Civiltà Micenea: Cause e Conseguenze

La civiltà micenea terminò bruscamente con la distruzione dei suoi palazzi alla fine del XIII e XII secolo a.C. Non furono mai ricostruiti.

I 'Popoli del Mare' attaccarono l'Egitto nello stesso periodo in cui colpirono i Micenei, ma non sono menzionati nei documenti greci o micenei. È possibile che le loro incursioni interruppero il commercio con l'Oriente, fondamentale per l'economia micenea.

Le tribù doriche, note più tardi come Dori, occuparono gradualmente la Grecia settentrionale e il Peloponneso. La loro espansione fu favorita dalla debolezza del potere miceneo.

Studi recenti suggeriscono che i Dori fossero già parte della società micenea, non un gruppo esterno, costituiti in particolare da artigiani che vivevano nei palazzi.

Tra il XII e il X secolo a.C. si osservò continuità nelle tecniche e pratiche culturali, il che suggerisce che i Dori non fossero un gruppo totalmente estraneo.

La fine della civiltà micenea fu causata da una combinazione di fattori interni ed esterni, tra cui epidemie, siccità, carestie, guerre con città vicine e tensioni interne.

I ceti più umili si rifiutarono di pagare i tributi imposti dai signori dei palazzi, creando tensioni interne che contribuirono alla crisi della civiltà micenea.

I Dori, Ioni ed Eoli parlavano dialetti diversi, ma appartenevano tutti al ceppo linguistico greco, permettendo una certa comprensione reciproca.

Il periodo che segue la caduta dei micenei, precedentemente chiamato "Medioevo ellenico", è ora visto dagli storici come un periodo di trasformazione e sviluppo, non di decadenza. Anche se il termine "Medioevo ellenico" è ancora usato per comodità, non implica un giudizio negativo.

La scomparsa della scrittura micenea, spesso vista come segno di regresso culturale, era in realtà legata alla fine della struttura sociale che la utilizzava per la contabilità dei palazzi.

Il periodo post-miceneo ha visto una trasformazione della struttura sociale, con un passaggio da una gerarchia rigida a comunità più piccole, con un re che aveva un ruolo più centrale.

Le società post-micenee erano basate su piccoli villaggi, dove le famiglie vivevano di agricoltura e della loro oikos (casa e terra circostante).

Il periodo post-miceneo ha visto l'evoluzione di nuove tecnologie, come la lavorazione del ferro e la ceramica.

Emerse la figura dell'aedo, il cantore itinerante, che tramandava storie di eroi attraverso la poesia, influenzando il panorama religioso e culturale del periodo.

Il dialetto ionico, parlato ad Atene, divenne la lingua dominante nel mondo greco grazie all'influenza degli scrittori ateniesi durante l'età classica.

L'epoca successiva alla civiltà micenea, a volte chiamata "età oscura", fu un periodo di cambiamenti sociali e culturali significativi, con la formazione di piccole comunità e lo sviluppo tecnologico.

Un'ampia migrazione di greci iniziata nell'XI secolo a.C. che portò alla fondazione di colonie lungo le coste dell'Asia Minore.

Una regione dell'Asia Minore colonizzata dai greci, in particolare da gruppi ionici.

Una confederazione religiosa di città ioniche nell'Asia Minore, con un santuario dedicato a Poseidone.

La città in Asia Minore considerata la culla della filosofia greca.

Una città in Asia Minore famosa per il suo tempio dedicato alla dea Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico.

Cantori specializzati nel narrare storie epiche accompagnate da musica.

Un poema epico che racconta eventi dell'ultimo anno della guerra di Troia.

Un poema epico che narra il viaggio di ritorno di Odisseo a Itaca dopo la guerra di Troia.

Il crollo della civiltà micenea fu caratterizzato da due principali distruzioni dei palazzi micenei, una alla fine del XIII secolo a.C. e un'altra alla fine del XII secolo a.C. Le cause sono incerte, ma si ipotizzano incursioni dei Popoli del Mare, invasioni dei Dori, epidemie, siccità, carestie, guerre tra città o conflitti economici.

L'arrivo dei Dori non è stato un'invasione improvvisa, ma piuttosto una graduale integrazione. Questo è evidente dalla continuità culturale tra la civiltà micenea e quella successiva.

Dopo il crollo miceneo, la società subì un decadimento delle gerarchie, con una redistribuzione del potere e delle risorse. Si formarono piccoli villaggi agricoli e i proprietari terrieri mantennero titoli di re, continuando a commerciare con altre regioni.

La scrittura, limitata alla contabilità dei palazzi, cadde in disuso dopo il crollo della civiltà micenea.

Il periodo post-miceneo vide progressi nella lavorazione del ferro e della ceramica. Emerse la figura dell'aedo, un cantore itinerante che tramandava storie eroiche. Le credenze religiose si svilupparono.

Il periodo storico conosciuto come "Oscuro" o "Medioevo Ellenico" non fu un'epoca di decadenza assoluta, ma piuttosto un periodo di trasformazioni sociali e culturali significative.

I poemi di Omero, come l'Iliade e l'Odissea, erano considerati testi importanti nella cultura greca, paragonabili alla Bibbia per gli ebrei o al Corano per i musulmani, anche se non erano considerati sacri. Studiati e memorizzati fin dall'infanzia, hanno influenzato in modo significativo la letteratura successiva.

Secondo gli studiosi moderni, l'Iliade e l'Odissea offrono preziose informazioni sulla civiltà micenea, ma vanno interpretate con cautela, poiché Omero mescola elementi della sua epoca con eventi dell'epoca micenea.

I poemi di Omero erano originariamente trasmessi oralmente dagli aedi, cantori che li recitavano nelle corti. La filologia classica ha dimostrato la loro natura orale attraverso l'uso di formule ricorrenti che facilitavano la memorizzazione.

La società greca durante i cosiddetti "secoli bui" era aristocratica, dominata da un ceto nobiliare a cui appartenevano i proprietari terrieri.

Il re, o basilèus, era il capo militare, guidando le truppe durante la guerra di Troia. Aveva anche un ruolo giudiziario in alcune situazioni.

La gherusìa, un consiglio di anziani, assisteva il re nelle decisioni.

L'assemblea popolare era presente, ma aveva un ruolo consultivo limitato. Le differenze di status tra i membri limitavano la discussione e il dibattito.

Le strutture sociali dei "secoli bui" gettarono le basi per la polis greca. I diversi gruppi sociali si aggregavano e interagivano, creando le fondamenta per la vita politica e sociale delle città-stato.

I poemi omerici sono i testi letterari più importanti della Grecia antica, tramandati oralmente dagli aedi. Sono considerati importanti perché racchiudono informazioni sui valori, le norme e le conoscenze della società greca.

La società dei 'secoli bui' era dominata da un'aristocrazia terriera che controllava le terre e le risorse. Il popolo, composto da contadini, pastori e artigiani, aveva un ruolo meno importante.

Il re, chiamato basilèus, era il leader militare e il giudice. La gherusìa era il consiglio degli anziani che consigliava il re. L'assemblea popolare aveva un ruolo consultivo limitato.

I 'secoli bui' sono chiamati così perché la scomparsa della scrittura ha lasciato una lacuna documentaria. Tuttavia, questo periodo fu caratterizzato da importanti trasformazioni e innovazioni.

Durante i 'secoli bui' furono introdotte nuove tecniche di lavorazione del ferro, che ha rivoluzionato la produzione di utensili, armi e armature. Anche la ceramica ha subito importanti innovazioni.

Dopo la scomparsa dei micenei, la società si è riorganizzata, con una maggiore distribuzione di potere e risorse. Si sono formati piccoli villaggi agricoli, ma le differenze sociali hanno continuato a esistere.