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Questo documento fornisce un'analisi sommaria del periodo di declino e crollo della civiltà micenea, esaminando le possibili cause di questo evento e le conseguenze sulle culture successive.

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Il periodo della civiltà micenea si concluse in modo violento, con due distruzioni dei loro palazzi, una alla fine del XIII secolo e l'altra alla fine del XII secolo a.C. Quest'ultima distruzione fu definitiva, poiché le roccaforti micenee non vennero mai più ricostruite. Le possibili cause di questa...

Il periodo della civiltà micenea si concluse in modo violento, con due distruzioni dei loro palazzi, una alla fine del XIII secolo e l'altra alla fine del XII secolo a.C. Quest'ultima distruzione fu definitiva, poiché le roccaforti micenee non vennero mai più ricostruite. Le possibili cause di questa fine violenta includono: 1. Incursioni dei popoli del mare: Questi gruppi attaccarono anche l'Egitto nello stesso periodo, ma non sono menzionati nei documenti micenei o greci. È possibile che le loro incursioni abbiano interrotto i commerci con l'Oriente, cruciali per l'economia micenea. 2. Invasione di tribù dell'Europa centrale: Tribù, conosciute più tardi come dori, si insediarono nel Nord della Grecia e nel Peloponneso. La loro occupazione graduale fu facilitata dalla disintegrazione dell'autorità politica micenea. In sintesi, le incursioni e le invasioni contribuirono al crollo della potenza micenea, segnando la fine di un'importante civiltà dell'antichità Studi recenti suggeriscono che l'arrivo dei dori non sia stato un'invasione dall'esterno, ma piuttosto che essi fossero parte della società micenea, costituiti da artigiani che vivevano nei palazzi. Le evidenze a supporto di questa teoria includono: Continuità culturale: Tra il XII e il X secolo a.C., si nota una significativa continuità nelle tecniche e nelle pratiche culturali, che sarebbe diNicile spiegare se i dori fossero un gruppo estraneo. Tuttavia, la fine della civiltà micenea è un fenomeno complesso e non può essere attribuita a una sola causa. È probabile che i regni micenei si siano indeboliti per motivi diversi, come: 1. Epidemie 2. Siccità 3. Carestie 4. Guerre contro città vicine Inoltre, vi furono anche attriti interni, in particolare di tipo economico, che portarono i ceti più umili a rifiutarsi di pagare i tributi imposti dai signori dei palazzi. In sintesi, la fine della civiltà micenea è il risultato di una combinazione di fattori interni ed esterni. 1 Il crollo della civiltà micenea è attribuito a più fattori e si ipotizza che l'arrivo dei dori non sia stato un'improvvisa invasione, ma piuttosto un'occupazione graduale della Grecia settentrionale e del Peloponneso. Durante questo processo, i dori incontrarono altre popolazioni già presenti nell'area, tra cui: 1. Ioni: Stanziati in Attica e nell'Eubea. 2. Éoli: Popolavano la Tessaglia e la Beozia. I dori, ioni ed éoli parlavano dialetti diversi, ma appartenevano tutti al ceppo linguistico greco, permettendo una certa comprensione reciproca. La lingua greca che studiamo oggi è un dialetto ionico, quello in uso ad Atene, che ha prevalso grazie alla produzione letteraria degli scrittori ateniesi durante l'età classica. Inoltre, il periodo che segue la caduta dei micenei è stato precedentemente chiamato "Medioevo ellenico", con due significati: 1. Collocazione cronologica tra la cultura micenea e la storia greca. 2. Riferimento a un periodo di decadenza materiale e culturale, influenzato da una visione negativa del Medioevo. Tuttavia, storici moderni rifiutano questa visione negativa, aNermando che i secoli successivi alla caduta dei micenei non sono un'epoca priva di sviluppo. Pertanto, anche se si continua a utilizzare il termine "Medioevo ellenico" per comodità, non implica un giudizio negativo. L'epoca successiva alla civiltà micenea è conosciuta con diversi nomi, come "età oscura" o "secoli bui", principalmente a causa della scomparsa della scrittura. Dopo la distruzione dei palazzi micenei, si verificò un: 1. Sgretolamento della struttura sociale: La rigida gerarchia micenea venne meno, portando a una maggiore concentrazione di potere nelle mani del re e del suo entourage. Questo cambiamento permise anche una più equa redistribuzione di beni e risorse. 2. Formazione di piccoli villaggi: La Grecia si popolò di comunità minori, abitate da poche famiglie, che vivevano di agricoltura e della propria oikos (casa e terra circostante). Nonostante ciò, esistevano ancora diNerenze di status sociale, con i proprietari terrieri che mantenevano il titolo di "re" e si dedicavano anche al commercio, contattando regioni come il Vicino Oriente e l'Italia meridionale. Inoltre, la scomparsa della scrittura, considerata un segno di arretramento culturale, dipese da fattori storici specifici: la scrittura micenea era 2 utilizzata principalmente per la contabilità dei palazzi, e quindi cadde in disuso con la fine della struttura sociale che ne richiedeva l'uso. In sintesi, l'epoca postmicenea presenta luci e ombre, caratterizzata da cambiamenti sociali significativi e una trasformazione culturale. Durante il periodo postmiceneo, ci furono significativi sviluppi in diverse aree: 1. Innovazioni tecnologiche: Si perfezionarono le tecniche nella lavorazione del ferro e della ceramica. 2. Evoluzione delle credenze religiose: Emerse la figura dell'aedo, il cantore itinerante, che riviveva le gesta eroiche del passato attraverso la poesia. La cultura micenea lasciò un'eredità duratura che andava oltre i suoi simboli materiali, come le maschere d'oro e le mura ciclopiche. La prima colonizzazione greca Un evento chiave di questo periodo è la prima colonizzazione, un ampio movimento migratorio iniziato nell'XI secolo a.C. che portò i greci a fondare insediamenti lungo le coste dell'Asia Minore, in particolare nella regione chiamata Ionia d'Asia, colonizzata soprattutto da gruppi di stirpe ionica provenienti dall'Attica e dall'Eubea. Attraverso questa colonizzazione, i greci interagirono con le antiche tradizioni locali, dando vita a una fusione culturale. Due importanti città sorte in questo contesto furono: 1. Mileto: Nota come il luogo di nascita della filosofia greca. 2. Éfeso: Famosa per il tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo. I centri ionici si organizzarono in una confederazione religiosa chiamata dodecapoli ionica, con sede attorno al santuario di Poseidone presso capo Micale (Paniònion). Q uesta confederazione non solo promuoveva la religiosità comune, ma anche un senso di identità e sostegno reciproco contro eventuali attacchi delle popolazioni locali. In sintesi, il periodo postmiceneo vide una ricca evoluzione culturale e sociale che portò a significative trasformazioni nella società greca. Durante i secoli definiti "bui", vennero create opere letterarie che influenzarono profondamente la cultura per millenni. La famosa spedizione micenea contro Troia ispirò racconti leggendari che narravano le gesta degli eroi e degli dèi coinvolti nella guerra, nonché i 3 ritorni a casa dei guerrieri greci dopo dieci anni di conflitto. Questi racconti furono tramandati oralmente per lungo tempo da aedi, cantori specializzati che li narravano accompagnandosi con la musica durante le feste e nelle corti. Con il passare del tempo, le storie si arricchirono di nuovi dettagli e personaggi. Verso la fine del "Medioevo ellenico", qualcuno iniziò a raccogliere e collegare questi racconti, dando vita a poemi epici di grande lunghezza. Due di questi poemi, che ci sono pervenuti, sono: 1. Iliade: Racconta eventi dell'ultimo anno della guerra tra greci e troiani. 2. Odissea: Narra il lungo viaggio di Odisseo, uno degli eroi, nel suo ritorno a Itaca, la sua isola natale. In sintesi, questi poemi rappresentano un'importante eredità letteraria, testimoniando l'evoluzione della poesia e della narrativa greca. Nelle epoche successive, si credeva che i poemi di Omero, l'Iliade e l'Odissea, fossero stati originariamente trasmessi in forma orale dagli aedi, cantori che li recitavano nelle corti. La filologia classica ha giocato un ruolo importante nel ricostruire la storia di questi poemi, dimostrando che conservano tracce della loro natura orale, come l'uso di formule ricorrenti che facilitavano la memorizzazione. Importanza dei poemi Per gli studiosi moderni, l'Iliade e l'Odissea non sono solo opere letterarie straordinarie, ma anche preziose fonti di informazione sulla cultura e sulla società micenea. Tuttavia, bisogna usarle con cautela, poiché Omero descrive eventi dell'epoca micenea mescolandoli con elementi della sua civiltà, più recente. Ruolo culturale L'importanza dei poemi nella cultura greca è paragonabile a quella della Bibbia per gli ebrei e del Corano per i musulmani. Anche se non furono mai considerati testi sacri, erano studiati e memorizzati fin dall'infanzia, esercitando un'enorme influenza sulla letteratura successiva. Contenuti L'Iliade e l'Odissea non raccontano solo guerre o ritorni, ma racchiudono valori, norme, credenze religiose e conoscenze pratiche della civiltà greca. Per questo motivo, sono stati definiti "enciclopedie tribali", contenenti il sapere di un'intera civiltà, e rappresentano un'importante risorsa da esaminare in contesti storici. In sintesi, i poemi di Omero sono fondamentali per comprendere la cultura e l'identità greca antica. 4 Durante i "secoli bui" della Grecia, la società si presentava come aristocratica, dominata da un ristretto ceto nobiliare, caratterizzato da nobiltà di nascita e possesso di ricchezze e terre. Questo gruppo aristocratico si collocava sopra il dèmos, il popolo composto da contadini, pastori e artigiani. Figure e istituzioni chiave 1. Re (basilèus): Il re era principalmente un capo militare, responsabile della guida delle truppe durante la guerra di Troia, e fungeva anche da giudice in alcune situazioni. 2. Gherusìa: Un consiglio di anziani, composto da uomini di età matura, aNiancava il re nelle sue decisioni. 3. Assemblea popolare: Sebbene presente in forma embrionale, questa assemblea aNrontava questioni di interesse generale. Tuttavia, aveva un ruolo consultivo e le diNerenze di status al suo interno limitavano un vero contraddittorio. Strutture sociali La società aristocratica dei "secoli bui" mostrava forme di aggregazione che sarebbero state alla base della polis greca: 1. Tribù (phylè): Raggruppava popolazioni con comuni radici etniche, mantenendo il potere aristocratico attraverso legami religiosi e militari. 2. Ghène: Gruppi parentali basati su legami di sangue, legati a un capostipite illustre che conferiva prestigio al gruppo. 3. Fratrie: Unità sociali più ristrette, che assorbivano funzioni dai ghène e fornivano mutuo soccorso nella difesa dei membri. In sintesi, la società greca dei "secoli bui" era caratterizzata da una chiara gerarchia aristocratica, con una serie di istituzioni e strutture sociali che avrebbero posto le basi per l'organizzazione futura della polis. 5 PRINCIPALI CONCETTI: 1. Crollo della Civiltà Micenea Distruzioni violente: Due grandi distruzioni dei palazzi micenei avvennero: o Fine XIII secolo a.C. o Fine XII secolo a.C. (definitiva). Cause ipotizzate: o Incursioni dei Popoli del Mare: Interruzione del commercio con l'Oriente. o Invasione dei Dori: Occupazione graduale da tribù dell'Europa centrale. o Altre cause interne: Epidemie, siccità, carestie, guerre tra città e conflitti economici. 2. Ipotesi sull'arrivo dei Dori Non sarebbe stata un'invasione improvvisa, ma una graduale integrazione. Evidenze: continuità culturale tra la civiltà micenea e quella successiva. 3. Società Post-Micenea Decadimento delle gerarchie: La rigidità sociale micenea venne meno, portando a una redistribuzione del potere e delle risorse. Nuova organizzazione sociale: o Piccoli villaggi agricoli. o Proprietari terrieri mantennero titoli di re, continuando commerci con altre regioni. Scomparsa della scrittura: Uso limitato alla contabilità dei palazzi, quindi cadde in disuso. 4. Innovazioni e Cambiamenti Tecnologiche: Perfezionamento della lavorazione del ferro e della ceramica. Culturali: Emerse la figura dell’aedo, cantore itinerante che tramandava storie eroiche. Religiose: Evoluzione delle credenze. 5. Prima Colonizzazione Greca Migrazione verso l'Asia Minore (Ionia d’Asia), con interazioni culturali locali. Nascita di città importanti: Mileto (culla della filosofia), Efeso (tempio di Artemide). Organizzazione: Confederazione religiosa dodecapoli ionica. 6. Periodo "Oscuro" o "Medioevo Ellenico" Aspetti positivi: Non fu un'epoca di decadenza assoluta; vi furono trasformazioni sociali e culturali significative. Opere letterarie: o Nascita di poemi epici come l’Iliade e l’Odissea, ispirati alla guerra di Troia, tramandati oralmente dagli aedi. 7. I Poemi Omerici Importanza culturale: Fonti di valori, norme e conoscenze pratiche della Grecia antica. Eredità: Considerati "enciclopedie tribali" della civiltà greca. Tracce orali: Formule ricorrenti facilitavano la memorizzazione. 6 8. Società Aristocratica dei "Secoli Bui" Struttura sociale: o Dominata da un’aristocrazia terriera. o Il demos (popolo) includeva contadini, pastori e artigiani. Istituzioni chiave: o Re (basilèus): Guida militare e giudice. o Gherusìa: Consiglio degli anziani. o Assemblea popolare: Ruolo consultivo limitato. Forme di aggregazione sociale: o Tribù (phylè), ghène (gruppi parentali), fratrie (unità sociali). D: Quali sono le cause principali del crollo della civiltà micenea? R: Le cause principali includono: Incursioni dei Popoli del Mare, che interruppero i commerci con l’Oriente. Invasione o migrazione dei Dori, che si insediarono nel Peloponneso e nel Nord della Grecia. Fattori interni, come epidemie, siccità, carestie, guerre tra città e conflitti economici. D: Quali furono le conseguenze della fine della civiltà micenea? R:Distruzione definitiva dei palazzi. Scomparsa della scrittura micenea (Lineare B). Decentramento del potere → nascita di piccoli villaggi agricoli. Trasformazione culturale e sociale. D: Perché il periodo successivo è chiamato "secoli bui"? R: È definito così per la scomparsa della scrittura, il declino delle città-stato e una presunta decadenza culturale e materiale. Tuttavia, studi recenti mostrano che fu un’epoca di trasformazioni e innovazioni. D: Quali innovazioni tecnologiche si svilupparono in questo periodo? R:Perfezionamento della lavorazione del ferro. Innovazioni nella ceramica. D: Come si trasformò la struttura sociale dopo la caduta dei micenei? Fine della gerarchia rigida: maggiore redistribuzione di potere e risorse. Nascita di piccoli villaggi agricoli basati sull’oikos. Persistenza di diNerenze sociali, con i proprietari terrieri che mantenevano un ruolo dominante. D: Che cos'è la prima colonizzazione greca? R: È un movimento migratorio dell’XI secolo a.C., in cui i greci fondarono insediamenti lungo le coste dell’Asia Minore, soprattutto nella regione ionica. D: Quali città importanti sorsero durante la prima colonizzazione? R:Mileto, conosciuta come la culla della filosofia greca. 7 Efeso, famosa per il tempio di Artemide. D: Chi erano gli aedi? R: Gli aedi erano cantori itineranti che narravano oralmente le gesta eroiche del passato, spesso accompagnandosi con la musica. D: Quali sono i poemi epici principali e di cosa parlano? R:Iliade: Narra eventi dell’ultimo anno della guerra di Troia. Odissea: Racconta il lungo viaggio di ritorno di Odisseo verso Itaca. D: Perché i poemi di Omero sono importanti? R:Sono una preziosa fonte di informazioni sulla società e cultura micenea e greca. Influenzarono profondamente la letteratura e l'identità culturale greca. D: Come si trasmettevano i poemi di Omero? R: Venivano tramandati oralmente dagli aedi, utilizzando formule ricorrenti per facilitarne la memorizzazione. D: Qual era la struttura sociale dei "secoli bui"? R: Dominio dell’aristocrazia, basata su ricchezze e terre. Re (basilèus) come capo militare e giudice. Presenza di gherusìa (consiglio degli anziani) e un’assemblea popolare con ruolo consultivo. D: Quali istituzioni e strutture sociali si formarono in questo periodo? R:Tribù (phylè): Gruppi con radici comuni, legati da religione e alleanze militari. Ghène: Clan familiari con un capostipite illustre. Fratrie: Unità più ristrette, basate su mutuo soccorso e difesa. 8

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