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Questo documento tratta l'importanza dell'igiene e della salute per la prevenzione di malattie. Si focalizza su stili di vita sani, alimentazione corretta, ed evidenzia l'importanza di comportamenti individuali per una salute collettiva e di prevenzione primaria e secondaria.

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TITOLO DEL CAPITOLO IGIENE E SALUTE L’igiene è la disciplina che si propone di promuovere e conservare la salute sia individuale sia collettiva. L’igiene è una disciplina clinica caratterizzata da tre peculiarità: l’oggetto del proprio interesse non è l’uomo malato, bensì l’uomo “sano”; l’a...

TITOLO DEL CAPITOLO IGIENE E SALUTE L’igiene è la disciplina che si propone di promuovere e conservare la salute sia individuale sia collettiva. L’igiene è una disciplina clinica caratterizzata da tre peculiarità: l’oggetto del proprio interesse non è l’uomo malato, bensì l’uomo “sano”; l’ambito di intervento non è limitato solo al singolo individuo, bensì esteso all’intera collettività; le tipologie degli interventi non sono limitate all’uomo, ma sono estese anche all’ambiente fisico, biologico e sociale nel quale esso si trova inserito. “spesso non è necessario scoprire cose nuove ma vedere con occhi differenti ciò che già conosciamo” L'acqua del rubinetto è generalmente potabile e sicura, grazie ai rigorosi controlli di qualità che garantiscono la sua idoneità al consumo umano. Tuttavia, l'acqua in bottiglia di plastica può contenere microplastiche, il che la rende una scelta meno ideale, soprattutto per i bambini. Per i neonati e i bambini fino ai 10 mesi, è fondamentale scegliere un'acqua leggera, oligominerale e con un basso residuo fisso. Questo perché i nefroni, le unità funzionali del rene, non sono ancora completamente sviluppati e maturi. Un'acqua troppo ricca di sali minerali potrebbe sovraccaricare i reni, aumentando il rischio di infiammazione. L'acqua del rubinetto è trattata con cloro, una sostanza che svolge una funzione essenziale: elimina batteri e agenti patogeni, rendendo l'acqua sicura per il consumo umano. Inoltre, il cloro, in quantità adeguate, può supportare indirettamente la digestione, e le persone che bevono acqua del rubinetto tendono a soffrire meno di gastriti. Tuttavia, se il cloro viene eliminato tramite sistemi di filtraggio non adeguati, come alcuni depuratori domestici, l'acqua può diventare un terreno fertile per la proliferazione batterica, perdendo così la sua sicurezza microbiologica Alcune acque minerali, come Fiuggi o Panna, sono considerate presidi medico-chirurgici per via della loro composizione unica e degli effetti terapeutici riconosciuti. Sono utilizzate in specifici contesti clinici come veri e propri integratori. Tuttavia, un consumo quotidiano e immotivato di queste acque può essere paragonato all'assunzione di farmaci come l'aspirina senza una reale necessità, con il rischio di effetti indesiderati. Chi beve regolarmente acqua del rubinetto potrebbe beneficiare anche di un apporto di minerali che contribuiscono alla salute generale. Per esempio, in gravidanza, viene spesso somministrato un supplemento di ferro per prevenire o trattare l’anemia, ma l'assunzione di acqua del rubinetto potrebbe rappresentare un ulteriore supporto nutrizionale in alcune circostanze, contribuendo al mantenimento del benessere. 1 TITOLO DEL CAPITOLO L'igiene ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute, con lo scopo ideale che ogni persona nasca sana e mantenga il proprio stato di benessere al più alto livello possibile fino al naturale compimento della vita. La medicina preventiva e l'igiene operano su tre livelli principali: 1. Prevenzione primaria: mira a prevenire l'insorgenza delle malattie attraverso l'educazione sanitaria, la promozione di stili di vita sani e l'eliminazione dei fattori di rischio. 2. Prevenzione secondaria: (lavora sul soggetto sano) si concentra sulla diagnosi precoce e sull'intervento tempestivo per bloccare l'evoluzione di una patologia già insorta. Gli screening e i controlli periodici ne sono un esempio. 3. Prevenzione terziaria: si rivolge a migliorare la qualità della vita e a ridurre le complicazioni per le persone che convivono con malattie croniche o invalidanti, mediante riabilitazione e supporto personalizzato. Da non dimenticare è la prevenzione PRIMORDIALE; giuridicamente decisa (ex in sala parto non si fuma, in un albergo ci sono camere per fumatori e non , io non posso contaminare l’aria) prevengo ancor prima dell’insorgere di un problema Importanza dello stile di vita, dell'alimentazione e della salute Uno stile di vita sedentario, caratterizzato dall'assenza di attività fisica, può portare a conseguenze negative per la salute. L’esercizio fisico è essenziale per mantenere il benessere generale, mentre la sedentarietà può aumentare il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari. La nutrizione è fondamentale e spesso non è una scelta completamente libera. L’evoluzione dell’umanità è stata profondamente influenzata dall’introduzione dell’agricoltura, in particolare dalla coltivazione del grano, ma è importante ricordare che il nostro organismo ha origini carnivore, come dimostrano la presenza dei canini. Ferro e vitamine: fonti naturali e integrazione Il ferro è un nutriente essenziale per la salute, ma non tutte le fonti alimentari lo rendono facilmente assimilabile. Le vongole rappresentano una delle migliori fonti di ferro biodisponibile, mentre il ferro presente nei legumi viene assorbito in misura minore dal nostro organismo. In caso di necessità, può essere utile integrare con supplementi specifici. Analogamente, in caso di carenza di vitamina C, è preferibile consumare alimenti freschi, come le arance, rispetto agli integratori sintetici. Gli alimenti naturali, infatti, apportano una combinazione di nutrienti che favoriscono un assorbimento più efficace e un maggiore beneficio per la salute. Restrizioni alimentari e salute Le restrizioni alimentari, adottate per motivi etici o perché ritenute migliori per la salute, possono comportare rischi, soprattutto se non si tiene conto delle necessità nutrizionali. Le persone che eliminano interi gruppi alimentari dalla loro dieta possono essere più esposte a carenze, compromettendo il proprio benessere. Questo è particolarmente pericoloso nei bambini, il cui sviluppo fisico e mentale richiede una dieta equilibrata e completa. Una nutrizione inadeguata nei più piccoli può avere conseguenze gravi, come il rallentamento della crescita. 2 TITOLO DEL CAPITOLO SECONDO L’OMS Definizione di Salute (OMS) = secondo l’OMS la salute è “uno stato di totale benessere fisico, psichico e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. PROMOZIONE DELLA SALUTE La promozione della salute è il processo che permette alle persone e alle comunità di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. La promozione della salute si basa sul coinvolgimento consapevole e responsabile del cittadino. Questo approccio mira a favorire scelte informate e comportamenti che ottimizzino il benessere fisico e mentale, con l’obiettivo di raggiungere il massimo potenziale di salute per ogni individuo. La Promozione della salute avviene lavorando sui determinanti di salute, che quando sono poco sviluppati diventano fattori di rischio. DETERMINANTI DELLA SALUTE: Un determinante di salute è un fattore la cui presenza modifica in senso positivo o negativo lo stato di salute di un individuo, di una comunità o di una popolazione NON MODIFICABILI (strettamente individuali, come il sesso, l’età, il patrimonio genetico); MODIFICABILI (individuati dal comportamento personale e dallo stile di vita, da fattori sociali, che possono rivelarsi un vantaggio o uno svantaggio, da condizioni di vita, lavoro e accesso ai servizi sanitari, da condizioni socioeconomiche, culturali e ambientali). FATTORI GENETICI (20-30%); FATTORI NON MODIFICABILI STILE DI VITA (40-50%); FATTORI MODIFICABILI FATTORI AMBIENTALI (20-30%); FATTORI SOCIOECONOMICI (40-50%); SERVIZI SANITARI (10-15%). 3 TITOLO DEL CAPITOLO MODIFICABILI: o SOCIO ECONOMICI: povertà (più è ignorante e incapace di accedere ai servizi sanitari più una persona si ammala), occupazione, esclusione sociale (ex gli immigrati si ammalano qui, non quando partono dal paese perché per attraversare il paese devono essere sani) o AMBIENTALI: aria, acqua e alimenti, qualità abitato, ambiente sociale e cultura o STILI DI VITA: alimentazione, attività fisica, fumo, alcool, attività sessuali, farmaci (effetti collaterali) o ACCESSO AI SERVIZI: istruzione, tipo di sistema sanitario (ex negli USA la sanità è a pagamento), servizi sociali, trasporti, attività ricreative NON MODIFICABILI: genetica (se ho l’anemia mediterranea la trasmetterò, spesso viene tolto il seno in chi è predisposto al tumore) , sesso (malattie più predisposte dalle donne o dagli uomini) , età (malattie che incrementano la possibilità di ammalarsi con l’avanzare dell’età; ad esempio, i bambini non si ammalano di diabete di tipo 2) FATTORI LEGATI ALLA SALUTE La salute è legata a diversi tipi di fattori: individuali; ambientali; sociali; lavorativi; comportamentali. FATTORI INDIVIDUALI → fattori comunemente legati all’individualità di ogni soggetto, mediata dalla componente genetica e dalla sua interazione con quella ambientale FATTORI AMBIENTALI → fattori legati a 1) ambiente biologico (formato dall’insieme di organismi vegetali ed animali che possono condizionare la Salute) 2) ambiente fisico (condizioni igieniche delle grandi matrici ambientali abiotiche (assenza di vita), come acqua, aria e suolo; agenti chimici e fisici, come sostanze tossiche, sostante cancerogene, radiazioni, ecc.). FATTORI SOCIALI → fattori legati all’ambiente sociale, che include: urbanizzazione, industrializzazione, economia generale ed individuale, servizi pubblici (sociali, sanitari, ecc.), istruzione e tempo libero. FATTORI LAVORATIVI → fattori connessi al tipo e all’intensità di attività lavorativa svolta, ed alla presenza di fattori di rischio e/o danno ad essa legati. Il danno può essere prodotto da fattori chimici, fisici, biologici, organizzativi e manageriali, e può colpire anche solo il lato psicologico. FATTORI COMPORTAMENTALI → fattori legati alle abitudini e agli stili di vita: nutrizione, attività fisica, fumo, alcol, farmaci, droghe, ecc. L’adozione di stili di vita il più possibile orientati alla buona salute riduce in misura importante il rischio di sviluppare malattie croniche; dunque, tra tutti i determinanti di salute, gli stili di vita sono tra quelli più facili da controllare e tra i più importanti per l’influenza che hanno sulla salute. 4 TITOLO DEL CAPITOLO FATTORI DI RISCHIO Il “rischio” è la probabilità che si verifichi un “evento”. Un fattore di rischio è qualsiasi condizione, comportamento o elemento che aumenta la probabilità di sviluppare una malattia o una condizione di salute. Tuttavia, un fattore di rischio non è sufficiente da solo a causare la malattia e non è necessario per farla comparire, ma può aumentare le possibilità che essa si sviluppi. Ad esempio: Fattori di rischio per malattie cardiache includono l'ipertensione, il colesterolo alto, e l'obesità. Avere uno o più di questi fattori non significa che una persona svilupperà sicuramente una malattia cardiaca, ma aumenta notevolmente il rischio EPIDEMIOLOGIA La metodologia epidemiologica è una tecnica di indagine da utilizzare quando si affrontano i problemi sanitari di una popolazione Gli obiettivi della metodologia epidemiologica sono: la misura della frequenza di eventi sanitari; lo studio delle epidemie; l’analisi delle cause e/o dei fattori di rischio di fenomeni sanitari; la valutazione dei nuovi test diagnostici e dei nuovi trattamenti; l’attivazione di strategie di sorveglianza epidemiologica per le malattie emergenti; la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi di Sanità Pubblica; la valutazione dell’efficacia delle diagnosi, delle terapie e degli interventi di prevenzione. Risponde alle seguenti domande: - qual è la frequenza di una malattia in una popolazione? - Qual è stata la fonte di infezioni di una malattia infettiva in caso di epidemia? - Qual è l’efficacia degli interventi sanitari? MISURA DELLO STATO DI SALUTE DI UNA POPOLAZIONE Come si misura lo stato di salute di una popolazione? 5 TITOLO DEL CAPITOLO Per affrontare efficacemente le questioni di salute pubblica, è essenziale conoscere le caratteristiche della popolazione. Ad esempio, esistono differenze significative tra gruppi sociali e culturali, come le donne musulmane e italiane, che possono influenzare i bisogni sanitari e le risposte agli interventi. Studiare la composizione della popolazione, ad esempio analizzando il rapporto tra maschi e femmine o la distribuzione per età, permette di ottenere una visione chiara delle sue caratteristiche. Questo approccio iniziale consente di identificare possibili fattori di rischio o cause alla base di determinate malattie. Comprendere la popolazione di riferimento è fondamentale per sviluppare interventi mirati e personalizzati, garantendo che le soluzioni adottate siano le più efficaci per prevenire e affrontare le patologie, rispondendo alle specifiche necessità del contesto § INDICATORI DEMOGRAFICI, (sesso, età, natalità, mortalità…) § INDICATORI SOCIOECONOMICI, (il livello di istruzione, il reddito, l’occupazione) § INDICATORI SANITARI, (le condizioni di salute generale, come la prevalenza di malattie, l’accesso ai servizi sanitari e gli esiti clinici.) § INDICATORI SOCIOSANITARI. (valutano l’interazione tra aspetti sociali e sanitari, come la qualità dell’assistenza integrata e il sostegno per i gruppi vulnerabili.) 6 TITOLO DEL CAPITOLO ASPETTATIVA DI VITA NEL 2040: l’Italia è seconda in Europa come aspettativa di vita circa 82,5 anni, la donna vive di più perché è più propensa alla prevenzione. Italia e Francia hanno il record di ultracentenari DEPRIVAZIONE ECONOMICA SOCIALE In genere si vive più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d’istruzione, chi ha un titolo di studi basso ha anche condizioni di salute peggiori. Queste disuguaglianze sono dovute alla difficoltà di accesso ai servizi sanitari che penalizzano soprattutto chi ha un livello sociale più basso Fattori che predispongono a una speranza di vita più corta: Avere genitori morti prematuramente Condizioni dell’infanzia Poco istruito Disoccupato Single Casa disagiata INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE L’invecchiamento della popolazione è determinato principalmente da un sempre minor numero di nascite e dall’allungamento della vita media e provoca una profonda distorsione della struttura della popolazione, determinando un peso crescente degli anziani in termini sociali, economici e sanitari. PIRAMIDE DELL’ETÁ La piramide dell’età è un diagramma dove: in ordinata vengono riportate le classi d’età in cui è distribuita una popolazione; in ascissa viene riportata la percentuale o il numero assoluto dei soggetti appartenenti a ciascuna classe suddivisi per sesso. 7 TITOLO DEL CAPITOLO Nelle popolazioni con alti tassi di natalità e mortalità (paesi a minor sviluppo), la piramide assume una forma triangolare, mentre nei paesi a maggior sviluppo il grafico assume una forma più rettangolare. TRANSIZIONE EPIDEMIOLOGICA Con questo termine si indica il cambiamento di caratteristiche delle malattie che ha accompagnato il miglioramento complessivo delle condizioni di salute. Insieme al calare delle mortalità e al crescere della speranza di vita si è avuto uno spostamento delle caratteristiche delle malattie , da un quadro dominato da malattie infettive a uno in cui prevalgono malattie croniche come le cardiopatie e i tumori 8 IGIENE 16/01 ACQUA Devo garantire la purezza biologica e la sua salubrità Devo fare la disinfezione eliminando i patogeni così da renderla adatta al consumo umano; la disinfezione avviene usando: pratica industriale: L’ozono (l’acqua viene sterilizzata e poi l’ozono evapora), utilizzato per acque ad utilizzo medico e farmaceutico. È difficile da gestire perché è esplosivo § PREGI OZONO: veloce § DIFETTI OZONO: sapore clorato, costoso, non permane perché poi evapora per cui non va bene, formazione di sottoprodotti disinfezione mediante cloro (clororichiesta): semplice, cloro-ammoniazione, al break-point o CLORAZIONE SEMPLICE: aggiungo una certa quantità di cloro; una parte usate per disinfettare, una parte permane o CLORO AMMONIAZIONE: per acque più sporche, utilizzo più cloro, si usano Sali di ammonio, (cloro + ammoniaca) , poi processi di purificazione per toglierli o AL BREAK-POINT. nella acque più rischiose; metto una grande quantità di cloro, si formano i sottoprodotti, e in un secondo momento un'altra grande quantità che eliminerà i sottoprodotti prodotti durante la prima aggiunta di cloro § PREGI CLORAZIONE: La clorazione è un ottimo ossidante, proprietà decoloranti, distrugge i clorofenoli (i sottoprodotti vengono eliminati), non agisce da clorurante (il cloro è utile alla digestione § DIFETTI CLORAZIONE: lungo tempo di permanenza, acqua adatta al consumo umano Dal contatore al rubinetto la salubrità dell’acqua è nostra responsabilità; prima di bere è utile far scorrere l’acqua prima di berla, in questo modo si elimina l’acqua “stagnante” nelle tubature Negli stati uniti e pianura padana a causa del terreno che contiene MX Nelle acque minerali non è previsto alcun controllo perché di per se contengono sottoprodotti e residui di sali di cloro SOSTANZE NEL CONTROLLO DELLE ACQUE § I nitrati in ambiente acido (stomaco) si trasformano in nitriti; se mangio un pasto ricco di proteine si combinano e si formano nitrosammine (cancerogene). Nelle acque minerali potrebbe esserci la presenza di nitrati (insieme alle carni trasformate, diventano un’esposizione a sostanze cancerogene; infatti si consiglia di seguire una dieta povera di cibi conservati, in scatola); per i bambini è meglio preparare noi gli omogenizzati piuttosto che comprare quelli in barattolo § Benzodietilene § Arsenico: in piccole quantità deve essere presente, se eccede però causa tumori alla pelle (melanomi); posso trovarlo anche nelle polvere sottili § Prodotti fitosanitari: utilizzati in agricoltura per combattere i parassiti N.B Il controllo dell’acqua è la prima prevenzione per la salute pubblica MARKETING ACQUA: per aumentare le vendite, grazie alla pubblicità (per l’acqua minerale viene detto che è pura, buona…) alcuni dicevano che se bevi l’acqua da sdraiato fa più bene. La maggior parte di ciò che viene pubblicato/ detto è falso “l’acqua del rubinetto non è buona”, “l’acqua minerale fa più bene di quella del rubinetto”, “il cloro presente nelle acque di rubinetto non fa bene” “le bottiglie d’acqua in plastica sono riciclabili e si smaltiscono senza problemi” (no perché la plastica riciclata è più cancerogena) MINERALI sottratti nell’acqua minerale Calcio: importante per le ossa e apparato cardiovascolare Magnesio Fluoro Sodio Rame : serve per fissare il ferro e per la salute cardiovascolare Potassio Selenio PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE: almeno 2l di acqua al giorno Esistono in oltre diverse condizioni che portano ad un aumentato fabbisogno di liquidi: Quando si pratica attività fisica (a qualsiasi livello!) Quando in estate la temperatura si alza sensibilmente, facendo attenzione alle attività in mare e piscina che non fanno percepire correttamente la sudorazione Durante la gravidanza e l'allattamento le richieste di liquidi aumentano Quando si ha la febbre alta poiché l'elevata temperatura corporea aumenta la dispersione dei liquidi per favorire la termoregolazione Infine è utile ricordare ai bambini e agli anziani di bere, poiché hanno spesso una percezione ridotta dello stimolo della sete e possono facilmente andare incontro a disidratazione. Fanno eccezione i neonati con allattamento materno esclusivo, i quali ricevono i liquidi di cui hanno bisogno attraverso il latte materno, è possibile che i bambini nati in una stagione particolarmente calda necessitino infatti di poppate più ravvicinate per soddisfare oltre che gli aspetti nutrizionali anche quelli idrici. L’ARIA: (veicolo di infezione) Meno tracciabile dell’acqua 1) INQUINAMENTO BIOLOGICO: virus, batteri, pollini, acari, allergeni, funghi CHIMICO: fumo di tabacco, , CO FISICO: radiazioni, rumore, onde elettromagnetiche Può partecipare alla comparsa di patologie In ospedale è importate controllare i condotti dell’aria INQUINAMENTO ATMOSFERICO Decreto 155/2010 (regolamenti sulla medicina sul lavoro Out door: Combustione Processi industriali Veicoli a motore Indoor: Vernici Formaldeide (pannelli impermeabili) Pesticidi (antitarme nel legno) INQUINAMENTI: PRIMARI: emessi direttamente dalla sorgente (al processo di combustione) CO SECONDARI: insieme di reazioni tra inquinanti e luce RUOLO DEI FATTORI ATMOSFERICI SULL’INQUINAMENTO Sulla pianura padana alta quantità di industrie, i fumi, le polveri, sostanze gassose contenenti sostanze tossiche salgono in aria, incontrando l’aria fredda ricadono sul suole e quindi a contatto con la popolazione (inversione termica; è successo a Londra, città industriale per eccellenza, la quale utilizzava il carbone, l’acqua riduceva le anidridi in...) A Catania non si usa il carbone, la benzina causa smog fotossidante, si formano sostante super ossidante che portano problemi alle vie respiratorie. Le polveri infieriscono sul nostro sistema respiratorio, al nord Italia durante il covid per l’inversione termica maggiori problemi respiratori e quindi morte DANNI ALLA SALUTE Tempi di esposizione Concentrazione inquinanti Attività fisica svolta (fare running in zone ad alto smog) Le polveri possono entrare Nei polmoni, nel sangue, nel cervello, causando problemi di infertilità, malattie cardiovascolari, respiratorie.. POLVERI PM10 interferisce sulle alte vie aeree PM2.5 arriva fino agli alveoli (il più pericoloso) scambiando sostanze tossiche e rilasciandole nel sangue N.B Tutti questi fattori aumentano i rischi di mortalità anticipata EFFETTI SU GRAVIDANZA E BAMBINI: I bambini in città hanno un QI più basso di chi vive in campagna Ogni metallo ha un effetto sul sangue, causa la cascata coagulativa; trombosi neonatale fetale, la donna in gravidanza deve evitare dei fattori di rischio. L’inquinamento atmosferico è collegato al cancro tiroideo ECONOMIA SANITARIA A capo il ministero di salute, un ente giuridico che emette il regolamento INAIL controllo medicina sul lavoro AIFA controllo farmaci sul piano nazionale Il risk management valuta come intervenire per evitare la mala sanità, il personale deve essere costantemente aggiornato Rapporto tra struttura sanitaria e struttura manageriale Safety indicator Insafety indicator (ex un paziente che torna per lo stesso motivo al pronto soccorso più volte) Devo far abbassare gli indicatori negativi e alzare quelli positivi Tenere alto il livello di sanità mi arrivano più utenti (piuttosto che andare fuori) Malattie infettive e gravidanza Una infezione in corso di gravidanza può esporre la madre e il prodotto del concepimento a complicanze di vario tipo. Le malattie materne possono agire sul feto: -direttamente per contagio attraverso la placenta o nel canale del parto -indirettamente a causa dei sintomi generali come alterazioni della temperatura,turbe elettrolitiche,… Le vie di contaminazione del feto  Via ematica (villi coriali).  Via ascendente (collo dell’utero).  A causa di focolai endometrici dell’amnios.  Per via diretta nel canale del parto. Si parla di: Embriopatia fino al terzo mese. Fetopatia nel periodo successivo. Tratteremo le malattie comprese nel cosiddetto complesso TORCH TORCH:: T = Toxoplasma O = Others (altre infezioni) R = Rubella virus C = Cytomegalovirus H = Herpes simplex virus Toxoplasmosi  Eziologia: Toxoplasma gondii, protozoo parassita endocellulare obbligato, che si localizza in tutti i tessuti con particolare tropismo per i tessuti placentari e fetali.  Epidemiologia: - infezione acquisita contratta per via alimentare, in genere asintomatica e benigna. - infezione connatale contratta durante la vita intrauterina, per trasmissione trasplacentare.  Trasmissione: diretta, tramite la saliva del gatto, indiretta, tramite l’ingestione di carni e verdure infette. Infezione connatale  E’ determinata dal passaggio del Toxoplasma gondii dalla madre al prodotto del concepimento attraverso la placenta durante la parassitemia.  Se l’invasione avviene durante la fase embriogenetica provoca l’aborto.  In epoca successiva si ha la fetopatia toxoplasmosica, caratterizzata da lesioni al sistema nervoso, occhio e fegato, (con formazione di lesioni granulomatose con necrosi centrale). PATOGENESI: Se il feto viene colpito al 70- 80 mese di gravidanza si configurano le 4 sindromi cliniche della toxoplasmosi congenita generalmente a prognosi infausta: 1) Sindrome neurologica da encefalomielite ( la più comune ). 2) Sindrome oculare. 3) Idrocefalia (la presenza di granulomi a livello dell’acquedotto cerebrale e dei forami di Luschka impedisce il deflusso del liquido cefalo- cefalo-rachidiano). 4) Calcificazioni cerebrali specie nelle regioni periventricolari e a livello dei nuclei della base( quando la toxoplasmosi inizia al secondo trimestre di gravidanza). DIAGNOSI: si ricorre ad indagini sierologiche quali il test dell’emoagglutinazione indiretta e IgG- IgG-ELISA. Profilassi:: Profilassi - controllo sierologico ogni 4-4-6 settimane, - osservazione di rigorose norme igieniche atte ad evitare il contagio, - evitare il contatto con animali (gatti ), - non ingerire verdure crude e carni poco cotte, - lavarsi le mani prima dei pasti specie in ambienti presumilbimente contaminati. Terapia: Associazione di sulfamidici- sulfamidici-pirimetamina pirimetamina-- acido folinico. ROSOLIA Malattia infettiva caratterizzata da linfoadenopatie ed esantema maculare di breve durata, a prognosi generalmente benigna, tranne se contratta in gravidanda, per i gravi danni al prodotto del concepimento. Eziologia: il virus della Rosolia appartiene alla famiglia dei Togaviridae genere Rubivirus, anche se per gli aspetti epidemiologici è più vicino ai Paramixovirus. Epidemiologia: il contagio avviene tramite Epidemiologia: l’inalazione di goccioline di Flugge emesse da soggetti infetti. Il virus rubeolico supera l’epitelio del villo e aggredisce il prodotto del concepimento provocando lesioni diverse a seconda dell’epoca di gravidanza. Solo eccezionalmente causa aborto. Nel 10 trimestre si configura la “Embriopatia rubeolica” Nei mesi successivi si parla di “Fetopatia rubeolica”. Embriopatia rubeolica Il virus ha uno spiccato tropismo per gli organi di senso (occhio, orecchio), il cuore e il sistema nervoso. - Le malformazioni più frequenti sono quelle oculari (cataratte congenita, microftalmia, corioretinite, glaucoma) e quelle dell’apparato uditivo con sordità e ipoacusia. - Le malformazioni cardiache e cardio- cardio-vascolari sono: la persistenza del dotto di Botallo, stenosi dell’aorta- dell’aorta-polmonare, dell’aorta--addominale, delle arterie renali,… dell’aorta - Le malformazioni neurologiche più frequenti sono: microcefalia,agenesie cerebrali, idrocefalo. - Altre malformazioni: mielo- mielo-meningocele, spina bifida, ipospadia, criptorchidismo,… Fetopatia rubeolica Nei mesi successivi al primo trimestre il virus attacca il feto: - al fegato e della milza provocando epatosplenomegalia, - al midollo osseo con conseguente anemia e porpora trombocitopenica - possono aversi anche difetti di ossificazione. Il neonato è contagioso per un lungo periodo ( 6 mesi ), essendo il virus eliminato attraverso la saliva e le secrezioni nasali; bisogna quindi evitare che stia a contatto con donne in gravidanza suscettibili d’ammalare di rosolia. Diagnosi : - ricerca sierologica degli anticorpi specifici IgM e IgG ( ELISA ). - diagnosi precoce con prelievo dal funicolo o su campioni di liquido amniotico. Profilassi: La vaccinazione risulta a tutt’oggi il mezzo più efficace in particolare con il nuovo vaccino RA 27/3 Platckin, che può essere associato al vaccino del morbillo e della parotite. Il vaccino va somministrato almeno tre mesi prima dell’insorgenza di un’eventuale gravidanza. Terapia: E’ esclusivamente sintomatica. Herpes simplex tipo 1 e 2 Eziologia: l’herpes neonatale è raro, ma sempre gravissimo. Di solito si tratta di herpes simplex tipo 2 della madre e l’infezione si trasmette nel canale del parto. Epidemiologia: la malattia è causa di aborto, embriofetopatie e mortalità perinatale elevata. L’embriofetopatia è generalizzata con andamento setticemico e lesioni cutanee di tipo vescicolare a carico di tutta la superficie corporea. Diagnosi: L’aspetto clinico delle vescicole e delle ulcere genitali oltre l’esame citologico e sierologico è indicativo della malattia. Profilassi: I neonati devono essere allontanati dalla madre ed isolati per almeno 12 giorni. Per evitare il contagio intrapartum nelle gravide con lesioni attive,si ritiene indicato il taglio cesareo da eseguirsi a sacco integro e comunque non oltre 6 ore dalla sua rottura. Terapia: Sintomatica. MALATTIE DA HERPETOVIRIDAE Si tratta di una famiglia che comprende diversi virus a DNA. Sono patogeni per l’uomo:  Herpes simplex di tipo I e di tipo II: (MALATTIA ERPETICA UMANA)  Varicella-Zoster: (VARICELLA E HERPES ZOSTER) Varicella-  Epstein--Barr: (MONONUCLEOSI INFETTIVA) Epstein Gen. Herpesvirus  Cytomegalovirus: (MALATTIA CITOMEGALICA) Gen. Cytomegalovirus Patogenicità:(Lesioni vescicolari o linfomoniocitosi) CARATTERISTICHE Latenza: (Il virus persiste dopo l’infezione primaria) Riattivazione: (Il virus si rende di nuovo isolabile e determina in alcuni casi nuovi eventi patologici) Malattia erpetica umana EZIOLOGIA E’ causata dal virus Herpes simplex (HSV), distinto in due tipi antigenici, 1 e 2. EPIDEMIOLOGIA Le infezioni da virus erpetici sono molto diffuse e la trasmissione è essenzialmente affidata al contatto interumano diretto: HSV I: secrezioni orali HSV II: secrezioni genitali 46%: omosessuali di sesso maschile Frequenze di positività: 26%: eterosessuali 80%: prostitute PATOGENESI ED ANATOMIA PATOLOGICA Anche in assenza di lesioni clinicamente apparenti, il virus è in grado di localizzarsi all’interno delle fibre nervose (gangli), dando luogo ad una infezione latente. Da questi, il virus può raggiungere (sia in corso di infezione primaria, che in corso di riattivazione, la cute o le mucose. SINTOMATOLOGIA Forma asintomatica Le infezioni primarie Gengivostomatite erpetica e faringite (HSV I) Lesioni genitali (HSV II) Gravi forme sistemiche (immunocompromessi) Herpes labialis Le forme ricorrenti Herpes genitalis Le infezioni neonatali Infezione localizzata (vescicole cutanee) Contaminazione retrogada del nascituro Infezione disseminata (SNC, fegato, milza, Passaggio attraverso il canale del parto occhi). Mortalità >80% Infezione nel periodo neonatale PROFILASSI Non sono ancora disponibili vaccini H. genitalis: Scoraggiare la promiscuità sessuale H. neonatalis: Parto cesareo nelle madri con lesioni erpetiche genitali evidenti al termine di gravidanza o nelle madri con escrezione virale clinicamente muta nel corso delle 2-3 sett. prima del parto. Citomegalovirus ( CMV ) Eziologia: Il Citomegalovirus è un virus ubiquitario che infetta in modo asintomatico la maggior parte della popolazione, per cui si presume che a 30 anni oltre il 50% 50% della popolazione sia immunizzato. Epidemiologia: Il virus è presente nei liquidi organici (sangue, saliva,lacrime, urine, secrezioni cervicovaginali, sperma, latte materno) e si trasmette per contatto diretto. Se l’infezione avviene nel primo trimestre di gravidanza si può verificare l’aborto o la forma neonatale con malformazioni cardiovascolari, malformazioni del sistema nervoso centrale, atresia delle vie biliari,… Diagnosi: Di certezza si ha solo con l’identificazione del virus e con la ricerca di anticorpi specifici anti- anti-CMV nel sangue materno e fetale prelevato tramite funicolocentesi. Profilassi: Le immunoglobuline specifiche sono state utilizzate con buoni risultati nei casi di citomegalovirosi in gravidanza. Isolamento, quando possibile ,dalle fonti di contagio. Terapia: Inesistente. “Others” (altre infezioni) Infezioni Virali - Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) - Epatite virale - Parotite epidemica - Morbillo - Influenza - Varicella - Coxackievirus - Rabbia Infezioni batteriche  Escherichia coli K  Streptococcus agalactiae  Streptococcus pneumoniae  Neisseria meningitidis  L. monocytogenes  Klebsiella  Enterobacter  Serratia  Proteus  Pseudomonas  Stafilococchi del II gruppo  Tubercolosi Infezioni protozoarie:  Malaria  Tricomoniasi Infezioni parassitarie:  Elminti ( nematodi,platelminti) INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE AIDS EZIOLOGIA  HIV, retrovirus, capace di replicarsi grazie alla transcriptasi inversa SERBATOIO DI INFEZIONE  l’uomo infettato In base alla distribuzione dei casi di aids nel mondo sono state individuate 3 aree di diffusione  Nei Paesi industrializzati, industrializzati, l’infezione interessa in prevalenza omo- omo-bisessuali maschi e tossicodipendenti con lenta diffusione alla popolazione sessualmente attiva  Nei Paesi dell’Africa centrale ed America Latina dove la trasmissione è prevalentemente eterosessuale (rapporto maschi/femmine 1:1 1:1) e verticale  In Europa orientale e in Asia Asia,, dove l’epidemia è stata introdotta da poco, il fenomeno è ancora limitato Casi notificati negli USA  65% omo- omo-bisessuali maschi  20% tossicodipendenti  7%omo--bisessuali tossicodipendenti 7%omo  3% politrasfusi  5% eterosessuali attraverso contatti sessuali con sieropositivi Modalità di trasmissione:  Parenterale  Sessuale (probabilmente la più diffusa)  Verticale Un rischio più elevato di contagio risulta associato:  Partner sessuale stabile con infezione da HIV o ad elevato rischio di infezione  Al grado di promiscuità sessuale  Contemporanea presenza di malattie veneree - La trasmissione da donna uomo appare meno frequente di quello da uomo a donna - Si sta avendo un progressivo aumento dei casi pediatrici Profilassi  Corretta informazione sui rischi connessi: - ai rapporti sessuali non protetti con soggetti a rischio - all’elevata promiscuità sessuale  Norme igienico- igienico-comportamentali  Fedeltà di coppia  Rapporti sessuali protetti VIRUS EPATITICI MAGGIORI Virus epatitico A  Virus a RNA, ubiquitario  Serbatoio naturale: uomo  Condizioni che ne favoriscono la diffusione - condizioni igienico- igienico-sanitarie precarie - abitudini alimentari - stato immunitario della popolazione Contagio  Via orale per trasmissione diretta e indiretta  Via parenterale (sangue infetto)  La trasmissione può avvenire anche con rapporti sessuali oro- oro-anali. anali.  Tale possibilità è condizionata dalla diffusione del virus e della prevalenza dello stato di portatore nell’area geografica considerata (maggiore è la prevalenza di portatori di anticorpi specifici, minore è la possibilità di trasmissione)  Focolai epidemici sono stati identificati in gruppi di omosessuali americani e svedesi Virus epatitico B  Virus a DNA DNA,, ubiquitario, lo stato endemico è sostenuto principalmente dai portatori con viremia cronica (200- (200-250 milioni al mondo).  Serbatoio naturale : uomo  Principale fonte di contagio: portatore cronico  Sulla base della prevalenza dei portatori cronici è stato possibile ottenere una mappa dell’infezione nelle diverse regioni mondiali. L’Italia L’Italia è considerata una regione a media endemicità In alcune categorie di individui l’incidenza dei portatori cronici può risultare di 2- 2-3 volte superiore a quella della popolazione normale  Tossicomani  Omosessuali  Politrasfusi  Emodializzati  Operatori sanitari, etc. Trasmissione  Via parenterale classica  Via parenterale inapparente  Verticale Il virus presente nel seme può essere trasmesso durante rapporti sessuali, attraverso microlesioni delle mucose (via parenterale inapparente) Indagini epidemiologiche hanno evidenziato un’elevata prevalenza di HBsAg e anti-anti-HBs negli omosessuali maschi, verosimilmente da mettere in relazione con il tipo di rapporto sessuale che porta alla formazione di lesioni della mucosa rettale Virus epatitico D  Virus difettivo a RNA, necessita del HBV per replicarsi  Serbatoio naturale: uomo portatore cronico di HBsAg con doppia infezione HBV/HDV  L’infezione è diffusa in tutto il mondo (Italia (Italia è endemica al Sud Sud))  Le vie di trasmissione econtagio sono le stesse del HBV.  È una patologia circoscritta principalmente a pazienti politrasfusi, tossicomani e loro partner sessuali  L’infezione da HDV può essere rilevata anche in soggetti non a rischio e in particolare nell’ambito familiare, qualora sussistono le condizioni di una convivenza promisqua Virus epatitico C  Virus a RNA, ubiquitario (1/5 di tutti i casi di epatiti nel mondo)  Lo stato endemico della malattia è sostenuto dai portatori cronici  Le modalità di trasmissione sono simili a quelle dell’HBV - via parenterale classica - via parenterale inapparente - perinatale Sono a rischio: tossicomani, operatori sanitari, emodializzati, conviventi o partner sessuali di portatori cronici Virus epatitico E  Virus a RNA  È responsabile dell’epatite dell’epatite NANB epidemica e di forme fulminanti in donne gravide  L’infezione sembra confinata in alcune aree tropicali e subtropicali (numerose epidemie in India)  La trasmissione è di tipo oro- oro-fecale fecale.. Sembra probabile una trasmissione per via sessuale con modalità analoghe all’epatite A (rapporti oro- oro- anali) Profilassi  Educazione igienico- igienico-comportamentale  Fedeltà di coppia  Evitare promiscuità sessuale  Rapporti sessuali protetti  Vaccinazione Linfogranuloma venereo Eziologia  Famiglia delle Clamydiaceae. Clamydiaceae. C.trachomatis  Organismi molto piccoli, Gram- Gram-, parassiti endocellulari obbligati  Il contagio avviene con l’atto sessuale sessuale,, è più diffusa nei paesi tropicali  Le fonti di contagio sono i malati e i soggetti portatori asintomatici Clinica  L’incubazione va da pochi giorni fino a diverse settimane Uomo: glande  Comparsa di una vescicola che di solito si ulcera ulcera.. Donna: vulva, Segue interessamento dei vagina, cervice, linfonodi satelliti (febbre, canale anale in caso cefalea, nausea, vomito) di sodomia  Successivamente si formano focolai di suppurazione che possono drenare all’esterno materiale purulento  L’infezione si può generalizzare per via ematica Diagnosi  Intradermorezione di Frei  Reazioni sierologiche  Isolamento agente infettante Terapia  Tetracicline Profilassi  Fedeltà di coppia  Evitare promiscuità sessuale  Rapporti sessuali protetti Sifilide Sifilide  Eziologia: Treponema Pallidum, Eziologia: Pallidum, spirocheta Gram--, molto labile nell’ambiente esterno Gram  È una malattia ubiquitaria, presenta esacerbazioni epidemiche, specie nei paesi ad alta densità demografica ed a basso tenore di vita, in relazione alla promiscuità ed alle scarse condizioni di igiene. igiene.  La terapia ne ha ridotto l’incidenza Modalità di trasmissione  Sessuale (quasi esclusivamente)  Contagio indiretto (oggetti contaminati, aghi, stoviglie)  Via transplacentare Le lesioni luetiche primitive primitive (sifiloma promario promario)) e secondarie (papule e pustule cutanee Forme cliniche Sifilide primaria  Dopo 3-3-4 settimane dall’infezione comparsa papula che si ulcera (senza dolore) sifiloma primario  Guarisce lentamente senza cicatrici  Sede: prepuzio, glande, solco balano- balano-prepurziale prepurziale,, ano, grandi e piccole labbra e canale cervicale Forme cliniche Sifilide secondaria  Manifestazioni esantematiche non pruriginose ( a gittate successive)  Sedi: torace, addome, regioni palmo plantari  Interessamento sistemico con cefalea, febbre, dolori ossei, astenia. Forme cliniche Sifilide latente  Il periodo di latenza può produrre per tutta la vita o sfociare nel quadro della sifilide terziaria Sifilide terziaria  Le manifestazioni si possono presentare dopo 3- 3- 20 anni dal contagio, interessando il 10- 10- 20% dei soggetti non trattati.  Possono essere interessati tutti gli organi ed apparati Profilassi  Educazione igienico – comportamentale  Fedeltà di coppia  Rapporti sessuali protetti  Evitare promiscuità sessuali  Trattamento penicillinico preventivo a soggetti esposti al contagio nelle sei settimane precedenti MICOPLASMA HOMINIS UREAPLASMA UREALYTICUM  Sono dei micoplasmi, i più piccoli microrgaismi capaci di vita autonoma  Sono responsabili di patologie genito- genito-urinarie Ureaplasma urealyticum  È responsabile di numerosi casi di uretriti non gonococciche (soprattutto nei maschi)  Dopo 2-2-3 settimane d’incubazione si manifestano disuria, pollachiuria  Frequenti i casi asintomatici  L’infezione si trasmette con l’atto sessuale e nel momento parto al nascituro Micoplasma Hominis Causa uretriti, prostatiti, epididimiti, cervico--vaginiti, cervico vaginiti, salpingiti, tramite il contagio sessuale GARDNERELLA VAGINALIS Eziologia  Bacillo anaerebio facoltativo con colorazione Gram variabile.  È un germe naturale della vagina in grado di causare infezioni in varie sedi (vagina , app. urinario). Patogenesi  È presa in causa nella quasi totalità delle donne affette da vaginosi vaginosi,, come pure nell’uretra dei loro patner sessuali.  Il meccanismo patogenetico sembra legato alla capacità del germe di aderire alle cellule epiteliali Clinica  Vaginosi bacillare: secrezioni vaginali grigiastre.  Sono più frequenti nelle donne che fanno uso di contraccettivi intrauterini Diagnosi  Esame culturale del segreto vaginale Terapia Antibiotici (ampicillina (ampicillina,, gentamicina metronidazolo)) metronidazolo Profilassi  Essendo ospite naturale della vagina le misure profilattiche si rendono necessarie solo nel caso di intensa proliferazione in corso di gravidanza (può causare rottura precoce delle membrane) o come prevenzione delle recidive (trattamento del partner infetto). GONORREA Etiologia  N gonorrheae o gonococco ( famiglia Nesseriace,, genere Nesseria) Nesseriace Nesseria) sono cocchi Gram Gram-- , appaiati a chicco di caffè.)  Colonizza esclusivamente l’uomo, ha un’estrema fragilità nell’ambiente esterno, per cui la trasmissione è diretta, prevalentemente di tipo sessuale Etiologia  A partire dalla seconda metà del secolo si è avuto un drammatico aumento della diffusione, legato alla maggior libertà sessuale e minor uso di contraccettivi di barriera.  Attualmente l’incidenza si è ridotta grazie sia alla terapia che alla paura di contrarre altre patologie  I soggetti a rischio sono i giovani, adulti sessualmente maturi ( abitudini di vita) di entrambi i sessi. Clinica  Periodo d’incubazione: 3- 3-7 gg. Frequenti soggetti asintomatici con guarigione spontanea  Uomo: uretrite acuta (disuria,abbondante secrezione uretrale purulenta).  Donna: cerviciti con secrezioni mucopurulenti uretriti(disuria, pollachiuria, pollachiuria, piuria) irregolarità mestruali  L’infezione può estendersi agli organi vicini, dando origine alla “malattia infiammatoria pelvica”  Altre manifestazioni sono la gonorrea anorettale ed orofaringea (maggiore frequenza negli omosessuai omosessuai). ). Diagnosi  Esame delle screzioni Terapia  Penicilline Profilassi  Educazione igienico- igienico-comportamentale  Controllo nel tempo sia dei pazienti che dei loro contatti. CANDIDOSI  C Albicans è il più comune agente etiologico di micosi che interessano soprattutto l’ospite immuno depresso.  È responsabile di numerose forme clinche clinche:: - Candidosi disseminata, C. gastrointestinale, C. delle vie urinarie, C. polmonare - Sepsi - Endocardite Infezioni genitali  La C. albicans può causare vulvite e vaginite  Negli uomini: balinite ed uretrite (talvolta asintomatica)  La trasmissione avviene per via sessuale e talvolta provengono dall’intestino  Lo sviluppo del micete è favorito dal diabete e dalla gravidanza  L’aumentata incidenza è dovuta all’impiego di antibiotici ed immuno depressivi (sempre più diffuso) Profilassi  Le norme di prevenzione comuni a tutte le patologie sessualmente trasmesse.  Uso di polieni e derivati imidazolici (validi anche per la terapia) INFEZIONI PROTOZOARIE ed ELMINTICHE a trasmissione sessuale Trichomonas vaginalis  È un protozoo flagellato con distribuzione geocrafica ubiquitaria  L’uomo è spesso portatore asintomatico(serbatoio di trasmissione)  Oltre alla via sessuale, vi sono altre modalità di trasmissione: bagni pubblici, piscine, biancheria contaminata, il che spiega i casi di tricomoniasi vaginali in donne che non hanno attività sessuale Clinica Donna:  Vaginite (secrezione verdastra maleodorante, prurito, bruciore, disuria)  Cistite Uomo:  Uretrite e prostatite (spesso asintomatici) Profilassi  Misure igienico igienico--comportamentali  Identificazione e trattamento dei casi asintomatici Giardia lamblia  Protozoo flagellato, ubiquitario ubiquitario..  Maggiore incidenza nei paesi a clima caldo e a basso livello igienico igienico--sanitario. sanitario.  In italia è più frequente nel sud sud..  La Giardia lamblia costituisce un particolare problema nell’ambito sia delle malattie enteriche che sessualmente trasmesse, a causa del gran numero di portatori asintomatici. asintomatici.  La giardiasi sessualmente trasmessa è stata ampiamente riconosciuta nei pazienti omosessuali  Il quadro clinico è aspecifico e variabile Profilassi  Norme igienico- igienico-comportamentali  Identificazione e trattamento dei portatori asintomatici INFEZIONI ELMINTICHE Nematodi Platelmiminti ( vermi rotanti) ( vermi piatti ) Infezioni Elmintiche  Le elmintiasi sono le infezioni più diffuse al mondo, alcune di esse sono cosmopolite, altre sono endemiche solo in determinate aree mondiali, in rapporto alla presenza dell’ospite intermedio, oppure in rapporto a specifiche abitudini alimentari favorenti l’infestazione dell’uomo Infezioni Elmintiche  Solo gli elminti che non richiedono un periodo di maturazione al di fuori dell’ospite possono essere trasmessi per via diretta interpersonale.  Tra questi per Enterobius vermicularis, vermicularis, Taenia solium solium,, T. sagina è stata riconosciuta la possibilità della trasmissione per via sessuale Profilassi  Norme igienico- igienico-comportamentali  Sterilizzazzazione del malato  Lotta contro le eventuali riserve animali  Distruzione dei vettori SCABBIA  L’agente etiologico è un acaro Sarcoptes scabiei  La lesione tipica è costituita da piccole gallerie scavate nella cute, dove la femmina vi depone le uova.  La trasmissione avviene per via sessuale, con le lesioni localizzate ai genitali, oppure per stretti contatti fisici (sedi dita, polsi, fianchi,ascelle) Scabbia  Le lesioni sono pruriginose, con possibile formazione di ulcere.  Uomo: corpo del pene, prepuzio, scroto, glande  Donna: vulva Profilassi  Educazione igienico- igienico-comportamentale PEDICULOSI PUBICA  È un’infestazione dei peli del pube o della zona perianale dovuta allo Phtirius pubis o pidocchio inguinale.  L’infestazione poò estendersi anche alle cosce, torace ascelle, ma mai ai capelli.  Viene contrattata col rapporto sessuale ed ha assunto un carattere epidemico in molti Paesi  Il principale sintomo è il prurito, talvolta violento  Si possono provocare lesioni da grattamento con possibili super infezioni batteriche Profilassi  Educazione igienico- igienico-comportamentale

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