Mente Incarnata e Relazionale PDF
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Università di Pisa
Alessandro Lazzarelli
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Questa presentazione esplora il paradigma della mente incarnata e relazionale in psicologia. Il documento analizza come corpo e mente interagiscono, e discute aspetti come cognitivismo e sistema sensorimotorio. Il relatore Alessandro Lazzarelli, dell'Università di Pisa, analizza i modelli teorici legati a questo paradigma.
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La Psicologia alla luce del Paradigma della Mente Incarnata e Relazionale Alessandro Lazzarelli Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa “Cosa accadrebbe se il cervello non venisse più considerato come il centro della vita, ma solo...
La Psicologia alla luce del Paradigma della Mente Incarnata e Relazionale Alessandro Lazzarelli Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa “Cosa accadrebbe se il cervello non venisse più considerato come il centro della vita, ma solo come un organo di mediazione?” (Thomas Fuchs, Ecology of the Brain) Embodied Cognition A onda le sue radici nell’opera di Varela, Thomson & Rosch (1991). Lo scopo di questo modello consiste nel comprendere il vincolo che lega il corpo del soggetto al corpo del mondo. Attribuendo un’imprescindibile importanza al corpo, promuove una concettualizzazione della conoscenza come “azione incarnata”. Modello che impone di considerare le facoltà conoscitive ed elaborative dell’essere umano come profondamente e intrinsecamente incarnate in meccanismi corporei che ne modellano l’interazione con l’ambiente. ff INTERPRETAZIONI DELL’EMBODIMENT (dominio sensoriale e motorio) Interpretazione Anatomica: le parti del corpo giocano un ruolo causale nella cognizione in virtù delle loro caratteristiche anatomiche. Interpretazione Azioni e Postura: la postura, così come la conformazione facciale, ha un’in uenza profonda sui processi cognitivi (in uenza causale). Interpretazione Rappresentazioni Mentali in Formato Corporeo: le rappresentazioni mentali, il cui contenuto riguarda il corpo, giocano un ruolo causale per la cognizione (teoria rappresentazionalista). fl fl COGNITIVISMO CLASSICO Sandwich Mentale Pane: il sensoriale e il motorio Carne: i processi cognitivi Strategia di gettare il pane e mangiare la carne, ovvero studiare i processi cognitivi e tralasciare il corpo. PARADIGMA MENTE INCARNATA FUNZIONI SISTEMA COGNITIVE SENSORIMOTORIO SISTEMA SENSORIMOTORIO CIRCUITI SENSORIALI CIRCUITI MOTORI AFFERENTI EFFERENTI (vie ascendenti) (vie discendenti) Input sensoriali provenienti dai grandi Output motori: le informazioni raccolte recettori (occhio, orecchio, ecc…) o piccoli nell’input sensoriale vengono inviate recettori propriocettivi (nella muscolatura o nuovamente ai circuiti sensorimotori nelle articolazioni) arrivano al cervello tramite periferici, soprattutto agli e ettori nei muscoli il midollo spinale 1. Tratto Dorsale Spinotalamico 1. Tratto ventromediale interocezione (percezione dello stato corporeo equilibrio; postura; controllo della testa; interno); propriocezione (consapevolezza movimento degli occhi; muscoli degli arti corporea della posizione spaziale) inferiori e del tronco 2. Tratto dorsolaterale 2. Tratto Ventrale Spinotalamico movimenti degli arti superiori e delle dolore, temperatura estremità come mani e piedi; muscoli facciali ff Lin, 2019, Reweighting of the sensory inputs for postural control in patients with cervical spondylotic myelopathy after surgery. Journal of NeuroEngineering and Rehabilitation. Organizzazione Somatosensoriale Gerarchica https://youtu.be/RRMQ-faZO6k SITUATED COGNITION GROUNDED ENACTED COGNITION COGNITION MENTE INCARNATA (EMBODIED COGNITION) GROUNDED COGNITION Per capire la cognizione è necessario focalizzare l’attenzione sulle simulazioni mentali, sull’azione situata e, occasionalmente, sugli stati corporei (Barsalou 2008). La simulazione mentale implica la riattivazione di stati percettivi, motori e introspettivi acquisiti durante l’esperienza con il mondo, il corpo e la mente. Il possesso del concetto di un qualcosa corrisponde al possesso della capacità di simulare lo stesso qualcosa. Esistono diversi meccanismi di simulazione: la maggior parte si attivano automaticamente e inconsciamente, altri volontariamente (immagine mentale). La capacità di generare immagini mentali preserva connessioni con la senso-motricità; nell’immaginazione vengono reclutati elementi motori (es. corteccia motoria). SITUATED COGNITION Si sviluppa dalla Psicologia ecologica di Gibson, in base alla quale nell’ambiente si trovano informazioni utili che l’individuo è in grado di percepire direttamente, senza usare strutture rappresentazionali. La conoscenza è una capacità che viene attivata attraverso una sequenza di coordinazioni senso-motorie sulla base di un feedback esterno continuo (Clancey 1997). Modello della “mente estesa” (Clark & Chalmers 1998): la mente si amplia e dilata oltre i con ni del corpo in tutti quei casi in cui l’organismo è connesso ad un’entità esterna in maniera da dar vita a un singolo sistema (es. uso del computer, andare sui pattini, suonare uno strumento musicale, ecc…) L’estensione della mente riguarda anche oggetti sociali e culturali: concetto di co- evoluzione, ovvero di in uenza bidirezionale tra mente e mondo socio-culturale. fi fl ENACTED COGNITION L’individuo non percepisce la realtà in modo passivo, ma attraverso l’attività corporea. In linea con l’a ordance di Gibson, gli oggetti si presentano come elementi che o rono possibilità di interazione corporea. Motorio e sensoriale sono due aspetti intimamente collegati nella percezione (es. palpazione). L’a ettività costituisce la modalità primaria con cui un individuo attribuisce signi cato agli oggetti e all’ambiente. L’attività percettiva è un’attività esplorativa mediata dalla conoscenza delle contingenze sensorimotorie, dal know-how e dal possesso di determinate abilità maturate con l’esperienza. ff fi ff ff 5 punti cardine dell’Enattivismo (Thomson, 2007): 1. Gli esseri viventi sono organismi autonomi, in grado di mantenere in vita se stessi e, al contempo, di determinare i propri domini cognitivi; 2. Il sistema nervoso è un sistema autonomo e dinamico che genera le proprie con gurazioni d’attività; 3. La cognizione consiste nell’esercizio di abilità pratiche che si strutturano nel corso di azioni situate e incorporate, interagendo con l’ambiente. 4. Il mondo è la struttura che emerge dagli accoppiamenti adattivi che l’organismo pone in essere con l’ambiente. 5. L’esperienza cosciente svolge un ruolo centrale per la comprensione del funzionamento della mente. fi EMBODIMENT EMBODIMENT DI MATRICE PERCETTIVA DI MATRICE MOTORIA Eredità della fenomenologia Pragmatismo americano, psicologia ecologica di Gibson, enattivismo Enfasi sull’aspetto motorio e Primato della percezione pragmatico I concetti non sono rappresentazioni Superare il dualismo mente-corpo di oggetti, ma qualcosa di simile alle ponendo al centro dell’indagine istruzioni utili per interagire con empirica il corpo vivo dell’esperienza quegli oggetti (atto mentale nalizzato all’azione) fi Modelli Teorici usati per spiegare Processi Mentali diretti al Mondo Interno Teorie Embodied sulle Emozioni: - le esperienze emotive si formano attraverso le espressioni, inclusa l’espressione corporea (Campbell 1997) - le emozioni sono valutazioni incarnate, ossia stati del corpo che rappresentano il signi cato di eventi ambientali (Prinz 2004) - interocezione e teorie periferiche delle emozioni: teoria James-Lange (1922), marcatore somatico (Damasio 1994), neuroscienze a ettive (Panksepp 1998) - meccanismo dei neuroni specchio nell’empatia e nella comprensione delle emozioni degli altri (Gallese et al. 2004) “Sé corporeo”: un concetto al limite tra neuroscienze e fenomenologia: - senso preri essivo di possedere un corpo (Merleau-Ponty 1945) - esperienza cosciente di un sé come un corpo che agisce (Gallese 2009) - omeostasi e con ne spaziale rispetto all’ambiente in cui interagiamo (Thompson & Varela 2001) - corpo esteso (Noë 2010) fl fi fi ff Il sentimento di essere un’entità olistica e distinta, dotata di una certa posizione nello spazio e nel tempo (interocezione e propriocezione). Sè primitivo, autoevidente e non esprimibile SÉ CORPOREO in termini introspettivi né esperito a livello di rappresentazione. Senso di immediatezza della presenza, regione irri essa che può essere indagata a posteriori attraverso un atto ri essivo. fl fl Modelli Teorici usati per spiegare Processi Mentali diretti al Mondo Esterno - Il materiale percettivo raccolto dai sistemi sensoriali durante l’esperienza non viene tradotto in termini amodali (immagini), bensì catturato dai sistemi di “Modello Modale” memoria delle aree sensoriali di ordine superiore. (Barsalou 1999, 2003) - Carattere dinamico dei concetti immagazzinati nella memoria a lungo termine (informazioni vincolate agli obiettivi, all’esperienza e al contesto). - Associazioni visuomotorie maturate in seguito all’esperienza che possono saldarsi nei circuiti neurali. “Micro-A ordance” (Ellis & Tucker, 2000) - Osservare oggetti attiva il sistema motorio, evocando un’azione potenziale verso l’oggetto; interesse verso speci che componenti motorie che gli oggetti attivano, da qui “micro”. ff fi L’attivazione delle a ordance è modulata da una serie di variabili: dal tipo di compito; dalla localizzazione spaziale degli oggetti; dalla funzione; dal contesto sociale; dall’esperienza personale; dalla preferenza manuale. Studio delle a ordance in relazione al linguaggio: studi hanno dimostrato come la lettura, o l’ascolto, di parole o frasi che descrivono azioni o oggetti manipolabili, recluti le aree del sistema motorio. Questo suggerisce come la semantica di certe parole, o frasi, sia dipendente, o arricchita, dall’attivazione degli stessi sistemi sensorimotori che si attivano quando interagiamo con il mondo. “Neuroni Specchio e Canonici”: hanno la caratteristica della bimodalità, ovvero vengono reclutati sia durante l’esecuzione di atti motori sia durante l’osservazione degli stessi atti motori eseguiti da altri. L’attivazione di questi neuroni è modulata da variabili contestuali ff ff Mente Incarnata e Relazionale VISIONE INTEGRATA DELLA MENTE PROCESSI MECCANISMI MENTALI NEUROBIOLOGICI MENTE RELAZIONI INTERPERSONALI La MENTE è un processo incarnato e relazionale che regola i ussi di energia e informazioni Come proprietà emergente del corpo e delle relazioni interpersonali, la mente si crea all’interno di processi neuro siologici (sistema nervoso) ed esperienze relazionali (pattern di comunicazione). Lo sviluppo delle strutture e delle funzioni cerebrali dipende dalle modalità con cui le esperienze in uenzano i programmi di maturazione geneticamente determinati dal sistema nervoso. MENTE CONNESSIONI CONNESSIONI NEURALI UMANE fl fl fi NEUROPLASTICITÀ: il cervello continua a modi care le sue connessioni strutturali nel corso della vita EPIGENESI: le esperienze e le attività dei neuroni possono indurre cambiamenti in molecole che regolano l’espressione genica CERVELLO SOCIALE: le interazioni con gli altri esercitano n dalla nascita un’enorme in uenza sulle funzioni neurali fl fi fi FUNZIONI NEURALI NELL’INTERO PROCESSI RELAZIONALI ORGANISMO (non si limitano al sistema nervoso (CERVELLO INCARNATO) o al sè corporeo) PROCESSI MENTALI Per il funzionamento della mente i nostri sé individuali dipendono da altre persone AMBITO SOCIALE Flussi di Energia consumo energetico da parte delle cellule che vengono attivate Flussi di Informazioni SI MISURA: pattern di energia che hanno un - usso ematico e ritmi metabolici di signi cato simbolico regioni cerebrali speci ci (tecniche di imaging) - attività elettrica cerebrale attraverso elettrodi (EEG) AMBITO SINAPTICO fl fi fi MENTE Regolazione RELAZIONI CERVELLO INTERPERSONALI Meccanismo Condivisione Tre aspetti dei ussi di energia e informazioni (Siegel, 2013, p.7) fl SENSAZIONI CORPOREE PERCEZIONI MEDIATE DAI CINQUE SENSI IDEE CONCETTI-PAROLE il cervello crea rappresentazioni a partire da vari tipi di informazioni ogni forma di rappresentazione comporta il coinvolgimento di circuiti cerebrali distinti il coordinamento dei diversi modi di elaborazione delle informazioni in un insieme coerente può costituire un obiettivo primario dello sviluppo della mente INTEGRAZIONE processo di collegamento di parti di erenziate in un insieme funzionale facilitano inibiscono le relazioni interpersonali in uenzano il processo di integrazione COMUNICAZIONE delle EMOZIONI: le capacità dell’individuo di organizzare le proprie emozioni hanno un impatto diretto su come la mente integra le esperienze e risponde a stati di stress fl ff COMPONENTI dell’INTEGRAZIONE Di erenziazione Collegamento come le parti di un sistema possono connessione di aree separate che spesso specializzarsi diventando uniche e de nite comporta la condivisione di ussi di nel loro sviluppo energia e informazioni ff fl fi Il Cervello Incarnato AREE SUPERIORI: -regioni corticali AREE CENTRALI: -regioni limbiche -talamo AREE INFERIORI: -cervelletto -tronco cerebrale I neuroni inviano impulsi elettrici lungo gli assoni, che alle loro estremità entrano in contatto con altre cellule attraverso strutture speci che chiamate sinapsi; quando raggiungono le sinapsi, i segnali elettrici inducono la secrezione di neurotrasmettitori che interagiscono con la membrana dei neuroni vicini evocando risposte di tipo eccitatorio o inibitorio ( usso di energia elettrochimica). Pro lo di Eccitazione Neurale: l’insieme dei neuroni che risultano eccitati contemporaneamente, creando un pattern di attivazione. I collegamenti neurali non sono statici, il cervello cambia continuamente le sue connessioni sinaptiche in risposta alle esperienze. fi fl fi STRUTTURE CEREBRALI INFERIORI Controllano processi siologici fondamentali come la respirazione, la regolazione della temperatura corporea e della frequenza cardiaca, stati di arousal e vigilanza. Implicate nelle reazioni di attacco-fuga-congelamento (vedi teoria polivagale di Porges). Partecipano al mantenimento dell’omeostasi siologica (equilibrio dell’organismo) attraverso meccanismi neuroendocrini (comportano sia la generazione di segnali nervosi, sia la secrezione di ormoni). Mediante i processi regolativi in queste aree tutte le componenti dell’organismo, dal sistema immunitario al sistema muscoloscheletrico, sono collegate alle strutture nervose contenute nella scatola cranica (cervello incarnato). fi fi STRUTTURE CEREBRALI CENTRALI Sono coinvolte nei meccanismi che mediano emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi speci ci. Sono coinvolte nell’integrazione della memoria e nel sistema dell’attaccamento che porta i piccoli mammiferi a dipendere dai genitori per la loro sicurezza e sopravvivenza. Permettono l’integrazione di una larga gamma di processi mentali basilari come l’attribuzione di signi cati, l’elaborazione dei segnali sociali e l’attivazione delle emozioni. fi fi STRUTTURE CEREBRALI SUPERIORI Sono coinvolte in funzioni più complesse quali percezione, pensiero e ragionamento. Le aree corticali frontali (le più avanzate in termini evolutivi) mediano la creazione delle rappresentazioni percettive e astratte su cui si basano i processi associativi del pensiero. Hanno funzioni integrative importanti che contribuiscono a coordinare e bilanciare i processi corticali e le attività delle aree limbiche, del tronco cerebrale e dei vari distretti dell’organismo. Collegano ai pattern di eccitazione neurale la percezione dei segnali sociali provenienti da altre persone. INTEGRAZIONE NEURALE AUTOREGOLAZIONE OTTIMALE bilanciamento e coordinamento delle attività di regioni cerebrali distinte in un insieme funzionale Relazioni Interpersonali Positive Relazioni Interpersonali stimolano la crescita di bre nervose di Abuso e Trascuratezza integrative inibiscono lo sviluppo dei meccanismi di integrazione neurale nella prima infanzia fi LO SVILUPPO DEL CERVELLO è un processo ESPERIENZA-DIPENDENTE Le esperienze della prima infanzia plasmano la regolazione della crescita e della sopravvivenza delle sinapsi, la regolazione delle risposte allo stress e la regolazione dell’espressione genica. Seppure in maniera ridotta, tutte le esperienze quotidiane possono contribuire a plasmare le strutture del nostro cervello, provocando l’attivazione di determinati circuiti, consolidando collegamenti preesistenti e inducendo la creazione di nuove sinapsi. L’assenza di esperienze può portare a morte cellulare (apoptosi) o a una diminuzione delle connessioni sinaptiche (processo di potatura). NASCITA i bambini nascono con un eccesso di neuroni geneticamente programmato CONNESSIONI SINAPTICHE sono regolate sia da informazioni genetiche sia dalle esperienze dell’individuo, le quali possono determinare quali geni vengono espressi, come e quando REGOLAZIONE EPIGENETICA le esperienze in uenzano direttamente le modalità con cui i geni vengono espressi e quindi la costruzione, il mantenimento e il ra orzamento dei collegamenti neurali ff fl LE ESPERIENZE INFLUENZANO I CIRCUITI CEREBRALI 1. Inducono la crescita e la di erenziazione del cervello attraverso processi “attività-dipendenti”. Portano a una maggiore attività neuronale che favorisce la creazione di nuovi neuroni e la formazione di nuove connessioni sinaptiche o il ra orzamento delle sinapsi esistenti. 2. L’eccitazione dei circuiti neurali può portare all’attivazione o espressione di geni con la produzione di proteine che rendono possibili cambiamenti strutturali, permettendo ai neuroni di formare nuovi collegamenti sinaptici o di rinforzare quelli già presenti. 3. Comunicazioni integrative stimolano la crescita di bre nervose integrative, cellule connettivali di natura brosa che o rono principalmente un sostegno strutturale al sistema nervoso. ff ff fi ff fi ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI circuiti integrativi hanno il compito di “decodi care” i di erenti tipi di segnali, di coordinare le informazioni che tali messaggi contengono e di “tradurle” e trasformarle in attività neurali e impulsi che vengono poi trasmessi alle varie regioni cerebrali REGIONI NEOCORTICALI ricevono input di natura somatosensoriale ed emozionale; ricevono altre forme di rappresentazioni: percettive, concettuali, linguistiche REGIONI LIMBICHE CENTRALI le informazioni vengono registrate e integrate con elementi più complessi che derivano dalle attività di processing delle stesse strutture limbiche e di aree paralimbiche adiacenti REGIONI PROFONDE inviano segnali (pattern di ussi di energia elettrochimica) relativi a dati siologici provenienti dall’intero organismo alle strutture limbiche centrali fi fl fi ff In che modo le Esperienze Plasmano la Mente? Le esperienze possono avere un ruolo importante nel determinare non solo quali informazioni arrivano alla mente, ma anche come la mente elabora tali informazioni elaborare signi ca costruire signi cati da pattern nei ussi di energia, creare simboli a partire da pro li di eccitazione neurale fi fi fi fl LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE DEL CERVELLO PROCESSI NEURALI, IMMUNOLOGICI, ENDOCRINI, METABOLICI, CARDIOVASCOLARI, CERVELLO MUSCOLO-SCHELETRICI “ORGANO SOCIALE” CORPO COMPLESSITÀ EMISFERI ALTRI CERVELLI AREE CEREBRALI CIRCUITI GRUPPI NEURONALI NEURONE UNITÀ Teoria dei Sistemi Complessi: un sistema complesso ha una proprietà “auto-organizzante” che emerge nelle interazioni tra le sue componenti Il processo (incarnato e relazionale) emergente dei ussi di energia e informazioni all’interno del corpo e delle relazioni interpersonali è un aspetto centrale della mente Processo Regolativo in quanto auto-organizza il movimento dei ussi di energia e informazioni all’interno dell’organismo e nelle interazioni con gli altri muove il sistema verso stati più essibili, AUTO-ORGANIZZAZIONE adattivi e armonici attraverso l’integrazione INTEGRAZIONE AUTOREGOLAZIONE connessioni sinaptiche e sociali fl fl fl NATURA CULTUR GENI ESPERIENZE Le esperienze in uenzano l’espressione dei geni: esse inducono cambiamenti nei meccanismi molecolari epigenetici che regolano l’espressione genica. I geni e la loro regolazione in uenzano le risposte alle esperienze: certi temperamenti possono provocare determinate risposte genitoriali. Lo sviluppo della mente ha caratteristiche “ricorsive”: ciò che una mente presenta al mondo può rinforzare questi stessi aspetti In che modo geni, meccanismi epigenetici ed esperienze interagiscono nello sviluppo di un individuo? fl fl GENI ESPERIENZE REGOLAZIONE EPIGENETICA Il 50% dei tratti di personalità è attribuibile a fattori ereditari. Di erenze di genere e aspettative culturali possono essere un fattore che indirizza lo sviluppo in direzioni che si autorinforzano nel corso della vita. La comparsa di disturbi psicologici può essere direttamente in uenzata da come l’ambiente o re sostegno o produce condizioni di stress (es. bambini esposti a traumi hanno cambiamenti epigenetici che rendono l’asse ipotalamo- ipo si-surrene meno adattivo). ff fi ff fl Le “Esperienze Relazionali” hanno un’in uenza fondamentale sul cervello Processi che controllano l’Attribuzione dei Signi cati Regolazione delle Funzioni dell’Organismo Percezioni Circuiti Neurali Organizzazione della Sociali Memoria Modulazione delle Emozioni Capacità di Comunicazione fi fl PROCESSI DI ATTACCAMENTO L’attaccamento si basa su una comunicazione co aborativa, una scambio contingente di segnali tra due persone nel rispetto della diversità dei due individui coinvolti che allo stesso tempo crea una connessione indulgente ed empatica. Durante le fasi iniziali dello sviluppo, genitore e glio si “sintonizzano” sulle sensazioni e le interazioni dell’altro. Attaccamento Sano e Sicuro: è necessario che il genitore sia in grado di percepire gli stati mentali del bambino e di rispondere in modo adeguato. La capacità del genitore di ri ettere sulla vita mentale del bambino gli consente di essere sensibile ai segnali del bambino e di rispondere alle sue esperienze interne, non soltanto ai suoi comportamenti esterni. fl ll fi MINDSIGHT (Siegel) la capacità di vedere il nostro mondo interno e il mondo interno degli altri Permette comunicazioni integrative in cui gli individui sono rispettati per le loro di erenze e si creano connessioni empatiche che legano una mente a un’altra. Pattern di comunicazione interpersonale rispettosi ed empatici vengono registrati attraverso varie forme di memoria e plasmano verso l’integrazione lo sviluppo delle strutture cerebrali del bambino. IPOTESI (Siegel): l’integrazione interpersonale promuove la crescita di bre nervose integrative, favorendo un’autoregolazione sana. ff fi Regolazione e Coscienza COME EMERGE LA MENTE ALL’INTERFACCIA TRA FUNZIONI NEURALI E RELAZIONI INTERPERSONALI? REGOLAZIONE CONSAPEVOLEZZA ESPERIENZA SOGGETTIVA REGOLAZIONE Richiede di monitorare e poi modi care ciò che vogliamo regolare. Nella regolazione delle emozioni monitoriamo i nostri stati interni e modi chiamo i gradi di arousal ed eccitazione per raggiungere un maggiore equilibrio. La regolazione deriva dall’integrazione. fi fi ESPERIENZA SOGGETTIVA L’esperienza soggettiva della consapevolezza non è misurabile, in altre parole l’aspetto qualitativo dell’esperienza è un mondo privato che si può cercare di condividere o di comunicare in modo approssimativo. Esperienze condivise in cui una persona si avvicina al mondo interno dall’altra danno origine a outcome positivi dimostrabili scienti camente (es. quando un genitore si sintonizza sull’esperienza soggettiva interna del glio promuove la crescita del bambino). Anche se non possiamo quanti care l’aspetto qualitativo dell’esperienza, possiamo osservare esperienze di sintonizzazione e misurarne i vari esiti evolutivi. fi fi fi CONSAPEVOLEZZA Come arriviamo ad avere un senso soggettivo di cognizione e chiarezza su qualche cosa. Attenzione Focalizzata è una funzione della consapevolezza che permette alla mente di scegliere e cambiare le traiettorie del suo funzionamento. Il senso di consapevolezza è plasmato direttamente dalle esperienze relazionali in cui possiamo condividere il nostro senso di conoscenza, signi cato e connessione che creiamo insieme. Può essere usata intenzionalmente per coltivare l’integrazione nelle nostre vite neurali e relazionali (es. mindfulness) fi