Riassunto del Principio della Competenza PDF
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Università degli Studi di Siena
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Questo documento fornisce una mappa concettuale sul principio della competenza in contabilità. Si concentra sui margini patrimoniali e sulla struttura finanziaria dell'azienda. Il documento fornisce un riassunto dei principali concetti relativi al principio della competenza.
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made for free at coggle.it MARGINI PATRIMONIALI (=differenze fra Montanti (IMI+IMM+IMF) - MP di Elementi): grandezze margine : Margine strutturale di primo livello (MS') patrimonio netto risultato economico di periodo ( patrimonio netto finale - patrimonio netto iniziale) PP [Patrimonio /capitale permanente] MP [mezzi propri] mette in relazione: IM, PP, MP e Pcon==> PP= MP + Pcon Pcon [passività consolidate] Pcor [Passività correnti]--> debiti esigibili entro (IMI+IMM+IMF) - PP Margine strutturale di secondo livello Risconti, attivi e passivi, i costi o i ricavi che hanno avuto l’anno (debiti verso fornitori, prestiti bancari a (MS'')==rappresentano un indicatore della solidità finanziaria manifestazione finanziaria nell’esercizio in corso, ma la cui breve termine, imposte da pagare, ecc.). di un'azienda, in particolare la capacità di finanziare le competenza economica riguarda, in parte, anche LI [liquidità immediate]---> denaro disponibile attività aziendali con fonti di capitale adeguate e a lungo l’esercizio successivo (cassa, conti bancari). termine. LD [liquidità differite]--> crediti a breve termine risconti attivi-->costi esigibili (non disponibili subito in denaro liquido) risconti passivi-->ricavo MS" < 0 POSITIVO, perché l'azienda ha sufficienti risorse a lungo termine per coprire le immobilizzazioni RM [ rimanenze in magazzino] nel risconto prima manifestazione finanziaria e poi MS''> 0 NEGATIVO l'azienda non ha risorse sufficienti a coprire le immobilizzazioni, deve quindi ricorrere economica Margine di Tesoreria (MT)== è un indicatore della capacità a finanziamenti e prestiti dell'azienda di far fronte agli impegni finanziari a breve mette in correlazione: LI, LD, Pcor MT= (LI+LD) - Pcor SCRITTURE DI RETTIFICA termine con le proprie risorse liquide o quasi liquide. MT > 0 POSITIVA perché ci sono risorse liquide sufficienti ai debiti esigibili MT < 0 NEGATIVA non ha risorse sufficienti per coprire le proprie costi anticipati--> risconto attivo passività a breve termine ricavi anticipati--> risconto passivo costi posticipati--> rateo passivo ricavo posticipato--> rateo attivo rettificare = correggere eliminando eventuali errori RETTIFICHE tramite RATEI E RISCONTI Patrimonio /capitale circolante netto (PCN): un indicatore mette in correlazione: LI, LD, RM, Pcor fondamentale della liquidità aziendale e misura la capacità dell'azienda di coprire le passività a breve termine con le PCN= (LI+LD+RM) - Pcor attività correnti. PCN >0 POSITIVA liquidità ben gestita in grado di coprire eventuali imprevisti PCN < 0 NEGATIVA liquidità insufficiente per coprire obbligazioni correnti... rischio di dover ricorrere ad esempio a finanziamenti anche costosi Ratei, attivi o passivi, i costi o i ricavi che al 31 dicembre non hanno avuto ancora la rispettiva manifestazione finanziaria, pur interessando per una quota di essi, la competenza dell’esercizio in corso. Una parte dei costi sono stati utilizzati nei processi produttivi nell’esercizio; oppure 11 PRINCIPIO DELLA COMPETENZA l’azienda ha beneficiato di parte dei ricavi che vedranno la loro manifestazione finanziaria nell’esercizio futuro RIMANENZE FINALI E INIZIALI ratei attivi--> ricavi ratei passivi--> costi nel rateo prima manifestazione economica e poi finanziaria SCRITTURE D'INTEGRAZIONE al termine dell'esercizio si registrano costi o beni che al termine dell'esercizio avanzano nel magazzino (rimanenze)==> procedura ricavi che durante l'esercizio non hanno avuto dell'inventario fisico dei beni rimasti evidenziazione contabile o finanziaria 1. rettifica nel conto economico portando il conto rimanenze finali nei ricavi, riducendo contabilizzare le passività fittizie l'entità del costo di acquisto principio dellla prudenza per un bilancio 2. si registrano poi nell' ATTIVO DELLO STATO PATRIMONIALE 3. il 1 gennaio dell'esercizio successivo si reinseriscono nel conto economico attendibile (DARE C.E) Rimanenze iniziali a (AVERE S-P) Rimanenze in magazzino € FONDI RISCHI E SVALUTAZIONE CREDITI Dare (C.E) Svalutaz.credito cliente “A” a Avere (S.P) Fondo svalutazione credito. In caso di: crediti assolutamente inesigibili--> perdita su crediti crediti ben identificati di dubbia esigibilità --> fondo svalutazione crediti rischio generico di insolvenza sui residui crediti--> fondo rischi su debiti In assenza di rischi di perdite specifiche, al termine dell’esercizio si rileva un rischio generico di insolvenza. SCRITTURE D'INTEGRAZIONE: PROCEDURA DI AMMORTAMENTO si applica sui beni a ratei attivi e passivi fecondità ripetuta ( IMMOBILIZZAZIONI). 1) si determina l’ammontare dei crediti: fatture da ricevere o da emettere---ricavi/ costi Ogni anno dovremo raffrontare il valore del fondo esistente con il dell'esercizio in corso mancanti della registrazione La quota annua dell’ammortamento indica la porzione di 2) si stabilisce la percentuale di insolvenza: nuovo calcolo. valore ceduto dal bene e immessa nei processi produttivi e contabile., la cui contabilizzazione è rimandata all'esercizio successivo. La mancanza di una fattura o ricevuta rende quindi automaticamente trasferita nel costo dei prodotti 3) si adegua il fondo in maniera che raggiunga l’importo definito: necessario registrare il costo o il ricavo nell'esercizio di fabbricati o ai servizi resi. Verifica : se il fondo non esiste, la svalutazione crediti da competenza durante la ricognizione eseguita al momento eseguire sarà TOTALE. dellle scritture di assestamento i criteri per calcolare gli ammortamenti sono: Quando invece il fondo esiste, procediamo con l’adeguamento per la differenza. Le scritture saranno: DARE (C.E) Svalutazione crediti a AVERE(S.P) Fondo rischi su crediti FONDI PER RISCHI E ONERI a quote costanti per rischi--> passività di natura determinata ed esistenza probabile per oneri--> passività di natura determinata ed esistenza certa (x gli esercizi a quote decrescenti successivi) Occorre una stima compresa fra i valori massimi e minimi della variabilità del a quote variabili possibile o probabile valore del rischio. possono essere rilevati mediante: oggi molti scelgono di versare la quota TFR a un fondo procedimento diretto----per imm. immateriali (nell'attivo) pensione a cui penserà l'azienda mensilmente==> non servirà alla fine dell'esercizio "TFR maturato nell'anno" procedimento indiretto--- per imm. materiali (nel TFR (Trattamento di Fine Rapporto) = identifica il debito che passivo) l’impresa ha accumulato nei confronti di ciascun dipendenti assunto. TFR maturato (costo) a Fondo TFR (passivo) elementi chiave della procedura di ammortamento VS (valore storico del Bene a Fecondità ripetuta) VU (vita utile del bene a fecondità ripetuta) QA (quota di ammortamento annuale) FA (Fondo di ammortamento)--> passività fittizia VR (valore residuale del bene a fecondità ripetuta)