: a. Regioni della corteccia prefrontale dorsolaterale b. Regioni della corteccia mediotemporale (ippocampo) c. Regioni dei gangli della base d. Regioni del midollo spinale e. Regioni della corteccia occipitale L’attività dei neuroni della corteccia prefrontale dorsolaterale codifica: a. Le proprietà sensoriali degli stimoli di un dato compito b. Sia la forza sia la direzione del movimento coinvolto in un dato compito c. La forza del movimento coinvolto in un dato compito d. La regola necessaria a svolgere un dato compito e. La direzione del movimento coinvolto in un dato compito L’utilizzo di metodiche ERP (Potenziali Evento-Relati) NON ha messo in evidenza effetti dell’attenzione selettiva visiva: a. 100 ms dopo la presentazione dello stimolo b. 50 ms dopo la presentazione dello stimolo c. 300 ms dopo la presentazione dello stimolo d. 200 ms dopo la presentazione dello stimolo e. In nessun caso Secondo il modello di Itti & Kock (2001) dell’attenzione esogena (bottom-up), la mappa di salienza serve in particolare per: a. Nessuna funzione b. La guida dei movimenti oculari c. La memoria a lungo termine dello stimolo d. Il controllo cognitivo e. Attribuire significato emotivo allo stimolo L’attivazione di un input sinaptico debole, in stretta contiguità temporale con l’attivazione di un input sinaptico forte, produce nel neurone post-sinaptico: a. Potenziamento a lungo termine associativo b. Potenziamento a lungo termine specifico c. Depressione a lungo termine d. Nessun effetto e. Potenziamento a lungo termine cooperativo In un compito di ricerca di un target visivo tra distrattori, l’efficienza della prestazione (misurata attraverso i tempi di reazione) diminuisce all’aumentare del numero dei distrattori. Questo implica che: a. Il target emerge in modo automatico (stimolo pop-out) b. Il target e i distrattori condividono una o più caratteristiche elementari (ad es. colore, orientamento, forma) c. I distrattori sono adiacenti al target d. Il target e i distrattori non condividono alcuna caratteristica elementare e. I distrattori sono tra loro molto omogenei Studi sull’attenzione visiva basata sull’oggetto hanno rivelato che l’attivazione delle prime aree corticali visive è particolarmente debole: a. Nelle prove invalide, quando il target appare nella posizione spaziale non attesa, ma nell’ oggetto atteso b. In nessun caso c. Nelle prove invalide, quando il target appare nella posizione spaziale non attesa, e nell’ oggetto non atteso d. Nelle prove valide, quando il target appare nella posizione spaziale attesa G8↑ e. Nelle prove valide, quando il target appare nell’oggetto atteso Quale delle seguenti regioni del cervello della scimmia NON contiene neuroni visuo-motori con AvE meccanismi a specchio: a. corteccia motoria primaria (area F1) b. solco intraparietale (aree VIP e LIP) c. corteccia parietale inferiore (aree PE/PF/PFG) d. corteccia premotoria ventrale (area F5) e. solco temporale superiore (STS) Nel percepire espressioni di disgusto negli altri le aree maggiormente coinvolte sono: a. L’ippocampo e l’amigdala b. La corteccia cingolata anteriore e l’ippocampo c. La corteccia prefrontale dorsolaterale e l’ippocampo d. L’insula anteriore e l’ippocampo e. L’insula anteriore e la corteccia cingolata anteriore Negli studi che indagano i correlati neurali dell’empatia: a. Sapere che un’altra persona prova dolore (paradigma ‘cue-based’) è associato ad attivazione dell’insula anteriore e di aree somatosensoriali b. Sapere che un’altra persona prova dolore (paradigma ‘cue-based’) è associato ad attivazione dell’ippocampo e della corteccia prefrontale c. Vedere un’altra persona che prova dolore sul corpo (paradigma ‘picture-based’) è associato ad attivazione di aree prefrontali mesiali e di aree somatosensoriali d. Vedere un’altra persona che prova dolore (paradigma ‘picture-based’) è associato ad attivazione dell’insula anteriore e di aree somatosensoriali e. Sapere che un’altra persona prova dolore (paradigma ‘cue-based’) è associato ad attivazione di aree prefrontali mesiali e di aree somatosensoriali Le aree che compongono la rete di default sono coinvolte nei processi di: a. mentalizzazione e memoria semantica b. navigazione spaziale e memoria procedurale c. memoria procedurale e memoria semantica d. memoria prospettica e memoria procedurale e. mentalizzazione e memoria episodica Quando si presentano in rapidissima successione una serie di parole in cui sono presenti delle parole target ad alto arousal: a. Si osserva un aumento dell’attentional blink, ma solo per atrofia dell’amigdala bilaterale b. Si osserva una riduzione dell’attentional blink ma solo se l’amigdala di sinistra è integra c. Si osserva un aumento dell’attentional blink, ma solo se l’amigdala bilaterale è integra d. Si osserva un aumento dell’attentional blink, ma solo se l’amigdala di destra è lesa e. Si osserva una riduzione dell’attentional blink ma solo se l’amigdala di sinistra è lesa Nell’uomo la visione di azioni è associata a: a. Aumento del segnale BOLD in aree insulari e cingolate e riduzione del ritmo mu dell’EEG b. Riduzione del segnale BOLD in aree insulari e cingolate e incremento del ritmo mu dell’EEG c. Aumento del segnale BOLD in aree premotorie e parietali e incremento del ritmo mu dell’EEG d. Aumento del segnale BOLD in aree premotorie e parietali e riduzione del ritmo mu dell’EEG e. Riduzione del segnale BOLD in aree premotorie e parietali e riduzione del ritmo mu dell’EEG La rete di default (DMN) coinvolge principalmente: a. L’insula posteriore e il talamo ventrale b. La corteccia orbitofrontale, l’amigdala e l’ippocampo c. Le cortecce prefrontali e parietali mesiali e le cortecce temporo-parietali laterali d. Le cortecce mesiali prefrontali e premotorie ventrali e. La corteccia cingolata anteriore e l’insula anteriore Secondo la teoria cognitiva delle emozioni di Singer-Schachter, le afferenze viscerali: a. determinano quale emozione si esperisce soggettivamente, ma non la sua intensità b. determinano l’intensità dell’emozione che si esperisce soggettivamente, ma non quale emozione c. influenzano quale emozione si esperisce soggettivamente, la sua intensità e la sua valenza d. determinano sia quale emozione si esperisce soggettivamente, sia la sua intensità e. influenzano il comportamento ma non l’esperienza soggettiva delle emozioni In un dilemma morale, rispondere che è adeguato commettere una violazione morale personale per un bene superiore (ad es. spingere un uomo da un cavalcavia per salvare cinque operai) si associa a: a. Aumento dei tempi di risposta e attivazione della corteccia prefrontale dorsolaterale b. Riduzione delle risposte autonomiche e attivazione dell’ippocampo c. Attivazione della corteccia premotoria e parietale inferiore d. Aumento dei tempi di risposta e attivazione dello striato ventrale e. Riduzione dei tempi di risposta e attivazione dell’amigdala Secondo la teoria dei marcatori somatici di Antonio Damasio: a. Le emozioni compromettono sempre i processi decisionali ma solo quando l’insula anteriore è lesa b. Le emozioni possono essere utili ai processi decisionali se la corteccia orbitofrontale/vmPFC è intatta c. Le emozioni possono essere utili ai processi decisionali se la corteccia orbitofrontale/vmPFC è lesa d. Le emozioni possono essere utili ai processi decisionali se la corteccia orbitofrontale/vmPFC e l’amigdala sono entrambe lese e. Le emozioni compromettono sempre i processi decisionali anche se la corteccia orbitofrontale/vmPFC è intatta Nei neuroni a specchio, la congruenza tra proprietà motorie e visive del neurone: a. Nel caso di neuroni congruenti in senso stretto non si osserva mai b. Nel caso dei neuroni congruenti in senso lato può osservarsi a livello dello scopo dell’azione ma non per il movimento usato per raggiungere lo scopo c. Tipicamente non si osserva alcuna congruenza tra proprietà motorie e visive del neurone d. Si osserva solamente nei neuroni a specchio in aree parietali ma non premotorie e. Nel caso dei neuroni congruenti in senso stretto si osserva a livello dello scopo dell’azione ma non per il movimento usato per raggiungere lo scopo In pazienti con lesione dell’amigdala e in pazienti con lesione dell’ippocampo sottoposti a condizionamento alla paura si osserva: a. In entrambi una ridotta memoria esplicita di eventi emotivi, ma nei pazienti con lesione ippocampale la memoria procedurale è intatta b. Nei primi un ridotto condizionamento e ridotta memoria esplicita, nei secondi una memoria esplicita compromessa c. Nei primi un ridotto condizionamento alla paura ma intatta memoria esplicita, nei secondi una memoria esplicita compromessa, ma intatto condizionamento d. Nei primi una compromessa memoria esplicita e un normale condizionamento, nei secondi una ridotta memoria esplicita e un aumentato condizionamento e. In entrambi una ridotta memoria esplicita di eventi emotivi, ma nei pazienti con lesione dell’amigdala la memoria procedurale è intatta Se la paziente S.M. con lesione dell’amigdala viene invitata a esplorare la regione degli occhi di un volto, essa si mostra in grado di riconoscere: a. Tutte le espressioni emotive del volto b. Solo le espressioni di paura, disgusto e rabbia c. Le espressioni di paura, ma non disgusto e rabbia d. Tutte le espressioni facciali negative ma non quelle positive e. Tutte le espressioni emotive del volto, tranne le espressioni di paura Studi che indagano le relazioni intergruppo mostrano che in gruppi di tifosi sottoposti a fMRI: a. Il fallimento della propria squadra attiva la corteccia dorsolaterale prefrontale e l’ippocampo b. Il fallimento della squadra avversaria attiva lo striato ventrale c. La vittoria della propria squadra attiva i settori dell’insula e della corteccia cingolata d. La vittoria della propria squadra attiva la corteccia dorsolaterale prefrontale e l’ippocampo e. Il fallimento della squadra avversaria attiva l’insula anteriore e la corteccia cingolata anteriore Nello studio della teoria della mente, il compito delle false credenze coinvolge principalmente: a. L’insula e la corteccia cingolata anteriore b. L’ippocampo AVEY c. La giunzione temporo-parietale d. La corteccia orbitofrontale e. La corteccia temporale anteriore A quale delle seguenti strutture è direttamente connessa la maggioranza delle cellule gangliari retiniche? 600 a. Collicolo superiore b. Nucleo genicolato laterale c. Pretetto d. V1 e. V5 AVE ↓ La risonanza magnetica funzionale misura: a. L’ossigenazione dei tessuti cerebrali b. La sinaptogenesi c. Il metabolismo del glucosio d. Il pruning sinaptico e. Il campo elettrico dei neuroni f. Il campo magnetico dei neuroni g. La connettività strutturale tra aree cerebrali L’EEG è la registrazione: a. Dei raggi X che attraversano i tessuti cerebrali b. Dallo scalpo del livello di ossigenazione dei tessuti cerebrali c. Del campo magnetico prodotto dall’attività dei neuroni d. Intraoperatoria dell’attività dei singoli neuroni e. Dallo scalpo dei potenziali elettrici prodotti dall’attività dei neuroni Mediante TMS ripetitiva: a. È possibile aumentare l’eccitabilità di un’area cerebrale, ma non si può interferire con processi cognitivi b. È possibile interferire con processi cognitivi, ma non si può incrementare l’eccitabilità di un’area cerebrale c. È possibile interferire con processi cognitivi, ma non si può ridurre l’eccitabilità di un’area cerebrale d. È possibile interferire con processi cognitivi e modulare l’eccitabilità di un’area cerebrale e. È possibile ridurre l’eccitabilità di un’area cerebrale, ma non si può interferire con processi cognitivi Il contrasto BOLD è: a. Il rapporto tra glucosio apportato e utilizzato b. Utilizzato nella tomografia computerizzata per effettuare esami angiografici c. Il rapporto tra emoglobina ossigenata ed emoglobina deossigenata d. Una misura utilizzata per la PET e. Un modello per analizzare i dati dei potenziali evocati La PET: a. Può utilizzare il metodo sottrattivo b. Misura la variazione di potenziale di neuroni gabaergici c. È un’indagine poco costosa d. È un’indagine con alta risoluzione temporale e. Può basarsi sul contrasto BOLD La PET: a. Si basa sull’utilizzo di un tomografo e detettori sensibili ai raggi X b. Può basarsi sul segnale che deriva dal glucosio marcato c. Non è una tecnica invasiva d. È un’indagine puramente strutturale e. Può basarsi sul contrasto BOLD I potenziali evocati evento correlati: a. Sono una tecnica fortemente invasiva b. Misurano le variazioni di segnale EEG correlate nel tempo a un evento (ad es. comparsa di uno stimolo) c. Misurano il grado di assorbimento dei raggi X da parte dei tessuti cerebrali d. Misurano le variazioni dei campi magnetici correlate a un evento (ad es. comparsa di uno stimolo) in pazienti con lesione focale e. Si basano sulle risposte BOLD correlate a un evento I potenziali evento correlati: a. Vengono rappresentati con onde di polarità negativa o positiva b. Vengono rappresentati con immagini del cervello in cui si vedono le attivazioni di aree specifiche c. Si basano sull’utilizzo del glucosio marcato d. Si basano sull’utilizzo di ossigeno marcato e. Riflettono delle variazioni di campo magnetico associate a eventi sensoriali e motori La MEG misura: a. Il contrasto tra emoglobina ossigenata e deossigenata b. I deboli campi magnetici generati dalle correnti elettriche neuronali c. Direttamente l’attività elettrica dei neuroni d. I deboli campi magnetici generati dal flusso ematico cerebrale e. Il glucosio consumato dai neuroni Il metodo neuropsicologico: a. Si basa sullo studio di pazienti con lesioni cerebrali specifiche b. Si basa sullo studio dei soggetti neuropsicologicamente sani c. Si basa sulla registrazione intracranica in modelli animali d. È utilizzato per creare lesioni virtuali e. È fortemente invasivo : Georgopoulos ha dimostrato che durante i movimenti di raggiungimento i neuroni dell’area motoria primaria contribuiscono positivamente alla codifica del movimento: a. Soprattutto quando direzione preferita del neurone e direzione del movimento sono perpendicolari b. Indipendentemente dalla direzione preferita del neurone c. Soprattutto quando direzione preferita del neurone e direzione del movimento sono allineate d. Indipendentemente dalla direzione del movimento La neuropsicologia cognitivista assume che: a. Non si possano studiare le funzioni cognitive nel paziente con lesione cerebrale b. Il sistema oggetto di studio sia normale prima della lesione c. Gli effetti del danno siano diffusi d. Non si possa localizzare una lesione cerebrale e. Per studiare le funzioni cognitive il paziente debba avere lesioni cerebrali multiple Per testare la specificità delle relazioni tra aree cerebrali e funzioni cognitive l’approccio più solido è: a. Lo studio della connettività mediante DTI b. Il metodo delle singole dissociazioni c. La combinazione di radiografia convenzionale d. Lo studio delle associazioni tra sede lesionale e sintomo e. Il metodo delle doppie dissociazioni Nelle neuroscienze cognitive, l’approccio causale: a. Permette di stabilire se una regione cerebrale si attiva in un compito cognitivo b. Permette di stabilire se individui con particolari abilità mostrano variazioni nella struttura cerebrale c. Permette di stabilire se durante un compito vi è un incremento di connettività funzionale d. Permette di stabilire se una regione cerebrale è critica per il corretto svolgimento di un compito e. Permette di stabilire la connettività anatomica tra aree cerebrali La radiografia convenzionale permette di: a. Distinguere tessuto osseo e tessuto molle b. Localizzare una lesione cerebrale dovuta a danno vascolare c. Distinguere sostanza bianca e sostanza grigia d. Visualizzare bene il tessuto osseo, ma non i tessuti molli e. Studiare le funzioni cognitive del paziente neuropsicologico La tomografia computerizzata permette di effettuare scansioni tomografiche: a. Su un piano coronale ma non sagittale b. Su un piano sagittale e trasversale c. Su un piano trasversale ma non coronale d. Su un piano coronale e sagittale e. Su un piano sagittale ma non trasversale La stimolazione magnetica transcranica (TMS) permette di: a. Interferire con una funzione corticale, ma non di potenziarla b. Potenziare ma non di interferire con una funzione corticale c. Stabilire nessi causali tra aree sottocorticali e il comportamento d. Stabilire nessi causali tra alcune aree corticali e il comportamento e. Stabilire se un’area cerebrale sottocorticale si attiva in un compito La stimolazione magnetica transcranica (TMS) permette di: a. Sia di eccitare che inibire transitoriamente un’area cerebrale b. Eccitare in modo permanente un’area cerebrale, ma non di inibirla c. Eccitare ma non di inibire transitoriamente un’area cerebrale d. Inibire ma non facilitare transitoriamente un’area cerebrale e. Inibire in modo permanente un’area cerebrale, ma non di eccitarla

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