La struttura del sindacato - Lezione 5 - PDF
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Le slide presentano una panoramica della struttura del sindacato, descrivendo i livelli verticali e orizzontali, e le caratteristiche del sindacalismo dei lavoratori e dei datori di lavoro. Sono inclusi nel documento anche i livelli provinciali, regionali e nazionali.
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Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo#...
Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura del sindacato Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura del sindacato: caratteri Gli avvenimenti storici e il contesto socio-economico hanno influito sulla determinazione delle caratteristiche del sindacalismo dei lavoratori italiano: «debolezza e informalità dell’organizzazione; prevalenza delle strutture territoriali-orizzontali su quelle di categoria e di mestiere, con tendenze ricorrenti alla centralizzazione; assenza del sindacato dai luoghi di lavoro», ideologizzazione (Carinci, De Luca Tamajo, Tosi, Treu, Diritto sindacale, VIII ed., Torino, 2018, 76). Al contrario, il sindacalismo dei datori di lavoro non si suddivide più di tanto per la posizione ideologica perseguita, ma secondo diversi criteri: settore economico, dimensioni delle imprese, natura pubblica o privata dell’imprenditoria. Per il resto la struttura organizzativa del sindacato dei datori di lavoro si è modellata su quella dei lavoratori. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura del sindacato: verticali e orizzontali I sindacati si strutturano secondo una duplice linea organizzativa coesistente: verticale e orizzontale. Dal punto di vista verticale, le organizzazioni sindacali si distinguono per la categoria merceologica rappresentata (sindacato nazionale, regionale, territoriale dei metalmeccanici, dei tessili, dei chimici ecc.); Ogni confederazione sindacale si suddivide in senso orizzontale in base all’ambito geografico di riferimento, raccogliendo le strutture territoriali delle diverse categorie rappresentate in senso trasversale (Camere del lavoro per la CGIL; Unioni sindacali per la CISL; Camere sindacali per la UIL); La distinzione corrisponde a una fondamentale divisione di ruoli: le strutture orizzontali determinano gli indirizzi di politica sindacale per l’organizzazione; le strutture verticali sono competenti per la conduzione dell’attività contrattuale nelle categorie di riferimento. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura del sindacato: i livelli verticali La struttura organizzativa verticale del sindacato di categoria è attualmente basata su quattro livelli. Le strutture presenti nei luoghi di lavoro (RSA o RSU); Il livello territoriale, nel quale si collocano le associazioni sindacali di categoria comprensoriali (es. per i metalmeccanici, FIOM Torino); Il livello regionale, ove confluiscono le strutture territoriali regionali di categoria (es. FIOM Piemonte); Il livello nazionale, dove si collocano le strutture di vertice, ossia le federazioni nazionali di categoria (es. FIOM per i metalmeccanici). Poi esistono diverse confederazioni sindacali internazionali ed europee sia dei lavoratori (ITUC, CES), sia dei datori di lavoro (Business Europe). Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura del sindacato: i livelli orizzontali La struttura organizzativa orizzontale del sindacato è attualmente basata su tre livelli. Il livello provinciale o comprensoriale (es. Camera del lavoro di Torino per la CGIL; Unione sindacale di Torino per la CISL; Camera sindacale di Torino per la UIL), dove confluiscono le strutture verticali comprensoriali di categoria (es. FIOM Torino; FILCTEM Torino); Il livello regionale (es. CGIL Piemonte; CISL Piemonte; UIL Piemonte), ove confluiscono tutte le strutture provinciali o comprensoriali di una data Regione (es. Camera del lavoro di Torino; Camera del lavoro di Novara ecc.); Il livello nazionale, dove si collocano le strutture di vertice (le confederazioni CGIL, CISL e UIL), ove confluiscono le strutture regionali delle confederazioni (es. CGIL Piemonte; CGIL Lombardia ecc.). Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura del sindacato: il pluralismo sindacale Il sindacalismo dei lavoratori, come visto, si differenzia soprattutto per il diverso orientamento ideologico delle singole confederazioni. CGIL, Confederazione Generale Italiana del Lavoro, fondata a Roma nel 1944, con una componente di ispirazione socialista (minoritaria) e una componente di ispirazione comunista (maggioritaria); CISL, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, nata nel 1948 da una scissione interna alla CGIL, di ispirazione cattolico-cristiana, a lungo vicina al partito della Democrazia Cristiana; UIL, Unione Italiana del Lavoro, anch’essa frutto di una scissione interna alla CGIL avvenuta nel 1950, che raggruppa componenti socialiste, repubblicane e socialdemocratiche, UGL, Unione Generale del Lavoro, ex CISNAL, fondata nel 1950, ispirata ai principi della destra sociale. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 1 La struttura delle organizzazioni datoriali Il sindacalismo dei datori di lavoro, come visto, si struttura principalmente come sindacalismo di risposta e riproduce i modelli organizzativi dei sindacati dei lavoratori nonché la struttura verticale e orizzontale, con prevalenza di queste ultime. Confindustria opera nell’industria e nel terziario avanzato. Si struttura a livello orizzontale in associazioni territoriali indicativamente corrispondenti alle province e comprende diverse federazioni nazionali di categoria (Federmeccanica, Federchimica). Altre confederazioni datoriali sono Confcommercio per il settore terziario e del commercio, la Coldiretti, per il settore agricolo, Confapi, confederazione della piccola e media industria. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 2 La struttura del sindacato L’organizzazione nei luoghi di lavoro ed enti bilaterali Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 2 L’organizzazione dei lavoratori nei luoghi di lavoro L’espressione degli interessi collettivi dei lavorativi in azienda è stata dal 1906 agli anni ’60 affidata alla commissione interna, che costituiva una rappresentanza dei lavoratori non associativa costituita su base elettiva; Aveva una matrice contrattuale, essendo stata regolata per la prima volta da un accordo sindacale nel settore metalmeccanico. Progressivamente, le confederazioni sindacali, dapprima la CISL, poi sostenuta dalla CGIL, cominciarono a manifestare l’esigenza di costituire all’interno dei luoghi di lavoro rappresentanze organizzate che avessero un legame diretto con il sindacato. Nacquero, così, le sezioni sindacali in azienda, le quali tuttavia si diffusero in poche aziende industriali. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 2 L’organizzazione dei lavoratori nei luoghi di lavoro In corrispondenza con l’autunno caldo del 1969, il sistema delle Commissioni interne e delle sezioni sindacali entra in crisi per l’incapacità di convogliare la forte domanda di partecipazione dei lavoratori. Nacquero così le nuove strutture dei delegati di fabbrica, che non erano necessariamente iscritti al sindacato, ma erano eletti da un gruppo ristretto e omogeneo di lavoratori (es. reparto), rappresentando i loro interessi. I delegati dei vari reparti di un’azienda costituivano il Consiglio di fabbrica, che era un organismo non associativo. Con il patto federativo del 1972 sottoscritto da CGIL, CISL e UIL, i Consigli di fabbrica vennero riconosciuti come «l’istanza sindacale di base con poteri di contrattazione sui posti di lavoro». Alla sua formazione concorrevano gli iscritti alle tre Confederazioni e i lavoratori non iscritti che, su iniziativa delle stesse, per loro libera scelta intendono parteciparvi. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 2 L’organizzazione dei lavoratori nei luoghi di lavoro I Consigli di fabbrica, per volontà delle tre confederazioni sindacali, corrispondevano a quelle rappresentanze sindacali aziendali che lo Statuto dei lavoratori, intervenuto nel 1970, aveva introdotto all’art. 19. Nel corso degli anni ‘80 a fronte della crisi dell’unità confederale e della rappresentatività dello stesso sindacato confederale, questa forma di organizzazione sindacale in azienda entra in crisi. Per tale ragione, con il protocollo del luglio 1993, integrato dall’Accordo interconfederale del 20 dicembre 1993, viene introdotta una nuova forma di rappresentanza in azienda, la rappresentanza sindacale unitaria (RSU), e ne vengono definiti compiti e modalità costitutive. La RSU è un organismo elettivo che al contempo rappresenta l’insieme dei lavoratori e svolge il ruolo di struttura di rappresentanza dei sindacati in azienda. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 2 Gli enti bilaterali Gli enti bilaterali sono associazioni non riconosciute istituite dalla contrattazione collettiva per svolgere attività di interesse dei datori di lavoro e dei lavoratori della categoria merceologica di riferimento. Sono a composizione paritetica, essendo prevista la partecipazione di rappresentanti delle OOSS dei datori di lavoro e delle OOSS dei lavoratori; Ai sensi dell’art. 2, lett. h, d.lgs. N. 276/2003 costituiscono sedi privilegiate per la regolazione del mercato del lavoro attraverso: la promozione di una occupazione regolare e di qualità; l'intermediazione nell'incontro tra domanda e offerta di lavoro; la programmazione di attività formative e la determinazione di modalità di attuazione della formazione professionale in azienda; la promozione di buone pratiche contro la discriminazione e per la inclusione dei soggetti più svantaggiati; la gestione mutualistica di fondi per la formazione e l'integrazione del reddito; la certificazione dei contratti di lavoro e di regolarità o congruità contributiva; lo sviluppo di azioni inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro. Corso di Laurea: #corso# Servizi giuridici Insegnamento: #insegnamento# Diritto del lavoro (L-Z) Lezione n°: #lezione# Lezione n. 5 Titolo: #titolo# La struttura del sindacato Attività n°: #attività# 3 TEST DI AUTOVALUTAZIONE (DIDATTICA INTERATTIVA) Verificate le conoscenze fin qui acquisite svolgendo il test a risposta multipla proposto in questa sessione. Tempo previsto: 30 minuti