Velocità di Equilibrio Nello Scambio Gassoso Polmonare PDF

Document Details

ShinyUtopia5906

Uploaded by ShinyUtopia5906

Università degli Studi di Milano Statale

Tags

Fisiologia polmonare Scambio gassoso Emocronologia Fisiologia umana

Summary

Il documento descrive i fattori che influenzano la velocità di scambio gassoso polmonare, compresi l'affinità dell'emoglobina per l'ossigeno e le caratteristiche della membrana alveolo-capillare. Inoltre, analizza il ruolo del tempo di transito e dell'esercizio fisico, e il fattore della pressione atmosferica ad alta quota nel processo.

Full Transcript

VELOCITÀ DI EQUILIBRIO NELLO SCAMBIO GASSOSO POLMONARE La velocità con cui l'ossigeno si lega all'emoglobina (e quindi la velocità di raggiungimento dell'equilibrio nello scambio gassoso) dipende da diversi fattori, tra cui: 1. Affinità dell'emoglobina per l'ossigeno: Maggiore è l'affinità, più r...

VELOCITÀ DI EQUILIBRIO NELLO SCAMBIO GASSOSO POLMONARE La velocità con cui l'ossigeno si lega all'emoglobina (e quindi la velocità di raggiungimento dell'equilibrio nello scambio gassoso) dipende da diversi fattori, tra cui: 1. Affinità dell'emoglobina per l'ossigeno: Maggiore è l'affinità, più rapido è il legame. 2. Caratteristiche della membrana alveolo-capillare: La velocità è influenzata dalle caratteristiche della membrana alveolo-capillare: Spessore della membrana: Una membrana normale facilita la diffusione rapida. Un aumento dello spessore (come nella fibrosi polmonare o nell'edema interstiziale) riduce la velocità. Area di scambio: Una riduzione dell'area di scambio (come nell'enfisema polmonare) rallenta la diffusione. Riserva di Capillari e Ipossia Normalmente, una parte dei capillari polmonari non è utilizzata, rappresentando una riserva che può essere reclutata in caso di necessità. Tuttavia, in alcune situazioni, l'equilibrio nello scambio gassoso non viene raggiunto. Questo porta a un'ipossiemia, caratterizzata da un gradiente alveolo-capillare (una differenza di pressione parziale tra l'alveolo e il capillare). La capacità di diffusione polmonare per l'ossigeno (DLO2) è un parametro che quantifica la facilità con cui l'ossigeno passa attraverso la barriera alveolo-capillare. Tempo di Transito e Raggiungimento dell'Equilibrio Il raggiungimento dell'equilibrio dipende anche dal tempo di transito del sangue nei capillari: Tempo di transito breve: Se il tempo di transito è molto ridotto (ad esempio, a causa di un aumento della gittata cardiaca), l'equilibrio potrebbe non essere raggiunto. Tempo di transito aumentato: Un aumento del tempo di transito può permettere il raggiungimento dell'equilibrio, ma se la capacità di diffusione è compromessa, l'equilibrio potrebbe non essere raggiunto in ogni caso. Trasporto limitato dalla perfusione: In queste condizioni, sebbene l'equilibrio non si raggiunga, il gradiente di pressione parziale permane più a lungo, aumentando la quantità di ossigeno che passa tra alveoli e capillari. Fattori Combinati: Capacità di Diffusione e Flusso Il tempo necessario per raggiungere l'equilibrio dipende dalla combinazione di: Capacità di Diffusione: È correlata allo spessore della membrana. Un aumento dello spessore riduce la velocità di diffusione. Flusso: Un aumento del flusso sanguigno riduce il tempo di transito. Quando la capacità di diffusione si riduce o il flusso aumenta (o entrambi), l'equilibrio viene raggiunto più tardi o non viene raggiunto affatto. Esercizio Muscolare e Alta Quota: Fattori che Influenzano la Diffusione Esercizio Muscolare: Durante l'esercizio, il tempo di transito si riduce a causa dell'aumento della gittata cardiaca. Tuttavia, la velocità del flusso non aumenta proporzionalmente, grazie alla dilatazione dei vasi e al reclutamento di nuovi capillari. L'equilibrio viene comunque raggiunto perché: Aumento della capacità di diffusione: Aumenta l'area di scambio e quindi la diffusione. Aumento del gradiente: L'attività metabolica aumenta l'estrazione di ossigeno, riducendo la pressione parziale di ossigeno nel sangue venoso e aumentando il gradiente alveolo-capillare. Aumento della pressione parziale di ossigeno alveolare: L'aumentata ventilazione immette più ossigeno nell'alveolo, aumentando la pO2 alveolare. Il gradiente e la capacità di diffusione sono aumentati rendendo la diffusione più rapida. Alta Quota: In alta quota, la pressione atmosferica e quindi la pressione parziale dell'ossigeno inspirato diminuiscono. Conseguentemente: Riduzione della pO2 alveolare: A causa della minore pO2 nell'aria inspirata, la pO2 alveolare si riduce. Aumento della ventilazione: I recettori sensibili alla riduzione della pO2 stimolano l'iperventilazione per compensare l'ipossia. Questo però non è sufficiente. Riduzione della pCO2 alveolare: L'iperventilazione elimina più anidride carbonica, riducendo la pCO2 alveolare. Riduzione del gradiente: La pO2 nel sangue arterioso non riesce a raggiungere l'equilibrio con la bassa pressione alveolare, a causa della riduzione del gradiente di diffusione. Aumento della gittata cardiaca: La gittata cardiaca aumenta per trasportare più sangue, compensando il minore contenuto di ossigeno per unità di volume di sangue. Minore tempo di transito: A causa dell'aumento della gittata cardiaca, il tempo di transito si riduce, ostacolando il raggiungimento dell'equilibrio. In alta quota, il gradiente di pressione parziale per la diffusione dell'ossigeno è inferiore, e l'equilibrio non viene sempre raggiunto. Combinazione di Esercizio e Alta Quota: L'esercizio fisico in alta quota peggiora ulteriormente la situazione: Aumento dell'estrazione di ossigeno: L'esercizio aumenta l'estrazione di ossigeno, riducendo la pO2 nel sangue venoso. Aumento del flusso e riduzione del tempo di transito: Aumenta ulteriormente la velocità del sangue e riduce il tempo di transito, rendendo ancora più difficile raggiungere l'equilibrio. Conclusioni La velocità di equilibrio nello scambio gassoso è un equilibrio dinamico, influenzato da molteplici fattori. L'interazione tra capacità di diffusione, tempo di transito e gradiente di pressione parziale determina l'efficienza dello scambio gassoso in diverse condizioni fisiologiche e patologiche. Spero che questa rielaborazione sia utile per lo studio. APNEA E REBREATHING: ALTERAZIONI DELLA PRESSIONE PARZIALE DEI GAS In questa sezione, esploreremo come la pressione parziale dei gas (ossigeno e anidride carbonica) si modifica in condizioni di apnea e rebreathing. Apnea Durante l'apnea, ovvero la sospensione della respirazione, si verificano le seguenti modifiche: Riduzione della pO2: L'ossigeno viene continuamente consumato dal corpo, ma non viene reintegrato attraverso la ventilazione. Ciò causa una progressiva diminuzione della pO2 alveolare. La velocità di questa riduzione dipende dal volume polmonare iniziale: maggiore è il volume, più lento è il calo di pO2. Aumento della pCO2: L'anidride carbonica viene prodotta continuamente dal metabolismo, ma non viene eliminata con l'espirazione. Ciò causa un aumento della pCO2 alveolare. Rebreathing Il test del rebreathing consiste nel far respirare un individuo in un sacco, con un volume di gas in cui la concentrazione di CO2 aumenta ad ogni espirazione, influenzando così la pCO2 alveolare. Questo test è usato per valutare la risposta ventilatoria all'ipercapnia. Ecco cosa succede: Aumento della pCO2 alveolare: La pCO2 nell'aria inspirata aumenta progressivamente, portando a un incremento della pCO2 alveolare e, di conseguenza, della pCO2 arteriosa. Stimolo dei chemocettori: L'aumento della pCO2 arteriosa stimola i chemocettori, causando un aumento della ventilazione. Relazione tra Ventilazione Alveolare e Pressioni Parziali dei Gas La pressione parziale dei gas nell'alveolo dipende dal bilancio tra entrate e uscite: Ossigeno: L'entrata dipende dalla ventilazione, mentre l'uscita dal consumo di ossigeno. Anidride carbonica: L'entrata dipende dalla produzione di CO2, mentre l'uscita dalla ventilazione. Effetti della Ventilazione sulla pO2 e pCO2 Normoventilazione: Nella normale ventilazione, si ha un bilancio tra entrate e uscite, con una pO2 di circa 100 mmHg e una pCO2 di circa 40 mmHg. Iperventilazione: Aumentando la ventilazione, entra più ossigeno di quanto ne viene consumato, e viene eliminata più anidride carbonica di quanta ne viene prodotta. La pO2 può aumentare, ma è limitata dalla pO2 dell'aria inspirata, mentre la pCO2 si riduce. Ipoventilazione: In caso di ipoventilazione, entra meno ossigeno di quanto ne viene consumato, e si elimina meno anidride carbonica di quanto ne viene prodotta. La pO2 si riduce rapidamente e la pCO2 aumenta. Variazioni dell'Attività Metabolica L'aumento dell'attività metabolica (e quindi del consumo di O2) porta a: Diminuzione della pO2: Se la ventilazione non aumenta adeguatamente, la pO2 si riduce. I sistemi di controllo fanno aumentare la ventilazione. Aumento della pCO2: Se la ventilazione non aumenta in proporzione alla produzione di CO2, la pCO2 aumenta. L'esercizio muscolare, ad esempio, porta a un aumento della ventilazione che è leggermente maggiore di quanto sarebbe necessario per mantenere costanti pO2 e pCO2. Di conseguenza la pO2 alveolare può aumentare. Relazione tra pCO2 e Ventilazione La pCO2 alveolare è direttamente proporzionale alla produzione di CO2 e inversamente proporzionale alla ventilazione. Raddoppiando la ventilazione, si dimezza la pCO2 (a parità di produzione di CO2). Effetto della Gravità sulla Distribuzione della Ventilazione e Perfusione Distribuzione della Perfusione: La perfusione non è omogenea nel polmone, con perfusione maggiore nelle basi e minore negli apici, a causa della gravità. Distribuzione della Ventilazione: Anche la ventilazione non è distribuita uniformemente. Gli alveoli delle basi sono compressi dal peso del polmone sovrastante, quindi risultano più piccoli ma con compliance maggiore. Gli alveoli degli apici, distesi, sono a compliance ridotta. A parità di pressione, gli alveoli delle basi si espandono maggiormente durante l'inspirazione. Rapporto Ventilazione/Perfusione (V/Q): Basi: Perfuse in eccesso rispetto alla ventilazione, con bassa pO2 e alta pCO2. Apici: Ventilati in eccesso rispetto alla perfusione, con alta pO2 e bassa pCO2. Metà altezza: Il rapporto V/Q è uguale a 1. Conseguenze del V/Q Alterato Alveolo Non Ventilato ma Perfuso (V/Q = 0): La composizione dell'aria alveolare tende ad equilibrarsi con quella del sangue venoso (bassa pO2 e alta pCO2). Alveolo Ventilato ma Non Perfuso: Simile allo spazio morto, dove l'ossigeno non viene portato via e la pCO2 rimane nulla. Misura della Capacità di Diffusione e Saturimetria Capacità di Diffusione La capacità di diffusione del polmone per l'ossigeno (DLO2) è la correlazione tra flusso di ossigeno e gradiente medio di pO2. Non è direttamente misurabile. Si misura invece la capacità di diffusione per il monossido di carbonio (DLCO), poiché l'affinità dell'emoglobina per il monossido di carbonio è molto elevata, il gradiente pCO nel sangue è sempre zero, e la pCO alveolare può essere misurata. Diffusione dell'Ossigeno: Raggiunge l'equilibrio dopo un terzo del percorso nel capillare. Diffusione del Monossido di Carbonio: Raggiunge l'equilibrio immediatamente, saturando l'emoglobina con pochissima pressione parziale. Diffusione dei gas senza affinità con l'emoglobina: Raggiungono l'equilibrio molto rapidamente, rimanendo nel plasma. Metodo del Respiro Singolo per la Misura della DLCO: 1. Si fa inspirare al soggetto una miscela di gas con una bassa concentrazione di monossido di carbonio. 2. Si misura la pCO alveolare alla fine dell'espirazione. 3. Si calcola il flusso di monossido di carbonio come differenza tra la quantità inspirata ed espirata. 4. Si divide il flusso per la pCO alveolare per ottenere la DLCO. 5. Si usa poi una tabella di conversione per risalire a DLO2 Saturimetro Il saturimetro misura la saturazione di ossigeno dell'emoglobina utilizzando la spettrofotometria. Ecco come funziona: Emissione di luce: Un emettitore emette luce a due lunghezze d'onda: una nel rosso, assorbita dall'emoglobina deossigenata, e una nell'infrarosso, assorbita dall'emoglobina ossigenata. Rilevazione: Un rilevatore misura quanta luce viene assorbita a ciascuna lunghezza d'onda. Calcolo della saturazione: Il rapporto tra le assorbanze fornisce la percentuale di emoglobina ossigenata (saturazione). Il saturimetro rileva i diversi momenti della saturazione durante il ciclo cardiaco, sottraendo l'assorbimento non pulsatile per ottenere la saturazione nel sangue arterioso. L'accuratezza del saturimetro può essere influenzata da condizioni come danni cutanei, unghie sfaldate, pelle scura, ipotermia e luce ambientale intensa. Spero che questa rielaborazione sia utile per lo studio.

Use Quizgecko on...
Browser
Browser