Igiene PDF - Introduzione Alla Salute
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Il documento fornisce un'introduzione all'igiene generale, esplorando concetti chiave come la definizione di igiene, gli obiettivi dell'igiene, l'evoluzione del concetto di salute, le diverse tipologie di malattie e la prevenzione.
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IGIENE GENERALE 1. De nizione di Igiene Cos’è l’igiene? L'igiene è una disciplina bio-sanitaria che ha come obiettivo la promozione e protezione della salute umana tramite interventi preventivi e l'identi cazione dei fattori determinanti delle malattie....
IGIENE GENERALE 1. De nizione di Igiene Cos’è l’igiene? L'igiene è una disciplina bio-sanitaria che ha come obiettivo la promozione e protezione della salute umana tramite interventi preventivi e l'identi cazione dei fattori determinanti delle malattie. Obiettivi dell’igiene: - Promozione della salute: migliorare le condizioni di vita e benessere. - Prevenzione delle malattie: ridurre l’incidenza e la di usione delle patologie. - Metodi epidemiologici: identi care i determinanti di salute e malattia. - Approccio individuale e collettivo: interventi mirati al singolo e alla popolazione nel suo insieme. Ambiti di intervento dell’igiene: 1. Epidemiologia descrittiva: - Descrive fenomeni di salute/malattia attraverso osservazioni sistematiche. - Utilizza dati statistici per comprendere distribuzioni spaziali e temporali. 2. Epidemiologia analitica: - Studia le cause delle malattie e le correlazioni tra fattori di rischio e patologie. - Si avvale di strumenti statistici e metodi scienti ci per formulare ipotesi e testarle. 3. Sanità pubblica: - Integra i risultati epidemiologici per creare politiche e strategie di prevenzione. - Interviene su determinanti sociali, economici e ambientali per migliorare la salute pubblica. 2. Evoluzione del concetto di salute De nizione storica di salute: Prima del XX secolo: - La salute era considerata come semplice assenza di malattia. - Le malattie erano caratterizzate da un alto tasso di letalità; la priorità era evitare la morte. Dal 1948 (OMS): - La salute viene ride nita come “stato di completo benessere sico, mentale e sociale”. - Questo include una valutazione soggettiva del proprio stato di salute. Determinanti della salute: 1. Fattori biologici: predisposizioni genetiche e condizioni siologiche individuali. 2. Fattori ambientali: qualità dell’aria, acqua, condizioni climatiche. 3. Fattori sociali: istruzione, lavoro, relazioni interpersonali. 4. Fattori economici: accesso alle risorse, disuguaglianze economiche. 5. Stili di vita: abitudini alimentari, attività sica, consumo di alcol e tabacco. La salute come diritto: Art. 32 della Costituzione italiana: - La salute è un diritto fondamentale dell'individuo e un interesse della collettività. - Garantisce cure gratuite agli indigenti e proibisce trattamenti obbligatori non previsti dalla legge. 3. Modelli di malattia Tipologie principali: 1. Unicausale: Malattia causata da un singolo agente (es. infezioni microbiche). fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi Esempi: - Malattie genetiche monogeniche (es. brosi cistica). - Malattie infettive (es. tubercolosi causata dal Mycobacterium tuberculosis). 2. Multifattoriale: Coinvolge più fattori genetici, ambientali e comportamentali. Tipico delle malattie cronico-degenerative (es. diabete, ipertensione, tumori). Caratteristiche delle malattie acute e croniche: Malattie acute: - Durata: breve, con decorso rapido. - Esordio: evidente e improvviso. - Esito: risoluzione rapida (guarigione o morte). - Esempi: in uenza, appendicite. Malattie croniche: - Durata: lunga, spesso per tutta la vita. - Esordio: subdolo e progressivo. - Esito: stabilizzazione, peggioramento o morte. - Esempi: diabete, malattie cardiovascolari, cancro. 4. Prevenzione De nizione: La prevenzione comprende interventi volti a promuovere il benessere e prevenire l’insorgenza, la progressione e le complicanze delle malattie. Livelli di prevenzione: 1. Prevenzione primaria: Target: individui sani. Azioni: - Vaccinazioni. - Educazione sanitaria (es. campagne contro il fumo). - Promozione di stili di vita salutari (dieta equilibrata, attività sica). Obiettivo: ridurre l’incidenza delle malattie. 2. Prevenzione secondaria: Target: persone con malattie non ancora sintomatiche. Azioni: - Screening diagnostici (es. mammogra e, test del PSA). - Trattamenti precoci per arrestare o rallentare la progressione. Obiettivo: individuare precocemente malattie per aumentare la probabilità di guarigione. 3. **Prevenzione terziaria: Target: pazienti con malattie conclamate. Azioni: - Riabilitazione post-infarto. - Terapie per prevenire ricadute o complicanze. Obiettivo: migliorare la qualità della vita e ridurre la mortalità. 5. Epidemiologia De nizione: L’epidemiologia è lo studio della distribuzione e dei determinanti della salute e delle malattie nelle popolazioni. fi fi fl fi fi fi Obiettivi: - Descrivere lo stato di salute di una popolazione. - Identi care i fattori di rischio per malattie speci che. - Valutare l’impatto di interventi preventivi e curativi. Tipi di studi epidemiologici: 1. Studi osservazionali: - Descrittivi: analizzano la prevalenza e incidenza delle malattie. - Analitici: studiano relazioni causa-e etto (es. studi caso-controllo). 2. Studi sperimentali: - Trial clinici randomizzati: valutano trattamenti o interventi. - Trial di comunità: analizzano l’e etto di interventi su larga scala. 6. Misure in epidemiologia Misure di frequenza: 1. Incidenza: - Misura il numero di nuovi casi in un determinato periodo in una popolazione a rischio. - Formula: nuovi casi / popolazione a rischio * tempo osservato. 2. Prevalenza: - Indica il numero totale di casi (vecchi e nuovi) in un determinato momento. - Tipologie: Prevalenza puntuale: riferita a un momento speci co. Prevalenza periodale: considera un arco di tempo più lungo. 3. Mortalità: - Misura il numero di decessi per una malattia in una popolazione. Relazioni tra incidenza e prevalenza: - La prevalenza aumenta se la durata della malattia è lunga o se l’incidenza cresce. - La prevalenza diminuisce con una maggiore letalità o una riduzione dei nuovi casi. 7. Malattie infettive De nizioni chiave: Endemia: - Malattia presente costantemente in una popolazione o area geogra ca. - Esempio: malaria in alcune regioni tropicali. Epidemia: - Aumento improvviso e rapido dei casi rispetto alla norma. - Esempio: in uenza stagionale durante un anno particolarmente aggressivo. Pandemia: - Epidemia che si estende su vasti territori, coinvolgendo più continenti o il mondo intero. - Esempio: COVID-19. Sporadicità: - Casi isolati di una malattia che si manifestano in modo discontinuo. Modalità di trasmissione delle malattie infettive: 1. Trasmissione diretta: - Contatto immediato con il soggetto infetto (es. mani, saliva, contatti sessuali). - Via aerea: inalazione di goccioline emesse da persone infette (es. tubercolosi, in uenza). fi fi fl ff ff fi fi fi fl 2. Trasmissione indiretta: Attraverso veicoli contaminati: - Acqua contaminata: trasmissione del colera. - Alimenti: tossinfezioni alimentari. - Oggetti: fomiti (es. maniglie, posate). 3. Vettori: Organismi animati che trasportano patogeni: - Meccanici: di ondono parassiti passivamente (es. mosche). - Obbligati: ospitano l’agente infettivo e ne permettono lo sviluppo (es. zanzara Anopheles per la malaria). 8. Immunopro lassi (Vaccinazioni) Tipologie di immunità: 1. Attiva: Generata dal sistema immunitario in risposta a infezioni o vaccini. Può essere: - Naturale: superamento di una malattia infettiva (es. immunità al morbillo dopo infezione). - Arti ciale: vaccini che stimolano una risposta immunitaria speci ca. 2. Passiva: Anticorpi trasferiti da un altro organismo. Può essere: —-- Naturale: immunità materna (anticorpi trasmessi al feto via placenta). - Arti ciale: sieri o immunoglobuline somministrati post-esposizione (es. immunoglobuline ——anti-HBV). Classi cazione dei vaccini: 1. Vivi attenuati: Contengono virus o batteri modi cati per essere meno patogeni. Esempi: vaccino MPR (morbillo, parotite, rosolia), Sabin (poliomielite orale). Caratteristiche: - Inducono una forte risposta immunitaria. - Raramente possono riacquistare virulenza in soggetti immunodepressi. 2. Inattivati: Contengono microrganismi uccisi (es. tramite calore o agenti chimici). Esempi: vaccini contro l’in uenza, il tifo, e il colera. Caratteristiche: - Richiedono dosi multiple per mantenere l’immunità. 3. A subunità o componenti del microrganismo: Utilizzano frammenti del patogeno, come antigeni puri cati. Esempi: vaccini contro il papillomavirus (HPV) e l’epatite B. 4. Ricombinanti: Antigeni prodotti con tecniche di ingegneria genetica. Esempi: vaccini HPV e meningococco B. Strategie di vaccinazione: 1. Vaccinazione universale: o erta a tutti i membri di una popolazione (es. vaccini obbligatori). 2. Catch-up: recupero di individui non vaccinati in età adulta. 3. Mop-up: identi cazione e vaccinazione di contatti stretti durante epidemie (es. morbillo). fi fi fi fi fi ff fl ff fi fi fi 9. Organizzazione del sistema sanitario Elementi costitutivi di un’organizzazione sanitaria: 1. Vertice strategico: Dirige l’organizzazione attraverso: - Piani cazione delle strategie aziendali. - Gestione delle risorse economiche e umane. Esempi: direttori generali, direttori sanitari. 2. Linea intermedia: Coordina e supervisiona le unità operative. Esempi: responsabili di dipartimenti, distretti e unità sanitarie. 3. Nucleo operativo: Comprende medici, infermieri e tecnici che erogano i servizi sanitari. Trasforma gli input in output sanitari (es. cure, diagnosi). 4. Servizi di supporto: Garantisce la funzionalità della struttura (es. farmacia, amministrazione, economato). Tipologie di sistemi sanitari: 1. Pluralistici: - Sistema basato su assicurazioni private. - Esempio: Stati Uniti. 2. Assicurativi sociali: - Sistemi con mutue obbligatorie regolate dallo Stato. - Esempi: Francia, Germania, Olanda. 3. Servizi sanitari nazionali: - Finanziati tramite la tassazione generale; l’assistenza è universale. - Esempi: Italia, Regno Unito. 10. Misure di prevenzione contro le malattie infettive Prevenzione primaria: Obiettivo: impedire l’insorgenza di malattie. Metodi: - Vaccinazioni (es. anti-polio, anti-morbillo). - Educazione sanitaria per promuovere comportamenti sicuri (es. igiene, uso del preservativo). Prevenzione secondaria: Obiettivo: evitare la progressione da infezione a malattia conclamata. Metodi: - Screening per infezioni latenti (es. test HIV, TB). - Chemiopro lassi per soggetti esposti a rischio. Prevenzione terziaria: Obiettivo: ridurre complicanze e migliorare la qualità della vita. Esempi: - Riabilitazione dopo infezioni gravi. - Monitoraggio a lungo termine per malattie croniche post-infettive. fi fi